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Amori napoletani. Le grandi passioni che hanno fatto la storia di Partenope
br. Un'incredibile sequenza di vicissitudini, peripezie e cataclisimi amorosi che solo gli innamorati sono capaci di provocare e di sopportare: piccoli e grandi trame che s'intrecciano con la grande storia dell'antica capitale.
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Celotto Concetta
Andar per feste. Riti e tradizioni popolari a Napoli e in Campania
ill., br. La cultura più antica della nostra regione rimane ancora marginalizzata. Negli ultimi decenni il potere istituzionale o ecclesiastico è intervenuto per normalizzare e depurare feste popolari altrimenti creative e bellissime: la storica Piedigrotta, le celebrazioni per 'O Munacone alla Sanità, le irriverenti ma umanissime invocazioni delle "parenti" di San Gennaro. Ma le più antiche tradizioni non possono fare a meno di contenere un elemento in qualche modo "bacchico": le nostre feste, anche quelle più autenticamente religiose, travalicano il momento della fede cattolica e si uniscono a riti di remote divinità pagane, ad un mondo arcaico e magico lontanissimo nel tempo. Per fortuna da qualche tempo si tenta in molti luoghi di valorizzare le feste popolari, imparando a viverle proprio per la loro particolarità. Questo libro ne tenta una prima mappa, ma è soprattutto una sorta d'invito: conoscere e partecipare a queste tradizioni, esplorando da protagonisti e non da spettatori le più belle pagine culturali delle nostre città e dei più piccoli borghi.
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Margheriti Gian Luca
La Milano dei miracoli. Alla scoperta di chiese, reliquie e prodigi. Ediz. illustrata
ill., br. Nonostante le apparenze Milano è una città pia e devota. Ovvio quindi che, nel corso dei secoli, vi si siano registrati decine di episodi miracolosi spesso dal sapore leggendario: Madonne che piangono sangue, corpi incorrotti di santi che proteggono i bambini, fonti di acqua capace di curare qualunque malanno. Tutti episodi che ancora oggi si riverberano nelle usanze e nelle tradizioni milanesi Sono queste stesse tradizioni che spingono ancora oggi le donne incinte a frequentare determinate chiese, mentre le coppie di novelli sposi altre. Esiste addirittura una Madonna preposta a fare da aiuto alle ballerine in procinto di affrontare una prima importante. O una specializzata nel curare le malattie degli occhi. Credenti o meno, il percorso di La Milano dei miracoli si snoderà tra le chiese più importanti e belle della città alla ricerca di quadri e statue testimoni di prodigi; e se la visita non vale la richiesta di una grazia, vale sicuramente il tempo speso a guardare e a conoscere tanti capolavori dell'arte.
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Adinolfi Gaspare; Senatore Felice; Pepe C. (cur.)
L'incanto delle sirene
ill., br. Il volume ripercorre, attraverso l'analisi delle principali fonti letterarie (e iconografiche), il mito delle Sirene - origini, significato, nomi, genealogia ecc. - a partire dal racconto omerico del loro incontro con Odisseo fino alla localizzazione della loro sede in Occidente, e nei pressi del Golfo di Napoli in particolare: il culto delle Sirene e le varie ipotesi di ubicazione del loro tempio in Penisola Sorrentina sono il fulcro del saggio di Felice Senatore. Gaspare Adinolfi delinea, invece, le tappe salienti della biografia di Norman Douglas, con il suo approdo a Capri e dintorni, e la genesi e le peculiarità del suo Siren Land (1911), l'opera che sancisce la definizione di Terra delle Sirene per la Penisola Sorrentina: itinerari tematici, per escursionisti esperti e meno esperti, consentono infine di percorrere il 'territorio delle Sirene' sempre orientandosi nel Mito.
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Alessandro Lillo
I banniatini. Grida di mestieri
ill.
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Russo Sara
Li rivilisi. Proverbi, modi di dire, indovinelli, cunti, mestieri
ill.
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Ranisio Gianfranca
Il lupo mannaro. L'uomo, il lupo, il racconto nella licantropia
ill.
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Angiuli L. (cur.); Cappelli P. (cur.); Di Turi L. (cur.)
Storie da ridere della tradizione pugliese
br. I 28 testi della raccolta scaturiscono dalla trascrizione creativa di narrazioni registrate sul campo tra il 1984 e il 1992. I temi dei racconti attingono a un repertorio uniformemente diffuso in un'area che va dall'alta murgia alla marina barese e possono ridursi ai seguenti: monaci e preti, morte e riso, scempiaggine e furbizia. È l'alternanza di questi temi a ritmare la struttura della presente raccolta, formando delle triadi comiche regolarmente sequenziate. È possibile ascoltare online le registrazioni di ciascuna narrazione, nelle versioni originali, all'indirizzo youtube.com/user/EdizioniPagina/playlists.
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Travaglini Nicoletta Camilla
Il Graal in Abruzzo. La Cerca archeo-antropologica
ill., br. L'eterna e affascinante ricerca del Graal ha incantato gli studiosi di tutte le epoche e la nostra non fa eccezione. Nel mistero di un lunga inchiesta che si snoda attraverso i secoli, luoghi e personaggi oscuri paiono sul punto di svelare i loro arcani segreti; la storia di questa inafferrabile Reliquia si perde così nella leggenda celata ai nostri occhi dalle pesanti coltri delle sabbie del tempo. In questo libro, Nicoletta Camilla Travaglini ha raccolto le possibili tracce del Graal nelle terre degli Abruzzi dove, come emerge da questo reportage, esso sembra aver lasciato profondi segni del suo probabile passaggio tanto a livello antropologico che archeologico. Lanciano e i suoi Miracoli Eucaristici, le sue Chiese, la storia di Longino e della lancia del destino; Atessa, la processione del Graal e le inquietanti testimonianze simboliche che al Graal rimandano; San Giovanni in Venere, in cui potrebbero essere stati custoditi la Sacra Reliquia e i molti, terribili segreti legati all'ordine del Tempio; Vasto, la Spina della Corona di Gesù e la tradizione del Toson d'oro; Manoppelo e la Veronica; e poi ancora San Buono, Liscia, Pollutri...
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Trubiano Enrico
Antiche feste d'Abruzzo. 44 occasioni per visitare una meravigliosa regione
ill., br. Il libro raccoglie pagine ingiallite nel tempo, che tornano a rivivere insieme ai documenti d'epoca e a qualche rara testimonianza. Particolare spazio è dedicato all'analisi di fonti immacolate, tratte dall'archivio dell'autore. 44 feste celebrate, patrimonio antropologico e idenditario, di cui alcune di indubbia originalità, altre che ripetono uno schema fisso, altre ancora che raccontano di vetuste dispute, mai sopite, ma tutte ancora intrise di passione e di fede.
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Ronzoni Domenico Flavio
Il curioso della Brianza
br. Questo volume raccoglie trenta tra articoli e saggi di D. F. Ronzoni pubblicati negli ultimi due decenni su vari giornali e riviste, in particolare su Brianze, periodico di cultura del territorio attivo dal 1998 al 2012. Gli argomenti sono vari, ma il denominatore è comune: la Brianza. I testi si addentrano tra le pieghe spesso nascoste della sua storia, su aspetti poco noti del suo territorio, riportando alla luce elementi della sua tradizione. A volte la Brianza è solo il punto di partenza, come nella bella storia dell'amicizia tra Ernesto Teodoro Moneta e Ada Negri, o come nel saggio inedito dedicato a Giuseppe Cuzzi, brianzolo nato a Nava, con una vita romanzesca che lo portò a condividere una delle pagine più drammatiche della storia africana del secondo Ottocento.
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Tattolo Giuseppe
Castel del Monte. La leggenda. Il mito
ill.
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Vogler Chris
Il viaggio dell'eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema
br. Il film e la fiction tv raccontano storie. Le narrazioni più coinvolgenti, quelle che, a seconda dei casi, ci tengono incollati allo schermo col fiato sospeso o ci lavorano dentro per riemergere alla mente nelle ore o nei giorni successivi, sono quasi sempre riconducibili agli antichi miti. Forse perché, come ha scritto Jung, se il sogno è il mito individuale, i miti rappresentano i sogni collettivi dell'umanità. E il grande cinema è anch'esso sogno collettivo. Questo libro tenta di analizzare la figura del protagonista del film, con le stesse categorie con cui lo studioso americano Joseph Campbell, analizza l'eroe mitico e il suo percorso avventuroso. Ma non si tratta di un saggio antropologico o sociologico, bensì di una guida all'analisi della struttura fondante della sceneggiatura. Infatti l'eroe mitico è la metafora del protagonista di qualsiasi film in cui il personaggio principale compia nel racconto per immagini un percorso che lo porti alla fine della storia a conquistare una nuova consapevolezza. La struttura di questo viaggio, le stazioni di questo procedere, le figure ed i passaggi che porteranno l'eroe a compiere un tragitto "iniziatico", tutto questo viene spiegato nel libro con riferimenti continui a sequenze di grandi film. Un testo che nasce da una rielaborazione narratologica che parte da Aristotele e la sua "Poetica" e, passando per Freud e Jung, Lucas e Spielberg, torna a noi.
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Fochesato Walter
Belin!!
ill., br.
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Schiaffino Gualtiero
Olidin, olidin, olidena
ill., br.
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Staglieno Marcello
Dizionario dei proverbi genovesi
brossura
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Betti L. (cur.)
Proverbi toscani della nonna
brossura Una raccolta di proverbi, forme proverbiali e modi di dire che analizza esclusivamente le voci riportate da Adriano Politi nel suo "Dittionario Toscano" pubblicato in più edizioni nel Seicento. "I proverbi sono la scienza dei poveri". Così un anonimo toscano definisce questi detti brevi e arguti, espressione di un mondo arcaico e lontano dal nostro. Sono l'espressione della saggezza popolare e provengono dalla più antica tradizione locale: il "Dittionario Toscano" una testimonianza linguistica pubblicata agli inizi del Seicento. La maggior parte dei proverbi qui riportati sopravvive in Toscana, ma alcuni sono usati solo in contesti sempre più rari e destinati a scomparire. Resta comunque valido il fondo di verità che sta alla loro base e che li rende ancora attuali.
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Fantini brava gente. Disavventure giudiziarie dei fantini del passato
brossura Che Palio sarebbe se alla mossa andassero dieci bravi ragazzi, onesti, remissivi, ligi al dovere e rispettosi gli uni degli altri? La risposta è una sola: il Palio non sarebbe più il Palio. Enrico Giannelli e Maurizio Picciafuochi tornano in libreria con "Fantini brava gente" ideato e scritto con Orlando Papei e Alessandro Ferrini che, con un lavoro di ricerca di archivio durata anni, hanno raccolto una estesissima e interessante documentazione sulla vita e sulle avventure dei fantini del Palio di tutti i tempi.
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Dundes Alan; Falassi Alessandro
La terra in piazza. Un'interpretazione del Palio di Siena
ill. Per 2 volte, ogni estate, per circa 90 secondi, dieci cavalli percorrono correndo tre volte Piazza del Campo, la piazza centrale di Siena trasformata per l'occasione in una circuito. Cavalli montati a pelo da fantini che vestono i colori delle dieci contrade. Il cavallo che finisce prima i tre giri del Campo, vince per la sua contrada un drappello rettangolare, decorato con l'immagine della Madonna: il Palio appunto. Una manifestazione che si tiene a Siena fin dal tredicesimo secolo, diventata attività dominante e centrale per la vita dei Senesi. Ogni corsa dura molto di più di 90 secondi ed è solo il momento culminante di un'intensa attività preparatoria. Come si dice a Siena "Il Palio si corre tutto l'anno" e ogni volta che un senese è depresso, si può consolare pensando che presto sarà di nuovo tempo di Palio!
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Guida al Palio
ill., br. Il Palio di Siena ha quasi mille anni, e la sua storia si confonde e si intreccia con quella della città stessa. Una festa che racchiude in sé emozioni e tradizioni bellissime, forse spesso difficili da comprendere nel suo intero significato. Lo scopo di questa guida, interamente realizzata da senesi, è di servire da pratico strumento per il turista che giunge a Siena nei giorni "caldi" che precedono il 2 luglio o il 16 agosto. Una guida che ha la pretesa di offrire, oltre a utili notizie e belle immagini, una precisa chiave di lettura per assaporare completamente la festa di Siena.
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Cortesi Renato
Streghe, folletti e santi fra Romagna ed Europa. La cultura del fantastico in Romagna tra origini storiche e meccanismi antropologici
ill., br.
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Saintyves Pierre; Fincati V. (cur.)
La leggenda del dottor Faust. Secondo i documenti originali
br. Il Dottor Faust fu un umanista, di nobili natali, il cui vero nome sarebbe stato Georgius von Helmstatt, nato a Knittlingen nel 1466, che aveva latinizzato le sue generalità, secondo una moda molto in voga a quei tempi, in Georgius Sabellicus Faustus Junior. Nel far ciò aveva unito i soprannomi latini di due umanisti italiani dei quali sarebbe stato amico o discepolo: Publius "Faustus" Andrelinus (1462-1518) e Marcantonio Coccio "Sabellicus" (1436-1506). Questi due avrebbero fatto parte di una scelta confraternita di umanisti che segretamente coltivavano il paganesimo. I membri di tale confraternita, cui aderirono Pomponio Leto, Bartolomeo Platina e Lorenzo Valla, furono dispersi da Papa Paolo II. Leto e Platina vennero incarcerati e torturati in Castel Sant'Angelo mentre Marcantonio "Sabellicus" Coccio riuscì a sfuggire alle grinfie del papa, divenendo in seguito prefetto della Libreria di San Marco a Venezia. Del vero Faust fece menzione per primo il famoso abate Tritemio - anch'esso in odore di magia, anche se cristianeggiante - in una lettera, che ne disse peste e corna. A Tritemio si unirono molti altri detrattori, tra cui il principale discepolo di Lutero, Melantone. Risulta evidente che il motivo di tanto astio stava nella cultura classicheggiante dell'umanista Faust il quale girava la Germania ostentando le sue idee proprio nel momento in cui sorgeva l'astro di Martin Lutero, la cui Riforma si rivolgeva contro Roma corrotta e centralista.
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Milano A. (cur.)
L'immagine dei milanesi nella vita quotidiana (1790-1890). Ediz. illustrata
ill. Le stampe, le illustrazioni e le caricature ci hanno tramandato un'immagine poco nota dei milanesi lungo tutto il corso dei cento anni che vanno dal 1790 al 1890. Un secolo che vide un susseguirsi di vicende storiche ed economiche che portarono la città alla sua fisionomia di centro culturale, commerciale e industriale all'alba del XX secolo. Mode e costumi dei milanesi appartenenti alle diverse classi sociali vennero rappresentati spesso mettendone in risalto gli aspetti più umoristici. Tutte le tecniche di stampa vennero utilizzate, dalle incisioni in rame alla xilografia, alla litografia, per finire negli ultimi anni dell'Ottocento alle oleografie, che ebbero a Milano il più importante centro di produzione italiano e che costituirono esse stesse una particolare forma di gusto estetico. Dalle mode venute da Parigi subito dopo la Rivoluzione francese, passando sotto il regno di Napoleone e poi la Restaurazione austriaca, la libertà di esprimere le idee politiche era strettamente sottoposta a censure e trovava unico sfogo nella moderata critica sociale o nella rappresentazione della vita quotidiana. Il '48, per quanto di brevissima durata, costituì un momento culminante del secolo, dando vita a una produzione caricaturale di dimensioni sconosciute in Italia. La vita dei milanesi, con l'unificazione della nazione fu oggetto di una satira di costume sempre più legata ai modi di vivere delle classi borghesi ed espresse i suoi risultati migliori nei decenni tra il 1860 e il 1880.
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Russo Pippo
Siculospirina
br. Pippo Russo esamina e spiega alcune espressioni tipiche del dialetto siciliano, con molta ironia ma con altrettanta attenzione alla loro origine. Si va da "comprare un bambino" a tutte le sfumature di "duci" e "salìto", dall'uso del verbo "canziàrsi" al termine "facciòlu" che non ha corrispettivi in nessun'altra lingua, e così via. La selezione di sicilianismi che l'autore offre al lettore è gustosa e interessante, e talvolta lo spunto per la disamina è legato a vicende connesse all'attualità oppure a curiosità e variazioni nate dall'uso dei termini stessi.
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Romano Alfredo
Salento tra mito e realtà. Monologhi e canti in dialetto salentino. Testo originale a fronte
ill.
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Beauvoys de Chauvincourt Jean; Nicora L. (cur.)
Discorso sulla licantropia o della trasformazione degli uomini in lupi. Testo francese a fronte
br. Il "Discorso sulla licantropia" di Jean Beauvoys de Chauvincourt risale al 1599. L'opera, anche se oggi si crede che il "loup-garou" sia soltanto un'invenzione del cinema, resta un documento insostituibile per capire le credenze sul "lupo-umano" agli inizi dell'era moderna. Beauvoys de Chauvincourt ci restituisce quel che il suo tempo credeva del licantropo, rivelando ancestrali credenze ai suoi contemporanei, soggetti a una forma di ossessione collettiva. A noi, semplicemente, ricorda le trasformazioni a cui sono soggetti gli uomini: anche nell'era della tecnologia più avanzata esse avvengono e ogni giorno lo constatiamo. Il "loup-garou" modificava la propria natura, noi diventiamo altri lupi per i nostri simili. Un tempo si azzannava, oggi si colpisce per sopravvivere: è questa la regola che ci insegnano i tempi di crisi.
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Nicolai Giorgio M.
Il tesoretto russo. Proverbi e modi di dire della Russia
br.
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Roddolo Enrica
Invito a corte. Storie, ricevimenti e passioni nei palazzi d'Europa e d'America
ril. È un viaggio appassionante, fragrante e saporito quello nel mondo della convivialità di corte. Una scoperta di tradizioni e sapori, di ricette e abitudini alimentari, ma anche di riti e cerimoniali a cui è possibile ispirarsi, per sentirsi re o regine per un giorno. Questa avventura, che racconta ben più di gusti personali, passioni e idiosincrasie di reali e celebrità, è anche la storia di banchetti, visite ufficiali, ricevimenti e gran balli destinati a segnare il tempo e i rapporti fra i Paesi. È vera e propria dinner table diplomacy: trattative di fine politica e potere giocate con le carte del gusto e del palato. Guidati da Enrica Roddolo fra gli stucchi e l'opulenza dei saloni d'onore che accolgono principi e re, capi di Stato e celebrity, andiamo alla scoperta della fumante turtle soup amata da Giorgio IV, del coronation chicken che salutò l'investitura di Elisabetta Il - che festeggia il suo Diamond Jubilee nel 2012 -, dei sigari di Juan Carlos di Spagna e del tartufo bianco d'Alba per il quale ha un debole Alberto di Monaco. Accompagnandoci fra palazzi reali e palazzi presidenziali, l'autrice ci svela le regole della cerimonialità più esclusiva: dalle scelte della padrona di casa Elisabetta II a quelle di Michelle Obama, passando per le novità di stile introdotte alla Casa Bianca da Jacqueline Kennedy. Insomma, benvenuti a Corte. Buon appetito con Sua Altezza.
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Orfalian Sonya
La cucina d'Armenia. Viaggio nella cultura culinaria di un popolo
br. Si comincia chiedendo a una parente "quanto" di una certa cosa va in "quella" ricetta; si prosegue cercando una serie di ingredienti, confrontando versioni, ascoltando consigli spesso divergenti. E si finisce mettendo insieme il tutto con anni di ricerche storiche ed etnografiche e traduzioni di testi rari e pressoché introvabili. In questo modo Sonya Orfalian ha intrapreso e concluso un'opera monumentale in cui sono custodite, insieme alle oltre centotrenta preparazioni, le radici e le ramificazioni di una cultura millenaria tanto più meritevole di essere catalogata e raccontata in quanto offesa, misconosciuta e strappata dalla sua terra d'origine. Ecco allora, chiamati per nome e pronti per essere sperimentati e gustati, gli ingredienti e i piatti della tradizione, accompagnati dalla ricostruzione della vita quotidiana in terra d'Armenia - luoghi, usi, proverbi, leggende e ricorrenze religiose e civili, in un repertorio in cui il piglio rigoroso della studiosa si stempera nei ricordi, richiamando luoghi e figure di famigliari e amici, mescolandosi al peso dolce e amaro di un'eredità da onorare.
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Masi Antonio
A quei tempi nel podere. Memorie di un fattore «Spicciolo»
ill.
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Colombo Milena
Folletti e altre strane creature. Udine e il Friuli
ill., br. Una posizione geografica particolare, crocevia tra il Cadore, l'Austria, la pianura e la Slovenia. Una storia ricca, segnata dai popoli che hanno lasciato tracce indelebili. Dai Celti ai Romani, dal patriarcato di Aquileia all'intreccio di culture: tutto ha contribuito a creare e alimentare le tradizioni popolari che poggiano su una radicata vita contadina e che hanno subito le influenze del Nord Europa, ma anche dell'Est e del Mediterraneo, creando una ricchezza davvero unica.
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Mitford Algernon B.
Racconti dell'antico Giappone
brossura
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Kezich Giovanni
Carnevale re d'Europa. Viaggio antropologico nelle mascherate d'inverno
ill., ril. Nel colmo dell'inverno, quando la natura riposa nella morsa del gelo, le campagne europee vengono percorse da una miriade di compagnie mascherate, chiassose, beneauguranti e buffonesche, satelliti orbitanti di quel misterioso pianeta che è il carnevale. In tutto il continente, nonostante la sua grande varietà di lingue, nazionalità e religioni, queste mascherate rivelano sorprendenti somiglianze non solo nei personaggi, nei costumi e nella forma delle azioni rituali, ma anche nella struttura della messa in scena, che vede un susseguirsi ordinato di fasi distinte, dai diavoleri d'esordio di personaggi selvatici e paurosi, alla conduzione di riti augurali composti e calibrati, fino alle comiche finali: come se comunità lontanissime, sparpagliate ai quattro angoli del continente, continuassero da secoli ad attenersi a uno stesso copione, a una medesima antica liturgia. Nove anni di ricerca hanno permesso di lanciare su questi fatti uno sguardo nuovo, e di immaginare un'Europa che, nei fondamenti della sua antica religione agraria, si può pensare ancora unita.
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Bertone Enrico
Piemonte rurale. Tradizioni, segni materiali, religiosità, feste e riti nel mondo contadino
ill., br. Una civiltà materiale che si intrecciava con i concetti della fede, astratti e invisibili. Era il mondo contadino del passato, ricco di celebrazioni, di simbologie e di credenze che a volte sfioravano la superstizione. Le tradizioni popolari, i segni della fede sul territorio, i santi locali e i patroni, i voti e i miracoli, le processioni e i pellegrinaggi, le feste e le compagnie religiose, la Sacra Sindone, i sacrifici della Quaresima e il teatro sacro della Settimana Santa, le feste dei morti e il Natale, il culto e le tradizioni dei Valdesi... sono argomenti che caratterizzano questa ricerca. Un mondo per certi versi arcaico ma che sopravvive ancora nel sostrato della società contadina moderna, dove fede e spiritualità rappresentano valori importanti e la celebrazione del rito mantiene in parte la sua funzione di trait d'union tra il corpo e lo spirito.
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Douglas Gary M.; Heer Dain C.
I soldi non sono un problema, il problema sei tu!
br. Gary Douglas e Dain Heer hanno lavorato con moltissime persone che avevano ogni tipo di problema col denaro, da chi aveva solo dieci dollari in tasca a chi ne possedeva dieci milioni, scoprendo che le loro difficoltà non avevano nulla a che fare con i soldi. Il problema è piuttosto la non disponibilità a ricevere, e questo limita ciò che si può ottenere. "I soldi non sono un problema, il problema sei tu!" è stato scritto per tutte le persone che sono costantemente in difficoltà con il denaro, perché ne spendono troppo, non ne hanno abbastanza o ne hanno troppo. Gary Douglas e Dain Heer illustrano in maniera semplice e chiara i sistemi facili e sicuri da loro ideati per creare una nuova, diversa realtà, per abbandonare finalmente i preconcetti sui soldi e avere un rapporto sano con il denaro. Le tecniche descritte si basano in particolare su ACCESS, un sistema di trasformazione dell'energia, ora disponibile anche in Italia, ideato da Gary Douglas, che fornisce alle persone una serie di strumenti per eliminare le loro limitazioni e creare una serie di nuove e straordinarie opportunità in ogni campo della vita.
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Deida David
Manuale del sesso illuminato
br. David Deida si dedica da decenni all'arte del risveglio spirituale e sessuale. In questo manuale rivela che il segreto dell'illuminazione e del sesso sublime possono essere la stessa cosa ed espone le abilità indispensabili per aprirci ai doni fisici, emotivi e spirituali dell'intimità e dell'unione. Provocatorio e diretto, "Manuale del sesso illuminato" insegna a trasformare la semplice 'frizione epidermica' nella perfetta incarnazione dell'estasi, a sviluppare le abilità sessuali in quanto rapimento del cuore e resa del corpo, a raggiungere tutti i possibili orgasmi nelle loro svariate forme e molte.
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Gambetta E. (cur.)
Piccola grammatica del genovese
br. Il volume porta un po' di chiarezza nella grammatica genovese, come nel caso dei verbi irregolari, aggettivi e pronomi. La grafia usata, con piccole varianti, è quella del secolo scorso. L'assenza quindi di "modernismi" colloca questo volume, nel solco della piena tradizione. La "Piccola Grammatica del Genovese" proponendo il dialetto, come arricchimento, anche per la didattica nell'educazione linguistica, diventa uno strumento utile e di semplice consultazione.
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Moderno dizionario rapido genovese-italiano italiano-genovese
br.
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Mariangelo da Cerqueto
Proverbi, proverbi, proverbi
brossura
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Pieri Romano
Grên. Il grano e altri cereali nella cultura romagnola e cesenate (E')
ill.
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Coltro Dino
Santi e contadini. Lunario della tradizione orale veneta
ill., br. Frutto di una lunga e documentata ricerca, il volume è costruito in due parti. In una viene descritto quell'aspetto del patrimonio culturale del mondo contadino (usanze, costumi, credenze religiose) definito dall'avvicendarsi delle stagioni e dei lavori agricoli. Nell'altra viene riportata la storia del santo di ogni giorno dell'anno.
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Lorenzini Katiuscia
Verona città fatata. Itinerari attarverso colori forme simboli
ill., br. L'autrice di questo volume, laureata in filosofia, appassionata di tradizioni religiose e di simbologia, che combina con gli studi di psicologia della forma e del colore, più che una semplice guida di Verona ne propone in queste pagine un ventaglio di interpretazioni inedite e sorprendenti, sostenute da ampie letture. Suggerisce anche quattro possibili percorsi attraverso l'intero territorio scaligero associati ai quattro colori (rosso verde blu giallo) che nella tradizione filosofico-alchemica si legano agli elementi costitutivi del mondo e dell'uomo.
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Rodella Silvia
Leggende euganee
brossura Le "Leggende euganee", pubblicate per la prima volta nel 1941 con lo pseudonimo di Sellida Ilvaro, costituiscono l'opera più riuscita di Silvia Rodella, la cui genesi e "poetica" sono ben condensate nella Premessa: "Così gli Euganei mi presero tutta, il cipresso ha saputo dirmi tante cose e ogni angolo di questa terra mi ha narrato la sua storia, perché dell'essere amato si ama ogni cosa". Il vero protagonista dell'opera di Rodella è il paesaggio, che si estende nella fascia meridionale dei Colli tra Lozzo, Este, Arquà Petrarca. La ricchezza e la precisione dei particolari nelle descrizioni delle località in cui sono ambientate le leggende sono evidentemente il frutto di una esperienza diretta, "sul campo", di luoghi, sentieri, corsi d'acqua, speroni rocciosi, che solo una camminatrice poteva acquisire. "Leggende euganee" è quindi un'opera che merita di essere riscoperta e riletta, anche perché testimonia una sensibilità pionieristica per la conoscenza del patrimonio paesaggistico dei Colli Euganei.
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Innocenti Carlo
La me tiere. Viaggio per immagini nella civiltà contadina del Friuli-Viaç par imagjinis te civiltât dal Friûl
ill., ril. Il volume di Carlo Innocenti entra nel vivo della cultura contadina friulana, rappresentata nei cinquant'anni di attività del fotografo (1965-2016). Le prime immagini ritraggono gli spazi della casa, il grande camino al centro della stanza principale, le camere, e poi quelli esterni, il pollaio, la fontana, i mulini, in un percorso che tocca ambienti di montagna e di pianura. In questi spazi interni ed esterni entrano a poco a poco anche figure umane, in particolare anziani, che vediamo all'opera nei campi e nei laboratori artigiani, o accanto alla stufa con il nipotino in braccio. Un'ampia sezione è dedicata ai luoghi e ai tempi della socialità e alla vita in comunità, fino ad arrivare alle feste religiose e alle sagre. È un intero mondo che viene documentato, perché non se ne perda il ricordo e, forse, la sapienza.
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Coltro Dino
Mondo contadino. Con CD-Audio
brossura
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Antichi mercati del varesotto
ill., ril.
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Centini Massimo
Memorie pagane. Folklore e religiosità in Italia del nord e Svizzera
ill., ril.
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Facchinetti Kerdudo William
Guida ai misteri del Lago Maggiore
brossura
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Corbella Roberto
Fantasmi e misteri della nostra terra. Lombardia, Piemonte, Svizzera
brossura Nella felice epoca della pre-televisione, per un adolescente quale passatempo era più sottilmente gioioso per le sere d'inverno che entrare nel lettuccio caldo con una manciata di caramelle da centellinare golosamente mentre alla fioca luce da comodino ci lasciavamo deliziosamente terrorizzare dai racconti di Edgard Allan Poe e da quelli di H.P.Lovercraft e Le Fanu. Storie di spettri e mostri tornati in vita per impaurirci e perseguitare le nostre menti. Forme letterarie adulte che in fondo avevano le loro radici in antiche leggende o erano derivate dalle fiabe che ci avevano piacevolmente spaventati nell'infanzia: L'Orco, il Lupo Cattivo e soprattutto quelle stregacce delle fiabe che vagamente somigliavano alla vecchia vicina di casa che, puntualmente ci bucava il pallone quando finiva nel suo cortile...
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Sgarzi Umberto
Il mondo è una gabbia di matti. Proverbi bolognesi
ill., br.
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