Dislessia e trattamento sublessicale. Attività di recupero su analisi sillabica, gruppi consonantici e composizione di parole. Kit. Con CD-ROM
ill., br. Questo testo costituisce un programma studiato specificamente per il trattamento sublessicale della dislessia. Si tratta di materiale semplice e di utilizzo imeediato che può essre impiegato da insegnanti e genitori. Lo scopo del programma non è insegnare a leggere, ma intervenire sui bambini che leggono stentatamente, lentamente o facendo molti errori.
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Antoniotti Marialuisa; Pulga Svano; Turello Claudio
Sviluppare le abilità di letto-scrittura. Attività per il recupero delle difficoltà fonologiche. Con CD-ROM. Vol. 1
ill., br. Questo software propone una serie di 11 diverse attività di metafonologia e di letto-scrittura adatte ai bambini che cominciano il percorso di apprendimento. È nato dall'esigenza di sistematizzare una serie di giochi ed esercizi derivati dalla pratica riabilitativa con bambini con difficoltà iniziali di apprendimento e sperimentati con gli insegnanti durante la formazione associata allo screening di identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento effettuato in molte zone di Italia. Gli esercizi che vengono proposti seguono un percorso che si propone principalmente di lavorare sulla memorizzazione e identificazione del rapporto fonema/grafema, sull'analisi e sintesi sillabica, sulla rappresentazione fonologica di parole a struttura regolare (CVCV e CVCVCV) e con gruppo consonantico, sugli scambi di suoni omologhi dalla discriminazione alla rappresentazione alla decisione ortografica e lessicale. Tutti gli esercizi sono stati pensati in stampato maiuscolo e minuscolo e sono personalizzabili. Nella parte gestionale l'adulto può verificare l'andamento del bambino. disponibile su disco fisso.
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Riccardi Ripamonti Itala
Lessico e frasi per immagini. Sussidio didattico-riabilitativo per la prevenzione e il trattamento delle difficoltà di linguaggio
ill., br.
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Riccardi Ripamonti Itala
Causa-effetto per immagini. Storie illustrate per sviluppare la logica e il linguaggio
ill., br. Il concetto di causalità, legato a quello di temporalità (l'effetto segue sempre la causa), è uno dei nodi fondamentali da affrontare in un percorso di riabilitazione linguistica. Il materiale presentato in questo volume ha l'obiettivo di spiegare i nessi temporali e causali, nonché i termini che li definiscono. Le proposte sono destinate ai bambini, dai 3 anni in poi, sia che manifestino ritardi o difficoltà specifiche, sia che mostrino un'evoluzione del linguaggio nella norma. Le attività, basate sulle immagini a colori allegate, permettono di migliorare le competenze e le abilità sia a livello di linguaggio orale che scritto, coinvolgendo i piccoli attraverso esercizi e giochi che sollecitano la comunicazione, sviluppano la creatività, il ragionamento logico, la reversibilità del pensiero, la capacità di rappresentarsi e di considerare immagini, racconti, avvenimenti e situazioni da diversi punti di vista o in funzione di differenti obiettivi. Le modalità ludiche utilizzate forniscono ai bambini la motivazione, che è alla base dell'apprendimento, e il pretesto per ripetere l'esercizio, che è necessario per raggiungere l'automatizzazione. Genitori, insegnanti e terapisti potranno trovare in "Causa-effetto per immagini" numerosi e validi spunti per creare percorsi adatti alle diverse esigenze dei bambini, facendoli arrivare a una corretta, ricca e consapevole padronanza del linguaggio.
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Ferretti Francesco; Adornetti Ines
Dalla comunicazione al linguaggio. Scimmie, ominidi e umani in una prospettiva darwiniana
brossura Secondo l'opinione largamente prevalente nella riflessione contemporanea, il linguaggio è la caratteristica essenziale della natura umana, ciò che rende gli umani unici e imparagonabili con il resto del mondo animale. Alla base di una concezione di questo tipo è la tesi, cara alla tradizione cartesiana, della "differenza qualitativa" tra gli umani e gli altri esseri viventi. Secondo tale tradizione, esplicitamente ripresa nei modelli standard della scienza cognitiva, il linguaggio umano risponde a principi "del tutto diversi" da quelli in gioco nella comunicazione animale al punto da rendere vana qualsiasi forma di confronto. Contro l'approccio neocartesiano oggi imperante, in questo libro si fa appello a una diversa tradizione di pensiero: assumendo che le differenze tra gli umani e gli altri animali debbano essere interpretate in termini di grado e mai di qualità, i due autori propongono un modello del linguaggio in accordo con i principi dell'evoluzione darwiniana e alla base di una prospettiva naturalisticamente fondata della natura umana.
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Calefato Patrizia
Metamorfosi della scrittura. Dalla pagina al web
ill., br. Questo libro esplora il tema della scrittura, intesa non semplicemente come "trascrizione" di lettere e parole su una pagina, ma in un senso ancora più ampio, quale complesso lavoro di "incisione" di segni nel mondo, attraverso le svariate forme che la comunicazione va assumendo nella nostra epoca. Il libro parte dalla riflessione su come siano cambiati e cambino i concetti di creatività, autoralità, lavoro linguistico, libro, in particolar modo nell'era tecnologica, e come da questi si generi un'idea di scrittura di cui sono le tecnologie stesse a mostrare la complessità. Viene quindi proposta una interpretazione socio-semiotica delle composite scritture del web che hanno ridefinito i confini e le forme della testualità. La scrittura finisce così per il dispiegare a pieno le sue metamorfosi nei discorsi sociali, alcuni dei quali - in particolare dalla pubblicità, al turismo, al cibo, alla comunicazione politica - vengono analizzati. Scrittura e corpo mostrano, infine, alcuni nuovi aspetti del loro eterno intersecarsi e significarsi reciproco, in abiti come la moda, la fotografia, il linguaggio verbale.
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Gargano Trifone
Geo-storia della lingua italiana. Questioni, testi, didattica
br. Il libro traccia una geo-storia della lingua italiana, con la consapevolezza scientifica, che fu già di Dante Alighieri, della estrema varietà e differenziazione nel tempo e nello spazio delle parlate della nostra penisola. Un'antologia di testi rende il tormentato cammino della lingua da Dante fino all'italiano comune dei nostri giorni. La seconda parte è dedicata alla riflessione sulla didattica dell'italiano nella scuola di oggi e alla sfida che a essa pongono, da un lato, le nuove tecnologie digitali, e, dall'altro, l'assunzione di metodologie che strutturano il processo di insegnamento apprendimento non più unicamente sulla trasmissione di conoscenze, quanto, piuttosto, sullo sviluppo e sul possesso di competenze per la vita. Infine, la terza parte offre al lettore concrete esemplificazioni didattiche, pensate per contesti della scuola secondaria di primo e di secondo grado.
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Gargano Trifone
I come italiano
br. Serve ancora la grammatica? Dobbiamo arrenderci all'egemonia dell'inglese vettoriale (il basic english del "piano Churchill")? Chi scrisse la prima grammatica della lingua italiana? Chi redasse il primo vocabolario? Cos'è l'"educazione linguistica"? Quando l'insegnamento dell'italiano ha assunto autonomia rispetto al latino? Le "Dieci tesi per l'educazione linguistica democratica" rappresentano ancora una sfida? Le grammatiche devono essere normative o descrittive? Il libro risponde a queste e ad altre domande, sottolineando l'importanza, per la didattica dell'italiano, dell'approccio ludico e dell'utilizzo degli strumenti e delle risorse digitali messi a disposizione dal Web 2.0. Un racconto della geo-storia della lingua d'Italia, dei suoi vocabolari e delle sue grammatiche.
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Tosco P. (cur.)
Immagini di tempo. Studi di slavistica
brossura In letteratura, il tempo e la creazione artistica si incontrano (o si scontrano) in un "evento" capace di produrre un'inesauribile pluralità di aperture e significati. Da questa vivace dinamica nascono delle immagini Immagini di tempo - che non definiscono il tempo, ma hanno la capacità di esprimerlo. I diversi contributi di questa miscellanea vogliono indagare queste manifestazioni, cercando raffigurazioni, varietà e confini della temporalità all'interno delle letterature slave. Il terreno su cui ci si muove è vastissimo e si estende dall'area russa, in evidente predominanza, all'area serbo-croata, da quella ucraina a quella polacca, secondo una estensione diacronica che va dal Settecento al Novecento.
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Quaderno rosso
brossura Le lingue sono nate orali e sono tramandate oralmente. Da Omero a Socrate, fino agli attuali abitanti di Takéo, provincia della Cambogia ove tuttora si comunica in modo essenzialmente orale, la voce umana è stato il mezzo primario di comunicazione e di acquisizione linguistica. Miliardi di esseri umani hanno vissuto e vivono la propria esistenza senza leggere né scrivere, certamente per tutti millenni precedenti l'introduzione della scolarizzazione pubblica (e in passato anche la maggioranza dei re, delle regine e dei grandi imperatori non sapeva tenere in mano un papiro o una penna). Gli scritti possono essere ignorati, ma il parlato, come un ruggito di leone nella savana, stimola una reazione immediata, quasi inevitabile, non può e non viene mai ignorato . Socrate - nel Fedro di Platone - insegnava che "la scrittura è disumana", e ne scoraggiava l'uso considerandola simile a un virus che attacca e distrugge la memoria umana, estinguendone la necessità.
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Degani Marta
Languages and cultures in contact. Maoridom in the short fiction of Witi Ihimaera and Patricia Grace
brossura
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Bertacchini Carla; Parenti Paola; Sizer Penny
Tell me one more. Manuale di glottodidattica. Lo storytelling
brossura
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Matt Luigi
Teoria e prassi dell'epistolografia italiana tra Cinquecento e primo Seicento. Ricerche linguistiche e retoriche...
brossura La notevole fioritura di studi sull'epistolografia letteraria a cui si è assistito negli ultimi decenni in Italia non riguarda gli aspetti linguistico-stilistici, ancora oggi quasi completamente trascurati. Il volume è nato per rispondere almeno in parte all'esigenza di avere un panorama complessivo che possa fare da sfondo alle ricognizioni su singoli autori. Viene fornita una serie di coordinate generali per orientarsi in molteplici aspetti linguistici e retorici del genere epistolare tra Cinquecento e primo Seicento, in particolare riguardo alle lettere familiari, burlesche e dedicatorie. Particolare attenzione è stata rivolta alle lettere di Giambattista Marino, con le quali si chiude in Italia la stagione d'oro degli epistolari d'autore.
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Bertuccelli Papi Marcella
Prima di tradurre. Note sui vincoli strutturali, concettuali e culturali nella traduzione dall'inglese in italiano
br. Queste Note non insegnano a tradurre bensì propongono alcune osservazioni come spunti per una riflessione sui vincoli strutturali, concettuali e culturali nella traduzione dall'inglese all'italiano. Si può tradurre in tanti modi, per scopi diversi e con risultati di diversa qualità. Una buona traduzione è spesso il frutto di un talento innato, di un istinto ma, come in tutti i campi del sapere, la riflessione, la ponderazione delle scelte, la consapevolezza della materia con la quale si opera e dei meccanismi del suo funzionamento sono indispensabili per raggiungere risultati stabili e duraturi. Sebbene la traduzione sia una forma raffinata di comunicazione e mediazione interculturale che richiede sensibilità ad una pluralità di aspetti linguistici ed extralinguistici, la prospettiva qui adottata è prevalentemente linguistica: la traduzione è vista cioè dalla prospettiva di due sistemi linguistici comparabili ma anche divergenti in alcune aree della loro organizzazione. Tali divergenze rappresentano vincoli con i quali lo studente dovrà fare costantemente i conti nella pratica traduttiva: acquisirne consapevolezza può essere d'aiuto nel processo di formazione del giovane traduttore.
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Di Salvo M. (cur.); Ziffer G. (cur.)
Traduzioni e rapporti interculturali degli slavi con il mondo circostante
br.
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Mattioli Emilio; Lavieri A. (cur.)
Il problema del tradurre (1965-2005)
br. Quando, nel 1965, Emilio Mattioli pubblica «Introduzione al problema del tradurre», gli studi italiani dedicati alla traduzione annaspano ancora, con Croce e Gentile, nelle sabbie mobili dell'obiezione pregiudiziale: il metodo della nuova fenomenologica critica applicato ai processi traduttivi inaugura, lontano dalla pigrizia dei luoghi comuni, un esercizio critico che sarebbe durato più di quarant'anni. Riuniti per la prima volta in volume, questi saggi di Emilio Mattioli disegnano il percorso di una traduttologia viva, proteiforme, nel movimento euristico del linguaggio: «Imparare a convivere con la provvisorietà non è una rinuncia, ma una conquista, significa infatti riconoscere alla traduzione una partecipazione profonda e una funzione nell'ambito della vita dell'arte e aprirsi ad una comprensione non pregiudicata di questa attività, la cui centralità è fortemente presente nella coscienza culturale del nostro tempo tanto da configurarsi come un punto di riferimento per il riassestamento in atto dei saperi». Postfazione di Franco Buffoni.
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Tajani Ornella
Tradurre il pastiche
br. Che cosa significa tradurre il pastiche? Come esplorare le soglie e i confini fra scrittura, riscrittura, lettura critica e traduzione? A partire da un corpus scelto di pastiches novecenteschi in lingua francese, in queste pagine il pastiche si trasforma per la prima volta in un oggetto concreto di riflessione traduttologica. Dall'Affaire Lemoine di Proust alla Chasse spirituelle di Rimbaud, dai Veilleurs di Desnos ai pastiche lipogrammatici di Perec, la dialettica fra invenzione letteraria e prassi traduttiva, fra produzione testuale e creatività interlinguistica dà voce a una serie di questioni al cuore del dibattito traduttologico contemporaneo: l'autorialità del traduttore, l'opportunità della nota di traduzione, i limiti imposti dalle contraintes, la restituzione dell'effetto mimetico...
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Patota Giuseppe
Sintassi e storia della lingua italiana: tipologia delle frasi interrogative
brossura
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Bolognesi Roberto
Le identità linguistiche dei sardi
ill., ril. In una comunità multilingue, come quella sarda, l'impiego di una o dell'altra lingua disponibile per l'interazione linguistica non dipende dal caso, ma è frutto di una scelta non necessariamente cosciente. Adottando una lingua si adotta anche l'identità linguistica e un ruolo sociale a essa - in un modo o nell'altro - collegata. I sardi hanno a loro disposizione un repertorio linguistico che normalmente comprende varie forme dell'italiano (da quello standard a quello regionale) e varie forme del sardo, con il dialetto locale che padroneggia attivamente e le altre varietà passivamente. Linguisticamente, allora, un sardo assume l'identità che corrisponde alla lingua che usa in quella data situazione di interazione linguistica a cui partecipa. Si è linguisticamente sardi quando si usa il sardo, sia attivamente che passivamente, per comunicare. Se invece usiamo l'italiano (di Sardegna), assumiamo un'identità linguistica italiana (periferica). Non esiste quindi un'identità linguistica indipendente dalla pratica linguistica e, di conseguenza, non esiste un'unica identità, ma tutte quelle che assumiamo quando decidiamo di usare lingue differenti in interazioni differenti.
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Bertaccini F. (cur.); Castagnoli S. (cur.); La Forgia F. (cur.)
Terminologia a colori
br. Il volume sistematizza le ricerche e gli studi che sono stati svolti durante i primi dieci anni di vita del Laboratorio di Terminologia e Traduzione Assistita della Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell.Università di Bologna, Polo Scientifico-Didattico di Forlì. I saggi qui raccolti, che affrontano problemi terminologici diversi in differenti ambiti settoriali, testimoniano come sia possibile perseguire una ricerca che tenga correlati e interdipendenti gli studi teorici, le loro realizzazioni pratiche, il lavoro didattico e la collaborazione con diverse realtà del mondo del lavoro.
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Sornicola Rosanna; Greco Paolo
Sistemi, norme, scritture. La lingua delle più antiche carte cavensi
brossura
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Di Brazzà F. (cur.)
L'italiano nello zaino. Proposte operative per iniziare a leggere e a scrivere
br. Il volume propone una serie ragionata di pratiche operative inerenti alla letto-scrittura attuate nel Laboratorio di educazione linguistica della facoltà di Scienze della formazione dell'Università di Udine. Le proposte didattiche, indirizzate a coloro che operano nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria, offrono un'opportunità di riflessione sui nodi portanti dell'educazione linguistica nel delicato momento in cui il bambino si avvicina alla scrittura.
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Yorke John
Viaggio nel bosco narrativo
br. Tutti amiamo le storie. Ma perché le raccontiamo? E perché tutte le storie funzionano in un modo stranamente simile? 'L'autore ci fa fare un viaggio nel cuore dello storytelling, rivelando che c'è davvero un modello comune alle varie strutture narrative, un modello che riecheggia il viaggio nel bosco raccontato nelle favole e che, come tutte le grandi arti, proviene dal profondo. Dai miti ai blockbuster, Yorke arriva alle radici delle storie che sono attorno a noi, ogni giorno. Questo libro spiega proprio perché la struttura di ogni storia è inevitabilmente legata - nella composizione (tecniche/strumenti) e nella fruizione (apprezzamento/delusione) - alla natura umana. Esiste una circolarità tra le motivazioni degli autori e il punto di vista del pubblico che è anche reiterazione di uno schema narrativo. La comprensione di tale schema determina l'efficacia o meno non solo di una storia cinematografica ma di qualsiasi forma di espressione, dall'arte figurativa alla pubblicità.
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Losi Simonetta
La lingua «senese» di Federigo Tozzi. Tra derivazioni letterarie e tradizione popolare
ill., br. Un'ampia raccolta di voci, espressioni, modi di dire che attraversano i secoli: da Santa Caterina a Cecco Angiolieri, da Adriano Politi a Girolamo Gigli, fino ai giorni nostri, fino alle voci dei popolani e dei contadini senesi. Il punto di riferimento ideale è Federigo Tozzi, con la sua lingua in bilico fra letteratura e parlato popolare di Siena e della sua campagna. Come nell'affresco del Buongoverno di Ambrogio Lorenzetti, le parole filtrano da dentro e da fuori le mura della città, mettendo in contatto territori differenti, vicini e lontani nello spazio e nel tempo. La lingua "senese" di Federigo Tozzi è un repertorio dove si ritrova la lingua dei nonni e quella dei bisnonni. È una lingua interessante come oggetto di studio storico, etimologico e filologico. Per i senesi è "aria di casa", che raccoglie conoscenze antiche e antichi saperi e che riserva molte sorprese. Sembra quasi di sentirle, come un'eco lontana eppure vivissima, le voci dei senesi di ieri che si mischiano con quelle dei senesi di oggi, con un legame che parla di comune appartenenza culturale, di storia e di tradizioni condivise.
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Minutella Vincenza
Translating for dubbing from English into Italian
brossura Questo libro è un'introduzione alla traduzione per il doppiaggio dall'inglese all'italiano, con particolare riguardo agli aspetti linguistici e culturali. È rivolto a studenti universitari che si avvicinano per la prima volta allo studio della traduzione audiovisiva. Il testo fornisce un ampio panorama dei più importanti approcci teorici allo studio della traduzione audiovisiva. Inoltre contiene un'analisi degli aspetti linguistici e culturali che devono essere affrontati nel tradurre per il doppiaggio, illustrati attraverso esempi tratti da vari film. Il libro intende aiutare gli studenti a riflettere sul significato della traduzione, sulle difficoltà che comporta e sui fattori che la influenzano. Contemporaneamente, si propone di migliorare la loro consapevolezza linguistica e culturale, e la loro capacità di paragonare l'inglese e l'italiano a diversi livelli linguistici.
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Ferraboschi Luciana; Meini Nadia
Produzione del testo scritto. 2° livello. Dalla frase al testo
ill., br.
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Ferraboschi Luciana; Meini Nadia
Produzione del testo scritto. 1° livello. Dalla parola alla frase
ill., br.
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Klemperer Victor
LTI. La lingua del Terzo Reich. Taccuino di un filologo
br. "Nessun libro può sostituire il diario tragico di Klemperer: in esso è l'esperienza della distruzione a parlare, la violenza quotidiana della predicazione di morte. I lemmi, che egli sceglie per l'illustrazione del processo di formazione di una nuova lingua del potere, sono offerti alla sua intelligenza di filologo dalla sua vita quotidiana di perseguitato e si confrontano con la progressiva riduzione della sua esistenza a quella di un testimone. È un libro dal vero, che ci riconduce, con la meticolosa pedanteria di un cronista, a una storia aberrante come fosse ancora un presente." (dalla Prefazione di Michele Ranchetti)
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Dobrzynski Roman; Zaleski-Zamenhof Louis C.
Via Zamenhof. Creatore dell'esperanto
br. Questo libro nasce dall'idea di Roman Dobrzynski, regista e scrittore polacco, di intervistare Louis Christophe Zaleski-Zamenhof, nipote di Ludwik Lejzer Zamenhof (1859-1917), il creatore dell'esperanto. L'incontro si rivelerà poi talmente coinvolgente - sia per le vicende narrate, sia per la capacità dell'intervistato di collocarle nel loro contesto storico e sociologico riuscendo così a offrirci un affresco originale di un periodo che copre più generazioni - che l'intervista si tramutò in incontri ripetuti negli anni e divenne un libro, tradotto già in dodici paesi. Louis era nato a Varsavia nel 1925 e aveva quattordici anni quando i nazisti occuparono Varsavia, arrestarono gli appartenenti alla famiglia Zamenhof e li eliminarono fucilandoli o deportandoli nei campi di sterminio. Lui e sua madre furono rinchiusi nel ghetto. Il ragazzo, dopo aver rischiato più volte di essere deportato, riuscì a evadere dal ghetto insieme alla madre e partecipò alla resistenza. Laureatosi in ingegneria, divenne uno dei massimi esperti mondiali di costruzioni in cemento precompresso. Molte le pagine dedicate alla storia e all'evoluzione dell'esperanto e alla vita dell'illustre nonno, di cui si ricordano le celebri parole: "Se non fossi ebreo del ghetto, l'idea di unire oppure no l'umanità non mi avrebbe sfiorato, o almeno non mi avrebbe così costantemente ossessionato durante tutta la mia vita. Nessuno può risentire quanto un ebreo del ghetto della maledizione della divisione fra gli uomini".
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Arnesano Daniele
La minuscola barocca. Scritture e libri in terra d'Otranto nei secoli XIII-XIV
ill., br.
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Mohrmann Christine
Études sur le latin des chrétiens. Vol. 4: Latin chrétien et latin médiéval
brossura
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Mohrmann Christine
Études sur le latin des chrétiens. Vol. 2: Latin chrétien et médieval
brossura
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Alzati Chiara
Video Public Speaking. La guida professionale per comunicare con efficacia davanti alla telecamera. Anche se odi parlare in pubblico
br.
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Florenskij Pavel Aleksandrovic; Lingua G. (cur.)
Il valore magico della parola
brossura
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Vigne Jacques
Il gioco delle parole aperte. Come imparare le lingue stimolando la mente
ill., br. Imparare una nuova lingua è di per sé una cura di giovinezza. Si è dimostrato che il cervello di chi studia una nuova lingua dopo i cinquant'anni non perde peso. L'apprendimento delle lingue è importante, è il perno centrale della costruzione di uno spazio comune e dell'integrazione: ma oggi occorre un metodo rapido e flessibile che permetta di dosare il tempo e che eviti noiosi automatismi. Affidarsi al gioco e non solo alle nostre capacità è un aiuto prezioso. La proposta di Jacques Vigne, medico psichiatra e conoscitore della spiritualità orientale, è in questo senso originale. Si basa sulla tecnica dell'"aprire" le parole da memorizzare, creando parole intermedie o ibride: un metodo che corrisponde molto alle tecniche di memorizzazione dei Veda,i testi sacri dell'induismo. Il libro contiene una descrizione articolata delle varie tecniche, collaudate dallo stesso autore, e che risultano efficaci grazie a esercizi di qualche decina di minuti. Un aiuto ulteriore per l'apprendimento viene dalle pratiche di meditazione e yoga descritte nella parte finale. In ogni lingua c'è una cultura e rappresenta il cordone ombelicale sonoro che ci lega alla madre.
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Pittau Massimo
Lessico italiano di origine etrusca. 407 appellativi 207 toponimi
ril.
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Steele Stefania
The translating mind (Translation as a game)
br.
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Hartle Sharon
Towards Autonomy. Second Language teaching practices and autonomous learning in italian University language centres
br.
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Facchinetti Roberta
Theoretical description and practical applications of linguistic corpora
ill., ril.
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Garrett Yuri
Il lessico degli scacchi
br. In quest'opera, originariamente pubblicata come tesi di laurea in linguistica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Aquila, Yuri Garrett analizza argomenti di grande interesse per chi si occupa di linguistica e di cultura scacchistica. I capitoli più corposi del libro: Gli scacchi come linguaggio specialistico, La nomenclatura scacchistica, Le convenzioni simboliche, Analisi delle fonti e redazione del lemmario, Breve analisi del nuovo lemmario, Origine delle parole, Proverbi, detti e frasi celebri. In appendice al saggio sono riportati un lemmario in forma tabellare di circa 730 entrate in cui si specificano fonte e origine di ciascun termine scacchistico, nonché il testo integrale di Caissa, or, the Game of Chess, a Poem di William Jones.
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Villata B. (cur.)
I sermoni subalpini. Testo originale in lingua d'oé con traduzione piemontese a fronte ed italiana in appendice. Ediz. multilingue
brossura "I sermoni subalpini", la cui redazione si fa risalire verso la fine del XII secolo, rappresentano il più antico documento pervenutoci nella parlata di una parte dell'area cisalpina. Dopo lunghe ricerche e attente comparazioni, lessicali e grammaticali, soprattutto con le lingue contemporanee d'oc, d'oil e pure con quelle posteriori dell'area cisalpina, si è giunti alla conclusione che la parlata rappresentata nei Sermoni subalpini non è una mescolanza di lingue, ma piuttosto una lingua in trasformazione. Infatti, oltre a un lessico particolare, nei passi in volgare di queste prediche si possono già intravedere le regole grammaticali che contraddistinguono ancora molte delle parlate piemontesi odierne. Dopo lunghe indagini, come riportato da La Stampa (9 ottobre 2012), si è giunti alla conclusione che i Sermoni subalpini erano stati scritti dai Templari residenti in vari centri dell'odierno Piemonte.
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Ligia Mario
La lingua dei sardi. Ipotesi filologiche
ill., br.
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Beduschi Lidia
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brossura Il kit cartonato è composto di undici fogli, uno per ogni colore, che al tatto rilasciano l'odore codificato per ciascun colore (c'è un "odore nero", un "odore giallo" ecc.); ogni foglio porta impresso il "segno" del colore costruito convenzionalmente con una puntinatura di tipo Braille, percettibile al tatto. Completano il kit legato a ganci metallici undici fogli pretagliati che forniscono le tessere indispensabili per gli esercizi di manipolazione, costruzione di sequenze colorate, costruzione dei rapporti colore/odore/suono. Al kit è collegato il sito www.odorisuonicolori.it che costituisce parte integrante della pubblicazione. Il prodotto, secondo indicazioni spontanee di specialisti della riabilitazione, può risultare assai efficace anche in molte altre aree dell'handicap sia sensoriale sia neurologico, sia psichico (recupero tossicodipendenti, anziani, anche in via preventiva, pazienti psichiatrici) e in numerose situazioni di deprivazione sensoriale.
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Galassi R. (cur.); Cigana L. (cur.)
Janus. Quaderni del circolo glossematico. Vol. 13: Strutturalismo, strutturalismi e loro forme
br.
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Gallo Daniele
Elementi di linguistica italiana. I nuclei generativi del linguaggio
br. "Mi ha sempre affascinato immaginare quella curiosa circostanza in cui i nostri antenati, poco più che diversi dagli animali, grazie a un linguaggio appena nato che permetteva loro di comunicare, iniziarono, nelle caverne, intorno al fuoco, durante notti piene di pericoli - fulmini, tuoni, fiere ringhianti -, a inventare storie e a raccontarsele. Quello fu un momento cruciale del nostro destino, in quanto, in quella cerchia di esseri primitivi meravigliati dalla voce e dalla fantasia di chi stava loro raccontando, ebbe inizio la civiltà, quel lungo percorso che poco a poco ci avrebbe reso umani e ci avrebbe portati a inventare un individuo sovrano, e a staccarlo dalla tribù, a inventare la scienza, le arti, il diritto, la libertà, a indagare i misteri della natura, del corpo umano, dello spazio e a viaggiare verso le stelle." (Mario Vargas Llosa)
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Fioretto Natale
Anche Francesco le diceva. Una riflessione sociolinguistica sull'uso delle parolacce
ill., br. Tutti diciamo le parolacce, chi più chi meno. Anche Francesco, il poverello d'Assisi, le diceva, come testimoniano i suoi Fioretti. Eppure le parolacce sono considerate un vizio spregevole (e il dispregiativo è presente già nel termine stesso) e di basso livello, da cui ci si vorrebbe liberare per essere più "civili". La pensava diversamente il neurologo britannico John Hughlings Jackson (1835-1911) che sosteneva: "Colui che per la prima volta ha lanciato all'avversario una parola ingiuriosa invece che una freccia è stato il fondatore della civiltà". Sembra, tra l'altro, che tale aforisma sia stato fatto proprio da alcuni politici italiani che della parolaccia hanno fatto la propria cifra espressiva. Queste breve riflessioni sociolinguistiche sull'uso delle parolacce guardano alla questione delle "male parole" come a un dato di fatto e ne valutano gli effetti nella comunicazione, ponendo una particolare attenzione all'aspetto culturale. Con un'ultima, impellente, domanda: se le parolacce fanno parte della cultura di un popolo, come mai nelle grammatiche italiane per stranieri, e non solo, sono un argomento tabù?
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Budge Wallis E. A.; Lovari L. P. (cur.)
La stele di Rosetta
br.
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Nadiani Giovanni
Un deserto tutto per sé. Tradurre il minore. Ediz. italiana, francese e inglese
ill., br. Il "deserto tutto per sé" del titolo del volume, contenente una miscellanea di saggi, articoli e interventi di oltre un decennio, si riferisce alla necessità dell'autore di affrontare particolari e poco studiate questioni traduttologiche, letterarie e socio-linguistiche da una prospettiva minoritaria. In una varietà di approcci, dimensioni e stili, il libro presenta originali riflessioni teoriche sulla realizzazione di nuovi prodotti traduttivi e le implicazioni dovute all'urgenza di tradurre e declinare nel nostro tempo generi testuali, lingue e linguaggi "less used and endangered".
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Chiusaroli Francesca
Pinocchio in emojitaliano
brossura Un esempio di versione in emoji di un testo letterario italiano, "Pinocchio in Emojitaliano" è un esperimento di elaborazione di un codice artificiale, comprensivo di lessico e grammatica, che vuole esplorare le potenzialità comunicative del repertorio dei celebri pittogrammi della comunicazione digitale. Frutto di una traduzione collettiva su Twitter, e di un dizionario digitale realizzato su Telegram, questo testo fa incontrare la creatività e l'informatica dando vita a un linguaggio scritto condiviso, idealmente leggibile in tutte le lingue del mondo.
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Serrano Sebastià
Il regalo della comunicazione. Ediz. italiana, catalana e spagnola
br. In questo volume Sebastià Serrano sostiene la necessità per l'individuo di comprendere l'importanza della comunicazione, verbale e non verbale, e l'uso, quindi, di tutte le sue abilità al fine di ristabilire sentimenti come la lealtà, la fiducia, il rispetto, l'amicizia o l'amore, indispensabili per superare qualsiasi crisi. Ne "Il regalo della comunicazione", l'autore afferma: «davanti a qualsiasi crisi, personale, familiare, lavorativa o sociale, quando noterete che la sottile pioggia dell'ansia che le nubi dell'incertezza lasciano cadere su di voi vi ha già inzuppato abbastanza, aprite le porte e uscite a cercare il fiore della comunicazione». La traduttrice Renata Caione mette qui a confronto le tre versioni, l'originale in catalano, quella in spagnolo e in italiano, al fine di offrire spunti di riflessione e di studio sulle difficoltà insite e spesso sconosciute con le quali il traduttore deve interfacciarsi al momento di tradurre e che paradossalmente sono più facili da incontrare quanto più le lingue sono simili tra loro.
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