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Manganaro Patrizia; Ferri Riccardo
Pensieri concentrici
brossura Lettere fenomenologiche al teologo. Prefazione di Piero Coda. Pensieri che condividono un centro, queste lettere sono state scritte da Breslavia, città natale della fenomenologa Edith Stein, morta ad Auschwitz nel 1942.
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Bocola M. (cur.)
Bibliografia di Luigi Capuana (1968-2015)
brossura Questa bibliografia, che esce non casualmente nella ricorrenza di un centenario della morte trascorso (con qualche eccezione) quasi sotto silenzio, registra all'incirca gli ultimi 50 anni di studi (dal 1968 al 2015) e si fa carico di proseguire quella di Gino Raya edita nel 1969. Di questa riproduce fedelmente i criteri con la suddivisione in oltre un migliaio di schede numerate progressivamente, con il supporto di un folto indice dei nomi e delle opere citate.
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Staniscia Gaia
Il preraffaellismo nell'opera di Gabriele d'Annunzio
brossura Questo volume intende analizzare il rapporto tra l'arte dei Preraffaeliti e l'opera di Gabriele d'Annunzio, in particolare per i riferimenti alla tipologia della figura femminile.
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Castagnola Raffaella
L'arciere e la pittrice. Gabriele D'Annunzio e Romaine Brooks
brossura Giovane, ricchissima ed eccentrica, l'americana Romaine Brooks incontra Gabriele D'Annunzio alla Capponcina, quando lo scrittore viveva da principe del Rinascimento sulle colline fiorentine mentre la giovane pittrice si dedicava ad approfondimenti nel mondo dell'arte antica e moderna. Si rivedranno a Parigi, a partire dal 1910, intensificando i rapporti e la corrispondenza. Nasceranno - da un rapporto anche amoroso, breve e burrascoso - progetti culturali comuni, in particolare intorno al tema del martirio di san Sebastiano, che riunisce artisti dell'avanguardia culturale. Romaine Brooks eseguirà anche ritratti del poeta, che diventeranno poi celebri rappresentazioni dell'uomo in esilio e dello scrittore soldato. Ma, oltre questi progetti puntuali, realizzati con la partecipazione di altri celebri rappresentanti della cultura europea, il carteggio svela altri aspetti di un'esistenza sempre inquieta, alla ricerca della perfezione artistica, che contraddistingue questi due spiriti liberi, destinati ad osservarsi da lontano.
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Broccio Emanuele
Dal corpo assediato alle macerie della memoria. La poesia di Jolanda Insana
brossura Il libro illumina uno dei percorsi poetici più affascinanti e carismatici della contemporaneità per assegnare a Jolanda Insana il posto che le spetta all'interno del panorama lirico italiano. Emanuele Broccio rilegge in prospettiva diacronica l'itinerario creativo della poetessa, individuandone i maggiori nuclei tematici. Questione della lingua e metapoetica, misoginia e discriminazione femminile, omologazione culturale e frattura tra lingua e dialetto mostrano come per Insana si possa parlare di linea siciliana, ma tracciata per contrasto e antitesi, affermando altri valori rispetto ai suoi predecessori, grazie anche ad un dialogo fitto e costante con temi e forme delle più eterogenee tradizioni letterarie dall'antichità al presente. Il volume pone così in risalto come cifra più significativa della scrittrice siciliana la sua capacità di spaziare e correre nel tempo, di gestire tematiche, scelte formali, codici e registri linguistici diversi, all'interno di uno stile sempre originale, l'unicità di una voce che ha lo spessore della virtù portentosa ed eccezionale.
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Paynter Maria Nicolai
Ignazio Silone e Marcel Fleischmann. Amicizia e libertà
brossura Ignazio Silone (Secondino Tranquilli) è stato uno degli scrittori e pensatori europei di maggior rilievo del Novecento. Per il suo attivismo politico è stato soggetto a durature controversie, ma resta innegabile il suo amore per l'Italia, dimostrato attraverso la sua lotta per la giustizia contro tutti i totalitarismi. Questo lavoro della Paynter ce lo fa conoscere meglio, attraverso una "visita" al suo mondo nel profilo biografico da lei tracciato e in virtù dello scambio epistolare con Marcel Fleischmann, durato dal 1934 fino alla sua morte nel 1978.
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Cospito Angelo
La filosofia delle emozioni
ill. Le emozioni lavano via ogni sasso, anche i più piccoli, e spazzano ogni diga, ogni muro. Certo a volte ti feriscono, ti fanno soffrire ed è facile tornare indietro. Quando il cuore ha battuto ogni sentiero dell'anima, quando ogni gioco ha svelato i suoi trucchi e non ci sono più né lacrime da versare né illusioni da servire, solo allora sboccia il fiore della nuova identità. Impersonale e stabile, radicata nelle leggi del cosmo e nella verità.
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Chiaromonte Nicola; Giacopini V. (cur.)
Il tempo della malafede e altri scritti
br. La straordinaria figura di Nico Chiaromonte, discepolo di Caffi, amico di Camus, Hannah Arendt e Malraux, assieme al quale combattè nella guerra di Spagna, critico di ogni ideologismo, di ogni totalitarismo, di ogni società che vive nella malafede, e che è pronta a credere a ogni menzogna. Fu nemico del mito dello Stato nato con la modernità, e che accomunò Mussolini, Stalin e Hitler. Fu direttore con Silone di "Tempo Presente" e studioso e critico teatrale. Incompreso dalla sinistra, continuò a credere nella necessità di gruppi e comunità che si opponessero alla deriva dell'Occidente, oppressiva e permissiva insieme.
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Giagnoni Silvia
Oltre la siepe. Alla ricerca di Harper Lee
br. "Il buio oltre la siepe" e il film che ne è derivato sono entrati nell'immaginario di adulti e ragazzi, contribuendo alla conquista dei diritti civili della popolazione nera. Harper Lee - la cui vita schiva ed esemplare è qui raccontata - con il suo romanzo è entrata di prepotenza nella storia della letteratura e della società degli Usa.
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Baudelaire Charles; Colesanti M. (cur.); Scaiola A. M. (cur.)
Letture da «Les fleurs du mal»
br.
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Gobetti Piero
Risorgimento senza eroi
brossura
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Gisondi Marcello
Una fede filosofica. Antonio Banfi negli anni della sua formazione
brossura Antonio Banfi (1886-1957), firmatario del Manifesto degli intellettuali antifascisti di Croce, è stato spesso ritenuto un filosofo dogmaticamente intrappolato nella rigida linea ideologica del PCI degli anni '50, mentre in questo saggio viene approfondita la sua "fede filosofica": una fede che non si riconosce nei canoni di alcuna religione rivelata, ma rappresenta la ricerca ostinata e rigorosa della propria direzione spirituale, la volontà di costruire un mondo politico che sappia costantemente rinnovarsi in una "eticità costruttiva".
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Viviano Gianpiero
Dal nuovo mondo alla prima indipendenza americana. Guida ad un percorso controverso nella nuova geografia continentale 1492-1783
ill., br. La colonizzazione del Nuovo Mondo intrapresa dalle monarchie di Spagna, Portogallo, Francia e Inghilterra sembra trovare un'unica spiegazione nella prospettiva pratica di un facile arricchimento, anche se questo si rivelerà illusorio per quanto riguarda Spagna e Portogallo, proficuo per quanto riguarda il dominio dei mari e degli oceani da parte dell'Inghilterra, mentre per la Francia prevarrà il prestigio dal punto di vista diplomatico e la riaffermazione del ruolo di potenza continentale europea. Le aspirazioni individuali e dei gruppi di appartenenza erano ancora più varie. Date per scontate le comuni esigenze economico-mercantilistiche del tempo, le successive aspirazioni all'autonomia dettate da nuovi ideali contribuiranno a portare alla prima indipendenza americana, quella delle 13 colonie. L'autore ha voluto dare risalto a tali aspirazioni e alle relative giustificazioni che trovano le loro radici negli aspetti religiosi e filosofici che si erano già formati nel continente europeo e poi trasformati in quello americano...
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Ghisotti S. (cur.); Merlotti A. (cur.)
Dalle regge d'Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda
ill., br. Questo volume, catalogo della mostra che segna i dieci anni della riapertura della Reggia di Venaria, racconta la storia delle regge del regno d'Italia dal 1861 al 1920. Storia, arte e architettura di alcuni dei più bei palazzi italiani e insieme una riflessione sulla regalità italiana, di cui essi furono uno dei simboli principali.
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Serra A. (cur.)
Disegni per una città moderna. Genova negli acquerelli di Aldo Raimondi. Catalogo della mostra (Genova, 13 ottobre 2017-14 gennaio 2018). Ediz. illustrata
ill., br. Gli acquerelli di Aldo Raimondi raffigurano Genova a metà degli anni '30, nel pieno del suo 'fervore costruttivo'.Il nuovo bacino di carenaggio, il Rex, le stazioni marittime, i modernissimi elevatori elettrici nel bacino di Sampierdarena, l'Idroscalo, il Mercato del Pesce, lo Stadio del Nuoto, piazza e vico dritto di Ponticello, le Gallerie, via Dante in costruzione, il porticciolo Duca degli Abruzzi, la copertura del Bisagno, la sistemazione di corso Italia, la Regia Questura, piazza della Vittoria.Senza retorica, con piglio sicuro, tecnica ineccepibile e capacità comunicativa da maestro della narrazione visiva, l'artista passa in rassegna gli edifici, i monumenti, le fasi di demolizione e ricostruzione che hanno caratterizzato in quegli anni la città: Genova moderna, la Dominante.Sono 20 acquerelli che il Comune di Genova acquistò nel 1936 dalla casa editrice Barabino & Graeve, bozzetti esecutivi per una pubblicazione che non vide mai le stampe.Conservati presso la Collezione Topografica del Comune, rimasti inediti fino ad oggi, vengono pubblicati in questo volume per la prima volta.
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Leoncini L. (cur.)
Il re nuovo. Carlo Alberto nel Palazzo Reale di Genova. Catalogo della mostra (Genova, 19 aprile-29 luglio 2018). Ediz. illustrata
ill., br. Il Museo di Palazzo Reale ricorda con una mostra Carlo Alberto, il re che più di ogni altro contribuì a questa sua evoluzione cruciale, in una delle fasi più delicate della sua storia, coinvolgendo il complesso architettonico, le sue collezioni, gli arredi e gli apparati decorativi. Lo fa con opere d'arte, memorie e cimeli provenienti da collezioni private e pubbliche, esposti nell'Appartamento dei Principi Ereditari, allestito e arredato per volontà di Carlo Alberto nel 1842, in occasione delle nozze dei duchi di Savoia Vittorio Emanuele e Maria Adelaide d'Asburgo-Lorena. Ritratti su tela, su cammei e miniature, avori e porcellane, si alternano a busti in marmo e bronzo dorato, stampe e disegni, documenti e libri, arredi e oggetti preziosi. Fissando in questo modo l'iconografia del sovrano, sia quella ufficiale, sia quella più intima e familiare, fermando i punti salienti della biografia del re, della regina Maria Teresa e degli eredi, sullo sfondo della storia della nazione nascente, ma soprattutto attraverso i suoi rapporti con Genova e la reggia genovese.
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Coviello Annalisa; Scandellari Valeria
Storia del quartiere umbertino: dalle case operaie ai palazzi liberty. Dal progetto alla costruzione. La vita nel quartiere. Piazza Brin e la nascita del liberty...
ill., br. La storia del quartiere operaio "Umberto I" comincia con la costruzione dell'Arsenale, quando Spezia viene "presa d'assalto" dalle maestranze di mezza Italia, e passa per il terribile colera del 1884. A più di 100 anni dalla nascita del quartiere, ne ripercorriamo le tappe, dalla progettazione alla costruzione, dall'assegnazione degli alloggi alla vita dei primi abitanti del quartiere. La loro è la vita degli operai di una "fabbrica-caserma" di fine '800, prima soldati, poi "ottonai", "armaroli" o "maestri d'ascia". È in Piazza Brin, cuore del quartiere, che nasce il "liberty" spezzino, dove a fianco alle case operaie, si trovano "edifici dipinti e graffiti o bellissimi portoni intarsiati e decorati". E qui sorge l'edificio liberty più rappresentativo: Palazzo Maggiani, la "cui prepotente plasticità è sottolineata dalla ricchezza degli elementi scultorei che si intersecano a nastro all'altezza dei balconcini; qui la scansione verticale incontra il ritmo orizzontale, dando origine ad uno schema compositivo particolarmente vivace che si diparte dall'alto basamento bugnato per svilupparsi attraverso la facciata in un tripudio liberty".
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Savani Diego
Dentro i palazzi spezzini tra Belle Époque e Liberty. Artisti, artigiani e architetti all'opera (1890-1923)
ill., br. Ferri battuti ed elementi in ghisa, affreschi e decorazioni parietali, ebanisterie e intagli, sculture, bassorilievi e decorazioni musive. Gli artigiani che lavorarono in città nel periodo che va dalla Belle Époque alla piena fioritura del Liberty, erano spesso «veri maestri del loro tempo e della loro Arte» e contribuirono con le loro opere a creare «un'edilizia di qualità che ancor oggi ammiriamo». A partire dai "Regolamenti d'Ornato" e dagli insegnamenti della "Regia Scuola di Arti e Mestieri", entriamo nel mondo degli artisti-artigiani di fine Ottocento, uniti in corporazioni come la "Società dei pittori, decoratori e verniciatori" o la "Mutuo Soccorso degli ebanisti e intagliatori", in una città dal clima culturale vivace, in cui troviamo artisti di fama come Alessandro Mazzucotelli, autore di autentici capolavori custoditi nella villa Ceretti Marmori - oggi sede del Conservatorio musicale - di cui il libro raccoglie anche una serie di disegni inediti.
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Scandaletti Paolo
Storia dell'Istria e della Dalmazia. l'impronta di Roma e di Venezia. Le foibe di Tito e l'esodo degli italiani
ill., br. Terre d'Istria e di Dalmazia. L'impronta di Roma e di Venezia, le guerre, le foibe di Tito e l'esodo degli italiani Terre affacciate sull'Adriatico, legate da sempre alla sponda italiana. I romani fondano Aquileia 181 anni prima di Cristo e da quel porto partono per Costantinopoli e Alessandria d'Egitto, irradiano le loro strade verso le Alpi e i Balcani, l'Istria e la Dalmazia; fondano città come Pola, Zara e Spalato, Sebenico e Ragusa. Dopo Bisanzio, per otto secoli a partire dal Mille l'impronta sarà quella della Serenissima Repubblica di Venezia. Al futuro breve intermezzo di Napoleone segue l'amministrazione austriaca e la Grande Guerra. Poi il fascismo e del 1943 la furiosa ritirata dei nazisti, alla cui violenza fa seguito quella dei miliziani di Tito. Deportazioni, annegamenti e foibe costringono i cittadini italiani ad abbandonare tutto: è l'esodo. La storia di una terra e di un popolo.
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Gilardino A. (cur.)
Guida all'interpretazione della musica barocca, classica, romantica. Per strumenti ad arco e a corda
br. Che cosa significa "suonare in stile"? È una questione di scelta dello strumento, della giusta edizione critica, di ricostruzione della prassi esecutiva? E come riconoscere un'esecuzione "storicamente informata"? A queste e molte altre domande rispondono le Guide all'interpretazione della musica barocca, classica, romantica. Grazie alla collaborazione fra Edizioni Curci e l'Associated Board of the Royal Schools of Music (ABRSM) questi volumi sono disponibili in edizione italiana, riorganizzati per ambito strumentale. Guida all'interpretazione della musica barocca, classica, romantica per strumenti ad arco e a corda contiene: una sintesi chiara di forme, significati, stili di ciascun periodo; capitoli dedicati a collocazione storica, notazione e interpretazione, fonti ed edizioni; informazioni specifiche per strumentisti ad arco e a corda: costruzione e caratteristiche degli strumenti d'epoca, prassi esecutive attestate e come realizzarle anche con strumenti moderni; esempi musicali e riproduzioni (facsimili) di fonti antiche; una selezione di ascolti autorevoli, disponibili in streaming anche tramite i QR Code presenti nel volume. Rigorosa nella ricerca e agile nell'esposizione, questa Guida offre allo studente e al docente un aiuto efficace per esibizioni stilisticamente accurate, e all'appassionato una lettura alla scoperta del suono autentico di ogni epoca.
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Sapienza Goliarda; Pellegrino A. (cur.)
Cronistoria di alcuni rifiuti editoriali dell'arte della gioia
ill., br. Nel 1996, dopo aver regalato alla letteratura italiana uno dei suoi titoli migliori, "L'arte della gioia", che mai poté vedere pubblicato, Goliarda Sapienza moriva nel generale silenzio. Nove anni più tardi quel romanzo enorme, denso e voluttuoso viene notato dalla Viviane Hamy di Parigi nell'edizione quasi clandestina di poche copie curato da Angelo Pellegrino. E questo repêchage quasi miracoloso salva "L'arte della gioia" dall'oblio eterno. Di lì a poco il riconoscimento internazionale dell'opera sancirà il suo valore. Oggi, raccolte in volume, vedono la luce le lettere inedite di Goliarda, che ne ricostruiscono, in modo scrupolosamente filologico, le vicende editoriali, e quindi alcuni rifiuti del romanzo in Italia, riproducendone il materiale originale conservato nell'archivio della scrittrice etnea. Cronistoria è un testo che intreccia in maniera inedita vita e letteratura, e mira a svelare uno dei buchi più clamorosi dell'editoria italiana, contribuendo così alla conoscenza di un'autrice-simbolo della letteratura contemporanea.
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Augé Matias; Beconcini Laura; Cresti Renzo
Cristina Campo. La via dell'interiorità redenta
brossura A trentacinque anni dalla morte, i saggi raccolti in questo volume tentano di analizzare e testimoniare la vicenda umana e spirituale di Cristina Campo (1923-1977) in alcuni aspetti della sua avventura letteraria: il suo amore per l'Oriente cristiano, il dramma vissuto dopo la riforma liturgica, la sua profonda e costante attenzione al mistero di Dio, la sua poesia, i suoi carteggi, l'amore per la musica, perfino il confronto con altre avventure spirituali come quella di Louis Massignon. Tanti aspetti che documentano la profonda interiorità del viaggio esistenziale e letterario di Cristina Campo: un'interiorità redenta dal colloquio con il Dio cristiano, vissuto soprattutto nella liturgia, nonché dalla determinazione di testimoniarlo sempre e comunque, anche negli anfratti di una storia enigmatica perché in continua e quasi imprendibile trasformazione.
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Gallorini Santino
Vite in cambio. Gianni Mineo, il partigiano infiltrato che salvò dalla strage la popolazione della Chiassa
br. Giugno 1944. Il rapimento del colonnello von Gablenz, da parte di un'autonoma formazione partigiana slava, provoca il rastrellamento tedesco di centinaia di civili, rinchiusi nella chiesa della Chiassa (Arezzo) e minacciati di fucilazione, se entro 48 ore l'alto ufficiale non verrà riconsegnato. Il tempo trascorre velocemente, tra la disperazione degli ostaggi, dei loro familiari e l'impotenza del Comando partigiano italiano. Quando tutto sta per concludersi, un giovane partigiano siciliano, Gianni Mineo, riaccende la speranza ponendosi come mediatore tra i tedeschi e gli slavi. Con estremo coraggio, Mineo riesce a far liberare il colonnello e, con l'aiuto di un altro partigiano, Giuseppe Rosadi, a riportarlo appena in tempo, salvando dalla strage la popolazione e i paesi della zona dalla distruzione. Un'appassionata ricerca, su differenti fonti, porta ad un'incredibile scoperta: il partigiano Gianni Mineo era un infiltrato tra i "repubblichini" di Arezzo. In questa veste, fu protagonista di molteplici azioni, riuscendo a salvare tante vite...
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Nannariello Alfonso
De Sanctis. Autoritratto per interposta persona
ril. Io ho fatto un errore. Forse un peccato. Ho letto De Sanctis in completa indipendenza. L'ho letto in piena autonomia, sine glossa, esentasse, affrancato da qualsiasi magistero accademico. Ho letto De Sanctis così. A tu a tu. Postfazione di Antonella Salvante.
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Cotto Massimo; Merini Alda
Tutta la terra del nostro silenzio. Intervista a Alda Merini
br. "Era un piovoso pomeriggio del dicembre 2008. Il Naviglio splendeva come una stella in cima all'albero di Natale". Massimo Cotto entrò quel pomeriggio, in punta di piedi, in casa di Alda Merini: "più che una casa, un rifugio dalla tempesta della banalità. Volevo conoscere una delle più grandi scrittrici del Novecento, la cui poesia è sempre stata vicina alla musica e alla forma canzone che amo, nonché autrice di versi che - allo stesso modo di una canzone di Springsteen - mi hanno salvato la vita: A me piacciono gli anfratti bui/ delle osterie dormienti/dove la gente culmina nell'eccesso del canto". "Per tutta la durata dell'incontro alternò infiniti registri: quello della burattinaia di parole che ti prende in giro in continuazione, quello serio di chi ti consegna frasi scolpite nella pietra, quello disincantato di chi accetta la propria genialità come dono ma anche dannazione". Tutto il resto non si può riassumere né raccontare: va solo letto, nel religioso silenzio dello sguardo.
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Lussu Joyce
Portrait
br. L'ironica e spregiudicata autobiografia di una donna irriducibile. Dalla Firenze degli anni Venti alla Heidelberg di Jaspers, dalla clandestinità alla guerra antifascista, dall'incontro con il grande patriota Emilio Lussu ai viaggi alla ricerca di poeti da tradurre, da Giustizia e Libertà al '68, dalle lotte femministe a quelle del popolo curdo e infine a quelle ambientaliste. La storia di una donna che non voleva essere considerata speciale, ma ha anticipato ogni tempo. La storia di una donna che con parole semplici, sincere, spesso forti e disarmanti, fa riflettere su questioni pubbliche e private, sulla guerra, la politica, la religione, su realtà importanti e profonde come il rapporto uomo-donna e il rapporto genitori-figli. La storia di "una donna per" ovvero "costruttiva, generosa, capace di vedere il lato positivo e le possibilità della vita", come scrive Giulia Ingrao nella sua Prefazione.
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Lussu Joyce
Il turco in Italia
brossura Quando nel 1958 Joyce Lussu e Nazim Hikmet si incontrano per la prima volta a un congresso per la pace a Stoccolma, lei non conosce una parola di turco, lui si esprime in un francese sgrammaticato e fantasioso. Eppure Joyce, attraverso la conoscenza diretta del mondo ideologico, etico, estetico e psicologico di Hikmet, delle esperienze che l'hanno formato, degli autori che lo interessavano, della sua famiglia, dei suoi amici e dei suoi nemici, è stata la prima traduttrice italiana del più importante poeta turco del Novecento. Attraverso questa biografia di Nazim Hikmet, Joyce Lussu racconta in prima persona il loro rapporto di amicizia, facendo emergere sia l'Hikmet uomo che l'Hikmet poeta, senza tralasciare aneddoti curiosi come la rocambolesca fuga da Istanbul.
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Fantoni Caterina
Dunque Torricelli. Gian Pio Torricelli dal Gruppo 63 al manicomio criminale
brossura La cosa che sorprende, parlando di Gian Pio Torricelli (Modena, 1942), non è che in molti lo abbiano dimenticato, ma che qualcuno ancora lo ricordi. Sorprende perché la meteora di questo artista incompiuto e tormentato ha attraversato per una piccola manciata di anni, dal 1963 al 1968, i fervidi cieli dell'Italia delle nuove avanguardie, per poi lentamente svanire e inabissarsi, dall'inizio degli anni Settanta, nel labirinto oscuro della malattia mentale e della reclusione. Figura tragica di provocatore, personalità eccentrica e dotata di un eccezionale carisma mimetico e istrionico, Torricelli si arruola ufficialmente a 23 anni - con la pubblicazione della prima silloge poetica, "Dunque cavallo" - in quella schiera di artisti e intellettuali che gravitavano attorno al Gruppo 63 e, con opere e con ragioni, tentavano di delineare i percorsi dell'arte e della società di domani. Torricelli entra in contatto con Edoardo Sanguineti, Umberto Eco, Adriano Spatola, Antonio Porta, Renato Barilli, per citare solo alcuni nomi, mentre nella sua Modena era già "un personaggio", conosciuto, ammirato e talvolta temuto per i suoi comportamenti imprevedibili e violenti, da artisti che sarebbero diventati anch'essi nomi di grosso calibro - Claudio Parmiggiani, Carlo Cremaschi, Franco Guerzoni, Franco Vaccari, Giuliano Della Casa. Questo libro si inoltra, con passo discreto ma sicuro, nelle due e più vite di Gian Pio Torricelli.
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Tuppini Tommaso
Essere uno, essere due. Eros e bellezza
ril. Sulla copertina di questo volume sono presenti due illustrazioni: l'una raffigura il mitico androgino, l'essere metà uomo e metà donna raccontato da Aristofane nel Simposio di Platone, l'altra invece, di Dürer, Gesù risorto che incontra la Maddalena. In entrambi i casi si tratta della raffigurazione di due esseri, solo che nell'un caso (l'androgino) i due, l'uomo e la donna, fanno uno, sono come fusi insieme, nell'altro Gesù e la Maddalena si toccano alla lontana, si sfiorano appena. A essere rappresentata è pur sempre una relazione, lo stare insieme di due entità, ma queste immagini intendono la relazione in maniera diametralmente opposta: l'una come vicinanza estrema, che giunge alla fusione, l'altra come distanza. Il 'Simposio' di Platone e 'Noli me tangere' di Nancy sono testi che, pur lontanissimi nel tempo, riflettono sui medesimi problemi: l'eros, la relazione, l'essere due, l'essere uno, l'essere uno come soluzione e salvezza per l'essere due, l'essere uno come catastrofe e negazione dell'essere due, la bellezza.
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Tonussi Paola
I «dodici apostoli». Poesia e ospitalità
ill., ril. Luoghi che ispirano poesia: da Giovanni Nuvoletti a Maria Callas, da Gabriele D'Annunzio a Indro Montanelli, i "Dodici Apostoli" di Verona hanno ispirato letterati e musicisti, politici ed esponenti del jet-set. Una serie di ritratti e racconti d'incontri artistici, lungo le memorie del padrone di casa, Giorgio Gioco, per coniugare ospitalità e poesia.
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Contò A. (cur.)
Lorenzo Montano e il Novecento europeo. Atti della Giornata di studio (Verona, 6 dicembre 2008)
ril. Lorenzo Montano è lo pseudonimo dello scrittore Danilo Lebrecht (Verona 1893 Glion-sur-Montreux 1958). Grande amico di Lionello Fiumi, e condivise con lui i primi anni di attività letteraria. Collaborò con le maggiori riviste letterarie italiane del primo Novecento ("Lacerba", "La Voce", "La Ronda"). Il suo romanzo "Viaggio attraverso la gioventù" (1923) resta documento del gusto per una prosa fra narrativa e critico-lirica. Scrisse alcune raccolte di poesie (Discordanze, 1915; Per piffero, 1916) e si interessò alla prosa del Seicento e del Settecento italiano, in particolare di L. Magalotti (1924). Rifugiatosi, in seguito alle discriminazioni razziali, in Inghilterra, diresse a Londra (1943-46) "Il mese", rassegna della stampa internazionale, che ebbe larga diffusione, dopo la liberazione, anche in Italia. Tornato in patria, raccolse in volume (Carte nel vento. Scritti dispersi, 1956; A passo d'uomo e altri ritagli, 1957; Pagine inedite, 1960) numerosi suoi scritti in prosa e in versi, di varia data. A lui è intitolato il premio di poesia bandito dall'associazione Anterem e dall'omonima rivista, giunto ormai alla sua XXIII edizione.
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Pozzani Silvio
Il D'Annunzio fiumano (1919-1920)
ril. Ripercorrere l'impresa di Fiume, a novant'anni dall'evento, nelle parole e nell'azione di Gabriele D'Annunzio e dei suoi Legionari offre ancora molteplici spunti di riflessione e di dibattito. Questo saggio riepiloga brevemente gli avvenimenti e ricostruisce la dinamica delle vicende di quella esperienza.
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Farge Arlette
Corpi del re. Condannati e condanne nella Francia del XVIII secolo
ril. Ladri, truffatori, mendicanti, soldati, violenti, assassini, disertori, banditi, bestemmiatori, uomini e donne: una rappresentazione sintetica e appassionante di una città in ebollizione, violenta, pronta a esplodere, incline alla rissa come alle manifestazioni di gioia. Su tutto questo, l'ombra di un potere che celebra la forza monarchica attraverso l'orrore del supplizio, che colpisce corpi, imprigionandoli e straziandoli. Una guida inconsueta fra caffè, taverne, piazze, mercati, sagrati della Parigi dell'età dei Lumi, e insieme una riflessione sul diritto moderno, le pratiche giuridiche, il percorso storico della giustizia.
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Farge Arlette
Parole sovversive. L'opinione pubblica nel XVIII secolo
ril. In quest'opera (come in altre che l'hanno seguita) Arlette Farge propone una storia di voci. Vi irrompe il popolo di Parigi, aprendo il sipario su una serie di luoghi privilegiati della sociabilità settecentesca. Si colgono parole ora inseguite, ora intercettate nei gazzettini di polizia, ed emergono il gusto per l'informazione, pubbliche curiosità, incertezze, manipolazioni. Le forme e i motivi del discorso malevolo sono ricostruite con particolare attenzione.
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Guidorizzi Ernesto
Istanti e giorni di Goethe
brossura
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Cusinato Guido
La cura del desiderio
brossura Che cos'è la libertà? La libertà oggi è spesso intesa come un diritto a estendere illimitatamente le proprie potenzialità, considerando ogni limite o valore - che non sia il rispetto puramente formale della libertà altrui - come un inutile impaccio o un residuo moralistico. Questo concetto di libertà, che mira a un agire incondizionato e autonomo da ogni legame, è alla base di un modello economico, politico e culturale che si sta rivelando sempre più insostenibile. In questo lavoro si mette in luce l'esistenza di un diverso concetto di libertà, in cui l'individuo, dopo essersi confrontato con il problema dell'autonomia, dà forma alla propria singolarità personale nella cura del legame affettivo con l'altro. Questa libertà è possibile se l'individuo si prende cura del desiderio che eccede il bisogno. La cura del desiderio è un aver cura che non cade in un ripiegamento intimistico, ma che trova una determinazione etica nell'orientarsi al fenomeno dell'esemplarità altrui in vista di una filosofia come esercizio di trasformazione.
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Fedrigo Gabriele
Tilt! I carnet Roland Barthes
brossura
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Savoia Francesca
Il Baretti vostro. Lettere inedite di Giuseppe Baretti
ril.
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Chiancone Claudio
Francesco Pezzi. Un giornalista veneziano nella Milano di Stendhal
brossura La figura storica di Francesco Pezzi (Venezia 1780 - Milano 1831) è stata evocata raramente, sempre in maniera sbrigativa, e letta unicamente attraverso la lente deformante della critica romantica e post-unitaria, che ne hanno imposto l'immagine di letterato venale, senza scrupoli e servo di qualsiasi regime. Completamente sotto silenzio è passato il ruolo di innovatore del giornalismo italiano che lo scrittore veneziano ha rivestito al tempo della Milano napoleonica ed asburgica. Appoggiandosi su una vasta documentazione inedita, il presente saggio propone una biografia storica ed intellettuale di questo giovane e ambizioso emigrato nella Milano napoleonica che, partendo dal nulla, riuscì a trasformare una testata giornalistica fallimentare (il Corriere milanese) nella prima gazzetta del Regno d'Italia. Passato indenne dal regime napoleonico a quello asburgico, assunto col tempo il controllo assoluto del foglio e divenutone infine proprietario, Pezzi fece del proprio giornale la rivista ufficiale del Lombardo-Veneto austriaco. Fino all'Unità d'Italia, la sua "Gazzetta di Milano" sarebbe stata il periodico più diffuso e letto nella Penisola.
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Ulvioni Paolo
«Battagliar con la penna». Le «osservazioni letterarie» di Scipione Maffei
brossura
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Zampini Elisabetta
Sognando un dolce andare. Rufina Ruffoni: una grande poetessa dimenticata
brossura
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Pasini Roberto
Vedere e guardare. Avventure dell'occhio nell'arte comntemporanea
brossura L'occhio è il mezzo principale nella produzione, nonché fruizione, dell'arte. Questo libro ne esamina le problematiche all'interno dell'arte contemporanea, dividendole nei due ampi settori del vedere e del guardare, modalità percettive dotate di rispettive peculiarità e destinate a generare frutti artistici a loro volta differenti. Dall'occhio impressionista di tardo 800 fino a quello iperrealista del secondo 900, e oltre, attraverso le figure dei principali esponenti della dimensione visiva, l'analisi evidenzia un percorso ricco di fascino - nelle varie facies che vanno dalla semplice fruizione della natura sino al voyeurismo e al blow up - mettendo in luce la poliedrica complessità della vista, senso fautore di grande suggestione e perciò degno della massima attenzione.
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Bergamaschi Giuliano
La coscienza come ricerca di senso
brossura L'uomo è un essere di senso; il senso per l'uomo è essenziale non tanto perché senza senso egli "non può" vivere, ma perché è ciò senza cui egli non "vuole vivere". L'essenzialità del "bisogno di senso" deriva proprio dal fatto che è proprio tale bisogno a sostanziare come umano ogni altro ulteriore bisogno e desiderio. Nell'ambito di queste constatazioni fenomenologiche la coscienza intenziona di senso i vari vissuti con una "presa di posizione" vera nota personale dell'individualità - in cui la stessa coscienza non solo si vive ma diventa protagonista dei propri atti. L'esercizio della "presa di posizione" attraverso il significativo e non significativo per me fa emergere il mondo dei valori, che induce la coscienza ad aprirsi interiormente ad essi per realizzarsi. Il conosciuto si dà come bene o come male? Ecco la responsabilità della propria progettualità. L'atto di cogliere e la presa di posizione risultano quindi reciproci: la rappresentazione del mondo significa vedere le cose attraverso la dimensione assiologica, indispensabile per evitare l'assurdità dell'assenza di senso.
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Catalani Giovanni
Tra Mantova e Padova. Arte e storia nel carteggio tra Saverio Bettinelli e Giovanni De Lazara (1795-1808)
br. Fitto di quasi trecento lettere e disposto lungo un arco cronologico non amplissimo ma singolarmente denso di eventi (1794-1808), il dialogo epistolare tra il poligrafo mantovano Saverio Bettinelli, allora autorevolissimo patriarca della nostra letteratura, e il nobile lendinarese-padovano Giovanni de Lazara, collezionista d'arte e dilettante' d'erudizione, corre lungo un doppio binario. Da un lato, e in primo luogo, gli interessi storico-artistici, dall'altro, il gusto, anche e inevitabilmente aneddotico, per la cronaca letteraria coeva.
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Marcolungo Ferdinando L.
La realtà e l'io in Giuseppe Zamboni
brossura Il presente volume è frutto delle ricerche sul pensiero di Giuseppe Zamboni avviate a partire dalla pubblicazione degli inediti, che hanno consentito una conoscenza del suo pensiero al di là degli schemi della polemica attorno al problema del realismo e in particolare alla precedenza o meno della metafisica rispetto alla gnoseologia. Tali contesti problematici impedivano di comprendere le ragioni delle posizioni zamboniane e soprattutto le staccavano dalle problematiche a partire dalle quali avevano preso le mosse, in particolare il positivismo di fine Ottocento, rappresentato in Italia e a Padova, dove Zamboni studiò, dalla figura di Roberto Ardigò, il Maestro del positivismo italiano.
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Pasini Roberto
Il corpo tra virtualità e realtà. Da Pollock a Morimura
ill.
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Di Pietro Roberto V.
Giovanni Pascoli nel centenario della morte. Interviste immagin... ose
br.
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Da Verona Guido; Pellegrini A. (cur.); Rossi M. (cur.)
La storia del mio funerale
br. In un autoritratto lirico, Guido da Verona si presentava come celibe, benché non lo fosse affatto. Con un'anima di antenato. Antipatico a se stesso in modo superlativo. E in rotta con i filosofi e con gli apostoli di ogni fede. Ottimo ballerino di tango, poliglotta e fratello di chiunque stesse contro la moltitudine, si miniava libertino, fumatore di prelibati sigari e uomo tenacemente deciso a scegliere come logica della vita "quella di non averne alcuna". Ma soprattutto nomade errante diceva d'essere, amatore della strada, della primavera e del profumo dei rosai, non meno che dei puri-sangue, della poesia e del gioco del baccarà. (...)
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Garbarino Roberto
La caffettiera su Marte. Essere e verità in filosofia
br. Comunque l'Essere è cosa innata in noi, così profonda, duratura e spirituale da rimanere anche nell'ontologia stessa del tempo che verrà. La filosofia trova in questo fattore la sua ragion d'essere e concede l'attualità della coscienza delle cose. Così la filosofia trova sua la pienezza e ragione ultima. E tuttavia non ci satolla e ci empie pensare a ciò che potremmo essere nel tempo, come allo spazio che ci circonda. È più facile che una caffettiera arrivi su Marte con l'uomo e le relative tazzine... Come sono cambiati i concetti di Coscienza e di Essere negli ultimi decenni? Quale "significatio" può avere la filosofia nel contemporaneo? Tuttavia si ha coscienza di che cosa sia il contemporaneo? Come è cambiata la concezione stessa del Tempo in filosofia? Quale futuro avrà il filosofo nel suo stesso ruolo inteso come veicolo di Conoscenza? È possibile concentrare tutta l'esperienza filosofica in un unico Ente?
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Dizionario critico della nuova letteratura italiana
br. "Il Dizionario critico della Nuova Letteratura Italiana" è un compendio di voci in ordine alfabetico sugli scrittori e sui poeti più noti del panorama letterario italiano contemporaneo e sugli autori emergenti. Una lettura in sequenza che intende mettere ordine all'inevitabile disordine del nuovo. Un album di scatti sulla produzione letteraria dei nostri giorni, una raccolta di precise informazioni storico-critiche di rapida consultazione, ma soprattutto un invito a fermare lo sguardo sulle scritture contemporanee, a interrogare le parole, il contenuto e lo stile degli autori inclusi nel volume (da Eraldo Affinati a Valentino Zeichen). Un'opera utile, dunque, a quanti desiderano approfondire lo studio della letteratura del terzo millennio e a coloro che vogliono orientarsi nella caotica e complessa stratificazione narrativa e poetica, e desiderano intraprendere un originale e intelligente percorso di letture. Il Dizionario è introdotto da una corona di saggi di Marino Biondi, Giancarlo Quiriconi e Silvio Ramat.
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