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‎Folklore‎

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‎Okakura Kakuzo‎

‎Il libro del tè. Lo Zen e il sorriso del filosofo‎

‎br. Nel corso del quindicesimo secolo, l'Oriente e il Giappone in particolare elevarono una bevanda, il tè, al rango di una vera e propria religione estetica: il teismo. Il teismo è un culto fondato sull'adorazione del bello. La sua cerimonia, che ne regola il culto, è il mezzo con il quale coloro che vi partecipano tentano di raggiungere il possibile in mezzo a quell'impossibile che chiamiamo vita. Nello spirito dell'esperienza Zen, questo libro, oltre alla descrizione di una delle più affascinanti tradizioni orientali, la cerimonia del tè, delinea un cammino spirituale e filosofico della persona verso quella vera saggezza che l'Occidente ha in parte perduto e che solo oggi si sforza di recuperare. Il testo contiene un'appendice sui maestri del tè e nove poesie giapponesi sulla cerimonia del tè, per la prima volta tradotte in italiano.‎

‎Romeo Domenica G.‎

‎Artigianato tradizionale e arte popolare in Calabria‎

‎ill., br.‎

‎De Luca Michele‎

‎La caffettiera napoletana. Nella tradizione folkloristica calabrese‎

‎brossura‎

‎Della Sala Spada Agostino‎

‎I proverbi monferrini‎

‎ril.‎

‎Gherardi Lido‎

‎Vita e lavoro della gente de' monti nel primo '900 in alta Versilia. Vol. 4: Giochi e tradizioni‎

‎ill.‎

‎Binnella Giacomo; Filippetti Fabio‎

‎Ancona esoterica. La fontana del Calamo e Santa Maria della Piazza‎

‎ill. "Nessun culto si estingue senza lasciare tracce sulla nuova religione", ha affermato Margaret Murray. In questo libro si cercano tracce lasciate su due monumenti della nostra città per rispondere ad alcune domande: cosa si nasconde dietro i tredici mascheroni della Fontana del Calamo? Perché proprio tredici? Com'è potuto accadere che l'omerica sirena donna-uccello si sia trasformata nella medievale donna-pesce? E perché con due code? Infine, il gran dio Pan, metà uomo e metà caprone: è morto, o la sua potenza vive ancora nei simboli che lo raffigurano? Dietro queste immagini ormai familiari, Ancona dissimula le sue ricchezze segrete; misteriosi culti pagani, antichissimi idoli finalmente si ridestano da un sonno millenario.‎

‎Sacchetti Federica‎

‎Minestrone letterario milanese. Locuzioni, motti, detti e proverbi meneghini‎

‎ill., br.‎

‎Bussa Italo‎

‎L'accabadora immaginaria. Una rottamazione del mito‎

‎br. Il mito sardo della accabadora, la donna chiamata a dare la morte ai moribondi di difficile agonia, viene ancora oggi ritenuto storicamente fondato. Questo saggio pone però in rilievo come in letteratura emergano due forme soppressive, delle quali una è di natura magica. Individuati gli archetipi dei due tipi di soppressione, vengono sottoposte ad analisi critica tutte le fonti che, nell'ambito dei due filoni, si sono occupate dell'accabadura dall'inizio dell'Ottocento. Vengono così fatte emergere le numerose e fantasiose varianti che portano, nella attualità, alla sovrapposizione delle due forme, per cui l'accabadora maga diviene comunque una omicida umanitaria. Il fenomeno viene in tal modo alterato e dilatato, sulla spinta anche di risibili motivazioni identitarie. Fatto salvo il nucleo folklorico della usanza magica, viene evidenziato che l'accabadora omicida è una figura immaginaria, creata e alimentata da intellettuali e letterati, al di fuori di qualsiasi realtà storica. Il saggio analizza i testi di ogni singolo autore, procedendo, con matita rosso-sangue, alla rottamazione delle tesi del partito accabaduriale.‎

‎Morelli Bruno‎

‎L'identità zingara. Riti miti magie racconti proverbi lingua‎

‎br.‎

‎Vigna Bepi‎

‎Il popolo delle leggende. Dizionario delle creature e dei personaggi della tradizione popolare sarda‎

‎ill., ril. "In questo libro Bepi Vigna mette a disposizione un magazzino di materiali che un tempo in Sardegna servivano non solo per raccontare, ma anche per pensare e dare un senso al mondo. Ha avuto coraggio a decidere di mettere ordine in un luogo dove il fantasioso disordine è la regola. E ha avuto poi pazienza nel farlo, dalla A alla Z, aspirando alla completezza, per quanto gli è stato possibile. Ma non è solo questione di fantasioso disordine. È questione di fantasiosa abbondanza, senza limiti e senza termini; fantasiosa abbondanza propria di questa materia che, di per sé, non deve e non vuole avere né limiti né termini. Qui c'è poi da vedere tutto quello che di bello Stefania Costa ha tirato fuori dalle sue matite per ispirazione dei materiali raccolti, facendosi guidare dalla tradizione, anzi dalle tradizioni, non necessariamente solo sarde." (dalla prefazione di Giulio Angioni).‎

‎Amori napoletani. Le grandi passioni che hanno fatto la storia di Partenope‎

‎br. Un'incredibile sequenza di vicissitudini, peripezie e cataclisimi amorosi che solo gli innamorati sono capaci di provocare e di sopportare: piccoli e grandi trame che s'intrecciano con la grande storia dell'antica capitale.‎

‎Celotto Concetta‎

‎Andar per feste. Riti e tradizioni popolari a Napoli e in Campania‎

‎ill., br. La cultura più antica della nostra regione rimane ancora marginalizzata. Negli ultimi decenni il potere istituzionale o ecclesiastico è intervenuto per normalizzare e depurare feste popolari altrimenti creative e bellissime: la storica Piedigrotta, le celebrazioni per 'O Munacone alla Sanità, le irriverenti ma umanissime invocazioni delle "parenti" di San Gennaro. Ma le più antiche tradizioni non possono fare a meno di contenere un elemento in qualche modo "bacchico": le nostre feste, anche quelle più autenticamente religiose, travalicano il momento della fede cattolica e si uniscono a riti di remote divinità pagane, ad un mondo arcaico e magico lontanissimo nel tempo. Per fortuna da qualche tempo si tenta in molti luoghi di valorizzare le feste popolari, imparando a viverle proprio per la loro particolarità. Questo libro ne tenta una prima mappa, ma è soprattutto una sorta d'invito: conoscere e partecipare a queste tradizioni, esplorando da protagonisti e non da spettatori le più belle pagine culturali delle nostre città e dei più piccoli borghi.‎

‎Margheriti Gian Luca‎

‎La Milano dei miracoli. Alla scoperta di chiese, reliquie e prodigi. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Nonostante le apparenze Milano è una città pia e devota. Ovvio quindi che, nel corso dei secoli, vi si siano registrati decine di episodi miracolosi spesso dal sapore leggendario: Madonne che piangono sangue, corpi incorrotti di santi che proteggono i bambini, fonti di acqua capace di curare qualunque malanno. Tutti episodi che ancora oggi si riverberano nelle usanze e nelle tradizioni milanesi Sono queste stesse tradizioni che spingono ancora oggi le donne incinte a frequentare determinate chiese, mentre le coppie di novelli sposi altre. Esiste addirittura una Madonna preposta a fare da aiuto alle ballerine in procinto di affrontare una prima importante. O una specializzata nel curare le malattie degli occhi. Credenti o meno, il percorso di La Milano dei miracoli si snoderà tra le chiese più importanti e belle della città alla ricerca di quadri e statue testimoni di prodigi; e se la visita non vale la richiesta di una grazia, vale sicuramente il tempo speso a guardare e a conoscere tanti capolavori dell'arte.‎

‎Adinolfi Gaspare; Senatore Felice; Pepe C. (cur.)‎

‎L'incanto delle sirene‎

‎ill., br. Il volume ripercorre, attraverso l'analisi delle principali fonti letterarie (e iconografiche), il mito delle Sirene - origini, significato, nomi, genealogia ecc. - a partire dal racconto omerico del loro incontro con Odisseo fino alla localizzazione della loro sede in Occidente, e nei pressi del Golfo di Napoli in particolare: il culto delle Sirene e le varie ipotesi di ubicazione del loro tempio in Penisola Sorrentina sono il fulcro del saggio di Felice Senatore. Gaspare Adinolfi delinea, invece, le tappe salienti della biografia di Norman Douglas, con il suo approdo a Capri e dintorni, e la genesi e le peculiarità del suo Siren Land (1911), l'opera che sancisce la definizione di Terra delle Sirene per la Penisola Sorrentina: itinerari tematici, per escursionisti esperti e meno esperti, consentono infine di percorrere il 'territorio delle Sirene' sempre orientandosi nel Mito.‎

‎Alessandro Lillo‎

‎I banniatini. Grida di mestieri‎

‎ill.‎

‎Russo Sara‎

‎Li rivilisi. Proverbi, modi di dire, indovinelli, cunti, mestieri‎

‎ill.‎

‎Ranisio Gianfranca‎

‎Il lupo mannaro. L'uomo, il lupo, il racconto nella licantropia‎

‎ill.‎

‎Angiuli L. (cur.); Cappelli P. (cur.); Di Turi L. (cur.)‎

‎Storie da ridere della tradizione pugliese‎

‎br. I 28 testi della raccolta scaturiscono dalla trascrizione creativa di narrazioni registrate sul campo tra il 1984 e il 1992. I temi dei racconti attingono a un repertorio uniformemente diffuso in un'area che va dall'alta murgia alla marina barese e possono ridursi ai seguenti: monaci e preti, morte e riso, scempiaggine e furbizia. È l'alternanza di questi temi a ritmare la struttura della presente raccolta, formando delle triadi comiche regolarmente sequenziate. È possibile ascoltare online le registrazioni di ciascuna narrazione, nelle versioni originali, all'indirizzo youtube.com/user/EdizioniPagina/playlists.‎

‎Travaglini Nicoletta Camilla‎

‎Il Graal in Abruzzo. La Cerca archeo-antropologica‎

‎ill., br. L'eterna e affascinante ricerca del Graal ha incantato gli studiosi di tutte le epoche e la nostra non fa eccezione. Nel mistero di un lunga inchiesta che si snoda attraverso i secoli, luoghi e personaggi oscuri paiono sul punto di svelare i loro arcani segreti; la storia di questa inafferrabile Reliquia si perde così nella leggenda celata ai nostri occhi dalle pesanti coltri delle sabbie del tempo. In questo libro, Nicoletta Camilla Travaglini ha raccolto le possibili tracce del Graal nelle terre degli Abruzzi dove, come emerge da questo reportage, esso sembra aver lasciato profondi segni del suo probabile passaggio tanto a livello antropologico che archeologico. Lanciano e i suoi Miracoli Eucaristici, le sue Chiese, la storia di Longino e della lancia del destino; Atessa, la processione del Graal e le inquietanti testimonianze simboliche che al Graal rimandano; San Giovanni in Venere, in cui potrebbero essere stati custoditi la Sacra Reliquia e i molti, terribili segreti legati all'ordine del Tempio; Vasto, la Spina della Corona di Gesù e la tradizione del Toson d'oro; Manoppelo e la Veronica; e poi ancora San Buono, Liscia, Pollutri...‎

‎Trubiano Enrico‎

‎Antiche feste d'Abruzzo. 44 occasioni per visitare una meravigliosa regione‎

‎ill., br. Il libro raccoglie pagine ingiallite nel tempo, che tornano a rivivere insieme ai documenti d'epoca e a qualche rara testimonianza. Particolare spazio è dedicato all'analisi di fonti immacolate, tratte dall'archivio dell'autore. 44 feste celebrate, patrimonio antropologico e idenditario, di cui alcune di indubbia originalità, altre che ripetono uno schema fisso, altre ancora che raccontano di vetuste dispute, mai sopite, ma tutte ancora intrise di passione e di fede.‎

‎Ronzoni Domenico Flavio‎

‎Il curioso della Brianza‎

‎br. Questo volume raccoglie trenta tra articoli e saggi di D. F. Ronzoni pubblicati negli ultimi due decenni su vari giornali e riviste, in particolare su Brianze, periodico di cultura del territorio attivo dal 1998 al 2012. Gli argomenti sono vari, ma il denominatore è comune: la Brianza. I testi si addentrano tra le pieghe spesso nascoste della sua storia, su aspetti poco noti del suo territorio, riportando alla luce elementi della sua tradizione. A volte la Brianza è solo il punto di partenza, come nella bella storia dell'amicizia tra Ernesto Teodoro Moneta e Ada Negri, o come nel saggio inedito dedicato a Giuseppe Cuzzi, brianzolo nato a Nava, con una vita romanzesca che lo portò a condividere una delle pagine più drammatiche della storia africana del secondo Ottocento.‎

‎Tattolo Giuseppe‎

‎Castel del Monte. La leggenda. Il mito‎

‎ill.‎

‎Vogler Chris‎

‎Il viaggio dell'eroe. La struttura del mito ad uso di scrittori di narrativa e di cinema‎

‎br. Il film e la fiction tv raccontano storie. Le narrazioni più coinvolgenti, quelle che, a seconda dei casi, ci tengono incollati allo schermo col fiato sospeso o ci lavorano dentro per riemergere alla mente nelle ore o nei giorni successivi, sono quasi sempre riconducibili agli antichi miti. Forse perché, come ha scritto Jung, se il sogno è il mito individuale, i miti rappresentano i sogni collettivi dell'umanità. E il grande cinema è anch'esso sogno collettivo. Questo libro tenta di analizzare la figura del protagonista del film, con le stesse categorie con cui lo studioso americano Joseph Campbell, analizza l'eroe mitico e il suo percorso avventuroso. Ma non si tratta di un saggio antropologico o sociologico, bensì di una guida all'analisi della struttura fondante della sceneggiatura. Infatti l'eroe mitico è la metafora del protagonista di qualsiasi film in cui il personaggio principale compia nel racconto per immagini un percorso che lo porti alla fine della storia a conquistare una nuova consapevolezza. La struttura di questo viaggio, le stazioni di questo procedere, le figure ed i passaggi che porteranno l'eroe a compiere un tragitto "iniziatico", tutto questo viene spiegato nel libro con riferimenti continui a sequenze di grandi film. Un testo che nasce da una rielaborazione narratologica che parte da Aristotele e la sua "Poetica" e, passando per Freud e Jung, Lucas e Spielberg, torna a noi.‎

‎Fochesato Walter‎

‎Belin!!‎

‎ill., br.‎

‎Schiaffino Gualtiero‎

‎Olidin, olidin, olidena‎

‎ill., br.‎

‎Staglieno Marcello‎

‎Dizionario dei proverbi genovesi‎

‎brossura‎

‎Betti L. (cur.)‎

‎Proverbi toscani della nonna‎

‎brossura Una raccolta di proverbi, forme proverbiali e modi di dire che analizza esclusivamente le voci riportate da Adriano Politi nel suo "Dittionario Toscano" pubblicato in più edizioni nel Seicento. "I proverbi sono la scienza dei poveri". Così un anonimo toscano definisce questi detti brevi e arguti, espressione di un mondo arcaico e lontano dal nostro. Sono l'espressione della saggezza popolare e provengono dalla più antica tradizione locale: il "Dittionario Toscano" una testimonianza linguistica pubblicata agli inizi del Seicento. La maggior parte dei proverbi qui riportati sopravvive in Toscana, ma alcuni sono usati solo in contesti sempre più rari e destinati a scomparire. Resta comunque valido il fondo di verità che sta alla loro base e che li rende ancora attuali.‎

‎Fantini brava gente. Disavventure giudiziarie dei fantini del passato‎

‎brossura Che Palio sarebbe se alla mossa andassero dieci bravi ragazzi, onesti, remissivi, ligi al dovere e rispettosi gli uni degli altri? La risposta è una sola: il Palio non sarebbe più il Palio. Enrico Giannelli e Maurizio Picciafuochi tornano in libreria con "Fantini brava gente" ideato e scritto con Orlando Papei e Alessandro Ferrini che, con un lavoro di ricerca di archivio durata anni, hanno raccolto una estesissima e interessante documentazione sulla vita e sulle avventure dei fantini del Palio di tutti i tempi.‎

‎Dundes Alan; Falassi Alessandro‎

‎La terra in piazza. Un'interpretazione del Palio di Siena‎

‎ill. Per 2 volte, ogni estate, per circa 90 secondi, dieci cavalli percorrono correndo tre volte Piazza del Campo, la piazza centrale di Siena trasformata per l'occasione in una circuito. Cavalli montati a pelo da fantini che vestono i colori delle dieci contrade. Il cavallo che finisce prima i tre giri del Campo, vince per la sua contrada un drappello rettangolare, decorato con l'immagine della Madonna: il Palio appunto. Una manifestazione che si tiene a Siena fin dal tredicesimo secolo, diventata attività dominante e centrale per la vita dei Senesi. Ogni corsa dura molto di più di 90 secondi ed è solo il momento culminante di un'intensa attività preparatoria. Come si dice a Siena "Il Palio si corre tutto l'anno" e ogni volta che un senese è depresso, si può consolare pensando che presto sarà di nuovo tempo di Palio!‎

‎Guida al Palio‎

‎ill., br. Il Palio di Siena ha quasi mille anni, e la sua storia si confonde e si intreccia con quella della città stessa. Una festa che racchiude in sé emozioni e tradizioni bellissime, forse spesso difficili da comprendere nel suo intero significato. Lo scopo di questa guida, interamente realizzata da senesi, è di servire da pratico strumento per il turista che giunge a Siena nei giorni "caldi" che precedono il 2 luglio o il 16 agosto. Una guida che ha la pretesa di offrire, oltre a utili notizie e belle immagini, una precisa chiave di lettura per assaporare completamente la festa di Siena.‎

‎Cortesi Renato‎

‎Streghe, folletti e santi fra Romagna ed Europa. La cultura del fantastico in Romagna tra origini storiche e meccanismi antropologici‎

‎ill., br.‎

‎Saintyves Pierre; Fincati V. (cur.)‎

‎La leggenda del dottor Faust. Secondo i documenti originali‎

‎br. Il Dottor Faust fu un umanista, di nobili natali, il cui vero nome sarebbe stato Georgius von Helmstatt, nato a Knittlingen nel 1466, che aveva latinizzato le sue generalità, secondo una moda molto in voga a quei tempi, in Georgius Sabellicus Faustus Junior. Nel far ciò aveva unito i soprannomi latini di due umanisti italiani dei quali sarebbe stato amico o discepolo: Publius "Faustus" Andrelinus (1462-1518) e Marcantonio Coccio "Sabellicus" (1436-1506). Questi due avrebbero fatto parte di una scelta confraternita di umanisti che segretamente coltivavano il paganesimo. I membri di tale confraternita, cui aderirono Pomponio Leto, Bartolomeo Platina e Lorenzo Valla, furono dispersi da Papa Paolo II. Leto e Platina vennero incarcerati e torturati in Castel Sant'Angelo mentre Marcantonio "Sabellicus" Coccio riuscì a sfuggire alle grinfie del papa, divenendo in seguito prefetto della Libreria di San Marco a Venezia. Del vero Faust fece menzione per primo il famoso abate Tritemio - anch'esso in odore di magia, anche se cristianeggiante - in una lettera, che ne disse peste e corna. A Tritemio si unirono molti altri detrattori, tra cui il principale discepolo di Lutero, Melantone. Risulta evidente che il motivo di tanto astio stava nella cultura classicheggiante dell'umanista Faust il quale girava la Germania ostentando le sue idee proprio nel momento in cui sorgeva l'astro di Martin Lutero, la cui Riforma si rivolgeva contro Roma corrotta e centralista.‎

‎Milano A. (cur.)‎

‎L'immagine dei milanesi nella vita quotidiana (1790-1890). Ediz. illustrata‎

‎ill. Le stampe, le illustrazioni e le caricature ci hanno tramandato un'immagine poco nota dei milanesi lungo tutto il corso dei cento anni che vanno dal 1790 al 1890. Un secolo che vide un susseguirsi di vicende storiche ed economiche che portarono la città alla sua fisionomia di centro culturale, commerciale e industriale all'alba del XX secolo. Mode e costumi dei milanesi appartenenti alle diverse classi sociali vennero rappresentati spesso mettendone in risalto gli aspetti più umoristici. Tutte le tecniche di stampa vennero utilizzate, dalle incisioni in rame alla xilografia, alla litografia, per finire negli ultimi anni dell'Ottocento alle oleografie, che ebbero a Milano il più importante centro di produzione italiano e che costituirono esse stesse una particolare forma di gusto estetico. Dalle mode venute da Parigi subito dopo la Rivoluzione francese, passando sotto il regno di Napoleone e poi la Restaurazione austriaca, la libertà di esprimere le idee politiche era strettamente sottoposta a censure e trovava unico sfogo nella moderata critica sociale o nella rappresentazione della vita quotidiana. Il '48, per quanto di brevissima durata, costituì un momento culminante del secolo, dando vita a una produzione caricaturale di dimensioni sconosciute in Italia. La vita dei milanesi, con l'unificazione della nazione fu oggetto di una satira di costume sempre più legata ai modi di vivere delle classi borghesi ed espresse i suoi risultati migliori nei decenni tra il 1860 e il 1880.‎

‎Russo Pippo‎

‎Siculospirina‎

‎br. Pippo Russo esamina e spiega alcune espressioni tipiche del dialetto siciliano, con molta ironia ma con altrettanta attenzione alla loro origine. Si va da "comprare un bambino" a tutte le sfumature di "duci" e "salìto", dall'uso del verbo "canziàrsi" al termine "facciòlu" che non ha corrispettivi in nessun'altra lingua, e così via. La selezione di sicilianismi che l'autore offre al lettore è gustosa e interessante, e talvolta lo spunto per la disamina è legato a vicende connesse all'attualità oppure a curiosità e variazioni nate dall'uso dei termini stessi.‎

‎Romano Alfredo‎

‎Salento tra mito e realtà. Monologhi e canti in dialetto salentino. Testo originale a fronte‎

‎ill.‎

‎Beauvoys de Chauvincourt Jean; Nicora L. (cur.)‎

‎Discorso sulla licantropia o della trasformazione degli uomini in lupi. Testo francese a fronte‎

‎br. Il "Discorso sulla licantropia" di Jean Beauvoys de Chauvincourt risale al 1599. L'opera, anche se oggi si crede che il "loup-garou" sia soltanto un'invenzione del cinema, resta un documento insostituibile per capire le credenze sul "lupo-umano" agli inizi dell'era moderna. Beauvoys de Chauvincourt ci restituisce quel che il suo tempo credeva del licantropo, rivelando ancestrali credenze ai suoi contemporanei, soggetti a una forma di ossessione collettiva. A noi, semplicemente, ricorda le trasformazioni a cui sono soggetti gli uomini: anche nell'era della tecnologia più avanzata esse avvengono e ogni giorno lo constatiamo. Il "loup-garou" modificava la propria natura, noi diventiamo altri lupi per i nostri simili. Un tempo si azzannava, oggi si colpisce per sopravvivere: è questa la regola che ci insegnano i tempi di crisi.‎

‎Nicolai Giorgio M.‎

‎Il tesoretto russo. Proverbi e modi di dire della Russia‎

‎br.‎

‎Roddolo Enrica‎

‎Invito a corte. Storie, ricevimenti e passioni nei palazzi d'Europa e d'America‎

‎ril. È un viaggio appassionante, fragrante e saporito quello nel mondo della convivialità di corte. Una scoperta di tradizioni e sapori, di ricette e abitudini alimentari, ma anche di riti e cerimoniali a cui è possibile ispirarsi, per sentirsi re o regine per un giorno. Questa avventura, che racconta ben più di gusti personali, passioni e idiosincrasie di reali e celebrità, è anche la storia di banchetti, visite ufficiali, ricevimenti e gran balli destinati a segnare il tempo e i rapporti fra i Paesi. È vera e propria dinner table diplomacy: trattative di fine politica e potere giocate con le carte del gusto e del palato. Guidati da Enrica Roddolo fra gli stucchi e l'opulenza dei saloni d'onore che accolgono principi e re, capi di Stato e celebrity, andiamo alla scoperta della fumante turtle soup amata da Giorgio IV, del coronation chicken che salutò l'investitura di Elisabetta Il - che festeggia il suo Diamond Jubilee nel 2012 -, dei sigari di Juan Carlos di Spagna e del tartufo bianco d'Alba per il quale ha un debole Alberto di Monaco. Accompagnandoci fra palazzi reali e palazzi presidenziali, l'autrice ci svela le regole della cerimonialità più esclusiva: dalle scelte della padrona di casa Elisabetta II a quelle di Michelle Obama, passando per le novità di stile introdotte alla Casa Bianca da Jacqueline Kennedy. Insomma, benvenuti a Corte. Buon appetito con Sua Altezza.‎

‎Orfalian Sonya‎

‎La cucina d'Armenia. Viaggio nella cultura culinaria di un popolo‎

‎br. Si comincia chiedendo a una parente "quanto" di una certa cosa va in "quella" ricetta; si prosegue cercando una serie di ingredienti, confrontando versioni, ascoltando consigli spesso divergenti. E si finisce mettendo insieme il tutto con anni di ricerche storiche ed etnografiche e traduzioni di testi rari e pressoché introvabili. In questo modo Sonya Orfalian ha intrapreso e concluso un'opera monumentale in cui sono custodite, insieme alle oltre centotrenta preparazioni, le radici e le ramificazioni di una cultura millenaria tanto più meritevole di essere catalogata e raccontata in quanto offesa, misconosciuta e strappata dalla sua terra d'origine. Ecco allora, chiamati per nome e pronti per essere sperimentati e gustati, gli ingredienti e i piatti della tradizione, accompagnati dalla ricostruzione della vita quotidiana in terra d'Armenia - luoghi, usi, proverbi, leggende e ricorrenze religiose e civili, in un repertorio in cui il piglio rigoroso della studiosa si stempera nei ricordi, richiamando luoghi e figure di famigliari e amici, mescolandosi al peso dolce e amaro di un'eredità da onorare.‎

‎Masi Antonio‎

‎A quei tempi nel podere. Memorie di un fattore «Spicciolo»‎

‎ill.‎

‎Colombo Milena‎

‎Folletti e altre strane creature. Udine e il Friuli‎

‎ill., br. Una posizione geografica particolare, crocevia tra il Cadore, l'Austria, la pianura e la Slovenia. Una storia ricca, segnata dai popoli che hanno lasciato tracce indelebili. Dai Celti ai Romani, dal patriarcato di Aquileia all'intreccio di culture: tutto ha contribuito a creare e alimentare le tradizioni popolari che poggiano su una radicata vita contadina e che hanno subito le influenze del Nord Europa, ma anche dell'Est e del Mediterraneo, creando una ricchezza davvero unica.‎

‎Mitford Algernon B.‎

‎Racconti dell'antico Giappone‎

‎brossura‎

‎Kezich Giovanni‎

‎Carnevale re d'Europa. Viaggio antropologico nelle mascherate d'inverno‎

‎ill., ril. Nel colmo dell'inverno, quando la natura riposa nella morsa del gelo, le campagne europee vengono percorse da una miriade di compagnie mascherate, chiassose, beneauguranti e buffonesche, satelliti orbitanti di quel misterioso pianeta che è il carnevale. In tutto il continente, nonostante la sua grande varietà di lingue, nazionalità e religioni, queste mascherate rivelano sorprendenti somiglianze non solo nei personaggi, nei costumi e nella forma delle azioni rituali, ma anche nella struttura della messa in scena, che vede un susseguirsi ordinato di fasi distinte, dai diavoleri d'esordio di personaggi selvatici e paurosi, alla conduzione di riti augurali composti e calibrati, fino alle comiche finali: come se comunità lontanissime, sparpagliate ai quattro angoli del continente, continuassero da secoli ad attenersi a uno stesso copione, a una medesima antica liturgia. Nove anni di ricerca hanno permesso di lanciare su questi fatti uno sguardo nuovo, e di immaginare un'Europa che, nei fondamenti della sua antica religione agraria, si può pensare ancora unita.‎

‎Bertone Enrico‎

‎Piemonte rurale. Tradizioni, segni materiali, religiosità, feste e riti nel mondo contadino‎

‎ill., br. Una civiltà materiale che si intrecciava con i concetti della fede, astratti e invisibili. Era il mondo contadino del passato, ricco di celebrazioni, di simbologie e di credenze che a volte sfioravano la superstizione. Le tradizioni popolari, i segni della fede sul territorio, i santi locali e i patroni, i voti e i miracoli, le processioni e i pellegrinaggi, le feste e le compagnie religiose, la Sacra Sindone, i sacrifici della Quaresima e il teatro sacro della Settimana Santa, le feste dei morti e il Natale, il culto e le tradizioni dei Valdesi... sono argomenti che caratterizzano questa ricerca. Un mondo per certi versi arcaico ma che sopravvive ancora nel sostrato della società contadina moderna, dove fede e spiritualità rappresentano valori importanti e la celebrazione del rito mantiene in parte la sua funzione di trait d'union tra il corpo e lo spirito.‎

‎Douglas Gary M.; Heer Dain C.‎

‎I soldi non sono un problema, il problema sei tu!‎

‎br. Gary Douglas e Dain Heer hanno lavorato con moltissime persone che avevano ogni tipo di problema col denaro, da chi aveva solo dieci dollari in tasca a chi ne possedeva dieci milioni, scoprendo che le loro difficoltà non avevano nulla a che fare con i soldi. Il problema è piuttosto la non disponibilità a ricevere, e questo limita ciò che si può ottenere. "I soldi non sono un problema, il problema sei tu!" è stato scritto per tutte le persone che sono costantemente in difficoltà con il denaro, perché ne spendono troppo, non ne hanno abbastanza o ne hanno troppo. Gary Douglas e Dain Heer illustrano in maniera semplice e chiara i sistemi facili e sicuri da loro ideati per creare una nuova, diversa realtà, per abbandonare finalmente i preconcetti sui soldi e avere un rapporto sano con il denaro. Le tecniche descritte si basano in particolare su ACCESS, un sistema di trasformazione dell'energia, ora disponibile anche in Italia, ideato da Gary Douglas, che fornisce alle persone una serie di strumenti per eliminare le loro limitazioni e creare una serie di nuove e straordinarie opportunità in ogni campo della vita.‎

‎Deida David‎

‎Manuale del sesso illuminato‎

‎br. David Deida si dedica da decenni all'arte del risveglio spirituale e sessuale. In questo manuale rivela che il segreto dell'illuminazione e del sesso sublime possono essere la stessa cosa ed espone le abilità indispensabili per aprirci ai doni fisici, emotivi e spirituali dell'intimità e dell'unione. Provocatorio e diretto, "Manuale del sesso illuminato" insegna a trasformare la semplice 'frizione epidermica' nella perfetta incarnazione dell'estasi, a sviluppare le abilità sessuali in quanto rapimento del cuore e resa del corpo, a raggiungere tutti i possibili orgasmi nelle loro svariate forme e molte.‎

‎Gambetta E. (cur.)‎

‎Piccola grammatica del genovese‎

‎br. Il volume porta un po' di chiarezza nella grammatica genovese, come nel caso dei verbi irregolari, aggettivi e pronomi. La grafia usata, con piccole varianti, è quella del secolo scorso. L'assenza quindi di "modernismi" colloca questo volume, nel solco della piena tradizione. La "Piccola Grammatica del Genovese" proponendo il dialetto, come arricchimento, anche per la didattica nell'educazione linguistica, diventa uno strumento utile e di semplice consultazione.‎

‎Moderno dizionario rapido genovese-italiano italiano-genovese‎

‎br.‎

‎Mariangelo da Cerqueto‎

‎Proverbi, proverbi, proverbi‎

‎brossura‎

‎Pieri Romano‎

‎Grên. Il grano e altri cereali nella cultura romagnola e cesenate (E')‎

‎ill.‎

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