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Pansera M. T. (cur.)
Eredità filosofiche. Saggi in onore di Elio Matassi
brossura
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Ágalma. Vol. 30: Erotica, antierotica
br. Mi è stato riferito un episodio, a suo modo divertente, sul pensiero delle campagne in merito alle consuetudini matrimoniali. In occasione della redazione di una tesi di laurea sulla mentalità tradizionale in un ben preciso e circoscritto ambito territoriale, un parroco di campagna era rimasto molto turbato, quando l'autrice dell'inchiesta, armata di questionario e opportuni mezzi di registrazione, si era presentata a lui, ponendogli questa provocatoria domanda: 'Ma ci si sposa ancora...?' aggiungendo poi, dopo una pausa di sospensione '... in chiesa...', ma solo per rendere il quesito più vicino a lui e alla sua ottica. L'intervistatrice, tuttavia, intendeva non solo lì, ma in generale, ritenendo quella pratica retaggio di tempi remoti. Quello che infatti aveva in mente però era argomento di sociologia, non tematica per preti rurali. Il pover'uomo rimase, pare, letteralmente senza parole (forse gli sarà venuta in mente l'intimazione dei bravi a don Abbondio. Interdetto balbettò, incespicò, non seppe comunicare altro che non fosse il suo stupore. La responsabile di tale disagio, subito pentita per averlo messo in crisi, cercò di rimediare al suo sconcerto ridimensionando il contenuto del quesito e accollandosi la colpa di non essersi saputa esprimere.
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De Paoli Marco
Il soggetto eroico e il suo sguardo da lontano. Sul possesso e sull'oblio di sé
br. Il pensiero contemporaneo ormai da tempo ha fatto propria l'idea della relazionalità intrinseca all'uomo, sottolineandone la dipendenza e il bisogno dell'altro. La letteratura, l'arte e tutta la cultura insistono nel narrare dell'uomo spezzato e sofferente, bisognoso e manchevole, invischiato nei suoi conflitti psichici come nelle sue turbe amorose e magari supplice anelante a un'impossibile redenzione. Le conseguenze sociali di questa drammatica caduta sono evidenti. Retaggio ultimo della degenerazione e della banalizzazione della cultura romantica, il tipo umano occidentale è ormai la palese espressione della profonda crisi di un intero mondo che sembra irrimediabilmente volto al tramonto come lo fu l'impero romano eroso al proprio interno ancor più che dai barbari alle porte. Sostituita dall'avanzare della mera individualità reclamante i propri "diritti", è venuta meno l'idea stessa della libera sovranità dello spirito. Essa, fosse anche in mezzo alle macerie, va salvaguardata.
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Petrilli Susan
Scienze dei linguaggi e linguaggi delle scienze
brossura Il rapporto tra le scienze dei linguaggi (linguistica, sociolinguistica, psicolinguistica, psicoanalisi, logica, semiotica, filosofia dei linguaggi) e i linguaggi delle scienze (fisico-naturali e umane) è stato sempre, e oggi ancora di più, molto stretto. Qui ci interessa particolarmente la mutuazione dei linguaggi, degli approcci, dei metodi e delle categorie delle prime da parte delle seconde e viceversa. Possiamo indicare, a titolo di esempio, l'impiego del linguaggio della biologia nella semiotica (da parte di Charles Morris) e, viceversa, del linguaggio della semiotica nella biologia (biosemiotica); l'assunzione del linguaggio della fisica nel neopositivismo, o "empirismo logico" (Circolo di Vienna, "Scienze unificate" di Chicago); del linguaggio dell'economia (marginalismo, scuola di Losanna) nella linguistica da parte di Saussure; del paradigma della fonologia nell'antropologia culturale da parte di Claude Lévi-Strauss. Attraverso il contributo di studiosi di discipline e di indirizzi diversi ci proponiamo di riflettere, anche in funzione di nuove possibilità di collaborazione, sul dialogo interdisciplinare con particolare riferimento alle interferenze e mutuazioni linguistiche (dalla "Presentazione").
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Dall'Igna Antonio
Alla caccia della divina sapienza. Il misticismo di Giordano Bruno
br. Il presente lavoro è un'esposizione del misticismo di Giordano Bruno, ovvero della parte del suo pensiero che concerne gli stati più elevati della conoscenza e dell'amore, e che riguarda la conversione dell'uomo all'origine. Tale esposizione è fondata su un'antropologia integrale, per la costruzione della quale risultano fondamentali l'analisi e la distinzione dei diversi tipi umani e lo studio delle relazioni che si instaurano, da un lato, tra il divino e l'uomo e, dall'altro, tra l'essere umano e il regno del divenire.
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Marcato L. (cur.)
Forme della negazione. Un percorso interculturale tra Oriente e Occidente
br. Cosa vuol dire "Negazione"? Elemento centrale dell'esperienza umana di ogni tempo, sia per il ruolo grammaticale in ogni linguaggio che per le conseguenze a livello etico, morale e sociale, tentare di identificare il modo con cui essa agisce al di là del senso comune vuol dire comprenderne le implicazioni, dal punto di vista di come essa agisce e di cosa può suggerire al pensiero contemporaneo. Ma indagarla da un punto di vista unicamente filosofico, occidentale, rischia di impoverire ulteriormente la sua carica trasformativa: è per questo che il percorso che questo volume compie si struttura in senso interculturale ed interdisciplinare. I contributi qui raccolti sono infatti frutto di un dialogo tra diverse competenze e differenti approcci: filosofia e filologia si intrecciano per cercare di illuminare il simbolo della negazione da diverse angolature, da oriente ad occidente, lasciando che essa risplenda nella sua interezza. Il presente volume quindi si offre come una riflessione sull'argomento della negazione per chiunque voglia approfondirne il tema riflessione frutto anche di un dialogo fecondo tra gli autori e le rispettive discipline.
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De Luca Picione Raffaele
La mente come forma. La mente come testo. Una indagine semiotico-psicologica dei processi di significazione
br. Il libro descrive secondo una prospettiva psicologico-semiotica i processi di significazione che si manifestano nelle esperienze degli individui, affrontando una serie di argomenti, nozioni e costrutti che stanno occupando un ruolo di rilievo all'interno del dibattito internazionale che ha per oggetto la psicologia culturale (Cole, Valsiner, Neuman e altri), la psicologia dinamica e altre discipline come la semiotica e la linguistica. I lettori italiani possono disporre di un volume che affronta le problematiche dei confini semiotici, della continuità/discontinuità dei processi di significazione, della rottura e della sintesi semiotica nei processi di sviluppo e delle gerarchie semiotiche temporanee. La specificità scientifica del contributo risiede nell'approfondimento e nella discussione di approccio morfogenetico e testuale nei processi semiotici e nell'attenzione verso i fenomeni di costruzione dei confini semiotici (Semiotic Borders & Boundaries) quali principali organizzatori contestuali dei processi psichici e relazionali.
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Demetrio Duccio
Di che giardino sei? Conoscersi atttraverso un simbolo
ill., br. I giardini, nella loro maestosità o nella loro modestia, sono da sempre specchio della personalità, dello stato d'animo e del modo di vivere di chi se ne prende cura. Plasmato a nostra immagine e somiglianza, il giardino è sempre portatore di una sua filosofia peculiare che chiama direttamente in causa il nostro agire nel mondo. Dalle origini ai giorni nostri, Duccio Demetrio ripercorre la storia, la simbologia, la mitologia e la tradizione del giardinaggio, una passione antica quanto l'uomo che intercetta l'interesse di pubblici eterogenei. In queste pagine, Demetrio individua oltre trenta tipologie di giardini di interesse storico e architettonico accompagnate da un ricco apparato iconografico. In un'epoca in cui, da una parte, ecologia e sostenibilità riconducono l'attenzione dell'opinione pubblica sull'importanza del giardino come bene comune e, dall'altra, mancanza di risorse e abuso edilizio sono fonte di degrado urbano, "Di che giardino sei?" ci ricorda che conoscere i giardini e restarne incantati significa saper cogliere la bellezza nelle sue sfumature più sublimi, a partire dall'indagine del sé.
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Badiou Alain; Tusa G. (cur.)
Alla ricerca del reale perduto
br. È possibile modificare il mondo e, in un certo senso, inventarlo ogni giorno? Oppure il reale è un orizzonte normativo al quale possiamo solo sottometterci? Alain Badiou, tra i più grandi filosofi francesi viventi della generazione di Deleuze e Lyotard, propone in questo libro una "ricerca del reale perduto", che passa per Molière, Lacan e, soprattutto, Pasolini. Sembra infatti che la conoscenza del reale sia stata affidata in maniera cieca e irrevocabile all'economia, anche nel momento in cui essa ammette la propria impotenza, la propria incapacità di prevedere disastri imminenti. Per Badiou è necessario un cambio di rotta, un atto che affermi l'esistenza dell'impossibile perché questo è il "gesto fondamentale di conquista del reale: dichiarare che l'impossibile esiste". Un libro che è un inno alla ricerca della vitalità, al di sotto delle ceneri di un mondo che è solo apparentemente in rovina.
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Jullien François; Ghilardi M. (cur.)
Entrare in un pensiero. Sui «possibili» dello spirito
br. "Chi non vorrebbe, nel tempo di una serata, entrare in un pensiero che è esterno al nostro, come quello cinese? Ma non vi si può accedere cercando di riassumerlo o tracciandone la storia: resteremmo sempre dipendenti dalle nostre prospettive, dai nostri concetti. Non lasceremmo davvero il nostro pensiero, quindi non potremmo entrare in un altro." Così inizia il libro di François Jullien, filosofo che da trent'anni studia il modo per entrare in un pensiero, quello cinese, che non è accessibile se non uscendo dalle nostre categorie. Questo libro rappresenta una sintesi e una sistemazione del suo percorso di ricerca e approda a un compito rivoluzionario: concepire una storia dell'accadere dello spirito che non dipende più solo dall'Europa. Se la filosofia occidentale ha esaurito la sua carica vitale, come spesso si dice, è giunto il momento di "aprirsi" a Oriente e accedere a un pensiero inesplorato che possa offrire nuovi concetti e nuove prospettive.
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Perullo Nicola
Epistenologia. Il vino e la creatività del tatto
br. Bere vino è un gesto poietico e pratico insieme, come farlo. "Epistenologia" non è tanto interessato al sapere sul vino - che pure in determinati contesti ha la sua importanza - ma al sapere col vino, cioè a quel che facciamo col vino quando lo incontriamo: immagini, traiettorie, possibilità, creazioni. L'esperienza col vino può essere un momento importante del nostro abitare il mondo. Non dunque un saggio per imparare tecniche di degustazione, per riconoscere vitigni, varietà e profumi, ma un libro per imparare a imparare grazie ai nodi creati dall'incontro tra le linee del vino e le nostre. In altre parole, un saggio per scoprirsi, con la coda dell'occhio e la sensibilità della lingua, sulla soglia di nuovi compiti che sempre ci attendono. Una vicenda di riflessioni, storie ed esperienze che hanno come filo rosso e connettore la bevanda di Bacco.
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Bachelard Gaston; Castelli Gattinara E. (cur.)
Saggio sulla conoscenza approssimata
br. Questo libro, tradotto per la prima volta, ha anticipato la rivoluzione dell'epistemologia del XX secolo presentando tesi che sono poi diventate famose grazie a K.R. Popper, T.S. Kuhn e in parte RK. Feyerabend. Già dal 1927, basandosi sulla relatività e la meccanica quantistica, Bachelard ha avanzato l'idea che la conoscenza scientifica sia fondamentalmente approssimata e inesatta, ma capace di rendere tale approssimazione il suo punto di forza e la chiave della sua crescita trionfante. La verità scientifica si rivela una ricerca senza fine, che si perfeziona rettificandosi nel corso della sua storia discontinua e aperta. Con esempi tratti dalla fisica e dalla matematica, Bachelard mostra come i concetti di realtà e di verità possano ricevere un senso del tutto nuovo da questa sua "filosofia dell'inesatto" scientifico. L'approssimazione dimostra poi come la realtà sia piuttosto una costruzione del nostro spirito (scientifico) che un'entità metafisica data una volta per tutte al di fuori di noi. L'attenta e antidogmatica analisi bachelardiana spiega come la ragione scientifica tragga il proprio senso dalla consapevolezza della propria insufficienza e dalla determinazione nel continuo tentativo di superarla (riabilitando il valore cognitivo degli errori). A partire da questo libro, Bachelard dimostrerà poi l'importanza della storia delle scienze, inaugurando una epistemologia che cambierà per sempre il nostro modo di considerare le teorie scientifiche.
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Segreto Viviana
Linguaggio, comunità, contingenza. Wittgenstein e la filosofia politica
br. Ludwig Wittgenstein è stato tra i filosofi e pensatori più noti e decisivi del XX secolo. Le sue opere hanno avuto una diffusione notevole ed esercitano tuttora un'influenza rilevante. La sua filosofia del linguaggio, la sua teoria dei giochi linguistici e dell'impossibilità di un linguaggio privato, la sua tematizzazione della forma di vita hanno lasciato una traccia profonda presso i circoli accademici e universitari. A fronte di una mole di studi, testi e lavori scientifici, il nesso tra il pensiero di Wittgenstein e la filosofia politica è tra quelli meno indagati e analizzati. L'analisi svolta da Viviana Segreto tende a tematizzare l'incrocio teorico tra la filosofia del linguaggio e la filosofia politica nello spazio di intersezione della parola e della comunità, mentre i saggi raccolti nel presente volume, provenendo da prospettive culturali diverse, affrontano il nesso tra alcuni aspetti del pensiero di Wittgenstein e la teoria politica, tanto nella sua dimensione filosofica, quanto nella sua pratica politica.
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Giacometti Giorgio
Platone 2.0. La rinascita della filosofia come palestra di vita
br. Che cos'è davvero la filosofia? Coincide con il suo insegnamento scolastico e universitario? Ha a che fare con i libri (come questo)? 0 è una pratica diversa, molto più concreta, di origine antica, addirittura "preistorica", una pratica in grado di sbrogliare la matassa dei nodi (crisi, delusioni, contraddizioni) in cui la nostra vita spesso si imbroglia? Questo libro sviluppa un'ipotesi inaudita: che intellettuali "marginali", i cosiddetti filosofi praticanti, tipicamente quando esercitano l'attività professionale di consulente filosofico, siano i protagonisti di una sorprendente resurrezione, nel segno di Platone: quella della filosofia come esercizio spirituale. Ma in che cosa consiste esattamente una "consulenza filosofica"? Perché, a volte, chi ne fa esperienza si sente trasformato? I benefici che ne possiamo ricevere sono simili o diversi rispetto a quelli che possono arrecare una psicoterapia, un esercizio di meditazione, il colloquio con un maestro spirituale? Per rispondere a tali quesiti, l'autore del libro, forte di una più che decennale esperienza e del confronto con i principali cultori di pratiche filosofiche di livello nazionale e internazionale, intreccia con il lettore un immaginario dialogo. Con un saggio introduttivo di Giangiorgio Pasqualotto.
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Busacchi Vinicio
La via della creazione di valore. Nuovi interventi buddisti
br. Il concetto umanistico di creazione di valore - centrale nell'interpretazione e nell'applicazione moderna del Buddismo di Nichiren Daishonin (1222-1282) funge da filo conduttore degli interventi raccolti in questo volume, dedicati al problema della sicurezza ambientale, al male dei conflitti sociali, ideologico-religiosi ed inter-etnici, ed alle nuove difficili sfide etiche e bioetiche. Originariamente impiegato in riferimento alla teoria pedagogica di Tsunesaburo Makiguchi (1871-1944), tale concetto si è successivamente esteso e fuso con la stessa filosofi a buddista della rivoluzione umana (ispirata all'insegnamento del Daishonin). Parliamo di rivoluzione umana attraverso la creazione di valore, come creazione di valore e per la creazione di valore. Ognuna di queste tre declinazioni investe tanto la vita personale, quanto la vita sociale; e tanto il proprio quotidiano, quanto il collettivo quale bene comune appartenente alle generazioni presenti e future. Una sola la convinzione, al fondo: ognuno può trasformare se stesso in un creatore di valore.
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Hoevel Carlos
L'economia del riconoscimento. Persona, mercato e società in Antonio Rosmini
br. Antonio Rosmini (1797-1855) è noto per essere uno dei filosofi più importanti della modernità europea e per aver sviluppato un profondo pensiero paragonabile a quello di un Hegel o di un Kant. Egli è stato inoltre un pensatore pratico che ha elaborato un complesso progetto sociale ed economico. Questo libro fornisce un'introduzione accessibile e sistematica al pensiero economico del grande pensatore Roveretano. Il libro presenta una panoramica delle idee economiche di Rosmini nelle sue opere principali, nel contesto del suo itinerario biografico e intellettuale e nell'ambito del pensiero economico del suo tempo. Lungi dall'essere il risultato della mentalità di un moralista, il libro mostra che le idee economiche di Rosmini sono strettamente connesse con istituzioni e politiche molto concrete, da lui pensate con una grande attenzione per gli aspetti tecnici. Tuttavia, secondo l'autore, il contributo principale di Rosmini resta quello di aver affrontato la prospettiva utilitarista dominante nell'economia moderna e di aver recuperato la dimensione personale ed etica dell'uomo come centro delle azioni economiche e sociali. Infine, il libro cerca anche di mostrare al lettore l'importanza della concezione economica, i principi sociali e le proposte di politiche pubbliche di Rosmini in relazione al dibattito economico contemporaneo.
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Meli Carmelo A.
Kant e la possibilità dell'etica. Lettura critico-sistematica dei «Primi principi metafisici della dottrina della virtù»
br. Questo lavoro presenta un'analisi critico-sistematica dei "Primi principi metafisici della dottrina della virtù" di Immanuel Kant. Dato il crescente interesse nei confronti dell'ultima opera di filosofia morale del pensatore di Königsberg, si è tentato di intraprendere una via interpretativa che potesse offrire, anche al lettore non esperto, una prospettiva credibile e convincente del testo nella sua complessità. Discostandosi da punti di vista secondo i quali l'opera sulla virtù costituirebbe la parte impura del sistema di Kant, la lettura qui presentata cerca di comprendere gli assunti dell'Introduzione, della Dottrina degli Elementi e del Metodo all'interno di un discorso fondativo sulla possibilità dell'etica pura, della massima morale nel suo momento di realizzazione esterna. Piuttosto che stabilire una precisa elencazione di doveri, Kant riformula e ripensa le divisioni tradizionali mosso dall'esigenza, profondamente in linea con la sua tarda filosofia, di unire normatività e storia, antropologia e filosofia pura dei costumi. Seguendo l'orizzonte che vuole dar senso e possibilità al binomio filosofico di legge e natura, questo saggio percorre l'argomentazione di Kant in maniera precisa, provando a spiegare e discutere un discorso che, dalla deduzione dei doveri di virtù, giunge ad assunti più ampi riguardanti l'essere razionale finito e la sua lotta contro le inclinazioni, la storia, l'educazione e il senso della nostra destinazione morale.
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Alfieri Alessandro
Necessità e fallimento della forma. Saggio su Adorno e l'arte contemporanea
ill., br. Il presente volume, partendo dalla riflessione estetica di Theodor W. Adorno, mette in evidenza i paradossi costituivi del concetto di "forma" nell'arte moderna. Fin dagli anni dei suoi scritti musicologici infatti, il filosofo tedesco è ben cosciente di come la dialettica incarnata dalla forma costituisca il perno per comprendere le tendenze dell'arte del Novecento, e in "Teoria estetica" la forma stessa diventa l'unica opportunità di esistenza dell'arte moderna, seppur si tratti di una forma sempre destinata al fallimento. Attraverso questo paradosso, il libro attraversa l'opera di Beckett e la musica di Schönberg per arrivare all'Informale e all'Espressionismo astratto americano, proponendo un percorso teorico originale e stimolante.
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Lamedica Eugenia
Dal fondamento alla fondazione. Hannah Arendt e la libertà degli antichi
br. Ciò che Arendt descriveva come il precipitare della differenza tra pubblico e privato nel dominio ibrido del sociale si sta rivelando oggi, sulla scia di una sempre più integrale fusione di tecnica e natura, come una progressiva indistinzione tra "mondo della vita" e lavoro, produzione e consumo, "agire strumentale" e "agire comunicativo". Individuando nella questione della tecnica il fattore decisivo del "modernismo riluttante" di Arendt, questo studio ne esplora il tanto discusso richiamo all'antichità classica, in special modo romana. Ne emerge un'idea di fondazione tesa tra le dicotomie della metafisica e il post-moderno, e forse post-umano, regno dell'indifferenza bio-tecnologica.
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Calegari Paolo
La comprensione del sociale. Strategie cognitive e prospettiva sul futuro
br. Il volume consta di 5 parti: la prima parte riguarda il pensiero sociale e le sue estensioni disciplinari. La seconda parte riguarda le prospettive sul futuro secondo 10 autori (Ortega y Gasset, Teilhard de Chardin, von Bertalanffy, Lorenz, Arendt, Hobsbawm, Castoriadis, Chomsky, Rawls e Klein). La terza parte riguarda l'introduzione alla problematica della costruzione di un diritto mondiale (Habermas, Luhmann, Delmas Marty). La IV e V parte riguardano la creazione di un metodo per confrontare - mediante elaborazione di matrici associate (algebra matriciale) - i Testi Costituzionali sia in senso sincronico che diacronico.
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De Simone Antonio
L'io reciproco. Lo sguardo di Simmel
ill., br. Con Simmel e con la sua "eredità", non si finisce mai di fare i conti. L'intentio recta dell'autore dell'"Io reciproco" è stata di scrivere un libro sulla filosofia del pensiero di Simmel e nel contempo un capitolo di "filosofia della storia della filosofia" contemporanea, cercando di presentare Simmel nel nostro tempo: Simmel today o, se si preferisce, Simmel un siècle après. Attraverso il suo originale saggismo comprendiamo che il fluire dinamico della vita e della storia, l'io fallibile, reciproco, non si possiede mai totalmente con se stesso come identità, affidabile e sicura. La realtà dell'io, che si costituisce nella storia "in un prima e un poi", non è mai sua e a sua disposizione. Questo non traduce una negatività che si disloca nel mezzo, tra il negativo e l'io: cioè l'alterità, il navigante nell'infinito. Il non-proprio-dell'io, giammai identico a se stesso, è fatto e generato dall'alto, nel conflitto: "la scuola in cui l'io si forma". Come per Hegel, anche per Simmel l'io è costituito dal rapporto con l'altro. Una alterità che lo (ri)compone e lo erode nella vita delle forme dell'io reciproco. Non si può pensare-di-pensare la vita come flusso in cui si dislocano la coscienza, i corpi e le cose fuori da questo rapporto.
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Grassi Onorato; Marassi Massimo
La filosofia italiana nel Novecento
brossura L'interesse verso la filosofia italiana è notevolmente cresciuto negli ultimi anni. Dal punto di vista teoretico, storico e storiografico, sono ormai numerosi gli studi e le indagini che hanno messo in luce i contorni e le caratteristiche di un contesto filosofico di indiscusso valore e di grande originalità. Sono stati riscoperti autori e opere filosofiche, rivisitate correnti e scuole di pensiero, ripercorsi luoghi e città ove la filosofia è stata coltivata e si è sviluppata. In tale ambito di ricerca si colloca il presente volume, che raccoglie i contributi di alcuni dei principali esponenti della filosofia italiana, chiamati a esprimersi su due principali questioni: l'esistenza e la consistenza di una filosofia che possa definirsi "italiana" e i suoi caratteri specifici. L'indagine è stata rivolta al Novecento, scelto per la vicinanza con la riflessione filosofica attuale e per la ricchezza che esso racchiude, anche nel contesto italiano. I risultati raggiunti, oltre a offrire un quadro ampio e articolato degli autori e delle correnti di pensiero, possono essere un valido contributo per l'interpretazione e la comprensione dell'intera cultura italiana dei nostri tempi.
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Gatti A. (cur.)
Studi di estetica (2015). Vol. 1: Baillie e il sublime
brossura "Studi di estetica" è stata fondata nel 1973 da Luciano Anceschi. La sua caratterizzazione accademica e scientifica è stata tale da favorire negli anni l'attivo confronto con diverse scuole di pensiero. Alla rivista hanno infatti collaborato studiosi italiani e stranieri, critici, letterati, e uomini di cultura di varie tendenze. Fino al 2013 sono usciti 66 numeri a stampa suddivisi in tre serie. Dal 2014 ha assunto la sua veste attuale di rivista anche online, e in questa nuova serie viene edita da Mimesis. "Studi di estetica" vuole essere una sede di discussione e di aperto confronto sui temi tradizionali e sulle prospettive più recenti dell'estetica. È una rivista internazionale peer review, impegnata a promuovere il dibattito teoretico e storiografico fra le diverse tendenze critiche che animano l'indagine contemporanea; a favorire gli scambi interdisciplinari e sviluppare relazioni anche coi campi più prossimi e affini all'estetica filosofica; a mantenere alta la qualità delle pubblicazioni nel rispetto del più rigoroso metodo scientifico.
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Giannini Gianluca
Oscurato. Fine dell'umanesimo e umano a-venire
brossura Diffusa è la convinzione che l'uomo occidentale sia in crisi. Diffusa è, anche, la percezione che siamo dinanzi a un tipo di crisi 'unica' nel suo genere. Questa vera e propria krísis epocale, che consta di un qualcosa di eventualmente irredimibile, tale cioè da individuare una unicità, un 'mai visto' prima perché investe, a grandissime profondità, la trama interna della struttura identitaria dell'uomo occidentale medesimo, è divenuta sempre più oggetto di interrogazione e analisi filosofica. Il presente volume, più che prospettare rasserenanti vie d'uscita, prova a sgombrare il campo da tutta una serie di falsi miti speculativi che, nel loro dominio mediatico, si sono imposti quali vera e propria panacea. Su tutti il 'nuovo realismo', che altro non è se non l'inverarsi di un subdolo ontologismo, la cui concretizzazione è un umanesimo a-umano quale derivazione ultima di quella Metafisica come Struttura, che proprio nel XX secolo ha fatto definitivamente fallimento.
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Amato P. (cur.)
La filosofia e la grande guerra
br. Il centenario della Grande Guerra (1914-1918) non è materia soltanto per gli storici di professione. Anzi: secondo questo volume il primo conflitto mondiale incarna un evento ancora incompiuto - i suoi effetti culturali si riflettono tuttora nel presente - di cui innanzitutto la filosofia dovrebbe avere la forza di farsi carico. Se dal punto di vista della conoscenza storica possiamo dire di sapere tutto, o quasi, del primo conflitto mondiale, ancora ci sfuggono le ragioni più profonde della catastrofe che, quanto più approfondiamo, tanto più testimoniano che la prima guerra mondiale rappresenta un'emorragia della storia. Le celebrazioni del centenario, d'altronde, tranne rare eccezioni, dimostrano che la plateale incapacità di fare i conti con il massacro di cent'anni fa - la guerra risulta per lo più oggetto di un'estenuante e futile carovana di rievocazioni - dipende innanzitutto da un corto-circuito tra il sapere storico e la politica che tende ad anestetizzare il valore genealogico e profetico della carneficina della prima guerra della tecnica. Che cos'è la prima guerra mondiale per gli autori di questo volume? Esplorando il valore dei suoi luoghi simbolici (le trincee e la terra di nessuno, ecc.), delle nozioni che ci ha lasciato da pensare (mobilitazione totale, pulsione di morte, irrappresentabilità estetica dell'orrore), delle emozioni che ha trasformato (aggressività, angoscia, coraggio, noia, paura)...
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Bassan F. (cur.); Colafranceschi DS (cur.)
Georges Bataille. Figure dell'eros
br. Il presente volume raccoglie gli interventi di una giornata di studi patrocinata dal Dipartimento di Filosofia della Sapienza Università di Roma dedicata a Georges Bataille. Figure dell'Eros, tenutasi a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, il 29 marzo 2014. L'esigenza che ci ha portato a tornare a riflettere sui temi legati all'eros batailleano nasce dall'idea che tali concezioni, che ruotano attorno all'intreccio labirintico di Eros e Thanatos, possano indicare nell'ottica di un "chiarore (di fiamma) che non illumina" una connessione tra temi anche molto diversi. Che si tratti di erotismo dei corpi, erotismo dei cuori o erotismo sacro, è sempre a un aspetto dell'enigma che si guarda, lasciando aperti molti spunti e approfondimenti possibili.
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Bani S. (cur.); Rodriguez M. T. (cur.)
Sublimazione, sintomo, creazione. Vite d'artista e invenzioni soggettive
br. I temi del Reale e della sublimazione attraversano gli interventi presentati in questo numero degli Annali. Partendo dalle elaborazioni ormai classiche di Freud e dagli sviluppi di Lacan i relatori espongono punti di vista diversi, tagli originali, affermazioni sorprendenti. Il problema della soddisfazione, i destini della pulsione, i modi di approcciare il Reale, gli enigmi della creazione artistica: una ricca carrellata sulle varie modalità dell'arte dove non si cerca di analizzare l'opera come se fosse un test proiettivo, per fare luce sul fantasma dell'artista, piuttosto si cerca di capire cosa può insegnare l'arte alla psicoanalisi. Non si tratta di psicoanalisi "applicata", ma "implicata" all'arte. La sublimazione viene esaminata esaustivamente, ma la questione di sapere se sia possibile nella psicosi divide i relatori, che apportano sostanziali contributi sia in un senso che nell'altro.
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De Rosa Deborah
L'ordine discontinuo. Una genealogia foucaltiana
br. Nel 1966 Michel Foucault stampa "Le parole e le cose" ottenendo un risultato editoriale straordinario per un testo filosofico, conquistando così l'autorevole ruolo di maître à penser nella filosofia del Novecento. Questo volume riflette sulla genealogia di quel successo e sull'attualità de "Le parole e le cose" a cinquant'anni dalla sua prima pubblicazione. L'ordine discontinuo è quello dell'analisi foucaultiana del sapere, secondo la quale ogni epoca possiede un ordine proprio, una configurazione sotterranea della conoscenza, nascosta e indispensabile, che la differenzia dalle altre. Ripercorrere la genealogia di quest'ipotesi teoretica è una sfida affascinante e complessa che - mentre propone al lettore una sorta di viaggio nel tempo parte dalle testimonianze d'importanti intellettuali dell'epoca (Sartre, Lacan, Godard e Magritte), ritorna alla formazione del giovane Foucault e ai suoi maestri (Hyppolite, Canguilhem e Dumézil), per esaminare, infine, come "Le parole e le cose" abbia influenzato la ricerca foucaultiana successiva.
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Bastianelli Marco
Realtà o linguaggio. La questione della verità da Frege a Putnam
br. La riflessione sulla verità appare caratterizzata da un'inevitabile ambiguità: si è portati spontaneamente a ritenere che un enunciato vero corrisponda alla realtà, ma quando si tenta di esprimere la relazione tra l'enunciato e il mondo, non si riesce a farlo se non pronunciando altri enunciati. In tal modo, però, la garanzia di verità sembra ridursi a un rimando senza fine da enunciati ad altri enunciati e l'impressione è di restare confinati entro i limiti del linguaggio. Il volume esplora il lungo e complesso dibattito che si snoda tra Frege e Putnam alla luce delle difficoltà inerenti alla concezione intuitiva. Alle origini della filosofia analitica, il problema della verità viene affrontato secondo il metodo di analisi logico-linguistica, per poi essere progressivamente riconfigurato su basi epistemologiche con il Neopositivismo. Le questioni che si aprono sui diversi fronti di indagine, tuttavia, impongono anche una riflessione tesa a rivalutare gli aspetti pragmatici della verità. L'attenzione si concentra quindi sulle cosiddette concezioni deflazioniste, le quali permettono di evidenziare, per via negativa, altri caratteri utili a chiarire il concetto di verità. Infine, attraverso il contributo di Davidson, Rorty e Putnam, si giunge alla conclusione che la verità è una nozione insieme robusta e complessa, come una corda che nasce dall'intreccio di numerosi fili di corrispondenza, asseribilità garantita, sincerità, validità ed efficacia pragmatica.
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Guerra G. (cur.); Latini M. (cur.)
Babelonline print vol. 18-19: Gli intellettuali e la guerra
ill., br. Lo scoppio della Prima Guerra mondiale, nella torrida estate del 1914, precipitò l'Europa in una catastrofe mondiale, segnando uno spartiacque storico irreparabile con il "mondo di ieri". Allo schianto metafisico e materiale della Grande Guerra fece da cassa di risonanza anche la mobilitazione di molti intellettuali. Questo volume, costruito attraverso un "abbecedario della guerra", cerca non solo di restituire la grande varietà di profili e prese di posizione del tempo, ma anche di offrire le figure concettuali, le categorie interpretative, le dimensioni antropologiche, etiche e filosofiche che formano il panorama devastato del 1914-1918 e dei suoi prodromi spirituali ed intellettuali.
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Cusano N. (cur.)
La filosofia futura (2015). Vol. 5: Sul fondamento
br. In questo numero contributi di: Riccardo Berutti, Massimiliano Cabella, Nicoletta Cusano, Andrea Dal Sasso, Leonardo Messinese, Emanuele Severino.
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Geretto Mattia
L'essere e le sue determinazioni. Sulla monadologia di Bernardino Varisco
br. Bernardino Varisco (1850-1933) è una figura di spicco del panorama filosofico italiano del primo Novecento. Il suo nome si accompagna ad altri grandi pensatori di quel periodo, oggi "poco frequentati", come, ad esempio, Bonatelli, Ardigò, Vailati, Martinetti, Juvalta, Zamboni e Moretti-Costanzi. La filosofia di Varisco si distingue nettamente in questo panorama per la propria originale impronta monadologica - che per certi aspetti consente di avvicinarlo a Whitehead -, costruita non solo sulla scorta del confronto con Leibniz, ma anche attraverso il dialogo con diversi altri pensatori. Nella prima parte di questo lavoro viene esposta l'intera evoluzione della monadologia matura di Varisco (a partire da I Massimi Problemi (1910) in avanti), svolgendone i differenti aspetti metafisici, morali e teologici. Qui sono messi in evidenza in modo privilegiato il pluralismo coscienzialistico del filosofo, la sua nota interpretazione morale dell'"essere ex veritate" e la dottrina dell'"autolimitazione divina". Nella seconda parte trovano spazio alcuni approfondimenti critici, attraverso un confronto mirato con Leibniz, Bruno e Rosmini.
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Recalcati Massimo; Giorgetti Fumel M. (cur.)
Un cammino nella psicoanalisi. Dalla clinica del vuoto Al padre della testimonianza (inediti e scritti rari 2003-2013)
br. I saggi contenuti in questo volume ripercorrono la riflessione teorico-clinica che ha portato Massimo Recalcati ad affermarsi come voce di riferimento della psicoanalisi italiana. Dalla psicopatologia dell'anoressia e della bulimia alla clinica dei nuovi sintomi, sino al "complesso di Telemaco" e alle riflessioni su psicoanalisi ed estetica, questo libro sintetizza l'itinerario di un pensiero.
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Kant Immanuel; De Bianchi S. (cur.)
La fenice della natura. Scritti di geofisica e astronomia
br. Questa raccolta di scritti kantiani di geofisica e astronomia mira a rendere note alcune delle opere scientifiche di Kant in relazione sia alla scienza della sua epoca sia al sistema della filosofia trascendentale. Ai primi tre scritti squisitamente di geofisica ("Indagine sul quesito se la Terra, nel ruotare attorno al proprio asse, da cui produce l'alternarsi del giorno e della notte, abbia subito un qualche cambiamento dalla sua origine e su come si possa essere certi di questo", "Se la Terra invecchi da un punto di vista fisico", "Nuovi appunti per spiegare la teoria dei venti") si aggiungono una recensione dell'opera di Silberschlag sulla cometa del 23 luglio 1762 e gli scritti "Sui vulcani della Luna" (1785) e "Qualcosa sull'influsso della Luna sul clima" (1794). La raccolta contiene anche "Estratto della Storia della natura e Teoria del cielo di Kant" (1791), a cura di J.F. Gensichen, che è pubblicata per la prima volta in italiano e contiene una breve versione della cosmologia kantiana.
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Mead George H.; Ruggeri M. (cur.)
L'arte del simbolo come strumento di conoscenza
br. L'uomo è la misura dell'universo, e nella corrispondenza tra microcosmo e macrocosmo sono celate le soluzioni di tutti i misteri. I simboli sono le radici da cui si sviluppano tutte le scienze e tutte le arti, i fondamenti su cui sono costruite le porte di accesso a mondi più grandi, inaccessibili alla sola ragione. Per mezzo dei simboli possiamo risalire da mente a mente e da persona a persona per raggiungere la conoscenza totale, suprema e assoluta, cioè sciolta da qualsiasi altro legame. In questa raccolta di scritti si chiarisce il concetto di evoluzione dell'uomo e di sviluppo dell'anima che sarà ripreso da C. G. Jung, diventando il fondamento della sua scuola di psicologia analitica.
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Rensi Giuseppe
Autobiografia (intellettuale) e testamento (filosofico)
br. In tempi ormai sfiancati dal dilagare del pensiero debole, una robusta iniezione di forza è quello che ci vuole per tentare di sopravvivere. Il disincanto di Rensi ci aiuta a prendere le distanze dai sentimentalismi umanitari tanto assoluti nel XXI secolo tanto quanto lo furono i totalitarismi nel Novecento. Rensi e il suo scetticismo sono un toccasana perché mostrano come la storia non abbia una direzione: non ci sono tappe da dover seguire né mete da raggiungere. Smonta ogni velleità di trovare nella storia delle incarnazioni di verità morali o etiche. Se queste potessero realizzarsi, se la storia ospitasse la verità allora essa stessa evaporerebbe. Ogni rassegnazione presuntuosa che accetta l'ordine dato come immutabile si pone dalla parte del nulla e di quell'autorità a cui Rensi dedica una delle grandi opere della filosofia politica italiana del Novecento. Chi, invece, quella rassegnazione la respinge, si apre alla storia come movimento. E dunque si apre il futuro. Un motivo, questo, per non lasciare Giuseppe Rensi tra gli scaffali polverosi della storia ma rileggerlo. Oggi.
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Salomonsson Björn; Negri I. (cur.)
Terapia psicoanalitica con bambini e genitori. Pratica, teoria e risultati
ill., br. Questo libro offre una guida chiara per il lavoro clinico psicoanalitico con bambini piccoli in difficoltà e i loro genitori che rappresentano un gruppo clinico spesso bisognoso di un aiuto urgente. Sebbene il lavoro psicoanalitico sia principalmente verbale e i bambini piccolissimi possiedano un linguaggio limitato, questa forma di trattamento è oggetto di attenzioni crescenti tra i terapeuti. L'autore esamina come questo tipo di lavoro sia possibile e quanto beneficio apporti ai bambini, come si possa lavorare con i genitori (in particolare con la madre) e come si possano comprendere e utilizzare alcuni dei principali concetti psicoanalitici, quali la rimozione primaria, la sessualità infantile e il transfert, in queste terapie. L'autore sostiene che i concetti dell'attaccamento, pur sempre importanti, non possono da soli spiegare i problemi quotidiani dell'allattamento, del sonno e dello svezzamento, o i disturbi dell'interazione più ostinati. L'autore dimostra che sono necessari anche i concetti psicoanalitici per comprendere meglio non soltanto queste "preoccupazioni intorno al bambino" ma anche le comunicazioni e le interazioni non verbali dell'adulto. Il testo è corredato di molti esempi basati sulla clinica e di riferimenti alle ricerche condotte da Salomonsson che forniscono l'evidenza dell'efficacia di questa pratica. Questo libro offre una prospettiva unica sul lavoro psicoanalitico con genitori e lattanti nella fascia 0-3 anni.
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Testoni Valentina
Il nostro piccolo principe (riflessioni per genitori nella vita e nel divorzio)
br. Il Piccolo Principe è considerato il classico per eccellenza della letteratura per l'infanzia. Ma Il Piccolo Principe è anche uno scrigno prezioso per i grandi, un manuale comportamentale che permette di mettere la semplicità al centro dell'attenzione e di riconoscere la parte più infantile e più pura che alberga in ognuno di noi, seppur spesso adombrata dalle priorità della vita adulta. Valentina Testoni, da anni impegnata nell'ascolto dei bambini e dei genitori in difficoltà - spesso a causa della separazione tra i coniugi propone un'incursione nel delicato mondo dell'opera di Antoine de Saint-Exupéry, con l'obiettivo di mettere il pensiero del bambino al centro di ogni discorso genitoriale. Un inno alla semplicità e alla purezza dei sentimenti infantili, ma anche un'utile guida per interpretare le reazioni dei bambini di fronte alle paure e alle delusioni, scritto con competenza e profondo rispetto per un mondo, quello dell'infanzia, che ha molto da insegnare all'universo dei grandi.
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Watsuji Tetsuro; Tosolini T. (cur.)
Il monaco Dogen
br. In questo saggio Watsuji Tetsuro analizza alcuni tratti della vita e del pensiero del monaco Dogen Zenji (1200-1253). Convinto che il Buddhismo fosse diventato irrimediabilmente corrotto, Dogen intraprende un rischioso viaggio in Cina, riportando con sé una forma più pura di spiritualità e diventando così il fondatore della Scuola Soto del Buddhismo Zen in Giappone. Anche Watsuji, testimone della degenerazione in cui era incorso il Buddhismo del suo tempo, intraprende un viaggio all'interno del passato intellettuale del suo Paese, riscoprendo la figura e il pensiero del Maestro Dogen. Con "Il monaco Dogen" egli intende riproporre così al Giappone odierno una delle figure filosofiche e spirituali più importanti della storia e della cultura nipponica.
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Smith Henry F.; Capozzi P. (cur.)
Il momento clinico in psicoanalisi. Una prospettiva nordamericana
br. Gli scritti che compongono questo libro hanno l'obiettivo di cogliere nel vivo il "momento clinico" nel lavoro analitico, di comprendere cioè come l'analista riesca a capire l'esperienza del paziente e la propria partecipazione a essa. Per l'autore ogni momento clinico è il prodotto di due organizzazioni psichiche totali dato che la mente dell'analista, a questo riguardo, non differisce da quella del paziente. Entrambe le menti sono governate dalle stesse leggi, entrambe abitate dagli stessi elementi vitali, entrambe continuamente al lavoro, continuamente agenti l'una sull'altra. Ogni momento clinico si rivela essere una serie continua di enactment creata sia dal paziente sia dall'analista, di cui è inevitabile la partecipazione, la quale a volte facilita e allo stesso tempo ostacola il lavoro. A questo proposito viene formulata una versione contemporanea della teoria del conflitto nordamericana che, come si può ben vedere in vari capitoli del libro, si è arricchita con le influenze kleiniane e post-kleiniane, con quelle delle relazioni d'oggetto britanniche e con l'intersoggettivismo americano. Infine è evidente l'attenzione alla fantasia inconscia e alle componenti esperienziali e dinamiche del conflitto, alla partecipazione dell'analista, alla sua esperienza soggettiva e alle sue fantasie inconsce come guida alla comprensione del paziente.
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Pinelli Emanuele
La scoperta dei vangeli socialisti. L'ispirazione cristiana nei primi decenni del movimento operaio e le Vite di Gesù scritte dai suoi primi leader
br. È opinione diffusa che Gesù non amasse le ingiustizie sociali. A più di una persona sarà capitato di scorgere qualche affinità fra il racconto dei Vangeli e certe idee radicali, comuniste o "di sinistra". È meno risaputo, invece, che le prime leghe operaie e i loro teorici, negli anni in cui esplodeva l'industria moderna (1830-1850), hanno tratto proprio dai Vangeli il loro programma d'azione. I quattro saggi raccolti in questo volume ruotano attorno alle "vite di Gesù" scritte da Étienne Cabet e Wilhelm Weitling, fondatori del comunismo francese e tedesco, e dal poeta Alphonse Esquiros. Sul piano storico offrono un'ampia panoramica di quegli anni caratterizzati da stamperie clandestine e mense sociali, barricate e opuscoli polemici, con cui decine di gruppi e movimenti facevano a gara a chi meglio interpretava il Vangelo e portava più in fretta il paradiso sulla Terra. Sul piano filosofico ci aiutano a capire quanto lo stesso marxismo, più maturo e strutturato di questa prima fase entusiastica, rimanga comunque impregnato di categorie cristiane (una visione dualistica e provvidenziale della storia, una tensione apocalittica e una potenza demistificante) che forse fanno di esso l'ultima grande eresia.
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Carmagnola Fulvio
L'anima e il campo. La produzione del sentire
br. Anima è un'antica parola per indicare ciò che nella cultura occidentale sta alle spalle del soggetto, un'entità che sente, titolare di aisthesis e matrice dell'estetico. Oggi però, dopo il soggetto moderno, il sentire dell'aisthesis non è solo una premessa o la prima tappa della soggettivazione ma piuttosto ciò che ne rimane: un resto o un movimento di fuga. Come pensare l'anima oggi? Oltre l'Estetica come filosofia dell'arte, si tratta di descrivere i caratteri del campo estetico, l'esterno che affetta l'anima: uno spazio sociale dove operano specifici meccanismi di produzione che ci fanno sentire. L'anima: un effetto o una perturbazione del campo.
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Scaramuzza F. (cur.)
Dall'attestazione al riconoscimento. In ricordo di Paul Ricoeur
br. I testi qui raccolti permettono di cogliere la natura del percorso filosofico compiuto fra il 1989 e il 1998 dalla Sezione FVG della SFI assieme a Paul Ricoeur. Questi scritti, talora presentati dall'autore in anteprima anche rispetto alla pubblicazione francese delle opere maggiori sull'argomento, affrontano snodi cruciali del suo pensiero. In alcuni di essi la riflessione sulla pluralità appare centrale: pluralità dei sensi dell'essere in Aristotele per pensare un'ontologia oltre Heidegger e Lévinas; pluralità delle prospettive della verità e dei livelli dell'agire umano; pluralità dei generi letterari della Bibbia e, dunque, dei nomi di Dio. In altri, la riflessione sulla fondamentale storicità della condizione umana accompagna, pur attraverso l'esperienza della sofferenza, la tensione alla felicità, mentre dalla difficoltà di porre in relazione vissuto e istituzione sorge la ricerca della giustizia e del riconoscimento. Contiene interventi di Beatrice Bonato, Guido Gorgoni, Francesca Scaramuzza, Fabrizio Turoldo, Elianna Viallalta.
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Ferrari L. (cur.); Vecchio L. (cur.)
La psicologia critica e i rapporti tra economia, storia e psicologia
brossura Nel vasto panorama della psicologia gli studi sui suoi rapporti con l'economia, vista soprattutto dall'angolazione storica, sono rari. Più in generale, i punti di incontro non occasionali tra psicologia e storia sono pochi. Questo volume vuole colmare, almeno in parte, questa lacuna mostrando la latitudine delle possibili aree di approfondimento e le strette interconnessioni con vari ambiti di studio, tra i quali - in primo luogo - la psicologia critica, ma anche con settori apparentemente estranei e remoti, come la psicologia dei consumi.
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Tonchia T. (cur.)
Lo spettro della fine. Pensare l'Apocalisse tra filosofia e cinema
br. Pensare l'Apocalisse significa avvicinarsi, inevitabilmente, alla fine. Fine che implica anche etimologicamente il termine ultimo, il traguardo in cui l'individuo come il mondo (la collettività) trova non sempre il suo compimento, ma la possibilità di riscatto e di ricominciamento. Certamente l'immaginario apocalittico - sia esso mitico che religioso che narrativo che culturale che cinematografico - evoca un momento di crisi e di rottura: insomma una catastrofe che viene rappresentata in varie forme ma che preclude e lascia spazio alla trasformazione. Pensare e ripensare l'Apocalisse attraverso strumenti ermeneutici diversi da quelli canonici è il filrouge che lega l'analisi del libro: una chiave di lettura della fine del mondo attraverso il cinema e la filmografia, ovvero attraverso quelle immagini che si trasformano in pensiero, in concetti. Premessa di Claudio Bonvecchio.
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Accame Felice
Il dispositivo estetico e la funzione politica della gerarchia in cui è evoluto
br. Contro ogni pretesa di normatività, l'estetico va ricondotto alle operazioni mentali che lo costituiscono come tale. Tuttavia, l'insieme di queste operazioni ha una sua storia e un posto nella gerarchia dei dispositivi mentali che gli esseri viventi hanno generato in un processo di adattamento biologico e culturale - prima biologico, poi culturale, senza però che sia mai chiaro dove e quando una certa categorizzazione possa sostituirsi all'altra. La consapevolezza in ordine alle priorità di questi molteplici dispositivi è questione di responsabilità politica.
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Solombrino Sergio
Intenzionalità ed esperienza nel Wittgenstein intermedio
br. Questo studio offre una ricostruzione della filosofia del Wittgenstein intermedio, caratterizzata dal ripensamento critico delle dottrine del Tractatus e dalla concezione del linguaggio come calcolo. Il momento centrale di questa riflessione è il superamento del mentalismo, ossia della distinzione tra il pensiero e la sua espressione linguistica, tra interno ed esterno. Mediante la distinzione logica tra cause e ragioni, Wittgenstein mostra che la mente non opera come un meccanismo interno. Inoltre, egli riconosce la dimensione linguistica dell'esperienza e del mentale, criticando la concezione dell'esperienza come dato di senso privato, e il suo esito nel solipsismo. Il linguaggio è riconosciuto come costruzione intersoggettiva.
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Cavalleri S. (cur.); Lo Piccolo C. (cur.); Ruvolo G. (cur.)
L'inutile fatica. Soggettività e disagio psichico nell'ethos capitalistico contemporaneo
br. Questo volume raccoglie i contributi rielaborati a partire da un seminario di studi organizzato nel 2014 a Palermo dal titolo "L'inutile fatica di essere se stessi". Tanto quell'incontro, quanto questo testo, mettendo a confronto riflessioni di psicoterapeuti, filosofi ed attivisti sociali, vogliono essere un tentativo di indagare i dispositivi attraverso cui il neoliberismo produce forme di disuguaglianza sociale e di sofferenza esistenziale. Al tempo stesso, guardare in faccia la "crisi", rappresenta una strada per non considerare l'infelicità solitaria un dato ineludibile della nostra società ed andare alla ricerca di nuove vie solidaristiche.
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Agalma. Vol. 31: Cortesia, cordialità, deferenza
br. Molti osservano che le relazioni umane hanno subito nel corso degli ultimi decenni un processo di imbarbarimento e di degrado quasi inarrestabile. Tuttavia le denunce e le deplorazioni di tale fenomeno, che si manifestano in modo costante e puntuale tanto nell'opinione pubblica quanto nella teoria critica, non hanno portato ad una inversione di tendenza e sono rimaste per lo più inefficaci, sia quando sono ispirate dal rimpianto di un mondo passato, sia quando sono animate da propositi riformatori e progressisti. Conservatori e rivoluzionari hanno in comune una concezione massimalistica della civiltà e della virtù. Agalma, fin dalla sua fondazione nel 2000, si è mossa in un' altra direzione ed ha fatto propria, più a meno consapevolmente, l'analisi del filosofo scozzese Alasdair MacIntyre, secondo il quale il linguaggio della morale sta in uno stato così catastrofico da aver perduto ogni credibilità, tanto che nessuno può arrogarsi il diritto far prediche o di proporre mutamenti sociali radicali (Dopo la virtù, Armando Editore, 2007).
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Maggioni Giovanna
Una storia raccontata. Fare psicoanalisi con Dina Vallino
br. L'autrice ripercorre le tappe della sua esperienza con Dina Vallino, attraverso una attenta e vivace illustrazione di alcune storie cliniche discusse in anni di lavoro condiviso. Il lettore è così coinvolto in nuove riflessioni nell'ambito della tecnica della psicoanalisi. Creare le condizioni per vivere il tempo della propria infanzia per i piccoli pazienti è intento comune alle due psicoanaliste che non si sottraggono al compito di sostenere la speranza e di accettare il mistero che si cela dietro il dolore.
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