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Davies, Ivor
L'Età delle Avanguardie
Mm 225x285 Nuovo. Volume della " Storia Universale dell'Arte, le Civiltà dell'Occidente " diretta da Enrico Castelnuovo. Libro rilegato in tela con titolo impresso al piatto e al dorso, sopracoperta originale, ix-324 pp. con numerose illustrazioni perlopiù a colori nel testo. Bibliografia, indice dei nomi e dei luoghi in chiusura. Opera in perfette condizioni di nuovo, spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.
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Davies, Ivor
L'Età delle Avanguardie
Mm 225x285 Nuovo. Volume della " Storia Universale dell'Arte, le Civiltà dell'Occidente " diretta da Enrico Castelnuovo. Libro rilegato in tela con titolo impresso al piatto e al dorso, sovracoperta originale, ix-324 pp. con numerose illustrazioni perlopiù a colori nel testo. Bibliografia, indice dei nomi e dei luoghi in chiusura. Opera in perfette condizioni di nuovo, spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.
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Davì, Giulia - Sarabyanov, Andrey - Sola, valeria (a cura di)
Avanguardie Russe. Malevic, Kandinskij, Chagall, Rodchenko, Tatlin e le Avanguardie Russe
Mm 215x240 Catalogo della mostra di Palermo, Reale Albergo dei Poveri, 3 dicembre 2011 - 20 marzo 2012. Brossura originale con bandelle, 96 pagine con illustrazioni a colori e, in chiusura, le biografie degli artisti. Libro in perfette condizioni di nuovo - brand new in original shrink-wrap. Spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.
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DE CHIRICO, Giorgio
HEBDOMEROS. 1 des 12 sur papier impérial du Japon.
Paris, Éditions du Carrefour, Collection Bifur, 1929. Un volume in-12 (198 x 180 mm), 252 pp. + fnch., couverture de papier jonquille imprimée en noir. ÉDITION ORIGINALE. 1 des 12 premiers exemplaires sur Japon impérial (I à X + A et B), celui-ci le n° II. Conservé tel que paru avec ses témoins. À propos de l'œuvre : "Hebdomeros", c’est le fantôme paisible, le spectre lumineux de Giorgio De Chirico, Dante et Virgile en une seule personne ! Il accomplit un périple complet à travers le monde créé par le peintre. De même que les peintures de Chirico demandent à être lues, ce livre exige qu’on le « regarde » ainsi que l’on regarde un tableau. « L’un des livres les plus superbement personnels qui nous aient jamais été offerts. Je pense que l’on suivra avec ravissement les détours du beau rêve romantique qui prend la place de la banale existence à condition que l’on ne s’arrête pas à l’aspect superficiel de la réalité… Aller jusqu’au fond de l’ordinaire, c’est le secret et c’est la méthode de Chirico comme de Kafka, et c’est le seul moyen efficace d’accéder à un univers fantastique », écrivait André Pieyre de Mandiargues. Un extrait avait paru dans le numéro 2 de Bifur en juillet 1929. Le célèbre sous-titre "Le peintre et son génie chez l'écrivain" ne fut apposé que sur la jaquette illustrée de l'édition courante et il disparaîtra dans l'édition de la collection "L'Âge d'or" en 1964 chez Flammarion. Cette fantaisie autobiographique de Giorgio De Chirico fait figure de paradoxe : si relativement peu d'études lui ont été consacrées, sa place hors ligne dans le cadre de la littérature surréaliste n'a jamais été mise en doute. L'ouvrage a été réédité par 21 maisons d'édition jusqu'en 2017 ! et traduit en huit langues. Conrado Tostado (traducteur), lors d'une réédition au Mexique en 2004, le décrit ainsi : « un roman caniculaire et métaphysique, surréaliste et mythologique ; de la mythologie contemporaine la plus respectable faite par un immense créateur de mythes. Brûlant pour agiter symboliquement et changeant comme les saisons chaudes des années. Il est circulaire et voluptueux dans différents temps et espaces. Surréaliste au-delà de l'écriture automatique… Avec plaisir, nous devons parler de Hebdomeros dispersés, aussi dispersés que dans les rêves, la mythologie et ses champs infinis et sa métaphysique »
书商的参考编号 : 1748
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DE ALLENDE OLIVERIO.
Pettoruti.
In 16°, br. edit., pp. 52 n.n. con 15 tavv. di riprod. di opere pittoriche b.n.; al frontesp., firma autogr. d’appartenenza di pittrice italiana di primo Novecento; ottimo es.; non comune. (Cat 3 - 054)
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De Angelis Rodolfo
Caffè concerto Memorie d'un canzonettista
in 16°, bross. edit. con titoli in rosso e in nero, piccole rotture al dorso ed alle unghiature, fioriture, lievi tracce d'uso
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De Angelis Rodolfo
Caffè concerto Memorie d'un canzonettista
in 16°, rilegato in mezza tela edit. con angoli, titoli oro al dorso, piatti marmorizzati
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De Angelis Rodolfo
Noi Futuristi
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DE ANGELIS Rodolfo.
Caffè Concerto. Memorie d’un canzonettista. Milano, SACSE, 1940.
16°, br. edit., soprac. fig. a colori (minime tracce d’uso alla soprac.), pp. 344. Fioriture ai piatti e alla prima ed ultima carta, peraltro internamente pulito. Memorie autobiografiche di un musicista al centro del movimento musicale anni '30 – jazz, dance-hall, etc. – strettamente connesso al futurismo. Edizione originale rara a trovarsi completa della soprac. a colori. Cfr. Cammarota, Futurismo, 145.1
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DE ANGELIS RODOLFO.
Noi futuristi. Con 10 fotografie.
In 8°, br. edit. ill. con alette, pp. 90,(10), con fot. b/n f.t.; es. N. 340 (dei 1000 impressi), ottimo es. (lib)(41366) OK
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De Angelis, Rodolfo
Caffè concerto. (Memorie di un canzonettista)
Edizione originale. Ottimo esemplare. Memorie autobiografiche di un musicista al centro del movimento musicale anni '30 – jazz, dance-hall, etc. – strettamente connesso al futurismo. Cammarota, Futurismo, 145.1
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DE BIASE CARMINE.
L'esperienza del Futurismo.
Cm. 23,2, br. edit., pag. 252 (4). Esemplare a fogli chiusi. Ottimo studio con ampia bibliografia in calce.
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De Concini, Ennio (copertina di Alfredo Gauro Ambrosi)
Aeropoesie futuriste di bombardamenti
Edizione originale. Perfetto esemplare, rarissimo in queste condizioni. Rara opera prima, unica di impronta dichiaratamente futurista, preceduta da un saggio di Marinetti (Ennio De Concini nell’estetica futurista della guerra). Raccolta di poesie parolibere con copertina aeropittorica di Alfredo Gauro Ambrosi, molto ben riuscita. De Concini fu poi discreto sceneggiatore di film storici e di film-tv come «La Piovra» (Diz. Fut., p. 357b-c). Cammarota, Futurismo, 146.1
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De Donno, Emanuele - Macchia, Giuliano - Troiani, Franco
Liberolibrodartistalibero, Terza Edizione Biennale Del Libro D'artista
Mm 165x240 Brossura originale con bandelle, 127 pagine con decine di illustrazioni in nero nel testo. Si tratta della terza biennale del Libro d'Artista ospitata al Museo Archeologico Statale di Spoleto dal 2 aprile al 7 maggio del 2006. Opera in perfette condizioni, spedizione in 24 ore dalla conferma dell'ordine.
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De Goyzueta, Francesco
La Profana commedia. Poema tragicomico in 34 canti. Con annotazioni del Prof. Giovanni Vaccaro
Edizione originale. CON DEDICA Più che buon esemplare (lievi gore d’umido perimetrali alla copertina e qualche segno del tempo). Firma autografa autenticativa dell’autore al colophon. Parodia dell'opera dantesca in chiave antiaustriaca – con tanto di note esegetiche a piè pagina – che ha per protagonista Marinetti. Salaris, Bibliografia, p. 106b; Ead., Storia, p. 87b; Cammarota, Marinetti, Marinettiana II, 28
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De Grada R.
Boccioni. Il mito del moderno. 24 tavole a colori, 104 illustrazioni in nero.
Milano, Edizioni per il Club del Libro, 1962, in-8, tela edit., sovracc. illustrata a colori, custodia, pp. 355. Con ill. come da frontespizio.
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De Grada Raffaele.
BOCCIONI. Il mito del moderno.
(Codice BN/1507) In 8° 356 pp. Opere, storiografia, notizie biografiche, bibliografia. Illustrato con 104 tavole in nero e 24 tavole a colori fuori testo. Cartone editoriale, titolo oro, sovraccoperta, astuccio. Ottimo esemplare. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
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De Grada, Raffaele
Boccioni. Il Mito del Moderno
Mm 180x250 Volume cartonato con sovraccoperta e astuccio protettivo, 355 pagine con XXIV tavole a colori e 4 in bianco e nero fuori testo, 100 illustrazioni in bianco e nero nel testo. Opera in ottime condizioni.
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De Grada, Raffaele
Boccioni. Il mito del moderno.
Tela c/sovr., cm18x25, pp 355 (1); 24 tavole a colori, 104 ill. in nero.
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DE GRADA-Raffaele.
Boccioni. Il mito del moderno.
Milano-Club del libro, 1962 in 8° gr. pp. 356 con 24 tavv. ill. a colori. Dall’indice: Milano, città del tempo industriale; Verso il Manifesto; La battaglia futurista; L’ossessione della scultura; Il declino della prima Avanguardia; La scultura futurista. Mancante di sovracop. Leg. cartoné edit.
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DE GRASSI Marino, SCUDIERO Maurizio, - BARATTIN Dino.
Parole in libertà. Libri e riviste del Futurismo nelle Tre Venezie, catalogo della mostra fatta a Pordenone.
Formato album cm. 24 X 33, 5 pp. 59 con molte riproduzioni di lettere e imamgini n.t. Bross. edit. ill. e stampato su carta gialla, pagine fissate con bulloni. Tiratura n. n. ma indicata in 1000 esemplari. Buono sttao.
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De Guttry, I. - Maino, M. P. - Quesada, M.
Le arti minori d'autore in Italia dal 1900 al 1930
Mm 245x250 Collana "Grandi opere" - Volume rilegato in tela con sovraccoperta illustrata a colori, 326 pagine profusamente illustrate con riproduzioni in nero, tavole a colori in apertura. Esemplare in ottime condizioni, interno pari al nuovo. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.
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De La Peña, Manuel.
El Ultraismo en España. I. César González-Ruano. Gerardo De Diego. Rafael Lasso De La Vega. Guillermo de Torre. Eduardo De Ontañón.
Edizione originale. Uno dei primi saggi storico-critico sul movimento ultraista. Cfr. Bonet, Diccionario, p. 227. Esemplare in buono stato, brossura leggermente usurata.
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DE MARCHIS Giorgio
Giacomo Balla l'aura futurista
In 8, cm. 12,5 x 20,5, pp. 244 + (4), con 100 illustrazioni in bianco e nero a piena pagina nel testo che ritraggono le opere dell'artista. Brossura editoriale illustrata. In ottimo stato. Prima edizine. Volume n. 51 della collana: Einaudi Letteratura. Uno studio che prende in esame 40 anni di attivita' artistica di Giacomo Balla a partire dal suo esordio come pittore di paesaggi nel 1891 sino alla fine della sua attivita' creativa ancora sotto il segno del futurismo.
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DE MARCHIS GIORGIO
GIACOMO BALLA. L'AURA FUTURISTA.
Collana Einaudi Letteratura n. 51. In 16mo, mm. 125x205; pag. XI + 244 (4), con 100 illustrazioni fotografiche in nero su carta patinata. Brossura editoriale illustrata. Ottima conservazione. Codice inv.1031088
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DE MARCHIS GIORGIO.
Giacomo Balla. L'aura futurista.
In 8°, brossura editoriale illustrata, pp. XI, 244, (4), collana "Einaudi Letteratura 51", illustrato, copia molto buona. (MAG ZA1/d) (spedizione standard SEMPRE tracciata con raccomandata-piego di libri, eventuale FATTURA da richiedere all'ordine) (MAG ZA1/d)
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DE MARIA Federico [poeta e scrittore italiano, futurista, Palermo 1888-1954].
Cartolina manoscritta autografa, firmata, indirizzata alla scrittrice Elda Bossi a Firenze, datata: Palermo 3/V/34: "Gentilissima, ò letto e ammirato le sue Nugae. Ritardo a ricambiare il bello e graditissimo dono con la mia Ritornata, l'ultima copia rimastami. Mi duole non poterle anche mandare il mio romanzo "La vita al vento" edito da Corbaccio e segnalato ora dall'Accademia. Mi creda con devozione suo [...]".
Sul recto della cartolina è riprodotto il busto in bronzo di De Maria, opera di Armando Tomaselli.
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De Maria L
Marinetti e il futurismo
leggeri segni del tempo
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De Maria L. (a cura)
Filippo Tommaso Marinetti. Teoria e invenzione futurista
In 8°, pp. CLXVI+1256, f.to 18x11, rilegatura editoriale con sovraccoperta in acetato e astuccio. Seconda edizione. Collana: I Meridiani Prefazione di Aldo Palazzeschi. Come nuovo Italiano
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DE MARIA LUCIANO
Sassu futurista.
In 16°, br. edit., pp. (52), con numerosis. tavv. f.t.. Ediz. numerata 769/1500.
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De Maria Luciano ( a cura di )
Per conoscere Marinetti e il futurismo
In 16° br. fig. pp. LXVI / 482, con ill.ni b/n f/t, ben tenuto
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De Maria Luciano (a cura).
PER CONOSCERE MARINETTI E IL FUTURISMO.
(Codice CV/3824) In 16° LXVI-482 pp. Antologia, con cronologia, giudizi critici, notizie bio-bibliografiche, ecc. Con 8 tavole fuori testo. Brossura editoriale. Grande firma alla sguardia. Ottimo stato. ~~~ SPEDIZIONE IN ITALIA SEMPRE TRACCIATA
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DE MARIA Luciano -
Per conoscere Marinetti e il futurismo.
Milano, Mondadori, 1973, 16mo brossura con copertina illustrata, pp. LXVI-482 con 9 illustrazioni fuori testo. Qualche traccia d’uso.
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De Maria Luciano a cura di
Per conoscere Marinetti e il Futurismo A cura di Luciano De Maria
n. L96 in 16°, bross. edit. ill., minima brunitura in cop. e piega di lettura al dorso
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De Maria Luciano.
MARINETTI E I FUTURISTI. Con la collaborazione di Laura Dondi.
Brossura illustrata, ottima copia. RP2.
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DE MARIA, Luciano (a cura di)
Marinetti e i futuristi. Con la collaborazione di Laura Dondi
IC, 568 p.; 19 cm. Brossura editoriale. Firma di possesso. Molto buono
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De Maria, Luciano.
La nascita dell'avanguardia. Saggi sul futurismo italiano.
Con dedica autografa dell'autore; R. D5.
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De Mendoza Saverio Laredo
La carlinga armoniosa (Antologia d'ali e d'ardore) pubblicata con l'Auspicio del R. Aero Club d'Italia
Scritti, documenti ed alcune figg.nt. Prefazione di F.T.Marinetti. Di particolare interesse anche per alcuni argomenti riguardanti personaggi e fatti siciliani, quali Ignazio dei Principi di Trabia, il brano di Marinetti "Volando sulla Sicilia, nuovo cuore d'Italia". In calce all'opera, quale appendice, il Catalogo degli Aerferi e dei Propagatori dell'Ala.
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DE MENDOZA Saverio Laredo.
LA CARLINGA ARMONIOSA (ANTOLOGIA D'ALI E D'ARDORE) PUBBLICATA CON L'AUSPICIO DEL R. AERO CLUB D'ITALIA.
Milano, Ceschina,. 1929. In 8°, pp. 343 n. Preface of T. E. Marinetti. Modern binding in half canvas and points, with gold title on the back on the gusset.
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De Micheli M
Le avanguardie artistiche del novecento
leggeri segni del tempo
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De Micheli, Mario
Le avanguardie artistiche del Novecento
Mm 130x210 Volume cartonato con sovraccoperta illustrata a colori, 430 pagine con illustrazioni in bianco e nero e a colori su tavole fuori testo. Opera in ottime condizioni. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.
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De Michelis Cesare G.
L'avanguardia trasversale. Il futurismo in Italia e in Russia
br. Il futurismo ha avuto le sue manifestazioni più rilevanti in Italia e in Russia, e la storia delle loro intersezioni è dunque di primaria importanza; ma dietro alla complessa vicenda dei rapporti tra i due "futurismi", si cela una questione anche più intrigante, che tocca la nozione stessa di "avanguardia" (formatasi con l'impiego di un termine militare per significare le istanze di rottura e innovazione sia in campo estetico che in quello politico). L'agognata saldatura delle 'due avanguardie' fu un sogno che divenne dominante dopo il terremoto della prima guerra mondiale, col sovvertimento degli istituti politici tradizionali e il sorgere del bolscevismo in Russia e del fascismo in Italia. Allora, la questione del "primato" e delle "influenze", pur continuando a venire discussa soprattutto col metro artistico, ha acquisito una valenza metastorica, riversandosi retrospettivamente sul periodo d'oro del futurismo. La ricostruzione documentaria del dibattito scaturitone (con l'intervento, tra gli altri, di Marinetti e Majakovskij, di Gramsci e Trockij, di Cavacchioli, Prezzolini, Croce, Jakobson, Livsic e Chlebnikov) consente di far luce su uno snodo decisivo per intendere criticamente l'intera vicenda dell'avanguardia novecentesca: questo libro raccoglie un'ampia silloge di fonti originali, e porta un contributo essenziale alle celebrazioni per il centenario del futurismo, fuori da una prospettiva angustamente nazionalistica.
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De Pascale Gaia
Qui non si canta al modo delle rane. La città nelle poetiche futuriste
br. All'inizio del XX secolo lo spazio urbano subisce una vera e propria rivoluzione. Questo testo si propone di analizzare i legami tra tali stravolgimenti e la prima delle avanguardie europee: il futurismo. A partire dal 1909, la scrittura diventa consustanziale allo spazio urbano, trasformandosi in quella che fu definita una "cosa stradale": la sintassi, la tipografia, i contenuti, gli espedienti retorici e linguistici. Tutto deriva dalla città e alla città ritorna, creando una spaccatura irreversibile con il passato. Se molti sono gli studi sul rapporto futurismo/metropoli dal punto di vista delle arti visive, Qui non si canta al modo delle rane, nel centenario della nascita del futurismo, si concentra (cosa assolutamente nuova) sul versante prettamente letterario della questione. Ma l'arte, l'urbanistica, l'architettura, la sociologia e la storia non possono stare fuori da un discorso su un'epoca controversa e straordinaria che ha eliminato qualsiasi diaframma tra arte e arte, e per sempre.
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De Pisis Filippo
FUTURISMO DADAISMO METAFISICA - E due carteggi di Tristan Tzara e Primo Conti (1981)
In 8, br. ed. con band., pp. 183 con ill. in n. f.t.Leggerissime pieghe e tracce di sporco alla cop., lieve brunitura al dorso, lievi segni del tempo alle carte, leggera ingiallitura al margine delle ill., buonissime condizioni.Luogo di pubblicazione MilanoEditore Libri Scheiwiller Anno pubblicazione 1981 Collana Centro documentazione e ricerche sulle avanguardie storiche Primo Conti nuova serie quaderno 1Materia/Argomento Futurismo, Dadaismo, Arte, Pittura
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De Pisis, Filippo [Luigi Filippo Tibertelli De Pisis]
Pittura moderna. Conferenza tenuta a Viareggio nel Teatro del Casino la sera di giovedì 29 agosto 1918
Edizione originale. Ottimo esemplare. Raro scritto sull’«arte moderna» datato in calce «Marina di Pisa, 27 luglio 1918», con numerosi ed acuti riferimenti all’arte contemporanea e all’avanguardia, soprattutto futurista. Ebbe a dirne l’autore, ricordano l’evento nel 1947: «Posso vantarmi di essere stato uno dei primissimi a parlare con rispetto e con comprensione di artisti come De Chirico e Carrà [...]. In una specie di conferenza tenuta al Casino di Viareggio (io entrai alla ribalta in abito grigio e camelia rossa all’occhiello dopo che era uscito dalle quinte Spadaro) illustravo l’opera di pittori che avevano esposto al foyer del teatro, allora ignoti o quasi e ora celebri e ricercatissimi, De Chirico e Carrà fra gli altri. Nel loggione con gli altri pittori era il povero Lorenzo Viani, che venne ad abbracciarmi, brillo più che mai, fra gli applausi del pubblico. Questa conferenza, ora introvabile, fu stampata in opuscolo col titolo di “Pittura Moderna”» (Prose e articoli di Filippo De Pisis, Milano 1947, p. 7). -- «A Firenze, il 25 agosto 1918, De Pisis tenne una conferenza all’Università Popolare di commento alla mostra allestita al Teatro Casino di Viareggio a cui erano presenti De Chirico, Enrico Prampolini, Primo Conti, Carrà, Lorenzo Viani e Fortunato Depero, che aveva contribuito con un numero ingente di opere, tra le quali “Costumi dei balletti russi”, “Ritratto di Clavel” e le Illustrazioni per una novella di Clavel. Riferendosi alle opere esposte, delle quali si accingeva a fornire una carrellata, egli individua alcuni saggi di artisti che reputa riconducibili alla corrente futurista» (Picello, Ricezione del futurismo nella Ferrara di Filippo De Pisis, in Sinestesieonline n. I/2, set.-ott. 2012: 93-106, p. 104s.).
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De Rosa, Stefano - Sgarbi, Vittorio
Divisionisti e Futuristi Attorno al "Nudo simultaneo" di Boccioni
Mm 225x225 Collana "Omaggio a" I grandi del '900. Brossura editoriale con bandelle, XV pagine di testo e 38 tavole a colori a seguire. Catalogo della mostra di Cortina, 28 dicembre 1999 - 9 gennaio 2000. Introduzione di Osvaldo Patani con scritti di Vittorio Sgarbi e Stefano De Rosa. In stato di nuovo. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.
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De Sanctis Victor Aldo
1 disegno a matita originale raffigurante signora con abito di lusso
Disegno cm. 26x16.
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DE SANTI FLORIANO
Umberto Mastroianni l'esplosione della forma sculture, bassorilievi, piombi, oli e opere su carta dal 1962 al 1994
In 8°(22x17); (2), 39, (1), pp. Brossura editoriale illustrata con titoli in bianco al piatto. Numerose illustrazioni a colori. Catalogo della mostra tenutasi a bologna dal 16 settembre al 12 ottobre 2006 presso la Galleria d'arte Stefano Forni. Umberto Mastroianni (Fontana Liri, 21 settembre 1910 - Marino, 25 febbraio 1998) è stato uno scultore e partigiano italiano. Era figlio di Vincenzo Mastroianni e della seconda moglie Luigia Maria Vincenza Conte. Umberto era lo zio dell'attore Marcello Mastroianni: infatti suo padre Vincenzo aveva avuto dalla prima moglie - Concetta Conte, sorella della seconda - un figlio di nome Ottone, futuro padre di Marcello. Umberto nel 1924 arriva a Roma, dove frequenta, contemporaneamente allo studio di suo zio Domenico, i corsi di disegno dell'Accademia di San Marcello. Si trasferisce nel 1926 a Torino dove affina il "mestiere di scultore" nell'atelier di Michele Guerrisi. Nel 1930 arriva il primo riconoscimento ufficiale, il "Premio del Turismo" offerto dal Ministero della Pubblica Istruzione e, di lì a poco, le prime mostre a livello nazionale ed europeo, tra cui nel '35 la Quadriennale di Roma e l'anno seguente la Biennale di Venezia. Chiamato in guerra, parteciperà poi alla Resistenza nelle formazioni del canavese con un tale impegno che rifletterà poi nelle sue opere successive, caricandovi le istanze partorite da quella concreta lotta in nome della libertà, per arrivare alla formulazione di quella "poetica della Resistenza" riconosciutagli da Giulio Carlo Argan. A Torino riesce velocemente a trovare i primi amici e i compagni di avventura a cui resterà legato per tutta la vita: il pittore Luigi Spazzapan, lo scrittore e pittore Guido Seborga, il musicista Massimo Mila, che hanno con lui un certo fastidio verso l'élite chiusa della città, ma anche la convinzione che nella Torino industriale e casoratiana si combatteva in quel momento, la battaglia per il rinnovamento dell'arte e della cultura italiana. Per promuovere una linea alternativa tanto al "classicismo" di Casorati quanto alla posizione culturale del gruppo dei Sei di Torino ha dato vita nel 1947 insieme a Luigi Spazzapan, Mattia Moreni, Ettore Sottsass jr, Piero Bargis, Corgnati, Oscar Navarro, Vincenzo Ciaffi, Massimo Mila, Maria Luisa Spaziani, Guido Seborga al Premio Torino. Il premio i cui vincitori furono Emilio Vedova, Bruno Cassinari, Pericle Fazzini suscitò scandalo in città e durò un solo anno. Dopo la liberazione è tra i promotori di un superamento soprannazionale della cultura italiana secondo le indicazioni delle "avanguardie storiche". Nella prima metà degli anni cinquanta fa costruire, su progetto dell'amico Enzo Venturelli, la propria casa-atélier di Cavoretto (Torino). Nel 1945 vince, con la collaborazione dell'architetto Carlo Mollino, il concorso per il Monumento al Partigiano: l'opera, di considerevole dimensione, verrà successivamente collocata nel Campo della Gloria del cimitero Generale di Torino. Nel 1951 tiene la sua prima mostra personale alla Galerie de France di Parigi, la più importante in Europa. La critica straniera si rende subito conto della qualità della sua produzione e del suo significato. Il riconoscimento più alto lo consegue alla XXIX Biennale di Venezia del '58, quando ottiene il Gran Premio Nazionale per la scultura. Nel 1960 terrà un'altra mostra personale a New York alla Kleeman Gallery e nello stesso anno l'artista espone al Dallas Museum of Art. Nel 1962 Mastroianni si dedica all'incisione approntando anche le lastre per l'illustrazione di alcuni volumi come: Poeti sovietici (1964) e Vento furente (1972). Ancora nel 1962 partecipa, insieme ai più importanti scultori internazionali dell'epoca, alla mostra Sculture nella città organizzata da Giovanni Carandente nell'ambito del V Festival dei Due Mondi a Spoleto. Presenta tre sculture in bronzo: Hiroshima del 1960, Il sole del 1961 e Invasioni del 1962. Nel '64 il Comune di Cuneo gli affida l'esecuzione del Monumento alla Resistenza italiana, cui lavora per cinque anni, dal 1964 al 1969. Nel 1969 realizza a Cuorgnè (TO) il monumento alla Resistenza canavesana, collocato davanti al municipio della cittadina piemontese. Nel 1971 la città di Frosinone gli commissiona il Monumento ai Caduti di tutte le guerre (la cui idea è del 1970), eseguito in acciaio e collocato nel 1977. Nel frattempo ottiene anche l'incarico dalla città di Cassino di elaborare un Mausoleo della pace (collocato nel 1987). In ordine di tempo viene il Monumento alla Resistenza della città di Urbino del 1980, che dialoga con l'eccezionale complesso urbanistico del capoluogo dall'alto del parco della Resistenza. Titolare della cattedra di scultura all'Accademia di belle arti di Bologna, ne tiene anche la direzione dal 1961 al 1969; da Torino si trasferisce nel 1970 a Marino, insegnando prima all'Accademia di belle arti di Napoli, quindi in quella di Roma. Nel 1973 l'Accademia dei Lincei gli conferisce il Premio Feltrinelli. Nel 1974 il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris ripropone tutta l'attività scultorea di Mastroianni, aprendo un ciclo dedicato alla scultura italiana del dopoguerra. Nel 1977 Mastroianni espone alcune sue opere monumentali a Charleston, nell'ambito dell'edizione statunitense del "Festival dei due mondi". Nel '79 quasi a dimostrazione della sua inesauribile vocazione sperimentale esegue per il Teatro dell'Opera di Roma la scenografia del Coro dei morti su testo di Giacomo Leopardi e musica di Goffredo Petrassi. A cui farà seguito l'anno seguente il lavoro sull'Uccello di fuoco di Igor Stravinskij. Nel 1985 gli viene conferito a Tokyo "The 4th Henry Moore Grand Prize Exhibition the Utsukushigahara Open Air-Museum". Lo stesso Museo d'Arte Moderna, poco distante dalla capitale nipponica, gli dedica una sala permanente con una dozzina di opere, tra le quali ha assoluto spicco il bronzo Hiroshima del '60. Nel 1987 regala allo Stato italiano 26 opere per lo più del periodo informale, il nucleo più importante della sua collezione: il valore artistico e morale di questo lascito è documentato dalla mostra allestita al San Michele di Roma. A coronamento di una prodigiosa carriera, e dopo i premi Biancamano e la Ginestra d'oro del Cònero, il 27 ottobre del medesimo anno gli viene consegnato a Tokyo il "Praemium Imperiale", una sorta di Nobel del Sol Levante. Un altro Monumento resistenziale viene inaugurato nella città di Poggibonsi nel giugno del '90 e in ottobre si apre in Giappone, al "The Hakone Open Air Museum", l'imponente rassegna "dal Caos alla materia, dall'informe al Cosmos". Ordinata da Costanzo Costantini, essa raccoglie la produzione più significativa degli ultimi vent'anni. Circa dieci anni dopo aver ricevuto la cittadinanza onoraria di Arpino, Mastroianni ottiene nel luglio '91 quella di Chiaravalle. Nel marzo-aprile 1992 si inaugura ad Alessandria, nella Sala d'Arte di Palazzo Guasco, un'antologia di ori e d'argenti, un'esperienza singolare lungo tutto il cammino mastroianneo. Nel prosieguo dell'anno sono da registrare altri due avvenimenti di ragguardevole interesse: la collocazione, durante l'estate, del Belfagor davanti al Palazzo Ducale di Genova nell'ambito delle manifestazioni sulle Colombiadi e il Guerriero nella scalinata del Palazzo delle Esposizioni di Roma quale simbolo dell'attuale edizione della Quadriennale. Nel dicembre del 1993 gli viene conferito il "Premio Michelangelo". Sempre nel '93 dona a Fontana Liri, sua città natale, una scultura monumentale in ricordo delle sue radici e in onore di tutti i cittadini del luogo, in particolare suo padre. Nel 1994 a Torino si inaugura l'imponente lavoro della Cancellata del Teatro Regio e gli viene conferita la Cittadinanza onoraria. Nel 1995 viene progettato ed inaugurato nella città di Cumiana il bassorilievo in bronzo a ricordo dei caduti nella Resistenza. Nello stesso anno a Pieve di Cento, in onore a Guglielmo Marconi, viene inaugurata la scultura monumentale Elettra e, presso il Palazzo dell'Arte in occasione della Triennale di Milano, Umberto Mastroianni espone nei giardini, tre sculture monumentali: Guerriero del 1970-1988, Fantascienza del '71 e Macchina Sacrale dell'88. Nella notte del 25 febbraio 1998, all'età di ottantotto anni, dopo una lunga e dolorosissima malattia, Mastroianni muore nella sua casa-museo di Marino, presso i Giardini Colonna. Viene sepolto nel cimitero di Carmagnola (Torino). Esemplare in ottimo stato di conservazione.
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De Seta Cesare
La cultura architettonica in Italia tra le due guerre
Grandi Opere, nuova edizione riveduta e ampliata - Dedica - Introduzione alla prima edizione - Introduzione alla nuova edizione - 1. Alle origini: il futurismo - 2. Da metafisica a Novecento - 3. L'architettura sospesa - 4. Critica e storia dell' architettura - Indice dei nomi - In sopraccoperta: Mario Sironi, Periferia, 1922, part. 1 24x16,5 cm., in brossura telata, sopraccoperta illustrata, pp. XVIII (2), 396, 203 illustrazioni in bianconero, nel testo, in italiano, buone condizioni. Dal futurismo al razionalismo, da metafisica a Novecento, da Boccioni a De Chirico, da "Domus" a "Casabella": i movimenti, le idee, i protagonisti di una nuova architettura di segno europeo, in una attenta ricostruzione dell'arte e della cultura italiane tra le due guerre.
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De Seta, Cesare
L'Architettura del Novecento
Mm 220x290 Collana "Storia dell'arte in Italia". Volume rilegato in tela marrone, sovraccoperta originale, 317 pagine con numerose illustrazioni in bianco e nero. Lievi segni del tempo alla sovraccoperta, per il resto copia molto buona. SPEDIZIONE IN 24 ORE DALLA CONFERMA DELL'ORDINE.
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