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Palermo
In folio, pp. 8. Disp. 10 tratta da "Le Cento Città d'Italia. Supplemento mensile illustrato del Secolo". Con 22 xilografie della città e dintorni
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La Società Siciliana per la Storia Patria
In 8°, br. edit. ill., pp. 30. Ottimo es. corredato da tavv. f.t. che illustrano la sede della Società.
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Genuardi Luigi
Palermo
In 16°, piena tela edit., pp. 220-(2nn). Collezione "Storie municipali d'Italia". Buon es. corredato da 19 ill. f.t.
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Ristabilimento della suprema deputazione dei bambini projetti (trovatelli)
In 4°, br. recente (utilizzata carta antica), pp. 46. Contiene: Istruzione per la conservazione e pel buono e esatto regolamento dei bambini projetti (XL articoli + 29 paragrafi) - Formola affermativa delle Relazioni Semestri (XXXI articoli) - Formola negativa - Formola per i detentori - Formola per i Maestri Notari. Rare annotazioni coeve ai margini. ombreggiature e gore alle prime due pp.
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Principe Umberto di Savoia a Palermo e Monreale. 22 maggio 1939
Lotto di 4 fotografie orig. in b/n, cm.18x24, raffiguranti alcuni momenti della visita del Principe ereditario a Palermo.
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AA. VV.
Fotografi e fotografie a Palermo nell'Ottocento (Alinari)
In 4°, br. edit. ill., pp. 191. Bellissime fotografie eseguite da vari fotografi e dagli stab. Alinari e Brogi raffiguranti la Palermo dell'800. Stato di nuovo.
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Palermo
In 4°, album in br. edit., nastro in cotone. Pubblicazione contenente 24 fotoincisioni (mm.235x180) applicate su cartoncino rigido raffiguranti monumenti e interni, vedute panoramiche, musei, chiese e un panorama delle rovine di Solunto. Grazioso e ben conservato.
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Carlotti Giuseppe
Guida Storico - Artistica di Palermo e dintorni
In 16°, br. edit., pp. XXIII-270-(2). Con 1 tav. f.t. più volte pireg.
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Grande Lotteria Italiana a beneficio dell'Ospedale Civico e Benfratelli di Palermo. Prezzo del presente biglietto Lire UNA
Biglietto, cm. 15x24. L'estrazione avrà luogo a Roma il 30 giugno 1915
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Di Marzo Gioacchino (Palermo 1839 - 1916)
Medaglia ricordo del 50° anniversario del sacerdozio con ritratto del Di Marzio a mezzo busto. Al recto: "Quinquagesimo Sacerdotii anno MCMXIII"
Medaglia di bronzo, diametro mm. 67, peso gr. 172. Al verso "Ioachim de Martio presuli amatissimo sicularum artium historiae fecundo parenti rfegius panormitanus clerus et palatinus et constantinianus nec non calataxirethensis in memoriam". Gioacchino Di Marzo è stato un gesuita, bibliografo e storico dell'arte italiano. Fu bibliotecario della Comunale di Palermo, storiografo, tra fondatori della moderna storia dell'arte siciliana. Buiona conservaz. SCATOLA LAZZARONI
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Gr. Uff. Salvatore Tagliavia sindaco di Palermo. Al verso: Panormus filio benemerenti MCMXVII
Medaglia di bronzo diametro mm. 70, peso gr. 121. Ritratto del sindaco, al verso scena allegorica con figure femminili. Firma dell'incisore sul bronzo non identificata. SCATOLA LAZZARONI
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Cappellani D. (Fotografo)
Il palazzo delle poste di Palermo. Testi di M.A. Spadaro e A. Ruta
In 8° gr., oblungo, bross. edit., pp. 141-(3nn). Ill. fotografiche seppiate a piena p., eseguite nel 1934 da D. Capellari in occasione dell'apertura. Ottimo.
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COLLECTIF (revue)
La pensée de midi n° 8: Retrouver Palerme
Actes Sud, La pensée de midi, n° 8, été 2002, 158 pp., broché, bon état.
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POTTINO, Filippo (ARTE - PALERMO)
La Cappella Palatina di Palermo.
Palermo, Amministrazione della Cappella Palatina/SIACE, 1976. In 8vo (cm. 24,2); brossura originale illustrata con titolo al piatto; pp. 48, (4). Con 17 illustrazioni a colori e in bianco e nero nel testo. Al piatto anteriore: Incisione tratta dal Buscemi: Notizie della Basilica di S. Pietro - Palermo 1840. Buono stato di conservazione. PAx
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LUPI ANTON MARIA
DISSERTATIO ET ANIMADVERSIONES AN NUPER INVENTUM SEVERAE MARTYRIS EPITAPHIUM.
LUPI ANTON MARIADISSERTATIO ET ANIMADVERSIONES AN NUPER INVENTUM SEVERAE MARTYRIS EPITAPHIUM.PANORMI, ST. AMATO 1734. [Figurato Palermo](cm.35,5)Mz. pelle coeva, una cuffia restaurata.-cc.5 nn., pp.202,+20 tavv.f.t. incise in rame che rappresentano bassorilievi, vasi, iscrizioni, statue, urne cinerarie, oggetti curiosi.Nel testo molte iscrizioni e cose varie in xilografia.L'autore (Firenze 1695-Palermo 1777) fu valente archeologo.EDIZIONE ORIGINALE di grande interesse archeologico.Lozzi "Illustrazioni di sommo interesse".Cicognara "Le tavole sono copiosamente disposte nel testo, e non pochi sono i monumenti quivi illustrati"Bellissimo esemplare a pieni margini con barbe, nitido e ben impresso.-MIRA I 538;-LOZZI 4396;-ROSSI 1452;-CICOGNARA 3121;-MELZI I 316;-DE BACKER-SOMMERVOGEL V 188;-GRAESSE II 410;-BRUNET II 761;-HUNTER IV 1257.[f14] Libro
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Anonimo
Di Un Codice In Volgare Della Storia Di Troia
Palermo, Lao 1863. 8°:pp.80n. Bross.rifatta.
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Arcoleo Giorgio.
Crispi. (A cura del Comitato).
Palermo, Andò, 1905. In 8°pp. 63n. bross. muta.
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Disegni di Emilio Di Gristina.
Palazzotto Pierfrancesco. Gli Oratori di Palermo. Fotografie di Enzo Brai.
Palermo,Rotary,1999. In 4°carré,pp.302n. bross.editor.
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Da Milano Gio.Batista P. Fr.(Cappuccino).
Vita del Servo di Dio Fr. Girolamo Da Corlione. (Professo Religioso Laico De’ FF. Minori Di S. Francesco Cappuccini.
In Milano, Malatesta, MDCCLIV. (1754). In 8°gr.pp.10nn.+222n. bross. muta coeva. ( Antica Mancanza di Parte di pagina 56 e 57)(circa 5 righi inferiori e superiori, certamente Opera della Censura dell’Epoca! (Integro per il resto).
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Braida Santamaura Silvana.
Palermo Viva. (Monumenti E Opere d’Arte da Salvare). Fotografie di Roberto Collova.
Rotary club Palermo Est,1972. In 4°pp.215n.+3nn.con 158 fotografie in b.n. bross. editoriale,sovraccoperta illustrata.
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AA.VV.
Poeti Alessandrini. Testi di Arato.-Callimaco.-Apollonio Rodio.-Teocrito.-Asclepiade Samo. (Tutti in Lingua Greca).
Palermo, 1970.(S.N. Editore). In-Folio mm.(400 X250) ca.pp.24n. numerazione su una facciata, recto bianca, quindi pp.48 in totale, copertina muta moderna.(Ediz.originale).
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Lavagnini Bruno.
Proemio ai Poeti Alessandrini.
Palermo, 1970. In-folio:pp. XXIXn. Numerazione su una facciata, recto bianca, quindi pp.58 in totale, copertina muta. (Dispensa Universitaria Ediz. Originale)
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Rocchetti G.B.
Manifatture Proposte pel Regno Due Sicilie. Palermo, Barravecchia,1814. (Unito): Rocchetti G.B. Premio de’ Letterati.
Palermo, Giordano,1813. In 8°pp.6nn.+8n. cartonato moderno.(Timbro di ex Privato).
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Caracciolo E.
La Mostra di Architettura a Palermo. (Estratto).
Palermo, 1940. In 8°gr.pp. 8n. cop.moderna muta.
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Lavagnini Bruno.
L’Istituto Siciliano di Studi Bizantini a Palermo. (Estratto).
Edizioni di Calabria Cultura,1974. In 8°pp.8n. bross. edit.
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Università degli Studi di Palermo.
La Biblioteca della Facoltà di Lettere.
Palermo, Luxograph,1972. In 8°pp.12n. bross.edit. con 4 Tavv.f.t.b.n.
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Mortillaro Vincenzo.
Studio Bibliografico.
Palermo, Solli,1832. (Seconda Edizione). In 8°pp.119n.+1nn. cartonato edit.Da pag.107 alla fine solchi di ex tarlo limitati alla cerniera. (Buono per il resto).
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D’ Orleans Louis-Philippe.
Une Conversation avec Ferdinand IV. Mars 1813.
(Estratto). La Revue de Paris, 1898. In 8°pp.da 59n. a 84n. copertina muta.
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AA.VV.
Esposizione Nazionale in Palermo. (Regolamento Generale).
Palermo, Tipografia Filippo Barravecchia, 1889. In 8°pp.9n.+15nn. bross.edit.
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Alvaro Giuseppe.
La Medicina Preventiva. (Contributo allo Studio della Epidemia Colerica di Palermo). Nell’Anno 1883. (Estratto).
Palermo, Lao,1887. In 8°pp.48n. bross. editoriale.
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Di Stephano, Carmelo Angelo
The Archaeological Museum of Palermo
Illustrated pamphlet about the antIquities in the Museum, issued by the Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione. Unpaginated.[20p.] illus. Book
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Cronin, Vincent
The Golden Honeycomb
". all the parts of Sicily that have delighted men through the ages- the tombs and temples,its fruitful valleys and teeming piazzas, the result is a marvelous and acutely understanding study of Sicily - its history, its people and its art and architecture. 267p. map plates index. Book
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Cronin, Vincent
The Golden Honeycomb
"... all the parts of Sicily that have delighted men through the ages- the tombs and temples,its fruitful valleys and teeming piazzas, the result is a marvelous and acutely understanding study of Sicily - its history, its people and its art and architecture. 267p. map plates index. Book
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PERODI EMMA
CAINO E ABELE
19,2x12,5 cm; (2) 325 (7) pp. Brossura editoriale. Lievissime fioriture, non fastidiose, al piatto anteriore. In barbe. Buon esemplare. Prima edizione del romanzo della celebre autrice nata a Fiesole nel 1850 e morta a Palermo nel 1918.
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Pitrè Giuseppe
Bibliografia delle tradizioni popolari d'Italia compilata da Giuseppe Petrè con tre indici speciali
In 4°; XX, 603, (5) pp. Legatura coeva in mezza pergamena con titolo in oro su fascetta rossa al dorso. Piatti foderati con carta marmorizzata verde. Prima edizione di questa nota bibliografia dedicata ai volumi sulle tradizioni popolari italiane scritta dal celebre scrittore, letterato ed antropologo palermitano Giuseppe Pitrè (Palermo, 22 dicembre 1841 - Palermo, 10 aprile). L'opera raccoglie le opere dedicate agli usi e costumi, leggende e storie popolari. Fu il più importante raccoglitore e studioso di tradizioni popolari siciliane. Giuseppe Cocchiara, già preside della Facoltà di Lettere a Palermo ha detto di lui: "… la sua opera monumentale resta pietra miliare per la ricchezza e la vastità d'informazioni nel campo del folclore, in cui nessuno ha raccolto "come e quanto" lo scrittore palermitano…". Opera non comune ed in buone-ottime condizioni di conservazione.
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Vittorio Gentile
Vittorio Gentile, Pietre e Marmi di Sicilia nella scultura di Vittorio Gentile
28x21,5 cm; 101, (3) pp. Brossura editoriale illustrata. Monografia dedicata all'opera scultorea del noto artista palermitano, Vittorio Gentile. Ottimo esemplare.
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Vittorio Gentile, Mario de Micheli
Vittorio Gentile, Sculture 1974-76
20,7x20,7 cm; (12) pp.Brossura editoriale. Monografia dedicata all'opera del noto scultore palermitano, Vittorio Gentile. Ottimo esemplare.
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Lombardi Eliodoro
Calatafimi, poemetto lirico.
In 8°; XVI, 142, (2) pp. Brossura editoriale illustrata in rosso, nero e azzurro con riproduzione del monumento della battaglia di Calatafimi (piccola mancanza al margine inferiore del dorso). Prima non comune edizione di questa raccolta di componimenti patriottici legati alle battaglie e personaggi risorgimentali del grande poeta e scrittore trapanese, Eliodoro Lombardi. L'esecuzione di Nicolò Garzilli, a Palermo nel 1850, segnò profondamente la sua vita, di pensatore e di poeta. Abbandona gli studi di giurisprudenza, per dedicarsi all'accademia dei versi improvvisati, che gli consentì di esprimere il suo credo politico, nei principali teatri siciliani. Appassionato cantore del Risorgimento italiano, dal 1860 al 1866 è con Garibaldi, dalla presa di Palermo a Condino, dove viene gravemente ferito al petto. Col poemetto Calatafimi celebrò la Rivoluzione del 1860. Così commenta Mario Rapisardi: «Questo tuo Calatafimi più che poesia mi par musica, affettuosa insieme e solenne. Il tema, presentato maestrevolmente, si adorna di dolci ed eleganti armonie, si riaffaccia in sempre nuovi atteggiamenti melodici, si nasconde fra il lusso di cento leggiadre fiorettature, ascende alla piena espressione della sua forza, e poi mano mano si smorza in misterioso sussurro, che si spegne in un tremolio che si prolunga nell'anima. È poesia che fa rimembrare e sognare» (cfr. F. P. Natale-Montalbano, Eliodoro Lombardi. Vita ed opere (Studio), op. cit., pag. 34.). Fra i canti presentati in uesto celebre poemetto: Il paese degli Elimi, Mala Signoria, Da Quarto aVolturno, Garibaldi, La Battaglia di Calatafimi, Ai superstiti di Calatafimi, Convegno egli Spiriti, Il Canto di Annita, Il Canto dei mariti e degli eroi. Buono stato di conservazione, a fogli chiusi, di questa importante raccolta di componimenti.
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MANTEA (SOBRERO MARIA CAROLINA ISABELLA LUIGIA, PALERMO 1863 - ROMA 1912)
LE BUONE USANZE nuova edizione riveduta ed ampliata dall'autrice
19,5x10,5 cm; 262, (2b.) pp. c.d. 1 tavola con ritratto dell'autrice. Brossura editoriale (leggermente impolverato e con minimi segni del tempo. Edizione riveduta di questo galateo scritto dalla baronessa palermitana Sobrero Maria Carolina Isabella Luigia che dopo aver sposato l'hawaiano Robert Wilikoki Wilcox si trasferì e visse a lungo nelle Hawaii. L'opera è un moerno galateo dedicato al vestiario dei bambini, i bimbi verso i superiori e gli inferiori, la giovinetta fuori di casa, il corredo della sposa, la casa, le visite, la tavola, i vecchi, toeletta, il fazzoletto, biancheria, come si parla, gli inviti, come si viaggia, come si saluta, funzioni religiose, gli sport, il galateo in automobile e bicicletta ecc. A parte qualche minimo segno del tempo, all'interno in buono stato di conservazione.
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De Spuches Giuseppe
Poesie di Giuseppe De Spuches (Edizione accresciuta e ricorretta)
In 8° (19,5x14 cm); (4), 548 pp. Bellissima legatura coeva in mezza pelle rossa co titolo e ricchi fregi in oro e al dorso. Dorso a 4 nervi. Bella dedica autografa di De Spuches, alla prima carta bianca, al grande politico italiano, di ispirazione liberale, originario di Russi (Ravenna), Alfredo Baccarini che fu deputato (eletto nel 1876), poi Ministro dei Lavori Pubblici nei gabinetti Cairoli (I, II e III) e nel IV Governo Depretis (1878-1883). Ai piatti bellissimo rosone impresso a secco. Edizione fra le più complete, arricchita di varie poesie inedite, di questa raccolta di componimenti del grande poeta e letterato palermitano, Giuseppe de Spuches. De Spuches nacque a Palermo nel 1819, fu principe di Galati e Duca di Caccamo. Sposò la poetessa Turrisi Colonna che morì dopo solo dieci mesi di matrimonio, ebbe vari incarichi nella vita sociale e politica palermitana ma egli fu principalmente un letterato. A questo Carducci scrisse di lui '...noi un po' stucchi dei romanzi e dei cosiddetti poemi in prosa salutiamo di cuore i diciotto capitoli in terzine dell'Adele di Borgogna che l'autore intitola cantica e noi, se ce lo permette, chiameremo poema. E ringrazia l'autore di aver scelto un argomento italiano....'. Ottimo esemplare in bellissima legatura artigianale e arricchita dalla dedica autografa.
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MELI GIOVANNI
LE POESIE SICILIANE ANACREONTICHE dell’ABATE Giovanni Meli, colla prima traduzione italiana in versi a fronte
In 12° (16,4x10 cm); 173, (1) pp. Bella ed elegante legatura coeva in mezza pelle scura con titolo, autore e filettatura in oro al dorso. Dorso a 4 nervi. Piatti foderati con carta marmorizzata. Alcune strofinture alla legatura ma nel complesso in bunono stato. Prima ed ultima carta leggermente brunite. Leggerissimo alone al margine superiroe delle prime due carte (non fastidioso o intenso). Piccolo difetto della carta, dovuta alla qualità della stessa, a pagina 6 dove una piccola mancanza di 3 mm sfiora una lettera. Alcuni leggeri foxing in poche pagine dovuti alla qualità della carta, ma nel complesso esemplare più che BUONO. Prima rarissima edizione delle poesie anacreontiche di Meli tradotte in italiano con testo in dialetto siciliano a fronte. Opera dalla bellissima e curatissima veste grafica, dove la prefazione dell’editore e i titoli di tutti i componimenti, si presentano in elegante carattere corsivo. Opera stampata su carta di buona qualità. Giovanni Meli (Palermo, 6 marzo 1740 – Palermo, 20 dicembre 1815) è stato il più importante drammaturgo e poeta dialettale siciliano della sua epoca. Già conosciuto in giovane età per i suoi componimenti nei circoli letterari palermitani raggiunge a 22 anni la fama con il poemetto “La Fata Galante”. Ma la fama non porta le richezze e laureatosi in medicina, per mantenersi si ritira nel paesino di Cinisi dove per il suo bizzaro modo di vestire (porta abiti da prete anche senza essere mai stato ordinato) viene chiamato l’abate Meli. E’ qui che il maggior tempo libero permette al Meli di dedicarsi quasi totalmente alla letteratura. Vengono così alla luce le Elegie e la Bucolica oltre ad un certo numero di scritti scientifici. Richiamato a Palermo dall’aristocrazia cittadina, dove Meli è richiestissimo per intrattenere le dame dei salotti, in questa atmosfera di amori e corteggiamenti scrive una notevole serie di Odi e Canzonette dallo stile personalissimo e ispirate dal gentilsesso. Proprio questa forma di componimento gli diede la definitiva consacrazione letteraria tanto che proprio a questo tipo di composizione si deve l’ispirazione di alcune opere di Goethe, Foscolo e Leopardi. Nell’1787 pubblica le sue Poesie Siciliane, che sono ritenute, ancora oggi, esempio del livello eccelso che può raggiungere la poesia dialettale. La fama non gli diede mai la ricchezza e, nonostante i numerosi anni di insegnamento universitario, sfortunate vicende famigliari lo portarono, in tarda età , a sopravvivere grazie agli aiuti di amici e potenti come il Parini. Questa collezione delle poesie Anacreontiche contiene anche le due celebri composizioni dedicate al Vino ed ai Baccanti. PRIMA EDIZIONE RARISSIMA, un solo esemplare censito in ICCU. BUONO stato di conservazione.
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Frate Guido da Pisa
I fatti di Enea estratti dalla Eneide di Virgilio e ridotti in volgare da Frate Guido da Pisa carmelitano del secolo XIV. Testo di lingua, Nuova edizione eseguita su quella fatta per cura del Marchese Basilio Puoti con aggiunta di molte note di G. P.
In 12°; 170 pp. Bella legatura coeva in mezza pelle verde con fregi e iniziali dell'antico proprietario impresssi in oro al dorso. Piatti foderati con carta coeva con motivi a rilievo. Non comune edizione di questo classico scritto di Guido da Pisa. Buono stato di conservazione. Guido da Pisa (Pisa, seconda metà del XIII secolo – metà del XIV secolo) è stato uno scrittore italiano attivo nel XIV secolo. Non va confuso con l'omonimo compilatore di testi storici e geografici Guido da Pisa, vissuto nel XII secolo. Si sa poco di lui: egli stesso si definisce «oriundus» di Pisa commentando l'invettiva di Dante contro la città toscana, definita dal poeta «novella Tebe», mentre nel commento della morte di Corradino di Svevia, indica la sua sepoltura a Napoli «dove è la sede del nostro ordine del Carmelo», testimoniando la sua condizione di frate carmelitano. Documenti notarili pisani attestano l'esistenza nel 1332 di «fra Guido dell'ordine di santa Maria del Carmelo di Pisa» e nel 1339 di un «frater Guido pisanus de ordine sancte Marie de Carmelo». Nel codice 597 di Chantilly, conservato nel Museo Condé di Parigi, l'unico, insieme con il codice 31.918 del British Museum a contenere interamente le sue Expositiones et glose all'Inferno di Dante, datate al 1335-1340, l'autore è definito «Fratrem Guidonem Pisanum, Ordinis Beate Marie de Monte Carmeli». Il miniatore del codice, il giottesco Francesco Traini, lo rappresenta già vecchio intento alla scrittura e poi nell'atto di consegnare il manoscritto al nobiluomo genovese Lucano Spinola, suo allievo e console pisano a Genova, cui infatti l'opera è dedicata. Anche per questo motivo, si è ipotizzato che Guido fosse molto legato a Genova: nelle Expositiones l'invettiva di Dante contro Genova non viene commentata. Quanto al nome della sua famiglia, non vi sono elementi decisivi che ne permettano l'identificazione. Risulta conservato nell'archivio del convento agostiniano di San Nicola a Pisa il testamento, rogato nel 1326, di Dea di Albisello Boni che cita i nipoti fra Bandino agostiniano e fra Guido carmelitano. Un'altra associazione tra un fra Guidone carmelitano e un fra Bandino del Bono, però francescano, è nel testamento di un Lemmo di Bartolomeo Panevino del 1335 che li nomina suoi eredi; ancora un fra Guido di Bono Vestiti, però senza indicazione dell'Ordine di appartenenza, è citato in documenti del 1327. Tre sono le opere che gli vengono riconosciute: il Fiore d'Italia - o più correttamente la Fiorita d'Italia - una storia universale scritta in volgare, la Declaratio alla Divina Commedia di Dante, nella quale espone, in terzine in lingua volgare, il contenuto della cantica dell'Inferno con brevi commenti in latino, e le Expositiones et glose super Comediam Dantis, un importante commento in latino dell'Inferno dantesco. Il Fiore d'Italia fu scritto tra il 1321 e il 1337. Esponendo in volgare questa compilazione di «alquanti memorabili fatti e detti degli antichi», egli afferma di aver voluto favorire i molti che non conoscono il latino. Previsto in sette libri, doveva concludersi con la storia di Roma al tempo di Augusto, ma l'opera pervenuta si arresta al II libro con le imprese di Enea, che ancora recentemente vennero spesso pubblicate a parte con il titolo di Fatti di Enea. Le fonti di Guido sono, oltre Livio, Ovidio, i tardi latini Isidoro e Girolamo, e i commentatori medievali Iacopo da Varazze e Nicholas Trevet, soprattutto l'Eneide di Virgilio e la Commedia di Dante, i cui versi vengono citati direttamente nel Fiore. Il motivo ispiratore dell'opera - scritta senza alcun scrupolo di veridicità - sta nella visione a carattere provvidenziale dello sviluppo della storia romana, i cui eventi introducono l'avvento nel mondo della civiltà cristiana.
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Istituto superiore di guerra - 68° corso - 3°anno 1940 - 41 - XIX
Tecnica dei comandi di grandi unità IV gruppo do esercitazioni, Studio di un caso concreto di trasporto oltremare di grandi unità in periodo di ostilità, Segreto copia n. 93.
In 8° (32x21); (1), 7, 5, (1), 24, pp. e 15 grandi carte più volte ripiegate. Brossura editoriale con titolo in nero al piatto anteriore. Copia dattiloscritta. Annotazioni a matita coeve in alcune carte. Lievi bruniture ai piatti. Ex-libris privato applicato in antiporta e precetta con collocazione al piatto anteriore e posteriore. Prima rarissima edizione, nessun esemplare censito in ICCU, di questo importantissimo testo, basilare per la comprensione della strategia bellica italiana nel periodo post Prima Guerra Mondiale. Questa pubblicazione era riservata, stampata in pochissime copie e distribuita solo agli ufficiali e allievi più alti dell'esercito italiano e della milizia Fascista. L'opera, dattiloscritta, contiene descrizioni dettagliate delle città e porti di Messina, Palermo, Catania, Napoli (9 pagine), Tripoli. L'opera è di grande importanza perchè contiene rarissime e dettagliatissime carte nautiche di alcuni dei più importanti porti italiani e del porto di Tripoli oltre a tavole più volte ripiegate con la costituzione del corpo d'armata speciale (2 carte). Le grandi carte più volte ripiegate sono: porto di Napoli (2 carte), mari d'Italia, porto di Catania, porto di Messina, porto di Tripoli, porto di Palermo. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione, rarissimo.
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Carnot Lazare Nicolas Marguerite
Lo stato della Francia nel mese di Marzo, e nel mese di ottobre di questo anno. Risposta ad una Memoria Drizzata al re nel mese di Luglio attribuita a M. Carnot.
In 8° (17,1x12,5 cm); 29, (1) pp. Senza brossura. Prima edizione assai rara, nessun esemplare censito in ICCU, di questo scritto di interesse napoleonico. L’opera che rappresenta uno scritto propagandistico anti Napoleone (che in questo periodo si trovava in esilio all’Isola d’Elba) è attribuito a Lazare Nicolas Marguerite Carnort, celebre personaggio al quale Napoleone fu fortemente legato durante la sua ascesa politico-militare. Infatti nel 1796 proprio su raccomandazione di Carnot, Napoleone Bonaparte prese posto in testa all’Armata d’Italia. Tre anni più tardi Napoleone si riscattò nominando il matematico Borgognone suo ministro della Guerra. L’intesa tra i due, però, non durò molto: Carnot era un fervente repubblicano ed uscì presto dal governo imperiale. Questo dissidio non impedì a Napoleone di apprezzare il valore di Carnot e di appoggiarne l’attività scientifica. Proprio nell’ambito del dissidio tra Carnot e la politica di Napoleone si inserisce questo scritto. Prima edizione. Rarissima opera in prima edizione italiana e a parte la mancanza della brossura, in buone condizioni di conservazione. Stampata a Palermo da Filippo Barravecchia. Raro.
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GIUSEPPE PUGLISI
TRE OPERE IN UN VOLUME: ELEMENTI DI ARITMETICA...; Compendio di Aritmetica e sistema metrico-decimale secondo il programma legislativo per la Terza Classe Elementare...; Compendio per la quarta classe elementare...
TRE OPERE DI GIUSEPPE PUGLISI rilegate in bella legatura coeva in piena tela viola con titolo e fregi in oro al dorso e bello stemma (probabilmente di Casa Savoia, scudo crociato sormontato da corona e sorretto da due grifoni) impresso a secco al piatto anteriore. Trattasi probabilmente di un volume di presentazione realizzato come dono per qualche personalità importante. Tutte e tre le opere sono seconde edizioni. 16,7x10,4 cm. All’interno in ottimo stato di conservazione. Opere non comuni.<BR><BR>1. ELEMENTI DI ARITMETICA secondo il programma legislativo per le classi elementari inferiori esposti da Giuseppe Puglisi, Premiato con 22 medaglie da varie università ed altri Corpi Scientifici d’Italia; Socio onorario dell’Accademia dei Ragionieri di Bologna e Socio corrispondente della R. Accademia dei Filomati di Lucca. Opera approvata da parecchi Consigli Scolastici e adottata per le scuole comunali di Palermo. Seconda edizione, Palermo, Tip. Di A. Lugaro, 1868. 54, (2) pp. e una c. di tav. fuori testo.Giuseppe Puglisi fu un celebre matematico e avvocato, nato a Palermo nel 1823 e morto nel 1910. Dotato di prodigiose capacità logico-mnemoniche, fu un fanciullo prodigio ed a soli sette anni venne decorato della croce di cavaliere dal Papa Gregorio XVI. Da patriota partecipò alla rivoluzione del '48 e fu costretto all'esilio in Francia e a Malta, dove insegnò matematica ed esercitò la professione di avvocato. Fondò e diresse i giornali “La forbice” e “La Settimana commerciale e industriale”; scrisse numerosi libri divulgativi di matematica e manifestò idee di convinto regionalista.<BR><BR>2. Compendio di Aritmetica e sistema metrico-decimale secondo il programma legislativo per la Terza Classe Elementare esposti da Giuseppe Puglisi…., Palermo, Tipografia di Antonio Lugaro, Vicolo S. Giuseppe n. 4, 1868. 78, (2) pp.<BR><BR>3. Compendio per la quarta classe elementare esposto secondo il programma legislativo ded arricchito di oltre 200 problemi per Giuseppe Puglisi…, Palermo, Tip. Di A. Lugano, 1868. 85, (3) pp.
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Li Calsi Castiglia, Francesco Paolo
Discarico e Reddeconto per propria soddisfazione emesso dal Parroco di Mezzomorreale dal di 13 Luglio 1837 a tutto Gennaro 1858.
In 8° (17x12,7 cm); 12 pp. Senza brossura ma non slegato. Piccolo numero scritto a penna al margine alto bianco del frontespizio e per il resto esemplare in buone condizioni di conservazione. Curioso rendiconto completo delle spese (compresi restauri dell’organo e dei magazzini, acquisti e paghe) del Parroco della diocesi di Mezzomorreale situata nella zona sud-occidentale della città, al confine con il comune di Monreale,che con questo scritto volle rispondere a dicerie e voci su una sua condotta non morale nella gestione dell’economia della parrocchia. Sembra che il parroco fu allontanato da questa parrocchia proprio per queste voci nel 1857. Prima edizione in buone condizioni di conservazione. Raro.
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Errante Vincenzo
Poesie di Vincenzo Errante
In 8° (17,3x11,5 cm); 93, (3) pp. Senza brossura ma non slegato. Un piccolo difetto all’angolo inferiore esterno bianco delle ultime tre carte e per il resto nel complesso in buone condizioni di conservazione. Prima edizione di questa raccolta di poesie del noto scrittore e politico di Palermo, figura di spicco del Risorgimento italiano, che fu autore di novelle in versi, tragedie, libretti musicali. Prese parte ai moti del '48 e dopo l'Unità fu consigliere di stato, deputato e senatore. L’opera porta la dedica “All’eroica Città di Messina che offertasi in olocausto per l’Indipendenza e Libertà Siciliana alla eternità dell’infamia consacrò il nome di Ferdinando Borbone”. Fra i componimenti la celebre “Una sera di Està a Palermo”. L’autore già nel 1846 pubblicò una serie di poesia a Firenze. Prima edizione stampata a Palermo da Clamis e Roberti assai rara, due soli esemplari censiti in ICCU.
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Castiglia Benedetto
Arnaldo di Brescia o L’Eresia de’ Papi Monografia Storica di Benedetto Castiglia, nuova edizione riveduta dall’Autore.
In 8° (17,2x12,5 cm); 48 pp. Senza brossura. Seconda edizione riveduta rispetto alla prima dello stesso anno di questo raro scritto del noto avvocato, empirista avverso a Rosmini, deputato, giornalista, letterato palermitano morto a Montichiari (BS), Benedetto Castiglia. L’autore nutrì una particolare ammirazione per Vico, per cui si recò a studiare a Napoli per poter conoscere anche i luoghi in cui era vissuto. Fu deputato al parlamento del 1848. Scrisse allora, in difesa della Sicilia e per un migliore assetto dell'Italia, vari opuscoli politici al fine di persuadere il governo di Napoli a rispettare i diritti costituzionali dell'isola. L’opera qui presentata è assai rara sia nella prima che nella seconda edizione, tre soli esemplari censiti in ICCU della seconda. L’opera ricostruisce in forma romanzata la storia della vita di Arnoldo da Brescia che fu un riformatore religioso caratterizzato da notevole eloquenza e forte avversione per l'istituzione tradizionale ecclesiastica. I punti fondamentali del suo radicale programma di riforma, da collegarsi alle idee del movimento milanese dei Patarini, erano: la rinuncia della Chiesa alla ricchezza e il suo ritorno alla povertà evangelica, l'abbandono del potere temporale, la predicazione estesa ai laici, la non validità dei sacramenti amministrati da un clero non degno, la confessione praticata tra fedeli e non ai sacerdoti. Buono stato di conservazione di questa opera rara.
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De Gregorio Andrea
Il Capodanno del 1862 pel Parroco Andrea De Gregorio
In 8° (17,1x12,6 cm); 12 pp. Senza legatura. Prima rarissima edizione di questa placchetta del parroco palermitano Andrea de Gregorio stampata a Palermo da Barravecchia. Il parroco Andrea de Gregorio fu autore di diversi scritti. Qui è presente un augurio per il 1862 di ispirazione fortemente antirisorgimentale nel quale il parroco descrive in forma apocalittica gli avvenimenti degli ultimi anni della guerra d’Indipendenza italiana nel territorio siciliano augurandosi che i colpevoli di aver portato tale orrore di ravvedano. Prima edizione in buono stato di conservazione. Raro.
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Anonimo
Esempi dedotti dal libretto stampato, che s'intitola: Stanza dell'Anima nelle Piaghe di Gesù, per la pomposa festa del SS. Crocifisso da celebrarsi a dì 10. Agosto 1741. nella publica strada nominata delli Librara.
19,2x13,7 cm; (4) pp. 7 piccolissimi tarli alla seconda carta che toccano alcune lettere ma non fastidiosi. Alcune leggere bruniture dovute alla qualità della carta ma per il resto buono stato di conservazione di questa RARISSIMA PLACCHETTA che contiene la descrizione di alcuni miracoli attribuiti al crocifisso. La festa del santissimo crocifisso di cui si parla si riferisce probabilmente a qualche città o paese siciliano dove tale festa è molto sentita (l'unica festa del SS. Crocifisso che si tiene il 10 agosto oggi è quella a Giadinello in provincia di Palermo). Fra i miracoli descritti uno è relativo a Napoli e uno a Trapani. RARISSIMA, nessuna copia in ICCU.
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