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‎Gobard Henri‎

‎L'alienazione linguistica‎

‎br. Questo pamphlet è un'analisi dell'elemento in cui tutti noi, in quanto umani, inconsapevolmente ci muoviamo, e che determina forse più di ogni altra cosa le nostre idee, e quindi le nostre azioni: il linguaggio. Il fuoco della polemica è rivolto in maniera feroce contro l'egemonia della lingua anglo-americana, ma la questione è ben più ampia: come si instaura il potere, in tutte le sue forme, all'interno del linguaggio? In che modo, noi umani, abitiamo il linguaggio, e in che modo possiamo renderci refrattari alle forme di potere che se lo contendono? L'analisi «tetraglossica» di Gobard ci offre nuovi e sorprendenti strumenti per rispondere a tali domande, proponendoci di pensare il linguaggio come un ambiente a più dimensioni, almeno quattro appunto, in cui si dispiega la nostra esistenza fin dai primissimi passi. Tutto ciò in uno stile che si fa beffe della saggistica accademica. Come scrive Gilles Deleuze nella sua prefazione, «Gobard non procede in alcun modo come un comparatista. Procede come un polemista o una sorta di stratega, preso egli stesso in una situazione. Si colloca in una situazione reale in cui le lingue si affrontano concretamente». E ancora: «Gobard ha un nuovo modo di valutare i rapporti del linguaggio con la Terra. In lui ci sono un Court de Gébelin, un Fabre d'Olivet, un Brisset e un Wolfson, che ancora resistono: per quale avvenire di linguistica?».‎

‎Meozzi T. (cur.); Coveri L. (cur.); Serena E. (cur.)‎

‎La rappresentazione dell'apprendimento linguistico. Prospettive incrociate tra glottodidattica, linguistica e letteratura‎

‎br. Questo saggio collettaneo vuole offrire un contributo sullo stato dell'arte in merito alla verifica e alla valutazione delle competenze linguistiche e delle competenze didattiche in riferimento all'italiano come lingua non materna (L2). La prima parte del volume è dedicata alla verifica e alla valutazione delle competenze linguistiche, prendendo in esame diversi tipi di valutazione e i processi che li caratterizzano in relazione a diversi contesti. La seconda parte è dedicata alla verifica e alla valutazione delle competenze didattiche di chi insegna italiano a stranieri, tenendo conto dei vari profili di apprendenti con caratteristiche variabili per età, motivazioni, contesto di apprendimento, conoscenze pregresse. Una particolare attenzione viene riservata al caso della valutazione certificatoria, sia riferita alle competenze linguistiche che a quelle didattiche.‎

‎Nissim Malvina; Pannitto Ludovica‎

‎Che cos'è la linguistica computazionale‎

‎br. Dispositivi di uso comune, quali assistenti virtuali e traduttori automatici, sono basati sulla possibilità di utilizzare e produrre lingua in maniera automatica. La scienza chiave nello sviluppo di tali tecnologie è la linguistica computazionale. Il volume, attraverso l'analisi delle teorie e dei metodi più recenti, offre al lettore interessato e allo studioso strumenti tecnici e critici per avvicinarsi alla disciplina. La comprensione del funzionamento e dei limiti delle tecnologie linguistiche costituisce, infatti, la base per una maggiore consapevolezza nel loro uso ormai quotidiano, ricordandoci che noi umani siamo non soltanto i destinatari ma, creando i dati linguistici, anche i protagonisti del processo di sviluppo delle tecnologie.‎

‎Brega Stefano‎

‎Lingua perfetta versus lingua imperfetta‎

‎br.‎

‎Scataglini Carlo‎

‎Il libro-quaderno per imparare. Chi è il ladro in terza B? Comprensione e produzione del testo per giovani detective. Con gadget‎

‎ill., br. È una tranquilla mattina nella scuola di Mirko e Margherita, ma all'improvviso un grido della maestra squarcia il silenzio: «Chi è il ladro in terza B?». Ha così inizio un avvincente racconto che trasformerà i piccoli lettori in veri e propri detective armati di... carta e matita! Questo infatti è un «libro-quaderno», nel quale non solo si legge, ma anche si scrive, perché ogni capitolo del racconto è affiancato da esercizi di comprensione e produzione del testo, di analisi grammaticale, di arricchimento semantico-lessicale, di ortografia o di morfosintassi, oltre che da box di riflessione nei quali scrivere le proprie esperienze, emozioni e opinioni. Con l'aiuto della mappa allegata al volume, analizzando i dettagli forniti nella narrazione e risolvendo correttamente gli esercizi, i bambini si divertiranno a scoprire l'insospettabile colpevole del furto, rielaborando attivamente la storia ed esercitando nel frattempo le proprie abilità.‎

‎Gardini Nicola‎

‎Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo‎

‎ril. Il latino - quello dei grandi autori, della letteratura ma anche quello quotidiano che spesso usiamo inconsapevolmente - è un tesoro di significati che continuano a parlarci e a renderci quel che siamo. Non soltanto perché attraverso questa lingua possiamo farci idee più chiare sulla provenienza di immagini, metafore, modi di dire, ma soprattutto perché continuamente ci sfida a entrare in contatto e in dialogo costante con il nostro passato, e quindi a conoscere meglio noi stessi. In questo personalissimo vocabolario ideale, spaziando tra la storia e la filosofia, tra grandi classici e scrittori moderni, Nicola Gardini sceglie dieci parole che a suo dire hanno formato e continuano a formare il nostro tempo e la nostra civiltà, e attraverso le quali è possibile leggere in controluce un frammento della storia di tutti noi. Dimostrandoci ancora una volta che, per quanto nuovo e moderno, il nostro mondo continua a svilupparsi a partire da alcune basi fondamentali dalle antichissime radici che sarebbe impossibile - oltre che profondamente sbagliato - ostinarsi a ignorare.‎

‎Badan Linda‎

‎Introduzione alla linguistica cinese. Un approccio generativo‎

‎br. Quali sono le caratteristiche principali della grammatica del cinese moderno? Come vengono trattate nella tradizione della grammatica generativa? Che cosa possiamo imparare dal confronto tra sistemi grammaticali diversi come il cinese e l'italiano? Il volume introduce il lettore alle nozioni principali della teoria generativa attraverso la discussione dei temi più importanti e dibattuti della lingua cinese e della sua sintassi. Ogni argomento è sviluppato in una prospettiva comparativa attraverso il costante confronto tra cinese e italiano, mettendo in luce differenze e convergenze tra le due lingue. Lo stile e la lingua usati sono semplici e accessibili a tutti e non presuppongono la conoscenza del cinese o della linguistica teorica.‎

‎Leonardi Lino; Minervini Laura; Burgio Eugenio‎

‎Filologia romanza. Critica del testo, linguistica, analisi letteraria‎

‎brossura Obiettivo di questo manuale è fornire un'introduzione alla filologia romanza su tre livelli, filologico, linguistico e letterario. Essi hanno una loro autonomia, per cui a ciascuno è dedicata una sezione, ma sono organicamente complementari e sono quindi riuniti in un unico volume. Per la critica del testo, si entra nelle procedure che governano la genesi e storia della trasmissione dei testi, e che si applicano per ripercorrere quella storia e per pubblicare edizioni affidabili. Per la linguistica, si definisce un quadro della complessità dei rapporti tra alcune delle maggiori lingue europee, a partire dalla loro formazione dal latino, fino alla loro piena trasformazione e diffusione. Per l'analisi letteraria, si introduce alla letteratura medievale dell'Europa romanza, percorrendo i processi di elaborazione di alcune tra le principali forme che, in poesia e in prosa, costituiranno il fondamento delle letterature moderne.‎

‎Ponzio Augusto‎

‎Quadrilogia. La differenza non indifferente-Elogio dell'infunzionale-Fuori luogo-In altre parole‎

‎br. Le espressioni "fuori luogo", "infunzionale", "differenza non indifferente" e "altre parole", presenti nei titoli delle quattro parti di questo testo, sono già per se stesse indicative di un topos che risuona evidentemente come u-topos, utopico. Potrebbe essere diversamente in un mondo in cui di "mondiale" ci sono state due guerre - e in questi giorni se ne paventa un'altra -; dove di "globale" c'è la globalizzazione e la concorrenza spietata a livello planetario; dove si indica come "innovativo" il prodotto che sul mercato è "distruttivo" del prodotto similare precedente; dove di pan-, di totale, c'è tutt'ora, dal 2019, la pandemia e c'è, ormai da tanto tempo, il complementare disastro ambientale dovuto all'"antropizzazione" del pianeta?‎

‎Dionigi Ivano‎

‎Il presente non basta. La lezione del latino‎

‎br. Come mai in un'epoca caratterizzata dalla proliferazione dei mezzi di comunicazione, la reciproca comprensione è più difficile? Come mai ci ostiniamo a credere che il presente si riduca alla novità e che la novità si identifichi con la verità? Come mai le parole di Lucrezio sull'universo, di Cicerone sulla politica, di Seneca sull'uomo colpiscono la mente e curano l'anima più e meglio dei trattati specialistici? Ivano Dionigi, latinista, già rettore dell'Università di Bologna, con "Il presente non basta" affronta tali domande volgendo lo sguardo alla lingua che l'Europa ha parlato ininterrottamente per secoli, attraverso la politica, la religione, la scienza. Il latino evoca un lascito non solo storico, cultuale e linguistico ma anche simbolico: si scrive "latino", ma si legge "italiano, storia, filosofia, sapere scientifico e umanistico, tradizione e ricchezza culturale". Non è un reperto archeologico, uno status symbol o un mestiere per sopravvissuti; è il tramite che - oltre Roma - ci collega a Gerusalemme e ad Atene, l'eredità che ci possiamo spartire, la memoria che ci allunga la vita. È un'antenna che ci aiuta a captare tre dimensioni ed esperienze fondamentali: il primato della parola, la centralità del tempo, la nobiltà della politica. Come mater certa, anzi certissima dell'italiano, il latino - lingua morta eppure resistente nell'uso comune, dal lessico economico a quello politico, medico e mediatico - ci restituisce il volto autentico delle parole.‎

‎Colombo Adriano‎

‎«A me mi». Dubbi, errori, correzioni nell'italiano scritto‎

‎br. Come mai i ragazzi non sanno più scrivere? Una parola come casino è da segnare come errore? Si scrive sogniamo o sognamo? È un errore usare lui come soggetto? A scuola non si usa più il congiuntivo? Bisogna correggere la punteggiatura? Bisogna segnare tutti gli errori? Servono le griglie di valutazione? A cosa può servire infine questa fatica di correggere? Per scrivere in modo accettabile bisogna saper fare molte altre cose oltre a non fare errori di lingua, e dunque chi insegna a scrivere deve occuparsi di una grande varietà di problemi. Ma senza dubbio la correzione resta l'attività più praticata e manterrà sempre un ruolo decisivo nell'educazione a scrivere. Questo libro, rivolto ai docenti e a coloro che si preparano a diventare docenti, intende dare un contributo di riflessione e di esperienza su un aspetto parziale ma importante della questione.‎

‎Mennella Antonio‎

‎L'Italia oggi. Tutti i comuni nella loro pronunzia corretta e nome dei rispettivi abitanti‎

‎br. Il volume contiene una sintetica presentazione delle regioni italiane e delle loro province, con relativa storia, la pronunzia corretta di tutti i Comuni italiani, con l'indicazione dell'accento tonico in cui potrebbe sorgere la minima ambiguità e la specificazione del suono sordo o sonoro di s e z, il nome degli abitanti di ciascun Comune, la spiegazione etimologica dell'aggettivo etnico.‎

‎Celentin Paola‎

‎Le variabili dell'apprendimento linguistico. Perché non tutti impariamo le lingue allo stesso modo‎

‎br. Tutti impariamo la nostra lingua materna negli stessi tempi e con le stesse tappe, ma quando si tratta di apprendere una lingua straniera o seconda la casistica si dilata all'inverosimile. Perché? Quali variabili entrano in gioco? È possibile controllarle? Chiunque sia coinvolto nell'apprendimento e/o nell'insegnamento di una lingua si è posto queste domande. L'opera di Paola Celentin, attraverso l'analisi e la sistematizzazione degli studi e delle ricerche condotti in ambito linguistico ed educativo, cerca una risposta a questi interrogativi. Oltre ad esplorare le dimensioni cognitive, affettive e contestuali dell'apprendimento linguistico, l'opera si pone l'obiettivo di mettere in relazione fra di loro le variabili che influenzano come si apprendono le lingue, attraverso una ricca rete di rimandi e richiami alla ricerca internazionale nel settore.‎

‎Haarmann Harald‎

‎Storia universale delle lingue. Dalle origini all'era digitale‎

‎ril. Per la prima volta questo saggio presenta al pubblico italiano la storia universale delle lingue, delle loro origini ed evoluzioni. Harald Haarmann, noto linguista, spiega in modo chiaro e accessibile ciò che sappiamo delle capacità linguistiche dei primi esseri umani, introducendo il lettore nelle varie fasi che hanno caratterizzato il linguaggio di Homo sapiens e della più antica famiglia linguistica a noi nota: il Nostratico, la lingua franca dell'Età antidiluviana. L'esplorazione continua con lo studio della genesi e dello sviluppo delle varie famiglie linguistiche, per arrivare alle complesse interazioni fra diverse culture e all'evoluzione moderna e contemporanea. Una parte innovativa, che unisce studi di linguistica, antropologia e genetica umana, riflette anche sullo stretto rapporto fra lingua e tecnologia. Haarmann è un maestro nel trasmettere ai lettori i modi spesso tortuosi in cui si sono formate le famiglie linguistiche, come si sono trasformate e scomposte le vecchie lingue e come se ne sono create di nuove. Questo studio ormai classico - pubblicato per la prima volta nel 2006 - ha avuto numerose edizioni e traduzioni. La traduzione italiana comprende anche una riflessione aggiornata sui più recenti sviluppi della disciplina, inclusi gli studi sul multilinguismo e sulle sue tendenze future.‎

‎Alighieri Dante; Tavoni M. (cur.)‎

‎De vulgari eloquentia‎

‎br. «Se non avesse scritto la Commedia, con ogni probabilità Dante sarebbe passato alla storia come grande lirico e come grande linguista. Le ricerche sul campo e le teorizzazioni intorno alla lingua, incentrate sull'idea esclusivamente sua della storicità e, quindi, della continua mutevolezza delle lingue parlate, sono di una modernità che suscita ammirazione. E ammirazione suscita anche la preveggenza quasi profetica con la quale Dante scommette che una lingua frammentata in una miriade di dialetti e utilizzata tutt'al più per un uso letterario specialistico possa diventare la comune lingua di cultura.» (Marco Santagata)‎

‎Andorno Cecilia M.‎

‎Che cos'è la pragmatica linguistica‎

‎br. L'uso del linguaggio come strumento di comunicazione e le modalità con cui gli utenti di una lingua lo utilizzano sono oggetto di interesse di varie discipline teoriche e applicate; nell'ambito degli studi linguistici, questo interesse è messo a fuoco in particolare dalla pragmatica, che sta conoscendo oggi una grande espansione perché sempre più forte si fa l'esigenza di affrontare il tema dell'interpretazione dei messaggi e della comunicazione, ruolo che la linguistica classica non può, da sola, svolgere in modo soddisfacente. Il volume si rivolge a studenti di linguistica e studiosi interessati alla comunicazione, proponendo un'introduzione ai concetti chiave elaborati dalla pragmatica linguistica.‎

‎Takeshita Toshiaki‎

‎Il Giappone e la sua civiltà: profilo storico‎

‎ill. "Il Giappone e la sua civiltà: profilo storico" può essere un testo propedeutico alla storia del Giappone e alla storia della cultura giapponese parimenti ad altri testi. A rigore il presente volume fa parte di un gruppo di opere destinato al Content and Language Integrated Learning (CLIL, it. Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuto) per l'apprendimento simultaneo di contenuto e lingua. È un approccio praticabile già in fase iniziale di studio della lingua (p.es N5, JLPT) a condizione che si utilizzi il cosiddetto "background knowledge" relativo al contenuto. "Il Giappone e la sua civiltà: profilo storico" illustra in italiano il passato del Giappone con termini tecnici essenziali in giapponese. Una conoscenza così acquisita, se opportunamente attivata, riesce a funzionare come "background knowledge" in sede del CLIL. In questa edizione una quarantina di termini specialistici è stata aggiornata con un saggio inserito in fondo al volume.‎

‎Andorno C. M. (cur.); Valentini A. (cur.); Grassi R. (cur.)‎

‎Verso una nuova lingua. Capire l'acquisizione di L2‎

‎brossura Lo studio di come si imparano le «altre» lingue, o lingue seconde, cioè le lingue che si acquisiscono dopo la prima infanzia, riveste un interesse a un tempo teorico e applicativo. È oggetto di interesse teorico, perché apre finestre di conoscenza sulla natura delle lingue e della facoltà umana di linguaggio. È poi oggetto di un interesse applicativo, sempre crescente al crescere delle esigenze di un mondo globalizzato e interconnesso, perché una migliore conoscenza del fenomeno dell'acquisizione delle seconde lingue consente di intervenire in modo più consapevole nel campo del loro insegnamento o delle politiche linguistiche che ne possono promuovere la conoscenza o l'uso all'interno del repertorio individuale e comunitario. Come molti fenomeni connessi all'attività umana, anche lo studio dell'acquisizione di seconde lingue può essere affrontato da diversi punti di vista. Verso una nuova lingua adotta una prospettiva eminentemente linguistica, con aperture sul versante della psicolinguistica e un'attenzione alla dimensione interazionale. Le autrici hanno inteso introdurre il lettore a un campo di ricerca in notevole fermento, offrendogli uno sguardo il più possibile aggiornato e internazionale, ma osservandolo da una prospettiva italiana, facendo quindi particolare riferimento, nell'esemplificazione, a ricerche nate in ambito italiano e a dati osservativi sull'italiano usato come seconda lingua. Per il lettore italofono, la possibilità di accedere a una esemplificazione in italiano consente di osservare la propria lingua attraverso il punto di vista di chi sta apprendendo quella stessa lingua: uno «specchio in negativo» che permette, allo studioso come all'operatore del settore, un prezioso esercizio di consapevolezza.‎

‎Rapallo Umberto‎

‎La ricerca in linguistica‎

‎brossura Il volume ripercorre alcune esperienze di ricerca in vari ambiti della linguistica, che vanno dal formalismo glossematico - esemplificato sulle principali modalità di analisi aggiornate alle più recenti teorie - agli orientamenti relativi all'origine del linguaggio e delle lingue, alla dinamica del mutamento linguistico, al concetto di 'primitivo', al linguaggio infantile e patologico, alle parentele macroareali delle lingue. Vengono, inoltre, esaminate le differenti strategie nel campo della traduzione, le varie tipologie dei sistemi di scrittura e il concetto di veridicità dei testi teologici. La trattazione di ogni singolo argomento è corredata da una bibliografia essenziale e da una serie di spunti critici - sotto forma di interrogativi aperti - utili ad orientare il lettore in ulteriori ricerche in questo campo. Completa il volume un testo di Claudia Caffi dedicato a La pragmatica del discorso.‎

‎Gualdo Riccardo; Raffaelli Lucia; Telve Stefano‎

‎Scrivere all'università. Pianificare e realizzare testi efficaci‎

‎br. Saper scrivere un testo efficace è un segno di maturità culturale, un biglietto da visita indispensabile per entrare nel mondo del lavoro. La capacità di comporre testi di tipo diverso, per presentare agli altri sé stessi e il proprio lavoro, si acquisisce durante gli studi superiori e universitari ma necessita di un addestramento specifico, mirato a rafforzare la conoscenza della lingua italiana, a organizzare con logica e coerenza gli argomenti, a padroneggiare le tecniche di scrittura al computer. Il volume è frutto di un'esperienza maturata nei laboratori di scrittura universitari. È una guida semplice, ma completa e rigorosa, per redigere tesine e tesi e saper gestire ogni fase della loro composizione (impostazione grafica, controllo grammaticale, pianificazione e stesura, revisione). Fornisce indicazioni chiare e sicure su cosa fare e cosa non fare, con esempi pratici e testi annotati, in modo che le regole essenziali per scrivere testi efficaci possano essere lette, consultate e ricordate facilmente.‎

‎Basso Susanna‎

‎Sul tradurre. Esperienze e divagazioni militanti‎

‎br. Tradurre è una forma di lettura, o di ascolto, ad alta intensità. Implica attenzione per il ritmo della scrittura, per i caratteri stilistici più riposti, per indizi infinitesimali, per simmetrie, opposizioni, enigmi, reticenze e bugie. Questo libro sul tradurre è un diario, un manuale, una resa dei conti, una collezione di storie. Entra nel lavoro quotidiano del traduttore (di un traduttore d'eccezione) e, partendo da rituali privatissimi (inseguire il testo completo di poesie delle quali è citato un solo verso, ricostruire in dettaglio lo svolgimento di una battaglia di cui occorreva controllare solo la data), parla di esperienze che lasciano il segno e di (provvisori) segreti di bottega; analizza zone tradizionalmente ostiche del tradurre (dialoghi, incipit, enigmi); racconta senza sentimentalismo l'incontro coi testi (l'invidia è un motore positivo); pratica il confronto con le versioni altrui (strumento per misurare, come in uno specchio, il proprio personale processo di manipolazione del testo). Questo è un libro che parla, ostinatamente, non di scrittori, ma di scritture. E concede, solo nell'Appendice, una galleria di ritratti (tra gli altri, Alice Munro e Ian McEwan): piccole storie di incontri mai dimenticati, che restituiscono per una volta, tra silenzi e lampi di svelamento, non pagine ma persone.‎

‎Comastri Gianluca‎

‎Le lingue degli elfi delle Terre di Mezzo. Vol. 1: storia e sviluppo delle lingue elfiche di Arda‎

‎br. L'insieme degli idiomi propri dei personaggi delle varie razze della Terra di Mezzo, di cui nelle opere principali compaiono numerosi esempi, costituisce con ogni probabilità il vero cuore pulsante dell'intera narrazione di Tolkien. Egli aveva inventato lingue e linguaggi sin dalla tenera infanzia, e, in anni successivi, ebbe a dichiarare in più circostanze che la generazione dell'intero corpus narrativo incentrato sulla Terra di Mezzo aveva il solo scopo di ricreare un luogo dove i linguaggi elfici, naneschi e orcheschi potessero prender vita. Il presente volume dà il via ad una serie di pubblicazioni incentrate sul tema della linguistica tolkieniana, che ha lo scopo di presentare la bellezza e la centralità di questo aspetto della concezione che l'autore aveva del ciclo narrativo cui dedicò l'intera vita. Di prossima pubblicazione "La grammatica delle principali lingue elfiche di Arda".‎

‎Palermo Massimo‎

‎Linguistica italiana‎

‎br. Il libro offre una trattazione esaustiva dei principali argomenti affrontati nei corsi universitari. La tripartizione dell'indice (storia, struttura, variazione) prevede una breve parte diacronica e due sezioni successive dedicate alla descrizione delle strutture e delle varietà dell'italiano d'oggi. In questa nuova edizione l'autore ha aggiornato l'opera su diversi fronti, con particolare riguardo alle più recenti tendenze emerse nell'italiano standard contemporaneo, impegnandosi anche a semplificare nella misura del possibile i passaggi espositivi risultati più ostici nell'uso del manuale da parte degli studenti. È stato inoltre aggiornato e significativamente arricchito anche il corredo di ampliamenti e di esercizi presente su Pandoracampus.‎

‎Mastrantonio Davide‎

‎La coesione nell'italiano antico e i volgarizzamenti dal latino. Ediz. critica‎

‎br. 'A che punto sono le nostre conoscenze sulla testualità antica? Che ruolo svolge il latino nel consolidamento della coesione dei generi medievali, letterari e non? Quali strumenti teorici facilitano l'analisi dei testi? Sono queste alcune delle domande a cui il volume cerca di rispondere. A una prima sezione che espone i metodi del lavoro, seguono sei capitoli dedicati alla coesione in quattro piani dell'organizzazione testuale: piano referenziale, piano logico-argomentativo, piano metatestuale e piano interazionale. Ne emerge un quadro articolato, che non si limita ad ampliare le nostre conoscenze sulla testualità diacronica ma offre anche nuove prospettive metodologiche.'‎

‎Moro Andrea‎

‎Le lingue impossibili‎

‎br. Può esistere una cosa come una lingua umana impossibile? Un biologo potrebbe definire impossibile un animale che contraddicesse le leggi fisiche della natura (l'entropia, per esempio, o la gravità). Esistono leggi simili in grado di condizionare le lingue? In questo libro, Andrea Moro, autorevole linguista e neuroscienziato, esplora l'esistenza delle lingue impossibili, alla ricerca dell'"impronta digitale" del linguaggio umano. L'autore ci conduce oltre i confini di Babele, attraverso l'insieme di proprietà che, al di là delle apparenze, tutte le lingue condividono, e indaga le fonti dell'ordine, facendo riferimento a esperimenti che egli stesso ha contribuito a progettare. Paragona la sintassi al rovescio di un arazzo, rivelandone la struttura nascosta, descrive il cervello come un setaccio e ascolta il suono del pensiero attraverso la registrazione dell'attività elettrica encefalica. Parole e frasi, ci dice, sono come sinfonie e costellazioni: non hanno contenuto proprio, esistono perché le ascoltiamo e le guardiamo. Siamo parte dei dati.‎

‎La grammatica vien leggendo‎

‎brossura‎

‎Godart Louis‎

‎L'invenzione della scrittura. Dal Nilo alla Grecia‎

‎ill., br. Perché è stata inventata la scrittura? Quali ragioni hanno determinato l'elaborazione delle prime scritture ideografiche, sillabiche e alfabetiche? Quali effetti questa invenzione ha avuto sul piano sociale e come ha modificato i rapporti tra popolazioni diverse? Concentrandosi sui popoli che nell'età del bronzo hanno abitato il bacino del Mediterraneo, Louis Godart ricostruisce ragioni e conseguenze dell'invenzione che più di ogni altra ha segnato lo sviluppo della civiltà, ripercorre l'itinerario biografico e intellettuale di coloro che per primi hanno ricercato e studiato i segni incisi (Schliemann, Evans, Ventris e Champollion) e rivisita i più celebri luoghi e oggetti dell'archeologia mediterranea (le tombe di Micene, il palazzo di Cnosso a Creta, i resti di Troia, la stele di Rosetta e l'enigmatico disco di Festo). L'immagine del mondo antico che viene fatta rivivere risulta cosi più complessa e affascinante di quanto siamo soliti pensare. Se, da un lato, Godart spiega la nascita della scrittura come risultato delle esigenze amministrative ed economiche delle diverse organizzazioni sociali, dall'altro lato delinea un Mediterraneo inteso come luogo di incontri, contaminazioni e scambi culturali.‎

‎Bonomi Ilaria; Buroni Edoardo‎

‎La lingua dell'opera lirica‎

‎br. Il volume è diviso in due parti. Parte prima: profilo linguistico; parole e musica: gli albori e il Seicento; il Settecento: il secolo dei librettisti; il secolo dei compositori, fino a Verdi; tra la fine dell'Ottocento e gli anni Duemila. Parte seconda: antologia di testi commentati; parole e musica: gli albori e il Seicento; il Settecento: il secolo dei librettisti; il secolo dei compositori, fino a Verdi; tra la fine dell'Ottocento e gli anni Duemila.‎

‎Perego Elisa; Taylor Christopher‎

‎Tradurre l'audiovisivo‎

‎ill., br. Il volume traccia le caratteristiche principali del testo audiovisivo prospettiva sia diacronica sia sincronica e fa luce sulle sue potenzialità semantiche attraverso l'analisi di testi in versione originale e di testi tradotti per il doppiaggio e per la sottotitolazione. Pur fornendo un quadro dettagliato degli studi tradizionali nel settore, gli autori prestano particolare attenzione allo stato dell'arte nella ricerca sull'audiovisivo e offrono spunti di riflessione su un panorama in evoluzione. I risultati delle analisi più recenti sono sintetizzati ed esemplificati per aggiornare il lettore su pratiche nuove, sperimentali e di recente sviluppo, quali, per esempio, l'audio descrizione, il doppiaggio verso l'inglese e la sottotitolazione amatoriale. Infine, poiché un aspetto particolarmente interessante legato alla traduzione audiovisiva è oggi quello relativo alla percezione e alla fruizione del prodotto fìlmico tradotto, sono parte fondamentale del libro diversi rimandi in questa direzione.‎

‎Errico E. (cur.); Morelli M. (cur.)‎

‎Le sfide della qualità in interpretazione. Ricerca, didattica e pratica professionale‎

‎br. Il tema della qualità è uno fra i più dibattuti e fecondi nel campo degli Interpreting Studies. Il volume si propone di fornire una panoramica aggiornata dello stato dell'arte e delle principali tendenze legate a questo filone di ricerca e di riflettere su continuità e divergenze relative alle diverse modalità e tecniche interpretative in un'ottica integrata di ricerca, pratica professionale e didattica, esplorando le sfide che pone la loro evoluzione. Approfondisce inoltre questioni fondamentali nella valutazione della qualità in interpretazione, come chi valuta che cosa, in quali contesti e situazioni comunicative e condivide riflessioni sulle prospettive metodologiche applicate alla ricerca in questo campo. L'appendice offre infine strumenti e materiali per replicare e ampliare progetti di ricerca ed elaborare materiali didattici.‎

‎Visconti J. (cur.); Manfredini M. (cur.); Coveri L. (cur.)‎

‎Linguaggi settoriali e specialistici. Sincronia, diacronia, traduzione, variazione. Atti del XV Congresso SILFI Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Genova, 28-30 maggio 2018)‎

‎brossura La riflessione sui linguaggi specialistici e settoriali tocca questioni fondamentali per la società, quali l'accesso di tutti alle diverse forme del sapere, il predominio dell'inglese nell'era della globalizzazione e, in taluni settori, il pericolo per la sopravvivenza stessa dell'italiano come lingua di cultura. Anche in prospettiva diacronica lo studio di tali linguaggi offre risposte inedite, ad esempio sulla questione del ruolo unificatore e nella diffusione dell'italofonia svolto da linguaggi quali quello aziendale-industriale, tecnico-scientifico o burocratico-amministrativo. A distanza di quasi mezzo secolo dalla pietra miliare del libro curato da Gian Luigi Beccaria ("I linguaggi settoriali in Italia", 1973), il volume documenta la ricchezza di temi, varietà e tipologie testuali studiate, fotografando lo stato dell'arte della ricerca sui linguaggi settoriali e specialistici.‎

‎Bellinzona Martina‎

‎Linguistic landscape. Panorami urbani e scolastici nel XXI secolo‎

‎br. Il linguistic landscape può essere definito come lo studio delle lingue e dei messaggi presenti in forma scritta nello spazio pubblico. Il volume si propone, nella prima parte, di fornire una sintesi dello stato dell'arte sul linguistic landscape, dalle origini fino ai più attuali sviluppi, utile a ricercatori e studenti universitari che vogliano accedere ad una trattazione scientifica sul tema in lingua italiana. Nella seconda parte, invece, viene esplorato lo schoolscape, ossia l'insieme di oggetti linguistici e semiotici che contribuiscono all'organizzazione visiva degli spazi scolastici. Vengono presentati i risultati di un'ampia ricerca, il cui scopo è quello di indagare usi, funzioni e percezioni di questo spazio e delle politiche linguistiche che lo regolano, nell'inedito contesto italiano. Le conclusioni cui si giunge, oltre a delineare un quadro ricco e sfaccettato di pratiche e utilizzi, vogliono stimolare una riflessione sul ruolo che lo schoolscape può avere, e già ha, in un'ottica di giustizia, equità sociale e di educazione linguistica democratica.‎

‎Barone Linda; Di Sabato Bruna; Manzolillo Monica‎

‎L'educazione linguistica e letteraria. Un approccio integrato‎

‎br. Uno degli strumenti migliori per l'acquisizione linguistica è rappresentato dal testo letterario. Di solito però la prima obiezione alla presenza del testo letterario nei percorsi di apprendimento linguistico è la sua percezione come 'difficile'; la seconda è che presenta un uso della lingua lontano dalla comunicazione ordinaria. In realtà le ricerche più recenti hanno dimostrato come questo non solo non sia vero, ma come i testi letterari siano funzionali alla costruzione e/o al consolidamento di una competenza linguistica a tutto tondo. Si tratta di un uso strumentale della letteratura che permette di creare percorsi educativi di tipo induttivo che producono acquisizione linguistica senza che lo studente se ne accorga, in modo simile ad approcci che rientrano nel contesto dell'uso veicolare della lingua per l'apprendimento dei contenuti. La letteratura è quindi il mezzo migliore, dopo le attività comunicative, per introdurre elementi grammaticali in modo informale e apparentemente non strutturato. Il libro curato da Bruna Di Sabato, Linda Barone e Monica Manzolillo, progetto pilota che ha coinvolto gli studenti delle Università di Napoli Suor Orsola Benincasa e di Salerno, dimostra proprio come l'uso della letteratura nella classe di lingua sia di sicuro beneficio dal punto di vista affettivo e cognitivo. Il testo letterario è un terreno ideale per attività di costruzione e di negoziazione del significato e per attività di tipo manipolativo e creativo che sviluppino competenze spendibili in qualsiasi contesto per una comunicazione efficace nella lingua target.‎

‎Banfi E. (cur.); Grandi N. (cur.)‎

‎Le lingue extraeuropee: Americhe, Australia e lingue di contatto‎

‎br. Il volume descrive le principali componenti del quadro linguistico di tre aree del mondo: le Americhe, nella loro tradizionale tripartizione (e con particolare attenzione per le complesse dinamiche extralinguistiche che hanno "ridisegnato" il profilo linguistico del Nuovo Continente), lo spazio austronesiano e quello australiano e comprende una sezione dedicata alle lingue di contatto, pidgin e creoli. La prospettiva che accomuna i saggi, redatti da autorevoli studiosi, prevede un'integrazione tra le dimensioni geo-linguistica, storico-linguistica e tipologico-linguistica, allo scopo di far luce sia sull'attuale distribuzione delle lingue nelle aree esaminate sia sulle vicende storiche che ne hanno determinato assetto e caratteristiche strutturali.‎

‎D'Aguanno D. (cur.); Fortunato M. (cur.); Piro R. (cur.)‎

‎Saggi di linguistica e storia della lingua italiana per Rita Librandi‎

‎br. Il volume, che vuole essere un omaggio alla linguista Rita Librandi, in occasione del suo congedo dall'insegnamento accademico, raccoglie saggi di linguistica e di storia della lingua italiana scritti da colleghi e amici. I contributi ben richiamano l'ampiezza degli interessi scientifici della studiosa cui sono dedicati: l'italiano della comunicazione religiosa e della scienza, la didattica dell'italiano, la lingua letteraria e l'italiano di Dante, il lessico, l'etimologia e l'italiano contemporaneo.‎

‎Trifone P. (cur.)‎

‎Lingua e identità. Una storia sociale dell'italiano‎

‎br. I protagonisti di questo libro sono dieci nuclei generativi dell'immaginario nazionale: cucina, moda, opera lirica, cinema, televisione, politica, burocrazia, sport, letteratura per l'infanzia, religione. L'attenzione si rivolge soprattutto alla lingua di una schiera di mediatori culturali che hanno concorso a fornire agli italiani le coordinate per un progetto di destino comune: il Collodi di "Pinocchio", l'Artusi della "Scienza in cucina", i librettisti, gli uomini di governo e di chiesa, i giornalisti, i registi, fino a Mike Bongiorno. Sul tessuto connettivo di questo artigianato della lingua e della cultura è maturata nel paese un'identità di memorie più salda della sua stessa identità politica, sottoposta anzi a nuove tensioni destabilizzanti. Nella nuova edizione si è aggiunto un contributo panoramico di Luca Serianni sulle forze in gioco nella storia linguistica italiana, di cui va sottolineato il legame con il sottotitolo del volume: "Una storia sociale dell'italiano". La nuova edizione è inoltre corredata di un utilissimo indice delle forme notevoli.‎

‎Villari Susanna‎

‎Che cos'è la filologia dei testi a stampa‎

‎br. Quali sono le metodologie filologiche applicate ai testi a stampa? Che cos'è la textual bibliography? Quali sono le tappe storiche di tale disciplina? Nel rispondere a queste domande, il testo presenta alcuni esempi di significative edizioni di testi in volgare italiano e affronta tematiche proprie delle discipline bibliografiche e problemi di critica testuale.‎

‎Afribo A. (cur.); Zinato E. (cur.)‎

‎Modernità italiana. Cultura, lingua e letteratura dagli anni settanta a oggi‎

‎br. Il volume analizza da diverse angolature disciplinari alcuni dei più rilevanti fenomeni culturali della storia italiana recente, a partire dalla famigerata "mutazione antropologica" degli anni settanta fino ai nostri "anni Zero". I sei autori, intrecciando analisi dei temi, dei contesti socio-culturali e delle forme, rispondono in altrettanti capitoli alle seguenti domande. Come cambia e com'è cambiata la lingua degli italiani? Quale pensiero filosofico dopo il Sessantotto? Ai tempi dell'audience e del marketing è ancora possibile un dialogo tra editoria e critica? E il romanzo e la poesia (la canzone), dopo la grande stagione del Novecento "aureo", sono solo merce di scarto, racconti d'appendice, relitti di storia postuma o postmoderna? Oppure ancora pretendono di essere, senza veli nostalgici o complessi d'inferiorità, lo specchio critico di una nuova storia e di un nuovo mondo?‎

‎Borghetti Claudia‎

‎Educazione linguistica interculturale. Origini, modelli, sviluppi recenti‎

‎br. Perché e come si parla di educazione interculturale nella didattica delle lingue? Il volume offre una risposta a questa domanda, presentando le nozioni di base e i principali modelli teorici dell'educazione linguistica interculturale, il settore della glottodidattica che si occupa delle finalità educative dell'apprendimento e dell'insegnamento delle lingue. Come è proprio degli ambiti di studio giovani, questa area di indagine ha attraversato e attraversa tuttora turbolenze di tipo teorico e metodologico. Il libro storicizza il vivace dibattito internazionale al riguardo, e offre un'agile panoramica dei fattori e delle posizioni che lo animano.‎

‎Visconti J. (cur.)‎

‎Parole nostre. Le diverse voci dell'italiano specialistico e settoriale‎

‎br. Lo studio della lingua italiana ha a lungo privilegiato la dimensione letteraria. Eppure la riflessione sui linguaggi specialistici e settoriali tocca questioni fondamentali per la società, quali l'accesso di tutti alle diverse forme del sapere, il predominio dell'inglese nell'era della globalizzazione e, in taluni settori, il pericolo per la sopravvivenza stessa dell'italiano come lingua di cultura. Anche in prospettiva diacronica lo studio di tali linguaggi offre risposte inedite, ad esempio sulla questione del ruolo unificatore e nella diffusione dell'italofonia svolto da linguaggi quali quello aziendale-industriale, tecnico-scientifico o burocratico-amministrativo. A distanza di quasi mezzo secolo dalla pietra miliare del libro curato da Gian Luigi Beccarla («I linguaggi settoriali in Italia», 1973), questo volume si propone come una nuova messa a fuoco di questioni sorte negli ultimi decenni: la disseminazione delle diverse forme del sapere, il colmarsi del divario tra cultura umanistica e scientifica, i mutamenti nelle lingue del diritto, della medicina, dell'economia ecc., il nuovo prestigio assunto dai linguaggi specialistici come modello di comunicazione formale, il confronto con le altre lingue europee. Premessa di Gian Luigi Beccaria.‎

‎Mazzi Manuela‎

‎Tutti scrittori! Come difendersi dai corsi di scrittura creativa‎

‎br. Si può davvero insegnare la cosiddetta "scrittura creativa"? È possibile imparare qualcosa di buono in una scuola di scrittura? Un pamphlet che trasforma ottanta esperienze, accumulate durante la frequentazione di vari corsi, in lezioni utili per valorizzare i consigli ricevuti e per giostrarsi nelle dinamiche di gruppo che vengono a crearsi tra i banchi. Un modo per mettersi in gioco e imparare al meglio, con un po' di ironia.‎

‎Serianni Luca‎

‎Prima lezione di storia della lingua italiana‎

‎br. Dal latino all'italiano, dalla lingua popolare alla lingua poetica, dalla grammatica storica all'influenza dei contesti culturali e sociali. In questa "Prima lezione", un grande maestro della linguistica guida il lettore in un percorso puntuale, sostanziato di fatti e di esempi (e perché no, di qualche curiosità), attraverso la disciplina fondamentale per capire la storia e l'evoluzione della nostra lingua.‎

‎Dorren Gaston‎

‎Le 60 lingue che uniscono l'Europa‎

‎ril. Le 60 lingue che uniscono l'Europa è un viaggio tra le storie, le peculiarità, le inaspettate somiglianze delle parlate che ogni giorno possiamo ascoltare in giro per il vecchio continente. Grazie alla trascinante passione di Gaston Dorren attraverseremo così sperduti villaggi tra le montagne della Svizzera dove la lingua franca è il romancio, piccoli comuni italiani dove si parla catalano, greco o croato, e impareremo a orientarci tra i caratteri dell'alfabeto cirillico. Scopriremo perché l'esperanto non prenderà mai piede, perché il finlandese è la lingua più semplice da imparare, o perché i norvegesi scrivono in danese. E partendo dal protoindoeuropeo per arrivare al successo ormai globale dell'inglese, questo libro divertente e ricco di aneddoti cambierà il modo in cui pensiamo alle lingue che ci circondano, e dimostrerà ancora una volta l'importanza e la ricchezza di un patrimonio che corriamo il rischio di perdere per sempre.‎

‎Magarotto Cesare‎

‎Vocabolario della lingua dei gesti‎

‎br. Il volume si propone come base e veicolo informativo per una migliore comprensione del mondo dei sordi attraverso una ricerca attenta della loro lingua. L'uso della lingua gestuale è un atto naturale, poiché si tratta di una vera e propria lingua che adopera canali di trasmissione e ricevimento del messaggio attraverso sensi inusuali. I processi di pensiero si formano attraverso la vista e portano a un linguaggio gestuale inimmaginabile e ricco.‎

‎Vygotskij Lev S.‎

‎Pensiero e linguaggio‎

‎br. Pensiero e linguaggio viene pubblicato per la prima volta in Russia nel 1934. Nel 1936 è di fatto messo al bando a causa di un decreto governativo che proibisce la diffusione e l'applicazione in campo pedagogico delle teorie di Vygotskij. L'opera ricompare nel 1956; l'edizione americana del 1962, su cui si basa in parte la presente edizione, fa conoscere Vygotskij in Occidente. Secondo l'autore le operazioni mentali superiori, specificamente umane, si sviluppano da funzioni naturali, organicamente determinate, a mano a mano che il fanciullo interiorizza gli strumenti culturali che mediano e guidano il suo pensiero. I principi teorici formulati in Pensiero e linguaggio sono basati sullo studio della formazione concettuale; in questo ambito l'autore si confronta con la teoria piagetiana del linguaggio egocentrico (in appendice è riportato un Commento di Piaget stesso alle osservazioni critiche di Vygotskij) e analizza temi come le interazioni fra sviluppo mentale e istruzione scolastica e il rapporto fra apprendimento dei concetti scientifici e sviluppo dei concetti spontanei.‎

‎Antonelli G. (cur.); Motolese M. (cur.); Tomasin L. (cur.)‎

‎Storia dell'italiano scritto. Vol. 3: Italiano dell'uso‎

‎ril. Negli ultimi due decenni la storia della lingua italiana ha conosciuto un intenso sviluppo, conquistando una posizione centrale nel panorama degli studi umanistici. Quest'opera in tre volumi intende mettere a frutto le innovazioni metodologiche più recenti, per ricostruire quella parte di storia linguistica (la più ampia, non solo cronologicamente) che è legata agli usi scritti dell'italiano. Il risultato è una mappa nitida e aggiornata: un prezioso strumento di lettura e insieme d'interpretazione complessiva della nostra storia linguistica. Grazie alle nuove forme di scrittura telematica, l'italiano è oggi non solo parlato ma anche scritto quotidianamente dalla maggioranza degli italiani. E questo per la prima volta nella sua storia. Ciò non toglie che anche nei secoli scorsi l'italiano scritto abbia avuto una sua vita esterna alla letteratura e tutt'altro che limitata alla sfera ufficiale. I saggi raccolti in questo terzo volume intendono dar conto della vitalità e della varietà di questi usi, in alcuni casi strettamente connessi alla dimensione parlata, in altri legati a esigenze private o addirittura personali.‎

‎Di Salvo Margherita; Vecchia Cesarina‎

‎Repertori linguistici degli italiani all'estero‎

‎br.‎

‎Keidan A. (cur.); Alfieri L. (cur.)‎

‎Deissi, riferimento, metafora. Questioni classiche di linguistica e filosofia del linguaggio‎

‎br.‎

‎Ricoeur Paul‎

‎La traduzione. Una sfida etica‎

‎brossura‎

‎Perego Elisa‎

‎La traduzione audiovisiva‎

‎brossura La traduzione audiovisiva costituisce un vasto dominio di ricerca a carattere interdisciplinare che si presta a essere analizzato da molteplici angolature. Questo lavoro predilige la dimensione linguistica e si propone di mettere in luce le caratteristiche salienti della sottotitolazione attraverso esempi in lingue diverse. Il libro illustra lo sviluppo e la diffusione a livello europeo delle molteplici metodologie di traduzione audiovisiva, permettendo al lettore di venire a conoscenza di procedimenti poco noti (sopratitolazione per il teatro, voice-over, commento, narrazione, descrizione audiovisiva) in un paese che per ragioni storiche e culturali da sempre predilige il doppiaggio.‎

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