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‎Casa Giovanni, Della‎

‎Rime et prose di M. Giovanni Della Casa.‎

‎[Rime-Galateo] (cm.13,5) bella piena pergamena originale con unghie. Titolo calligrafato al dorso. -- pp. 232, cc. 3 nn. + 1 c. bianca. Bella marca tipografica all' inizio e in fine, carattere corsivo e rotondo assai elegante, fregi e capilettera in xilografia. Edizione eccezionalmente rara. L' originale apparve nel 1558 e non nel 1544 e 1548 come taluni asseriscono. Questa nostra manca a tutti i repertori compreso Gamba, Razzolini, Poggiali, Adams, Bm. Stc., Graesse e Brunet. L' opera contiene vari poemi e il celebre "Galateo" come nel Cortigiano del Castiglione, illustra la vita di corte, gli abusi, le volgarità, i costumi ecc. Vecchia firma al frontis, qualche tarletto in parte restaurato al margine bianco di varie carte che nelle ultime 6 tocca il testo senza danni alla lettura, altrimenti bell' esemplare fresco e genuino. Il Census Iccu registra solo 7 copie nelle Biblioteche Italiane.[f71] Libro‎

‎Casadei Alberto‎

‎Stile e tradizione nel romanzo italiano contemporaneo‎

‎br. Tradizione e stile, termini fondamentali per la critica dell'Otto-Novecento, sembrano concetti ormai superati se non inutili. Contro la prima, si è obiettato che oggi è impossibile parlare di una Tradizione, con la T maiuscola, visti i limiti storici e fattuali che ognuna di esse ha mostrato. Né pare più possibile riconoscere uno stile individuale, dato che tutti gli stili possono essere facilmente accettati. E tuttavia, proprio attribuendo a questi due concetti un valore rinnovato, questo libro ne sonda la funzionalità in un territorio ancora poco definito come quello della narrativa italiana dal 1980 a oggi. Dopo aver discusso alcune rilevanti questioni teoriche (la rappresentazione del corpo, il rapporto fra "fiction" e "non "fiction", la funzione etica della narrativa), l'autore passa ad analizzare l'opera di tre autori italiani (Fenoglio, Affinati e Siti) per individuarvi i caratteri ricorrenti e saggiarne la capacità di leggere il presente secondo prospettive di lunga durata. È nel presente che si gioca la battaglia anche per una futura riconsiderazione dell'intera storia letteraria italiana.‎

‎Casanova Giacomo‎

‎Memorie scritte da lui medesimo‎

‎br. Da sempre il nome di Casanova evoca la figura dell'irresistibile seduttore, del libertino impenitente. Ma l'erotismo del personaggio non è che la manifestazione di una sfrenata energia vitale, di uno spettacolare appetito, di una curiosità onnivora che ha per oggetto la vita in tutte le sue forme. Nel grande libro delle sue memorie ci sono il nomadismo e il gusto dell'avventura, l'amore per il gioco, la sfacciataggine e l'amoralità, l'insofferenza per ogni disciplina. Case di piacere, sale da gioco, teatri, alberghi, palazzi nobiliari sono il palcoscenico delle sue imprese, narrate con vivacità d'immaginazione in una prosa avvincente. Sfruttatore delle altrui debolezze, cinico, beffardo, orgoglioso della propria fortuna e del proprio talento, Casanova ci lascia un compiaciuto autoritratto, ma ci consegna anche il testamento spirituale di una società e di un'epoca ormai al crepuscolo. Introduzione di Piergiorgio Bellocchio.‎

‎CASANOVA, GIACOMO‎

‎Eduard und Elisabeth bei den Megamikren. Ein phantastischer Roman. I. Band.‎

‎Berlin/Wien, Benjamin Harz Verlag 1922. Ganzleinen, 8°, 347 S., 1.-5. Tausend, erste deutsche Bearbeitung von Heinrich Conrad.‎

‎Einband Gebrauchsspuren, Rücken angebräunt und oben etwas bestoßen, Inneneinband und Vorsatz etwas braunfleckig, Namenszug auf Inneneinband und Vorsatz. (Bilder im JPEG- oder PDF-Format auf Anfrage).‎

Bookseller reference : 9799

‎Casanova, Giacomo‎

‎Mythos Casanova : [Texte von Heine bis Bunuel]. hrsg. von Hartmut Scheible / Reclams Universal-Bibliothek ; Bd. 20066. 1. Aufl.‎

‎Leipzig : Reclam, 2003. 255 S. ; 19 cm; kart.‎

‎Gutes Ex. - INHALT : ... F. W. Barthold: Die geschichtlichen Persönlichkeiten in Jacob --- Casanovas Memoiren --- Karl Gutzkow: Die Ritter vom Geiste --- Karl Emil Franzos: Die Juden von Barnow --- Pierre Louys: Die Frau und der Hampelmann --- V Fin de Siecle - Europa im Übergang --- Oscar A. H. Schmitz: Don Juan und Casanova --- Havelock Ellis: Geschlecht und Gesellschaft --- Georg Simmel: Das Abenteuer --- Franz Blei: Casanova --- Carl Sternheim: Der Abenteurer --- Hugo von Hofmannsthal: Cristinas Heimreise --- Guillaume Apollinaire: Casanova. Parodistische Komödie --- Arthur Schnitzler: Casanovas Heimfahrt --- Marina Zwetajewa: Das Abenteuer --- Marina Zwetajewa: Phoenix --- Rainer Maria Rilke: Der Abenteuerer --- VI Ankunft im 20. Jahrhundert --- Gustav Gugitz: Giacomo Casanova und sein Lebensroman --- Hermann Hesse: Casanova --- Franz Hessel: Brief über Casanova --- Stefan Zweig: Drei Dichter ihres Lebens: Casanova --- Ernst Jünger: Strahlungen --- Edmund Wilson: Unbequemer Casanova --- Richard Alewyn: Casanova --- James Rives Childs: Casanova --- Friedrich Georg Jünger: Spiel und Spieler --- Sändor Märai: Begegnung in Bolzano --- Richard Aldington: Als Casanova liebte ... --- Harald Hauser: Der illegale Casanova --- Leopold Ahlsen: Der Gockel vom goldenen Sporn alias Jakob --- Hyronimus C. --- Gert Hofmann: Casanova und die Figurantin --- Giuseppe Scaraffia: Casanovas Umhang --- Miklös Szentkuthy: Randbemerkungen zu Casanova --- (u.v.a.) ISBN 9783379200660‎

Bookseller reference : 1102407

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Fundus-Online GbR
DE - Berlin
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‎Casati Modigliani Sveva‎

‎Il cigno nero.‎

‎In 16? (cm 17,5), Brossura, pagg.441-(2) cop. ill., firma d'appartenenza e data a penna al frontespizio, ma buon es. Collana "I miti", 18‎

‎Casati Roberto‎

‎La lezione del freddo‎

‎ill., ril. Il giorno in cui la famiglia trasloca nel New Hampshire, davanti agli occhi si apre un incanto: la casa è immacolata, le doghe di legno percorse dalle ombre del bosco, il tetto verniciato di un azzurro fiabesco. L'estate caldissima sembra non voler mai terminare, ma le allusioni misteriose nelle conversazioni con i vicini e i colleghi fanno presagire una minaccia. In un batter d'occhio arriva la neve, il grande fiume è già ghiacciato, bisogna attrezzarsi: le bambine e il cane ammirano in silenzio lo spettacolo bianco in cui vivranno per un anno. Tra sputaneve elettrici e cataste di legna, orsi nel giardino e incendi divampati nella canna fumaria, piste di fondo oniriche e impronte calcate nel bianco per essere certi di ritrovare la strada, la grande scoperta è che il gelo può diventare un membro della famiglia, una lente d'ingrandimento, un modo di sentire. L'esperienza quotidiana del freddo è un'avventura estrema, a cui non siamo più abituati e che potrà sorprenderci come una possente rivelazione. Con la praticità dell'uomo di casa e lo sguardo del filosofo, Roberto Casati ha elevato un altare al freddo in mezzo a betulle sottili che in primavera finalmente raddrizzano la schiena.‎

‎Casellato Wanda‎

‎La Stanza vuota, prose, Con prefazione di Guido Marta.‎

‎In 4°; 42, (6) pp. Brossura editoriale con titolo impresso in nero ed azzurro al piatto anteriore. Qualche fioritura e foxing al piatto anteriore e alla prima carta, due strappetti senza perdita di carta al margine superiore di due carte e per il resto, in buone condizioni di conservazione. Prima edizione rarissima di questa raccolta di prose delle nota scrittrice e poetessa originaria di Treviso, Wanda Casellato (Treviso, 1914 – Treviso, 2005). Scrive Maria Ester Nichele su ABCVeneto in un articolo a lei dedicato per ricordarene l'opera: "La sua prosa - più che sulla costruzione di vicende e personaggi come si addice a un romanzo - fu incentrata sulla descrizione di paesaggi, colori, sentimenti. Lavorò come assistente sociale e collaborò a vari giornali. Frequentava simposi e convegni poetici. Semplice, umile e modesta, era amante degli animali, che spesso adottava e proteggeva. Trascorse parte della sua vita in una casa sul Montello, fra piante, fiori e animaletti d'ogni genere. Fra i giornali e le riviste in cui pubblicava i suoi scritti ci sono: "Il gazzettino"; "Il gazzettino-sera"; "Il gazzettino illustrato" (tutti e tre di Venezia); "La Prealpina" di Varese; "La vita del popolo" di Treviso; "Le Venezie e l'Italia"; "Italia turistica" di Padova e per concludere "El Sil" di Treviso". Opera molto rara.‎

‎Casini Lorenzo; Paniconi M. Elena; Sorbera Lucia‎

‎Modernità arabe. Nazione, narrazione e nuovi soggetti nel romanzo egiziano‎

‎br. Le rivoluzioni in corso nel mondo arabo sono fenomeni in divenire e per questo ancora difficili da interpretare. Quel che è certo è che le loro radici affondano nella storia, pressoché sconosciuta in Europa, del primo Novecento arabo. La rappresentazione della gioventù, dell'Europa, della soggettività femminile: questi sono i principali temi letterari che i tre autori esplorano, attraverso un'attenta lettura sia del romanzo egiziano canonico sia di biografie e autobiografie femminili che hanno atteso a lungo la propria legittimità. Al termine dell'indagine, la produzione narrativa egiziana si svela come un laboratorio di dibattito politico, d'incontro e d'invenzione culturale, nel quale la modernità non solo si racconta, ma si crea. Prefazione di Hilary Kilpatrick.‎

‎Cassata Francesco‎

‎Fantascienza?-Science fiction? Ediz. bilingue‎

‎br. Che genere di storie sono i quindici racconti fantascientifici che Primo Levi pubblicò nel 1966 sotto l'ironico titolo "Storie naturali"? E come mai li firmò con lo pseudonimo Damiano Malabaila? Quali legami quelle pagine intrattenevano con i suoi libri d'esordio, legati alla distruzione degli ebrei d'Europa? E quando, cinque anni più tardi, pubblicò una nuova raccolta di storie d'invenzione sotto il proprio nome e con il titolo "Vizio di forma", si trattava di racconti dello stesso genere, o di un cantiere narrativo tutto diverso? Una zona ampia e poco frequentata - eppure essenziale - dell'opera di Levi si presenta costellata di punti di domanda; ed è un brillante storico della scienza a trasformarli uno per uno in efficaci risposte, mostrandoci che cosa c'è dentro, dietro e oltre quei testi così stranianti, così insoliti per la letteratura europea, e così assertivi.‎

‎Cassel, D.Paulus‎

‎Aus dem Lande des Sonnenaufgangs. - Japanische Sagen aus originaler Mittheilung.‎

‎Berlin: Issleib. 1885. 100 S. 21x13 cm. (II : vorderer Deckel etwas fleckig, gutes Exemplar) - ZUSTAND : Betrifft nur die Bücher mit der Nummer 300000 bis 330000 (II) gut erhaltenes Exemplar, auffällige kleine Mängel, die den peniblen Sammler stören könnten, sind angegeben. OHLwd‎

Bookseller reference : 317197

‎Casseri Gianluca; De Turris G. (cur.)‎

‎I protocolli del savio di Alessandria. Umberto Eco nel romanzesco mondo dei savi di Sion‎

‎br.‎

‎Cassidy Carla‎

‎L'eroe.‎

‎In 16? (cm 17,5), Brossura, pagg.232-(8) cop. ill. a colori, segni del tempo alla cop., piccolo segno a penna alla sguardia, ma buon es. Collana "Harmony oro", 501‎

‎Castagnola Raffaella‎

‎L'arciere e la pittrice. Gabriele D'Annunzio e Romaine Brooks‎

‎brossura Giovane, ricchissima ed eccentrica, l'americana Romaine Brooks incontra Gabriele D'Annunzio alla Capponcina, quando lo scrittore viveva da principe del Rinascimento sulle colline fiorentine mentre la giovane pittrice si dedicava ad approfondimenti nel mondo dell'arte antica e moderna. Si rivedranno a Parigi, a partire dal 1910, intensificando i rapporti e la corrispondenza. Nasceranno - da un rapporto anche amoroso, breve e burrascoso - progetti culturali comuni, in particolare intorno al tema del martirio di san Sebastiano, che riunisce artisti dell'avanguardia culturale. Romaine Brooks eseguirà anche ritratti del poeta, che diventeranno poi celebri rappresentazioni dell'uomo in esilio e dello scrittore soldato. Ma, oltre questi progetti puntuali, realizzati con la partecipazione di altri celebri rappresentanti della cultura europea, il carteggio svela altri aspetti di un'esistenza sempre inquieta, alla ricerca della perfezione artistica, che contraddistingue questi due spiriti liberi, destinati ad osservarsi da lontano.‎

‎Castaneda Carlos‎

‎Gli insegnamenti di don Juan‎

‎br. Carlos Castaneda racconta il suo apprendistato filosofico sotto la guida di un indio yaqui di nome Juan Matus, sciamano dalla personalità magnetica, e ci accompagna lungo un percorso iniziatico che conduce fino alle regioni inesplorate della nostra interiorità. Attraverso la descrizione delle pratiche rituali in uso presso la stirpe di don Juan, Castaneda ci insegna ad abbandonare i canoni di pensiero occidentali e a intraprendere un cammino di conoscenza e di ricerca interiori, per arrivare a riconoscere l'esistenza di una vita che trascende i confini della mera percezione sensibile. Ed è percorrendo questo itinerario - una vera e propria rinascita a cui i lettori partecipano passo dopo passo - che si potrà giungere finalmente alla piena consapevolezza di sé e a toccare il nucleo luminoso della propria libertà spirituale. Prefazione di Walter Goldschmidt.‎

‎Castaneda Carlos‎

‎La ruota del tempo‎

‎br. Nel 1998, poco prima di morire, l'autore raccolse in un unico libro i passi fondamentali delle sue opere precedenti. Ne risultò un'antologia personale nella quale è percepibile il pensiero degli antichi sciamani sulla vita, sulla morte, sull'universo e sull'energia. La ruota del tempo è una sintesi del loro sistema cognitivo dove spazio e tempo sono elementi privi di limiti.‎

‎Castaneda Carlos‎

‎Una realtà separata. Nuove conversazioni con don Juan‎

‎br. In questo suo secondo libro, l'autore racconta di come alcuni anni dopo la sua opera di esordio, "A scuola dallo stregone", nel 1968, ritornò da Don Juan per riprendere il processo iniziatico che aveva interrotto. Lasciando cadere ogni difesa e abbandonandosi completamente a questa affascinante esperienza, apprende le fondamentali differenze tra "guardare", il modo consueto in cui siamo abituati a percepire la realtà, e "vedere", un procedimento più complesso grazie al quale possiamo arrivare a conoscere l'essenza delle cose, entrando in contatto con l'energia che fluisce nell'universo. L'"incontro dell'uomo con l'infinito" può avvenire in parte con l'uso delle piante sacre allucinogene, ma implica un faticoso cammino di crescita.‎

‎CASTANIER, PROSPER‎

‎Orgien der Römer‎

‎Prag, Verlag von Alois Hynek 1890. Ganzleinen, 8°, 417 S., mit zahlr. Illustrationen von Schmidt und Coeurdame, Reihe »Moderne Bibliothek«‎

‎Etwas schiefgelesen, sonst guter Zustand‎

Bookseller reference : Q630

‎CASTELL, Alexander [= Willi LANG]‎

‎Capriccio. Novelletten.‎

‎Mchn., Langen (1913). 317(3) S. OHLdr. m. goldgepr. Rü.tit. Rü. geblichen; stellenw. abgerieben; Stempel auf Vors. EA. Kosch 2, 529.‎

Bookseller reference : EDzz0539

‎CASTELL, Alexander [= Willi LANG]‎

‎Fieber. 3 Novellen.‎

‎Mchn., Langen (1916). 252(4) S. OLn. m. Kopfgoldschn. sowie goldgepr. Deckelvign., Rü.-tit. u. -verz. Stempel a. d. Vortit., Name auf Tit. Schönes Ex. EA. Kosch 2, 529.‎

Bookseller reference : EDzz0540

‎CASTELL, Alexander [= Willi LANG]‎

‎Gefahr um Siebzehn.‎

‎Lpz. u. Wien, Tal (1931). 244(4) S. OLn. Rü. etw. abgerieben, ansosnten schönes Ex. EA. Kosch 2, 529.‎

Bookseller reference : EDzz0541

‎Castellaneta Carlo‎

‎Questioni di cuore.‎

‎In 8? (cm 21), Leg. edit. tutta tela, pagg. con titolo e fregi in oro al dorso, sovracop. ill. a colori, sguardie illustrate, pagg. 202-(4). Castellaneta, autore di diversi romanzi, nacque a Milano nel 1930‎

‎Castellani Augusto‎

‎I discorsi del cavolo 1?. Dialoghi fra Dum? e Righett? (sul pi? e'l meno).‎

‎In 8? (cm 23,8), Brossura, pagg.142 con alcune ill. b.n. n.t. di Volpi, dedica e firma autografa dell'autore alla prima carta bianca, rarissime e lievi fioriture alla cop., buon es. Prima e unica edizione censita da Iccu solo in due biblioteche. Raccolta di dialoghi in dialetto loretano andati in onda su Radio Loreto Marche tra l'ottobre 1978 e marzo 1979.‎

‎Castellani Augusto‎

‎I discorsi del cavolo 2?. Dialoghi fra Dum? e Righett? (sul pi? e'l meno).‎

‎In 8? (cm 23,8), Brossura, pagg.87 con alcune ill. b.n. n.t. di Volpi, dedica e firma autografa dell'autore alla prima carta bianca, rarissime e lievi fioriture alla cop., buon es. Prima e unica edizione censita da Iccu solo in due biblioteche. Raccolta di dialoghi in dialetto loretano andati in onda su Radio Loreto Marche tra l'ottobre 1978 e marzo 1979.‎

‎Castiglione Baldassarre; Barberis W. (cur.)‎

‎Il libro del cortegiano‎

‎br. Pubblicato a ridosso del sacco di Roma, nel 1528, pochi mesi prima della morte del suo autore, e accompagnato subito da un immenso successo, "Il libro del Cortegiano" è un testo dalla complessa e affascinante architettura retorica, nella quale si riflettono i grandi modelli classici. Considerato per molto tempo la grammatica della società di corte, è soprattutto una prova letteraria che affonda le proprie radici nei problemi di un'epoca percorsa da cruciali dilemmi e lacerazioni. Un trattato che affronta i temi caldi di un momento di grandi cambiamenti: la crisi italiana nel contesto europeo, la dubbia moralità degli uomini di governo, l'assenza di un principe italiano, la centralità della Roma pontificia, l'emergere di nuove istituzioni monarchiche. L'introduzione e il commento di Walter Barberis lo riportano alla sua filigrana politica ed esistenziale, fornendo al lettore le chiavi per comprenderlo e apprezzarlo nella dimensione piú peculiare e innovativa.‎

‎Castiglione Baldassarre; Busi A. (cur.); Covito C. (cur.)‎

‎Il Cortigiano‎

‎br. Assieme al "Principe" di Machiavelli, "Il Cortigiano" di Baldassarre Castiglione rappresenta il testo fondamentale per comprendere la società e la politica rinascimentali. Nella loro traduzione in italiano moderno, Aldo Busi e Carmen Covito fanno emergere l'abilità e la scaltrezza del Castiglione nel valutare strategie e comportamenti da adottare per raggiungere i propri fini e ci restituiscono tutta la modernità - e a volte la distanza - delle sue riflessioni: dall'arte della conversazione a quella della convivenza civile, dall'ambiguo modello del "giusto mezzo" ai "dialoghi da commedia" nel salotto della duchessa di Urbino. Busi e Covito riportano in vita l'atmosfera seducente ed enigmatica delle corti rinascimentali e ci mostrano sotto una luce rinnovata la realtà di un Cinquecento tanto splendido nelle arti quanto sanguinoso nella vita politica e sociale.‎

‎Castiglione Baldassarre; Carnazzi G. (cur.)‎

‎Il libro del cortegiano‎

‎brossura Nel 1506, a Urbino, gli intellettuali riuniti alla corte della duchessa Elisabetta intavolano una discussione volta a "formar con parole un perfetto cortegiano". Da questa cornice narrativa prende le mosse "Il libro del Cortegiano", la cui prima edizione (1528) fu pubblicata quasi contemporaneamente dai più prestigiosi tipografi del tempo, Manuzio e Giunti, a testimonianza dell'attesa che la circondava. E grande fu la sua fortuna in tutte le corti d'Europa. Fino alla Rivoluzione francese, infatti, essa fu considerata la grammatica della società di corte: la sua ricetta fondamentale era il primato della "grazia" e della "sprezzatura", ossia il dissimulare lo sforzo per far apparire naturali anche i gesti e i discorsi più ricercati. Per il lettore di oggi, "Il libro del Cortegiano" ha un pregio in più: fa rivivere la civiltà colta e raffinata delle corti italiane del Cinquecento e ne rivendica l'indiscutibile e inarrivabile supremazia culturale.‎

‎Castiglione Baldassarre; Longo N. (cur.)‎

‎Il libro del cortegiano‎

‎br. Il "Cortegiano" è stato un libro "europeo", uno dei pochi della tradizione letteraria italiana a conquistare una presenza forte e stabile, e soprattutto profonda, nella cultura delle società dell'ancien régime. Si intreccia stretamente con la storia della cultura occidentale, anzi partecipa alla costruzione della sua "forma", del suo modello, della sua immagine pubblica. Questo è un testo problematico, percorso da inquietudini e reticenza, risultato di continue riscritture tra il 1513 e il 1518 e di tormentate stratificazioni: eppure diventa la grammatica fondamentale della società di corte fino alla Rivoluzione Francese e oltre, con gli opportuni adattamenti al nuovo ordine borghese.‎

‎Castoldi A. (cur.); Franchi F. (cur.); Pagani F. (cur.)‎

‎Viaggio al termine del desiderio. Beckford, Potocki, Révéroni Saint-Cyr‎

‎brossura In cauda venenum. Avviatosi ormai alla sua conclusione, il secolo dei Lumi - quasi a voler rinnegare i suoi trionfi tutti consegnati alla razionalità dei saperi, o nell'intento di voler prendere congedo da quel mondo intriso di magia e soprannaturale che aveva presieduto ai suoi esordi - produce tre opere tutte intrise di mistero, orrore, perversione, "Vathek" di William Beckford (1786), il "Manoscritto trovato a Saragozza" di Jan Potocki che verrà pubblicato solo nel 1814, e "Pauliska ou la perversité moderne" di Révéroni Saint-Cyr (1798). La violenza delle pulsioni che abita questi romanzi, la sorprendente creatività che si manifesta negli scenari che accolgono le vicende, la novità di tanta parte delle narrazioni, ne fanno delle testimonianze preziose del radicale mutamento subito dalla sensibilità di tutta un'epoca, certo sullo sfondo anche degli eventi rivoluzionari in Francia, di cui ci consegnano emblematicamente un'anatomia inquietante e fascinosa al tempo stesso. Magia, erotismo, seduzione, coniugati a un irrefrenabile desiderio di assoluto ci consegnano un mondo che va ben oltre la tradizione del romanzo gotico, cui pure attingono, per annunciare prepotentemente la modernità, tanto più che l'Oriente cui fanno riferimento appare già carico di tutte le minacce dei giorni nostri.‎

MareMagnum

Mimesis Edizioni
Agrate Brianza, IT
[Books from Mimesis Edizioni]

€19.00 Buy

‎Castronuovo Antonio‎

‎Dizionario del bibliomane‎

‎br. «Questo libro - avverte l'autore - racconta una nutrita serie di fatti inerenti all'amore per i libri, e tutti comprovano che si tratta di un mondo zeppo di ossessioni, frenesie, capricci e irragionevoli stramberie». Chi entra in queste pagine sprofonda subito nel lazzaretto dei morbi librari, tra le monomanie, le fobie, l'avidità e gli smodati vaneggiamenti che affliggono gli accumulatori di libri (siano essi collezionisti, cacciatori, predatori, semplici compratori, bibliofili, bibliomani, bibliofagi...); una moltitudine di figure crocifisse al proprio delirio: il libro inteso come oggetto materiale, come merce e come idea, mezzo o strumento. Tutto nasce da un'assurdità insita nella formazione stessa di una biblioteca: «Che senso ha affastellare libri, che costituiscono un pesante problema di conservazione e pulizia? Che senso ha se ognuno di quei libri verrà toccato sì e no ogni quindici anni?». Da questo ramo guasto germinano i frutti: i mille tipi di insania, le tante storie di persone reali, gli episodi stravaganti e spesso al limite dell'incredibile che queste pagine svelano. Dominati da una ironia affilata e non feroce, i brevi ritratti di Antonio Castronuovo bersagliano anche chi di libri vive: i librai, gli editori, gli scrittori. E svelano infine il paradosso di fondo: le fonti su cui s'incardina questo catalogo di morbosità sono a loro volta libri accumulati, alcuni rari, altri bizzarri, spesso del tutto superflui. E così, la figura del «biblio-patologo» che l'autore dichiara di voler fondare - e in cui furtivamente s'incarna - serve a diagnosticare il morbo da cui egli stesso è affetto: quello incurabile della bibliofilia.‎

‎Catalano F. (cur.); Aronica V. (cur.)‎

‎Sciascia e il cinema. Conversazioni con Fabrizio‎

‎brossura Testimonianze di Roberto Andò, Beppe Cino e Giuseppe Tornatore L'opera letteraria di Leonardo Sciascia ha più volte, soprattutto nei decenni d'oro del cinema europeo, ispirato trasposizioni filmiche. In un contesto sensibilmente diverso da quello attuale, in cui spesso a partire da romanzi di grandi scrittori italiani s'approntavano ambiziose coproduzioni, i romanzi di Sciascia divennero stendardi d'impegno civile. Alcuni film sono diventati dei classici; altri ci appaiono oggi come piccoli gioielli da riscoprire. Quelli erano del resto anni in cui la letteratura e il cinema vicendevolmente si alimentavano: e diversi personaggi, da Pasolini a Calvino, da Malerba a Cerami, oscillavano tra la sacralità del romanzo e la lusinga d'una più immediata narrazione per immagini. D'altro canto, in gioventù, la prima aspirazione di Leonardo Sciascia, trascinato dall'amore per il cinema muto, era stata proprio quella d'essere un regista; una certa ritrosia caratteriale, unita a una più che giustificata diffidenza per un mondo a tratti eticamente disinibito, l'avevano tuttavia indotto rapidamente a rimodulare questo sogno. Sciascia sosteneva però, e non a torto, che la sua scrittura era rimasta cinematografica. E la tentazione del cinema, infatti, sopravvisse costantemente in lui. Questo libro si propone dunque d'analizzare la relazione fra il coraggioso intellettuale di Racalmuto, che così tanto manca alla società in cui viviamo, e la settima arte, attraverso i ricordi e le riflessioni del nipote, il regista Fabrizio Catalano, ex allievo del Centro Sperimentale di Cinematografia. Un approccio in cui all'analisi critica s'alternano il ritratto di un mondo storicamente vicino e culturalmente lontano, l'aneddotica familiare, l'indagine nei meandri delle corrispondenze fra donne e uomini che hanno lasciato un segno indelebile nella storia d'Italia.‎

‎Catalano W. (cur.)‎

‎Guida alla letteratura noir‎

‎ill., br. In un periodo in cui rischia di diventare un'etichetta vuota e buona per tutti i prodotti letterari, c'è più che mai bisogno di una bussola per orientarsi nel multiforme e sfuggente mondo del noir. Questo volume traccia una mappa sui principali scrittori, sulle tendenze e sui periodi che definiscono questo stile che qualcuno chiama "genere" e qualcun altro "movimento", delineandone il percorso storico, sociologico ed estetico e sottolineandone con forza le profonde differenze con la narrativa poliziesca, il mystery e l'hard-boiled. Un periplo che parte in margine alla "scuola dei duri" dei pulp degli anni Trenta, con Dashiell Hammett e Raymond Chandler o i romanzi di James M. Cain, prosegue attraverso i classici degli anni Quaranta, come Cornell Woolrich o Fredric Brown, e si trasferisce anche sull'altro lato dell'Atlantico, in Francia, con Georges Simenon, Léo Malet e più tardi André Héléna e la Série Noire di Marcel Duhamel, per arrivare negli anni Cinquanta ai paperback della Guerra Fredda e a personaggi letterari come Jim 'Thompson, David Goodis o Mickey Spillane. Un filone che approda infine ad autori ormai parte della nostra contemporaneità come James Ellroy, Derek Raymond, Edward Bunker, Jean-Patrick Manchette o Jean-Claude Izzo. Senza trascurare, in Italia, il "maestro di tutti": Giorgio Scerbanenco. Un volume che sì rivolge tanto al neofita per indirizzarlo e guidarlo in un percorso mirato di letture, quanto al cultore e all'appassionato perché possa approfondire e sviscerare ulteriormente il tema, facendo chiarezza in un campo in cui troppo spesso il Nero ha soprattutto oscurato la vista di critici ed esegeti troppo confusionari.‎

‎Catalfamo Antonio‎

‎Giulio Cesare Croce. Bertoldo e il mondo popolare‎

‎br. Giulio Cesare Croce, autore secentesco del Bertoldo e del Bertoldino, a dispetto del successo incontrato presso i suoi contemporanei, è oggi quasi sconosciuto al lettore medio e poco studiato dalla critica. Ma anche coloro che, come Piero Camporesi, se ne sono occupati approfonditamente lo hanno raffigurato come uno scrittore moderato, attento a non inimicarsi i potenti e impegnato a ricercare un mecenate disposto a garantire una vita dignitosa a lui e alla sua numerosa prole, seppur con qualche guizzo, subito circoscritto nell'ambito della trasgressione ludico-formale e "carnevalesca". Antonio Catalfamo, nel presente volume, dopo aver ricostruito ampiamente il contesto (storico-politico, economico-sociale, ideologico, culturale, letterario) nel quale lo scrittore ha vissuto e operato, analizza i suoi testi con una visione d'insieme, evidenziandone sia la componente contestativa della cultura delle classi dominanti, sia quella conservativa, entrambe proprie, nel loro rapporto dialettico, della cultura popolare, secondo l'insegnamento di Gramsci.‎

‎Catani Vittorio‎

‎Mi sono perso col cosmo tra le mani‎

‎brossura‎

‎Catapano Luisa‎

‎Il Sud. La questione meridionale tra storia e letteratura‎

‎br. Quanto riescono ancora a raccontarci le pagine della letteratura sul tema della questione meridionale? Quanti e quali si sono occupati di "sentire il polso" della gente attraverso le loro pagine? È ciò che si è chiesta la studiosa Luisa Catapano, la quale ricostruendo un quadro degli avvenimenti con la veridicità di chi attinge a documenti storici, a partire dal periodo pre-unitario, ha elaborato un particolare collage storico-letterario inedito. È così che si alternano le pagine più belle dei grandi scrittori del "Sud": partendo dai classici siciliani come Pirandello, Verga e Tomasi da Lampedusa, fino ad arrivare a varcare lo Stretto con i focus di Ignazio Silone, Carlo Levi e Francesco Jovine, senza dimenticare l'urlo disperato di una letterata per la sua terra, la giornalista partenopea Matilde Serao. Opere di sensibile fattura le loro, ricche di immagini e di progetti umani, rivelatrici delle condizioni di vita di un intero popolo, tradito e abbandonato alle sue miserie, cui però era stato promesso tanto; attese, del resto, che rimarranno molto spesso inevase, come lo sarà la stessa quaestio, congruamente analizzata qui in tutte le sue sfaccettature. L'intuizione originale della Catapano, dunque, è quella di realizzare un saggio intelligibile a due velocità complementari: sul piano della ricostruzione storica, ricchi e ariosi sono gli approfondimenti sul brigantaggio, sulla relazione dell'onorevole Giuseppe Massari e sulle disastrose conseguenze della Legge Pica, mentre sul versante della produzione letteraria, immenso e preziosissimo è l'impulso di denuncia di pagine divulgate al mondo e passate alla memoria, che diventano necessità storica, cartine tornasole di quel "ritardo" socio-economico, peraltro rintracciabile ancora ai giorni nostri.‎

‎Catelli N. (cur.)‎

‎Simmetrie naturali. Luigi Malerba tra letteratura e cinema‎

‎br. All'interno del panorama letterario degli ultimi cinquant'anni il profilo di Luigi Malerba si staglia con spiccata individualità: la ricchezza del suo percorso, una sperimentazione tanto incessante quanto lontana da esiti estremi e poco fruibili, si misura soprattutto nel virtuoso equilibrio raggiunto tra una sensibile vocazione affabulatoria e una continua mistificazione del reale (e del verosimile). Queste caratteristiche, dispiegate sia nei romanzi e nei racconti sia nelle scritture per il cinema e la televisione, hanno fatto di Malerba uno dei più interessanti scrittori e intellettuali italiani del secondo dopoguerra (vincitore, peraltro, di prestigiosi premi letterari e alla carriera). Proprio a partire dall'intreccio simbiotico tra cinema e narrativa, tra fantasmi di carta e maschere di celluloide, il "Convegno nazionale di studi Luigi Malerba. La letteratura e il cinema", svoltosi a Parma nel 2009, di cui il presente volume raccoglie gli Atti, ha inteso rendere omaggio alla complessa figura intellettuale dello scrittore parmense.‎

‎CATENI, Camillo.‎

‎Cicalata in lode del bue.‎

‎in-4 (205 x 135 mm) pp. 31, (1). Legatura moderna ad imitazione antica in mezza pergamena con titolo manoscritto in rosso al piatto superiore. Edizione originale di divertente poema toscano in prosa. Qualcge lieve macchia.. .‎

‎Caterini Andrea‎

‎Ritratti e paesaggi. Il romanzo moderno‎

‎brossura Per un critico, ritrarre un autore vuol dire delineare un'immagine anche di se stesso. È ciò che compie Andrea Caterini in queste pagine: ribaltando lo studio analitico della letteratura, l'approfondimento, in uno sprofondamento nel proprio mondo e in quello dell'opera, crea ritratti di autori, testi e paesaggi letterari grazie a differenti "tecniche pittoriche" (dai colori a olio al tratto chiaroscurale di una matita). Attraverso l'analisi di molti scrittori europei del Novecento - Virginia Woolf, Marcel Proust, Joseph Roth, Witold Gombrowicz, Christopher Isherwood -, Caterini traccia una sua visione del romanzo moderno, e illustra, arrivando anche alla letteratura più recente, un percorso che è un tentativo di svelamento. Lo svelamento di quell'io che, entrando in intimità con le opere e gli autori, prova a comprendere come la letteratura possa ancora dirci una verità sulla nostra vita.‎

‎Cattan Geneviève La Garanderie Antoine de‎

‎Tous Les Enfants Peuvent Reussir‎

‎Marabout 2004 11x1 4x17 8cm. 2004. mass_market.‎

‎Très bon état - légères marques de lecture et/ou de stockage mais du reste en très bon état- expédié soigneusement depuis la France‎

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Démons et Merveilles
Joinville France Francia França France
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‎Cattanei Luigi‎

‎Beppe Fenoglio. Il progetto cinema‎

‎br.‎

‎Cattanei Luigi‎

‎Francesco Jovine. Il percorso narrativo‎

‎brossura Il volume analizza il percorso narrativo di Francesco Jovine dai primi racconti in cui si avverte una goduta atmosfera molisana e familiare ai racconti autobiografici che ci rifanno all'eco di momenti e situazioni nella sua sensibilità giovanile. Da "Signora Ava", romanzo radicato nostalgicamente alla storia della terra natia, al capolavoro "Le terre del Sacramento" dove Jovine muove una fila di personaggi analizzando il rapporto terra-contadini-galantuomini in un volume sintesi delle sue posizioni ideologico-politiche.‎

‎Catullo G. Valerio; Lentano M. (cur.)‎

‎Versi di rabbia e di passione. Testo originale a fronte‎

‎br. Catullo inventa nella cultura europea le parole e le immagini per dire la passione d'amore: la tormentata relazione tra il coltissimo provinciale e la fascinosa Lesbia, spregiudicata esponente dell'alta aristocrazia di Roma, è al centro di un canzoniere, il Liber, in cui l'estasi si alterna alla disperazione e la dolcezza più struggente convive con l'insulto più virulento. Ma nei versi di Catullo c'è spazio anche per altri temi: l'amicizia, la vita inimitabile del poeta e dei suoi sodali, l'orgogliosa proclamazione di scelte letterarie dirompenti, l'aggressione a rivali e nemici. I trentatré carmi scelti sono offerti in una inedita versione italiana che coniuga il rispetto dell'originale con la volontà di restituire al lettore di oggi l'eco lontana ma potente di una straordinaria esperienza letteraria e umana vissuta nel clima politico e culturale della Roma del I secolo a. C.‎

‎Cau Jean‎

‎Le scuderie dell'Occidente. Trattato di morale‎

‎brossura Un trattato di morale, come recita il sottotitolo, che diagnostica le ragioni della decadenza dell'Occidente cercando di resistere alla tentazione di lasciarsi cullare dalla disperazione.‎

‎Cau Jean‎

‎Matador‎

‎Fequet et Baudier Feuilles sous chemise et emboitage 1967 In-folio (34 x 44 cm), exemplaire en feuilles sous couverture et chemise et emboîtage cartonnés, non paginé. Ce texte de Jean Cau et les 20 lithographies originales de Jean Ducasse qui l'accompagnent ont été réalisé en l'honneur du matador Paco Camino. Exemplaire n°113, l'un des 100 sur grand vélin d'Arches (tirage total 200 exemplaires), signé par l'auteur et l'artiste ; dos de la chemise insolé, quelques marques d'usage sur l'étui, par ailleurs intérieur en très bel état. Livraison a domicile (La Poste) ou en Mondial Relay sur simple demande.‎

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Abraxas-Libris
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‎Caunitz William J.‎

‎Indizi.‎

‎In 16? (cm 19), Brossura, pagg.394 traduzione di Monica Mazzanti, segni del tempo alla cop., breve nota a penna alla guardia, buon es. Collana "Superbestseller", 298‎

‎Cavaglion Alberto; Valabrega Paola‎

‎«Fioca e un po' profana». La voce del sacro in Primo Levi-«Feeble and a bit profane». The voice of the sacred in Primo Levi‎

‎ill., br. Può apparire strano il tragitto di uno scrittore illuminista come il chimico Primo Levi lungo i sentieri del sacro. Eppure questo tragitto è riscontrabile in diverse sue opere. D'altra parte Levi amava definirsi un «centauro», una creatura ibrida, e la sua fisionomia appare duplice da tanti punti di vista. Certo, quando entra in contatto con la scrittura biblica o, in generale, con le tradizioni del popolo ebraico la sua voce può risultare «fioca e un po' profana», come lui stesso, indirettamente, suggerisce. Non è uno scrittore di vena mistica e religiosa; tuttavia, nel «Canto di Ulisse» di Se questo è un uomo, nel racconto «Carbonio» delSistema periodico e altrove, lo stile di Levi tocca corde profonde come i concetti di impurità e di colpa, antiche come le preghiere ebraiche, solenni o parodiche come i versi di Dante. Gli autori di questa Lezione indagano le varie direzioni di queste allusioni alle radici di ciò che è sacro: con non poche sorprendenti scoperte.‎

‎Cavalcanti Andrea‎

‎Novellette intorno a Curzio Marignoli per cura di G. Piccini.‎

‎<p>18 cm, brossura originale; p. 100, (4). Esemplare dai larghi margini. Edizione numerata n. 39/202</p>‎

‎Cavallari Alberto‎

‎La fuga di Tolstoj‎

‎brossura La notte tra il 27 e il 28 ottobre del 1910 Lev Nikolàevic Tolstoj è risvegliato da un fruscio nel suo studio: la moglie Sofia sta curiosando ancora una volta tra le sue carte. Stanco di una vita coniugale reciprocamente tormentata e di una famiglia inquinata da sospetti, gelosie e rivalità, all'età di ottantadue anni, decide di fuggire nottetempo, accompagnato dalla figlia Sasa e dal medico Makovickij. Alberto Cavallari ha ricostruito in questo racconto di straordinaria intensità i giorni della fuga di uno dei massimi scrittori occidentali ("una fuga dalla morte, una fuga - rivolta, una fuga - libertà") dalla tenuta di Jasnaja Poljana alla sperduta stazione di Astàpovo, dove Tolstoj morì il 7 novembre, sotto i riflettori del mondo intero.‎

‎Cavalleri Cesare; Guerriero Jacopo‎

‎«Per vivere meglio». Cattolicesimo, cultura, editoria. Una conversazione con Jacopo Guerriero‎

‎ill., br. Sollecitato dalle domande di Jacopo Guerriero, Cesare Cavalleri, uno dei maggiori intellettuali cattolici, parla di sé, delle sue preferenze culturali, della sua adesione all'Opus Dei (con un ricordo appassionato del suo fondatore), degli autori letti e incontrati in cinquant'anni di attività. Montale, Buzzati, Quasimodo, Flaiano, Raboni e molti altri compongono una galleria di personaggi che rispecchiano una stagione culturale che spiega il nostro imminente futuro. I nove Documenti inclusi esemplificano lo stile del Cavalleri critico. «Vita, schegge, frammenti, polemiche letterarie, maestri e falsi maestri, soprattutto autori e collaboratori, giornalisti, amici, nemici, compagni di strada, si alternano in queste pagine spesso al pari di fantasmi veloci, come suggestione, ma al contempo come reali termini di confronto, in una retrospettiva che tenta di levare il sipario su una vita intera di militanza critica».‎

‎Cavalli Marco‎

‎Aldo Busi‎

‎br.‎

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