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Ruggiu Luigi
Parmenide. Nostos. L'essere degli enti
br. Le tesi qui sistematicamente sviluppate costituiscono una svolta negli studi. Parmenide fonda il paradigma di lettura del pensiero occidentale nella sua storia. Il nuovo titolo esplicita due tesi essenziali: la metafora del viaggio costituisce in verità un ritorno (nostos), che pone la necessaria unità che vincola nella verità l'essere e gli enti. Il mondo e gli enti sono espressioni della verità dell'essere: "Se si accetta il teorema Ruggiu, occorre rendere conto dell'evoluzione del parmenidismo in modi nuovi" (L. Rossetti). Parmenide intreccia mythos e logos, in un nuovo concetto di razionalità che dà ragione della verità del mondo in tutti i suoi molteplici aspetti. Una inaudita forma di filosofare e di fare scienza.
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Rizzo Francesco
Fenomenologia della grezza materia. Scritto di teoria del linguaggio, etica, estetica
brossura Il saggio contiene momenti di riflessione critica su argomenti di teoria del linguaggio, di estetica, di etica. Si vuole, in qualche modo, mostrare la propensione, propria della filosofia esistenziale e dello schematismo soggettivo post kantiano, considerati in continuum, di creare vuoti, linguistici ed epistemici, perché i pregiudizi della mentalità scientifica positiva possano essere finalmente rivelati nella loro inconsistenza. L'esigenza di restituire il senso delle cose al mondo, umano e transumano, e il tentativo di riportare nella letteratura filosofica un moto regressivo verso l'anarchia del pre-soggettivo, verso la materia grezza, considerata come occasione virtuale e virtuosa di organizzazione di nuove forme di pensiero discorsivo, rendono urgente il ripensamento del rapporto soggetto-oggetto. Il discorso si fa, in conclusione, anche politico.
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Heisig James W.; Saviani C. (cur.)
Il nulla e il desiderio. Un'antifonia filosofica tra Oriente e Occidente
br. Le sei lezioni che formano questo volume, tenute nel marzo del 2011 alla "School of Orientai and Asian Studies" di Londra, sono articolate intorno a due idee, il nulla e il desiderio, e trattano le questioni del sé, di Dio, della moralità, della proprietà e del solco filosofico tra Oriente ed Occidente. Piuttosto che tentare di armonizzare le filosofie orientali ed occidentali in un solo coro, Heisig compone qui quella che egli stesso chiama una "antifonia filosofica": mediante una semplice struttura a "chiamata e risposta" di alcune posizioni storicamente e teoreticamente rappresentative, egli intende partecipare al coro in entrambe le voci. Avvalendosi delle sue straordinarie competenze linguistiche e storico-filosofiche, Heisig approfondisce il tema fondamentale della propria ricerca intellettuale ed esistenziale: il dialogo tra religioni e filosofie orientali ed occidentali come spazio per un ripensamento del rapporto dell'umanità con il divino e la natura.
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Abelardo Pietro; Fumagalli Beonio Brocchieri M. T. (cur.)
Etica
brossura Il titolo di ispirazione socratica - Scito te ipsum - con cui l'Etica era nota fin dall'inizio, indica il ruolo centrale dell'interiorità e intenzionalità nell'analisi del problema morale. Già dalle prime battute dell'opera Abelardo definisce la colpa come "consenso del soggetto all'inclinazione naturale presente nella natura umana": non è colpa - osserva - desiderare una donna ma acconsentire al desiderio giungendo all'adulterio. All'opera appartengono anche alcune intense pagine di denuncia della corruzione della chiesa che, oramai lontana dal modello evangelico della povertà, mira solo al potere e alla supremazia temporale. In esse riconosciamo l'Abelardo maestro di Arnaldo da Brescia.
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Kabat-Zinn Jon; Lucarelli A. (cur.); Colucci L. (cur.); Cucchio F. (cur.)
Mindfulness per principianti
brossura Quanto tempo passiamo tutti i giorni a pensare a noi stessi, a ciò che è nostro, alle nostre azioni, a quello che abbiamo fatto e a quello che ancora dobbiamo fare? Ogni giorno le nostre vite sono piene di impegni da portare a compimento, con il risultato che le giornate diventano nient'altro che una somma di cose fatte o da fare. Tutto questo ci causa ansia e dolore, e non ci permette di vivere bene. Passiamo più tempo a pensare alla nostra vita che a viverla per davvero. La "mindfulness" ha l'obiettivo di insegnarci a essere presenti alle nostre vite, di farci scoprire il valore del "non sapere" e il valore di imparare a stare con noi stessi, senza giudicare e senza pensare troppo. Solo vivendo.
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Hegel Friedrich; Hölderlin Friedrich; Parinetto L. (cur.)
Eleusis, carteggio. Il poema filosofico del giovane Hegel e il suo epistolario con Hölderlin. Testo tedesco a fronte
br. Hegel si è formato alla scuola della poesia. Prima che la forza della grande ragione prenda il sopravvento nella costruzione del suo sistema, Hegel raccontava, con la passione della parola poetica, le forze in campo in un momento decisivo della storia europea. Questo mirabile testo poetico in dialogo è la lettura dello spirito della storia al lavoro negli esiti giacobini della rivoluzione francese. Un filosofo interprete del presente, Luciano Parinetto, ne rilegge la portata epocale per il pensiero, la letteratura, la storia.
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Minazzi F. (cur.)
Il Protagora. Vol. 20: Kant, Kierkeggard, Simondon. Heidegger, Lettea J. Stenzel
brossura
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Savignano Armando
Bioetica. Educazione e società
brossura Nel libro si affrontano temi e problemi di bioetica con particolare riferimento alla questioni di inizio e fine vita senza trascurare delicati problemi quali la questione ambientale e la decisiva sfida demografica in una prospettiva sociale ed educativa.
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Goisis Pietro Roberto
Costruire l'adolescenza. Tra immedesimazioni e bisogni
br. "Costruire l'adolescenza" espone il modello e lo stile di lavoro del suo autore che si racconta dopo più di 35 anni di esperienza clinica. Parte da Tommaso Senise, transita da Giovanni Carlo Zapparoli e arriva fino ai giorni nostri. È un testo che alle solide radici nel passato e nelle tradizioni affianca una forte apertura all'attualità e alle più recenti acquisizioni, anche neuroscientifiche, sull'adolescenza, sulle scoperte che la caratterizzano, sul modo di incontrarla, conoscerla e "costruirla". Il nucleo centrale delle riflessioni, basate sulla teoria e sulla tecnica, riguarda il concetto di "immedesimazione", ponte tra passato e presente che diventa faro e strumento dell'incontro intersoggettivo con l'altro. Numerosi racconti clinici, tra cui una consultazione riportata per esteso, esemplificano il pensiero dell'autore. È un libro "pratico", di facile lettura, destinato alla curiosità e alla conoscenza, per chi si interessa di adolescenza; all'apprendimento, per chi incontra gli adolescenti all'inizio della propria carriera; alla riflessione, per chi ne ha già una pratica consolidata. Presentazione di Stefano Bolognini. Postfazione di Vittorio Lingiardi.
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Gamba G. (cur.); Molinari G. (cur.); Settura M. (cur.)
Pensare il presente, riaprire il futuro. Percorsi critici attraverso Foucaullt, Benjamin, Adorno, Bloch
brossura È ancora possibile tenere insieme il presente e il futuro? Oppure il real time, il presente dilatato in cui oggi viviamo, non fa che allontanare il futuro e recidere il rimando segreto tra ciò che è e ciò che verrà? Il nuovo libro curato dall'Associazione Odradek XXI di Bresciasi propone di rispondere proprio a questa domanda, inserendola in quel filone che conduce dall'agire politico-sociale (Disseminazioni riflessive. Saperi, professioni, cittadinanze, Mimesis 2009) alle costellazioni dell'abitare (L'abitare e lo scambio. Limiti, confini, passaggi, Mimesis 2013). La prima parte del volume è un tentativo di "pensare il presente" insieme a Foucault. Si tratta di cogliere il senso della distinzione tra il "presente" e l'"attuale": l'attuale diventa chiave critica, approccio "diagonale", che permette di rivelare in controluce le relazioni di potere sottese all'aspetto immutabile del presente. Il pensiero di Foucault vuole dire "che cosa è oggi" attraverso una "archeologia" del presente, un lavoro di scavo sulle sedimentazioni di potere depositate nei discorsi e nelle pratiche. Queste sedimentazioni determinano il nostro vivere sociale in quanto soggetti che si credono liberi. La seconda parte intende invece "riaprire il futuro" tramite il recupero del concetto di "utopia" in Benjamin, Adorno e Bloch. Tentativi diversi di inscenare la presenza-assenza della categoria "futuro" da parte di pensatori che hanno legato il loro nome al noi politico novecentesco.
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Dall'Igna A. (cur.); Roberi D. (cur.)
Cusano e Leibniz. Prospettive filosofiche
brossura I saggi qui raccolti hanno come oggetto una tradizione culturale davvero ben definita, da Cusano a Leibniz, tradizione in cui tornano aspetti centrali della philosophia perennis: il rapporto tra anima dell'uomo e mens divina, la ricerca dei principi che ordinano l'universo creato, la definizione degli strumenti conoscitivi per accedere a quest'ultimo, il rapporto tra congettura, prospettivismo e fondazione del sapere, la relazione profonda che sussiste tra matematica, scienza e teologia, nonché il tentativo di pervenire - con gli strumenti della scienza, della filosofia e persino dell'esegesi biblica - ad una pace durevole tra gli stati, le religioni e gli uomini. Non si tratta dunque di una vaga affinità teorica: i due filosofi tedeschi hanno dedicato il loro interesse ad ambiti di ricerca che possono dirsi effettivamente convergenti, come se un solo spirito li avesse guidati nella ricerca della verità.
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Ortega y Gasset José; Savignano A. (cur.)
Meditazioni del Chisciotte
br. Con le meditazioni chisciottesche, Ortega indaga sulla peculiarità unica e irriducibile della vita umana, anche se il suo modo d'essere gli appare sotto forma di eroismo e tragedia, la cui espressione è affidata al romanzo. Dei molteplici approcci ermeneutici con cui è stata analizzata quest'opera unanimemente ritenuta fondamentale nell'evoluzione del pensiero orteghiano prediligiamo il significato filosofico con speciale riferimento al tema della vita circostanziale, che dev'essere salvata attraverso un rinnovato rapporto con la cultura, senza eludere la decisiva questione della verità, intesa come verità vitale e prospettiva. Benché incompiuto, da questo primo libro è possibile arguire uno schema sufficientemente organico, basato sull'insinuazione di una teoria metafisica del reale. Così il Proemio contiene la celebre definizione della vita come l'io interagente con la circostanza, con l'imperativo di salvezza di entrambi. La Meditazione preliminare sviluppa una critica della circostanza personale di Ortega e delle condizioni della Spagna del suo tempo. Infine, la Meditazione Prima delinea un'originale concezione del romanzo.
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Schelling Friedrich W.; Medri A. (cur.)
L'anima del mondo. Un'ipotesi di fisica superiore per la spiegazione dell'organismo universale
br. "A guardare gli esseri viventi, l'uomo fu colto per la prima volta dal presentimento di una originaria unità dell'ideale e del reale, e fin da allora trasferì il concetto di essere animato a tutta la natura; già nei tempi più antichi si concepì l'idea che tutto il mondo fosse pervaso da un principio animatore, detto anima del mondo. Come lo spirito è infinito soltanto nella sua finità, così è anche lo spirito visibile, cioè la natura: un progresso infinito e rettilineo di causa ed effetto non è pensabile nell'universo. Il mondo intero deve essere quindi un'organizzazione: un medesimo principio unisce la natura inorganica alla organica. Non si deve pensare che la natura segua ciecamente date norme, ma nemmeno che agisca liberamente e senza leggi. Vera è l'unione delle due cose: e così Schelling arriva alla visione di un principio originario che organizza non soltanto gli esseri viventi ma il mondo intero, un principio davanti al quale ci fermiamo come davanti all'ultimo ignoto." (Rudolf Haym)
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Papi Fulvio
Dalla parte di Marx. Per una genealogia dell'epoca contemporanea
ill., br. Niente di più inutile e sbagliato quanto il credere di poter ripetere il pensiero di Marx, anche attraverso le più informate e sofisticate trasformazioni letterarie, per comprendere il "dove" e il "come" viviamo. Siamo in un'altra storia. Ma sarebbe teoricamente fuori luogo non comprendere che l'essenziale dell'opera di Marx appare oggi come l'individuazione genealogica di un'epoca storica. Il nostro presente appartiene a una complessa evoluzione del capitale, alle tecnologie produttive nelle modalità del lavoro, a una tragica divisione del mondo, a un rapporto insostenibile con l'ambiente naturale, a nuove forme comunicative, a immaginari collettivi, alla trasformazione degli Stati e dei poteri politici e sociali. La critica (marxiana) è oggi impegnata a mostrare che l'analisi economica deve essere connessa con i fenomeni biologici, sociali, demografici, culturali, religiosi. L'effettualità (marxiana) è la forma e l'obiettivo di un pensiero sempre incompleto e carente, ma costantemente in rapporto con una realtà che occorre simboleggiare correttamente. L'umanesimo (marxiano) può costituire la dimensione etica della tradizione europea nella sua relazione con il mondo.
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Alessandro di Afrodisia
La sorte, il caso e il destino
br. Un classico del pensiero greco che sa immergersi nella profondità dell'opera di Aristotele per toccarne gli universali che trapassano i secoli. La sorte, il caso e il destino è un testo esplicativo di un commentario al De anima. La densità delle domande coglie il nerbo del rapporto tra vicende umane, storia e scienza. Alessandro assegna al caso e alla sorte tutto ciò che concerne l'agire umano, per riservare al destino il ruolo di legge dell'universo fisico e il moto dei corpi celesti. Un'occasione per comprendere il pensiero antico, la sua forza e la sua chiarezza sugli universali dell'essere e del divenire.
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Simonetta E. (cur.)
Il corpo che apprende. Per una nuova teoria dei DSA
br. Gli autori, partendo dall'analisi multifattoriale dei DSA, evidenziano come gli aspetti cognitivi dei disturbi di apprendimento abbiano bisogno di essere individuati e specificati tramite il termine che meglio esprime la difficoltà cognitiva: "disgnosia". Oltre alla descrizione di questa disgnosia e alla sua significativa correlazione con i pattern dell'attaccamento insicuro e disorganizzato, ne chiariscono la differenza rispetto ai DSA di tipo funzionale, quali dislessia, disortografia, disgrafia e discalcolia. L'analisi della stretta relazione tra disgnosia ed esiti traumatici di attaccamenti insicuri, disorganizzati e avversi, porta i ricercatori a inquadrare la disgnosia, vero disturbo dell'apprendimento, tra le strategie controllanti, a loro volta modalità di adattamento a traumi dell'attaccamento. Le problematiche relative agli aspetti transgenerazionali dei DSA, sono individuati da Simonetta come fattori predisponenti la disorganizzazione neurologica funzionale e cognitiva nella mente di persone con DSA. Proprio l'analisi dell'incidenza transgenerazionale delle problematiche relazionali legate ad attaccamenti insicuri o disorganizzati nei genitori dei soggetti con DSA, induce gli autori a ritenere l'origine di questi disturbi in esiti post-traumatici di traumi relativi all'attaccamento, che attivano in base alle predisposizioni neurologiche differenti modalità funzionali della mente nell'organizzare i processi. Introduzione di Giovanni Tagliavini.
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Rufino Annamaria
Umanesimo futuro. Conosci te stesso
br. Il tema di questo "pamphlet" è il sapere, riletto nelle sue origini e nelle trasformazioni del mondo medioglobale, dove appare disperso il significato profondo della conoscenza consapevole. I rischi, le paure e le conflittualità che attraversano la società, soprattutto nella sua dimensione virtuale, sembrano pregiudicare il senso e la memoria della cultura umanistica, come rapporto cosciente tra sapere e realtà e, così, far dimenticare il significato della libertà come valore comune. Annamaria Rufino con questo pamphlet "getta un sasso nello stagno non solo della malinconia contemporanea ma anche dell'elogio convenzionale del solo comunicazione, individualizzante e liberatorio, del there is no alternative... ". Non è un testo accademico, ma una presa di "posizione contro il mondo così com'è per il mondo come potrebbe essere". (Jan Spurk)
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Sciuto Cinzia
La terra è rotonda. Kant, Kelsen e la prospettiva cosmopolitica
br. In un momento storico in cui le sovranità nazionali sono poste di fronte a una sfida cruciale, ritornare alle fondamenta del pensiero cosmopolitico può forse costituire l'unica via d'uscita democratica. Il saggio, dedicato alla prospettiva cosmopolitica di Kant e Kelsen, tenta di mettere in luce il filo rosso che collega questi due autori e che è costituito proprio dagli "occhiali" cosmopolitici con cui entrambi guardano al diritto. "Occhiali" che forse sono ancora oggi indispensabili per capire la crisi - non tanto economica, ma politica - degli stati-nazione e per individuare una via d'uscita che non si lasci tentare da sirene totalitarie. Solo con questi "occhiali" scopriremo forse che, più che con una crisi, siamo alle prese con una mutazione. Da questo punto di vista alcuni passaggi di questi due grandi classici della filosofia sono di un'attualità straordinaria.
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Moiso Francesco; D'Alfonso M. V. (cur.)
La filosofia della mitologia di F.W.J. Schelling. Dagli inizi all'introduzione storico-critica
brossura Nella filosofia di Friedrich Wilhelm Joseph Schelling (1775-1854) la riflessione sulla mitologia è presente fin dai suoi esordi come giovanissimo studente dello Stift di Tubinga del 1792 e costituirà ancora la parte fondamentale delle sue ultime lezioni berlinesi degli anni Quaranta dell'800. In questo corso tenuto nel 1999-2000 all'Università Statale di Milano, Francesco Moiso ripercorre la metamorfosi della filosofia della mitologia schellinghiana, non solo illustrandola alla luce del fervido dibattito coevo, ma soprattutto rivelandone fondamentali implicazioni per la riflessione filosofica attuale: tanto sul piano della gnoseologia e dell'ontologia, quanto su quello della filosofia morale e politica.
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Poma Andrea
Cadenze. Note filosofiche per la postmodernità
br. La postmodernità è in generale la situazione della società e della cultura contemporanee nell'età del capitalismo realizzato. Questo libro si propone di esporre alcune linee di un progetto filosofico e critico per questa cultura, che, in alternativa al pensiero dionisiaco corrente, si presenti come un pensiero lirico della postmodernità. Tale pensiero, nell'assenza della nuova forma, che ancora non c'è, si lascia orientare dalla presenza di quell'assenza. Sospeso tra il passato della modernità e il futuro della postmodernità, che non è ancora configurato, il pensiero filosofico si svolge come una cadenza musicale, che produce significati nel vuoto tra le culture. Su tre temi caratteristici del pensiero postmoderno: la negazione dell'identità e l'affermazione delle differenze, il soggetto infranto, l'assenza di una teleologia nella storia e nella politica, il libro svolge alcune cadenze, nell'intento di proporre un umanesimo postmoderno.
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Barbieri Gian Luca
Il laboratorio delle identità. Dire io nell'epoca di internet
br. Cosa accade quando diciamo io? È una parola piccolissima, quasi invisibile, che però si rivela dotata di un potere straordinario. Infatti ci colloca al centro del mondo e attribuisce a tutto ciò che ci circonda una struttura di cui noi costituiamo l'unità di misura e la ragion d'essere, in modo simile a quanto si osserva nella rappresentazione prospettica rinascimentale. L'identità individuale è una questione prima di tutto grammaticale. Mio, nel gioco intricato e molteplice con il tu e l'egli, dà vita a un "senso di sé" intrinsecamente relazionale e complesso, dotato di aspetti consci e inconsci, somatici e psichici, dinamici e statici, narrativi e logici, sostanziali e simbolici. Ma, ci si chiede, tutto ciò è valido ancora in una realtà come quella odierna, in cui l'identità tende da un lato a fluidificarsi fino a evaporare e dall'altro a cristallizzarsi come in alcune psicopatologie? Possiamo uscire indenni dai giochi di mascheramento e di simulazione innescati dall'uso dei nuovi media? In che modo il nostro corpo può confrontarsi con la dimensione virtuale del web? E la struttura del nostro cervello risente di tutto ciò? Nel libro si cerca di dare una risposta a queste e ad altre domande, facendo dialogare diverse discipline tra le quali la psicoanalisi, la psicologia dello sviluppo, le neuroscienze, la linguistica e la letteratura.
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Paladini Chiara
Sul concetto di relazione negli scritti latini di Meister Eckhart
brossura Lo studio analizza la nozione di relazione che Meister Eckhart delineò nei suoi scritti latini, prendendo parte a quella densa discussione sorta tra il XII e il XIII secolo intorno alla categoria che Aristotele aveva definito in relazione ad alterum; una discussione che coinvolgeva tutti gli ambiti della filosofia, muovendosi tanto sul piano gnoseologico quanto su quello ontologico, non meno che su quello teologico. L'indagine si svolge attraverso la lettura dei luoghi cruciali dell'opera latina in cui il maestro domenicano tedesco definì il concetto di relatio, e ripercorre in questo modo le diverse fasi e i diversi aspetti della sua teoria: a partire dagli anni delle prime Quaestiones parisienses sino alle ultime formulazioni in Expositio s. evangelii sec. Iohannem. Viene proposto inoltre un commento analitico delle Quaestiones parisienses VII, VIII e IX di recentissima edizione, in cui Meister Eckhart discuteva dalla cattedra di Parigi proprio il problema della relazione.
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Nancy Jean-Luc; Calabrò D. (cur.); Giugliano D. (cur.)
Il corpo dell'arte
ill., br. "Ogni volta è un gesto del corpo e del pittore che fa apparire l'immagine, cioè la presenza vera di quell'assente che si proietta verso se stesso ritornando a sé per offrirsi come spettacolo, gioco di tratti o di macchie, disposizione di ciò che è effettivamente incorporato nel corpo che dipinge." (Jean-Luc Nancy)
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Bonanni Giandomenico
Con gli occhi di uno straniero. Saggi su Jaspers e altri scritti con tre inediti di Karl Jaspers
brossura "Ho lasciato questo paese sei anni fa perché qui non avevo prospettive. Ero soltanto uno dei migliaia: precariato accademico, generazione Erasmus. Intere leve che in Italia semplicemente non servivano. Giovani ben preparati, persone intraprendenti, che volentieri sarebbero restate in patria, dove qualcosa avrebbero costruito - se solo fosse stata data loro la possibilità. Ma non era possibile, così emigrammo, mantenendoci con piccoli lavori e studiando duramente. Piccoli e grandi riconoscimenti, in Italia impensabili, non ci mancano. Ciò ci ha giovato. Eppure resta il bisogno di agire nel luogo al quale si appartiene. Persino gli scienziati o i manager che lavorano a livello internazionale lo desiderano. Per gli umanisti e gli artisti poi, che si nutrono del rapporto con la propria lingua e cultura, questo diventa una necessità vitale. Può anche essere che questo paese stia morendo. Ma è come una malattia mortale: fintanto che si è in vita, fintanto che si ha la forza, si continua a combattere. Nessuno accetta così semplicemente la propria morte." (G. B.)
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Raciti Giuseppe
Per la critica della notte. Saggio sul «Tramonto dell'occidente» di Oswald Spengler
br. La civiltà occidentale tramonta sulla notte della tecnica dispiegata. È lo scenario della decadenza, la quale però, come dice Benjamin, "non ha niente da invidiare, quanto a stabilità e magnificenza, alle fasi ascendenti". Da un lato Spengler, fedele al paradigma biologistico, dà una scadenza alla tecnocrazia (all'incirca il 2200), dall'altro lascia indizi piuttosto compromettenti circa la sua effettiva durata. Un acuto lettore come Jünger non aveva dubbi: il mondo della tecnica non cesserà di finire. La Zivilisation, infatti, non è il contrario di una Kultur, ma la sua riproduzione tecnica. Una politica adeguata a questa situazione - una 'politica del tramonto' che oggi non andrebbe confusa con il chiacchierato tramonto della politica - trova ricetto nel mito spengleriano del cesarismo.
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Pirro M. (cur.); Zenobi L. (cur.)
Costruzione di un concetto. Paradigmi della totalità nella cultura tedesca
br. Costruzioni discorsive incentrate sul pensiero della totalità pervadono il disegno generale della cultura tedesca al più tardi dalla seconda metà del Settecento. In questo volume, scaturito da un ciclo di lezioni tenute nel 2012 presso le Università di Bari e dell'Aquila, si prova a documentare la dimensione multidisciplinare di tali costruzioni. Storici della letteratura, della filosofia, delle scienze naturali e della politica ricostruiscono il profilo complesso di un lavoro di invenzione simbolica eterogeneo e stratificato, orientato a vedere nella relazione fra totalità e frammento uno degli assi decisivi dell'immagine del Moderno. Contributi di: Marina Barioglio, Alessandro Bellan, Silvia Caianiello, Raul Calzoni, Patricia Chiantera-Stutte, Gaetano Chiurazzi, Gianluca Garelli, Markus Ophàlders, Maurizio Pirro, Giovanni Sampaolo, Luca Zenobi.
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Cioran Emil M.; Di Gennaro A. (cur.)
Al di là della filosofia. Conversazioni su Benjamin Fondane
br. All'inizio degli anni '40, nella Parigi occupata dalle milizie naziste, due intellettuali di origine rumena, Emil Cioran e Benjamin Fondane, entrambi influenzati dal filosofo russo Lev Sestov, stringono un rapporto di intensa amicizia. Il sodalizio, però, sarà di breve durata: nel marzo del 1944. infatti, l'"ebreo errante" Fondane, arrestato dalla polizia del regime collaborazionista di Vichy, verrà prima internato a Drancy, poi deportato ad Auschwitz, dove troverà la morte tra il 2 e il 3 ottobre dello stesso anno. Cioran, che inutilmente aveva tentato di sottrarre l'amico all'arresto, e alla tragica fine che lo avrebbe atteso, omaggerà Fondane con un toccante ritratto, pubblicato sulla rivista "Non Lieu" (1978) e successivamente negli Exercices d'admiration (1986). Le interviste raccolte nel presente volume, incentrate sulla figura e l'opera di Benjamin Fondane, integrano tale contributo, restituendo l'immagine di un uomo di grande spessore morale, e di un autore di primissimo piano sulla scena culturale europea del primo Novecento.
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Stiegler Bernard; Porrovecchio A. (cur.)
Amare, amarsi, amarci
br. Da sempre accusata di verbosa inutilità, come la nottola di Minerva o un passionale Epimeteo, la filosofia rischia sempre di arrivare in ritardo sulla realtà. Amico e allievo di Deleuze e Guattari, Bernard Stiegler è una figura ancora poco nota in Italia. Questo suo breve e intenso libro ci mette a contatto con l'atto più profondo del filosofare. Si tratta, allo stesso tempo, di un'origine e di un azzardo. L'impatto della meraviglia che si trasforma in comprensione agita della realtà. Capire e agire non stanno più al tempo pigro di Epimeteo, Stiegler riconcilia le due dimensioni in una nuova pratica filosofica che non rinuncia alla passione e fa accedere a quel che fa girare il mondo. L'amore nelle sue infinite forme di emozione e riflessione.
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Bonvecchio Claudio; Annechiarico Sabatino Alfonso
L'ora del dialogo. Il papa, la Chiesa, la Libera Muratoria. Intervista di Sabatino Annecchiarico
ill., br. Fede, ragione, umanesimo, spiritualità, coppie di concetti, di valori che hanno tracciato strade divergenti nella storia della Chiesa cristiana e della cultura laica. Soprattutto per impulso di Papa Francesco, il tempo di questa incomprensione sembra finalmente terminato. La Chiesa del Papa della gente torna a parlare di sentimento, ma anche di razionale confronto con la società e con la storia. Questo libro getta un ponte per il confronto più delicato, ma più proficuo. Un documento possibile per una nuova alleanza che abbia come obiettivo l'uomo. Un inizio di dialogo senza sconti da parte del razionalismo libero e maturo della cultura muratoria, ma anche senza preclusioni.
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Kant Immanuel; Mordacci R. (cur.)
Idea per una storia universale in prospettiva cosmopolitica. Testo tedesco a fronte
br. La più incisiva esposizione delle tesi di Kant sulla filosofia della storia, rappresentata qui per la prima volta in Italia come opera a sé stante. Ne mettono in risalto il valore filosofico anche il testo originale a fronte e uno specifico apparato introduttivo e critico.
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Bianca Mariano
La propria mente e il sé
br. Mente, cervello, confini dell'io. Le neuroscienze e la psicologia si toccano, talvolta si scontrano sul terreno della definizione più difficile: cos'è, dov'è il soggetto. Cosa indichiamo quando diciamo io. E inoltre quale differenza c'è tra il cervello come organo e il patrimonio di memoria e elaborazione della mente? Domande ancora sospese, nel fervido cammino di scienze diverse che sanno dialogare. Questo libro è una guida per dipanare il discorso dalle formule oscure degli specialismi. Una bussola sicura, quanto lontana dai dogmatismi per capire, per capirci meglio.
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Camerotto A. (cur.); Pontani F. (cur.)
L'esilio della bellezza
br. In un'epoca che insegue il mito della bellezza e sembra dimenticare la sua più cogente e difficile realtà, urge ripensare il concetto del kalòn nel senso di una ricerca, foriera di impegno, di incertezze, di contraddizioni. Questo libro affronta, senza pretesa di sistematicità, la bellezza della parola, dello spirito, della politica, della giustizia; ma anche più tangibilmente la bellezza della città, delle case e dei monumenti, la bellezza della natura e del paesaggio, la bellezza della vita quotidiana. Vuole insistere sulla dimensione non solo estetica, ma prima di tutto etica di questo concetto, calando un pensiero che viene da lontano (da Epitteto e Cicerone, da Omero e da Properzio, ma anche - per li rami - da Camus e da Méliès) in un dibattito mai spento sulla coscienza del presente e sui progetti per ciò che ci attende.
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Zucconi Andrea; Buffo Guido
Prisca sapientia. Nuovi studi sul mito alla luce della pratica filosofale
ill., br. Già nella scelta del titolo titolo - Prisca Sapientia - Andrea Zucconi e Guido Buffo lanciano una sfida: alla modernità e alla post-modernità. E la sfida continua allorché, scorrendo le pagine, sin dall'inizio dense di richiami classici, s'incontra un altro grande escluso della nostra epoca: ossia il mito, che della prisca sapientia è uno degli interpreti più accreditati. Certo, non è il mito comunemente inteso. Non è il mito letto come semplice affabulazione: come una favola nata da menti infantili e, quindi, adatta ai bambini che, a loro volta, lo abbandoneranno - con un ironico sorriso di superiorità - quando s'imbatteranno, crescendo, nella "cupa" religione della scienza e della tecnica. Il mito, invece, come prisca sapientia nell'intelligente lettura di Zucconi e Buffo - è un racconto fondante, in cui la conoscenza e la vita non sono separate ma strettamente unite, in modo che la conoscenza sia utile alla vita e la vita consenta un corretto sapere: in una evidente reductio ad unum. Prefazione di Claudio Bonvecchio.
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Vantini Lucia
L'ateismo mistico di Julia Kristeva
br. Julia Kristeva è autrice poliedrica che si lascia inquietare dai movimenti del presente, spesso difficili da nominare e da rappresentare. Questa povertà simbolica è per lei causa e indice della crisi profonda che ha investito la contemporaneità, costringendo uomini e donne a sradicarsi dai luoghi vitali, per perdersi in un registro astratto e asettico che sembrerebbe in grado di custodire i loro confini. La promessa di protezione non viene però mantenuta. La logica dell'abiezione non funziona: la matrice vitale del senso, dalla fisionomia sacra e materna, non può essere neutralizzata senza condannare le esistenze a una triste autoreferenzialità. Attraverso una formazione linguistica e psicoanalitica, Kristeva tenta di far emergere queste profondità semiotiche, passando per i linguaggi dell'arte, della letteratura e della religione. Scopre così che l'ordine simbolico si costituisce prendendo una distanza dolorosa dal mondo affettivo e sacro, importando al suo interno una fragilità strutturale che si lascia avvertire ogni qualvolta un'esistenza si trova al limite di sé: nell'orrore, nel dolore e nell'amore. È in questo percorso che Kristeva scopre il bisogno di credere come mondo irrinunciabile del soggetto, sempre dipendente dai propri legami e costantemente esposto all'altro. Il nuovo umanesimo mette a tema questo limite inaggirabile, decentrando la singolarità e ricollocandola nella trama delle relazioni grazie alle quali essa può divenire ciò che è. Prefazione di Wanda Tommasi.
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Rivara Stefano
Verità: pluralismo e teoria funzionalista
br. La filosofia della verità ha come oggetto di studio la verità in ogni suo aspetto, dalle caratteristiche linguistiche alle implicazioni metafisiche. Il Pluralismo Aletico e la Teoria Funzionalista della Verità sono due dei più recenti tentativi di fornire una spiegazione esaustiva del valore della verità nell'economia della conoscenza umana e dei fenomeni ad essa connessi. L'importanza di queste due teorie risiede nell'originalità dell'impianto filosofico da esse costruito e nei rispettivi obiettivi polemici: la Teoria Corrispondentista della Verità e le Teorie Deflazioniste della Verità.
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Perniola M. (cur.)
Ágalma. Vol. 28: Autore, autorità, autorevolezza
br. Questo nuovo numero di "Ágalma", la rivista di studi culturali e di estetica diretta da Mario Perniola, raccoglie gli articoli di Carlo Galli, Giulio Ferroni, Lucilla Albano, Massimo Verdicchio, Anselm Jappe, Diana J. Fembonne, Wasim Salman, Alexandre Kojève, Luigi A. Manfreda, Giacomo Fronzi, Emilio Carlo Corriero, George Steiner, Vilélm Flusser, Arianna Pagliara, Simona Chiodo.
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Borutti S. (cur.); Fonnesu L. (cur.); Vanzago L. (cur.)
Intersoggettività
br. La questione relativa all'intersoggettività è un problema relativamente recente ma decisivo per l'indagine filosofica. Lo statuto teorico di tale concetto è infatti ampiamente dibattuto e diverse prospettive concorrenti e a tratti conflittuali si contendono la palma. Questo volume intende apportare alcuni contributi teorici elaborati da studiosi di diversa estrazione, ma convenuti insieme a discutere di tale problematica in un dialogo a molte voci e seguendo vie diverse, tutte intese però a individuare punti di convergenza e a fecondarsi reciprocamente. In questo libro sono raccolti gli interventi presentati nella giornata di studi dedicata al tema, tenutasi a Pavia nel 2011. Come gli scritti qui pubblicati testimoniano, il tema dell'intersoggettività si presta a indagini molteplici e sfaccettate. Senza problemi di esaustività, ma anzi concentrandosi su alcune questioni molto precise, tutti gli interventi ne mettono però a fuoco la pregnanza e la fecondità per una riflessione filosofica che voglia ancora incidere sull'epoca presente senza confinarsi nella ripetizione del passato.
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Gabbiadini Guglielmo
Il mito del duale. Antropologia e letteratura in Wilhelm von Humboldt
br. Il duale è la forma grammaticale con cui in alcune lingue si designa la relazione di appartenenza reciproca tra due termini che, legati da vincoli durevoli e necessari, formano una coppia. Grazie a Wilhelm von Humboldt (1767-1835) la questione del duale diviene per la prima volta oggetto di un'approfondita analisi filologica e filosofica. Ai fenomeni della dualità tra questi, l'endiadi del maschile e del femminile, i casi di gemellanti, ma anche i legami di amore, di amicizia e le loro rielaborazioni letterarie Humboldt dedica uno studio appassionato che accompagna tutta la sua vita. L'esistenza del duale si mostra nelle sue riflessioni come la via d'accesso a una visione generale del mondo ispirata all'idea di una dualità originaria e creatrice delle forze e delle forme. L'immagine della coppia duale diviene così, tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, un vero e proprio mito moderno, legato non soltanto a problematiche di natura linguistica, ma anche e soprattutto ai principali discorsi storico-politici e antropologici dell'età goethiana. Questo libro intende ricostruire le ragioni storiche di tale interesse per la categoria del duale e propone un nuovo percorso di lettura delle pratiche culturali dell'età classico-romantica, prestando particolare attenzione all'intreccio dei saperi elaborati nel contesto dinamico e straordinariamente inventivo del tardo illuminismo europeo.
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Aristotele; Giuffrida P. (cur.)
Il movimento degli animali
br. Il "De motu animalium" attraversa e istituisce, con un solo movimento di pensiero, il complesso territorio teorico che va dalla rotazione del primo cielo ai cambiamenti cui vanno incontro i viventi, dalla relazione al primo motore immobile all'oggetto del desiderio verso cui si dirigono uomini ed animali. Il trattato rinnova così la sfida di un pensiero che pretende di declinare un unico modello esplicativo su dipartimenti scientifici diversi, cercando di rendere giustizia alle differenze costitutive di ciascun dominio, ma ancora alla ricerca di una strategia inclusiva, che comprende il particolare inserendolo in un palinsesto generale. Pur presentandosi come un'ulteriore presentazione della teoria del primo motore immobile, forse l'ultima in ordine di tempo, il "De motu" non cela, ma anzi mette in primo piano, il debito teorico contratto nei confronti dell'automotore platonico, presentando le ragioni che hanno condotto al superamento della teoria del maestro. Prefazione di Luigi Ruggiu, nota introduttiva di Andrea Le Moli.
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Mathieu V. (cur.)
Filosofia. Rivista annuale (2008-2014)
brossura
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Nancy Jean-Luc; Tuppini Tommaso
Ebbrezza
br. Che cos'è l'ebbrezza? È possibile darne una definizione? Dopo Baudelaire, Rimbaud, Trakl, Benn, Jünger, Hemingway, Fitzgerald, Kerouac, Burroughs, ci siamo abituati a pensare alla complicità tra l'ebbrezza e la letteratura come a un'ovvietà. E se ci fosse una parentela altrettanto stretta tra l'ebbrezza e la filosofia? Non è Hegel a ricordarci che il trionfo dello spirito è simile al corteo bacchico, in cui non c'è membro che non sia ebbro? Non è forse lo "spirito" un termine che accomuna il filosofo e colui che distilla gli alcol forti? E che dire dell'ebbrezza tossica, l'ebbrezza indotta dalle droghe? Si tratta di un'ebbrezza congenere ovvero di tutt'altro tipo? Può anch'essa avere qualche cosa da dire al filosofo, spesso fiero del proprio ascetismo e nemico implacabile di ogni forma di addiction?
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Jaspers Karl
Origine e senso della storia
br. Oggi c'è bisogno di sapere da dove veniamo, ma anche di sapere dove stiamo andando e se questa strada è un ritorno. Da qui l'indagine sull'origine e il senso della storia umana. Karl Jaspers, uno dei pensatori tedeschi più importanti del '900, espone qui il fondamentale concetto di età assiale. Tra l'800 e il 200 a. C. sono nate le cinque più grandi civiltà che nutrono ancora, culturalmente e spiritualmente, il nostro tempo. Se siamo stati uniti nel più lontano passato, se le diverse civiltà sono nate ad uno stesso parto, pur seguendo strade storiche diverse e dando vita a forme diverse di modernità, possono oggi tornare a capirsi. Siamo alle soglie di una seconda svolta assiale della storia umana? Sarà possibile una civiltà del mondo? Un libro importante che ambisce a diventare un classico. Un libro che offre un'occasione per varcare i confini disciplinari e interrogarsi a tutto campo sul destino umano nell'era globale. Introduzione di Raniero Regni.
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Gli editti di Asoka
ill., br. Illuminato, potente e tollerante, l'imperatore Asoka ha infuso la saggezza del Budda nella cultura indiana. Con i suoi splendidi editti che fanno la poesia di questo libro ha dato un'impronta indelebile a quella filosofia indiana che ancora oggi ci affascina, ci ispira e fa riflettere l'Occidente frettoloso e guerrafondaio. Una lettura piacevole e formativa, oggi come millenni fa nel segno di un'eterna saggezza.
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Krishnamurti Jiddu
Otto conversazioni
ill., br. Consacrato da un'autorità esterna come messia della Teosofia, quando ancora era un bambino, Jiddu Krishnamurti si ribellò a un destino imposto da altri. Questo libro contiene le sue preziose perle di libertà. Dopo una vita dedicata a una forma di culto particolare, Jiddu sviluppa lo spirito della piena indipendenza. Per lui "la verità è una terra senza sentieri" e dopo aver restituito le ricchezze accumulate grazie alle donazioni alla Società Teosofica, dedica la sua vita a rendere libero l'uomo da qualsiasi condizionamento, viaggiando in tutto il mondo per denunciare l'oppressione di chiunque - organizzazioni, chiese o sedicenti guru spirituali - voglia dirci cosa dobbiamo fare.
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Bachofen Johann Jakob
Il popolo licio
br. Il popolo licio, importante civiltà indoeuropea dalla cultura in profonda armonia con la natura, è oggi poco noto e ancora poco studiato. Questo libro è il frutto di uno studio fondamentale, appassionato e competente di questa straordinaria e fertile filosofia. Partendo dalla mitologia licia, Bachofen ci mette a contatto con una saggezza tanto attuale da apparire una rivelazione. La piena, intima dedizione alle forme immutevoli della vita naturale, un giudizio sull'esistenza umana in armonia con la natura e una gioiosa consapevolezza della mortalità di ogni vita, sono il dono prezioso e millenario del popolo licio.
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Greblo Edoardo
Etica dell'immigrazione. Una introduzione
br. Lo studio dei processi migratori è stato affrontato da molti e diversi punti di vista. Eppure, sino a un passato molto recente, la filosofia pratica ha preferito optare per un atteggiamento di reticente silenzio. Ha così evitato di prendere in considerazione proprio il fattore predittivo più significativo riguardo alle opportunità che gli individui hanno, o non hanno, a loro disposizione, e che dipende da un fattore, i confini entro i quali è loro capitato di venire al mondo, che risulta altrettanto arbitrario, da un punto di vista morale, della distribuzione naturale delle abilità e dei talenti. È solo in anni recenti che i filosofi hanno cominciato a muovere i primi passi per porre rimedio a questa macroscopica omissione. Il libro ricostruisce in modo analitico il dibattito fiorito in questi ultimi anni sull'etica dell'immigrazione e offre uno sguardo d'insieme su un problema la cui attualità è sotto gli occhi di tutti.
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Zhok Andrea
Rappresentazione e realtà. Psicologia fenomenologica dell'immaginario e degli atti rappresentativi
br. I limiti di ciò che possiamo immaginare sono anche limiti del nostro mondo? Ciò che è rappresentabile definisce l'ambito di ciò che è possibile? E, se sì: in che senso? Questi sono gli interrogativi di fondo che supportano e motivano la scrittura di questo libro. Il percorso che conduce dalle domande alle tesi conclusive passa attraverso tre principali nuclei argomentativi. Il primo nucleo concerne il rapporto tra immaginazione e percezione. Si tratta qui di capire in che misura la sfera dell'immaginario sia in grado di ricreare, ed anticipare, la sfera della realtà sensibile. In seconda istanza viene esaminata la transizione tra immaginario di tipo sensibile e rappresentazione concettuale. Questo punto viene affrontato attraverso un'analisi della genesi e delle potenzialità della significazione linguistica. Il terzo nucleo argomentativo riguarda il rapporto tra gli apriori della rappresentazione (ciò che è rappresentativamente necessario o rappresentativamente impossibile) e la sfera dei possibili (ontologici, epistemici e metafisici). Queste analisi confluiscono nell'illustrare le condizioni per una rappresentazione dotata di senso, e nel chiarificare il senso dell'attività rappresentativa in quanto tale. Su questa base si profilano le conclusioni del lavoro, che ridefiniscono il rapporto tra rappresentazione, realtà e verità. Tale ridefinizione porta a rivendicare un senso ed una funzione essenzialmente differenti per l'uso scientifico delle rappresentazioni rispetto all'uso filosofico delle medesime.
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D'Ors Eugenio; Geretto M. (cur.)
In cinquecento parole. La storia del mondo, la filosofia, l'igiene. Testo spagnolo a fronte
br. Per i saggi in cinquecento parole di Eugenio d'Ors risulta sempre inadeguata qualsiasi definizione: impossibile parlare di vere e proprie trattazioni, ma al tempo stesso non possono nemmeno essere considerati una collezione di aforismi. Assomigliano molto a dei sistemi in miniatura, se si passa l'espressione, sembrano dei bonsai del pensiero, dove intuizioni di genio attraversano e Illuminano come folgori l'intera storia della civiltà e dello spirito. In queste brevissime opere, interamente pervase da una sottilissima ironia, la ricerca della sintesi si fa estrema, una sfida alle stesse capacità umane, per spingerle massimamente verso il loro "limite superiore", verso la dimensione sopracoscienziale, verso l'"Angelo". Le sinossi in cinquecento parole di d'Ors si possono leggere forse proprio come l'eroico tentativo di far parlare l'"Angelo", quella "sopra-coscienza" che con maggior economia di parole è in grado di raccogliere nei suoi concetti e nelle sue espressioni una visione più vasta di quella raggiungibile dalla semplice umana coscienza. Il fine di questo sforzo sovrumano ha poi un rilievo eminentemente pratico: l'invito costante a coniugare l'intelligenza" e il "servizio", l'intelligenza e la diakonia. Gli scritti costituiscono una naturale introduzione al pensiero di uno dei filosofi più originali nel panorama spagnolo del primo Novecento.
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Belloni Daniele
Reportage dal silenzio. L'India, lo yoga, i guru e altre cose che ci sfuggono
br. Piuttosto che scrivere e parlare del silenzio sarebbe meglio praticarlo, quindi tacere. Si potrebbe poi evitare l'India, e tutto il caos che comporta. Tuttavia qualche parola la si può anche spendere per elogiarne l'assenza, e per descrivere come nella tradizione dello yoga si sia conservata la memoria di una serie di pratiche psicofisiche che sono in relazione con gli effetti positivi di una rinuncia che oggi appare curiosa, anacronistica. Così l'idea di questo libro nasce quando il maestro indiano Swami Veda Bharati comunica la decisione di voler entrare in un periodo di silenzio di cinque anni accompagnato dal silenzio praticato collettivamente per nove giorni da quattrocentocinquanta persone. Alla descrizione di questo evento centrale si affiancano notazioni sull'India e i suoi guru carismatici, sullo yoga e i suoi fasti originari (e sulle confusioni odierne che circondano questa disciplina in Occidente). Un immenso paese visto da vicino e raccontato con uno stile a metà fra cronaca e racconto, un luogo esotico sulla carta geografica che somiglia più a uno spazio immutabile dell'anima, e che non sempre è facile riconoscere e comprendere.
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Petrosino Silvano
L'idolo. Teoria di una tentazione. Dalla Bibbia a Lacan
br. Il giudizio sulla figura dell'idolo e sulla pratica dell'idolatria è unanime e costante: si tratta, sempre e per tutti, di qualcosa di negativo, di pericoloso, di una realtà con la quale è bene non avere nulla a che fare. La parola d'ordine è dunque sempre la stessa: gli idoli devono essere distrutti. Eppure gli uomini, della nostra come di ogni altra epoca, siano essi credenti o non credenti, ricchi o poveri, colti o ignoranti, non smettono un istante di fabbricarli e adorarli. Come spiegare l'universalità di tale legge? Perché "il bisogno di comunione nell'adorazione è il più grande tormento di ogni uomo singolo, come dell'intera umanità, fin dal principio dei secoli" (F. Dostoevskij)? Perché "vi sono nel mondo più idoli che realtà" (F. Nietzsche)? Il volume cerca di rispondere a queste domande elaborando una teoria che pone la figura dell'idolo e la pratica dell'idolatria non in relazione con una determinata scelta del soggetto, ma più essenzialmente con il suo stesso modo d'essere. Nell'ultima parte dello studio si propone un'originale interpretazione della società dei consumi la cui natura più profonda viene individuata nell'essere ultimamente "una comoda idolatria per le masse a basso costo". Una stimolante opera filosofica alimentata dal costante e fecondo dialogo con la psicoanalisi, l'esegesi biblica e la letteratura.
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