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‎BRAGAGLIA Anton Giulio‎

‎Teatro sperimentale degli indipendenti di Bragaglia. (Cartolina postale)‎

‎Cartolina postale cm 8,5 x 14. Non usata. Tratta da una fotografia di Anton Giulio Bragaglia, ai tempi fotografo (in seguito Regista) e animatore con i fratelli del Teatro Sperimentale degli Indipendenti‎

‎Virgilio Mortari‎

‎Musica per i bimbi. Sei pezzettini facili per pianoforte. II Serie (Copertina e illustrazioni di Giovanni Acquaviva)‎

‎In 4 (cm 23,5 x 31 circa), pp. 16 con 6 illustrazioni interne e copertina anteriore di Giovanni Acquaviva. Brossura editoriale. Pubblicazione degli spartiti musicali di Virgilio Mortari di sei pezzi per pianoforte. Giovanni Acquaviva si lau­rea in giurisprudenza all’Universita' di Pisa e diviene magi­strato e giudice al tribunale di Milano. Si dedica, giovanissimo, all’illustrazione mentre negli anni Trenta aderisce al Secondo Futurismo. Partecipa a numerose rassegne, alla Quadriennale di Roma e alle Biennali di Venezia del 1938 e del 1940. Negli stessi anni collabora con Tullio d'Albisola come ce­ramista, pur senza abbandonare la sua passione per il di­segno (illustra il 'Poema del candore negro' di Farfa, pubblicato nel 1935, e il poema 'Savona' di Luigi Penno­ne detto Lupe). Di un certo rilievo la sua attivita' di ceramista. Nel 1938 e' presente con un vaso globulare, di ispirazione meccanica, alla mostra romana organizzata dall'Ente nazionale per l’ar­tigianato e le piccole imprese. Si dedica anche alla scenografia per il teatro.‎

‎CARRIERI Raffaele‎

‎La danza in Italia. 1500 - 1900‎

‎In folio, cm 30 x 40, pp. 120 interamente illustrate. Brossura editoriale con lievi danni. Seconda edizione dopo quella del 1946, stampata in 800 esemplari. Buona parte del materiale iconografico proviene dalla raccolta di Cia e Walter Toscanini. Di notevole interesse la parte dedicata alla danza contemporanea con la riproduzione di scenografie e costumi dedicati al teatro plastico di Depero, alla Pantomima futurista, la Morte di Niobe di Alberto Savinio, l'Anfione di Paul Valery ecc.‎

‎AA.VV.‎

‎La Casa bella. Marzo 1931. N. 39‎

‎In 4, cm 24,5 x 32, pp. 80. Brossura editoriale (disegno di Pagano - Levi Montalcini). Numero del primo periodo di questa importante rivista per lo sviluppo dell'architettura in Italia. Contiene tra gli articoli: Sartoris - Abitazione Minimum (Articolo in seguito piu' volte ripreso nel dibattito del razionalismo italiano).  Architetture alla Quadriennale; E. Paulucci - Casa moderna a Torino (si tratta dell'importante esempio di casa arredata con mobili di gusto futurista realizzata per l'Ing. Iacobacci); Una camera per bambino (lavoro degli architetti Larco e Rava); G. Pagano - Divagazioni architettoniche III. Del pudore della modernita' ecc.‎

‎Lucio Venna (illustratore)‎

‎Il giardino zoologico dello scolaro. Disegni originali del pittore Lucio Venna‎

‎In 8 (cm 15,5 x 21), 10 carte con illustrazioni in nero al solo recto del foglio. Brossura editoriale con qualche brunitura ai piatti. Rarissimo libro per bambini (presente in un unico esemplare nel catalogo delle biblioteche nazionali), privo di dati editoriali, ma ascrivibile agli anni Trenta, con titolo al piatto anteriore (non e' previsto il frontespizio). All'interno compaiono 19 illustrazioni al tratto, in nero, su 10 fogli, raffiguranti vari animali con l'invito a ritagliare le figure lungo i contorni e a ripiegarle lungo la linea tratteggiata. Gli animali raffigurati sono: elefante, iena, scimmia, struzzo, cammello, giraffa, bisonte, scoiattolo, cervo, zebra, aquila, civetta, vipera, serpente, coccodrillo, canguro, renna, camoscio, rinoceronte. Lucio Venna (1897-1974), nome d'arte di Giuseppe Landsmann, veneziano di nascita e milanese d'adozione, fu pittore futurista. Collaboro' alla rivista "L'Italia futurista", fu anche attore e aiuto-regista del film del 1916 "Vita futurista" di Arnaldo Ginna. In seguito si dedico' alla cartellonistica "Si parla talvolta del futurismo di Venna come di una mattana giovanile, per dire che non si tratto', nel suo caso, di una lezione completamente digerita. Ed e' giudizio inesatto, ancor piu' sragionato quando viene a contrapporsi a quello che normalmente intende inquadrare le figure e le attivita' di Emilio Notte e di Achille Lega, pittori illustri con i quali Lucio Venna divise le medesime ansie; con i quali il Futurismo egli analizzo' sino alle radici. Insieme con Emilio Notte che gli fu maestro malgrado la scarsa differenza di eta' firmo' nell'ottobre del 1917 il manifesto 'Fondamento lineare geometrico' che ribadiva determinati canoni, dal Venna stesso ricercati o, meglio, separati dalla materia ampia che andava accumulandosi sulle teorie e i programmi delle cosiddetto 'secondo gruppo futurista': un gruppo sorto con lui nell'intento di far sopravvivere il movimento alla prematura scomparsa di Boccioni" ("Biennale internazionale della grafica d'arte, vol. 2, 1976, p. 53). Venna fu anche illustratore di libri per bambini come nel caso di "Lucio in campagne" di Dante Giromini edito da Bemporad nel 1926.‎

‎Filippo Tommaso Marinetti‎

‎Re Baldoria. Tragedia satirica in quattro atti in prosa‎

‎In 16 (cm 11,5 x 17,5), pp. 268. Scritta a penna alla prima pagina con l'occhietto. Brossura editoriale con illustrazione di Luigi Pennone, con le due maschere comica e tragica, al piatto anteriore. Indicazione di "ristampa" alla pagina del copyright. Terza edizione (edizione originale, Parigi 1905). La prima di "Le Roi Bombance", nell'aprile 1905, una grande metafora basata sul tema della reincarnazione, fu un sonoro insuccesso per Marinetti pur potendo vantare la messa in scena di Aureliene Lugne-Poe, fondatore e direttore del Teatro dell'Opera di Parigi ("Le disapprovazioni e le proteste furono vivacissime ad ogni atto. Da molti anni non si ricorda a Parigi un insuccesso cosi' clamoroso come questo", scrisse un giornale francese). Marinetti coglie l'occasione per elaborare l'assunto della "volonta' di essere fischiati" che divenne anche il titolo di un noto manifesto futurista (anche se poi Marinetti affrontera' in duello un recensore reo di aver criticato troppo il suo dramma). Cammarota, Marinetti, 254.‎

‎Giovanni Tummolo‎

‎Meditazioni diaboliche‎

‎In 16o (cm 13 x 17,5), pp. 103 + (7) con ritratto fotografico dell'Autore all'antiporta. Dedica autografa al primo foglio con l'occhietto. Brossura editoriale. Edizione originale, arricchita dalla dedica dello scrittore, di questa raccolta di meditazioni in prosa del futurista triestino Giovanni Tummolo, scrittore eclettico, che molto piacque a Umberto Eco che scrisse "Un autore di cui possiedo, credo, l'opera omnia, e' Giovanni Tummolo, di Trieste, autore di opere come 'Luce sepolta', 'Il divoratore di se stesso', la riduzione drammatica di 'Sangue romagnolo', le 'Meditazioni diaboliche', e di vari libretti in cui diffonde la sua dottrina, il Misticateismo, come il vivace 'Come evitare la terza guerra', ricco di invettive contro i cittadini poco comprensivi (Umberto Eco, La memoria vegetale e altri scritti di bibliofilia, La Nave di Teseo, 2018). Tummolo - sottolinea Umberto Carpi - non rinuncio' a "raccogliere le sue sparse prove futuriste in un volumetto di Meditazioni diaboliche" (Carpi, "L'estrema avanguardia del Novecento", 1985, p. 161). "Another Triestine Futurist of some repute was Giovanni Tummolo who published the collection of lyrical prose 'Meditazioni diaboliche' (1927), the long poem 'Donora' (1929) and the essay 'Misticateisino' (1934). Close friend of Tummolo was Aristide Mattiussi who published 'Bandiere sulle Antenne' (1930) and the biography 'Giovanni Tummolo' (1931)" (K. Pizzi, A City in search of an Author. The Literary Identity of Trieste", 2001, p. 125). Cfr. anche Passamani, Carpi, "Frontiere d'avanguardia. Gli anni del Futurismo nella Venezia Giulia...", 1985.‎

‎Ignazio Drago‎

‎Segni‎

‎In 16 (cm 12,5 x 17,5), pp. 46 + (2). Dedica autografa alla prima carta bianca. Brossura editoriale con qualche brunitura sparsa ai piatti. Edizione originale di questa raccolta di prose di Ignazio Drago nato a Naso (Messina) nel 1901, e morto a Pesaro nel 1991, futurista siciliano, collaboratore di "Haschisch", rivista fondata a Catania da Mario Shrapnel e Giacomo Etna, presente al primo congresso futurista svoltosi a Milano nel 1924 , dove tenne un intervento dal titolo "L'avvenire del libro italiano". Fu tra i firmatari del Manifesto futurista siciliano. Cammarota 184-8. Anna Maria Ruta, "Il Futurismo in Sicilia. Per una storia dell'avanguardia", 1991, p. 128.‎

‎FIORITA Angelo Luigi‎

‎Sorrisi violetti‎

‎In 8, cm 17,5 x 24,5, pp. 188 + (4). Brossura editoriale con minime riparazioni e risarcimenti ai tagli dei piatti. Belle dedica autografa dell'autore all'occhietto indirizzata a Umberto Vittorio Cavassa, in seguito direttore del Lavoro e del Secolo XIX di Genova: 'Al mio buon Cavassa mitragliere. Con tanta amicizia. In guerra. Anno di vittoria'. Cavassa e Fiorita parteciparono alla prima guerra mondiale, venendo entrambi insigniti della medaglia di bronzo al valor militare. L'unione tra i due letterati in armi verra' in seguito interrotta dalle successive vicende storiche che vedranno Cavassa diventare partigiano legato all'area liberale e Fiorita convinto militante della Repubblica sociale. L'attivita' letteraria di Fiorita inizia nel 1911, anno di pubblicazione di 'Le canzoni della patria'. In seguito, pur laureatosi in matematica pura, si diede al giornalismo e alla produzione teatrale. Fu vicino alla tarda scapigliatura genovese (con Gino Piastra e Costanzo Carbone) ed ebbe, in particolare in quegli anni, parecchie incursioni nell'ambito della sperimentazione futurista. Fu direttore della rivista 'La forgia' e si conoscono suoi componimenti paroliberi. In 'Sorrisi violetti', invece, prevale la vicinanza alle suggestioni gozzaniane, in particolare nel tono colloquiale e dimesso della sua poesia e, dello stesso Gozzano, compare piu' volte il nome inserito nei versi: '...amica ricordate/ leggevamo Gozzano/ nel mezzo dell'estate...' (in: Amica ricordate?, p. 119). Salaris 1992, p.85. F. Ragazzi, Marinetti: futurismo in Liguria, p. 62. Cammarota, Futurismo, 206.2.‎

‎DE MARCHIS Giorgio‎

‎Giacomo Balla l'aura futurista‎

‎In 8, cm. 12,5 x 20,5, pp. 244 + (4), con 100 illustrazioni in bianco e nero a piena pagina nel testo che ritraggono le opere dell'artista. Brossura editoriale illustrata. In ottimo stato. Prima edizine. Volume n. 51 della collana: Einaudi Letteratura. Uno studio che prende in esame 40 anni di attivita' artistica di Giacomo Balla a partire dal suo esordio come pittore di paesaggi nel 1891 sino alla fine della sua attivita' creativa ancora sotto il segno del futurismo.‎

‎GROSZ gEORGE‎

‎Vita e opere‎

‎In 8, cm. 15,5 x 21, pp. 248 + (2) con una illustrazione fotografica in bianco e nero a piena pagina che raffigura George Grosz nel 1921 al verso del frontespizio, 281 illustrazioni in bianco e nero nel testo e 8 tavole a colori. Brossura editoriale con alette descrittive illustrata. In condizioni ottime. Volume n. 14 della collana: Testimonianze. A cura di Uwe M. Schneede, con i contributi di Georg Bussmann e Marina  Schneede-Sczesny.  Ricostruzione del tessuto complesso dell'opera di Grosz attraverso i disegni, i dipinti e gli scritti inediti che fanno luce su un epoca di crisi sociale, politica e morale del capitalismo che lo ha riguardato direttamente.‎

‎DEPERO Fortunato‎

‎Fortunato Depero nelle opere e nella vita...‎

‎In 4, cm 24 x 32,5, pp. XII + 426 con 8 tavole fuori testo a colori con velina di protezione e centinaia di illustrazioni nel testo anche a piena pagina. Tutta tela editoriale con firma in rosso dell'autore impressa al piatto anteriore. Tiratura di 600 esemplari (ns. n. 349).  Edizione originale di questa poderosa monografia in cui l'autore si racconta attraverso le sue parole e quelle dei suoi sodali. Indicativo e' il sommario all'opera: Incitatori (il Duce, Marinetti, Balla, Boccioni, Severini); Ideologie d'artista (sviluppo del dinamismo plastico); opera pittorica dal 1914 al 1939; arazzi Depero; nuovo orizzonte artigiano (rinnovamento autartico del mobilio); arte pubblicitaria; teatro plastico Roma; brani di vita vissuta; Depero poeta; dopolavoro artisti; Depero visto dagli altri‎

‎CECCHI Dario et alii‎

‎Core'. Vita e dannazione della Marchesa Casati. (Unito a): La divin Marchesa. La prima dandy della nostra storia‎

‎2 volumi in 8 in cofanetto editoriale, cm 17 x 23,5, pp. 274 con LXIV tavole fotografiche fuori testo; 150 con illustrazioni nel testo. Brossura editoriale. Rara raccolta di queste 2 opere in edizione originale dedicate alla Marchesa Casati. Core' e' l'importante biografia scritta dal pittore Dario Cecchi mentre La divin marchesa raccoglie 11 scritti dedicati alla Casati a firma di Arbasino, Dario Cecchi, Balla, Faccioli, Robert De Montesquiou, Nuvoletti Perdomini, Giancarlo Vigorelli, Patrick Mauries, Vittorio Sgarbi, Paolo Barozzi, Natalia Aspesi‎

‎AA.VV., Ignazio Scurto‎

‎Novara Novecento. Saggiatore mensile illustrato d'arte, cultura, lettere e turismo, anno II, novembre-dicembre 1933‎

‎In 4 (cm 24,5 x 33,5), pp. (4) di pubblicita' + pagine numerate da 285 a 331 + (1) di pubblicita' con illustrazioni nel testo. Brossura editoriale. Numero del novembre-dicembre 1933 di questa rivista novarese. Dopo la chiusura della rivista "La Libra", Novara rimase priva di una pubblicazione specificatamente culturale. Per colmare tale lacuna, il marchigiano Alfio Coccia fondo', nella primavera del 1932, il bimestrale illustrato "Il Saggiatore", che poi cambio' nome dal quarto fascicolo divenendo "Novara Novecento". La rivista trattava vari argomenti - letteratura, arti figurative, cinema, arredamento, oggettistica, moda - con una particolare cura al ricco apparato iconografico e all'impaginazione, diversa da un numero all'altro, e con copertine su cui erano riprodotte opere di artisti italiani contemporanei. La rivista fu poi costretta a chiudere gia' alla fine del 1934 a causa dello scarso successo di vendite e dei debiti accumulati da Coccia. Fra i contributi presenti in questo numero si segnalano una poesia del futurista Ignazio Scurto dedicata a Boccioni "Morte attenderlo invano tra le X X X di filospinato e le rughe delle trincee rrrrrringhiante in ogni bomba di passaggio o miagolaaaaante nelle pallottole sornione..." e, sempre di Scurto, "Il poema del Golfo della Spezia", "Ignazio Scurto who, although born in Verona, had been living in Milan. In 1933 he moved to Novara, where he edited an avant-garde journal called 'Novara novecento' and authored several articles on Futurism in Verona (W. Bohn, "The Other Futurism. Futurist Activity in Venice, Padua, and Verona", 2004, p. 140). Si segnala anche l'articolo "Nostro Novecento. Il covo dei giovani pittori novaresi a Palazzo del Mercato" di Aloisius dedicato ad alcuni pittori novaresi del 900.‎

‎AA.VV.‎

‎Novara Novecento. Saggiatore mensile illustrato d'arte, cultura, lettere e turismo, anno II, ottobre 1933‎

‎In 4 (cm 24,5 x 33,5), pp. (2) di pubblicita' + pagine numerate da 251 a 279 + (1) di pubblicita' con illustrazioni nel testo. Minimo taglietto al margine inferiore bianco delle ultime pagine. Brossura editoriale con illustrazione al piatto anteriore raffigurante un quadro del pittore futurista Renato Di Bosso presentato al Premio Golfo di la Spezia. Numero dell'ottobre 1933 di questa rivista novarese. Dopo la chiusura della rivista "La Libra", Novara rimase priva di una pubblicazione specificatamente culturale. Per colmare tale lacuna, il marchigiano Alfio Coccia fondo', nella primavera del 1932, il bimestrale illustrato "Il Saggiatore", che poi cambio' nome dal quarto fascicolo divenendo "Novara Novecento". La rivista trattava vari argomenti - letteratura, arti figurative, cinema, arredamento, oggettistica, moda - con una particolare cura al ricco apparato iconografico e all'impaginazione, diversa da un numero all'altro, e con copertine su cui erano riprodotte opere di artisti italiani contemporanei. La rivista fu poi costretta a chiudere gia' alla fine del 1934 a causa dello scarso successo di vendite e dei debiti accumulati da Coccia. A pagina 277 un breve articolo su Renato Di Bosso con il giudizio espresso su di lui da Ignazio Scurto, che fu un collaboratore della rivista, con riferimento al tentativo che dovrebbe fare chi si interessa di arte, nel cercare di comprendere il Futurismo, benche' non sia un movimento per tutti, e citazione di un discorso di Marinetti, fatto proprio a Novara, in cui disse: "Coloro che ci fischiano senza conoscerci a fondo sono germani di quelli che nel 19 ci rivolveravano perche' fascisti. E' gente non solo nemica di ogni rivoluzione ma inadatta a seguire ogni movimento rinnovatore".‎

‎AA.VV. (Alberto Manca)‎

‎Novara Novecento. Saggiatore mensile illustrato d'arte, cultura, lettere e turismo, anno II, settembre 1933‎

‎In 4 (cm 24,5 x 33,5), pp. (4) di pubblicita' + pagine numerate da 221 a 348 con illustrazioni nel testo e foglio finale con spartito musicale per piano del tango inserito nel film inglese "Una notte a Montmartre", dal titolo "Follie di mezzanotte". Brossura editoriale. Numero del settembre 1933 di questa rivista novarese. Dopo la chiusura della rivista "La Libra", Novara rimase priva di una pubblicazione specificatamente culturale. Per colmare tale lacuna, il marchigiano Alfio Coccia fondo', nella primavera del 1932, il bimestrale illustrato "Il Saggiatore", che poi cambio' nome dal quarto fascicolo divenendo "Novara Novecento". La rivista trattava vari argomenti - letteratura, arti figurative, cinema, arredamento, oggettistica, moda - con una particolare cura al ricco apparato iconografico e all'impaginazione, diversa da un numero all'altro, e con copertine su cui erano riprodotte opere di artisti italiani contemporanei. La rivista fu poi costretta a chiudere gia' alla fine del 1934 a causa dello scarso successo di vendite e dei debiti accumulati da Coccia. Si segnalano un contributo sul pittore Alberto Roncaglia (il suoi dipinto dal titolo "Paese" e' riprodotto al piatto anteriore), un racconto del direttore, Alfio Coccia, dal titolo "Nonnina", un articolo sul pittore Alfredo Zoli, due racconti brevi di Alberto Manca dal titolo "Sogno alla cocaina" e "Omicidio colposo" introdotte dal titolo "Due novelle audaci" con ritratto fotografico dello scrittore. Alberto Manca, giornalista, fece parte insieme a Bruno Aschieri, Piero Anselmi, Tullio Aschieri, Giovanni Bonente, Ignazio Scurto del gruppo futurista "Boccioni" sorto a Verona nell'ottobre 1931. "Sogno alla cocaina" e' qui pubblicato in prima edizione. E' nota infatti l'edizione dell'ottobre 1933 - quindi del mese successivo - dal titolo "16 liriche ardite" contenente testi di Bruno Aschieri e anche questo racconto di Manca.‎

‎AA.VV. (Alberto Manca, Ignazio Scurto)‎

‎Novara Novecento. Saggiatore mensile illustrato d'arte, cultura, lettere e turismo, anno II, agosto 1933‎

‎In 4 (cm 24,5 x 33,5), pp. (2) di pubblicita' + pagine numerate da 187 a 216 con illustrazioni nel testo e 1 foglio finale con spartito musicale per pianoforte del valzer intermezzo di R. Leonardi. Brossura editoriale. Numero del settembre 1933 di questa rivista novarese. Dopo la chiusura della rivista "La Libra", Novara rimase priva di una pubblicazione specificatamente culturale. Per colmare tale lacuna, il marchigiano Alfio Coccia fondo', nella primavera del 1932, il bimestrale illustrato "Il Saggiatore", che poi cambio' nome dal quarto fascicolo divenendo "Novara Novecento". La rivista trattava vari argomenti - letteratura, arti figurative, cinema, arredamento, oggettistica, moda - con una particolare cura al ricco apparato iconografico e all'impaginazione, diversa da un numero all'altro, e con copertine su cui erano riprodotte opere di artisti italiani contemporanei. La rivista fu poi costretta a chiudere gia' alla fine del 1934 a causa dello scarso successo di vendite e dei debiti accumulati da Coccia. In questo numero si segnala un articolo del giornalista futurista Alberto Manca, dal titolo "Svecchiamo le podesterie": "lo svecchiamento e il novamento s'impone...Semplificando, alleggerendo le divise del personale che ridicolamente si pavoneggia in consunti abiti ricchi di oro, argento e latta. Aumentando le luci alle finestre. Gettando negli immondezzai fumanti tutti i vecchi drappi che coprono tavoli sedie e poltrone...". Segue un articolo del futurista Ignazio Scurto dal titolo "La pace veronese di Umberto Boccioni": Ignazio Scurto e' una delle figure centrali del Gruppo Futurista Umberto Boccioni, che si costituisce a Verona nel 1931. Ignazio Scurto who, although born in Verona, had been living in Milan. In 1933 he moved to Novara, where he edited an avant-garde journal called 'Novara novecento' and authored several articles on Futurism in Verona (W. Bohn, "The Other Futurism. Futurist Activity in Venice, Padua, and Verona", 2004, p. 140). Anche Alberto Manca, giornalista, fece parte insieme a Bruno Aschieri, Piero Anselmi, Tullio Aschieri, Giovanni Bonente, Ignazio Scurto del gruppo futurista "Boccioni".‎

‎AA.VV., Ignazio Scurto‎

‎Novara Novecento. Saggiatore mensile illustrato d'arte, cultura, lettere e turismo, anno II, giugno-luglio 1933‎

‎In 4 (cm 24,5 x 33,5), pagine numerate da 137 a 184 con illustrazioni nel testo. Brossura editoriale. Numero dei giugno-luglio 1933 di questa rivista novarese. Dopo la chiusura della rivista "La Libra", Novara rimase priva di una pubblicazione specificatamente culturale. Per colmare tale lacuna, il marchigiano Alfio Coccia fondo', nella primavera del 1932, il bimestrale illustrato "Il Saggiatore", che poi cambio' nome dal quarto fascicolo divenendo "Novara Novecento". La rivista trattava vari argomenti - letteratura, arti figurative, cinema, arredamento, oggettistica, moda - con una particolare cura al ricco apparato iconografico e all'impaginazione, diversa da un numero all'altro, e con copertine su cui erano riprodotte opere di artisti italiani contemporanei. La rivista fu poi costretta a chiudere gia' alla fine del 1934 a causa dello scarso successo di vendite e dei debiti accumulati da Coccia. Fra i contributi presenti: Ignazio Scurto, "La crociera del Decennale"; e, sempre di Scurto, alcune poesie corredate da poesie di Bice Visconti: "Ritratto di Anitella"; "Orgia campanaria", "Centrale idroelettrica", "L'ingrato". "Ignazio Scurto who, although born in Verona, had been living in Milan. In 1933 he moved to Novara, where he edited an avant-garde journal called 'Novara novecento' and authored several articles on Futurism in Verona (W. Bohn, "The Other Futurism. Futurist Activity in Venice, Padua, and Verona", 2004, p. 140).‎

‎AA.VV., Ignazio Scurto, Mario Tobino‎

‎Novara Novecento. Saggiatore mensile illustrato d’arte, cultura, lettere e turismo, anno II, febbraio-marzo 1933‎

‎In 4 (cm 24,5 x 33,5), pp. (4) di pubblicita' + pagine numerate da 285 a 331 + (1) di pubblicita' con illustrazioni nel testo. Brossura editoriale. Numero del novembre-dicembre 1933 di questa rivista novarese. Dopo la chiusura della rivista "La Libra", Novara rimase priva di una pubblicazione specificatamente culturale. Per colmare tale lacuna, il marchigiano Alfio Coccia fondo', nella primavera del 1932, il bimestrale illustrato "Il Saggiatore", che poi cambio' nome dal quarto fascicolo divenendo "Novara Novecento". La rivista trattava vari argomenti - letteratura, arti figurative, cinema, arredamento, oggettistica, moda - con una particolare cura al ricco apparato iconografico e all'impaginazione, diversa da un numero all'altro, e con copertine su cui erano riprodotte opere di artisti italiani contemporanei. La rivista fu poi costretta a chiudere gia' alla fine del 1934 a causa dello scarso successo di vendite e dei debiti accumulati da Coccia. In questo numero un articolo di Ignazio Scurto dal titolo "F. T. Marinetti visto da un poeta futurista", un articolo sull'opera del pittore Carlo Prada con 5 riproduzioni illustrate di opere, Poesie di Mario Tobino, Irene Marcionetti, Luigi Predana, un articolo di Marco Bisi su Adolfo Wildt; ecc... "Ignazio Scurto who, although born in Verona, had been living in Milan. In 1933 he moved to Novara, where he edited an avant-garde journal called 'Novara novecento' and authored several articles on Futurism in Verona (W. Bohn, "The Other Futurism. Futurist Activity in Venice, Padua, and Verona", 2004, p. 140).‎

‎MARANGONI Guido‎

‎Prima mostra internazionale delle arti decorative. Consorzio Milano - Monza - Umanitaria. Maggio MCMXXIII ottobre. Catalogo (Seconda edizione)‎

‎In 16, cm 13,5 x 23, pp. LII + 162 con 80tavole fotografiche fuori testo. Brossura editoriale illustrata con mancanze restaurate e segni d'uso. Rara edizione del catalogo della prima mostra d'arti decorative di Monza organizzata da Guido Marangoni nell'ambito dell'Isia, l'istituto superiore industrie artistiche. Pur se nelle prime intenzioni avrebbe dovuto esporre ogni due anni i lavori degli studenti dell'istituto, fin dall'inizio si apri' agli apporti di artisti di ogni nazione. La mostra si tenne per le prime quattro edizioni a Monza mentre a partire dal 1933 si sposto' a Milano divenendo la ben nota Triennale. Tra le varie sezioni nelle quali questa prima esibizione fu suddivisa troviamo la Mopstra d'arte sarda, le Botteghe del libro, la Sezione triveneta, Nucleo architetti, Mostra d'arte sacra, Orafi, Mostra bozzetti teatrali, manifatture cotoniere meridionali, Herta Ottolenghi, Aemilia ars, Scuola dell'alabastro di Volterra, Mostra degli adornatori del libro, Mostra dei manifesti murali,  ecc. Tra gli artisti troviamo Thayaht, Scavini per Lenci, Cometti, Pietro Chiesa, Labo', Mauzan, Wild, Rubino, Mazzucotelli, Mantelli, Focaccia & Melandri, Buzzi ecc. Interessante notare la sala futurista interamente dedicata a Depero‎

‎BRAGAGLIA Anton Giulio‎

‎Nuovi orizzonti della cinematografia. Il film sonoro‎

‎In 8, cm 13 x 19,5, pp. 222 + (2). Brossura editoriale con qualche minima piega e minimi danni alle cuffie. Fascetta editoriale pubblicitaria. Edizione originale caratterizzata dalla presenza della rarissima fascetta editoriale: 'E' il primo libro al mondo sul cinema cantato, rumoreggiato, musicato, parlante e sonorizzato, ed e' il manuale indispensabile per chiunque voglia veramente conoscere che cosa e', come si fa, che sara' il film sonoro'. Testo teorico di grande importanza per lo studio del passaggio dal film muto a quello sonoro con molti riferimenti agli sperimentalismi sia cinematografici che fotografici (dei quali Bragaglia fu uno dei protagonisti) e alle incursioni nel cinema della pattuglia futurista italiana. Gambetti, Vezzosi, p. 129. Contributo a una bibliografia del futurismo letterario italiano, p. 12‎

‎LUCIANI Sebastiano Arturo‎

‎L'antiteatro. Il cinematografo come arte. Con 14 incisioni e una novella completamente sceneggiata‎

‎In 8, cm 14 x 20, pp. 126 + (2) con 12 tavole fotografiche fuori testo. Brossura editoriale. Edizione originale dell'importante opera di questo musicologo di formazione che si applico' pero' anche al cinema e alle avanguardie teatrali. Infatti pur occupandosi in modo approfondito ebbe modo di frequentare  protagonisti dell'avanguardia come Bragaglia, Respighi, Casavola ecc. al punto di firmare con Casavola il manifesto futurista 'Le sintesi visive della musica'. Cosi, nell'analisi sul cinema, Luciani parte da una prospettiva musicale: 'Lo scenario cinematografico non si scrive come un poema drammatico ma si compone come una sinfonia...'. Tra le immagini presentate troviamo una fotodinamica di Bragaglia tratta dal volume Fotodinamismo futurista e una fotografia di Pannaggi, Studio per un film futurista. Cammarota, Futurismo, 286.2‎

‎MARINETTI, SETTIMELLI, BALLA, BOCCIONI, BUZZI, CARLI, CHITI DEPERO‎

‎Teatro. Rivista d'arte. Anno V. N. 3. Marzo - Aprile 1927 (Numero interamente dedicato al teatro futurista)‎

‎In 4, cm 22 x 29, pp. IV + 60 con 4 tavole fotografiche fuori testo e illustrazioni nel testo. Brossura editoriale con ritratto di Marinetti al piatto anteriore e scritta a penna coeva (Teatro sintetico futurista. Autori vari. Stile - concezioni - atteggiamenti - espressioni di questa forma d'arte). Raro numero di questa rivista diretta da Nino Della Casa. Questo numero del marzo-aprile 1927 e' quasi interamente dedicato al teatro futurista (le ultime 20 pp. si occupano di cronaca teatrale e in esse si trova la recensione del libro marinettiano 'Prigionieri e Vulcani' pubblicato dalla stessa casa editrice di questa rivista). Sono presentati alcuni dei lavori teatrali piu' significativi del movimento, appartenenti alla fase del Teatro futurista sintetico. Troviamo lavori di Marinetti: Simultaneita'; Vengono. Dramma d'oggetti (in cui i protagonisti non sono attori ma un tavolo e alcune sedie con camerieri); Le Basi (in cui al centro della scena sono messi i piedi dei protagonisti); L'improvvisata; Cura di luce; Il contratto; Lotta di fondali; La grande cura (sintesi tattile); Il quartetto tattile (sintesi tattile); Indecisione (sintesi tattile); Passatismo; La scienza e l'ignoto; Dissonanza; Filo elettrico. Settimelli: Intersecazioni di ambienti e di epoche; Divoratore di donne. Balla: Per comprendere il pianto (in cui prendono forma la sensibilita' numerica e l'idea di splendore meccanico e geometrico interamente giocata su una intersecazione linguistica che comprende numeri e parole). Boccioni: Il corpo che sale; Genio e coltura (in cui sono concentrate le ossessioni dell'artista, cioe' le donne, la critica e il successo artistico). Buzzi: Parallelepipedo. Carli: I pervertiti. Chiti: Parole (in cui e' costruito un montaggio sonoro facendo recitare da attori numerati spezzoni di frasi che dovevano dare l'idea di un parlottio incessante) - Costruzioni - Parossismo. Depero: Colori (che realizza una sintesi teatrale astratta per mezzo di una tavola parolibera). Dessy: Mi pare che sarebbe giusto fare cosi'. Fillia: Sensualita' meccanica (espressa per mezzo di una tavola parolibera). Folgore: Ombre + fantocci + uomini. Jannelli: Forze. Nannetti: Seggiola a sdraio. Pratella: Primavera. Rognoni: L'uomo normale. Vasari: Ecce homo. Volt: La noia di una statua. Seguono articoli teorici quali 'Il teatro futurista giudicato da Romagnoli, Tilgher e Braga; Scenosintesi plastica dinamica (Prampolini); Scenografia futurista (Marchi); Il musicista futurista Franco Casavola (Russolo); Luigi Russolo (Casavola). Salaris, Riviste, p. 652. Salaris, Storia del futurismo, p. 192. Tisdall - Bozzola, p. 106.‎

‎AA.VV.‎

‎Crac. Numero unico del Gruppo universitario fascista Manlio Sonvico, 1934‎

‎In 4 (cm 24,5 x 34,5), pp. (12) di pubblicita' + (76) + (8) di pubblicita' comprese 4 tavole su carta patinata con riproduzioni di copertine delle pubblicazioni coi Tipi di Luigi Rossetti fu Cajo. Brossura editoriale con splendida litografia a colori al piatto anteriore del futurista Franco Grignani. Numero unico di questa rivista goliardica nata all'interno del Gruppo universitario fascista pavese Manlio Sonvico. All'interno molte caricature dello stesso Grignani, Tito Gasparini, Benedetto Rossi, Tino Padova. De Giacomo,  Orsina, ?Quagliariello, "Catalogo delle riviste studentesche", 1999, p. 355. Salaris, "Riviste", p. 826-829.‎

‎AA.VV.‎

‎Stile futurista. Rivista mensile d'arte-vita. Nn. 11-12, settembre 1935‎

‎In 4 (cm 24 x 30), pp. 48 con 12 tavole fuori testo (le tavole sono numerate da 33 a 44 perche' in numerazione continua rispetto al numero precedente). Brossura editoriale con qualche brunitura ai piatti. Numero di questa rivista futurista fondata nel 1934, a Torino, da Fillia e da lui diretta insieme a Prampolini. Tra i contributi presenti: La mostra del naturismo in Piemonte; Invito alla guerra africana. Manifesto futurista agli scrittori e agli artisti d'Italia di F. T. Marinetti; Poeti e artisti futuristi volontari in Africa orientale di Beppe Candia; L'exposition de 1937 di Rene' Benjamin (in francese); L'architettura di Torino di Fillia; La nuova Torino di Francesco Pedrini; L'importanza di Budapest di Victor Deznai; L'arte murale a Parigi; Guglielmo Apollinaire, Antitradition futuriste. Manifeste-synthese; Italiani. Liberatevi dalle abitudini inglesi. Manifesto futurista di F. T. Marinetti; Attivita' futurista; Farfa, "Venni vidi viti" (versi); Films educativi di Michele Venuti; L'aeropoema del Golfo della Spezia di Bruno Corra; Futurismo femminile di Giuseppe Lipparini; ecc...‎

‎AA.VV.‎

‎Prima mostra di aeropittura dei Futuristi Balla, Ballelica, Benedetta, Diulgherof, Dottori, Fillia, Oriani, Prampolini, Bruna Somenzi, Tato, Thayat‎

‎In 16 (cm 12 x 17), pp. 16 con 5 riproduzioni in bianco/nero di opere a piena pagina. Fioriture al frontespizio. Brossura editoriale con piccola macchietta d'inchiostro al piatto anteriore. Catalogo della mostra di aeropittura futurista organizzata da Marinetti presso la Camerata degli Artisti, in piazza di Spagna, a Roma, nel febbraio 1931. Il catalogo si apre con il Manifesto di aeropittura futurista di Balla, Benedetta, Depero, Dottori, Fillia, Marinetti, Prampolini, Somenzi, Tato. Segue l'elenco delle opere esposte per ciascuno degli artisti. Gli artisti che esposero furono: Balla, Ballelica, Benedetta, Diulgherof, Dottori, Fillia, Oriani, Prampolini, Bruna Somenzi, Tato, Thayat. Le opere espsote furono in tutto 30. Tato espose il maggior numero di opere (15), seguito da Dottori (9) e Prampolini (6). In fine 5 riproduzioni di opere: Dottori (2 illustrazioni), Prampolini (1), Tato (1), Thayat (1). La mostra fu ideata come omaggio a Italo Balbo e ai trasvolatori atlantici partiti per il Brasile da Orbetello il 17 dicembre 1930.‎

‎Piero Bellanova‎

‎Picchiata nell'amore. Romanzo sintetico col manifesto futurista. Collaudo del poeta F. T. Marinetti‎

‎In 8 (cm 17 x 24), pp. 30 + (5) con 1 tavola iniziale su carta patinata con i ritratti fotografici di Marinetti, Luigi Scrivo, Piero Bellanova. Brossura editoriale illustrata. Edizione originale del romanzo sintetico futurista di Piero Bellanova preceduto dal 'Manifesto futurista del romanzo sintetico' apparso precedentemente il 25 dicembre 1939 sul "Giornale d'Italia". Presenti anche due scritti iniziali di Marinetti, dal titolo "Collaudo", e la Presentazione di Luigi Scrivo. Se il Manifesto futurista esigeva dal nuovo romanzo svecchiatore, novatore e velocizzatore dei testi "brevissimi, attualistici, avveniristici, dinamici, simultanei", Bellanova provo' a darne una personale interpretazione con capitoli brevi e fantasiosi accorgimenti tipografici. "Una partenza acrobatica d'aeroplano faceva vedere, non soltanto nelle parole, ma nelle lettere movimentate, l'alzarsi dell'aereo e i suoi 'capitomboli' e avvitamenti acrobatici, zig-zaganti; i personaggi erano descritti con intenzioni plastiche, quasi alla Prampolini; i colori erano evocati nel blu notturno del mare, nel fanale rosso della ferrovia o dell'Alfa Romeo, e i profumi nei capelli della protagonista. L'aeroporto vibra di 'prepotenti spavalderie di motori'. La cerimonia nuziale di Adriana e di Enzo diventa un aeroviaggio di nozze. Un dettaglio da non trascurare e' l'ironico 'Indice passatista' dell'autore, cioe' la descrizione in sintesi, capitolo per capitolo, dei vari episodi, gia' condensati in quindici pagine, come invece sarebbero stati stesi in 28 capitoli da uno scrittore tradizionalista che avrebbe potuto svilupparli in un romanzone analitico non inferiore alle 700 pagine... Bruno Corra definisce Bellanova 'potente creatore d'immagini di compenetrazioni liriche e di atmosfere spirituali'. Il libro appare ai suoi recensori come 'una vera marcia di giovinezza', 'il piu' veloce dei romanzi veloci'. Guido Mazzoni ne elogia la disposizione tipografica" (Verdone, Morano, "Drammaturgia e arte totale. L'avanguardia internazionale: autori, teorie, opere", 2005, p. 74).‎

‎Armando Mazza‎

‎Firmamento con una spiegazione di F. T. Marinetti sulle Parole in liberta'‎

‎In 8 (cm 16 x 22), pp. 105 + (7). Fogli chiusi. Brossura editoriale illustrata dall'Autore con stelle e titolo in blu. Edizione originale di questa raccolta di 37 testi poetici paroliberi di Armando Mazza (Palermo, 1884 - Milano, 1964), poeta, giornalista e declamatore futurista preceduti dall'introduzione di Marinetti che scrive: "la voce di Mazza echeggia ancora in quella camera dove nacque il futurismo. [..] Non vi faro' [...] la storia del Futurismo. Mi accontentero' di parlarvi della tappa da noi raggiunta nel durissimo cammino ascendente verso le cime magnetiche di un lirismo assoluto. Questa tappa si chiama: le parole in liberta'. Firmamento - il titolo non potrebbe essere piu' appropriato: le immagini, infatti, sfavillano come costellazioni - e' l'espressione parolibera di un temperamento lirico ultrapotente, originalissimo, impetuoso e insieme ultrasensibile". Edito nel 1920 con dedica all'amico Paolo Buzzi, 'Asso della Poesia d'Italia', Firmamento e' un libro rappresentativo della poetica futurista. "La punteggiatura scompare per garantire uno stile vivo; la sintassi e' sovvertita, mentre il lessico, audacemente rinnovato, viene forgiato in virtu' delle immagini che deve evocare... Sul piano dei contenuti, la modernita', la metropoli e la velocita' rappresentano i miti futuristi cantati dall'autore ai quali e' sottesa una radicale polemica nei confronti del culto della tradizione e del conformismo" (B. Stagnitti, "Dal 'vento da nevai' ai 'docili alisei': Armando Mazza poeta", 2014). Cammarota, Futurismo, 319.5. Salaris, Storia, p. 108.‎

‎Francesco Cangiullo‎

‎Piedigrotta col Manifesto sulla declamazione dinamica sinottica di Marinetti‎

‎In 8 (cm 18,5 x 27), pp. (2) + (24) numerate con le lettere dell'alfabeto + (2). Piccoli danni restaurati ai piatti. Timbro al piatto anteriore. Brossura editoriale illustrata da Cangiullo. Ritratto fotografico dell'A. a pagina 8 con dedica a Marinetti. Edizione originale del poema-partitura futurista di Francesco Cangiullo, costruito sull'universo acustico dell'omonima e chiassosa festa napoletana in chiave di provocatoria ironia avanguardista, restituito sulla pagina attraverso un'esplosione di tavole parolibere. Prima dell'uscita in volume nel 1916, nella galleria Sprovieri di Roma, nel marzo 1914, si era tenuta una delle piu' memorabili serate futuriste culminata proprio nella lettura di Piedigrotta da parte di Marinetti. Una sala illuminata da luci rosse esaltava il dinamismo di una tela sullo sfondo dipinta da Balla. Gli artisti portavano fantastici cappelli di carta: Balla aveva sulla testa un variopinto vascello, Cangiullo sedeva di tanto in tanto al pianoforte, gli altri suonavano strumenti tipici della tradizione napoletana, Marinetti declamava in una bagarre vertiginosa e caotica. Francesco Cangiullo (1884-1977) fu definito da Paolo Buzzi "re degli scugnizzi" che sposa "l'ode al lazzo". Per il critico Ugo Piscopo e' "folkloristico, clownesco, canzonettistico in chiave napoletana", il "pazzariello" che porto' la monelleria nella compagine futurista e insceno' nel 1914 i funerali di Benedetto Croce prendendo a schiaffi la grande testa del filosofo napoletano modellata in creta portata sulle spalle in processione. Cammarota, in "Bibliografia di Francesco Cangiullo", scrive "tiratura di 1500 copie, e non di 20000 come scritto in quarta di copertina". Gambetti-Vezzosi, p. Salaris, Bibliografia del Futurismo.‎

‎Carlo Carra'‎

‎Mostra del pittore futurista Carlo Carra' 18 dicembre 1917-10 gennaio 1918. Galleria Paolo Chini, Milano‎

‎In 16 (cm 12 x 16), pp. (24) con 9 tavole illustrate in bianco/nero. Brossura editoriale. Catalogo della mostra di opere di Carra', del suo periodo 'metafisico', svoltasi alla Galleria Paolo Chini di Milano dal 18 dicembre 1917 al 10 gennaio 1918. Comprende una poesia iniziale di Paolo Buzzi dal titolo "Carra'": "Cio' che tu sei / rompe la storia. Cio' che tu fai / cazzotta la natura. Va / ubbriaco di genio, / alle botte della gloria / con le tue gambe corte di Bacco / e cavalca l'abisso delle spume alcooliche / squarciagolando [...]". Segue un testo dello stesso Carra', al quale si intercalano le 9 tavole con le riproduzioni di opere, quindi l'elenco finale delle opere esposte con i titoli dei 30 dipinti e dei 43 disegni. Carra' si presenta ancora in abiti futuristi, dichiarando tuttavia al contempo anche un allontanamento dal movimento, nel presentare le opere nello studio del fotografo Paolo Chini, e nelle parole del testo del catalogo in cui la sua autopresentazione e' esplicita: "Originalita' e tradizione non sono poi termini di contraddizione, per chi bene intende (...) Noi possiamo, ora, dopo un decennio di ricerche appassionate, sostenere il giudizio e la sentenza. Il contenuto metafisico delle mie opere esige dall'osservatore sensibilita' di percezione e un concetto adulto dello stile". In mostra, da un lato, i dipinti della stagione futurista come "Simultaneita' (donna al balcone)", "Trascendenze plastiche", "Donna + bottiglia + casa", dall'altro "La musa metafisica", "Solitudine", "Il dio ermafrodito" di nuova ascendenza metafisica. Savinio e de Chirico si erano incontrati con Carlo Carra' a Ferrara alla fine di marzo del 1917. Inizio' cosi' un breve ma intenso sodalizio che segno' la nascita del gruppo Metafisica in Italia. Per qualche mese de Chirico e Carra', entrambi ricoverati come nevrastenici presso la Villa del Seminario, lavorano insieme in grande accordo e amicizia, come testimonia la loro corrispondenza con Papini e Soffici che avevano propiziato il loro incontro. Tuttavia, nelle rispettive autobiografie, i due artisti ricostruiranno gli eventi che li portarono a conoscersi e il sodalizio in modo diverso: Carra' accennando ad incontri casuali con alcuni artisti e letterati, tra cui de Chirico, e non parlando del loro sodalizio, de Chirico accusando Carra' di aver rifatto spudoratamente i soggetti dei suoi quadri metafisici e di essersi affrettato a organizzare una mostra a Milano (questa del dicembre del 1917) probabilmente con la speranza di "persuadere i suoi contemporanei che egli era il solo ed unico inventore della pittura metafisica ed io, caso mai, un suo oscuro e modesto imitatore" scrisse de Chirico.‎

‎Marinetti Filippo Tommaso‎

‎Collaudi futuristi‎

‎Brossura illustrata, cm. 18 x 11, pp.308.<BR>A cura di Glauco Viazzi.‎

‎Marinetti Filippo Tommaso‎

‎Distruzione‎

‎Brossura, cm. 18,5 x 12, pp.352.<BR>Traduzione dal francese in versi liberi di Decio Cinti. Nuova edizione col Processo e l'Assoluzione di "Mafarka il Futurista". Piccoli difetti.‎

‎RICORDI DI UN FUTURISTA: LA PIOGGIA DELLA CARTA ROSSA.‎

‎(articolo di giornale)[RICORDI DI UN FUTURISTA:] La pioggia della carta rossa. A Catania inventai un nuovo genere di reclame... Lungo articolo di Francesco Cangiullo nel "Il Mattino" del 3 luglio 1942. (giornale completo) [Euro 10,00]‎

‎TALLARICO LUIGI‎

‎VERIFICA DEL FUTURISMO.‎

‎(futurismo)[TALLARICO LUIGI.]Verifica del Futurismo. Introduzione e presentazione di Enzo Benedetto. Roma, Volpe, 1970, in 8, 159 pp illustrate nel testo, br. [Euro 16,00]‎

‎SALARIS CLAUDIA‎

‎BIBLIOGRAFIA DEL FUTURISMO.‎

‎(bibliografia-futurismo)[SALARIS CLAUDIA.] Bibliografia del Futurismo. 1909-1944. Con una lettera inedita di Corrado Govoni a F.T.Marinetti sul libro futurista. Stampato per le Edizioni Biblioteca del Vascello nella Tipografia Umbriagraf, aprile 1988 (Prima Edizione), (cm 22,5x21,5), 118 pp tutte figurate ed illustrate, legatura editoriale cartone illustrato. (perfetto stato di conservazione) [Euro 65,00]‎

‎LIBRERIA ANTIQUARIA ANDREA TOMASETIG.CATALOGO VENDITA DI OPERE FUTURISTE.‎

‎(futurismo-bibliografia)[LIBRERIA ANTIQUARIA ANDREA TOMASETIG.]Catalogo vendita di opere futuriste. Primavera 1987. Catalogo (cm 20x15), 32 pp con alcune illustrazioni, cop.con opera futurista. (300 opere descritte e prezzate divise: Libri; Manifesti originali; Periodici; Documenti; Futurismo a Reggio Emilia anni '30) [Euro 18,00]‎

‎MONACHESI.PROFEZIA+UTOPIA ARCHITETTURA.‎

‎(arte-futurismo-Macerata-Sante Monachesi)[MONACHESI.] Profezia+Utopia Architettura. MARASCO ANTONIO: Sante Monachesi e le sue anticipazioni orgoniche. Prefazione di Alfredo Anitori. Pollenza, La Nuova Foglio, 1971, (cm 31x32), 16 tavole anche a colori in carta forte, legatura edit.cartone impresso sovracoperta illustrata a colori. [Euro 45,00]‎

‎NUOVE TENDENZE.MILANO EL'ALTRO FUTURISMO.‎

‎(Milano-futurismo)[NUOVE TENDENZE.]Milano e l'altro futurismo. Milano, Electa, 1980, (cm 24x22), 126 pp, 239 illustrazioni n.testo, cop.edit.illustrata. [Euro 25,00]‎

‎GINO AGNESE‎

‎BOCCIONI DA VICINO - PENSIERI E PASSIONI DEL GRANDE FUTURISTA STORIA DELL'ARTE E DELLA CRITICA D'ARTE - 18 -‎

‎N. PAG. 237 - BROSSURA ILL. - OTTIMO‎

‎F.T. MARINETTI‎

‎IL POEMA AFRICANO DELLA DIVISIONE " 28 OTTOBRE "‎

‎N. PAG. 319 - BROSSURA CON SOVRACCOPERTA, TESTO IN OTTIME CONDIZIONI, SOVRACCOPERTA CON QUALCHE BRUNITURA E MODESTI SEGNI DI USURA - PRIMA EDIZIONE 15 FEBBRAIO 1937‎

‎D'Alba Auro (Bottone Umberto)‎

‎Tonici 1932 - X - 1938 - XVI‎

‎bross. edit., mancanza al dorso e lievi tracce d'uso‎

‎Morasso Mario‎

‎La nuova arma (La macchina)‎

‎tela edit. ill., contiene all'interno la copertina in bross. illustrata originale, lievi erosioni alla tela del dorso e agli angoli, lievi fioriture diffuse‎

‎Flora Francesco‎

‎Dal Romanticismo al Futurismo‎

‎in 16°, bross. edit. ill. da Cisari, lievi bruniture, e rarissimi segni a matita‎

‎Marinetti Filippo Tommaso - Vivian Alberto‎

‎Firenze biondazzurra sposerebbe futurista morigerato A cura di Paolo Perrone Burali d'Arezzo (stampa 1992)‎

‎n. 46 bross. edit. con bandelle, ill. applicata al piatto ant.‎

‎Corra Bruno (Corradini Bruno)‎

‎Irene, primo premio di bellezza‎

‎bross. edit., due piccole macchie in cop. e lievi tracce d'uso‎

‎D'Alba Auro (Bottone Umberto)‎

‎La tortura della grazia Introduzione di Guido Manacorda‎

‎legatura coeva in cartone ill. con titoli oro entro tassello al dorso‎

‎De Angelis Rodolfo‎

‎Caffè concerto Memorie d'un canzonettista‎

‎in 16°, bross. edit. con titoli in rosso e in nero, piccole rotture al dorso ed alle unghiature, fioriture, lievi tracce d'uso‎

‎Marinetti Filippo Tommaso‎

‎Il fascino dell'Egitto‎

‎in 16°, bross. edit. con camicia, manca velina, lievi bruniture e minime rotture e mancanze‎

‎Verdone Mario‎

‎Che cosa è il futurismo‎

‎in 16°, bross. edit. ill., lievi bruniture in cop.‎

‎Carrieri Raffaele‎

‎Futurism‎

‎testo in inglese n. 2 in 4°, cartone edit. ill.‎

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