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Number of results : 17,585 (352 Page(s))

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‎Henry Marguerite‎

‎Gaudenzia. Onore del palio di Siena‎

‎ill. La magia del Palio corso da due personaggi dai destini legati, che rapisce la curiosità di una turista americana, Marguerite Henry, scrittrice di questo libro, uscito nel 1960 e qui tradotto da Roberta Civale e illustrato da Giulia Redi. Ci vuole coraggio, forza e maturità per affrontare la corsa di Siena e certo quel semplice contadino della Maremma, né tanto meno quella fragile e irrequieta giumenta sarebbero stati in grado di farcela. Ma quando in gioco ci si mettono la sorte, l'amore e i sogni di un bambino, allora diventa possibile. Sarà il destino a mettere Giorgio Terni e Gaudenzia sulla stessa strada, due spiriti simili, che troveranno forza l'uno nell'altra per affrontare questa battaglia. E proprio il destino, quello imprevedibile che li ha legati indissolubilmente, che consacrerà il giovane fantino con il nome di "Vittorino" e che li metterà di fronte alla dura prova di correre come avversari. Ma Gaudenzia anche sul selciato di Piazza continuerà a seguire il suo fantino, fino a superarlo, proclamandosi, ironia della sorte, nuova regina indiscussa di Piazza del Campo. Il libro è disponibile anche in formato audio grazie alla collaborazione con l'Associazione Italiana Ciechi.‎

‎Carrucoli Oris‎

‎Il linguaggio delle bandiere. L'espressività tramite le metafore, i simboli e il maneggio dei drappi‎

‎br. «"Il fazzoletto è la bandiera personale di ogni senese". Questa la definizione di Lévi Strauss dell'oggetto che forse più di ogni altro è caro ai contradaioli, raccolta ormai molti anni fa dall'amico antropologo Alessandro Falassi. E la bandiera? Fin da piccoli siamo abituati a scegliere: "vuoi fare il tamburino o l'alfiere?". Personalmente approdai alla bandiera. Senza grandi risultati, a dire il vero, ma è un qualcosa che una volta imparato non si dimentica più. Del resto come dimenticarsi di quell'oggetto di seta - oggi spesso di poliestere - che accompagna la nascita di un nuovo contradaiolo con l'esposizione alle finestre di casa? Difficile dire cosa sia davvero la bandiera per un senese. Fa troppo parte della vita, ne rimarca ogni momento - nascita, battesimo contradaiolo, matrimonio, funerale - per riuscire a fare un'analisi oggettiva. E seppur normata da un regolamento condiviso le bandiere ogni tanto - proprio perché vissute come oggetti personali - a Siena escono dallo spazio riservato, dove marcano il confine, e le ritroviamo esposte alle finestre dei quartieri periferici, e talvolta dei paesi vicini». (Dalla Nota editoriale)‎

‎Nocca Giuseppe‎

‎Il divin torrone‎

‎br. Il torrone, protagonista delle nostre sagre paesane, di molte nozze e momenti di gioia, spesso defraudato del suo valore perché non dietetico, ha varcato i millenni segnando i riti di passaggio della vita umana nel bacino del Mediterraneo. Due soli ingredienti, che costituivano inizialmente i simboli del trascendente, saranno ulteriormente incrementati con l'introduzione dello zucchero, dell'albume e degli aromi; il torrone soggiace a due fenomeni: l'aumento delle sue dimensioni e dei suoi ingredienti. Il saggio propone un viaggio a ritroso nel tempo, alle radici di una preparazione così diversa dalle formulazioni commerciali, e che rimane traversale a molte culture del bacino mediterraneo.‎

‎Bersezio L. (cur.)‎

‎Fiabe afrocubane degli orishas‎

‎br. Gli Orishas sono divinità della religione afrocubana. I racconti sono esempi dello straordinario sincretismo culturale, frutto della fusione di elementi mitologici indigeni e cristiani. La figura di Shangò, per fare un esempio, è il dio yoruba del fuoco e della guerra, controlla i fulmini ed è associato alla divinità cristiana di Santa Barbara. Le narrazioni, brevi ma numerose, sono memoria del passato, ma ancora corrono di bocca in bocca tra le popolazioni cubane. Il contenuto di valore universale presente nell'insieme delle narrazioni, il loro pregio letterario e la loro capacità d'entrare in sintonia con la cultura cubana ne hanno fatto un elemento importante della cultura popolare di un'ampia parte della popolazione dell'isola.‎

‎Attorre Lucio; Sivolella Rocchina‎

‎La Basilicata si racconta. Miti e leggende di Basilicata‎

‎ill.‎

‎Mugno Salvatore‎

‎Peppe Nappa. Maschera e caratteri storici dei siciliani‎

‎brossura Chi è Peppe Nappa? Quali sono i suoi tratti esteriori e le sue peculiarità psicologiche e culturali? Quando e come nasce la maschera moderna dei siciliani? Essa ha origini messinesi, palermitane o trapanesi? E perché il siculo "servo" - fannullone, pigro, furbastro, famelico, gaudente giullare... - della Commedia dell'Arte è stato trascurato, se non dimenticato, da quasi tutti i grandi scrittori siciliani dell'Otto-Novecento? Questo originale volume di Salvatore Mugno prova a colmare un inesplicabile vuoto e a rispondere a tali quesiti e ad altri ancora, proponendosi come la prima, ampia e dettagliata, indagine monografica dedicata a questo personaggio. La personalità di Peppe Nappa può, insomma, ritenersi speculare e rappresentativa dei vizi e delle virtù del popolo siciliano? Il saggio è accompagnato da una gradevole galleria iconografica della nostrana maschera carnacialesca.‎

‎Centini Massimo‎

‎Sulle tracce dell'uomo selvatico. Folklore, letteratura e arte di una figura tra mito e storia‎

‎ill., br. Di tanto in tanto dai boschi esce una strana creatura: sarà uomo o bestia? Buono o cattivo? Realtà o leggenda? E soprattutto perché viene a disturbare la pace delle nostre città con la sua sola presenza? Uomini dall'aspetto ferino e dall'indole ambigua che vivono nei boschi più impenetrabili, che non hanno bisogno di noi e, soprattutto, che ci fanno paura. Quello dell'uomo selvaggio è un mito che esiste a tutte le latitudini e che sopravvive nelle nostre tradizioni e nel nostro folklore anche laddove non lo vediamo chiaramente: nelle celebrazioni dei cambi di stagione, nel carnevale (nientemeno che in Arlecchino), nelle favole dei bambini (l'uomo nero), nell'arte, nella letteratura e nell'araldica. Una creatura che esce dal bosco ma che dal bosco non può allontanarsi troppo, perché lì risiedono gli antichi saperi e sono nati i primi mestieri dell'uomo: fare la legna, raccogliere il miele, allevare e proteggere gli animali... Forse è stato proprio lui a insegnarceli. L'uomo selvatico mette in discussione, sempre, la nostra idea di civiltà, e al tempo stesso la sostiene. In questo saggio scopriamo i sentieri che l'uomo selvaggio percorre per 'cercare la civiltà' e sfuggirla, preferendo tornare a vivere tra le montagne e le vallate, e i sentieri che noi percorriamo per seguirlo.‎

‎Muci Giuliana‎

‎La santería cubana‎

‎br. Sacrifici di volatili per allontanare il male, infusi di erbe per richiamare il bene, lanci di conchiglie per conoscere il proprio destino; ma anche evocazione dell'Angelo Custode, dei santi/orishas e persino di Gesù, affinché illuminino e accompagnino in quel delicato cammino che è l'esistenza umana. A metà tra animismo e cristianesimo punto di incrocio di culti antichissimi e magici, la santeria è ancora oggi la religione maggiormente praticata a Cuba. Nata dall'incontro tra la cultura cattolica dei coloni spagnoli e quella yoruba degli schiavi provenienti dal sud-ovest della Nigeria, essa testimonia lo sforzo straordinario che le popolazioni africane - drammaticamente trapiantate sul suolo americano - hanno compiuto pur di conservare una propria identità, proprie credenze e speranze.‎

‎Fezia Laura‎

‎Torino che nessuno conosce. Alla scoperta della storia magica e segreta del capoluogo piemontese‎

‎br. La città di Torino custodisce segreti ignoti anche alla maggior parte dei torinesi stessi, che spesso attraversano vie e vicoli senza conoscere le vicende dei personaggi a cui sono intitolati. I palazzi, le strade e i musei raccontano aneddoti che pochi sono in grado di ascoltare. La storia della città è ricca di avvenimenti storici di grande importanza, che a volte vengono ignorati o dimenticati dai visitatori che la esplorano. Visitatori che invece sono ben consapevoli dell'alone sovrannaturale e occulto che caratterizza Torino, una delle capitali europee della magia (nera, soprattutto). Ma anche questo è un aspetto che nasconde molto più di quello che si pensa. Laura Fezia conduce i lettori in uno straordinario viaggio alla scoperta del volto oscuro di Torino, delle storie, dei personaggi e degli aneddoti più segreti ed emozionanti della città. I luoghi misteriosi, i personaggi sconosciuti e i segreti della città più magica d'Italia Tra gli argomenti trattati: Una gloriosa e misteriosa anticamera, Torino romana, Torino nel Medioevo, Torino barocca, Tutta la storia di Torino in un solo palazzo, Napoleone a Torino «Qui si fa l'Italia o si muore!», C'era una volta la Fiat, La città del mistero, Quale sindone c'è a Torino?, Vie curiose, misteriose, inquietanti, Torino degli spiriti Segreti, intrighi e misteri della Certosa reale di Collegno, Torino e il fuoco, Un po' di cronaca, ovviamente nera, A Torino il mistero è alla luce del sole.‎

‎Goodrich Norma Lorre‎

‎Il santo Graal. La storia vera oltre la leggenda‎

‎br. Che cos'è il Graal? La nave e l'altare di Perceval? Il calice di Gesù nell'ultima cena? O la pietra dell'eterna giovinezza? Avventura ambiziosa quella di Norma Goodrich, che ricostruisce la storia, la leggenda e l'itinerario di questo oggetto dall'identità ambigua, a partire dalla conquista della Spagna da parte di popolazioni semitiche dell'Africano a San Pietro a Roma, dal castello del Graal di re Artù al rifugio in Spagna durante le persecuzioni dei cristiani volute dall'imperatore Valeriano. Al di là di tutte le mitologie che si sono stratificate, l'autrice in questo libro, oltrepassando secoli di storie contraddittorie e separando i fatti dalla fantasia, offre al lettore la vera e autentica storia del Graal, uno degli oggetti più misteriosi e venerati dalla tradizione cristiana.‎

‎Okakura Kakuzo; Gentili L. (cur.)‎

‎Lo zen e la cerimonia del tè‎

‎br. Opera di una personalità complessa (Okakura fu al contempo un grande studioso dell'Oriente, un messia autorevole e autoritario e un poeta), "The Book of Tea" (1906) fu scritto in inglese per un pubblico occidentale. Okakura volle spiegare i caratteri dell'orientalità attraverso il simbolo del tè: parla della sua storia e della sua importanza, ne descrive la cerimonia quasi religiosa, fatta di una ritualità e di norme precise, che sanciscono la sottomissione del presente agli avi e al passato. Nella riproduzione di una cerimonia esattamente come si svolgeva nell'antichità si manifesta infatti quell'obbedienza tipicamente giapponese all'autorità degli antenati che non può essere mai contestata o contraddetta. Con uno scritto di Everett Bleiler.‎

‎Scott Devon‎

‎Il cerchio di fuoco. Leggende, folklore e magia dei Celti‎

‎ill., br. Intorno ai Celti esiste da molti anni un interesse diffuso. Il loro mondo affascina per il senso di mistero che trasmette, una peculiare miscela di ancestrale e di arcano. Divinità imperscrutabili, sciamani, druidi, sacerdotesse, fate, elfi, gnomi, draghi, ma anche re, principesse, soldati, poeti realmente esistiti: ecco i protagonisti di un universo che assume spesso i tratti e i colori della fiaba. Ma a spiegare il richiamo esercitato da questa antica civiltà c'è anche la potente suggestione che sprigiona nei confronti dei tanti che sentono l'esigenza di un ritorno a una vita più semplice, meno caotica, più appartata e vicina ai ritmi della Natura. Di fronte al materialismo e all'individualismo contemporanei, la cultura celtica appare un'alternativa seducente per chiunque sia in cerca di un modello di vita improntato alla dimensione dell'essere più che dell'avere, della condivisione più che della competizione. Muovendosi tra leggenda e storia, Devon Scott getta uno sguardo insolito, ma rigorosamente documentato, su uno dei popoli che maggiormente hanno contribuito alla nascita e al progresso dell'Europa. Dalla mitologia alla religione, dalle rune ai megaliti, dall'astrologia ai riti iniziatici e magici, dalla simbologia vegetale e animale a quella sacra, dalla letteratura alla concezione della famiglia, ogni aspetto della civiltà dei Celti è riproposto e fatto rivivere al lettore.‎

‎Di Castiglione Ruggiero; Iacovella Angelo‎

‎Uroboro. Il serpente dei sapienti‎

‎ill., br. Quello del "serpente che si morde la coda" (Uroboro) è uno dei motivi più enigmatici che l'immaginario umano abbia mai elaborato. Questo volume, sulla scorta di una messe di fonti riconducibili alle più varie tradizioni, prende in esame le sfaccettature di questo simbolo universale e indaga come si sia appalesato in epoche e contesti diversi, prestandosi a una pluralità di applicazioni: dalla mitologia alla religione, dalla magia all'alchimia, dalla letteratura alla musica, dall'arte all'astrologia, dalla psicologia del profondo alla scienza, dall'architettura alla cinematografia.‎

‎Sartorio Lorenzo‎

‎Guida al Piemonte insolito e misterioso. 40 viaggi tra i luoghi più inconsueti della regione‎

‎ill., br. Tutti conoscono il Piemonte per la straordinaria bellezza e varietà del suo patrimonio artistico e paesaggistico. Meno nota è invece la presenza, accanto a questo, di un altro Piemonte, fatto di castelli infestati, edifici abbandonati, chiese dalle insolite simbologie e megaliti dalle origini misteriose: che si tratti di ambienti ameni, bizzarri o decisamente inquietanti, ciascuno di essi ha la capacità di sorprendere ed emozionare chi decide di abbandonare i percorsi turistici più tradizionali per mettersi alla loro ricerca, per caso o per curiosità. E tutti hanno una serie di storie e di leggende incredibili che finiscono col confondersi, ma che meritano di essere narrate, cercando il più possibile di distinguere tra gli elementi reali e quelli decisamente più fantasiosi, se non proprio inventati. Suddivisi nelle otto province, "Guida al Piemonte insolito e misterioso" propone 40 luoghi, accompagnando la loro storia con un ricco corredo di immagini scattate dall'autore, ben sapendo di non esaurire il tema, ma con il proposito di incuriosire il lettore ed invitarlo a scoprire, o a riscoprire, un altro volto della regione, forse meno noto, ma ugualmente meritevole di essere raccontato ed esplorato. Prefazione di Isabella Dalla Vecchia.‎

‎Tuan Laura‎

‎Alberi magici. Simboli, miti e leggende‎

‎ill., br. Da sempre gli alberi ci parlano: sono gli antichi dei, dormienti ma ancora potenti, le cui storie intricate ci aiutano a capire che come gli uomini, anche le piante, sospinte dal vento che muove le vele e i semi, viaggiano, si incontrano, interagiscono. E così i miti, le storie, le leggende, intrecciati tra di loro come rami nelle varie tradizioni culturali, ci ricordano che gli alberi sono le forze della natura che ci permettono di vivere. Conoscendo gli alberi si impara a conoscere la vita, la ciclicità della natura, l'effetto del tempo. In questo libro dalle splendide immagini scopriremo la storia e i segreti degli alberi, la loro forza simbolica, la loro eterna magia.‎

‎Cassini Marino‎

‎All'ombra della torre dei Doria-In the shadow of the Doria tower‎

‎ill., br. Itinerari turistici a Isolabona Il tour di "Dario il Leggendario" Tourist itineraries for Isolabona: a tour of the "Dario il Leggendario" In questo testo pieno di informazioni, Marino Cassini ci offre un'attraversata ampia e interessantissima della storia, delle usanze e delle particolarità dell'antico borgo di Isolabona in Val Nervia e lo fa con competenza, verve letteraria e grande passione per il luogo delle sue origini. Facendoci accompagnare da lui scopriremo un borgo magico, all'incrocio di vicende storiche e quotidianità contadina, ricco di folklore e di peculiarità che rendono Isolabona un esempio affascinante di comunità dell'entroterra ligure. I link con Vesepia code permettono di esplorare gli approfondimenti su antichi testi manoscritti ritrovati e ora pubblicati, su alcuni articoli di vario argomento su Isolabona e sul tour del paese presentatoci da Dario il Leggendario.‎

‎Zanetto G. (cur.)‎

‎I miti greci‎

‎ril. Da più di due millenni la mitologia greca è una parte fondamentale della cultura e dell'immaginario dell'Occidente. Storie di battaglie e di conquiste, di astuzie della ragione e di incredibili peripezie e una sterminata galleria di personaggi, da Ermes a Teseo, da Cadmo a Orfeo, passando per Ero e Leandro, Pigmalione e Bellerofonte. Raccontati con i versi dei più grandi poeti dell'antichità, i miti contenuti in questo volume sono divisi in sei sezioni che scandiscono un'ideale storia del mondo. La presa del potere da parte di Zeus che fonda il nuovo e definitivo ordine del cosmo, la creazione della donna, il diluvio universale, le storie esemplari e tragiche degli eroi, le cupe e sanguinose saghe familiari, la spedizione degli Argonauti fino ad arrivare al momento supremo dell'epica greca: la guerra di Troia, senza dimenticare i miti particolari legati a santuari e tradizioni locali, come la struggente storia di Ero e Leandro o la commovente vicenda di Pigmalione.‎

‎Rival Ned; Lotti E. (cur.)‎

‎Storia della pulizia e della cura del corpo‎

‎ill., br.‎

‎Fantozzi Paolo‎

‎Storie e leggende delle Alpi Apuane‎

‎ill., br. Le Alpi Apuane sono montagne uniche. Tra le loro pietre conservano storie non scritte, parole che da generazioni testimoniano una cultura ben radicata che non è soltanto espressione del lavoro, della fatica, della lotta con un ambiente difficile, ma anche rivelazione di un mondo fecondo di immaginazione e di ricordi. L'Omo Morto, il Pisanino, gli streghi della Tambura, il Linchetto, il Buffardello, i folletti del monte Sumbra, i tesori nascosti sul monte Gabberi, il bosco del Fatonero, santi, briganti, pastori e cavatori; sono questi alcuni degli elementi che caratterizzano le storie e le leggende delle Alpi Apuane. Storie non scritte, ma trasmesse da padre in figlio, che riprendono la loro voce in queste pagine. Nascono da rocce che sono l'essenza del tempo e raccontano l'identità più autentica della nostra gente e del nostro territorio.‎

‎Lapucci Carlo‎

‎Miracoli e leggende. Le radici del religioso nei riti, nelle feste e nelle preghiere popolari‎

‎br. Presepi e fontane meravigliose, reliquie della Passione ed ex voto, enigmi sacri e rogazioni, sacri monti e «parole turchine» sono i protagonisti di questo libro, che recupera una materia trascurata: le forme più elementari, modeste, spesso ingenue di devozione. Pur nella loro semplicità, riti, usi, preghiere e leggende hanno attraversato i secoli consentendo una lettura spirituale del mondo e una considerazione dell'ordine naturale come un codice da comprendere. Tutta l'antica tradizione ha studiato, interpretato, elevato a metafora, esempio, simbolo ciò che miracolosamente appare nel ciclo naturale, nell'ordine celeste, nelle figure della realtà. La liturgia ha costruito un'azione drammatica in cui l'uomo ripercorre tutte le tappe del suo pellegrinaggio vitale mediante le feste, le ricorrenze, le celebrazioni, i riti, le usanze disseminati nel ciclo dei giorni, delle stagioni, dei fenomeni astronomici, integrando e saldando la vita umana individuale e collettiva al coro della creazione divina.‎

‎Radoani Silvana‎

‎I krampus dispettosi e i loro tanti misteri‎

‎brossura Su tutto l'arco alpino il 5 dicembre, al calar della sera e quando il freddo comincia a farsi pungente, si svolge un antico rito la cui origine si perde nella notte dei tempi: l'avvento dei Krampus. La figura del Krampus incute suggestione e paura, egli è molto vendicativo con chi non si comporta bene durante l'anno e qualche volta persino aggressivo. Spirito libero dei boschi, discendente di dèi pagani quali Fauno, Luperco, Pan, ma assimilato al diavolo, metà uomo e metà animale di indole dispettosa, obbediente solo a san Nicolò che accompagna nella notte in visita ai bambini. Questo libro vuol essere sostanzialmente un caloroso invito ad entrare in questa tradizione, a viverla insieme alle popolazioni che da sempre la tramandano, perché chi non ha mai assistito alla manifestazione dei Krampus non può sapere cosa significhi addentrarsi nella notte dei tempi.‎

‎Dalla Vecchia Isabella; Succu Sergio‎

‎Viva il lupo. Uomini e lupi mannari. Cronache, miti e leggende dei licantropi in Italia‎

‎brossura Hai mai incontrato un licantropo? Se la tua risposta è negativa sappi che non è così. Leggendo questo libro ti accorgerai di averne visti più di quanto immagini, perché sono tante le leggende, i luoghi, i documenti che ne parlano. I licantropi esistono fin dai tempi antichi, da quando i lupi erano creature di luce, protagonisti di un pantheon di antropomorfi che ha da sempre accompagnato uomini e dèi. Ma perché ci affascinano così tanto? Perché ci somigliano. Lupi e uomini hanno vissuto assieme alle divinità perdendo, ad un certo punto, questa condizione privilegiata a causa di una maledizione. L'uomo stesso, cadendo dal paradiso sulla Terra, è divenuto «mannaro», perché preda di fame, possessione, desideri bestiali. E così come il licantropo desidera tornare uomo, l'uomo vuole tornare Dio. Conoscere i lupi mannari corrisponde dunque a comprendere sé stessi e la propria natura bestiale e risvegliare la consapevolezza dell'origine primigenia, nascosta sotto la pelle, così come il licantropo la cela sotto la sua folta pelliccia. L'excursus proposto da questo libro permette dunque di intraprendere un viaggio non solo alla scoperta del lato oscuro dei licantropi, ma anche di quello luminoso. Il patto con l'uomo lupo, la Signora degli Animali, i santi cinocefali, i Benandanti o nati con la camicia, il lupo luminoso e quello seduttore, i Lupercali e i Versipellis, il sangue cattivo, il santuario del mal di Luna, l'origine della licantropia in Italia, i mannari come mariti, i metodi delle donne per difendersi dai loro attacchi notturni, san Lupo e la fame lupigna, sono solo alcuni degli argomenti che ti condurranno lungo un viaggio nel tempo e nello spazio, da antichi miti fino ai giorni nostri, per intraprendere una vera e propria riflessione su sé stessi, bucare la scorza e far emergere il lupo luminoso che è in noi. Perché il licantropo risponde sempre alla luce, quella della Luna così nascosta e fioca, ma così potente da riuscire a illuminare la notte.‎

‎Pruneti Luigi‎

‎Firenze dei misteri. Storie, leggende, curiosità e segreti all'ombra del Cupolone‎

‎ill., br. Come un leopardiano "passeggere" percorre strade, attraversa piazzette, varca ponti, interroga pietre e monumenti ed ecco che Firenze mostra il suo secondo volto, quello segreto, tenuto celato ai più. È un viso di straordinaria bellezza, plasmato dallo scorrere incessante del tempo, modellato da eventi dimenticati, levigato da migliaia di vicende sepolte dai secoli. Chi lo scruta ne rimane stregato, entra in sintonia col passato, il sipario si alza e vede ombre, ascolta voci emerse dalla dimensione del sogno, conosce storie di sangue, bizzarre fantasie, miti collettivi, paure ancestrali. Figure di santi, di poeti, di criminali, di martiri si confondono con spettri, diavoli, streghe e alle altre creature dell'immaginario collettivo, per raccontare storie che sono lo spaccato di una civiltà millenaria, segnata da un profondo senso di appartenenza e dalla coscienza della propria unicità. Nella scansione geometrica di un impianto formato dal susseguirsi delle vie e dell'antica nomenclatura urbana, l'autore riporta in vita, sempre basandosi su fonti storiche e letterarie, una Firenze inedita, perché pervasa di ricordi e notizie acquisite fuori dei circuiti convenzionali.‎

‎Ercolani Libero; Mengozzi A. (cur.); Papetti R. (cur.)‎

‎Gli animali nella superstizione e nel folklore di Romagna‎

‎ill. Questo volume è stato pubblicato la prima volta cinquanta anni fa. Ancora oggi, a tanti anni di distanza, la sua ricchezza di informazioni e la sua documentata conoscenza delle tradizioni romagnole costituiscono un solido riferimento per gli studiosi della disciplina e per chi si avvicina ai temi della cultura della nostra terra. Consapevoli del valore rappresentato dal libro di Libero Ercolani abbiamo tentato di farlo rivivere, attualizzarlo, renderlo fruibile ai ragazzi di oggi.‎

‎Chatelain Jacques‎

‎Marcare il pane, decorare il burro. Gesti e stampi nella vita quotidiana. Grafismi e simbolismi nelle Alpi occidentali‎

‎ill. Si tratta del catalogo della mostra, curata da Jacques Chatelain e Gherardo Priuli e proposta a Lanzo (Circolo degli Artisti, 1-30 agosto 1998). In esposizione uno spaccato della vita rurale d'antan attraverso momenti così importanti del vivere quotidiano alpino quali la marcatura del pane e la decorazione del burro, campo nel quale il contadino-intagliatore ha forse espresso maggiormente la capacità creativa fantastica e simbolica. Palette e forme da burro, marche e sigilli da pane: oggetti di provenienza dall'area alpina occidentale: Piemonte, Valle d'Aosta, Francia e Svizzera.‎

‎Savi Lopez Maria‎

‎Leggende del mare‎

‎br. Come una dama raccoglie i fiori di campo, Maria Savi Lopez seleziona e lega le leggende nate intorno al mare in un bouquet di carta senza precedenti. Le storie del Vascello fantasma, delle sirene, di Atlantide, fanno di questo libro un classico della letteratura folkloristica. L'autrice si limita a mettere insieme senza mutare la poesia che ancora vive nelle leggende raccontate dal popolo sovrano.‎

‎Forlivesi Hedda‎

‎I sòranom. La zoca dal famei. Soprannomi alfonsinesi familiari e personali‎

‎ill., br. Questo libro oltre che una raccolta di soprannomi alfonsinesi, familiari e personali, è un racconto per genealogie. [...] Edda ha compiuto un grande lavoro di ricerca sul campo, durato una decina d'anni, andando a visitare e intervistare, munita di penna e taccuino, molte famiglie delle Alfonsine, e ha fatto rivivere gli alfonsinesi di un tempo, di molti dei quali si sono salvati anche i ritratti fotografici, e le loro piccole storie, in una sorta di racconto non lineare, in cui un nome o un ricordo induce a digressioni dalle quali non sempre è facile recuperare il filo genealogico, così come avveniva nelle genealogie raccontate a voce, nelle quali la matassa dei nomi e delle vicende a volte si aggrovigliava, tanto che diventava difficile ritrovarne il bandolo. Di questo mondo, altrimenti destinato all'oblio, Edda ha cercato di tramandare la memoria, «prima che tutto sia polvere». [Dalla Prefazione di Giuseppe Bellosi].‎

‎Oz Amos; Oz-Salzberger Fania‎

‎Gli ebrei e le parole. Alle radici dell'identità ebraica‎

‎br. Perché le parole sono così importanti per così tanti ebrei? Il romanziere Amos Oz e la storica Fania Oz-Salzberger si avventurano lungo le varie epoche della storia ebraica per spiegare la fondamentale relazione che esiste tra gli ebrei e le parole. Mescolando narrazione e studio, conversazione e argomentazione, padre e figlia raccontano le storie che stanno dietro ai nomi, ai proverbi, alle dispute, ai testi e alle barzellette più duraturi dell'ebraismo. Secondo loro, queste parole compongono la catena che lega Abramo agli ebrei di tutte le successive generazioni. Usando come cornice per la discussione questioni quali la continuità, le donne, l'atemporalità, l'individualismo, i due Oz riescono con maestria a entrare in contatto con personalità ebraiche di ogni tempo, dall'anonimo, forse femminile, autore del "Cantico dei Cantici", passando per oscuri talmudisti, fino agli scrittori contemporanei. Suggeriscono che la continuità ebraica, persino l'unicità ebraica, non dipenda tanto da alcuni luoghi essenziali, monumenti, personalità eroiche o rituali, quanto piuttosto dalle parole scritte e da un confronto che si perpetua tra le generazioni. Ricco com'è di cultura, poesia e umorismo, questo libro è un viaggio tra le parole che sono al centro della civiltà ebraica e porge la mano al lettore, qualsiasi lettore, perché si unisca alla conversazione.‎

‎Pallotta Della Torre Leopoldina‎

‎Non è per snob. Lezioni di bon ton per un mondo più gentile‎

‎ril. Molte persone, leggendo in copertina la parola «bon ton», si domanderanno che senso abbia nel nostro mondo moderno, tecnologico e globalizzato parlare ancora di etichetta. Ne ha eccome, non solo perché la buona educazione non passa mai di moda, ma anche perché le maniere, lungi dall'essere un vuoto insieme di regole fine a se stesse, sono uno strumento potente per «insegnare alle persone come comportarsi bene con il prossimo, istruendole nella gentilezza e nell'altruismo, con l'idea di poter così edificare un mondo migliore». Basta indagare un po' nella storia per capire che le buone maniere non sono mai state un rituale superficiale per aristocratici "d'antan" o, come dicono alcuni, «roba da snob». Al contrario, il vero snob non ha buone maniere, perché esse impongono prima di tutto di accogliere il prossimo e metterlo a suo agio. Ogni società in ogni epoca ha dovuto insegnare ai suoi cittadini il modo in cui comportarsi correttamente; da che mondo è mondo, il bon ton è sempre stato uno strumento prezioso per rapportarsi agli altri e vincere la nostra ansia sociale. Inoltre, come dice la guru dell'etichetta Emily Post, le maniere fanno parte della nostra personalità e dunque contribuiscono a definirla. Essere beneducati ci rende più eleganti, più altruisti e, di conseguenza, più graditi agli altri. Con queste premesse Leopoldina Pallotta della Torre ci introduce nel magico e sofisticato mondo del bon ton, soffermandosi su aneddoti e fatti storici, dall'antichità fino ai nostri giorni, e regalandoci trucchi preziosi per saperci comportare in ogni occasione. Dai saluti alla tavola, dal "dress code" all'ospitalità, seguendo i precetti di paladine delle maniere come Irene Brin e l'attualissima Sara Jane Ho, ci insegna l'arte dell'eleganza e della gentilezza. Non solo, in una società sempre più globale e aperta allo scambio tra culture diverse, è importante conoscere anche gli usi e costumi di paesi lontani, che a volte possono essere persino opposti ai nostri. Immancabile poi, per nativi e immigrati digitali, la parte conclusiva sulla "netiquette", per essere cortesi anche mentre si naviga sul web.‎

‎Revello Ugo‎

‎Speruma bin. Ancora altri detti che fra un po' non saranno più detti‎

‎br. Speruma bin... Incipit perfetto per il nuovo volume di Ugo Revello che completa una trilogia. Dopo i primi due titoli "A va bin parei" e "Suma bin ciapà", ecco le nuove storie che il nostro raccontatore, con tenerezza e un velo di nostalgia, estrae dai ricordi famigliari: modi di dire, aforismi e giochi di parole di un tempo appena passato. Quando i detti in lingua piemontese assumevano significati talvolta umoristici, sarcastici, molto spesso ai limiti dell'impertinenza. Istruttivi di una cultura che il tempo sta frantumando e sembra non più appartenerci.‎

‎Conati Giannantonio‎

‎Arti e mestieri sull'Adige dalle Valli tirolesi all'Adriatico‎

‎ill., br. Le attività lavorative che venivano svolte un tempo sull'Adige e lungo le sue rive rappresentavano componenti fondamentali di un mondo diversificato e operoso conservatosi fino ad alcune decine di anni fa. Il fiume, via di comunicazione fin dai secoli più lontani, rappresentava una fonte primaria di lavoro e prosperità e lungo le sue rive venivano svolte operazioni di ogni tipo. Insieme ai barcaioli e agli zattieri, ai mugnai e ai pescatori, svolgevano i loro compiti tanti altri artigiani e addetti alle mansioni più disparate: tintori, follatori, cavatori di sabbia e ghiaia, maestri d'ascia che costruivano barche e chiatte, carrettieri, facchini, traghettatori e persone che frequentavano le rive per svolgere faccende quotidiane oggi svolte con le moderne attrezzature. Di tutto questo insieme di operosità che caratterizzava l'Adige per gran parte del suo corso, dalle valli alpine alla foce, si fa fatica, ora, ad individuare anche i deboli segni che lo ricordano. Il volume ha il merito di riportare alla luce in modo ampio e approfondito questo mondo scomparso, forte di elementi ambientali e antropologici e parte integrante della storia e cultura materiale atesine.‎

‎Bertrand Gilles‎

‎Storia del carnevale di Venezia dall'XI secolo ai giorni nostri‎

‎ill., br. Riportato in vita nel 1980 e da allora celebrato nella decina di giorni che precedono la quaresima, il carnevale di Venezia, festa liberatrice, dominata dal piacere e dalla trasgressione, fu a lungo anche strumento politico. Nato alla fine dell'XI secolo, il carnevale divenne nel Quattrocento uno dei momenti chiave di un rituale destinato a celebrare i successi politici ed economici della Serenissima. La sua dimensione celebrativa e festiva non smise in seguito di raffinarsi, tanto che diventò nel XVIII secolo il simbolo per eccellenza dei carnevali urbani, appuntamento imperdibile per i principi e i membri delle élite di tutta Europa. Nel corso del XIX secolo, quando Venezia non regnava più su alcun mare e aveva perduto la propria indipendenza, il carnevale scomparve a poco a poco dalla vita veneziana e dalla coscienza europea. Il suo ritorno nel 1980 realizzò il duplice intento di risuscitare una festa urbana segnata dagli splendori barocchi del XVII secolo associandola ai ricordi di Vivaldi, Pietro Longhi e Goldoni, contemporanei del secolo dei Lumi.‎

‎Morolli Gianni‎

‎Dutor, a i cavem i zampet? Malattie e malanni in gergo riminese‎

‎br.‎

‎Mancuso Roberto‎

‎Fantasmi tesori e leggende siciliane. La Sicilia tra storia e leggenda‎

‎brossura La leggenda è come la cipolla, togli gli strati e proprio al centro trovi la Storia. A volte cade una lacrima, ma è segno di sapore genuino. Storia e Leggenda sono dunque suggestive guide turistiche e culturali, che conducono in luoghi lontani , nel tempo e nello spazio, aiutandoci ad osservare il mondo con occhi più attenti. Se anche tu ami viaggiare in questo modo, vieni con me in Sicilia.‎

‎Granata Tiziana‎

‎Almanacco delle tradizioni popolari‎

‎ill., br. Come sono nate le feste che celebriamo ancora oggi? E cosa sanno raccontarci quelle che si sono perse nel tempo, ma che ancora riverberano negli usi popolari e nelle vecchie storie? Scoprendo questo tesoro nascosto, potremo far rivivere la loro eredità spirituale e ritrovare il legame con i nostri antenati e la nostra terra; attraverso i molti passaggi stagionali, potremo sperimentare un modo di vivere più in armonia con ciò che ci circonda. Sotto la patina moderna delle nostre ricorrenze c'è un mondo ricco di tradizioni e simboli che aspetta solo di rivivere attraverso riti contadini, ricette secolari e proverbi. È un viaggio che dura dodici mesi per poi ricominciare uguale, ma sempre diverso. Buon cammino lungo la Ruota dell'Anno.‎

‎Basile Gaetano‎

‎Dizionario sentimentale della parlata siciliana‎

‎br. Questo dizionario sentimentale esibisce la destrezza da giocoliere del suo autore che lancia parole, le fa volteggiare e le riacchiappa come fossero cerchi o clave, passando dall'una all'altra senza attendere che gli si facciano domande. Per Gaetano Basile l'ironia è spontanea come uno starnuto.‎

‎Maiolani Mario‎

‎Detti e proverbi romagnoli‎

‎ril. Dopo "La Romagna nei modi di dire dimenticati", Mario Maiolani ci regala la seconda raccolta dei detti e dei proverbi della cultura popolare romagnola, dandone la versione in lingua e in dialetto e spiegandone origini e significati. In tal modo, l'autore ci assicura, in pagine di particolare divertimento e di intrigante intelligenza, un'altra preziosa occasione per ritrovare l'ethos della Romagna e per recuperare i moti proverbiali nei quali i nostri padri hanno fissato i valori e i principi del vivere. Come nel primo volume, il lettore scoprirà, spesso con meraviglia, quanto dei saperi, degli ideali, della visione del mondo si raccolga in questi detti e proverbi e in un vero e proprio viaggio di conoscenza riprenderà contatto con la nostra cultura popolare, traendone non solo un puro divertimento - per quanto di commedia, di ironia, di saggezza secolare in essi si raccoglie - ma anche, e proprio per questo, una lezione di vita.‎

‎Brugnera Michela; Lenarda Alessandro‎

‎Dalle maschere al carnevale. Curiosità, storia e tradizioni‎

‎brossura Il Carnevale è la festa nella quale tutto è permesso, anche quello di rifiutare la propria identità per cercarne un'altra attraverso la scelta di una maschera che può soddisfare e realizzare i nostri intimi desideri rendendoci ciò che vorremmo essere. Ma è solo all'interno di una collettività, che naturalmente spinge al confronto, che può realizzarsi l'affermazione di essere "altro" da sé. Per un breve attimo tutti si trasformano in personaggi effimeri ma eterni nella loro chimera, consci di poter vivere solo e unicamente all'interno della grande illusione che si rappresenta sul grande palcoscenico del Carnevale. Poi quando le luci si abbasseranno, le maschere verranno riposte e la vita di tutti i giorni riprenderà il sopravvento, rimarrà in noi ciò che è l'essenza della maschera, ciò per la quale è stata creata: l'idea di libertà.‎

‎Nerburn Kent‎

‎La saggezza degli indiani d'America‎

‎ill., br. Gli insegnamenti, le massime e i discorsi dei grandi capi e delle figure più autorevoli fra i nativi americani permettono al lettore di cogliere la profondità e la purezza della oro filosofia, di apprezzare il modo in cui affrontavano i piccoli e grandi problemi dell'esistenza (il cibo, la caccia, la religione, il rapporto con la natura, la guerra, la morte), e di conoscere le vicissitudini che li hanno portati prima ad accogliere e poi a combattere l'uomo bianco, il quale li ha privati della terra e relegati nelle riserve. Le parole dei nativi possiedono una saggezza, un'intensità e un'energia ancora capaci di sorprenderei, rasserenarci, rinvigorirei. Come afferma Kent Nerburn, esse sembrano assumere una "vita propria, nella quale i ritmi e le cadenze creano una profusione di immagini e armonie, finché non avvertiamo il battito del cuore dell'autore e non percepiamola linfa vitale dell'esperienza che contengono".‎

‎Bonerba G. (cur.); Italiano L. (cur.); Solano C. (cur.)‎

‎Il mondo popolare di Palagonia. Vol. 1: Storia, usi, costumi, feste religiose, preghiere‎

‎ill.‎

‎Charles Teresa; Truc Bibiana; Ouvrier Gemma‎

‎Costume di tradizione di Cogne‎

‎ill.‎

‎Valle Anna; Musante Francesco‎

‎Storie e leggende della Lunigiana‎

‎ill., ril.‎

‎Iacopetti Nicola‎

‎L'antro delle Apuane. Tra miti e leggende attraverso la storia di Massa e dintorni‎

‎ill., ril. Le Alpi Apuane hanno esercitato da sempre un potere di attrazione unico al mondo. Queste vette acuminate affacciate sul mare hanno ispirato poeti e pittori, attratto visitatori, turisti, amanti della montagna e gli stessi abitanti delle vallate apuane. Pochi però sanno che oltre i boschi, i torrenti, le pareti rocciose e le estese radure, si cela un mondo fatato, fatto di storie e leggende. L'autore ha cercato di raccogliere alcuni dei personaggi fantastici più rappresentativi delle leggende apuane, e li ha inseriti lungo la storia della città di Massa e delle Apuane in particolare. Personaggi realmente esistiti, come Alberico Cybo Malaspina, o totalmente inventati, come il contadino Petto, in queste storie si trovano ad aver a che fare con i protagonisti della fantasia nata dalla tradizione popolare e rurale del nostro territorio. Tra temibili streghi e mostruosi draghi, fanno capolino Aronte e il Baffardello, così come i Giganti del Sumbra e altri ancora. Liberamente ispirato dalle novelle raccolte in 'Le Leggende Delle Apuane' di Paolo Fantozzi, i racconti di Iacopetti affrontano un viaggio tra storia e magia, tra realtà e mitologia, lungo crinali scoscesi e vette impervie.‎

‎Revello Ugo‎

‎A va bin parei. Detti che fra un po' non saranno più detti‎

‎br. ...da un po' di tempo in qua, sentendo ogni tanto da amici e parenti (quei pochissimi che parlano ancora piemontese) espressioni dialettali desuete o anche detti simpatici, ho deciso di raccoglierli ed annotarli, prima che si fossero del tutto perduti nelle nebbie del modernismo galoppante. Poi, da queste semplici espressioni, seguendo la via del ricordo mio e altrui, ho tracciato in punta di penna tante piccole storie, non so quanto spiritose o patetiche: ecco spiegata in breve la genesi di questo libro. Non è, né vuol essere, il solito volumetto di proverbi risaputi in cui il vecchietto ritrova la saggezza del suo popolo. Solamente una serie di modi di dire famigliari che ho tentato di salvare dall'oblio, probabilmente con lo stesso successo che ebbe a suo tempo Don Chisciotte con i mulini a vento. Però, con spirito assolutamente decoubertiniano, non si può dire che non ci ho provato...‎

‎Marino Gian Luca‎

‎Vercelli misteriosa. Vol. 2: Fantasmi, ufo, creature leggendarie, eventi paranormali‎

‎brossura Un altro capitolo della Vercelli misteriosa, con nuove e incredibili storie al limite dell'impossibile. Gian Luca Marino torna a indagare sui misteri vercellesi con testimonianze inedite, appunti, ricerche d'archivio, indagini e interviste. Un viaggio ricco di sorprese, curiosità, aneddoti, tra Vercelli, Bassa Vercellese e Valsesia, con qualche puntata fuori porta. Dai fantasmi alle sedute spiritiche; dagli avvistamenti nei cieli di oggetti volanti non identificati a misteriosi aerei; dai mostri nei laghi alle strane creature che abitano le campagne; fino a eventi paranormali capitati a persone comuni nella vita di tutti i giorni. Il fascino del mistero è ancora una volta protagonista, attraverso un itinerario insolito, parallelo a quello della storia ufficiale. Un brivido, una sensazione di inquietudine che non abbandoneranno facilmente il lettore.‎

‎Donadio Piero‎

‎Cazz cazz s' frec la f'cazz‎

‎ill., ril. Viatico introspettivo di una Bari "postmoderna". Trattasi di un Manuale di saggezza popolare che tra una risata e l'altra ci offre uno spaccato abbastanza fedele del nostro quotidiano. I personaggi del libro sono persone semplici, vivono intorno a noi, siamo noi! Le tematiche affrontate ci riguardano direttamente, svelano i nostri limiti, le paure, a volte l'arroganza. Nonostante le avversità quotidiane, che il testo focalizza con spietata crudezza, siamo fieri delle nostre radici, perché come diceva il grande Luciano De Crescenzo "Ognuno è meridionale di qualcuno".‎

‎Savi Lopez Maria‎

‎Leggende del mare‎

‎br. Vascelli fantasmi, eroi, isole misteriose, spiriti e mostri, streghe e sirene, sono solo alcuni degli elementi fantastici e suggestivi evocati dalla grandezza e dal fascino del mare. L'autrice, dopo un lavoro di ricerca, racconta in questo volume l'immensa produzione leggendaria sul mare, nata e tramandata nel corso dei secoli e alimentata ancora oggi con nuove storie e varianti delle leggende più celebri.‎

‎Scarpa Tito‎

‎Proverbi modi di dire usi e tradizioni della Sardegna‎

‎br.‎

‎Giacalone Martina; Giacalone Rosalba‎

‎Sale di Sicilia. Ogni storia ha il suo proverbio, ogni proverbio ha la sua storia...‎

‎cart. Da dove nascono i proverbi? Nella quasi impossibile ricerca delle fonti, che si perdono nella notte della civiltà, le autrici provano ad immaginare, traendo spunto dalla realtà, le storie che hanno dato origine ai proverbi siciliani.‎

‎Toso Fei Alberto‎

‎Misteri di Venezia. Sette notti tra storia e leggende, enigmi e fantasmi‎

‎br. Un viaggio in sette notti - ma pienamente godibile anche alla luce del sole - alla scoperta di una Venezia diversa, segreta e misteriosa, fatta di segni levigati dal tempo, ma ancora riconoscibili, che si nascondono fra tra calli e sotoporteghi. Sette percorsi tra storia e mito, in cui leggende e curiosità, fatti insoliti e aneddoti bizzarri si materializzano fra le pieghe della laguna: ecco che al calare delle tenebre demoni, fantasmi di dogi e spiriti di cortigiane si manifestano, facendo la loro comparsa laddove il reale e l'immaginario asi intrecciano nella storia dei luoghi. Prefazione di Carlo Lucarelli.‎

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