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Chiasmi International. Ediz. italiana, francese e inglese. Vol. 13: Merleau-Ponty a cinquant'anni dalla morte. Con un inedito di Gilles Deleuze
brossura
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Minazzi F. (cur.)
Il Protagora. Vol. 15: Giovanni Vailati e Federico Enriques filosofi della scienza
brossura
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Palese Emma
Ex corpore. Antologia filosofica sul corpo
brossura La presente antologia racconta - attraverso i testi più significativi della storia della filosofia classica, medievale, moderna e contemporanea - il percorso di un corpo giunto all'apertura, al contatto, al fare tecnico: all'infinita liquidità della nostra era. L'opera è costruita seguendo due filoni principali - temporale e metodologico - in modo tale da rendere facile l'orientamento nello studio e snellire lo stesso percorso didattico. I singoli brani sono preceduti da una trattazione critica delle linee generali della riflessione filosofica sul corpo avanzata dal rispettivo autore. Inoltre, questa antologia è arricchita con progetti di lavoro e proposte di percorsi tematici che seguono sia una linea critica e sia una linea didattica: partendo dal testo dei filosofi si giunge alla comprensione e alla contestualizzazione del pensiero contemporaneo, stimolando lo studente nell'impostazione di una ricerca personale.
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Palumbo Giorgio
Finitezza e crisi del senso
brossura
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Bonvecchio C. (cur.)
La filosofia di Indiana Jones
br. Dall'Arca dell'Alleanza al segreto dei teschi di cristallo, dall'America all'India passando per il Vecchio Continente, sfidando predatori, spie e militari, ora nazisti, ora sovietici: attraverso l'immaginario storico, geografico, ma soprattutto mitico a cui attinge la saga di Indiana Jones - quattro film di immenso successo, ma anche telefilm, fumetti, videogiochi il genio di Lucas e Spielberg si cimenta in una sfida creativa che ha pochi analoghi nella cosiddetta cultura di massa. Una cultura rivolta all'entertainment ma non per questo ingenua o superficiale. Non stupisce dunque che nelle avventure di Indiana Jones sia presente una vera e propria visione del mondo, articolata e complessa. Un'immagine dell'uomo, un senso della vita, delle vicende terrene, del potere e della forza, che trovano espressione nella formazione e nelle avventure di questo personaggio che affonda le sue radici sia nel mondo del mito e del simbolo che in quello della cultura di una epoca: di quel "secolo breve" in cui le società sono mutate radicalmente. Ecco perché, se un grande filosofo come Heidegger sosteneva che bisognava trovare le radici del pensiero genuino nel linguaggio poetico, altrettanto si potrebbe dire per quello filmico, perché non diversamente dal primo quest'ultimo trae ispirazione da quel mondo immediato e inconscio da cui emergono le immagini primordiali, la trama subliminale che ispira ogni grande pensiero e ogni grande cultura.
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Benvenuto Sergio
Lo jettatore
br. Una vera storia archelogica della jettatura. Seguendo le orme di Michel Foucault, lo storico delle idee, Sergio Benvenuto affronta il tema spassoso e allo stesso tempo drammatico di questa superstizione. Dal popolo napoletano al musicista Bellini, da Mussolini ai ministri della seconda Repubblica, la credenza nella jettatura sembra trovare grande accordo. Persino intellettuali di fama mondiale, ai nostri tempi, ne sono dimostrati vittima. Ma chi è lo jettatore? Che origine ha? E ancora: perché la superstizione è così popolare ancora oggi, all'epoca del trionfo della scienza? Senza giudizi moralistici questo divertente e documentato libro è un viaggio nelle pieghe nascoste dell'animo umano.
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Marcuse Herbert
Critica della tolleranza
br. La tolleranza è una buona cosa sempre e comunque? Il grande filosofo e sociologo Herbert Marcuse non lo crede. Questo libro spiega il suo punto di vista teorico, quanto mai attuale. Dietro il godibile discorso filosofico, c'è tutta la critica ferma a quel che oggi chiamiamo il politicamente corretto a tutti i costi. Il vero problema, secondo Marcuse, è il grande potere dell'informazione e lo strapotere di chi la controlla. Ancora una volta l'attualità di questo libro è sorprendente. Le motivazioni di Marcuse sono chiare e penetranti: oggi l'intervallo tra parola e azione è diventato brevissimo. Quindi, certe opinioni regressive o fasciste vanno semplicemente stroncate sul nascere.
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Ponzio Augusto
In altre parole
br. L'altra parola e l'ascolto - Vivendo la parola - Parola e irreversibilità del rapporto io-altro -Due astrazioni fuorvianti l'individuo parlante e la sua lingua - L'altra parola di ciascuno -La parola tra silenzio e tacere L'ascolto parla - Dalla linguistica del silenzio alla linguistica del tacere Linguistica del silenzio e silenzio della comunicazione - Ascolto libero come incontro di parole che non sono né da "prendere" da parte di chi parla, né da "afferrare" da parte di chi ascolta - Libertà della parola dai luoghi in cui parlare è costretto a esibire la propria identità, cioè dai luoghi del silenzio - Disimpegno e responsabilità della parola letteraria - Lettura e traduzione - L'estraneità della propria lingua - Parola letteraria e traduzione - L'afasia come peculiarità della parola - La parola come sintomatica della sua equivocità - La parola in Bachtin e Freud - Ciascuno e la parola - Peirce e Freud -Il discorso scappatoia del soggetto anoressico-bulimico e l'illusione dell'autosufficienza ritrovata - Identità del parlante e comunità di lavoro - Consenso e alterità della parola -Il "lavoro immateriale" ovvero la parola valorizzante - Parola di migrante Democrazia come ascolto dell'altra parola - Il viaggio della parola Peculiarità e trascendenza -Lo spazio della parola - Parola e scrittura fuori soggetto.
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Rossi P. A. (cur.); Li Vigni I. (cur.); Arecco D. (cur.)
Oltre lo sguardo. La fisiognomica e lo studio della natura umana
ill., br. Con fisiognomica, pressoché da sempre, si intende quella disciplina incline a dedurre i caratteri, sia psicologici sia morali, di un individuo a partire dal suo aspetto fisico, in particolare dai lineamenti e dalle espressioni del volto. A cavallo tra arte e storia, scienza e filosofia, letteratura e antropologia, i saggi raccolti in questo volume - riflesso a stampa del Convegno nazionale di studi, tenutosi il 25 e 26 maggio 2009 all'Università di Genova - provano a tratteggiare, attraverso un confronto di autori e discipline, i principali snodi storici e le maggiori problematiche teorico-concettuali della "scienza delle scienze", come ebbe a chiamare la fisiognomica uno dei suoi massimi alfieri d'età moderna, lo svizzero Kaspar Lavater. Ne emerge un confronto plurale di studi, insieme diversi e convergenti, da cui esce anche ridelineata la storia stessa della fisiognomica. "Oltre lo sguardo", attraverso una carrellata sullo studio fisiognomia) della natura umana, riscopre personaggi e studia aspetti talvolta mal noti, in alcuni casi persino sinistri, di una 'pseudo-scienza' tra le più affascinanti di sempre.
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Esposito Roberto; Calabrò D. (cur.); Goria G. (cur.)
Comunità e biopolitica file audio formato MP3. Con CD-ROM
br. Per una vivente italian theory: è così che si potrebbe racchiudere il percorso filosofico di Roberto Esposito, la cui mappa concettuale si disegna all'interno di un itinerario del tutto inesplorato che va dall'immanenza del conflitto alle tesi bio-politiche e tanato-immunitarie per approdare infine al paradigma della terza persona. Qui si schiude infatti una istanza teorico-politica che culmina in una nuova visione del mondo: al di qua della trappola metafisica della "persona" - che mira a separare l'essere vivente da se stesso - Esposito indica nel "vivente impersonale" il luogo a partire dal quale la nostra esistenza "si apre a ciò che non è mai ancora stata". Le questioni cruciali del nostro tempo - legate ai concetti di sovranità e di fine del politico, che Esposito decostruisce tramite il ricorso alla categoria dell'impolitico e di biopolitica - sono affrontate senza maschere e soluzioni quietistiche. Un "pensiero vivente" capace insomma, secondo l'esempio geofilosofico tutto italiano di Machiavelli, Bruno, Vico o Gramsci, di far saltare il primato trascendentale del linguaggio e restituire la relazione costitutiva tra politica, storia e vita.
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Outis! Rivista di filosofia (post)europea (2011). Ediz. italiana e francese. Vol. 1: Rivolte migranti
br. Il primo numero della rivista "Outis!", un'inchiesta di matrice filosofica del movimento dei migranti in Europa e nel mondo, assume una prospettiva singolare: contro l'ordine del discorso vigente, riconosce alle insurrezioni dei migranti un carattere politico in grado di sconvolgere il senso e il valore delle istituzioni democratiche. Le rivolte sul territorio italiano di Lampedusa, di Rosarno, le tante rivolte che in questi anni sono scoppiate ovunque nel mondo, rappresentano forme di insubordinazione contro la nuova schiavitù e il razzismo di Stato. Il primo numero di "Outis!" si domanda se non siano l'espressione indeterminata di una nuova soggettività politica estranea a qualsiasi forma di soggetto politico prestabilito. Una figura destituente che da carne a una politica dell'esistenza in grado di provocare il potere. L'inchiesta sulle migrazioni globale non è condotta soltanto verificando il suo profilo geografico ed economico-politico, ma valutando il contraccolpo a livello estetico e culturale in generale che il movimento collettivo degli esseri umani per il mondo impone.
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Di Marco C. (cur.)
Nichilismo sacro comunità
brossura
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Tagliafico Daniela
Pretense. A relativist account
brossura
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Kant Immanuel; Valagussa F. (cur.)
Prima introduzione alla «Critica del giudizio». Testo tedesco a fronte
br. La prima introduzione alla "Critica del giudizio" venne scritta, ma non pubblicata, da Kant. Fu rinvenuta da Dilthey nel 1889 presso l'università di Rostock ed editata solo nel 1914. L'opera viene considerata essenziale in quanto chiave interpretativa per comprendere la "Critica del giudizio" come tentativo diretto a creare un sistema filosofico mediando tra la "Critica della ragione pura" e la "Critica della ragione pratica".
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Anders Günther; Weber A. Paul; Colombo D. (cur.)
Lo sguardo dalla torre. Favole
ill., br. Lo sguardo dalla torre raccoglie le favole che Günther Anders scrisse tra il 1931 e il '68. In un tempo in cui l'umanità fatica a mantenere il passo con lo sviluppo della tecnica, occorre rivedere radicalmente il nostro modo di pensare, abbandonando le tradizionali categorie del discorso. Così questa scelta narrativa del filosofo tedesco non è dovuta a una semplice ragione di stile, ma a un'esigenza concreta di resistenza all'impoverimento del linguaggio che l'incontrastata proliferazione degli apparati tecnici porta con sé. Per far fronte al senso d'inferiorità originato dalla sempre più autonoma funzionalità dei prodotti da lui stesso creati - ciò che Anders definisce "vergogna prometeica" - l'uomo tende ad assorbire le modalità univoche e immediate dei segnali delle macchine, perdendo quella capacità dialogica e riflessiva di comunicare che costituisce il fondamento dell'essere umano, e dalla quale dipende la possibilità di immaginare e di provare sentimenti. Le favole diventano allora uno strumento, tanto critico quanto salvifico, di riflessione, a partire da uno sguardo rinvigorito, fantasioso quanto provocatorio che soltanto la forma favolistica è in grado di offrire. Prefazione di Goffredo Fofi.
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Fabbri P. (cur.); Pezzini I. (cur.)
Pinocchio. Nuove avventure tra segni e linguaggi
ill., br. "Le avventure di Pinocchio" di Collodi è un testo esemplare. Manifesta un'inesauribile vitalità e una straordinaria capacità di rigenerazione: continuamente riproposto in innumerevoli traduzioni, riduzioni, rielaborazioni creative in altri linguaggi (come il cinema o il teatro, l'illustrazione o la pittura, i prodotti mediali), è anche all'origine di molte e autorevoli letture critiche, che non ne esauriscono i motivi di interesse e le possibilità di scoperta. Gli autori dei saggi raccolti in questo volume da un lato si propongono di cogliere, con rinnovati strumenti di analisi, le radici testuali di tanta fortuna e produttività. D'altro canto esplorano versioni, letture, rielaborazioni anche poco note, nell'ipotesi che nel loro insieme costituiscano un vero e proprio complesso mitico. Arricchisce il libro il celebre tautogramma "Povero Pinocchio", del laboratorio di scrittura di Umberto Eco.
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Matucci N. (cur.); Vagnarelli G. (cur.)
Medicalizzazione, sorveglianza e biopolitica. A partire da Michel Foucault
br. A partire dall'opera di Michel Foucault, in questo volume studiosi di varia provenienza si confrontano sull'intreccio tra medicalizzazione, biopolitica e potere. L'intento è quello di sviluppare un'indagine critica che sia, al tempo stesso, un'ermeneutica dell'opera dell'autore francese e un'ontologia del presente in grado di mettere in relazione la riflessione filosofica con la soggettività in carne ed ossa. Le forme odierne assunte dalla normalizzazione del vivente, infatti, non ci pongono di fronte all'alternativa secca tra controllo e perdita di controllo, sottomissione e rifiuto, conformità e trasgressione, ma si articolano sempre di più intorno ad una complessa relazione tra sorveglianza e autosorveglianza. Più che far prevalere le suggestioni di un'onnisciente 'machine de contròie', gli scritti qui raccolti cercano di offrire un contributo all'indagine sui molteplici e variegati sentieri percorsi dalla società "post-panottica".
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Cuozzo Gianluca
Raffigurare l'invisibile. Cusano e l'arte del tempo
ill., br. In tutta la sua opera, Cusano ricorre a esempi riferiti all'arte e a giochi di carattere sociale - il gioco della palla, quello della trottola e dell'icona del Cristo onniveggente. Nel suo pensiero è presente un momento "immaginale" che lo accosta, del tutto naturalmente, all'arte e alla rappresentazione artistica. Alcuni artisti e tenaci dell'arte, tra cui Alberti e Jan van Eyck, sembrano avergli suggerito esempi e formule feconde a livello filosofico; altri, come Dürer e Leonardo da Vinci, paiono aver ripreso dai suoi scritti dottrine facilmente assimilabili al linguaggio dell'arte. In un caso soltanto questo rapporto risulta documentabile: quello tra Cusano e il pittore Leonardo da Bressanone, autore di un sorprendente affresco del Dio trivultus. Centrale, anche in questo caso, è la raffigurazione pittorica del "non raffigurabile", di quanto supera ogni figura e immagine. In questo episodio, dunque, una pittura mistica - che, a rigore, "non raffigura nulla" - s'incontra con un pensiero filosofico il cui oggetto eccede ogni nome, immagine e concetto.
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Galloni G. (cur.); Rotili M. (cur.)
Sensibilia. Ediz. bilingue. Vol. 4: Il dolore-The pain
brossura
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Ghilardi Marcello
Arte e pensiero in Giappone. Corpo, immagine, gesto
ill., br. Cos'è l'arte nella cultura giapponese? E in che modo si lega alle pratiche di pensiero che la ispirano e che da essa traggono nuova linfa? Questo libro ricostruisce il senso del gesto artistico nel Giappone moderno e contemporaneo, tra continuità e innovazione, tra persistenze della tradizione e contaminazioni con modelli occidentali. In un percorso attraverso discipline come l'architettura, il teatro-danza, le arti marziali, la calligrafia, l'autore fa emergere l'intreccio che mette in rapporto dialettico l'esperienza del gesto con quella dell'immagine e del corpo. Quest'ultimo sarà infine da intendersi come momento sorgivo di creazioni e trasformazioni, emergenza di uno sfondo originario e inoggettivabile che in ogni atto estetico trova l'occasione del suo accadere: l'atteggiamento promosso dall'attenzione estetica si converte così in una dimensione etica nei confronti del mondo, del sé, dell'altro.
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Bozzetti Mario
La questione del dire. Saggi di ermeneutica di Graziano Ripanti
brossura
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De Vecchi F. (cur.)
Eidetica del diritto e ontologia sociale-Il realismo di Adolf Reinach. Eidetics of Law and Social Ontology. Adolf Reinach, the Realist. Ediz. bilingue
brossura Eidetica del diritto, ontologia sociale e realismo sono le questioni al centro del presente volume. Adolf Reinach si occupa dell'eidetica della regione sociale e giuridica, di ciò che oggi chiamiamo "ontologia sociale". Ontologia infatti è qui sinonimo di eidetica: è "dottrina a priori dell'oggetto", scienza delle connessioni essenziali costitutive delle entità che abitano una determinata "regione ontologica". Attraverso contributi di J. Benoist, J. Cantegreil, A. G. Conte, F. De Vecchi, P. Di Lucia, E. Husserl, O. G. Loddo, G. Lorini, L. Passerini Glazel, A. Reinach, A. Salice, B. Smith, L. Zaibert, W. Zelaniec, C. Znamierowski, il volume affronta tre tesi fondamentali dell'eidetica del diritto e dell'ontologia sociale: Vi sono a priori sociali e giuridici; Vi sono atti essenzialmente sociali e giuridici; Vi sono a priori del diritto penale. La teoria fenomenologica dell'a priori capovolge la prospettiva kantiana dell'a priori conferendo alle essenze un primato sui concetti, all'ontologia un primato sull'epistemologia. Si tratta infatti di a priori ontologici: è questo il realismo fenomenologico e la rivoluzione che esso implica rispetto a Kant.
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Piro Pietro
La peste emozionale. L'uomo-massa e l'orizzonte totalitario della tecnica
brossura Questo libro, composto di frammenti, offre alcuni spunti di riflessione su argomenti noti ma non ampiamente condivisi, su temi volutamente tenuti sotto chiave o depistati attraverso le dinamiche della disinformazione. Esiste una frattura troppo grande tra ciò che l'uomo contemporaneo crede di essere e ciò che è veramente, tra la vita che si crede di fare e le situazioni limite alle quali sottopone l'organismo naturale. La felicità è ricercata ovunque ma difficilmente s'incontrano individui che possano dimostrare una serena consapevolezza, un livello di giudizio alto, un benessere sobrio e decoroso. Perlopiù assistiamo ad una spirale di squilibri, eccessi, delitti, malattie, agitazione e follia. La società in cui viviamo, invece di promuovere una ricerca lucida e continua sulle cause alla radice dei problemi, incrementa la confusione e stimola la creazione di falsi miti. A questo processo di mitizzazione si associa la promozione di argomenti-rumore, che hanno come scopo quello di creare falsa coscienza. L'esortazione ad essere ciò che si vuole significa, in realtà, dover appartenere alla società dei consumatori insaziabili, alla razza dei divoratori del pianeta.
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Bevilacqua S. (cur.); Casarin P. (cur.)
Disattendere i poteri. Pratiche filosofiche in movimento
brossura
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Fantinel Alfio
Tracce di assoluto. Agonia dell'infinito in Giordano Bruno
brossura
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Brega Matteo Giovanni
L'estetizzazione del quotidiano. Dall'arts and crafts all'art design
brossura
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Di Piazza Salvatore
Congetture e approssimazione. Forme del sapere in Aristotele
brossura
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Scardovi Gabriele
Intuizionismo morale di George Edward Moore. Vol. 1: Dall'idealismo al realismo filosofico
brossura In un periodo di rinnovata attenzione per il realismo filosofico, in questo volume si rintracciano le premesse logiche e ontologiche della filosofia morale di George Edward Moore, esponente di primo piano dell'intuizionismo etico novecentesco e iniziatore del realismo morale anglo-americano.
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Honneth Axel; Piromalli E. (cur.)
Riconoscimento e conflitto di classe. Scritti 1979-1989
br. Questo volume raccoglie alcuni dei più importanti scritti pubblicati da Axel Honneth nel periodo precedente a "Lotta per il riconoscimento". Essi documentano i passaggi fondamentali dell'itinerario filosofico attraverso il quale Honneth è giunto ad elaborare la sua teoria del riconoscimento: le riflessioni sul lavoro sociale e sul conflitto di classe svolte in un orizzonte di pensiero ancora marxista, l'interlocuzione con la teoria di Habermas, l'indagine sulle forme della moralità quotidiana, il progressivo emergere della "logica morale del riconoscimento". Tutti questi elementi, le cui tracce sono ancora chiaramente ravvisabili negli scritti honnethiani della maturità, compongono un panorama teorico ricco e interessante, che i testi qui raccolti (per la prima volta resi disponibili in traduzione italiana) consentono di conoscere nella sua evoluzione.
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Rovatti Pier Aldo; Kirchmayr R. (cur.)
Quel poco di verità. Una lezione su Michel Foucault. Con DVD
br. Tra il 1982 e il 1984, nei suoi ultimi corsi al Collège de France, Michel Foucault mette sotto il fuoco dell'analisi la nozione di parresia, il "parlar franco", il "dire il vero" di fronte al potere, come una modalità differente di praticare la verità. Si tratta infatti di un esercitarsi alla verità legato a un particolare stile di vita e a una concezione non intellettualistica della filosofia. Esaminando le pratiche discorsive del cinismo antico, Foucault dipinge uno straordinario affresco filosofico e va alla ricerca di quelle risorse che ci possono offrire delle chiavi di lettura per comprendere il nesso tra il potere, il sapere e la verità che segna il nostro presente. Pier Aldo Rovatti, uno dei più attenti interpreti del pensiero di Foucault, ci porta al cuore dell'ultimo pensiero del filosofo francese, mostrando quali interrogativi lo avessero condotto a studiare la pratica della parresia e facendo emergere la decisiva posta in gioco politica della ricerca foucaultiana, ossia il rilancio dell'interrogazione sul rapporto tra vita e verità.
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Kant Immanuel; Foucault Michel
Che cos'è l'illuminismo?
br. Che cos'è l'Illuminismo? Secondo Foucault è questa la domanda ultima cui la filosofìa tenta di rispondere da sempre. Ed è questa la domanda cui magistralmente ha risposto uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi: Immanuel Kant. E attraverso le parole di Kant e l'analisi accurata di Foucault che il concetto di Illuminismo si scopre essere una stimolante interrogazione critica sul presente, sui limiti della conoscenza e sul loro possibile superamento.
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Kojève Alexandre; Chivilò G. (cur.)
Oltre la fenomenologia. Recensioni (1932-1937)
br. Alexandre Kojève è famoso per la sua straordinaria conoscenza della filosofia hegeliana. Ma tanti sono ancora gli aspetti poco noti del pensiero dell'autore russofrancese. Questo libro raccoglie saggi di Kojève, in parte inediti, essenzialmente dedicati a un altro grande della storia della filosofia: Martin Heidegger. In cinque anni, tra il 1932 e il 1937, Kojève fa comparire sulla rivista "Recherches philosophiques" alcune di queste recensioni, mai integralmente pubblicate prima in italiano. Opere dense che affrontano il cuore della fenomenologia, mettendola a confronto con metafisica e ontologia. Una rilettura della peculiare interpretazione "umanistica" del pensiero di Heidegger. Un'opera che diventa dialogo a tre tra Kojève, Hegel e Heidegger. Una nuova, imprescindibile, operazione ermeneutica che ridefinisce le categorie cardine di Io, tempo, azione e "realtà umana".
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Ortega y Gasset José; Piro P. (cur.)
Appunti per un commento al Convivio di Platone
br. Straordinario interprete della filosofia, della letteratura, della società Ortega y Gasset è una delle personalità più interessanti della cultura del Novecento. In questo libro inedito in Italia affronta un maestro della sapienza antica, con un punto di vista originale. Platone era discepolo di Socrate, il filosofo che nulla scrisse. Ortega y Gasset interroga Platone, il suo celebre "Convivio", immergendosi nelle differenze tra linguaggio parlato e scritto. Lo scritto è diminuzione della forza, della potenza espressiva dell'uomo. A partire dalla viva lingua dei greci, dal logos della democrazia, questo libro riesce a far riflettere sugli usi del linguaggio, sulla sua infinita potenza. Un grande classico della filosofia come Platone viene riletto e fatto rivivere da un interprete insuperato del nostro tempo.
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Dussel Enrique; Infranca A. (cur.)
Indignados
br. Sono i giovani laureati, molto preparati, a svolgere un lavoro che non dà loro lo stipendio sufficiente per vivere. La generazione mille euro è esplosa nella rabbia, nell'indignazione. Ma è un caso che il nome, come il primo movimento, venga da un paese latino? Il filosofo argentino Enrique Dussel non lo crede. Non è un caso, perché il pensiero latino, con le sue radici nell'America del sud, ha sempre saputo incarnare l'alterità radicale alla ragione del capitalismo. In questo libro inedito Dussel approfondisce le radici filosofiche e storiche di un'indignazione che oggi è fenomeno d'attualità, ma che viene da una cultura millenaria. Allenata a stare ai margini, sopravvivendo, la cultura latino-americana ha oggi la sua chance di rappresentare la vera alternativa al capitalismo che non sa più produrre benessere, ricchezza e sapere.
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Weizsäcker Viktor von; Tedesco S. (cur.); D'Agata V. C. (cur.)
Forma e percezione
brossura
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Lecercle Jean-Jacques; Tomba M. (cur.)
Una filosofia marxista del linguaggio
brossura
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Vaccaro G. Battista
Le idee degli anni Sessanta
br. Questo volume si basa sulla convinzione che la cultura degli anni Sessanta si sia incentrata sul tema della libertà dell'uomo e della possibilità di una vita diversa più autentica e ispirata a nuovi valori, che essa sia stata abbandonata dopo il Sessantotto a favore di un recupero dei modelli politici della sinistra storica e che sia tornata attuale oggi, in una società che porta alle sue estreme conseguenze la ristrutturazione capitalistica in reazione alla quale quella cultura era nata. I saggi che lo compongono ricostruiscono i momenti salienti di essa in una sequenza che va dall'economia alla politica attraverso la filosofia: lo sviluppo dei monopoli in Baran e Sweezy, i concetti di alienazione e uomo totale in Henri Lefebvre, il problema della persona e il suo rapporto col socialismo in Adam Schaff, il suo rapporto con la tecnica nella Scuola di Francoforte, il pensiero antiautoritario di Dutschke, l'uomo nuovo e i suoi nuovi valori in Che Guevara e Mao Tse-tung. La speranza è di contribuire a ritrovare un filo interrotto che consenta di ricostruire una teoria critica della società.
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Whitehead Alfred North; Ciardi M. (cur.)
Natura e vita
br. Alfred North Whitehead è stato uno dei grandi logici e matematici del Novecento. Assieme a Bertrand Russell ha dato vita ai celebri tre volumi dei "Principia Mathematica", pubblicati fra il 1910 e il 1913. Nonostante ciò, Whitehead, nell'ambito della sua attività filosofica, ha duramente criticato l'uso indiscriminato dell'astrazione logico-matematica come strumento privilegiato per la conoscenza della realtà. Non sorprende, quindi, che l'analisi del rapporto fra natura e vita, uno dei momenti centrali dell'opera di Whitehead, sia diventata, a partire dagli anni '70 del Novecento, un punto di riferimento per studiosi e intellettuali attenti all'emergere delle questioni ecologiche e ambientali, e impegnati nella revisione delle basi concettuali dell'economia neoclassica. La lettura di questo testo e l'introduzione ad esso dedicata ci fanno capire perché.
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Michaud Ginette
Veglianti. Verso tre immagini di Jacques Derrida
ill., br. Jacques Derrida, è cosa nota, viveva male il rapporto con l'immagine di sé: non si riconosceva nelle fotografie che lo ritraevano; tanto meno sottoscriveva la supposta somiglianza del ritratto fotografico o la sua verità, quand'anche fosse quella dell'autoritratto. D'altro canto, affermava: "Non ho nulla contro la fotografia, al contrario, la fotografia mi interessa molto, e dirò di più: ciò che m'interessa è la fotografia di me." In questo saggio Ginette Michaud riflette, a partire da tre scene autofotobiografiche disposte, o meglio rifratte alla maniera di un trittico, su questo paradosso. E nell'interrogare il rapporto complesso tra Derrida e la sua propria immagine, l'autrice si concentra sugli affetti secreti dall'immagine, su ciò che accade rfimmagine. Tra testimonianza, memoria e visione, questa lettura ruota attorno a una sola e unica domanda, al contempo ingenua e insondabile: si può amare un'immagine, la propria immagine?
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Meillassoux Quentin; Sandri M. (cur.)
Dopo la finitudine. Saggio sulla necessità della contingenza
br. I moderni hanno l'oscura sensazione di aver perduto il Grande Esterno dei pensatori precritici. Dopo Kant, le forme del pensiero non possono più derivare da un principio o sistema che sia in grado di conterir loro una necessità assoluta: ormai il rapporto tra pensiero e mondo si riduce ad una inestricabile correlazione dell'uno nell'altro, che finisce per dissolverli entrambi. Contro questa impostazione, il "materialismo speculativo" di Meillassoux - sottraendosi alla triade criticismo-scetticismo-dogmatismo rivendica una realtà esterna indipendente da noi, assoluta e conoscibile, al solo prezzo della rinuncia al principio di ragion sufficiente. Ed è la scienza stessa ad intimarci di scoprire la fonte della sua assolutezza, che emerge insieme al senso della forma matematica del discorso scientifico. Dopo la finitudine, la contingenza rientra nell'alveo della necessità, l'assoluto torna ad essere la destinazione originaria del pensiero - che si lascia ora alle spalle ogni "fittizio supplemento d'anima".
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Marafioti Rosa M.
Il ritorno a Kant di Heidegger. La questione dell'essere e dell'uomo
brossura
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Bonvegna Giuseppe
Politica, religione, risorgimento. L'eredità di Antonio Rosmini in Svizzera
brossura
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Boncompagni Anna
Wittgenstein. Lo sguardo e il limite
brossura
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Schweizer Monica
Ricerche su inediti relativi al rapporto Sraffa-Wittgenstein
brossura
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Calarco Matthew; Filippi M. (cur.); Trasatti F. (cur.)
Zoografie. La questione dell'animale da Heidegger a Derrida
br. Matthew Calarco, attraverso la rilettura dell'animalità dal punto di vista di alcuni tra i maggiori pensatori continentali contemporanei, Heidegger, Lévinas, Agamben e Derrida, mette a nudo il fondamento antropocentrico della tradizione filosofica occidentale per rendere possibile una riflessione che si confronti con le molteplici differenze dei mondi animali senza ridurli a oggetti di pensiero o a soggetti del dominio. Se il crescente interesse per gli animali troppo spesso si traduce in facile spettacolarizzazione o in abuso pubblicitario, Calarco indica invece la necessità di cogliere la centralità della questione dell'animale per comprendere il nostro essere uomini e donne in questa società, per definire cosa sia l'umano, quali siano i nostri fini e come si deve declinare la fine del nostro dominio sul vivente.
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Caldarone Rosaria
Impianti. Tecnica e scelta di vita
brossura La tesi centrale di questo libro - che la natura non sia pensabile, forse neanche visibile, se non in un movimento di rinvio all'opera della tecnica suona provocatoria in un tempo come il nostro, che soffre un rapporto di conflittualità a volte senza uscita fra il naturale e l'artificiale. Impianti ritraduce, volgendola al plurale, una nozione chiave del discorso heideggeriano sull'essenza della tecnica: quella di Gestell. Il volume scava criticamente in questa nozione per marcare una dipendenza strutturale che la physis dei greci manifesterebbe, nei confronti della techne, a partire da un legame ancora più radicale e originario fra l'artificiale "tecnico" e il mantenersi della vita in quanto vita umana. Nella natura umana - è qui il punto decisivo - c'è una segreta discontinuità fra natura e vita. Ed è proprio questa discontinuità, la cui traccia affiora nello sviluppo della metafora del "cuore" in Pascal, Kant, Hegel, a evocare la funzione della tecnica.
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Miglioli Claudio; Roseghini Raffaella
Sulle orme di Winnicott
brossura
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Barone Paulo
Utopia del presente
brossura
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Bertolini Simona
Eugen Fink e il problema del mondo. Tra ontologia, idealismo e fenomenologia
brossura
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Busacchi Vinicio
Tra ragione e fede. Interventi buddisti
brossura
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