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ROSMINI SERBATI, Antonio.
Filosofia della politica. (P.I:) Della sommaria cagione per la quale stanno e rovinano le umane società . (P.II:) La società e il suo fine.
in-8, pp. XXI, 562, bella leg. coeva in m. pelle, titolo e fregi in oro al dorso. Prima edizione. E'il volume XX delle Opere Edite e Inedite di Rosmini. Si compone di due saggi, indicati nel titolo, di fondamentale importanza per approfondire il pensiero filosofico politico rosminiano. Venne ristampata nel 1858 dal medesimo Pogliani, unendo quattro altri saggi scritti dall'autore in età giovanile e ricuperati. Ottimo esemplare.. .
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BIBBIA.
sacrosancta veteris et novi instrumenti, iuxta vulgatam et consuetam aeditiones tum ad hebraicam veritatem...
in-8, ff. (8), 506, (6, ultimo bianco), legatura antica in cartone rustico. Impresa dello stampatore al titolo, testo in minuto carattere tondo, privo di commento e con i paragrafi segnati con lettere. Interessante edizione che ben testimonia il complesso clima pre-tridentino. Fu cura di Giacomo Giunta, come specifica nell'Avviso al Lettore, fondere ed integrare l'interesse per gli studi biblici ed ebraici molto in voga nella prima metà del Cinquecento (si veda per confronti testuali anche la traduzione del Pagnino da lui pubblicata nel 1528) con la Vulgata di San Girolamo. Edizione di notevole interesse filologico. Esemplare con tracce di polvere e alcune gore n.t., antiche note di possesso ms. al titolo.. La Bibbia a Stampa da Gutenberg a Bodoni, 54 per altra ediz. Giunta..
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GERDIL, Sigisme.
Recueil de dissertations, sue quelques principes de philosophie et de religion.
in-12, pp. VIII, 288, (4), leg. coeva in p. pelle (consunta agli spigoli), titoli e fregi in oro al dorso, tagli rossi. Edizione originale. Ottimo esemplare, pulito.. Brooks 391; Melzi, II, 275;.
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VISCARDI, Gio. Andrea.
Dialogo della Miseria della Vita Humana et della Certezza della Vita Eterna. Con tra Orationi del medesimo, et la Incoronatione di Massimiliano Imperatore, di Re di Boemia, e di Re de Romani.
in-4, pp. (4, titolo e dedica al Cardinale Federico Cornaro), ff.46, fregi e iniziali istoriate in silografia. Bella legatura 700sca cartonata e decorata in oro. Carattere corsivo e romano. Profondo studio filosofico. e sociale del Viscardi, studioso di legge e di storia patria, noto oratore, autore di sei altre opere in fine cinquecento. Edizione originale.. Bologna, Ediz. Lombarde della Trivulziana, n.39..
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FARINA, Giulio.
Grammatica della Lingua Egiziana antica in caratteri geroglifici.
in-16, pp. IX, 213, cartonato editoriale. Seconda edizione (prima 1910), apparsa nello stesso anno anche in francese, di questa grammatica sulla lingua egizia, ritenuta dall'autore strettamente correlata con il semitico. Ottimo esemplare di studio ancora fondamentale.. .
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REINESIUS, Thomas.
Epistolae ad cl. v. Christianum Daumium in quibus de varis scriptoris disseritur, loca obscura multa illustrantur...
in-4, pp. (36), 345, (3), titolo in rosso e nero, leg. d'epoca in m. pergamena ed angoli, piatti in carta decorata, titolo ms. al dorso. Prima edizione, non comune, di questo epistolario composto di 127 lettere di contenuto storico, filologico e grammaticale. L'autore fu medico, filologo e antiquario. (Esemplare uniformemente brunito).. Graesse, VI, 73..
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MAI, Angelo - PHILO IUDAEUS.
De Cophini Festo et De colendis parentibus. Cum brevi scripto de Jona (graece et latine). - (Con:) VIRGILII MARONIS interpretes veteres:
2 parti in un vol., in-8, pp. XX, 36; (2), XLIV, 80; (3, con elenco delle pubblicazioni del Mai). Ambedue le parti sono dedicate a Leopoldo, Principe ereditario di Toscana, ed entrambe sono precedute da lunga prefazione di Angelo Mai. Prima edizione di questo gruppo di scritti, ritrovati ed editi dal Mai. La prima parte contiene porzioni di opere, con testo greco e latino, di Filone Ebreo, nato ad Alessandria intorno al 20 a.C. La parte seconda del volume abbraccia una quantità di frammenti dei commenti dei vari interpreti delle opere di Viriglio; essi, come le due belle incisioni al tratto presenti, da un codice dell'Ambrosiana. (Per legatura e pregi tipografici vedi scheda precedente).. De Backer-Sommervogel V, col. 329, nn. 19 e 20. DBIt., vol. 57, pp. 517-520 e Brunet III, 1311 (entrambi non registrano questi scritti)..
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PLUCHE, Noël-Antoine.
Histoire du Ciel, ou l'on recherche l'Origine de l'Idolatrie,
2 vol, in-8, pp.XXXVII, (3), 518, (2); (4), 528, (12), leg. coeva p.pelle, dorsi ornati (lievi difetti alle cerniere). Antiporta allegorico e 23 tavole inc. f.t., tutte nel tomo primo. Terza edizione (la prima 1740) di un importante e profondo trattato di filosofia ermetica e astrologia esaminate nei secoli sino alle teorie di Newton, Cartesio, Descartes, e altri. N.A. Pluche, letterato e colto filosofo francese (1688-1761), fu autore di alcune altre opere analoghe alla presente. (Esemplare mancante di una delle tavole f.t.).. Caillet, III, 8750; Cantamessa, III, n. 6206..
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Ebraica - DE ROSSI Jo. Bernardus.
De Praecipuis Caussis, et momentis neglectae a nonnullis Hebraicarum Litterarum disciplinae. Disquisitio elenchtica.
in-4, pp. (16), 207, (1), leg. mod. p. pelle con bordura a secco sui piatti, tit. oro al dorso. Testo in car. rom. con passi in arabo ed ebraico. Prima edizione di questo lavoro assai importante che indaga sulle cause per le quali all'epoca veniva negata l'utilità e la necessità dello studio della lingua ebraica; l'opera si pone quale "significativa testimonianza della tensione tra teologia e filologia determinatasi nel mondo cattolico sullo scorcio del XVIII secolo a seguito della conoscenza dell'ebraistica protestante...". La pubblicazione valse al suo autore un impiego al Museo Reale di Torino e subito dopo la nomina a professore di teologia nell'Università di Parma. Il De Rossi (Castelnuovo Nigra, Torino, 1742-1831) fu il più grande studioso ed esperto, oltreché dell'ebraico, di altre lingue semitiche quali l'aramaico, il siriaco, il samaritano e l'arabo). A lui si deve l'opera che "fece epoca negli annali della tipografia", quegli "Epithalamia", stampati nel 1785 da G.B.Bodoni cui premise una lunga dissertazione e dove compaiono per la prima volta caratteri esotici. Ottimo esempl. a pieni margini.. DBIt., XXXIX, pp. 205 e segg..
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PICCOLOMINI, Alessandro.
La prima (e la seconda) parte della Filosofia Naturale di m. Alessandro Piccolomini.
2 vol. in-8, pp. (32), 450, (numerosi errori nella paginazione), (1), 22, (2); (16), 450 (rilegato con inversioni da p. 128 a p. 145, ma completo), (30), leg. coeva p. pergam. floscia. Impresa dello stampatore ai titoli, illustrazioni n.t. per il vol. secondo; precedono il testo dediche a papa Giulio III e Ippolito d'Este. Prima edizione di ambedue le parti della Filosofia Naturale del Piccolomini, rare a trovarsi unite, in legature uniformi. Il trattato, diviso in complessivi 8 libri, affronta le principali teorizzazioni della filosofia naturale (definizione di materia, spazio, luogo...). Alessandro Piccolomini (Siena, 1508 -1579) fu vescovo titolare di Patrasso e Coadiutore dell'Arcivescovo di Siena dal 1574, Professore di Filosofia all'Università di Padova dal 1540, filosofo, teorico dell'arte e studioso di lettere classiche, fu astronomo e difensore della teoria tolemaica, autore dell'Orazione in lode delle donne (Roma 1549) e di numerosi trattati astronomici. Opera estremamente rara (legature con macchie, aloni di polvere ai titoli. Nota di possesso coeva al vol. II: "Ioannis Antonii Fabri Maceratensi").. STC 513. Adams P-1117 (seconda parte). Graesse V, 281. Manca a Gamba..
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TRISSINO, Galeazzo.
Delle Meditationi Spirituali.
in-8, pp. 146, ff. 3 n.n. (con errata, carta bianca, registro e colophon), leg. coeva in p. pergamena, tit. manoscritto al dorso. Precede il testo dedica dell'a. alle madri Cappuccine di Vicenza. Edizione originale di questa raccolta di riflessioni filosofiche su temi religiosi (misericordia, giustizia divina, miseria umana, misteri del rosario...). Buon esempl.. Cat. Vinciana 4878..
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LASENA, Pietro.
Dell'antico ginnasio napoletano.
in-4, pp. (6), 292, leg. coeva in p. pergamena, titolo manoscritto al dorso a nervi. Tit. entro struttura architettonica sormontato dalle armi del cardinale Barberini, cui l'opera è dedicata da Francesco Maria Brancaccio, testatine, finalini e iniziali istor. Presunta edizione originale (Graesse ne cita una del 1638, di cui non si è però trovato altro riscontro) di questo studio sul ginnasio napoletano in età romana: particolarmente interessanti paiono gli spunti sulla sua importanza socio-politica, sull'analisi delle fonti letterarie e archeologiche e sugli spettacoli che vi si celebravano, come i giochi Capitolini. Il Lasena (1590-1636) fu celebre erudito e filologo. La data dell'edizione si ricava dalla dedica. Buon esempl.. Vinciana 4476. Graesse IV, p. 113. Lozzi 3036 (ediz. 1688).
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MANSO, Giov. Battista.
I Paradossi overo dell'Amore. Dialogi.
in-4, pp. (48), 221, (1), leg. coeva p. perg. Impresa tipogr. al tit., fregi ed iniz. silogr. Dedica dell'editore, il libraio milanese G. Bordoni, a Gregorio Buoncompagni, marchese di Vignola. Nelle pagine prelim. componimenti in latino ed in volgare in lode dell'autore scritti da Crist. Martini, Ant. Blaguazzoni, G. A. Biffi, Giov. Soranzo ed Ant. Gallarati. La pag. 78 è interamente dedicata alla raffigurazione silogr. dei simboli dei pianeti influenti sull'amore. Prima edizione, ed unica, di interessante opera filosofica e dottrinaria che suscitò qualche polemica. E' divisa ''in cinque Dialoghi intorno alle cinque cagioni dell'Amore: formale, agente, materiale, finale, et istromentale'', tutti con nome diverso (Lo Scalea, Il Loffredo, Il Capece, L'Anversa, Il Bisaccio) ed aventi per interlocutore Torquato Tasso, del quale è anche il madrigale riportato a pag. 182 (cfr. Racc. Tassiana Bergamo n. 2977). G.B. Manso (Napoli 1561-1645), marchese de Villa, fu letterato e grande amico del Tasso, di cui scrisse una ''Vita'' (Roma, 1634); si rese celebre soprattutto per aver istituito a Napoli una scuola gratuita per l'istruzione e l'educazione dei giovani, legando i propri beni a quest'istituzione, detta il Collegio dei Nobili. Bell'esempl. marginoso (qualche lieve ingiallitura).. BMC, XVII sec., 528. Michel-Michel V, 98. Cat. Vinciana n. 3446. Gay III, 625. Graesse IV, 368..
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PEROTTUS, Nicolaus.
Cornucopiae, sive linguae latinae Commentarii...
3 parti in un vol. in-folio, ff. (79, manca l'ult.bianco), col. 1436, (1 f. bianco con sola àncora al verso); leg. coeva uso monastico in cuoio su assicelle, i piatti ornati a secco da 4 tondi con l'Agnus Dei e 2 floreali, scomparto centrale con decoro romboidale, dorso a nervi, fermagli in bronzo (mancano le chiusure in cuoio, cerniera anteriore restaurata). Nei ff. preliminari, oltre l'ampio indice, si legge la prefazione di Aldo del 1513; la dedica di Pirro Perotti al Duca di Urbino Federico, una breve Vita di Valerio Marziale, la dedica del Bembo a Leone X (1513), nonché due privilegi concessi ad Aldo da Giulio II (1513) e Alessandro VI (1502). Ancora aldina al titolo e al verso dei ff. K8 e Y8; testo in car. corsivo su due colonne, qualche passaggio in greco, Indice disposto su 5 colonne. Terza edizione aldina, dopo quelle del 1499 e 1513, di quest'opera celebre e fortunata, eruditissimo commento filologico a 147 Epigrammi di Marziale (dei circa 1200 che l'autore latino compose); seguono estratti da Vitellio, Varrone e Nonnius Marcellus. Il Perotti (Sassoferrato 1429-1480) fu celebre umanista e grammatico, autore della più stimata grammatica latina dell'Umanesimo (''Rudimenta grammatices''), arcivescovo di Siponto e Manfredonia e dal 1474 governatore di Perugia. Esempl. assai bello e marginoso, su carta forte, e in affascinante legatura (due antiche note di possesso sul primo f., traccia di timbro al verso; lieve alone di polvere al primo e all'ultimo f.).. Renouard 81.10. UCLA 132. Cataldi Palau 26..
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CASA, Giovanni della.
Trattato de Costumi, opera di M. Giovanni della Casa. Fatto nuouamente Italiano e Francese a commune utilità di quelli che si dilettano dell'una e l'altra lingua, di buone creanza. Le Galathée, faict nouvellement en Italien and Français...
in-8 piccolo (mm 124 x 78), pp. 240, testo italiano in tondo e testo francese a fronte in corsivo, emblema dello stampatore sul titolo, iniziali ornate. Bella legatura posteriore d'amatore, firmata Duru, in pieno marocchino granata, filetti a secco sui piatti, dorso a nervi con titolo oro, dentelle interna, tagli dorati. La traduzione francese è di J. du Peyrat, come indicato nella prima del 1573. La presente è la seconda ediz., assai curata e rara. Il testo italiano del Galateo apparve la prima volta in Firenze presso i Giunti nel 1560. Buon esemplare.. Gamba n.283-284 (altre ediz.). B.M.Sh.T:, p.152 (ediz. 1573)..
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TESAURO, Emanuele.
Il Cannocchiale Aristotelico o sia, idea dell'arguta, et ingegnosa elocutione,
in-4, pp. (16), 466, leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Impresa tipogr. al tit., fregi ed iniz. silogr. Dedica dello stampatore a Franc. Cristoforo Ambtmann. Pregevole edizione di quest'opera di grande successo all'epoca (almeno 9 edizioni si pubblicarono nella seconda metà del XVII sec., a partire dalla prima di Torino del 1654); essa concerne la retorica, filosofia, la linguistica, gli emblemi e le imprese, ed è sicuramente «la trattazione più completa, anzi più pedantescamente minuziosa e largamente esemplificata di quel canone d'arte che fu il fu il ''concettismo''..., vi s'intravede l'aspirazione alla conquista dell'estetica moderna, che è l'autonomia della creazione artistica» (Renda-Operti, Diz. letter. ital., p. 1145-6). Bell'esempl.. Michel-Michel VIII, 39-40; Praz, p. 513-4: Cat. Vinciana 3726-3729 (tutti con ediz. anteriori)..
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THEOPHRASTUS.
Caracterum ethicorum Capita duo.
in-4, pp. (10), 128, (10, di cui 2 bb.), leg. cart. post, tit. a stampa su tassello al dorso, tagli rossi. Ritratto dell'autore a m. busto, inc in rame da D. Cagnoni, in antiporta; fregio etrusco inc. in rame al frontespizio. Pregiatissima ediz. critica degli ultimi due capitoli dei Caratteri Morali del filosofo greco Teofrasto (IV sec. a.C.), discepolo di Aristotele e suo successore nella direzione del Liceo. I caratteri costituiscono una specie di galleria di ritratti morali e psicologici, e rivelano una penetrazione assai sottile della natura umana; furono imitati da molti, e con successo dal la Bruyère e Gasparro Gozzi. Precedono il testo, una dedica al Bodoni, ed una lunga e dotta prefazione, con utili indicazioni bibliografiche; indi il testo in greco e la traduz. latina e le annotazioni storiche e linguistiche. Grande varietà di caratteri tondi, corsivi, greci e latini. Bellissimo esemplare a pieni margini.. Brooks 315. De Lama, II, 41. Giani, II, 29: «E' un attento lavoro filologico dell'Amaduzio du di un codice vaticano dell'XI sec.»..
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VENIERO, Francesco.
I Discorsi sopra i tre libri dell'Anima d'Aristotele, divisi in quattro libri.
in-8, ff. (4), 134, (2), solida legatura settec. in piena pergamena rigida con unghia, duplice tassello bicolore in pelle con titolo oro al dorso. Impresa tipogr. al titolo, testatine ed inziali silogr., testo in elegante e nitidissimo car. rom. Dedica dell'a. all'omonimo Doge di Venezia. Prima edizione di questo trattato che interessa la filosofia, l'esoterismo (nel libro primo si parla delle ''potenze'' dell'anima) e la psicologia (il quarto libro si occupa dell'intelletto e delle sue funzioni). L'autore (nato ai primi del '500 e morto nel 1581, fratello maggiore del letterato Domenico), di notevole ingegno, fu considerato tra i più grandi filosofi e politici del tempo ed uno dei precursori della moderna scienza psicologica (cfr. Schueling, Bibliogr. des Psycologischen Literatur des 16 Jahrhunderts, 1967, p. 264). Ottimo esempl.. Manca all'Adams. BMC 718..
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JAVELLUS, Chrisostomus.
In omnibus Metaphysicae libris quaesita testualia metaphysicali modo determinata.
in-8, ff. (16, ult. b.), 414, (2, il secondo b.), leg. coeva p. perg. Impresa tipogr. sul tit. ed in fine, iniz. silogr., testo in chiaro car. tondo. Prima edizione di questo ampio dottissimo trattato di filosofia metafisica. L'autore (Casale Monferrato 1470 ca.- Bologna, dopo il 1538) fu teologo domenicano, totalmente dedito allo studio ed all'insegnamento; scrisse molte opere di carattere filsofico, contro il ''commentatore'' , in difesa dell'interpretazione tomistica di Aristotele. Ebbe rapporti con Pietro Pomponazzi. Ottimo esempl. (firma di possesso moderna nel margine alto del tit.).. Manca a STC e Adams (che registrano altre opere). Cfr. Enc. Catt. VI, 1532..
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GARZONI, Tommaso.
La piazza universale di tutte le professioni del mondo,
in-4, pp. (40), 958, (2 bb.), leg. coeva p. perg., tit. ms. al dorso. Marca tip. sul tit. ed in fine, grandi iniz. silogr., testo corsivo. Dedica dell'autore al Duca di Ferrara Alfonso II, seguono poesie di vari autori in lode del Duca e del Garzoni, viene poi una lunga lettera di quest'ultimo ad Abramo Colorni. Edizione non comune ed accresciuta, rispetto alla prima del 1585, della fortunata opera del Garzoni, il quale ''condusse vita ritirata, ma con occhio aperto sul variopinto spettacolo del mondo, alla cui visione, lepidamente pessimistica e caricaturale, egli diede forma e sapore col giuoco di un'erudizione libresca piacevole, sorprendente e bizzarra, usata a illustrare argomenti strani e inusitati...'' (Diz.Bompiani). Opera enciclopedica, interessante e curiosa di questo poligrafo romagnolo, nativo di Bagnacavallo, presso Ravenna (1549-1589), autore anche di altre opere bizzarre. Pubblicata nel 1585, ebbe enorme successo, fu sovente ristampata e tradotta in latino ed in tedesco; è divisa in 155 discorsi che forniscono una quantità infinita di notizie utili per la storia delle scienze, delle invenzioni e delle professioni e mestieri umani e pertanto viene registrata nelle bibliografie economiche (Kress e Cat. Einaudi). Tra l'altro, tratta "degli aritmetici, o maestri d'abaco, de' formatori d'almanachi, degli alchimisti, astrologi ed astronomi " (Riccardi I, 575); "de Musici, così cantori, come suonatori, ed in particolare de' Pifferi" (Fétis III, 411); e poi ancora di ''saltatori e ballarini, tamburini e tamburieri, formatori d'istromenti da sonare, antiquarij, architetti, cosmografi e geografi, chiromanti, maghi, marescalchi, spadari, spadaccini, tessitori, tintori, trincianti'', ecc. E' di un certo interesse anche per la filologia e la linguistica e, in quanto tale, viene registrata dal Gamba (n. 1415) che afferma: "Per le voci d'arti e mestieri può quest'Opera consultarsi con profitto..., ma convien farlo con discernimento, molti vocaboli essendo affatto lombardi e veneziani". Esempl. assai ben conservato (con antica firma sul tit. e qualche lavoro di tarlo nel margine interno dei primi ed ultimi ff.).. Kress Libr. n. 194. Graesse III, 32. Choix d'Olschki 6694. Per atre ediz. cfr. STC, Riccardi, Cat. Einaudi. Cantamessa, II, n. 2920..
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STEINER, Rudolf.
L'Initiation,
in-16, pp. 251, (2); broch. edit. Interessante studio di filosofia ed occultismo, di cui fanno parte anche gli articoli che Steiner aveva precedentemente pubblicato in: ''Comment acquiert-on la connaissance des mondes supérieurs?''. Studio dedicato allo sviluppo dell'uomo ed alla comprensione dei mondi soprasensibili.. .
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CASTELLANI, Giulio.
Adversus M. Tullii Ciceronis accademicas quaestiones disputatio.
in-8, pp. 178, (32), leg. m. perg. tit. ms. al dorso. Sul tit. stemma del card. Girolamo Dandino, cui l'opera è dedicata (colorato all'epoca). Prima edizione di quest'opera ''scritta allo scopo di confutare le conclusioni scettiche degli Academica di Cicerone... L'intero trattato è una vigorosa difesa della filosofia delle scuole dogmatiche...La comune esperienza derivante dai sensi ci indica che la certezza si può raggiungere: conclusione rifiutata dagli scettici...L'A. prende anche posizione contro alcune tendenze scettiche dei moderni, particolarmente quelle di Gianfrancesco Pico della Mirandola , che si era opposto all'aristotelismo difendendo uno scetticismo fideistico nel suo ''Examen vanitatis doctrinae gentium'' (Diz. Biogr. It., vol. 21, pp. 624-5). Il Castellani (Faenza 1528 - Roma 1586) fu buon letterato e filosofo, precettore dei figli di Cosimo I de' Medici e dal 1577 professore di filosofia alla Sapienza.. Manca all'Adams. BMC 155..
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Delle passioni, e vizi dell'Intelletto.
in-8, pp. CVI; (2), 145, (3 bb.), leg. cart. poster. L'opera, che è dedicata a Gaetano Valenti Gonzaga, istitutore dei figli degli Arciduchi Ferdinando d'Austria e Maria Beatrice d'Este, nella prima parte contiene utili precetti filosofico-morali e nella seconda raccoglie e controbatte, con abilità apologetica e sapienza filologica, varie censure mosse dai critici alle Georgiche di Virgilio. Ediz. originale, esemplare a pieni margini su carta forte azzurra, uscita dai torchi dello stampatore granducale (lievissimo alone d'umido nella prima parte).. .
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PIETROPOLI, Giampietro.
Matematica e poesia condannate dalla ragione. Paradosso.
3 vol. in-8, pp. 446, 475, 424, broch. orig. (cop. verdina con bordura silogr.). Opera curiosa e stravagante, non priva di dottrina, polemica nei confronti di tutto e tutti, con particolare malevola attenzione ai matematici, agli scienziati, astronomi, poeti e letterati, antiquari, ecc.. Manca alle Bibliografie generali..
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TRISSINO, Giovanni Giorgio.
Dialogo del Trissino intitulato il Castellano, nel quale si tratta de la Lingua Italiana.
in-folio piccolo (mm 275x175), ff. 20 non num., segnatura A e B8, C4. Legatura antica in cartonato muto. Impresa di Gianicolo al titolo raffigurante il vello d'oro su un albero custodito da un serpente, con le iniziali ''PT. IA.''' il tutto racchiuso in una bordura a filetti con un motto greco tratto dall'Edipo Re di Sofocle.. Edizione originale, assai rara, di opera composta in forma di dialogo ambientato nei giardini di Castel Sant'Angelo tra il castellano fiorentino Giovanni Ruccellai, alter ego del Trissino e Filippo Strozzi. L'opera si inserisce all'interno del dibattito 500esco sulla lingua italiana: il Trissino (illustre letterato e poeta, di Vicenza 1478-1560) sostenne l'importanza degli apporti di vari dialetti, dal napoletano al veneziano, dal siciliani al lombardo, nella formazione di una lingua nazionale; «lo scopo principale... di mostrare che la nostra lingua deè chiamarsi italiana, e non fiorentina o toscana» (Gamba). Ottimo esemplare a grandi margini, assai fresco.. Morsolin, Giangiorgio Trissino. Monografia d'un gentiluomo letterato nel secolo XVI, p. 479. Gamba 1704. Adams T 950. Mortimer 507 (nota).STC 381..
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ACCADEMIA DELLA CRUSCA.
Vocabolario degli Accademici della Crusca.
7 vol. in 4 tomi in-4, testo su tre colonne, pp. XXXII, 409 (1); 531 (1); 518; 353 (1); 480; 554; 235 (1); 244 di ''Indice delle Voci e locuzioni latine''; 72 di ''Autori o Libri d'Autori del Buon Secolo''; 85, (1) di ''Vocabolario toscano dell'arte del disegno... di Filippo Baldinucci''; 165, (1) di ''Voci maniere di dire e osservazioni di toscani scrittori... raccolte e corredate di note da Andrea Pasta che possono servire a giovani nell arte del medicare...''. Ottima legatura coeva in m. pelle verde, titolo e filetti in oro al dorso. Pregiata edizione veronese del Vocabolario, capolavoro linguistico italiano, aggiornata ed accresciuta, assai rara a trovarsi completa di tutte le sue parti. Bell' esemplare, piuttosto fresco (piccolo restauro all'angolo inferiore bianco del margine dei primi dieci ff. del primo vol.).. Gamba, n. 2815.
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THOMAS, Ant.-Léonard.
Saggio sul Carattere, Costumi e Spirito delle Donne nei diversi secoli. Trasportato in lingua italiana da un accademico fiorentino.
in-8, pp. VIII, 239, leg. coeva p. perg. con fregio impresso a secco al centro dei piatti (con qualche difetto), tagli marmorizz. Importante e non comune saggio sul femminismo (pubblicato in francese l'anno precedente); esso analizza a fondo sotto l'aspetto storico, sociale e filosofico l'essenza della donna, il suo comportamento e la sua considerazione presso i vari popoli. Antoine-Léonard Thomas (Clermont-Ferrand 1732- Lyon 1785) fu stimato letterato ed accademico di Francia.. .
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MARCHI, Marco Aurelio.
Dizionario Tecnico-Etimologico-Filologico. (Segue:) Supplemento al Dizionario.
3 vol. in 1 tomo in-4, pp. XXIV, 620; 748; (6), 302; leg. coeva in m. pelle, titolo in oro su dorso a nervi, piatti marmorizzati, in antiporta al primo volume ritratto dell'Autore protetto da velina; vignette in xilogr. ai frontespizi. Ponderosa opera che ha ''per iscopo di rendere la ragione delle voci Greche usate nel linguaggio scientifico e letterario'', arricchita da un'estesa bibliografia. Esemplare assai bello e fresco.. .
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PLUTARCO DI, CHERONEA.
APOFTEMMI di PLUTARCO, MOTTI ARGUTI PIACEVOLI e SENTENZE NOTABILI,
in-4, ff.(14), pp. 632, in ottimo carattere corsivo italico, numerose grandi iniziali istoriate e fregi silografati, impresa di Giolito sul titolo. Legatura coeva piena pergamena, titolo ms. al dorso. Seconda tiratura della prima traduzione italiana degli Apoftemmi di Plutarco (la prima tiratura 1565 e la terza 1567, del medesimo Giolito, sono assolutamente identiche alla presente). Negli Apoftemmi il grande ellenista scrive, vive e opera cinto da ricordi di persone e di luoghi che si affollano attorno al suo spirito sensibilissimo. Testo di Plutarco assai poco noto e poco impresso, assai raro, mancante a molte bibliografie. Esemplare bello e genuino.. Bongi, Annali, II, 208, ha solo l'ediz. 1565. Graesse, V, 371. British Mus. Sh:T:, p.528. Manca a Frognall Dibdin, al Camerini, a Nuovo-Coppens, a Brunet..
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BEROALDUS, Philippus.
De Felicitate opusculum.
in-4, ff. (4, di cui l'ultimo bianco, su 36), legatura ottocentesca cartone rosso zigrinato, tit. oro sul piatto superiore. Trattasi dei soli primi 4 fogli del noto incunabulo, contenenti il titolo e la dedica al marchese Giacomo II, Margravio di Baden (1471-1511), nella quale gli comunica di aver commissionato un'edizione di un migliaio di copie. Il testo, qui mancante, del trattatello etico-filosofico che tratta della moderazione e parsimonia, mezzi sufficienti per vivere felicemente ed in un componimento nel penultimo f. (segn. d7) si loda e ringrazia la Germania per aver donato all'umanità, tramite l'invenzione della stampa, la possibilità di moltiplicare i libri.. Per l'opera intera cfr. BMC VI, 828; IGI 1594; Goff B-482; HC 2969; GW 4132; Proctor 6606..
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CICERO, M.Tullius
Officiorum. Lib. III. - Cato Maior, sive de Senectute. - Laelius, sive de Amicitia. - Paradoxa ad M.Brutum. - Somnium Scipionis ex De Republica.
in-8, ff.(8, ultimo bianco), 158, (2, penultimo bianco), carattere italico, poi minuto carattere greco a partire dal f.132 (Somnium Scipionis), emblema dell'ancora aldina sul titolo e al verso dell'ultimo foglio. Artistica legatura d'amatore 800sca in pieno marocchino granata a grana lunga, doppio riquadro a filetti e fioroni agli angoli in oro sui piatti, dorso a nervi ornato e con titolo oro, dent. int., tagli dorati (firmata ''Relié par Simier''). Seconda pregiatissima e rara edizione aldina di opere filosofiche di Cicerone (in tutto simile alla prima del 1517 dai medesimi torchi) curata da J.B.Egnatius e dedicata al Procuratore di Venezia Marco Molino. L'ultima parte del volume contiene, impressa in superbi caratteri greci, il Paradoxa Stoicorum ed il Somnium Scipionis, presi dal VI Libro della Repubblica di Cicerone. Magnifico esemplare in splendida legatura di Simier, con prestigiose provenienze (William Beckford di Hamuilton Palace Library, Rimell, e Ch. Jacques Stuart con ex-libris).. Renouard p.86. UCLA, II, 154. Adams C.1739. Index Aureliensis n.137.664..
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BOETIUS, Severinus.
Boetio Severino De Consolatione Philosophica Volgare, nuouamente revisto et di molti errori porgato. Opera al tutto dignissima eccelllente e bella.
in-8 (144x102mm), ff,120, carattere corsivo, due bordure silografiche figurate, varie lettere iniziali ornate. Bella legatura 800sca in pieno vitello biondo, bordure oro a filetti e fiori sui piatti, dorso a nervi ornato. Seconda edizione, rara, del volgarizzamento a cura di Anselmo Tanzo dell'importante testo di Boezio, filosofico e letterario, del quinto secolo avanti Cristo. La prima in italiano vide la luce a Milano nel 1520. L'originale latina, senza data, fu di Hans Glim nel 1472 circa. . (Lieve alone d'umido in un angolo di due fogli a fine volume, abile restauro al dorso).. BMC, p.114, Paitoni, I, pp.175/176. Brunet, I, 1039,.
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VENERONI, Giovanni.
L' arte d'insegnare la lingua Francese per mezzo dell'Italiana
in-12, pp. XIX, (1), 448, legatura coeva in pergamena, titolo oro su tassello al dorso. Pregevole edizione ampliata e corretta da Contois di questa fortunata grammatica francese opera del sedicente fiorentino Jean Vigneron (1642-1708), traduttore e lessicografo lorenese. Testo in francese e italiano. Buon esemplare.. .
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IAMBLICHUS.
De Mysteriis Aegyptiorum, Chaldaeorum, Assysiorum. Index eorum, quae hoc in libro habentur.
in-folio, ( ), ff. 175 (numerati per errore 177), 1 nn., car. tondo, ancora aldina al primo e ultimo foglio. Leg. del XVIII sec.i n pergamena rigida, titolo in oro su tassello al dorso. Nel XX secolo il volume è stato inserito perfettamente in una rilegatura antica con dorso più spesso, quindi sono stati aggiunti circa 50 fogli bianchi per compensare lo spessore. Al verso del titolo dedica di Marsilio Ficino al Card. Giovanni de'Medici. Seconda edizione aldina, che amplia quella curata dal Ficino del 1497. Comprende gli scritti dei maggiori esponenti di quella corrente del Neoplatonismo influenzata dal misticismo magico: oltre ai "Misteri" di Giamblico, il "De anima atque demone" nonché "De sacrificio e Magia" di Proclo, "De somniis" di Sinesio, "De Daemonibus" di Psellus, l'"Aurea verba e i Symbola" di Pitagora. Rispetto alla prima edizione, contiene importanti aggiunte, quali "Il Pimandro" e l'"Asclepio" di Ermete Trismegisto, il "De triplici vita, De sole e lumine, e De Magis" di Marsilio Ficino stesso. Il "De Sole" si compone di 13 capitoli, tra i quali spiccano, per interesse scientifico il cap. IV "Conditiones Planetarum ad Solem", il V "Virtus Solis in generationibus atque temporibus", il VII "Dispositiones Signroum e planetarum circa Solem atque Lunam"; VIII "Planetae concordes cum Sole e Luna sunt foelices, discordes contra" etc. Ficino (1433-1499), tra le più straordinarie personalità del Quattrocento, fu celebre umanista e filosofo, detto "alter Plato" per il suo famoso commento a Platone. La traduzione dei Dialoghi, compiuta già nel 1477, contribuì in maniera determinante alla rivalutazione, anche in chiave cristiana, del pensiero platonico, ed è considerata tra le più alte produzioni speculative dell'Umanesimo. Edizione impressa con grande cura, e non meno rara dell'originale. In fine, interessante è il Catalogus Librorum M.Ficini, e commovente l'avviso ai lettori di Andrea d'Asola "perlegite hoc vos orat Andrea socer Aldi. Aldus vivus quo in dies magis..." Ottimo esempl. marginoso, malgrado la manimissione alla rilegatura.. Renouard 77.8. Caillet 5489. Bibl. Phil.Hermetica 127 e 128 (ed. 1497). UCLA 131. G.F.d'Asola 20..
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MONTAIGNE, Michel de.
Saggi di Michel Sig. di Montagna, overo discorsi, naturali, politici, e morali, trasportati dalla lingua Francese nella Italiana, per orpera di MARCO GINAMMI. (Segue del medesimo:)
2 opere in un volume in-4 (mm.220x170), parte prima: pp. (12), 780. (4, due di ''elenco Libri stampati da M:Ginammi'', e 2 bianche); parte seconda: pp. 58, (2). Impresa tipografica della Speranza sui due titoli, capilettera silografici ornati e istoriati. Legatura coeva piena pergamena rigida, titolo oro al dorso. Prima traduzione integrale dei celebri ''Essays'' di Montaigne, completi della seconda parte. La prima edizione francese vide la luce nel 1580-1588, con ampliamenti nell'edizione postuma del 1595. L'unico precedente volgarizzamento (Ferrara, 1590) consisteva in una semplice cernita dell'opera; la presente versione, ancorché ascritta al Ginammi nel frontespizio, è in realtà parto della penna di Girolamo Naselli, che la dedica a Davide Spinelli. Fu uno dei capolavori della letteratura moralistica di ogni tempo, esposizione della filosofia scettica dell'autore. L'''Apologia'', dedicata a a Annibale Mariscotti, costituisce il 12° capitolo del secondo libro ed è una sorta di esposizione della filosofia scettica di Montaigne. Esemplare assai fresco e genuino. ''Seconda, rispetto alla prima parziale versione comparsa a Ferrara nel 1590 ad opera di Girolamo Naselli, quella di Girolamo Canini ha il pregio della completezza. Non è che il suo intervento risulti a prima vista evidente: chè i suoi Saggi... figurano ''trasportati dalla lingua francese nell'italiana per opera di Marco Ginammi''...; e così pure a proposito della versione, uscita separatamente l'anno dopo, dell'Apologie de Raymond Sebond. Ma in realtà il Ginammi non fu che il munifico tipografo, spinto più da esigenza di ''riputazione'' che dalla speranza di guadagno. Egli stesso avverte infatti che la traduzione si deve al Canini, ''soggetto di... straordinarie virtu'' (Dizionario Laterza).. Cfr. ''Bulletin du Bibliophile 1984, pp.535-538: Premières éditions Italiennes des Essays...'' Graesse, IV, 580. Diz. Biogr. Italiani, vol. 55, pp.1-3 (su Ginammi). Michel-Michel, V, 189 (solo la Parte prima)..
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BECCARIA, di Bonesana Cesare.
Dei delitti e delle pene. MDCCLXIV.
in-4 (204x150 mm), pp. 104 (privo del foglio d'errata aggiunto in alcuni esemplari), legatura coeva in pergamena rigida. Edizione originale di una delle più importanti opere nella storia del pensiero moderno, vera e propria pietra miliare nel campo della legislazione ed uno dei testi che influenzarono la ''Dichiarazione dei diritti dell'uomo''. Il trattato del filosofo e giurista milanese (1738-1794) ebbe uno straordinario successo nel secolo dei lumi, dovuto all'opportunità della maggior parte delle riforme auspicate, parecchie delle quali furono in effetti, e con successo, adottate. L'opera di Beccaria ebbe in edizioni successive il commento di Diderot e di Voltaire, e fu conosciuta ed ammirata da uomini come d'Alembert, Helvétius, Holbach, Hume e Hegel. La sua efficacia fu grande nel campo della pratica, poiché del suo influsso risentì più o meno profondamente la nuova legislazione penale di tutti i prìncipi riformatori. "Beccaria maintained that the gravity of the crime should be measured by its injury to society and that the penalties should be related to this. The prevention of the crime he held to be of greater importance than its punishment, and the certainty of punishment of greater effect than its severity. [His] ideas have now become so commonplace that it is difficult to appreciate their revolutionary impact at the time." (PMM). E' sicuramente una tra le opere più innovative e rivoluzionarie sulla riforma penale e la criminologia, in opposizione alla pena di morte, in perfetta sintonia con le idee umanitarie dell'Illuminismo europeo. Esemplare non pressato, a grandi margini e fresco (da due a cinque puntini di ossidazione su qualche foglio). 4to (204x150 mm), pp. 104 (without the leaf of errata which was added to some copies). First edition of the most significant Italian contribution to European Enlightenment, that at its appearance was immediately greeted with enthusiastic acclaim throughout Europe. In the essay, Beccaria harshly criticizes the current legislation and the prison treatment of detainees (in particular the aberrant, but widespread practice of torture), rejecting in block much of the previous legal tradition and placing at the center of his reflection the respect for the rights of the individual, in particular the so-called natural rights, such as the right to freedom and ownership. For prudential reasons, the author's name does not appear in the text, which soon after was included in the Index of Prohibited Books. Within eighteen months, the book passed through six editions, and later with false printing places (Munich, Lausanne, Harlem, etc.), in editions that were mostly incorrect and illegitimate counterfeits. The reforms he had advocated led to the abolition of the death penalty in the Grand Duchy of Tuscany, the first state in the world to take this measure. Thanks to the translation into all major languages of the time, "On Crimes and Punishments" came to influence, more or less directly, Catherine of Russia, Joseph II, Leopold II, Voltaire, J. Bentham, W. Blackstone, and Thomas Jefferson, and the legislators of the American and French Revolutions. It was translated into French in 1766 and published with an anonymous commentary by Voltaire. An English translation appeared in 1767, and it was translated into several other languages. John Adams invoked Beccaria's words in his defence of British soldiers following the Boston Massacre in 1770: "I am for the prisoners at the bar, and shall apologize for it only in the words of the Marquis Beccaria: 'If I can but be the instrument of preserving one life, his blessing and tears of transport, shall be a sufficient consolation to me, for the contempt of all mankind'." Thomas Jefferson in his Commonplace Book copied a passage from Beccaria related to the issue of gun control. A fine copy, with large margins, with very few small spots (two to five) on some of the leaves.. Printing and the Mind of Man 209. Firpo I, p. 539, 1. Cat. Einaudi 3362. Govi, Classici: ''rare copies have an extra leaf at the end containing an errata with 21 corrections''. A. Caso, America"s Italian Founding Fathers, Boston, 1975. Harcourt, Becarria"s On Crimes and Punishments. A Mirror on the History of the Foundations of Modern Criminal Law, Chicago, 2013. Hostettler, C.Beccaria. The Genius of "On Crimes and Punishments", 2011..
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DU BOIS CHATELERAUT.
Les Confessions de Saint-Augustin. Traduites en franais sur l' edition latine des PP. BB. De la Congrgation de Saint Maur, avec des notes Par M.Du Bois, De l'Academie Francoise
2 volumi in-16, pp. XXXVII, 391; 387. Legatura coeva piena pelle marmorizzata, titolo su duplice tassello e fregi oro al dorso. Tagli marmorizzati. Bell'esemplare.. .
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PICO DELLA, MIRANDOLA Giovanni Francesco.
Examen Vanitatis Doctrinae gentium, et veritatis Christianae Disciplinae, distinctum in libros sex,
in-folio, ff. (6), CCVIII, leg. coeva in pergamena floscia. Impresa tipografica in fine, testo in car. rom. e qualche passo in greco, lettera-guida per le iniziali. Esemplare con varianti tipografiche: il primo e sesto f. preliminare furono ristampati da Ottaviano Scoto, il quale nella parte bassa del titolo appose la propria impresa tipografica; e dovette ristampare anche il foglio corrispondente; il resto del volume è invariato. E' probabile che lo Scoto abbia acquistato le rimanenze dell'edizione ed abbia voluto provvedere a dotarla di un frontespizio con la propria impresa; tale particolarità, non è evidenziata da alcun repertorio bibliografico. I fogli prelim. contengono il titolo, concessione papale dell'imprimatur al Mazzocchi dat. Roma, 10 aprile, 1519 con, al verso, dedica di Pico a Papa Leone X; segue la "tabula". Prima edizione di quest'opera e secondo ed ultimo libro impresso dal Mazzocchi a Mirandola (è noto che G. Mazzocchi aveva una stamperia a Ferrara, ma si trasferì a Mirandola nel 1519-1520 per stampare ivi solo due opere del conte Giov. Franc. Pico, e cioè il "Liber de veris calamitatum causis nostrorum temporum" nel 1519 e la presente l'anno successivo; queste sono anche le uniche due opere impresse a Mirandola nel corso di tutto il Cinquecento; cfr. Fumagalli, p. 233). L'opera è un trattato filosofico-teologico che confuta molta parte della filosofia antica, contrapponendole la "verità" del Cristianesimo; è anche assai importante perché, come avverte Olschki, "contiene quattro passaggi relativi all'America". Gianfrancesco Pico (1469-1533), signore di Mirandola, nipote del più celebre Giovanni (di cui scrisse la Vita), fu filosofo, teologo e letterato, autore di numerose opere. Esemplare assai marginoso e fresco in genuina legatura (lavoro di tarlo nell'angolo di pochi ff.).. STC 515. Adams P-1156. Olschki, Choix, VIII, 12557. European Americana n. 520/21. Fumagalli p. 223 e 233..
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PAOLETTI, Ferdinando.
I veri mezzi di render felici le società, appendice apologetica al libro de' Pensieri sopra l'agricoltura. All'altezza reale di Pietro Leopoldo
in-8, pp. (6), III-LXVIII, 204, (4, un f. di indice e uno con Errata Corrige), legatura coeva in pergamena, capitelli passanti, titolo su tassello al dorso, tagli rossi. Il nome dell'autore si ricava in calce alla dedica. Edizione originale, rara. Il volume, seguito del precedente trattato del 1769, sostiene la necessità di liberalizzare il commercio nella Toscana leopoldina, pur restando favorevole alle vecchie leggi suntuarie. Il Paoletti (1717-1801), fu agronomo e trattatista di materie agricole. Curioso notare che Marx dedica a questo libro un intero paragrafo nel capitolo sui Fisiocrati delle Teorie sul plusvalore. Soli tre esemplari censiti in Biblioteche Pubbliche italiane. . Einaudi, 4287. Lastri, p. 97. Higgs, 5639. Kress Italian, 414. Non in Goldsmiths'..
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SALERNO, Orazio.
Dissertazione dell'origine dello spirito umano.
in-12, pp. 32, (4 bianche), legatura in mezza tela verde. Breve saggio che doveva essere allegato all''' Opuscolo filosofico dell'origine delle cose secondo la tradizione di Mosè'' edito a Napoli, presso la Stamperia Simoniana nello stesso anno. Raro; Salerno fu architetto alle maestranze del Vanvitelli. Buon esemplare (lievi aloni d'umido al margine inferiore).. .
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DIOGENES, LAERTIUS.
De Vitis, dogmatibus et apophthegmatibus clarorum Philosophorum libri X. Graece et Latine.
2 vol. in-4, pp. (14), 672, (24 tavole f.t. di ritratti); (8), 590, (58 di indice); buona leg. 800esca in m. pergamena e angoli, titoli e fregi in oro su tasselli ai dorsi, tagli marmorizzati. Bell'antiporta figurato al primo volume, frontespizi in rosso e nero con marca tipografica incisa con motto: ''Terar, dum prosim''. Testo greco e latino su due colonne. Il primo volume comprende i dieci libri delle vite, commentate da Isaac e Meric Causabon, Tommaso Aldrobrandini, ornate da 24 belle tavole incise e arricchite da un utilissimo catalogo che documenta le edizioni delle ''Vite'' di Diogene Laerzio fino al 1663. Il secondo volume comprende l'esteso commento di di Joachin Kuhn e di Gilles Menage, seguito dalla sua importante opera relativa alle donne nella storia della filosofia. "Altro che la sola Ipazia: anche se dedicato principalmente all'età classica, il libro di Ménage ci presenta una serie di figure appassionanti, Diotima la socratica, Arete la cirenaica, Nicarete la megarica, Iparchia la cinica, Teodora la peripatetica (nel senso filosofico del termine), Leonzia l'epicurea, Temistoclea la pitagorica, e Ménage, sfogliando i testi antichi e le opere dei padri della chiesa, ne aveva trovate ben sessantacinque. (...) Non è che non siano esistite donne che filosofassero. È che i filosofi hanno preferito dimenticarle, magari dopo essersi appropriati delle loro idee." (Umberto Eco, L'Espresso 11/12/2003). Ottimo esemplare (usuale e uniforme arrossatura della carta).. Graesse, II, 396..
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DELLA VALLE, Guido.
La psicogenesi della coscienza. Saggio d'una teoria generale dell'evoluzione.
in-4, pp. XII, 292, legatura coeva in m. pergamena ed angoli, titolo in oro su tassello in pelle al dorso. Edizione originale, rara a trovarsi in commercio, della prima opera (giovanile) di Della Valle, nonché sua tesi di laurea. L'opera prima dell'A. è ispirata ai principii del fenomenismo kantiano, ma altrettanto attenta alle posizioni della cultura contemporanea (in particolare l'evoluzionismo e la psicologia sperimentale), e fu commentata nell'anno stesso di pubblicazione da Benedetto Croce ne "La Critica. Rivista di Letteratura, Storia e Filosofia" da lui diretta. Perfetto esemplare. . .
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BROUGHAM, Henry.
Filosofia politica. Tradotta da Paolo Emiliani-Giudici e Raffaele Busacca.
3 voll. in 2 tomi in-8, pp. CLVI, 816; 462; 496. Legatura in m. pelle verde, titolo e filetti in oro al dorso. Prima edizione. Traduzione di Paolo Emiliani-Giudici e Raffaele Busacca. Parte I. Principii del governo. Governo monarchico. Parte II. Dell'aristocrazia e dei governi aristocratici. Parte IIII. Della democrazia e della monarchia mista. Buon esemplare. . .
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KARDEC, Allan.
Les livre des esprits contenant les principes de la doctrine spirite sur l'immortalité de l'ame, la nature des esprits et leur rapports avec les hommes, les lois morales, la vie présente, la vie future et l'avenir de l'humanité. Selon l'enseignement donnépar les Esprits supérieurs à l'aide de divers médiums.
in-16, pp. XLIV, 502; broch. edit. . .
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ANNOTAZIONI.
di un Pastor Arcade in risposta alle Annotazioni fatte dal Padre Cesare Calini,
in-4, pp. (8), 146, (2), leg. coeva in cart. Interessanti e curiose osservazioni sui passi controversi delle Sacre Scritture. Buon esemplare, pulito e prevalentemente a fogli chiusi.. .
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PISANI, V. e altri.
Studi di lingua e letteratura lombarda offerti a Maurizio Vitale.
2 vol. in-8, pp. XII, 1044, con una ill. f.t., broch.. .
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BAUDI DI, VESME Carlo.
Di Gherardo da Firenze e di Aldobrando da Siena poeti del secolo XII, e delle origini del volgare illustre italiano. Memoria.
in-4, pp. 178, con 5 tavole di facsimili autografati f.t., bella leg. in m. pergamena e angoli con filetti in oro, piatti in tela, titoli e ricchi fregi oro al dorso, taglio superiore dorato. Importante e raro studio, seguito dal testo delle ''Canzone e sonetti'' dei due poeti (pp. 97-146) e dal glossario. Bella edizione su carta forte. Perfetto esemplare a grandi margini.. .
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MAMIANI, Terenzio.
Della Religione positiva e perpetua del genere umano.
in-8, pp. 491, leg. coeva in m. pelle blu, titolo in oro su dorso a nervi. Edizione originale. Sei parti in un tomo, ovvero: La scienza e la religione; Critica e religione; Intuizione del santo; La storia e la religione; Delle naturali rivelazioni; Idea dell'ottima religione.. .
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CHABASSIUS, Amandus.
Institutionum dialecticae liber, quo Aristotelis, Ciceronis, recentiorumque philosophorum preceptiones, ad diligenter disserendum necessariae stylo explicantur dilucido.
in-4, ff. (4), pp. 70 (2 bianchi in fine mancanti), legatura coeva in pergamena, foglio antico di riutilizzo come rinforzo cucitura posteriore, impresa tipografica al titolo, iniziali ornate. Prima ed unica edizione di quest'operetta filosofico-filologica in cui l'autore, noto solo per questo componimento, confronta e spiega le posizioni di Aristotele, Cicerone e di altri filosofi più recenti relativi alle istituzioni della dialettica. Esemplare con tracce d'umidità al margine superiore dei fogli di opera estremamente rara censita in sole quattro biblioteche pubbliche italiane. . Manca allo STC. Adams, C 1312..
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JOSSET, M.
Prières Chrétiennes en forme de Méditations sur tous les Mystères de Notre Seigneur and de la Sainte Vierge, and sur les Dimanches and Fêtes de l' année.
in-16, pp. 646, (6), leg. coeva in p. pelle, titolo e fregi in oro su dorso a nervi, tagli rossi.. .
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