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‎Allegri Luigi‎

‎Prima lezione sul teatro‎

‎br. A partire dall'idea che il teatro è del tutto alternativo e irriducibile alla nostra odierna cultura dell'infinita riproducibilità, della diffusione immediata e globale, della creatività veloce che non ha bisogno di apparati complessi, il volume indaga il ruolo che il teatro riveste nel panorama della "civiltà dello spettacolo". È studiato nella sua dimensione di testo scritto e in quella di evento spettacolare, come luogo di rappresentazione della realtà e come luogo dell'artificio, come metafora del mondo e come strumento di riflessione su di esso, come meccanismo sociale che mette in campo i valori di ogni cultura e come spazio della creatività individuale, come evento artistico e come fenomeno socio-antropologico. Nella seconda parte del volume vengono illustrate le principali componenti di uno spettacolo teatrale, dalla struttura dello spazio e del tempo alle scelte della scenografia e dei costumi, dall'uso della luce e delle nuove tecnologie alle modalità di intervento della musica. Oltre all'esposizione delle principali tecniche di recitazione del teatro di oggi, Luigi Allegri propone anche una rassegna storica delle diverse teorie ed esperienze teatrali.‎

‎Porreca Giorgio‎

‎La partita ortodossa‎

‎brossura‎

‎Capablanca J. Raul‎

‎Il primo libro degli scacchi‎

‎brossura‎

‎Martini Luigi; Guidobaldi E. (cur.)‎

‎Sogni perduti‎

‎ill., br. Calciatore, pilota, politico e navigatore: sono le quattro vite che Luigi Martini, classe 1949, può dire di aver vissuto. Prima l'amore per il pallone iniziato un giorno per strada e i suoi trascorsi da terzino nella grande Lazio dell'allenatore Maestrelli, di Chinaglia, di D'Amico e di Wilson. Fatti inediti dentro lo spogliatoio e sul campo si alternano alla dimensione privata di dialogo con se stesso. Dopo la decisione di lasciare definitivamente il calcio, il volo e l'esperienza come pilota in tratte transcontinentali. In seguito la politica che lo vede eletto in Parlamento e infine il decisivo incontro con il mare che sarà un.altra sua forte passione e un amato compagno di vita. La storia di un uomo che ha conquistato la gloria su un campo di calcio, è stato sotto i riflettori della politica, ha solcato i cieli e i mari che, in modi diversi, mettono l'uomo di fronte a se stesso e al proprio coraggio. Ha vissuto, come tutti, vittorie e sconfitte perché non ha mai smesso di inseguire i propri sogni e, ancora oggi, allunga la mano verso nuovi orizzonti.‎

‎Pennacchia Mario‎

‎Sessant'anni fra campioni e miti, intrighi e follie‎

‎ill., br. Quella del giornalista sportivo è una professione che fa girare il mondo, respirare con l'umanità, scoprire l'incredibile, raccontare l'epico e il tragico, il comico e l'assurdo, annotare la cronaca e spesso proporla alla storia. Le emozioni raccolte in sessant'anni compongono un firmamento e, come le stelle, non si confondono, ma ognuna ha un nome, ferma un momento, richiama un evento, illumina un protagonista. Mario Pennacchia racconta i maggiori eventi e gli incontri vissuti in più di mezzo secolo di professione giornalistica, evoluta nel passaggio dalla linotype al computer: le notizie sensazionali, gli scandali, i grandi avvenimenti agonistici, i servizi straordinari, le interviste ai campioni dello sport italiano e internazionale come Coppi, Mohamed Alì, Pelé, Maradona e Baggio. Lo sguardo ironico e la penna arguta di uno dei protagonisti del giornalismo italiano che ha raccontato con leggerezza ed efficacia la storia di un intero Paese attraverso le sue glorie sportive.‎

‎Bisa Roberto‎

‎Dal Veneto all'Australia in ultraleggero‎

‎br. «Questo volo è una metafora della vita: bisogna osare, affrontare tutte le difficoltà con determinazione e volontà, essere certi dell'obiettivo da raggiungere e non mollare mai.» Un ragazzo nato con la passione per il volo. Una vita normale, una famiglia e un sogno che resiste a ogni prova: volare con un ultraleggero dall'Italia all'Australia. L'impresa sembra impossibile per aerei che hanno al massimo 7-8 ore di autonomia di volo. Ma Roberto, con l'amico Antonio, lavora sodo, fino a trasformare questa idea folle in un progetto e poi in una realtà. Ha puntato in alto e, con tenacia e volontà, è arrivato dall'altra parte del mondo, attraversando in volo il Medio Oriente e gran parte del continente asiatico. In questo libro, tappa dopo tappa, difficoltà dopo difficoltà, il racconto di una straordinaria avventura nei cieli che è un inno al coraggio di provare sempre a realizzare i propri sogni.‎

‎Cataliotti Jean-Christophe‎

‎I segreti dell'osservatore di calcio‎

‎br. Come si individua un futuro campione? Quali sono le caratteristiche più importanti da tenere in considerazione? Da quale categoria iniziare? Come scrivere una relazione tecnica? Questo manuale svela tutti i segreti per diventare osservatore di calcio attraverso le testimonianze di veri e propri protagonisti del pallone che, con aneddoti, curiosità e particolari, regalano preziosi consigli ai futuri talent scout del calcio nostrano. Sono osservatori professionisti, allenatori di Serie A, commentatori televisivi, dirigenti, giornalisti, ex calciatori, responsabili dei settori giovanili e responsabili scouting che raccontano attraverso una brillante e informale chiacchierata con l'Autore la loro esperienza nel mondo dello sport più amato. Un volume indispensabile per tutti coloro, giovani e meno giovani, che intendono scovare i futuri Maradona, Pelè e Messi che giocheranno in tutti i più famosi stadi d'Italia e del mondo. Con i contributi di: Daniele Adani, Valentino Angeloni, Adriano Bacconi, Davide Ballardini, Paolo Bargiggia, Mauro Bianchessi, Roberto Bosco, Giampaolo Colautti, Maurizio Costanzi, Stefano Cusin, Gianni Di Marzio, Mino Favini, Fabrizio Ferron, Paolo Greatti, Xavier Jacobelli, Giustino Mandragora, Emiliano Mondonico, Maurizio Neri, Fausto Pizzi, Paolo Tramezzani.‎

‎Cataliotti Jean-Christophe‎

‎Procuratore sportivo. Il manuale per saperne di più‎

‎br. «La sfida imprenditoriale del procuratore sportivo è la continua ricerca di contatti nel mondo del calcio.» Il procuratore sportivo è una professione che molte persone vorrebbero intraprendere. A patto però di avere presenti le leggi, gli aspetti contrattuali e il percorso formativo. Questo nuovo libro di Cataliotti risolve tutti i dubbi sulle norme, ma spiega anche come gestire le trattative, come compilare una procura, come fare un contratto a un calciatore, come aiutare i giovani atleti nella loro carriera, come assistere un professionista, come creare un'agenzia, quali sono i luoghi del calciomercato. Queste e molte altre informazioni e curiosità sono raccolte in un testo chiaro e di facile consultazione che è una vera e propria guida pratica per affacciarsi su un mondo complesso, ma da cui possono nascere grandi opportunità.‎

‎Brady Frank‎

‎Finale di partita. Ascesa e caduta di Bobby Fischer‎

‎ill., br. Enfant prodige e paladino dell'America prima. Latitante poi, in fuga dall'Ungheria alle Filippine, con frequenti dichiarazioni di odio verso gli Stati Uniti. Infine l'arresto in Giappone e la grazia ottenuta solo acquisendo la cittadinanza islandese. Una vita pazzesca. Eppure Bobby Fischer, forse il più grande campione di scacchi di sempre, ha condensato tutto questo in 64 anni. Nato a Chicago nel 1943, dotato di una capacità di memorizzazione e concentrazione fuori dal comune, a 14 anni Fischer diventa Gran Maestro di scacchi, il più giovane della storia. Inanella una vittoria dopo l'altra, fino ai primi tornei internazionali e alle prime sfide contro gli imbattibili sovietici. Le 64 caselle della scacchiera si trasformano in un campo di battaglia. Siamo nella Guerra fredda e Bobby Fischer, pur con le sue paranoie e le sue insofferenze, è l'unico che può battere i sovietici. Quella del 1972 è un'estate calda. Fischer incontra a Reykjavik il campione del mondo in carica, il russo Boris Spasskij. Nell'"incontro del secolo" si fronteggiano due avversari dal temperamento opposto: da un lato Fischer, inquieto, scalpitante, imprevedibile, dall'altro Spasskij, maturo, tranquillo, sistematico. Sconfiggendo l'avversario, Bobby non solo vince un match, ma entra nel mito: è il primo americano a polverizzare l'egemonia sovietica negli scacchi. Salutato come un eroe al ritorno in patria, diventa una star: la folla lo segue ovunque, le aziende lo vogliono come testimonial di lusso...‎

‎Trimborn Jürgen; Rüchat A. (cur.)‎

‎Un giorno è un anno è una vita. Rainer Werner Fassbinder. La biografia‎

‎ill., br. Una vita di corsa, bruciata in appena trentasette anni votati al cinema passione e ossessione, musa e mentore, disperatamente inseguito e intensamente vissuto. E poi teatro, televisione, amore, sesso, uomini, donne, alcol, droghe... Regista radicale, outsider del Nuovo cinema tedesco, sceneggiatore precocissimo, teatrante geniale, attore dal talento multiforme, avversario di compromessi e soluzioni facili, Rainer Werner Fassbinder negli oltre quaranta film girati in soli tredici anni accetta il rischio di non piacere. Si fa dare dell'antisemita, dell'antifemminista, del detrattore della causa omosessuale pur di restituire un ritratto il più possibile autentico della sua realtà. La vita è per lui arte e storia: aggressività e violenza - componenti imprescindibili del privato - riflettono i conflitti che esplodono nella società, indici di un male tutto occidentale in un'Europa nettamente spaccata fra Est e Ovest. Fassbinder vuole scrivere un pezzo indimenticabile di storia del cinema e ci riesce. Combinando linguaggio formale e modalità narrative dei melodrammi e dei film gangster hollywoodiani, si confronta con il passato nazista, con il miracolo economico, con il terrorismo della Raf. Quella di Jürgen Trimborn è la prima biografia del cineasta tedesco. Trimborn ha raccolto le parole di Fassbinder e i ricordi dei suoi amici, ha setacciato ogni archivio per costruire un ritratto smisurato e trasgressivo che lascia parlare fatti, documenti e film.‎

‎Lynch David; Rodley C. (cur.)‎

‎Io vedo me stesso. La mia arte, il cinema, la vita‎

‎br. Il fuoco, il fumo. Strade notturne con semafori rossi mossi dal vento, tende rosse agitate da brezze invisibili. Donne angeliche in pericolo, agenti dell'Fbi con una passione maniacale per caffè e torte alla ciliegia. Il fischio delle segherie, le sirene sull'acqua. Queste e mille altre ossessioni affollano la fantasmagoria allucinata di David Lynch, regista fra i più visionari della sua generazione. Il suo cinema è un'esperienza simile a quella che si vive al risveglio, quando il mondo del sogno sfuma lentamente nella consapevolezza. È un sogno vigile, un viaggio attraverso l'ignoto, l'oscuro, il bene e il male che forgiano ognuno di noi. Per questo Lynch è così difficile da spiegare e così restio a spiegarsi, perché la parola non può attingere al nucleo dell'incubo, può solo lambirlo. "Io vedo me stesso" è il risultato di più di un decennio di interviste raccolte da Chris Rodley, a cui David Lynch ha affidato il racconto della propria formazione, la passione per la pittura e l'influenza di artisti come Oskar Kokoschka e Francis Bacon, il lavoro di fotografo e la collaborazione musicale con Angelo Badalamenti, fino alle grandi opere cinematografiche, spesso frutto di difficili compromessi per mantenere il controllo creativo.‎

‎Bogdanovich Peter; Rosenbaum J. (cur.)‎

‎Il cinema secondo Orson Welles‎

‎ill., br. Orson Welles è stato l'artista più dirompente e decisivo dall'avvento del cinema sonoro. A ventitré anni sconvolse l'America annunciando alla radio l'invasione della Terra da parte di creature venute da Marte. A venticinque, con un'opera cruciale come "Quarto potere", riscrisse la grammatica filmica imponendo tecniche come la profondità di campo, il long-take e il piano sequenza. Da allora la sua carriera fu una lotta incessante tra un talento artistico smisurato e le logiche asfissianti dell'industria cinematografica. Drammaticamente in anticipo sui tempi, visse il resto della sua vita affacciato su un precipizio. Da una parte la vertigine dell'arte, il demone della recitazione, la forza oscura che sprigionava dalle sequenze abbaglianti dei suoi film; dall'altra i mille compromessi, i ruoli svilenti accettati per finanziare l'ennesimo capolavoro, gli spettri della depressione, dell'alcol, del fallimento creativo e umano. E in mezzo a tutto questo, film e opere teatrali che vibrano della potenza dei grandi classici, dall'"Orgoglio degli Amberson" a "Otello", dalla "Signora di Shangai" all'"Infernale Quinlan". Un pomeriggio del 1968, fu proprio Welles a telefonare a Peter Bogdanovich allora giovane regista, poi diventato autore di prima grandezza - per chiedergli di scrivere insieme a lui il libro-intervista a cui avrebbe affidato la sua verità e il suo riscatto.‎

‎Bini Alfredo; Isola S. (cur.); Simonelli G. (cur.)‎

‎Hotel Pasolini. Un'autobiografia. Dietro le quinte del cinema italiano‎

‎ill., br. Alfredo Bini è l'uomo che ha reso possibile il cinema di Pier Paolo Pasolini. Questa autobiografia è la storia di uno dei più grandi produttori cinematografici italiani e il romanzo di una vita vissuta a perdifiato, dall'infanzia sulle colline toscane alla guerra in Grecia e Albania, dalle luci della ribalta dei festival a un oblio inspiegabile e amaro. È un album fotografico in cui si incontrano i volti di Claudia Cardinale e Anna Magnani, di Gina Lollobrigida e Marcello Mastroianni, di Totò e Federico Fellini. Bini univa l'istinto di un rabdomante alla convinzione che un produttore fosse un artigiano rinascimentale. Solo un uomo vorace e visionario come lui avrebbe potuto scommettere che un grande poeta sarebbe diventato un grande regista. Grazie a quell'azzardo nacque il primo film di Pasolini, Accattone, e videro la luce i successivi, dal Vangelo secondo Matteo a Uccellacci e uccellini, fino a Edipo Re. Bini e Pasolini sfidarono la censura, si presero a pugni, viaggiarono in Africa e, insieme, cambiarono per sempre l'immaginario collettivo italiano. Quando il loro rapporto terminò, Alfredo Bini lavorò con Robert Bresson e Claude Chabrol, produsse b-movie «erotici ed esotici», quasi a riaffermare l'innocenza dell'osceno di fronte all'apparente purezza del normale. La vita che aveva inseguito finì per travolgerlo, lasciandolo solo e in miseria in un albergo nella Maremma laziale; qui venne accolto con generosità e amicizia da Giuseppe Simonelli, con cui trascorse i suoi ultimi anni. In questo Sunset Boulevard sulla via Aurelia un altro produttore, Simone Isola, si è messo sulle tracce di un uomo e di una grande stagione del nostro cinema, ricomponendo un memoriale che era affidato ad appunti, foglietti volanti, nastri magnetici e articoli di giornale. Dal suo lavoro è nato un documentario, Alfredo Bini, ospite inatteso, e nasce oggi Hotel Pasolini: un libro che, come un film, è fatto di parole e immagini; una soggettiva inedita sul nostro passato; un rapinoso piano sequenza che insegue protagonisti, fallimenti e capolavori di un'epoca intera.‎

‎Bizzotto Stefano‎

‎Giro del mondo in una Coppa. Partite dimenticate, momenti indimenticabili dell'avventura mondiale‎

‎ill. Ventuno sono le edizioni della Coppa del Mondo. Quarantaquattro i passi di Maradona prima di segnare il leggendario gol contro l'Inghilterra. Tre i minuti che separano quel gol dalla piroetta diabolica della «Mano de Dios». Ancora tre sono i minuti - i più belli della storia - in cui il Brasile di Garrincha e Pelé segna e colpisce due pali contro l'Unione Sovietica. Duemilatrecentosettantanove sono le reti segnate dal 1930 al 2014. Zero le foto che immortalano la prima, segnata da Lucien Laurent il 13 luglio del 1930. Sette i secondi dell'urlo di Marco lardelli che riempie le strade di una notte italiana. Ventitré sono i cuori che battono in campo, arbitro compreso. Ventitré uomini, ventitré storie da raccontare. Perché i Mondiali non sono solo un evento, non sono solo una sfida o una battaglia. Sono le vite di chi li gioca e li guarda. Sono corpi e ricordi. Sono le passioni di chi li ha vissuti, i volti di chi li ha animati, le voci di chi li ha raccontati. La voce di Stefano Bizzotto ha raccontato sfide memorabili. In questo "Giro del mondo in una Coppa" ci accompagna attraverso capolavori sportivi, incontri mancati con il destino, grandi e piccoli momenti di tragedia, generosità e trionfo. Saliamo con lui sull'autobus di linea che accompagna i giocatori dell'Uruguay a disputare la finale del 1930; ci accostiamo al prato di Pasadena su cui scivola Andrés Escobar; ci fermiamo al semaforo londinese che suggerisce all'arbitro Aston l'idea dei cartellini; entriamo nello stadio Monumentai mentre Daniel Passarella solleva la coppa, a poche centinaia di metri dalle celle dove i desaparecidos ascoltano la partita alla radio; scendiamo a San Siro, davanti agli occhi azzurro tenebra di Buffon, in lacrime per il Mondiale che non giocherà mai più. Nulla può compensare la perdita dell'attesa, dell'ansia e della gioia che esplode in una sera d'estate, la luce azzurrina dei televisori tra le vie deserte, i bar che risuonano delle voci metalliche delle telecronache. Nulla se non le storie. "Giro del mondo in una Coppa" fa rivivere le partite attraverso le parole di Rivera e Mazzola, Thuram e Bierhoff, Paolo Rossi e Rummenigge; dipinge immagini con il profumo della pipa di Bearzot, la grinta di Tardelli, il genio spiritato di Maradona, la malinconia di Riquelme. Sedetevi comodi: i Mondiali cominciano adesso.‎

‎Tarantino Elisabetta; Lombardo Agostino‎

‎Storia del teatro inglese. L'età di Shakespeare‎

‎brossura Il vasto progetto di una Storia delle letterature di lingua inglese, diretta da Agostino Lombardo, uno dei nostri maggiori anglisti, che la casa editrice ha avviato da diversi anni e nell'ambito del quale sono già apparsi sei volumi, prosegue ora con questa Storia del teatro inglese, la cui trattazione, pur concepita in maniera unitaria, è stata suddivisa in cinque libri: Dal Medioevo al Rinascimento, L'età di Shakespeare, Il teatro giacomiano e carolino, Il teatro della Restaurazione e il Settecento, L'Ottocento e il Novecento. In questo secondo volume vengono presi in considerazione non soltanto i principali autori e la loro produzione, ma anche i luoghi, le modalità e la ricezione del fenomeno teatrale, secondo una pluralità di punti di vista e di approcci quanto mai varia e feconda. Nella prima parte, Elisabetta Tarantino ci restituisce l'ambiente e le figure che fanno da sfondo alla grande stagione teatrale shakespeariana: Thomas Kyd, Christopher Marlowe, George Peele, John Lyly. Nelle seconda parte, invece, Agostino Lombardo concentra la propria attenzione sugli aspetti più squisitamente poetici e culturali e sulla fortuna italiana di Shakespeare: sintetica summa delle esperienze di una vita di studi e di traduzioni, sorta di dialogo a distanza fra l'anglista e l'opera del grande drammaturgo d'intenso fascino, oltrechédi profonda erudizione.‎

‎Zanlonghi Giovanna‎

‎La regia teatrale nel secondo Novecento. Utopie, forme e pratiche‎

‎ill., br. La seconda stagione delle riforme teatrali del Novecento, maturata fra gli anni sessanta e ottanta, ha elaborato teorie e prodotto esperienze di assoluta originalità. Il "nuovo teatro" appare centrato sulla figura di un regista per lo più demiurgo e creatore, del tutto autonomo rispetto al testo letterario di partenza. Centralità dell'attore, valore della comunicazione interpersonale, multiculturalità, ricerca di una risposta alla crisi della forma, invenzione di nuove pratiche comunitarie sono alcune delle istanze fondative di questo segmento della storia della regia. Il volume presenta alcune fra le figure di punta della regia teatrale del secondo Novecento, da Grotowski a Barba, da Kantor a Wilson, da Brook a Strehler.‎

‎Gieri Manuela‎

‎Cinema. Dalle origini allo studio system (1895-1945)‎

‎ill., br. Nel viaggio che porta l'immagine ad acquisire prima movimento, poi colore e suono, nel percorso che conduce alla scoperta del cinematografo, alle prime sperimentazioni e quindi alla maturità del mezzo, la storia del cinema è significativamente segnata dall'incontro di arte, spettacolo e industria. Sia che si abbracci la tesi di André Bazin, secondo la quale il cinema pre-esiste alla sua invenzione nelle menti degli esseri umani già nel momento in cui essi desiderarono riprodurre il mondo così come esso è, sia che si veda il cinematografo come uno degli esiti di un insaziabile desiderio di spettacolo oppure come una delle innovazioni tecnologiche che hanno per sempre modificato il nostro mondo dell'esperienza tra Otto e Novecento, ci si troverà sempre davanti a un evento complesso. Per dare ragione di questa complessità, in una prospettiva rigorosamente didattica, il volume individua sette percorsi all'interno dello sviluppo storico del cinematografo nel periodo che va dal precinema al trionfo dello studio system, tenendo presente che il fare filmico e l'evento cinema nella sua totalità si sostanziano e si articolano in tre momenti principali: produzione, distribuzione ed esercizio.‎

‎Bonini T. (cur.)‎

‎La radio in Italia. Storia, mercati, formati, pubblici, tecnologie‎

‎br. Chi ascolta la radio? Come è cambiato il suo pubblico? Perché tutte le emittenti trasmettono Adele? Che cosa significa fare la radio ai tempi di Facebook? Nel rispondere a queste domande, il volume disegna una mappa del paesaggio radiofonico italiano nell'epoca della società in rete, avvalendosi di 1146 ore di radio analizzate nel dettaglio, dai formati dell'informazione a quelli dell'intrattenimento musicale pop e classico. Viene così offerta una panoramica del presente e del futuro prossimo della radiofonia italiana che prende in esame i generi attuali, lo stato di salute del mercato pubblico e privato, la radiofonia comunitaria e quella delle università, il cambiamento del valore dell'audience, l'incrocio con i social media, le nuove tecnologie digitali all'orizzonte, il futuro degli archivi sonori storici, i nuovi servizi di distribuzione della musica che stanno scalzando il primato della radio come medium musicale. Gli autori, studiosi e professionisti della radio, ci restituiscono l'immagine di un mezzo nel guado tra l'epoca del broadcasting e quella del networking.‎

‎Trisciuzzi Maria Teresa‎

‎Hayao Miyazaki. Sguardi oltre la nebbia‎

‎br. Cinema d'animazione, fumetto e letteratura per l'infanzia si intrecciano in modo sorprendente nella trama del volume attraverso l'analisi delle più importanti metafore d'infanzia. Oggetto dello studio è il grande maestro giapponese di anime Hayao Miyazaki - fumettista, sceneggiatore, animatore, regista e produttore -, ormai consacrato tra i principali narratori mondiali dell'animazione, le cui opere aprono una porta su un mondo di storie dedicato interamente all'infanzia e all'adolescenza. La qualità e le potenzialità pedagogiche di questo autore sono tutte giocate sull'attenzione che pone alle varie fasi della vita e all'importanza che ogni momento di crescita e di apprendimento rappresenta nel percorso di tutti i suoi personaggi. Rivoluzionando le categorie tradizionali dell'animazione, spinto dal desiderio di esplorare e scoprire ciò che c'è "oltre la nebbia" della contemporaneità, Miyazaki propone realtà alternative e originali modelli d'infanzia e di comunicazione. Eroine ed eroi non restano avvolti nella nebbia, ma varcano con leggerezza, spesso in volo, le soglie di mondi incantati ad altri preclusi.‎

‎Ripari Edoardo‎

‎Storia cinematografica della letteratura italiana‎

‎br. Lo studio dei rapporti tra letteratura e cinema ha da tempo suscitato la giusta attenzione. E tuttavia è assente un'indagine sistematica dei film che, nel corso di un secolo, hanno raccontato le grandi opere della letteratura italiana, inserite nella prospettiva della loro ricezione. Esiste, del resto, una vera e propria storia cinematografica della letteratura italiana, sommersa e da ricostruire, che, dal Medioevo, attraversa i secoli per giungere ai nostri giorni. L'autore colma questa lacuna, nella convinzione, dal punto di vista didattico, che questa storia sia parte essenziale del percorso che dal testo letterario a quello audiovisivo ricodifica e dà nuovo significato al "classico", riavvicinando l'alterità fra le dinamiche politico-sociali della pagina scritta e le esigenze del presente. Con sguardo rinnovato potremo così leggere le opere della nostra letteratura e vederne e ripensarne le interpretazioni cinematografiche, che ne rappresentano l'inesauribile fortuna.‎

‎Pilates Joseph H.‎

‎La vostra salute‎

‎ill., br. La vostra salute è il primo libro di Joseph H. Pilates e precorre di circa dieci anni il più noto Ritorno alla vita. E qui che Pilates presenta per la prima volta l'idea fondamentale secondo cui gran parte dei disturbi fisici deriva da una postura scorretta della colonna vertebrale e fornisce consigli che possono essere applicati già ai neonati. Con l'ausilio di immagini e fotografie dell'epoca illustra in modo chiaro la tecnica di respirazione alla base del suo metodo per concludere che uno stato normale di salute equivale a una condizione di benessere che non riguarda soltanto il corpo, ma anche la mente. Infatti, secondo il metodo di Pilates, l'equilibrio di mente e corpo è la via per la felicità cui l'essere umano è destinato. Prefazione di Anna Maria Cova.‎

‎Grignaffini Giorgio; Bernardelli Andrea‎

‎Che cos'è una serie televisiva‎

‎brossura Negli ultimi anni le serie si sono imposte nel panorama televisivo internazionale, diventando il genere più amato e più apprezzato da pubblico e critici. Nel libro si analizzano le forme e i modelli della serialità; si ripercorre la storia che ha portato un genere considerato ripetitivo e stereotipato a trasformarsi in un laboratorio di ricerca e innovazione; si illustra il percorso creativo e produttivo che conduce alla realizzazione di una serie televisiva e se ne ipotizzano nuove possibilità di sviluppo nello scenario multimediale. Un testo, destinato agli studenti e agli appassionati, che aiuta a comprendere meglio il genere che sta rivoluzionando la televisione e non solo.‎

‎Solima Ludovico‎

‎Management per l'impresa culturale‎

‎br. Come può essere definita un'impresa culturale? Che cosa sono le industrie culturali e le imprese creative? E quali sono i principali problemi di gestione che affrontano organizzazioni quali musei, teatri, fondazioni liriche, archivi o biblioteche in un contesto altamente dinamico come quello attuale? Il volume fornisce una risposta a questi interrogativi, approfondendo temi quali il rapporto tra cultura e sviluppo territoriale, il ruolo dei siti Unesco e delle città capitali della cultura, l'evoluzione del concetto di distretto industriale. Si pone inoltre attenzione agli strumenti manageriali a disposizione delle imprese culturali, funzionali alla pianificazione strategica, allo sviluppo di azioni di audience development, alle attività di valutazione. Ampio spazio viene poi dedicato all'impatto delle nuove tecnologie sulla gestione dell'impresa culturale, considerando il ruolo dei social media, delle soluzioni di realtà virtuale e aumentata, del gaming, della stampa 3D nonché dei paradigmi tecnologici emergenti: Internet of Things, Big Data e Intelligenza Artificiale. Infine, vengono considerate le tematiche connesse al finanziamento delle imprese culturali, tra intervento pubblico e mecenatismo privato.‎

‎Ceragioli Luigi‎

‎Ginnastica aerobica. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Dalla fine degli anni Sessanta in poi l'aerobica è stata protagonista di una rivoluzione epocale nel rapporto di uomini e donne con lo sport e con il proprio corpo. Ancora oggi, con le sue molteplici declinazioni, dallo step allo spinning all'aquagym, e nei diversi stili che la distinguono, latino, funky, afro, questa disciplina rappresenta il cardine del fitness.‎

‎Salmeri Alessandro‎

‎Nodi per la barca, lo sport e il tempo libero‎

‎ill., br. Un manuale completo per imparare a fare i principali nodi utilizzati nella nautica e in alcuni sport come l'alpinismo. Oltre 150 tipologie, che comprendono legature e impiombature, spiegate in modo semplice e chiaro con l'aiuto di sequenze di illustrazioni e foto. Nodi di avvolgimento, per vincolare, sospendere, unire... utilissimi anche in molte attività che si praticano nel tempo libero, dalla pesca al campeggio.‎

‎Turci Alberto‎

‎Scacchi. Il primo manuale‎

‎br. Tutto quello che bisogna sapere per insegnare ai bambini a giocare a scacchi: le regole di base, le mosse di ogni pezzo, le strategie di attacco e di difesa. Di facile consultazione grazie a numerosi diagrammi e illustrazioni, il manuale vi accompagna nelle varie fasi di una partita, suggerendo tattiche e mostrando gli errori più comuni. Quattro simulazioni di partite, alcuni incontri storici fra grandi maestri e pratici test finali metteranno alla prova voi e il vostro bambino.‎

‎Bene Carmelo‎

‎Sono apparso alla Madonna‎

‎br. "Sono apparso alla Madonna è l'esperienza e la frase che Carmelo ha scelto come titolo e come vertice della sua prima autobiografia. Una frase che non ha mai amato ripetere - lui che amava repertoriare e ribadire le sue battute migliori - ma che tutti invece ripetono quando pensano a Carmelo. La ripetono avversari o complici - è lo stesso - come fosse il massimo della provocazione o della dissacrazione, spesso dimenticandosi (gli uni e gli altri) che Carmelo è sì il campione teatrale della libertà ma anche il maestro della verità del teatro. E in verità e in teatro non ha senso ripetere una frase come quella, poiché 'sono apparso alla Madonna' non è mai stato un dire ma un fare di Carmelo Bene, un evento che ha segnato il corpo del suo attore e il corpus delle sue opere: apparire alla Madonna è diventato complemento della sua grazia e compimento del suo genio." (Dalla Postfazione di Piergiorgio Giacché)‎

‎Casetti Francesco‎

‎L'occhio del Novecento. Cinema, esperienza, modernità‎

‎ill., br. Il cinema è stato l'arte che meglio ha saputo incarnare la grande svolta che il Novecento ha rappresentato nella Storia dell'uomo, non solo per la modernità tecnologica dei suoi mezzi, ma anche, e in senso più profondo, perché ha saputo dar voce e influenzare una nuova società con diverse esigenze estetiche. Alternando la rilettura di una quindicina di capolavori (da "Quarto Potere" a "Blow Up", da Griffith a Ejsenstejn) a squarci di teoria degli anni venti e trenta (Benjamin, Kracauer, Delluc, Epstein), e a un'analisi di alcuni procedimenti tecnici tipici del linguaggio cinematografico, Francesco Casetti guida il lettore alla riscoperta del cinema e della modernità, chiarendo perché il cinema vada considerato l'autentico "occhio del Novecento".‎

‎Bartezzaghi Stefano‎

‎Parole in gioco. Per una semiotica del gioco linguistico‎

‎br. Non c'è lingua e non c'è epoca in cui non si sia giocato con le parole: troviamo giochi di parole nei testi più solenni di religioni, letterature, filosofie. Sono una dimensione comune a tutti: dagli analfabeti ai premi Nobel. Ed è proprio dalla classicità e dal folklore che la cultura di massa ha ripescato le più curiose ed enigmatiche combinazioni linguistiche per adattarle alla contemporaneità. Dall'enigmistica alla pubblicità, dalla satira ai tweet, la lingua mette in gioco le parole in modo che ci avvincano ancora prima che convincerci. In queste pagine Stefano Bartezzaghi ci spiega la natura di queste scintille dell'intelligenza e ci invita ad appropriarcene.‎

‎Le più belle barzellette sulla Juve‎

‎br. La Juventus è la Vecchia Signora del calcio italiano. Vecchia Signora, però, fortunatamente non noiosa. Perciò, con il dovuto rispetto, possiamo ridere anche di lei. Per esempio, pensiamo alla Juve di quest'anno. Sapevate perché Del Piero deve bere tanta acqua? Per digerire i cinque o sei gol che si mangia a ogni partita! E, se sciaguratamente cade un aereo con a bordo Molinaro e Tiago, chi si salva? La Juve! I bianconeri sono sempre stati campioni della risata, in tutta la loro lunga e gloriosa storia. dai tempi di Causio: poco dopo averlo accolto alla Juve, l'Avvocato gli domandò come si trovasse sua moglie a Torino. E il Barone: "Benissimo, le ho pure regalato un dossier di diamanti!". Dopo la retrocessione, che cosa volevano i tifosi di più dalla vita? Un amaro Luciano! Dopo quelle su Milan e Inter, una nuova serie di barzellette dedicate alla Juventus, che con il suo proverbiale stile sa divertire dentro e fuori dal campo di gioco, juventini e non.‎

‎Zeami Motokiyo; Sieffert R. (cur.)‎

‎Il segreto del Teatro Nô‎

‎ill.‎

‎Fine Reuben‎

‎La psicologia del giocatore di scacchi‎

‎br.‎

‎Raphaelson Samson‎

‎L'ultimo tocco di Lubitsch‎

‎br. Fra le leggende del cinema spicca quella del "tocco di Lubitsch": l'impronta, il sigillo che faceva sì che qualsiasi storia, toccata dalla mano di Lubitsch diventasse qualcosa di unico. Ma chi era Lubitsch? Questa testimonianza su di lui, pubblicata nel 1981 sul New Yorker, mai raccolta in un volume fino ad ora, appare pertanto preziosa e si potrà notare che "il tocco di Lubitsch" si è trasmesso, per uno strano processo di osmosi, anche all'amico e collaboratore Samson Raphaelson. Con una nota di Enrico Ghezzi.‎

‎Franzosini Edgardo‎

‎Bela Lugosi. Biografia di una metamorfosi‎

‎ill., br.‎

‎Sprawson Charles‎

‎L'ombra del massaggiatore nero. Il nuotatore, questo eroe‎

‎ill.‎

‎Dimitrijevic Vladimir‎

‎La vita è un pallone rotondo‎

‎br. Il calcio pone questioni assai ardue. Per esempio qual è il limite che accomuna Pelé e Platini? Perché Beckenbauer è simile ad un epigono di Paul Valéry? Qual è la colpa esasperante di Helenio Herrera? E infine, è in grado il calcio, il "re dei giochi" a sopravvivere all'epoca della sua riproducibilità televisiva? Dimitrijevic affronta questi temi senza battere ciglio; Dimitrijevic che, grazie al calcio, è riuscito a fuggire dalla Jugoslavia degli anni Cinquanta e a ottenere un permesso di soggiorno in Svizzera. Un permesso grazie al quale, abbandonato il calcio, ha potuto fondare la casa editrice L'Age d'Homme.‎

‎Flaiano Ennio; Longoni A. (cur.)‎

‎Lo spettatore addormentato‎

‎br. Chiunque si sia appisolato a teatro o durante un concerto - sostiene Flaiano sa bene che è nel passaggio dalla veglia al sonno che "la rappresentazione o la melodia o il dialogo si liberano da ogni scoria, diventano liquidi, celestiali": in quei brevi istanti, insomma, si ha "lo spettatore perfetto". In realtà, nella sua lunga attività di critico teatrale, Flaiano è stato uno spettatore tutt'altro che "addormentato": appassionato, semmai, vigile e sferzante. Come quando irride il repertorio blandamente ameno ed 'evasionista' dei primi anni Quaranta, denso "di buoni sentimenti, di gioia di vivere e di grossi stipendi", e così rispondente ai desideri del pubblico che - profetizza - "non è lontano il giorno in cui le commedie, all'Eliseo, sarà lo stesso pubblico a scriverle e a rappresentarle". E nel 1943, rievocando l'esaltazione di una vita "scioccamente borghese", scriverà veemente: "Amo Shakespeare, Calderón, Molière che hanno lasciato centinaia di opere tuttora vive ma ammiro quei loro spettatori che pretesero opere tanto perfette con il loro enorme e sapiente appetito". Il fatto è che in un Paese dove è lecito essere anticonformisti solo "nel modo giusto, approvato", Flaiano è riuscito a esserlo sino in fondo, caparbiamente, che recensisse la "Salomè" di Carmelo Bene, il "Marat-Sade" messo in scena da Peter Brook o "Ciao Rudy" di Garinei e Giovannini.‎

‎Lee Gypsy Rose‎

‎Gypsy‎

‎br. "Chi vuoi immergersi in un mondo in apparenza effervescente e animato da sceniche ironie, che ci proietta dietro le quinte di quell'America della Depressione a cui il cinema ha dato tante versioni, mettendo in passerella vivaci donnine del palcoscenico e gangster truci, legga questo libro di memorie in cui si sbizzarrisce il talento di Gypsy Rose Lee: la leggendaria spogliarellista Gypsy... Gypsy ci è presentata con la spregiudicatezza della mitica Mae West, sbrigativa come Bette Davis. Il suo destino consiste nell'attraversare, come un turbine, le sordidezze e le effimere estasi del mondo dello spettacolo americano, sempre riscattandosi con uno humour che rimanda ai fratelli Marx." (Alberto Bevilacqua)‎

‎Sanguineti Tatti‎

‎Il cervello di Alberto Sordi. Rodolfo Sonego e il suo cinema‎

‎br. Questo è un libro sul cinema come abitualmente non se ne leggono, per la semplice ragione che non ne vengono scritti. Parte da lunghe conversazioni fra Tatti Sanguineti e uno dei personaggi forse meno noti, ma più singolari e influenti del cinema italiano nel periodo d'oro: Rodolfo Sonego, sceneggiatore di tutti i film maggiori di Alberto Sordi, dal 'Vedovo' a 'Una vita difficile' allo 'Scopone scientifico'. Ricostruisce, attraverso la rievocazione di volta in volta malinconica, sorridente, abrasiva, feroce di Sonego, molte delle vicende accadute in quell'immane circo le cui attrazioni erano la Mangano, la Lollo o Laura Antonelli, i cui domatori potevano chiamarsi Carlo Ponti o Federico Fellini, e il cui impresario occulto, ben nascosto dietro le quinte, era il suo primo censore: Giulio Andreotti. Lascia intendere come, di qualsiasi viaggio in Italia, una lunga sosta nel cervello di Alberto Sordi continui a essere una tappa estremamente formativa. Ma soprattutto, una battuta dopo l'altra, ci racconta un cinema molto diverso, e molto più sontuoso, di quello che vediamo in sala: una colossale fantasmagoria di aneddoti, chiacchiere a notte fonda in stadi decrescenti di lucidità, fantasticherie su film da fare, sceneggiature per film mai fatti, rulli perduti e fortunosamente ritrovati, scene tagliate e poi, miracolosamente, ricomparse.‎

‎Marx Groucho‎

‎Groucho e io‎

‎ill., br. Come sappiamo dalle sue strepitose lettere, nonché dalla leggenda che circonda la sua carriera di attore, Groucho Marx era Groucho in ogni sua manifestazione, e la comicità che irradiava sullo schermo si nutriva delle ricche assurdità della sua vita. Così, un'autobiografia di Groucho non poteva certo somigliare alle tediose elencazioni di travolgenti successi che spesso costituiscono le vite delle star. E alla fine, usciremo da questo libro storditi e felici come dopo aver visto uno dei suoi migliori film.‎

‎Giori Mauro‎

‎Nell'ombra di Hitchcock. Amore, morte e malattia nell'eredità di «Psycho»‎

‎br. "Nella letteratura su Alfred Hitchcock, pur sterminata, vi è ancora un aspetto singolarmente trascurato: la fortuna di cui ha goduto presso i colleghi, notoriamente vasta almeno quanto quella di pubblico e critica. Questo volume offre un contributo per colmare tale lacuna, sottoponendo ad analisi alcune riscritture di quello che è stato al contempo uno dei film più innovativi di Hitchcock e il suo maggior successo commerciale: Psycho (1960). Nel suo primo mezzo secolo di vita, la vicenda di Norman Bates ha ispirato senza soluzione di continuità parodie, seguiti e rifacimenti, non di rado in polemica fra di loro, mentre innumerevoli sono state le citazioni e le allusioni ai momenti più iconici del film. Al di sotto delle variazioni di superficie, si intende mettere in luce come l'oggetto più problematico e più malleabile di tali rielaborazioni siano state le inquietudini sollevate dal legame tra sessualità, malattia e morte stabilito dal modello hitchcockiano. Se ne verificheranno i risultati - in funzione del mutare dei contesti culturali e delle ideologie - in opere che spaziano da Homicidal (1961) di William Castle alla forma più estrema di parodia, quella in chiave pornografica, passando per Frenzy (1972) dello stesso Hitchcock, per i diversi ripensamenti di Brian De Palma, gli horror slasher degli anni Settanta e Ottanta, i numerosi sequel (cinematografici e letterari) e il remake diretto da Gus Van Sant nel 1999".‎

‎Marinò Angelo‎

‎Feste spettacoli e teatro a Pisa nell'età dei Medici e dei Lorena (1588-1798)‎

‎ill., br. Il testo ripercorre gli eventi spettacolari tenutisi a Pisa nel Seicento barocco e nel Settecento illuminista. Un ampio arco cronologico, ricostruito puntualmente, che va dall'età di Ferdinando I dei Medici (1587) ai tempi di Ferdinando II d'Asburgo-Lorena (1798). Due parti fondamentali compongono la struttura del volume. La prima introduce al corpo essenziale della ricerca con una carrellata sullo stato di salute del teatro pisano dalle origini fino al Secolo dei Lumi. La seconda consta di 312 schede documentarie, ordinate cronologicamente, che informano il lettore e gli studiosi specialisti della produzione teatrale delle epoche prese in esame a Pisa. Una catalogazione possibile soprattutto grazie ai libretti a stampa sopravvissuti e qui mostrati ed esaminati per la prima volta. Il libro è arricchito da inedita iconografia di frontespizi dei libretti più rari, da note con recensioni, cronache di stampa, bibliografiche e microschede con notizie di cantanti, librettisti, compositori, coreografi, stampatori, soprattutto pisani; e si completa con alcuni indici indispensabili per la pratica consultazione. Un viaggio che restituisce nomi, voci, immagini a luoghi scomparsi o forse dimenticati - Stanzone delle commedie, Teatro Pubblico. Teatro Prini, Teatrino Ceuli, Teatrino Rondoni, Teatrino della Seta - che costellano una feconda storia teatrale di cui Pisa è stata protagonista.‎

‎Sainati Fabrizio; Renzoni Stefano; Alberti Maria; Bruni S. (cur.)‎

‎Storie di un teatro. Per i 150 anni del teatro Verdi‎

‎ill., br. Il 12 novembre 1867 con il "Guglielmo Tell" di Gioacchino Rossini si inaugurava il Regio Teatro Nuovo, che dopo la morte del grande compositore venne intitolato a Giuseppe Verdi, nome che ancor oggi caratterizza il massimo istituto teatrale di Pisa, realizzato in pochi anni, subito dopo l'unità d'Italia, da un gruppo di cittadini al fin di dotare Pisa di un moderno teatro dove si rappresentassero spettacoli d'opera e di prosa. Di lì a poco, a partire dal 1889 il palcoscenico del teatro vide lo svolgersi anche di spettacoli drammatico-coreutici messi in scena dagli studenti della goliardia universitaria. Il teatro divenne così, fin da subito, la principale istituzione pisana votata allo spettacolo e le tavole del suo palcoscenico sono state calcate nei suoi centocinquanta anni di vita da tutti gli artisti italiani, ma anche internazionali, che hanno inciso il proprio nome nel pantheon delle rappresentazioni drammatiche, musicali, coreutiche. Attraverso un gruppo di scritti che affrontano le vicende della costruzione dell'edificio e delle trasformazioni urbanistiche del quartiere entro cui fu inserito, unitamente alla storia della vita e delle stagioni teatrali che hanno segnato la vita culturale di Pisa dai primi anni del Regno d'Italia a oggi, il volume ricostruisce anche con l'ausilio di nuovi documenti e di una documentazione fotografica il vivace profilo di un teatro che è stato ed è protagonista della vita culturale della città e della nazione.‎

‎Nicastro Daniele‎

‎Campioni dell'automobilismo di ieri e oggi. Ediz. a colori‎

‎ill., ril. Vittorie e sconfitte, sacrifici e trionfi: tutte le emozioni dell'automobilismo da rivivere attraverso la storia e le imprese dei suoi leggendari protagonisti. Età di lettura: da 7 anni.‎

‎Albanesi Roberto‎

‎Correre per vivere meglio. Dal principiante all'agonista‎

‎ill., br. Questo libro vuole essere la guida, l'allenatore, l'amico che accompagna il percorso di tutti coloro che avvertono l'esigenza di iniziare a praticare la corsa, una disciplina antica, ma dal fascino sempre vivo. È la guida di riferimento del wellrunning, il modo di praticare la corsa che ha come obiettivo principale il miglioramento generale della qualità della vita. Strada facendo, si scoprirà che tale modo non è affatto in contraddizione con la pratica agonistica amatoriale della corsa, per cui "Correre per vivere meglio" potrà essere utile anche a tutti coloro che da principiante vorranno diventare runner esperti. Tra gli argomenti trattati figurano: tutti i consigli e i programmi d'allenamento per il principiante, la definizione di un modello alimentare per l'atleta, la fisiologia della corsa, la teoria dell'allenamento, la medicina sportiva, programmi d'allenamento per distanze che vanno dai 5000 m alla mezza maratona, la corsa e l'età, come controllare l'invecchiamento.‎

‎De Pascalis Pierluigi‎

‎Vigoressia. Quando il fitness diventa ossessione‎

‎br. Riconoscere la vigoressia, distinguendola da una sana passione sportiva o da una sempre auspicabile cura per il proprio corpo e per la propria forma fisica, non sempre è facile. Questo volume offre una prospettiva globale del fenomeno - sportiva, sanitaria e psicosociale -, facendo ricorso a un gran numero di casi concreti e ai dati statistici ad oggi disponibili, con l'intento di agire soprattutto in termini di prevenzione. Pierluigi De Pascalis ci accompagna sapientemente nelle zone oscure dello sport, quando questo cessa di essere un elisir di salute e diventa strumento distruttivo per alleviare la propria sofferenza interiore.‎

‎Gori Gianfranco Miro‎

‎Circal de giudéizi. Santarcangelo di Romagna nell'esperienza culturale del secondo dopoguerra. Cinema e televisione (E')‎

‎ill.‎

‎Casari Matteo‎

‎Teatro, vita di Mei Lanfang‎

‎brossura‎

‎Azzaroni Giovanni‎

‎Teatro in Asia. Vol. 4: Nepal, Bhutan, India, Sri Lanka‎

‎ill., br. Con il ritorno di Rama e Sita ad Ayodhya si conclude il viaggio iniziatico intrapreso dall'eroe per liberare la moglie rapita dal demone Ravana, re di Lanka. Le sue peregrinazioni sono presenti nella cultura di tutti i paesi dell'Asia, tranne Corea, Cina e Viet Nam, terre non permeate dalla civiltà hindu. Ed è soprattutto il teatro che ha tratto ispirazione dalle gesta del guerriero che ancora continuano ad avvincere per il valore universale che rivestono, un viaggio alla ricerca di se stessi e della conoscenza. Sulle sue tracce l'autore si è mosso alla ricerca di modelli di teatro che sono parsi i più significativi.‎

‎Mitry Jean‎

‎Storia del cinema sperimentale‎

‎ill., br. In questo testo l'autore propone la sua interpretazione del contributo che il cinema sperimentale ha fornito all'affermarsi del cinema come arte autonoma, dotata di un suo statuto specifico. Il filo conduttore dell'analisi, che dalle opere ispirate alle avanguardie storiche si snoda fino ad arrivare alle produzioni underground di fine anni '60, è infatti il rapporto, apparentemente paradossale, fra le diverse forme d'arte e il cinema sperimentale. Quest'ultimo infatti, nella sua ricerca di un "cinema puro", affrancato da ogni elemento che non sia filmico, riesce a realizzare le proprie qualità più specifiche proprio attraverso le strutture e i linguaggi dell'arte, della musica, della letteratura.‎

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