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ALBERATI PAOLO
FAUSTO COPPI UN UOMO SOLO AL COMANDO
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LARRY BIRD, MAGIC E. JOHNSON
IL BASKET ERAVAMO NOI
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BRERA GIANNI, GIUNTINI
L’ABATINO BERRUTI SCRITTI SULL’ATLETICA LEGGERA
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ROLANDI LUCA
MALAFESTA JUVE DA BELGRADO A CARDIFF
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BRERA GIANNI
MESTIERE DI CALCIATORE (IL)
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Gillespie Lisa Jane; Davies Katie
Come si vestono... sport e sport estremi. Con adesivi. Ediz. illustrata
ill., br. I protagonisti di questo libro non vedono l'ora di misurarsi nei più appassionanti sport di squadra, individuali ed estremi. Per vestirli ed equipaggiarli basta usare gli adesivi. Età di lettura: da 4 anni.
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Melmoth Jonathan; Nicholls Paul
Rugby. Con adesivi. Ediz. illustrata
ill. Un divertente libro per conoscere più da vicino il rugby, riproducendo azioni di gioco con gli oltre 300 adesivi. Età di lettura: da 4 anni.
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Benoliel Bernard
Clint Eastwood. Ediz. illustrata
ill., br. Clint Eastwood (USA, 1930) è un veterano fra i grandi registi contemporanei americani, la cui ascesa nel firmamento del cinema ha seguito un percorso davvero inusuale. Negli anni '60 Eastwood diventa l'icona del western all'italiana di Sergio Leone per poi incarnare, tornato a Hollywood, il brutale e controverso ispettore Harry Callaghan. A partire dagli anni '70, Clint Eastwood approda alla regia e, nello stile dei grandi maestri del passato, realizza capolavori di generi diversi, dal western {Gli spietati, 1992) al film noir {Mystic River, 2003), dall'epica bellica {Lettere da Iwo Jima, 2006) al tributo a un musicista (Bird, 1988), dal melodramma (I ponti di Madison County, 1995) all'affresco sportivo (Million Dollar Baby, 2004). Il suo film più recente, Invictus (2009), dedicato al Sudafrica post-apartheid e alla figura storica di Nelson Mandela, affronta ancora una volta l'interrogativo sotteso in tutti i suoi film: può un essere umano sconfiggere l'esperienza della violenza e del male?
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Duncan P. (cur.)
The Pedro Almodóvar Archives. Ediz. illustrata
ill., ril. Pedro Almodóvar ha dato a Taschen libero accesso ai suoi archivi personali per la realizzazione di questa splendida monografia. In tali archivi l'editore ha trovato fotografie mai viste prima, magari scattate dal regista stesso durante le riprese. Inoltre lo stesso Almodóvar ha chiesto ad importanti scrittori spagnoli di redigere l'introduzione ad ognuno dei suoi film e ha effettuato l'editing di parecchi dei testi di commento ai lungometraggi.
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Guida escursionistica n. 5756. Piemont, Valle Maira. Ediz tedesca. Con carta
ill.
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Sbetti Nicola
Giochi di potere. Olimpiadi e politica da Atene a Londra 1896-2012
brossura Esiste veramente una sfera capace di tenere separato il mondo dello sport da quello della politica? Se volgiamo il nostro sguardo sui Giochi Olimpici estivi, questo assunto non sembra trovare alcun riscontro. Ripercorrere la loro storia lungo un cammino che parte dall'antica Grecia e si conclude proiettando il proprio sguardo fino al 2020 evidenzia come lo sport e la politica siano andati costantemente a braccetto. Le vittorie, le sconfitte e i record si sono infatti intrecciati con la diplomazia, la propaganda, i boicottaggi e il terrorismo. In costante tensione fra la retorica tendente all'universalismo e la prassi funzionale al nazionalismo i Giochi Olimpici offrono, nella loro storia ultracentenaria, illuminanti chiavi di lettura per comprendere le relazioni internazionali e la diplomazia sportiva.
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Del Piero Alessandro
10+. Il mio mondo in un numero
ill., br. I 10 goal più belli e i 10 piatti preferiti. I 10 campioni sportivi più ammirati e i 10 libri che si porterebbe sull'isola deserta. 10 ingiustizie che lo fanno arrabbiare, 10 oggetti rassicuranti, 10 rimpianti e 10 rumori che accompagnano la sua vita. Ruota tutto intorno alla magia del numero che porta sulle spalle e sul cuore il libro di Alessandro Del Piero, un fantasista d'altri tempi, un vero del fair-play, campione del mondo e campione d'Italia, che scrive le sue sincere considerazioni dopo Calciopoli, dopo il Mondiale tedesco, dopo la retrocessione in B della Juventus che, da vero gentiluomo, non ha abbandonato neanche nei momenti più difficili. Ma non c'è solo calcio in queste pagine: il giocatore confessa le sue passioni culturali, i suoi hobby, i luoghi dove gli piace andare in vacanza, i vini che beve, le canzoni del suo ipod, i film che rivede volentieri e i valori in cui crede. Un libro intimo, che conferma la natura di campione di un giocatore che è più di un numero 10, è un 10+.
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Miyamoto Musashi; Barioli C. (cur.)
Il libro dei cinque anelli
br. libro dei cinque anelli si suddivide in cinque sezioni che richiamano la simbologia dello spirito (il Vuoto) e dei quattro elementi (Terra, Acqua, Fuoco, Aria) che insieme danno forma all'universo. Nato come manuale del perfetto guerriero, quest'opera è stata letta come una guida che indica la strada da seguire per vincere le proprie battaglie e avere successo. Per questo motivo è stato adottato come testo di studio nei corsi per manager di tutto il mondo ed è diventato in molti paesi un vero e proprio bestseller. L'essenza più profonda del "Libro dei cinque anelli", tuttavia, è nel suo significato spirituale: esso, infatti, guida ciascuno in un intenso cammino di autoperfezionamento e insegna a sviluppare in modo armonico sia l'intuizione sia la comprensione intellettuale, per una realizzazione più piena e completa della propria personalità.
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D'Urso Barbara
Tanto poi esce il sole. Come il dolore mi ha resa più forte
ill., br. "Chi si metterà a leggere queste pagine, forse sarà un po' spiazzato, almeno all'inizio. Forse non ritroverà subito la Barbara d'Urso che è abituato a conoscere dalla televisione e dai giornali. Imparerà invece a conoscere Carmelita, la bambina che ero, l'adolescente che sono stata, e poi la giovane donna che ha imparato a mordere la vita, a cadere, a rialzarsi, a fallire, a vincere. Quando ho cominciato a scrivere questo libro, non avevo idea di quello che mi aspettava. Un libro su di me. Che non fosse, però, la mia autobiografia. Che ci vuole, mi sono detta? Ci vuole molto, moltissimo dolore. Per me tutto questo è stato importante, ma difficilissimo. Talmente difficile da dover chiedere un aiuto, un grande aiuto, all'unica persona che poteva darmelo: mia madre, la mia adorata mamma, che mi ha lasciata quando avevo solo undici anni, dopo una malattia devastante durata più di tre anni. Ho chiesto aiuto a lei, cui mi rivolgo in una lunga lettera appassionata e dolorosa, a tratti, divertita e allegra, in altri." Barbara d'Urso non si era mai messa così tanto in gioco. Questo libro commovente e intenso porta alla luce le sue ferite più intime, i suoi dolori più segreti. Ma mai la sofferenza è fine a se stessa: in ogni pagina, anche la più tragica, passa una vena di forza, la spinta a reagire, a tirare su la testa, a guardarsi intorno e poi dentro di sé, e a sorridere. A tenere sempre viva la speranza che qualunque cosa accada, alla fine poi esce sempre il sole.
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Insinna Flavio
Neanche con un morso all'orecchio
br. La morte del padre è l'evento che cambia il corso di un'esistenza. Quello che fa diventare grandi, fa decifrare il senso di una vita intera. Un percorso faticoso, raccontato senza sconti da Flavio Insinna, in un libro intimo e introspettivo. Rivolgendosi al padre in un corpo a corpo serrato, un mattatore della TV popolare illuminata dai grandi ascolti esplora il mondo in ombra dei sentimenti e del dolore, dei conflitti e dell'amore. E il padre di Flavio diviene padre nostro. Suo e di tutti, nel corpo vivo delle parole. "Neanche con un morso all'orecchio" è un memoir sulla lunga adolescenza di un eterno Peter Pan (che a 45 anni vive ancora in casa con mamma e papà) costretto a diventare di botto responsabile. Sul conflitto tra il desiderio di entrare vittoriosi nella vita adulta e il bisogno irrinunciabile di essere se stessi, costi quel che costi. Un po' come un giovane Holden, Flavio Insinna è continuamente assalito dal dubbio di aver sbagliato o di poter sbagliare nelle sue scelte di vita, di lavoro e di amore, ma è anche guidato da un ostinato e personale senso della morale, ereditato dalla figura paterna, e da un'istintiva avversione per tutto ciò che sa di finto e di costruito. Un sentimento del tutto originale per chi ha fatto della fiction il proprio mestiere. Sul filo della comicità, da attore consumato, Insinna non si nega nessuna gag nella nostalgica rievocazione di ricordi autobiografici.
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Monda Antonio
Il paradiso dei lettori innamorati. Conversazioni con grandi scrittori sui film che amiamo e detestiamo
br. Quali sono i film della nostra vita, quelli che ci hanno emozionato di più e ai quali torniamo volentieri con il cuore e la mente? A tanti sarà capitato, in una serata tra amici, di elencare i film preferiti. È una scelta nella quale, oltre al valore della pellicola, hanno un ruolo il luogo, l'occasione e la compagnia ma che, certo, nasconde anche una parte intima e profonda di tutti noi. Ma cosa succede quando a guardare un film è uno scrittore? È possibile che il suo linguaggio, i temi che tratta e il suo mondo poetico ne siano in qualche modo influenzati? Perché preferisce un film anziché un altro? E, se è uno scrittore il cui mondo interiore avvertiamo affine, amerà pellicole a noi care? Antonio Monda, che dedica la sua vita alla letteratura e al cinema, ed è da sempre interessato al rapporto tra la parola scritta e l'immagine, offre in queste pagine una risposta originale. Intervistando venti scrittori di lingua inglese, di età e stili diversi, da Philip Roth a Martin Amis e Don DeLillo, da Chuck Palahniuk a Zadie Smith, e ponendo loro una semplice domanda - "Quali sono i cinque film della tua vita?" -, ha ricevuto la rivelazione di cosa rappresenti nell'intimo l'immagine per chi è capace di trasformarla in parole. Infatti, afferma l'autore, "di cosa parliamo quando parliamo di cinema? Alla fine mi sono reso conto che queste liste di film così diversi rappresentano uno specchio che cattura un momento fuggente, e riflette un'immagine parziale, ma illuminante, della vita di chi li ama.
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Poretti Giacomo
Alto come un vaso di gerani
br. Nessun semaforo, una manciata di case e negozi, e un campanile che svetta come un faro nel mare verde dell'Alto Milanese, già però punteggiato di fabbriche e fabrichette che ne stanno cambiando irrimediabilmente la fisionomia. E, soprattutto, volti e voci di un'umanità anch'essa in trasformazione, ma ancora sospesa prima della "rivoluzione". Sono gli anni Sessanta e Settanta, e il paese, con i suoi ritmi lenti, i suoi riti, i suoi "personaggi", riesce ancora per un momento, forse per l'ultima volta, a dare significato e calore alla vita dei suoi abitanti. Villa Cortese, in questo senso, incarna tutti i paesi di un Nord Italia che si avvia al boom economico senza sapere che poi niente sarà più come prima, del tutto ignaro dei costi della travolgente corsa al benessere. Custode fedele di questi ricordi, Giacomo Poretti ce li porge con la delicatezza di chi sa di maneggiare qualcosa di fragile e unico, con il candore di uno sguardo infantile acuto ma privo di malizia. Il suo umorismo non è mai crudele, e non c'è ombra di sarcasmo - semmai affetto e compassione - per un piccolo mondo al tramonto. All'interno di questa storia corale, che si dipana tra colonie estive, scuole, oratori, bar, officine, campi e garage, si susseguono le stagioni della vicenda di un uomo che, lungo il proprio percorso, avvertirà tutta l'angustia e i limiti del paese, l'insidia nascosta nel suo abbraccio protettivo.
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Lisi Bovolenta Federica; Cherubini Anna
Noi non ci lasceremo mai. La mia vita con Bovo
br. Mi chiamo Federica Lisi Bovolenta, ho trentasette anni e cinque figli. Sono la moglie di Vigor Bovolenta, il campione di volley che in molti ricorderete, scomparso in campo il 24 marzo 2012. Vigor Bovolenta. Bovo per gli amici e per me. Quindici anni insieme. Poi lui se n'è andato. Se n'è andato senza lasciarmi. E senza lasciarmi istruzioni. Se n'è andato restando dentro la mia vita. Restando la mia vita. 'Bovo per sempre', 'Bovo nel cuore', 'Bovo in tutti noi': scrivono così in certi striscioni durante le partite. Sono striscioni grandi, colorati, struggenti. Uno di questi è dentro di me. 'Bovo per sempre.' È proprio come una scritta incisa nella mia anima, e sta lì, anche quando il vento cambia, quando si ferma, quando fa paura. Il vento che a volte arriva e si porta via tutto quello che abbiamo, la parte più importante di noi, senza la quale ci sembra di non ricevere più vita, di non poter più crescere. Ma poi non è così. Qualcosa resta sempre e si cresce ugualmente, come alberi le cui fronde si piegano verso il fiume anziché andare verso il cielo, come commedianti che accolgono l'improvviso colpo di scena. Si continua a giocare, a recitare; anche dal basso il cielo si vede lo stesso. Io, ora che lo so, cerco di non avere paura, di essere forte. Ci sono momenti in cui penso che cederò e manderò tutto all'aria. Altri in cui penso che sarò più forte di qualunque cosa che mi possa capitare...
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Dix Gioele
Quando tutto questo sarà finito. Storia della mia famiglia perseguitata dalle leggi razziali
br. Gioele Dix sapeva che suo padre Vittorio custodiva una storia, ma per anni non era riuscito a farsela raccontare. Perché a volte chi è passato da certi crepacci della Storia, chi ha vissuto l'assurdo e l'orrore, non ha molta voglia di scendere nei dettagli. Finché un giorno finalmente lo ha convinto, si è seduto davanti a lui e si è messo ad ascoltare. Ne è nato questo libro: la storia di una famiglia di ebrei italiani, era il 1938, che come molte altre fu colta di sorpresa dalle leggi razziali. Di un ragazzino che non capisce perché deve lasciare la propria scuola, la propria casa, mettere tutto quello che può dentro uno zaino e fuggire. Una storia di paure, di scelte fatali, di umiliazioni. Ma anche di lampi di inaspettata bontà umana, di angeli all'inferno. Di fiducia, speranza, ostinato ottimismo. Una storia di emozioni, di affetti, che in mezzo alla tragedia diventano più forti e forse più puri. La storia di un padre e di un figlio, raccontata da un padre a un figlio. E che senza volerlo diventa una lezione di Storia e di vita.
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Atzori Simona
Dopo di te
br. "Mentre mia madre moriva, io piano piano perdevo, insieme a lei, anche le braccia e le mani che mi sostenevano e mi accompagnavano ovunque." La morte di un genitore segna per tutti un momento di passaggio e lascia un senso di vuoto. A maggior ragione nel caso di Simona Atzori, ballerina e pittrice nata senza le braccia. Con "Cosa ti manca per essere felice"? Simona ha dato emozioni e coraggio a moltissimi lettori, che hanno amato il suo libro e partecipato in massa ai suoi incontri pubblici. "Mamma Tonina" era una grande protagonista di quelle pagine, asse portante e motore di questa vita straordinaria. Dalla sua malattia e dal dolore della sua scomparsa, Simona ha saputo trarre una forza inattesa per andare avanti: "Il mio compito era capire che un altro modo sarebbe stato possibile, e dimostrarglielo". Simona Atzori racconta con parole toccanti le emozioni del distacco: "Adesso mi manca disperatamente raccontarle le cose. Se non lo faccio, è come se non mi succedessero realmente. Così, le ho scritte. E le ho scritte proprio a lei. Per dirle di come sono passata attraverso il mio dolore, cercando di essere all'altezza del suo esempio". "Dopo di te" è la risposta alla preoccupazione radicale dei genitori: "Cosa ne sarà di mio figlio dopo di me? Chi lo proteggerà?". E la perdita di Simona diventa il simbolo estremo di tutti i lutti, un insegnamento ad affrontare la mancanza, a trovare un equilibrio anche senza le braccia che ci hanno sostenuto.
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Guinness World Records 2017
ill., ril. Benvenuti a Guinness World Records 2017. La presente edizione mostra letteralmente cose dell'altro mondo. Per questo ci siamo affidati all'aiuto di alcuni primatisti d'eccezione che meglio di chiunque altro sanno davvero cosa siqnifica spingersi oltre i limiti. Potrete leggere i contributi dei leggendari astronauti Buzz Aldrin, Chris Hadfield e Al Worden, e dell'attuale amministratore della NASA Charlie Bolden. Abbiamo parlato con scienziati spaziali come Alan Stern, a capo delle recenti missioni verso Plutone, ma anche con la rock band statunitense OK Go, che ha girato un video musicale ricreando l'assenza di gravità! Naturalmente troverete anche tutte le imprese più recenti tra le categorie Guinness World Records che preferite. Ci sono record per tutti i gusti!
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Ozpetek Ferzan
Rosso Istanbul
br. Tutto comincia una sera, quando un regista turco che vive a Roma decide di prendere un aereo per Istanbul, dov'è nato e cresciuto. L'improvviso ritorno a casa accende a uno a uno i ricordi: della madre, donna bellissima e malinconica; del padre, misteriosamente scomparso e altrettanto misteriosamente ricomparso dieci anni dopo; della nonna, raffinata "principessa ottomana"; delle "zie", amiche della madre, assetate di vita e di passioni; della fedele domestica Diamante. Del primo aquilone, del primo film, dei primi baci rubati. Del profumo di tigli e delle estati languide, che non finiscono mai, sul Mar di Marmara. E, ovviamente, del primo amore, proibito, struggente e perduto. Ma Istanbul sa cogliere ancora una volta il protagonista di sorpresa. E lo trattiene, anche se lui vorrebbe ripartire. Perché se il passato, talvolta, ritorna, il presente ha spesso il dono di afferrarci: basta un incontro, una telefonata, un graffito su un muro. I passi del regista si incrociano con quelli di una donna. Sono partiti insieme da Roma, sullo stesso aereo, seduti vicini. Non si conoscono. Non ancora. Lei è in viaggio di lavoro e di piacere, in compagnia del marito e di una coppia di giovani colleghi. Ma a Istanbul accadrà qualcosa che cambierà per sempre la sua vita. Tra caffè e hamam, amori irrisolti e tradimenti svelati, nostalgia e voluttà, i destini del regista e della donna inesorabilmente si sfiorano e, alla fine, convergono. Questo libro è una dichiarazione d'amore a una città, Istanbul.
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McDougall Christopher
Natural born heroes
br. Durante l'occupazione nazista dell'isola di Creta tre uomini apparentemente normalissimi riuscirono a portare a termine una missione impossibile facendo ricorso a eccezionali doti di resistenza fisica e mentale, forza e destrezza. Quelle stesse che i nostri antenati usavano quotidianamente per sopravvivere e che hanno lasciato in eredità a tutti noi. McDougall ripercorre le loro orme facendoci riscoprire i segreti di atleti eccezionali e raccontando le storie di persone ordinarie che hanno scoperto quanto potessero essere straordinarie.
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Della Gherardesca Costantino; Cubeddu Marco
L'ultimo anno della mia giovinezza
br. "Be', sto per compiere quarant'anni, la mia famiglia è in bancarotta e non ci facciamo più fare i ritratti perché costa troppo... Potremmo trovare qualcuno che scriva la mia biografia. Voglio il miglior scrittore sul mercato che racconti al posto mio la mia noiosissima vita in modo da farla sembrare interessante." Come uno stomaco di maiale in asfalto. Come un canarino in una miniera. Come una duchessa francese. Come un Patek Philippe. Come il principe Carlo. Come Laura Freddi. La vita di Costantino della Gherardesca è come tutte queste cose, a seconda del suo umore. Tra arte contemporanea, ossessioni alimentari, amore per i farmaci, debiti e manie di grandezza, le sue giornate sono un' assurdoteca di amici, nemici, amanti, fallimenti e successi imprevisti. Votato alla frustrazione, come solo chi desidera diventare "il Mario Draghi della televisione italiana" può essere, il personaggio televisivo più glamour del momento si racconta per la prima volta in un libro. La sua eccentrica vita quotidiana, tra eccessi e fobie, e il suo passato di miserie e nobiltà lo fanno somigliare a un affascinante personaggio da romanzo. Raccontato come in un grande reality. Grazie anche alla penna di Marco Cubeddu, conosciuto durante le riprese di "Pechino Express" e assoldato come biografo ufficiale.
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De Curtis Liliana; Amorosi Matilde
Malafemmena. Il romanzo dell'unico, vero, grande amore di Totò
ill., br. L'ultimo verso della canzone più famosa di Totò, «Malafemmena» racchiude l'essenza della sua storia d'amore con la bellissima moglie Diana. Il principe Antonio de Curtis ebbe una vita sentimentale tumultuosa, da autentico sciupafemmine, ma amò profondamente una sola donna, Diana, madre della sua unica figlia, Liliana. Il loro legame fu intenso e passionale, e portò entrambi a commettere follie e a infrangere ogni tabù. Quando si conobbero, Totò aveva più di trent'anni ed era già un attore abbastanza noto, mentre Diana, appena quindicenne, viveva in un collegio di suore a Firenze. Qualche mese dopo il loro primo incontro la ragazza fuggì dal convento per raggiungere l'amato a Roma. Da quel giorno, tra liti e riconciliazioni, i due vissero un rapporto fatto di attrazione fisica, complicità, tenerezza, ma anche conflittuale, avvelenato dalla gelosia di Totò. Basti pensare che, nel timore di essere tradito, nel '39 chiese e ottenne il divorzio in Bulgaria, pur continuando a vivere con la moglie: il suo modo surreale per esorcizzare l'incubo delle "corna", in una situazione parossistica e distruttiva per entrambi, destinata a concludersi con un addio, anche se il ricordo del loro grande amore li tenne sempre uniti. Tanto che Diana, scomparsa nel 2006, nei suoi ultimi anni visse nel ricordo di quel marito adorato, odiato, tradito e amaramente rimpianto. Liliana de Curtis, con Matilde Amorosi, ha voluto raccontare la storia d'amore dei genitori.
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Pirlo Andrea; Alciato Alessandro
Penso quindi gioco
ill., br. Un libro che svela l'intelligenza e l'ironia di uno dei più raffinati registi del calcio europeo. Un fuoriclasse. Un super campione iper titolato. I complimenti iperbolici non sono mai sprecati se riferiti ad Andrea Pirlo. Ha vinto tutto il possibile, grazie al suo estro e a una formidabile logica, fuori e dentro il campo. Creatività e raziocinio abitano in egual misura il suo corpo, mettendo splendidamente in connessione testa e piedi. Prefazione di Cesare Prandelli.
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Alonge R. (cur.); Davico Bonino G. (cur.)
Storia del teatro moderno e contemporaneo. Vol. 3: Avanguardie e utopie del teatro. Il Novecento
ill. Dopo l'esplorazione della nascita, nel Rinascimento, del teatro moderno e della sua crescita nei secoli dello sviluppo della borghesia europea la "Storia del teatro moderno e contemporaneo" ci guida in questo terzo volume attraverso l'esplosione delle forme teatrali realizzatasi nel secolo appena concluso.
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Storia del teatro moderno e contemporaneo. Vol. 4: Trame per lo spettatore
ril. Il volume conclude la "Storia del teatro moderno e contemporaneo" diretta da Roberto Alonge e Guido Davico Bonino e raccoglie circa milleduecento trame dei testi fondamentali della tradizione teatrale dal Cinquecento ai giorni nostri. Di ognuna di queste opere, oltre a fornire le date di composizione e di prima rappresentazione, si racconta sinteticamente la trama atto per atto. L'opera, cui hanno atteso una quindicina di collaboratori, specialisti delle più disparate lingue e letterature teatrali, è consultabile a vari livelli: per autore, periodi storici, letterature nazionali, generi teatrali.
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Ejzenstejn Sergej M.; Gobetti P. (cur.)
Lezioni di regia
ill.
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Brunetta Gian Piero
Guida alla storia del cinema italiano (1905-2003)
brossura La storia del cinema italiano è una storia di storie che, in più momenti, ha orientato e modificato il corso del cinema mondiale e che oggi va studiata collocandola all'interno di un campo di forze internazionali. Una storia che ha cambiato in maniera profonda i modi narrativi, stilistici, espressivi e produttivi di molte cinematografie e da affrontare in una nuova ottica comparatistica, potendo contare su fonti filmiche e sulla loro facile accessibilità in una misura inimmaginabile solo qualche anno fa. Il percorso del volume di Brunetta tiene conto della micro e macrostoria, delle riscoperte e dell'opera di restauro e valorizzazione del patrimonio del cinema muto e di quello tra le due guerre.
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King Geoff
La nuova Hollywood. Dalla rinascita degli anni Sessanta all'era del blockbuster
ill., br. Geoff King, in questa introduzione al cinema hollywoodiano, esamina la recente produzione hollywoodiana a partire da tre prospettive principali: lo stile dei film, l'industria e il contesto storico-sociale. Ciascuna prospettiva è considerata secondo le sue peculiari caratteristiche, anche se una delle tesi centrali del libro considera necessaria una combinazione delle tre prospettive. L'autore, Lecturer in film and television studies alla Brunel University di Londra, si sofferma sulla rinascita hollywoodiana durante i tardi anni Sessanta e Settanta, sul ruolo dei "registi-autori", sui fattori industriali che hanno trasformato la filosofia delle major, descrive i generi e lo starsystem, analizza gli spettacoli pensati per il piccolo schermo.
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Venturelli Renato
L'età del noir. Ombre, incubi e delitti nel cinema americano, 1940-60. Ediz. illustrata
ill., br. All'inizio degli anni quaranta, il cinema poliziesco americano comincia a cambiare radicalmente. Le immagini si fanno sempre più cupe, gli eroi diventano incerti e frastornati, il racconto è reso tortuoso da flashback, incubi, violenze sadiche. È il segno di un'angoscia novecentesca che si sta insinuando all'interno della fabbrica dei sogni hollywoodiana. La critica francese si accorse di questa visione cupa del mondo e parlò di "film noir" americano: un cinema che diventava improvvisamente nero e disperato. Con il tempo, il termine è diventato un'icona alla moda, rappresentando un malessere nel cuore della società dello spettacolo. Ma secondo quali percorsi il cinema criminale americano ha attraversato la sua stagione classica del noir, dove di colpo il pubblico veniva scosso nelle sue certezze, era costretto a identificarsi con un assassino, veniva avvolto da immagini dai contorni sempre più indecifrabili? Questo libro ripercorre quella grande stagione, attraverso i film più famosi e i più oscuri B-movie, alle origini delle mescolanze fra poliziesco e melodramma, suspense e horror. È il cinema di Humphrey Bogart e di Rita Hayworth, di Fritz Lang e di Billy Wilder, ma anche di Orson Welles e del primo Stanley Kubrick: da "Il mistero del falco" a "Rapina a mano armata", passando per tanti piccoli e grandi classici. Un affresco di ampio respiro su un periodo leggendario della storia di Hollywood: per capire finalmente da dove proviene il noir di oggi.
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Deleuze Gilles
L'immagine-movimento. Cinema. Vol. 1
br. A più di trent'anni dalla sua uscita, e insieme al secondo volume "L'immaginetempo", "L'immagine-movimento" costituisce uno dei libri più importanti in assoluto della saggistica cinematografica. Al tempo stesso saggio di filosofia, estetica e storia del cinema, il libro di Gilles Deleuze, ispirato alle teorie di C. S. Peirce come al pensiero di H. Bergson, si propone di stabilire una tassonomia dell'immenso universo delle immagini in movimento di cui è costituito un secolo di produzione cinematografica. Le immagini vengono dissezionate nelle loro componenti costitutive e classificate secondo alcune tipologie fondamentali, dall'intreccio delle quali derivano età e dominanze estetiche della storia del cinema. Da tale prospettiva, il filosofo francese dissolve le tradizionali classificazioni, proponendo al lettore inedite esplorazioni di una geografia delle immagini al tempo stesso teorica e percettiva, così come illuminanti rivisitazioni critiche di tutte le massime espressioni artistiche del cinema, dall'età del muto a Griffith, dalle comiche ai grandi generi cinematografici americani, da Ejzenstejn a Vertov, da Renoir a Ford e Hawks, dai maestri giapponesi a Hitchcock e Godard, da Scorsese ad Altman. Una cartografia che si ribella dunque a ogni convenzionalità storiografica ed estetica, elevando protagonisti, linguaggio e tecniche dell'arte cinematografica ad altrettante forme di pensiero.
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Fo Dario; Rame F. (cur.)
Il paese dei mezaràt. I miei primi sette anni (e qualcuno in più)
brossura Nel libro Dario Fo racconta i luoghi, gli eventi e i personaggi leggendari che hanno segnato la sua educazione artistica e civile. L'autore prende le mosse dai luoghi natii per avventurarsi nel turbine della memoria restituendoci le imprese del padre ferroviere, le visite in Lomellina al nonno Bristìn. Fo indugia su episodi di volta in volta teneri e drammatici fino al suo apprendistato all'Accademia di Brera di Milano, gli stratagemmi per campare, la guerra, il reclutamento forzato e, per finire, con un salto temporale in avanti, i funerali di "Pà Fo", figura centrale di questo "romanzo di formazione".
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Bellinazzo Marco
I veri padroni del calcio. Così il potere e la finanza hanno conquistato il calcio mondiale
br. "Il calcio è la nazione più potente che sia mai apparsa nella storia ed è un elemento essenziale della geopolitica, al pari di religione, petrolio, tecnologia e business finanziario." La Fifa è un centro di potere sempre più nevralgico ma, insieme agli ultimi grandi club del Vecchio continente - Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco, Juventus -, per conservare la propria sovranità deve scendere a patti con i veri, nuovi, padroni del calcio. Ma chi sono? Marco Bellinazzo racconta i giochi di potere e i flussi di denaro, la corruzione e gli scandali che si nascondono dietro il calcio globale e ricostruisce i fili rossi di un mercato multimiliardario che coinvolge le potenze politiche ed economiche del pianeta. Dagli oligarchi russi agli sceicchi degli Emirati arabi, dalle big company americane alle corporation cinesi, il legame che unisce gli interessi di governi e multinazionali a questo sport è sempre più saldo e, spesso, torbido. Un libro che svela i nomi degli azionisti, delle società e dei politici che vogliono impossessarsi della Fifa e delle sue squadre, dimostrando che il governo del calcio ormai non riguarda soltanto l'amministrazione di uno sport e dei suoi campionati, ma è soprattutto fonte di ricavi miliardari e di legittimazione politica per gli stati. Perché il calcio trascina le masse, crea consenso sociale e, prima ancora, è un teatro che ospita giochi di potere e guerre finanziarie di portata globale, tanto pervasivi quanto invisibili agli occhi degli spettatori.
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Bellinazzo Marco
La fine del calcio italiano. Perché siamo fuori dai Mondiali e come possiamo tornarci da protagonisti
br. Il calcio italiano è stato contaminato da tutte le nefandezze che hanno attraversato e rovinato l'Italia negli ultimi decenni. La serie A avrebbe potuto essere la prima lega a dotarsi di stadi all'avanguardia, pensati per il calcio e il suo business, e invece l'appuntamento storico di Italia '90 si è trasformato in un disastro nazionale, con un fiume di soldi e corruttele che ha partorito impianti, nel migliore dei casi, inadeguati. I miliardi piovuti sul campionato italiano grazie alle pay tv non sono stati impiegati in investimenti a lungo termine, nella costruzione di strutture sportive e vivai in grado di garantire il futuro del football tricolore. Si sono invece riversati su giocatori e procuratori, oppure sono stati sottratti dalle casse dei club per coprire i dissesti delle aziende. Una débâcle finanziaria che scaturisce non solo dalle carenze gestionali delle società. Alla luce delle ultime sentenze giudiziarie e dopo la mancata qualificazione della Nazionale ai Mondiali, non possiamo più ignorare che il calcio italiano è nel profondo di una crisi da cui sarà difficile uscire. La diagnosi è fatta. Ma c'è ancora speranza per guarire e rimettersi in sesto. Come dicono i medici in questi casi, ci vuole anche la buona volontà del paziente. E la domanda fondamentale è questa: esiste questa buona volontà?
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Grillo Beppe; Ruggiero L. (cur.)
Tutto il Grillo che conta. Dodici anni di monologhi, polemiche, censure
brossura Il volume raccoglie lunghi segmenti degli spettacoli in teatri e palazzetti e delle trasmissioni televisive dal "Beppe Grillo Show" su RAI uno nel 1993, a "beppegrillo.it" nel 2005, nonché undici dei principali articoli pubblicati da Grillo sulla stampa italiana dal 1993 al 2006.
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Cantarella Eva; Miraglia Ettore
L'importante è vincere. Da Olimpia a Rio de Janeiro
br. Dopo aver raccontato come amavano i romani e i greci, quali erano i loro divertimenti preferiti, come si vestivano e si pettinavano, cosa mangiavano, in che modo vivevano politica e religione, nascita e morte, Eva Cantarella non poteva far mancare ai lettori, nell'anno dei Giochi di Rio de Janeiro, una storia delle Olimpiadi antiche. Perché, se è noto che a Olimpia si incontravano ogni quattro anni i migliori atleti dell'Ellade, sono pochi a sapere - per esempio - quanto duravano i Giochi, che cos'era la tregua sacra, o che a Olimpia esisteva un vero e proprio albergo per atleti e allenatori, oltre che per i tifosi più abbienti. Per non parlare di questioni più complesse, quali la nascita del professionismo e il venir meno degli ideali eroici; il rapporto tra eros e atletismo; le gare falsate (il doping non esisteva ancora, ma la scorrettezza e la corruzione sì). Ettore Miraglia ripercorre invece la storia dei Giochi moderni, a partire dall'edizione di Atene del 1896 voluta dal barone de Coubertin: affronta temi scottanti come il boicottaggio (Montréal '76, Mosca '80, Los Angeles '84) e il doping, passando per le Olimpiadi "mancate" (Berlino '16, Tokyo '44, Londra '48) e Settembre Nero (Monaco '72), e introduce i Giochi di Rio offrendo, insieme alla presentazione delle 42 discipline olimpiche, il calendario delle gare. Completa il testo una piccola raccolta di "storie parallele" in cui campioni dell'antichità vengono accostati a campioni del presente.
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Anile Alberto; Giannice M. Gabriella
Operazione Gattopardo. Come Visconti trasformò un romanzo di «destra» in un successo di «sinistra»
ill., br. Pubblicato postumo, Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa suscitò subito perplessità e polemiche. Sciascia, Alicata, Moravia e altri esponenti della cultura di sinistra lo etichettarono frettolosamente come un libro di "destra". Ma dopo l'imprevista vittoria del premio Strega, e il contrordine dell'Unione Sovietica, che aveva deciso di tradurlo in russo, il Pci scelse di cambiare strategia, appoggiando con discrezione la candidatura di Luchino Visconti come regista del film che la Titanus stava preparando. Questo libro racconta la tormentata trasformazione di un grande libro in una grande pellicola. Mantenendo l'impianto di ricostruzione storica, il volume alterna racconto, inchiesta giornalistica, analisi letteraria e cinematografica. Alla base del lavoro c'è una lunga ricerca di materiali inediti, documenti d'archivio, sceneggiature, testimonianze, cronache d'epoca. Pur di ottenere la Palma d'oro a Cannes, il regista fece sparire per sempre una dozzina di minuti, tra i più espliciti ideologicamente (uno dei tanti "gialli" che il libro ha dissepolto). Malgrado il sostegno di Togliatti, la critica di sinistra fu in parte delusa dal risultato. Eppure l'operazione centrò uno dei suoi obiettivi, cambiando sottilmente e indelebilmente la percezione del romanzo. Prefazione di Goffredo Fofi.
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Keaton Buster; Samuels Charles
Memorie a rotta di collo
br. Figlio di attori di vaudeville, Joseph Francis Keaton, detto Buster, fece il suo esordio ufficiale a quattro anni, nel 1899. "Una delle prime cose che notai fu che ogni volta che sorridevo o facevo capire al pubblico che mi divertivo, loro sembravano ridere meno". Impara presto a fingersi "infelice, umiliato, perseguitato, tormentato, vessato, stupito e confuso". Ma ci tiene a chiarire di essersi "sempre considerato un uomo favolosamente fortunato... Ho avuto ben pochi momenti di noia, e non troppi momenti tristi e sfiduciati". Le memorie a rotta di collo sono divertenti, scoppiettanti, fanno rivivere il sapore della Hollywood degli anni Venti, e non solo. "A volte mi chiedo se il mondo sembrerà ancora un posto così eccitante e spensierato come sembrò a noi a Hollywood all'inizio degli anni Venti. Eravamo tutti giovani, l'aria della California sembrava vino". E a complemento ci sono le cadute rovinose, i matrimoni falliti, le risalite, l'amore del pubblico, la precisa consapevolezza dei meccanismi più delicati della comicità. Toccanti e dolorose le sue ultime apparizioni, come quella straziante in Viale del tramonto di Billy Wilder. Collaborò con Beckett in Francia, e anche con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia in Italia. La sua consacrazione avvenne postuma, collocandolo finalmente tra i grandissimi del cinema di ogni tempo.
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Ortoleva P. (cur.); Scaramucci B. (cur.)
Enciclopedia della radio
ill., br. In circa 2500 lemmi un quadro completo del mezzo radiofonico, della sua evoluzione storica e tecnologica, delle sue caratteristiche comunicative e della sua organizzazione produttiva. Le emittenti: 200 voci dedicate alle principali emittenti italiane e straniere, alla radio pubblica e alle maggiori radio private; i programmi: dal Signore delle 13 ad Alto gradimento, al Ruggito del coniglio: 400 voci sui programmi 'storici', documentati anche attraverso brani dei testi trasmessi; i generi: prosa, musica, informazioni, sport, intrettenimento; i personaggi: oltre 700 voci, da Nunzio Filogamo a Tortora, Arbore, Boncompagni e Fiorello; la tecnologia: 300 voci e disegni sugli aspetti tecnici; Approfondimenti: radio e guerra, radio e musica.
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Ferretti C. (cur.); Frasca A. (cur.)
Enciclopedia dello sport
ill., br. Questa nuova Garzantina, dedicata interamente allo sport, presenta tutte le discipline dall'atletica al wrestling; i campioni, le sfide e le imprese; gli atleti, le società, le squadre e gli allenatori; le manifestazioni e i campionati; le Olimpiadi da Atene 1896 a Pechino 2008. L'appendice riporta le statistiche, le classifiche, i record e gli albi d'oro.
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Pasolini Pier Paolo
San Paolo
br. Concepita negli anni immediatamente successivi al "Vangelo secondo Matteo" (1964), "San Paolo" è una sceneggiatura incompiuta per un film sulla predicazione dell'apostolo Paolo che Pasolini situa nel mondo contemporaneo, nell'Europa nazista e nell'America degli anni Sessanta. Nella sceneggiatura, cui Pasolini lavorò lungamente e che venne pubblicata postuma nel 1977, il tema di fondo è la sopravvivenza di un ideale rivoluzionario alla propria istituzionalizzazione: l'autore lo esplora esaminando il cristianesimo delle origini di cui amava la primitiva forza sociale, contrapposta alla legge imperiale romana, e ne fa un tema rilevante per la repubblica italiana nata dalla Resistenza.
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Bazin André
Che cosa è il cinema? Il film come opera d'arte e come mito nella riflessione di un maestro della critica
br. Questo libro raccoglie gran parte degli articoli e dei saggi che Bazin ha dedicato al cinema, mettendo a fuoco alcuni nodi che ancora oggi - a quarant'anni di distanza - sono al centro della riflessione teorica. La prima parte del volume è dedicata al problema della rappresentazione, a spiegare il magico potere che ha il cinema di dare attraverso ombre e luci un "senso di realtà" ("ontologico" dice Bazin). Seguono una serie di scritti che approfondiscono i rapporti del cinema con le altre forme di espressione. Infine sono affrontati con ottica sociologica alcuni aspetti particolari, dall'infanzia all'erotismo, dalle figure di Bogart e Chaplin al western. Il libro si conclude con i saggi dedicati al neorealismo.
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Bergman Ingmar
Lanterna magica
br. L'autobiografia del grande regista si snoda come un film, nel quale i personaggi sono i fantasmi della memoria, i morti "costretti a tormentare i vivi", "il mondo perduto di luci, profumi, suoni" congelato nell'infanzia che a volte si scioglie liberando sentimenti dolci e struggenti. Un percorso che annoda presente e passato svelando quanto della propria esperienza vissuta traspaia nell'opera teatrale e cinematografica. Non ci sono reticenze né falsi pudori nel raccontare le prime esperienze erotiche dell'adolescenza o i grandi amori della maturità, come quello per Liv Ullmann, o l'entusiasmo giovanile per il nazismo, né alcun narcisismo nel ricordare gli incontri con von Karajan o Greta Garbo. Il cerchio della memoria si chiude con una pagina tratta dal diario della madre, in cui si racconta la nascita di Ingmar e l'eventualità che il piccolo non sopravviva, data la sua debole costituzione.
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Uva Christian
Il sistema Pixar
br. Nata da una costola della Lucasfilm di George Lucas, acquisita da Steve Jobs nel 1986 e divenuta nel 2006 di proprietà della Walt Disney, la Pixar rappresenta un grande esempio di industria creativa capace di imporre a livello globale un marchio di qualità che è cifra di una precisa visione del mondo, oltre che di un solido e corposo immaginario insieme infantile e adulto. Film come Toy Story, Alla ricerca di Nemo, Gli incredibili, Cars o Inside Out sono il frutto di un sistema industriale, narrativo, estetico e ideologico che ha rivitalizzato il cinema d'animazione, proponendo, fra tecnofilia e nostalgia, un'articolata riflessione sull'"american way of life" contemporanea.
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Brera Gianni; Raffaeli M. (cur.)
Il più bel gioco del mondo. Scritti di calcio (1949-1982)
br. Gianni Brera è stato un noto giornalista sportivo italiano. Ha scritto di calcio in centinaia di articoli notevoli dal punto di vista stilistico e con questi ha regalato alla lingua italiana espressioni entrate nell'uso comune ("melina", "rifinitura"). Massimo Raffaeli ha riunito per la prima volta in un solo volume le pagine più belle del "Grangiuàn" nazionale.
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Brignano Enrico
Sono romano ma non è colpa mia. Dimmi se ci fai e ti dirò chi sei
br. Dici Brignano, dici Roma. Non c'è suo monologo che non ci cali nell'atmosfera della Capitale e, soprattutto, che non ne ritragga a colori vividi gli abitanti, i Romani de Roma. Perciò, in questo libro, Brignano ha deciso di offrire una guida comica per conoscere davvero la Città Eterna e capire perché i romani sono eternamente gli stessi. Lo spunto è, la propria storia personale, raccontata fin dall'inizio, quando sua madre ebbe le doglie, impantanata nel traffico a bordo della Simca 1000 di zio, ma - siccome spesso, per interpretare l'oggi, è bene risalire alle origini - il racconto prosegue dipanandosi avanti e indietro nel tempo, in un percorso che risale fino al lontano passato di Romolo e Remo. Così, la ricostruzione umoristica dei principali eventi storici e un giro per monumenti in motorino - insostituibile compagno d'avventure nella Capitale - diventano illuminanti chiavi di lettura del modo di essere dei romani, soprattutto quando Brignano li mette a confronto con la cultura popolare degli stornelli - dove sembra che a Roma nun se faccia che magna' -, degli insulti e della colorita parlata del Romano doc, di cui l'autore fornisce anche un indispensabile glossario.
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Simoncelli Rossella; Simoncelli Paolo; Beltramo P. (cur.)
Il nostro Sic. Ediz. illustrata
ill., br. C'era una volta, tra la spiaggia con gli ombrelloni e la campagna dove si può imparare a guidare il trattore, un'officina piena di attrezzi e un pugno di bambini a cui piaceva andare forte con le minimoto. E tra questi ce n'era uno che voleva sapere il perché di tutte le cose, che amava il modo di correre di Eddie Lawson e Valentino Rossi e sognava di diventare un giorno come loro. E poi c'era un ragazzino che passava i pomeriggi a capire come funziona un motore, che la domenica cantava in macchina con babbo e mamma andando alle gare con la moto nel baule, che in trasferta all'estero si portava la piadina per le grigliate tutti insieme a fine gara e che cercava di far ubriacare le ragazze straniere su viale Ceccarini ma non sempre gli andava bene. E un giovane uomo che sulla moto ci stava un po' stretto ma che amava vincere. Non solo in pista ma anche a calcetto, a beach-volley, sugli sci, a biliardino, ovunque ci fosse della bagarre. E che aveva scelto una ragazza e quattro amici, sempre gli stessi, e cantava "Siamo solo noi" perché gli piaceva Vasco Rossi, ma anche "O surdato 'nnammurato" e "Like A Rolling Stone". Un guerriero che con la squadra giusta sapeva fare miracoli e se c'era da prendersi a torte in faccia non si tirava mai indietro. Oltre duecento foto a colori, documenti di pista, memorabilia e scritti inediti. I primi giri in minimoto, le serate con gli amici, i rally: quattordici QR Code con video rari e divertenti. E un coro di trenta voci per raccontare Marco.
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Ibrahimovic Zlatan; Lagercrantz David
Io, Ibra
br. Da bambino la madre picchiava il piccolo Zlatan con un cucchiaio di legno, rompendoglielo in testa. Lui si consolava rubando biciclette e lasciando a bocca aperta i ragazzi più grandi con il pallone tra i piedi. All'Ajax lo accusarono di aver causato di proposito l'infortunio di un compagno che gli toglieva spazio. Nell'agosto del 2006 scandalizzò l'Italia lasciando la Juventus per l'Inter in piena Calciopoli. Tre anni e altrettanti scudetti dopo volò verso la squadra dei suoi sogni, il Barcellona, ma con Guardiola il rapporto non decollò. Dietro l'angolo c'era l'ennesimo colpo di teatro e il ritorno a Milano, stavolta con la maglia rossonera... In "Solo Dio può giudicarmi" - dichiarazione tatuata sul suo fianco sinistro - Zlatan Ibrahimovic racconta per la prima volta i suoi numeri fuori e dentro il campo, gioie e follie di una vita sempre sopra le righe.
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