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‎Govoni, Corrado (xilografie di Adolfo De Carolis)‎

‎Armonia in grigio et in silenzio [a p. [3] aggiunto il sottotitolo: Poema]‎

‎Edizione originale. Esemplare caratterizzato da vistosi restauri integrativi ai bordi e al dorso della copertina originale in brossura; prima e ultima carta brunite, come usuale; per il resto in più che buone condizioni. Raro secondo libro di Corrado Govoni, segue di pochi mesi l’esordio con «Le Fiale». È probabilmente l’opera del ferrarese più vicina alla poetica e agli stili dei crepuscolari. Tipograficamente, il libro si compone di 206 pagine tirate su una bella carta di alta grammatura in barbe, racchiuse da due carte diverse, tendenti a scurirsi in maniera sensibilmente diversa dal resto del libro, sulle quali sono incise in rosso le xilografie di De Carolis; il tutto rilegato in una brossura in carta verde anch’essa stampata in xilografia dal maestro marchigiano. Cammarota, Futurismo, 249.2‎

‎[Malaparte] Churt Erich Suchert [Curzio Malaparte]‎

‎Il Manifesto dell’Oceanismo. [Insieme: FINITELA, BUFFONI!]‎

‎Manifesto originale. Ottime condizioni. Atto fondativo del Movimento internazionale d’arte e cultura «L’Oceanica», che darà poi luogo all’omonimo quindicinale (breve ed esplosiva esperienza dell’inizio del 1921) — cui più strettamente il volantino stampato in rosso prelude. Prepotente e raffinato appello anti-borghese, anti-mercantilistico e anti-scientista in favore del recupero di un «sentimento oceanico della nostra umanità», passioni forti e senso dell’infinito, della tragedia della vita e della morte, del fatalismo e di una religiosità ‘umana’, primitivismo (parole chiave, non ben comprensibili ma piuttosto evocative, sono: unità vs. sgretolamento, generale vs. particolare, grandioso vs. utile etc.). Strutturato come un manifesto futurista, se ne discosta per l’impostazione (tipo)grafica che ai titoloni oppone un’intestazione più che dimessa, in corpo piccolo pari a quello del testo e tutto minuscolo. In ultima pagina un breve testo in francese «Nous disons aux etrangers» — dove si rivendica l’italianità di oggi contro quella del passato, si rifiuta il modello Parigi così come quello di Berlino e si lancia l’Ocanismo con copyright italiano contro le possibili imitazioni europee — e l’appello per le adesioni. Insieme un volantino sottomisura (cm 17 x 24,8) stampato solo recto in rosso, dall’incipit «FINITELA, BUFFONI!».‎

‎Aschieri, Bruno‎

‎L’Aeropoema futurista dei legionari in Spagna. Parole in libertà futuriste di Bruno Aschieri - Collaudato da F.T. Marinetti - Sansepolcrista Accademico d’Italia‎

‎Prima edizione italiana. Ottimo esemplare dalla biblioteca di Luce Marinetti, come da timbro ex libris «LM» al frontespizio. Raffinata veste editoriale futurista, dovuta al genio grafico di Bona che cura sia la copertina che il modernissimo layout interno, facendone uno dei più bei libri d’artista del tardo futurismo. In frontespizio si legge: «Questo aeropoema è stato radiodiffuso dall'Eiar - il 19 giugno XVI° - per la declamazione dell'eccellenza F.T. Marinetti Sansepolcrista Accademico D'Italia creatore del futurismo - pubblicato in edizione tedesca a Berlino nel 1938 XVII° e declamato dal poeta Luigi Scrivo e dall'autore a Roma - Milano ecc.». Cammarota, Futurismo, 13.6‎

‎Boccioni, Umberto (con Marinetti e Cangiullo)‎

‎Manifesto futurista ai pittori meridionali [al verso: Marcia futurista; Passaggio a livello + uova di Pasqua]‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare senza restauri, integro e pulito (normali bruniture ai punti di antica piegatura): molto raro a trovarsi in queste condizioni). «Edizione speciale delle sole “due pagine futuriste” del numero; tiratura di 20.000 copie» (Cammarota). Bel manifesto che riflette su pregi e difetti della “meridionalità” italiana, soffermandosi nello specifico sulla situazione artistica napoletana. Dedicato «agli amici pittori e scultori napoletani Bacio-Terracina, Signora Orlandi-Cannone, Curcio, De Gregorio, De Luca, Gatto, Ricchizzi, Uccella, Viti, che m’invitarono a parlare nell’Istituto di Belle Arti di Napoli [...]»: il manifesto infatti prende le mosse dalla conferenza tenuta da Boccioni il 16 gennaio 1916, che coinvolse un ampio fronte di artisti napoletani non direttamente legati al futurismo. Tra questi, il paesaggista Giuseppe Casciaro fece stampare e diffondere assieme a Francesco Cangiullo una cartolina di invito a leggere il manifesto pubblicato su «Vela latina» (cfr. «Come d’autunno», Milano 2022, vol. 3 p. 15). Al verso del foglio di «Vela latina», al taglio basso, sono stampate due splendide parole in libertà, «Marcia futurista» di Marinetti e «Passaggio a livello + uova di Pasqua» di Cangiullo. Cammarota, La libreria della Diana & C., n. 13‎

‎Conti, Primo‎

‎Imbottigliature. Sono misure e straripamenti spirituali. — Prefazione di Maria Ginanni. —‎

‎Edizione originale, opera prima. Più che buon esemplare, che conserva per lo più intatta l’amplissima unghiatura di copertina: lieve foxing ai piatti, firma d’appartenenza coeva al piatto anteriore ribadita alla prima carta interna; per il resto ottimo. Notevole raccolta di poesie, parolibere e prose liriche. Datata in fine «Anno di guerra 1917». Cammarota, Futurismo, 120.2‎

‎Maciariello, Nicola‎

‎Canti malvagi‎

‎Rara prima edizione. CON DEDICA Minimi difetti al dorso, nel complesso bell’esemplare pregiato da invio autografo dell’autore al piatto anteriore «A Elpidio Jenco». Raffinatissima plaquette poetica. «[…] il volume di poesie ‘Canti malvagi’ alterna poesie futuriste di gusto sadico (nettamente ispirate a Soffici e Papini) a composizioni hai-kai di ascendenza giapponese, visibile anche nella copertina di Cottone, ricalcata da una celebre incisione del maestro Hokusai, sintetizzata nei versi de Il supplizio squisito […] futurismo rurale del Maciariello […]» (D’Ambrosio, Marinetti e il futurismo a Napoli, p. 119). Il libro occupa una parte di rilievo nel volume di Giuseppe Tardiola «Il vampiro nella letteratura italiana» (cfr. p. 63 e passim). Cammarota, Futurismo, 288.2‎

‎Corra, Bruno [B. Ginanni Corradini] (copertina di Arnaldo Ginna)‎

‎Con mani di vetro‎

‎Prima edizione. Esemplare con mancanze restaurate alla copertina (particolarmente al dorso) e alle prime tre carte, per il resto in buone condizioni. Proveniente dalla collezione futurista di Giampiero Mughini. Rara raccolta di racconti, prose brevi o aforistiche, e alcune poesie. Si tratta della prima opera letteraria dell’autore. Molto bella la copertina disegnata dal fratello Arnaldo Ginna. Cammarota, Futurismo, 124.8‎

‎Carême, Maurice‎

‎Hôtel bourgeois. Preface de Georges Marlow‎

‎Prima edizione. CON DEDICA Esemplare 160 di 350 numerati, intonso e in ottime condizioni, pregiato da dedica autografa dell’autore «... à Monsieur Dupriè / qui fit un si charmant accueil à mon premier livre ... janvier 1927». Raccolta di poesie, vincitrice del Prix Verhaeren nel 1927. L’autore fu vicino al futurismo e al gruppo «Anthologie» presso cui militava anche la futurista Nenè Centonze.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso [et alii] (traduzione di Michail Ėngel’dardt)‎

‎[Futurizm] Футуризм‎

‎Prima edizione. Copertina originale restaurata al dorso e ai bordi; pagine interne brunite; nel complesso, più che buon esemplare. Rara traduzione russa, a cura di M. Engelhardt (autore anche di una breve prefazione), della fondamentale antologia «Le futurisme» (Paris, Sansot, 1911), raccolta di scritti teorico-programmatici e di manifesti. -- «L’interesse per il futurismo in Russia raggiunse l’apice in occasione del memorabile viaggio di Marinetti dal 25 gennaio al 14 febbraio 1914. [...] Quel soggiorno rappresentò il confronto tra Occidente e Oriente, tra le marinettiane parole in libertà e la lingua stransmentale, detta ‘zaum’ [...]» (Salaris, Futurismi nel mondo). In occasione della visita di Marinetti, che fa base a Mosca ma passa i primi giorni di febbraio a San Pietroburgo, vengono pubblicate due antologie di manifesti e scritti teorici proprio nelle due città russe principali. «Futurizm» rappresenta un importante e originale aggiornamento della prima fondamentale antologia futurista, il «Le Futurisme» pubblicato a Parigi nella seconda metà del 1911: non solo qui sono aggiunti tutti i manifesti prodotti nel 1912-13, ma notevole è anche il lavoro effettuato sul materiale già antologizzato (aggiunta date, cambio titoli, omissioni o recuperi). Salaris, Storia (2da ediz.), p. 62 (ripr.); Ead., Futurismi nel mondo, pp. 825-ss; Cammarota, Marinetti, 45: «Rarissimo»‎

‎Buzzi, Paolo‎

‎Inno nuziale. Parole di Paolo Buzzi. Musica di Giuseppe Pettinato‎

‎Edizione originale dell’inno «In occasione delle Auguste Nozze di S.A.R. il principe ereditario con la principessa Maria Josè del Belgio». Partitura per canto e pianoforte. Ottimo esemplare, completo del volantino allegato con il solo testo dell’inno. Raro.‎

‎Luppis, F [Ferruccio]‎

‎La Ruota. Sensazioni di colore illustrate da Adolfo Magrini e Alberto Bianchi‎

‎Rara edizione originale. Esemplare molto buono. Stampato in 500 esemplari, in carta pregiata e illustrata dalle belle tavole a colori di Magrini, oltre all’illustrazione di copertina di Bianchi che torna all’interno virata in inchiostro diverso. Raccolta di prose liriche. Cfr. Diz. Fut., p.669c: «Nonostante queste simpatie [futuriste], Luppis non è un futurista, come rivelano, ad esempio, suoi importanti testi poetici quali ‘La ruota’ (1913) o ‘La spira’ (1922), ricchi di echi dannunziani, ma anche del simbolismo laforguiano».‎

‎[Marinetti, Filippo Tommaso]‎

‎Lo Sport illustrato e la guerra. Anno III N. 13 e Anno IV N. 4‎

‎I due numeri del quindicinale illustrato della «Gazzetta dello sport» ospitano interessanti interventi del capo del Movimento futurista italiano: nel fascicolo III,13, dedicato ai volontari ciclisti automobilisti, Marinetti è presente in una pagina belligerante con fotografia a fucile spianato e testo il cui contenuto è perfettamente riassumibile nella formula «Guerra sola igiene del mondo e meraviglioso sport sintetico. / F.T. Marinetti / volontario ciclista»; a p. [345] altra rara fotografia dei futuristi in divisa (Boccioni, Piatti, Marinetti, Sironi, Sant’Elia); segnaliamo anche una bella doppia pagina con «La linea completa del nostro fronte dallo Stelvio al mare». Cfr. Sansone, I futuristi del battaglione lombardo, primo risvolto e p. 45. — Il fascicolo IV,4 pubblica due rare fotografie dei «Futuristi volontari al fronte» (Marinetti, Sant’Elia, Russolo, Boccioni, Sironi) seguite da un testo di Marinetti che ‘sproloquia’ circa la battaglia di Dosso Casina («I nuovi raccoglitori di bossoli e schegge micidiali facevano finalmente dimenticare gli stupidissimi e sentimentali raccoglitori di edelweiss»); segnaliamo anche la bella foto a piena pagina di D’Annunzio e il cap. Bertramo appena scesi dal biplano Farman dopo un volo di ricognizione su Trieste.‎

‎Gori, Gino‎

‎Quattro cartoline viaggiate autografe firmate, datate aprile-maggio 1927, inviate al poeta Pietro Mastri (pseud. di Pirro Masetti)‎

‎L’argomento che sottostà al carteggio è molto probabilmente il dramma «La casa alle tre vie» (Vallecchi 1926), seconda e ultima prova teatrale del Mastri (dopo l’ormai lontano «Valdeflores», 1895), meglio noto come poeta dilettante in stile pascoliano: «Mario, mio buon amico, non ho letto e quindi non ho potuto giudicare. / Dopo Fiano sono stato a Roma […] A Roma sono rimasto chiuso in albergo e malato per due settimane […]. Se sapessi cosa vogliono dire certe nevralgie! […]» (18 aprile 1927). -- «Mio buon amico, ho letto. Mi piace. Presento all’amico Bragaglia. L'ultimo atto ha steso i miei nervi come corde di un violino a bischeri [i.e. piroli] incazzati. E chi poteva immaginare che sotto tutta la dolcezza della tua poesia vi fosse un così potente maneggiatore di uomini e di idee! […]» (20 aprile 1927). -- «Mio buon amico, laconica sì, ma entusiasta [la recensione al libretto]. Almeno per mio conto Bragaglia non mi ha ancora risposto Solleciterò. Vuoi scrivergli anche tu? […]» (16 maggio 1927). -- «Sarei un gesuita di prima grandezza se dessi ascolto alla tua lusinghiera e affettuosa cartolina […]. Attendo risposta da A.G.B. [Anton Giulio Bragaglia]. M’auguro di telegrafarti un Sì […]» (21 maggio 1927). -- Gino Gori è stato attento studioso dell’estetica dell’irrazionale e del grottesco, con particolare riferimento al teatro e a quello di avanguardia: nei suoi numerosi studi si è occupato di Marinetti, futurismo, dell’«Angoscia delle macchine» di Vasari e delle scene innovative di Prampolini, Depero, Balla, Marchi e Volt. Cfr. Diz. Fut., pp. 552b-554a. Qui lo scopriamo vicino al vulcanico Anton Giulio Bragaglia, e non poco seccato invece dalle pressioni del Mastri circa un parere positivo su un’opera che non avrà mai il plauso della critica («Non vi sono dubbi che il M. presenti un temperamento essenzialmente lirico e che [altre] prove [...] come ‘La casa alle Tre vie’ [...] possano considerarsi decisamente fallite», sintetizza Cencetti nella voce «Masetti» del Diz. biogr. degli ital.), e mai sarà presa in considerazione da Bragaglia — né da alcun altro — per una messa in scena (cfr. Cat. gen. Vallecchi 1944, s.v.).‎

‎[Cangiullo, Francesco e Pasqualino.]‎

‎La Fiamma verde. Rassegna mensile illustrata dagli studenti di tutte le scuole medie d’Italia. — Anno I nn. 3, 5, 8, 10, 12.‎

‎Raro mensile diretta da Massimo Notari (figlio di Umberto), con copertina interamente disegnata da Sinopico. Pubblicazione fatta da e per i giovani, d’impostazione interventista, goliardica e avanguardista. I numeri che offriamo ospitano — oltre ai bei disegni di Sinopico, Enrico Gianieri (Gec) e Leonardo Borgese — tre tavole parolibere dei fratelli Cangiullo: Pasqualino con «Al mare» e «Alfabeto a sorpresa dinamico. Ciclista-record», qui pubblicate in edizione originale ed unica; Francesco con «Stazione - Guerra * Europea. Partenza di reclute + richiamati», datata in calce «Roma 1915» (già edita ne «Gli Avvenimenti», dic. 1915). Cfr. Crispolti, Il futurismo attraverso la Toscana, nr. 23.49 (per il bozzetto del «Ciclista» di Pasqualino); Lista, Le livre futuriste, nrr. 27-28 (per la «Stazione» di Francesco). Raro insieme.‎

‎Pavolini, Corrado (copertina di Cisari)‎

‎Il Deserto tentato. Mistero in un atto - musica di Alfredo Casella‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Dramma per musica rappresentato al Maggio musicale fiorentino 1937, di tematica aviatoria e aero-artistica. Numero editoriale 123925. Molto raro. Cammarota, Futurismo, 366.6; Lombardi, Nuova enciclopedia del futurismo musicale, p. 88‎

‎Imperatore, Biagio‎

‎Schegge. Poesie‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare, fresco e pulito, completo dell’errata. Rara prima raccolta di poesie di questo «poeta napoletano in corrispondenza con Marinetti, autore di alcuni testi considerabili, per caratteristiche tecnico-formali e tematiche, vicino ai modelli futuristi» (Diz. Fut., p. 583a). Cammarota, Futurismo, 259.1; D’Ambrosio, Buccafusca, p. 560s.‎

‎[Torino; Piemonte; Futurismo] Dario Cesulani‎

‎Na pagina futurista. Quadret turineis [in: «Armanach piemȏnteis [piemonteis]» Ann X]‎

‎Edizione originale. Esemplare con tracce d’invecchiamento alle pagine, un abile restauro alla brossura, ma completo e complessivamente in buono stato. Doppia pagina parolibera in dialetto piemontese, che racconta la città di Torino: rarissimo esempio di assimilazione locale della maniera futurista, tra goliardia e ricerca di un’efficace modalità poetica per raccontare la caotica modernità cittadina. È interessante notare come proprio sulle pagine dell’«Armanach piemȏnteis» del dopoguerra uscirono i primi pionieristici contributi relativi alla ricezione del futurismo tra il movimento comunista e operaista torinese, al principio degli anni venti (Leonetti, Futurismo e operai a Torino: sull'eco di una lettera di Gramsci a Trotzki nel 1922 , in «Armanach piemontèis» 1977; Sassaro, Il valore del futurismo [1921], in «Armanach Piemontèis» 1987).‎

‎[Paladini, Vinicio (copertina)] Elio Talarico‎

‎La fatica di vivere. Con una introduzione di Massimo Bontempelli‎

‎Edizione originale. Più che buon esemplare (normale uniforme brunitura all’interno). Rarissimo libro, assente dai repertori consultati. Secondo romanzo dell’autore dopo il fortunato «Tatuaggio» (1931, 1932 2da ed.). Cfr. Cammarota, Futurismo, 458.1 (la scheda di ‘Tatuaggio’: «Esistono altre tre edizioni, non reperite, ma stampate presso le stesse edizioni, fino al 1934»);. Mughini, A via della Mercede..., p. 122: «Le difficoltà maggiori Ghelardini le incontra a causa di un innocuo libro di Elio Talarico [...] ‘La fatica di vivere’. Appena il libro esce, il giovanissimo editore riceve difatti un minaccioso invito a presentarsi da Gaetano Polverelli, l’uomo che il duce ha incaricato di accordare o negare il lasciapassare ai libri. Ghelardini non riesce a immaginare che cosa possa esserci di irriverente in un libro di racconti scritto da uno che era stato centurione della Milizia, e corre da Polverelli. Il quale gli dice che la pecca del libro è nel titolo, perché è inaudito alludere che il vivere possa essere una fatica nell’era fascista. La prima edizione venne perciò sequestrata. Ghelardini ricopertina le copie che gli sono rimaste e le mette in circolazione con il titolo ‘Via dell’Arancio’. Solo che uno dei racconti compresi nel libro è proprio quello intitolato ‘La fatica di vivere’. Nuovo e definitivo sequestro».‎

‎Bellonzi, Fortunato‎

‎La “Germania” di Tacito tradotta da F.T. Marinetti‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare impreziosito dalla dedica: «A Glauco Viazzi / cordialmente / Fortunato Bellonzi / 1° marzo ’77» (e il Viazzi ebbe modo di citare l’estratto nella sua importantissima antologia «I poeti del futurismo», 1978, p. 23). Bel saggio sulla versione italiana a cura di Marinetti della «Germania» di Tacito pubblicata da Romagnoli nella «Collezione Romana» dell’Istituto Editoriale Italiano nel 1928. Raro. Cammarota, Marinetti, Marinettiana III, 76‎

‎Monachesi, Sante.‎

‎Le solite cattive digestioni... [«Conquiste. Rassegna del pensiero dei giovani» 88 (a. VI nr. 10)]‎

‎Edizione originale. Minimi segni alla piegatura, per il resto buon esemplare. Disegno originale pubblicato in prima pagina, satira sulla Francia per metà pugnalata dall’Islam e per l’altra metà avvelenata dall’olio di ricino. Firma (a stampa) «Monachesi futurista». Il resto del fascicolo (numero 88 del periodico diretto da Antonio Villetti) è incentrato sulla politica imperialista del Fascio in Libia (il Duce era appena stato in visita, il 20 marzo); in terza pagina si distingue un articolo del trentaduenne Libero Bigiaretti: «Rileggendo lo ‘Zibaldone’ di Giacomo Leopardi (Nel primo centenario della sua morte)».‎

‎Tato [Guglielmo Sansoni]‎

‎Idro Rosso. Aeropittura di Tato‎

‎Non viaggiata, in ottime condizioni. Rara cartolina postale illustrata con riproduzione della bella aeropittura a colori al recto, dati editoriali e tracce per compilazone al verso. La fortunata serie «Arma aeronautica» dell’editore Boeri di Roma ha per esergo una frase dannunziana: «... l’uomo ed il velivolo fanno una sola forza veloce». Un esemplare della presente cartolina è conservato al museo Wolfsonian di Miami (Id. XB1994.138). Salaris, Storia, p. 209 nr. 10 (con ripr.)‎

‎Cavacchioli, Enrico (1885-1954)‎

‎Biglietto autografo firmato, datato 30 dicembre 1935‎

‎"Ricevo in deposito due quadretti di Fattori per i quali domani 31 darò risposta se acquistarli o no […]".‎

‎Bragaglia, Anton Giulio‎

‎La bella danzante. Con 50 illustrazioni‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare a fogli chiusi (lieve brunitura e minime abrasioni tra dorso e cerniere): raro così. Bel volume in elegante formato e corredato da sorprendenti illustrazioni (per lo più non firmate, ma una di Massimo Campigli, si riconosce un nudo di Schiele...), raccoglie una serie di interventi dell’autore sulla danza femminile: dopo un breve excursus storico, l’attenzione è subito alla danza contemporanea, l’aerodanza futurista, Ida Rubinstein, Ruskaja, Jo Mihaly, Sakharoff.‎

‎[Messidoro; Nino Salvaneschi, Enrico Cavacchioli, Decio [Cinti?] et alii]‎

‎Messidoro. Numero unico maturato in occasione della festa mascherata di venerdì 19 febbraio 1915 al Teatro alla Scala.‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare (riparazione professionale di breve lacerazione al piatto anteriore; ruggine alla pinzatura e lievi fioriture alle prime e ultime carte e al mezzo). Rarissimo numero unico satirico prodotto dall’associazione giornalisti lombardi per la festa in maschera del febbraio 1915 al teatro alla Scala. Molte vignette intercalate al testo (M. Mossa De Murtas, Coppa, Mussini. B. Gutierrez, G.B. Galizzi). Tra i collaboratori: N. Salvaneschi, S. Zambaldi, una sezione parodica di «teatro sintetico» di A. Colantuon («Auff!.... Rivista centrifuga» e «L’Oro del Reno. Rivista maligna») ornata da una bella caricatura di Crespi che ritrae Marinetti; una «Chi-tarrata carnevalesca di Arlecchino» di Enrico Cavacchioli, una filastrocca («Come si divertivano nel 1915») a firma Decio — verosimilmente Decio Cinti, traduttore e segretario di Marinetti dal 1909 al 1923. Cammarota, Futurismo, VIII.32; Milano e la sua memoria (2004), n. 3707‎

‎[Dormal, Carlo Maria]‎

‎Prima mostra corporativa delle bietole e dello zucchero‎

‎Catalogo originale. Ottimo esemplare. Bel catalogo con numerose illustrazioni raffiguranti gli allestimenti fieristici in stile futurist-fascista. In fine all’introduzione: «Gli artisti Carlomaria Dormal, Dino Lazzaro, Cosimo Privato, Antonio Morato e Luigi Strazzabosco hanno collaborato con Giorgio Peri [al secolo G. Peressinotto] alla bella opera ideata e attuata dal Cavaliere di Gran Croce Ilario Montesi [...]». Scudiero - Rebeschini, Futurismo veneto, pp. 267-270‎

‎[Pratella, Francesco Balilla - Volt (Vincenzo Fani-Ciotti)]‎

‎Il Popolo d’Italia. A. VIII - Num. 137. [“L’alcova d’acciaio” - Scrittori nostri. Mario Carli]‎

‎Ottimo esemplare. Due contributi futuristi nella rubrica «Libri e scrittori» di questo fascicolo del quotidiano mussoliniano, per il resto dedicato alle dichiarazioni di Mussolini al ‘Giornale di Sicilia’ circa «La situazione politica e parlamentare alla soglia [sic] della XXVI legislatura». -- Pratella recensisce il libro di Marinetti «L’Alcova d’acciaio»; Volt traccia il profilo di Mario Carli. Cfr. Tampieri, Pratella, 221 (sulla rec. dell’Alcova d’acciaio): «Ampia esposizione, analisi letteraria, formale ed etica».‎

‎Castagneri, Mario‎

‎Il Poeta Eroe‎

‎Cartolina di mm 140x90. Riproduce la «creazione fotografica» di Castagneri per la seconda ediz. di «Gabriele d’Annunzio aviatore di guerra», presentato alla Fiera milanese del libro 1931. In una nota al verso si legge: «L’originalissima fotografia è stata vivamente discussa e applaudita all’Esposizione d’Arte moderna e Futurista [ovvero alla Mostra sperimentale di fotografia futurista] 1931 a Torino». Cfr. Vittori, Obbiettivo futurista, 48; Scudiero, Futurismi postali, p. 83s.; Id., La cartolina futurismo, pp. 14b e 26b; Diz. Fut., p. 237c. Ottimo esemplare non viaggiato. Rara.‎

‎(Rosa Rosà, copertina) Ulrico Arnaldi‎

‎Rossi, Bianchi e Tricolori‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare. Taccuino di memorie del viaggio in Austria, Ungheria e Cecoslovacchia, compiuto dall’autore nell’inverno 1920 con prospettiva politico-diplomatica. Bel disegno di copertina di Rosa Rosà, moglie dell’autore. Rare le sue grafiche.‎

‎Ginna [Arnaldo Ginanni Corradini], Massimo Scaligero e Giuseppe Sprovieri‎

‎Arnaldo Ginna. Un pioniere dell’astrattismo‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare. Edizione originale. La plaquette raccoglie tre brevi testi, nell’ordine una lettera aperta Sprovieri-Ginna («Caro Ginna, poiché ella non ha riferimenti documentarii che la mettano in grado di fare a meno del mio intervento [...] sono lietissimo di rilevare per lei dal catalogo dell’Esposizione Futurista Internazionale tenuta nell’aprile e maggio 1914 nella mia Galleria [...] il seguente elenco di opere: [...]. Era in buona compagnia. [...]»), un testo sull’astrattismo di Ginna di Scaligero, un profilo autobiografico di Ginna stesso. Le tavole raffigurano le opere «Nevrastenia» (1908), «Risveglio a finestra aperta» (1910), «Musica della danza» (1913), «Preludio in Si minore di Bach» (1941), «L’io solitario» (1951). Raro.‎

‎[Montello]‎

‎Il Montello. Giornale dell’Ottava Armata. Numero straordinario‎

‎Edizione originale. Esemplare ben conservato. Ultimo fascicolo pubblicato, senza numerazione e con la dicitura di «numero straordinario», del periodico «Il Montello» (giornale di guerra edito per soli 4 numeri più questo speciale nell’autunno del 1918). Nell’occasione cambia il sottotitolo (da «Quindicinale dei soldati del medio Piave»), tipografia e luogo di stampa, formato (più piccolo) e contenuti: non più coloratissimi disegni e parole in libertà, ma poesie, brevi prose e slogan militareschi («La vita del fante», «La casa del fante», «Il saluto militare» etc.) e tradizionali illustrazioni b.n. della vita in trincea. Raro.‎

‎Marinetti, Filippo Tommaso‎

‎Como se seducen las mujeres y se traicionan los hombres [Come si seducono le donne e si tradiscono gli uomini]. Traducción de Julio S. Giménez‎

‎Seconda edizione della traduzione spagnola. Minimi segni del tempo ai bordi della copertina, ma un ottimo esemplare integro senza restauri né mancanze: condizione rarissima per questo libro. Marinetti visitò l’Argentina in due occasioni: tra maggio e giugno 1926 e dieci anni dopo, nel settembre 1936. In occasione di questa seconda visita, l’editore Tor di Buenos Aires (Tor sarebbe diminutivo del proprietario, Juan Carlos Torrendel), specializzato in edizioni popolari che per la maggior parte uscivano senza alcuna data di stampa o edizione o copyright, pensa bene di ripubblicare nella sua serie «Libros de gran exito» la medesima traduzione che — a un controllo cursorio — era apparsa anche, sempre a Buenos Aires, per i tipi della «Colleccion Afrodita»; in quell’edizione non compariva il nome del traduttore, che compare invece qui. Questa edizione è citata nell’antiporta di un altro libro marinettiano uscito per Tor, con le medesime caratteristiche (stessa collana, stesso artista per la copertina illustrata, stessa assenza di data di stampa), ovvero la nuova edizione di «Mafarka», la quale però reca un’introduzione biografica su Marinetti firmata dal futurista parmese Piero Illari, stabilmente in Argentina dal 1924: in questo scritto Illari menziona eventi nella vita di Marinetti fino alle soglie del 1936, e apparentemente non oltre; da questo elemento è possibile trarre con una certa sicurezza la reale data di edizione sia del «Mafarka» che del «Como si seducen» pubblicati da Tor. Salaris, Futurismi nel mondo, p. 29 (con ill.), che corregge le datazioni precedenti (part. Cammarota, Marinetti, 120: «raro»)‎

‎Cecof, Antonio [Anton Čechov o Chekhov] (traduzione di Xenia Pamfilova, copertina di Vinicio Paladini)‎

‎L’amore. Il vescovo. Novelle. Prima traduzione italiana dall’originale russo di Xenia Panfilova‎

‎Prima edizione italiana. Normale brunitura diffusa e principio di separazione alla testa della cerniera; per il resto pulito e ottimo esemplare. Raro (Iccu registra la sola copia del Centro studi ‘Piero Gobetti’) numero 2 della raffinata collezione diretta da Umberto Barbaro e curata graficamente da Paladini. Ottimo esemplare‎

‎Cangiullo, Francesco‎

‎Lettere a Marinetti in Africa. Con prefazione risposte autografi e fotografia del poeta soldato‎

‎Edizione originale. Abile restauro al dorso, per il resto bell’esemplare. «Nelle lettere di Marinetti sono contenuti dei brani d’alcuni poemi successivamente confluiti in ‘Il Poema africano della Divisione 28 ottobre’. [...] Rarissimo» (Cammarota). La rarità di questo libro è tale che nel 1978 Glauco Viazzi, ne «I poeti del futurismo», dava addirittura il libro come «non pubblicato». Contiene quindici lettere di Cangiullo e dodici di Marinetti (di cui tre in facsimile d’autografo) datate tra l’ottobre 1935 e l’aprile 1936. -- «Caro Francesco Cangiullo [...] grazie per il tuo libro commovente variopinto alato «Lettere a Marinetti in Africa» capolavoro dell’amicizia di guerra» (Marinetti in Id.-Cangiullo, Teatro della sorpresa, 1968, p. 46). Cammarota, Marinetti, 226; Marinetti-Cangiullo, Lettere (1910-1943), 1989, pp. 34, 44, 51 etc.‎

‎Azari, Fedele‎

‎Vita simultanea futurista (Manifesto futurista)‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare. Raro terzo dei manifesti firmati dal giovane «segretario» del Movimento futurista, stretto collaboratore di Depero. «Nei suoi quattro manifesti [...] [Azari] riesce a “futuristizzare” ed a “meccanizzare” ogni campo ed ogni situazione: dal teatro e quindi all’arte, alla natura, alla vita stessa» (Diz. Fut., p. 90b). A margine del foglio, in verticale, reclame del «Depero futurista», il libro imbullonato «Originalissimo - Illustratissimo - Coloratissimo».‎

‎Miletti, Vladimiro‎

‎Fughe nei secondi. Poesie sportive. Copertina di Marcello Mascherini‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Ottimo esemplare pregiato dalla dedica autografa dell’autore. Terza raccolta futurista dell’autore. Notevole layout interno, testo solo sulle pagine dispari, numeri di pagina collocati sulle pari (es. 8 / 9, 10 / 11 etc.). Bella copertina dell’artista triestino Mascherini. Cammarota, Futurismo, 326.3‎

‎Mauro, Francesco‎

‎L’Uomo e la macchina‎

‎Ottimo esemplare. Curioso pamphlet stampato a spese dell’autore, raccoglie il «discorso pronunziato alla Scuola di Coltura Cattolica in Vicenza, il 17 Dicembre 1933 [...]» corredato di apparato iconografico. Con uno stile a tratti visionario — che, come la modernissima grafica di copertina che ricorda Ivo Pannaggi, contraddice più che altro la lettera del testo — l’autore ammonisce dai pericoli diabolici insiti nel culto del progresso meccanico e industriale. Raro, un solo esemplare censito in Iccu (Nazionale di Firenze).‎

‎Balla, Giacomo‎

‎Il vestito antineutrale. Manifesto futurista [SECONDA EDIZIONE]‎

‎Seconda edizione, definitiva. Ottimo esemplare, molto fresco e pulito. La seconda edizione, da collocare dopo la manifestazione interventista di Roma di metà dicembre, inverte i disegni degli abiti tra prima e seconda pagina; in prima pagina la didascalia diventa: «Abito portato dal parolibero futurista Cangiullo nelle dimostrazioni dei Futuristi contro i professori tedescofili e neutralisti dell’Università di Roma (11-12 dicembre 1914)»; viene cassata la dicitura «Approvato dalla Direzione del Movimento Futurista e da tutti i Gruppi Futuristi Italiani» (p. [3] della prima tiratura). -- Il primo gesto editoriale futurista in chiara direzione interventista, dopo lo scoppio della guerra europea, è proprio il manifesto di Giacomo Balla, che era apparso in una prima versione francese datata 20 maggio 1914 dal titolo «Le vêtement masculin futuriste», e il cui rilancio in italiano è ora preparato in chiave interventista con una circospezione ben esemplificata dalle parole di Carlo Carrà a Giovanni Papini verso la fine di agosto: «Con Marinetti pensavamo da qualche giorno di lanciare un manifesto per spingere gli italiani alla guerra, ma essendovi una censura terribile non si sa come fare per dargli poi la diffusione che richiederebbe per riuscire efficace» (Il carteggio Carrà-Papini, Rovereto-Milano, 2001, p. 54 n. 58). «Rispetto al testo in francese, la versione italiana, antineutrale, e quindi esplicitamente politica, inserisce alcuni frasi evidenziate in neretto di contenuto politico, quasi mimetizzate nel lungo testo [...] Il manifesto chiarisce molto bene la tensione presente nel campo futurista, diviso tra il problema della censura e la necessità di rendere ogni riferimento politico il più esplicito ed effettivo possibile» (M.E. Versari, “Guerrapittura”, in C. De Maria, L’Italia nella Grande Guerra, Roma 2017, p. 105). Tonini, Manifesti del futurismo, n. 82.3‎

‎Castelli, Nanni Leone.‎

‎Tullio Murri. Profilo di un grande uomo di fede.‎

‎Rara edizione originale, appassionato e dettagliato profilo del Murri intellettuale scrittore, per mano dell’atipico futurista Castelli, fondatore dell’«Aristocrazia futurista». Cfr. Cammarota, Futurismo, 94.3; Diz. Fut., p. 241. Tullio Murri fu vittima e protagonista del noto “caso Murri”, uno dei primi casi di cronaca spettacolare e mediatica della storia italiana, e che lo vide condannato nel 1905 a trent’anni di carcere. Ottimo esemplare.‎

‎Ginna, Arnaldo [A. Ginanni Corradini]‎

‎Pittura dell’avvenire‎

‎Edizione originale. Ottimo esemplare, fresco e pulito, intatto anche alle ampie unghiature della copertina: particolarmente raro così. Raro e fondamentale saggio militante futurista, prefato dal fratello Corra e pregiato da un bel disegno dell’autore nel testo e da una notevolissima copertina realizzata in xilografia da Ginna stesso: «Il tratto ruvido dell’incisione su legno offre qui il senso di un’esplosione, mentre motivi analoghi resi nel tratto pulito del disegno a china, come sulle altre copertine della collana diretta dalla moglie Maria Ginanni, risultano meno efficaci. Il dotato illustratore fiorentino, a quanto ne sappiamo, non tornerà a cimentarsi con le sgorbie e i bulini, e la copertina del suo pamphlet rimane un felice unicum nella pur densa e sfaccetta ta produzione editoriale riconducibile al genio dei Ginanni-Corradini» (Coronelli, L'incisione nell'editoria futurista, in: Il segno dell'avanguardia, 2018, p. 89b). Cammarota, Futurismo, 237.6 e ripr. p. IV n. 7; Il segno dell’avanguardia (cat. Lucca 2018), n. 115‎

‎Saint-Point, Valentine de (xilografie di) - Le Bret, Henri‎

‎Essai sur Valentine de Saint-Point. (Notes sur une évolution). Gestes Métachoriques de V. de Saint-Point. Bois gravés de F. Cappatti‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Esemplare numero 144 di una tiratura 1-300 «sur Lafuma», pregiato da dedica autografa dell’autore Le Bret. Mancanza all’angolo di testa della prima carta (rimozione del destinatario della dedica), per il resto in ottime condizioni. Il saggio è impreziosito da dieci xilografie di gusto futurista della Saint-Point: un autoritratto e nove pose “metachoriche”. «Ancora nel 1913, presenta al Théatre des Champs-Elysées la Métachorie, genere di espressione corporale attraverso cui cerca di introdurre nel balletto i principi della rivoluzione estetica avvenuta in pittura. [...] L’idea [...] anticipa i principi enunciati da Marinetti nel suo manifesto sulla danza e ne prefigura gli esiti successivi. Nel 1917, il balletto Métachorie viene eseguito dall’autrice sulla scena del Metropolitan Opera House di New York, dopo aver fatto il giro in Europa» (Diz. Fut., p. 377a). «La complessità di questa danza pantomimica sperimentale è risolta iconograficamente nel 1923 grazie all’ausilio della xilografia: nel libretto di Henri Le Bret “Essai sur Valentine de Saint-Point” esce una suite di nove incisioni raffiguranti i “gestes métachoriques”; i legni sono lavorati direttamente da Saint-Point, che sigla “VSP”, e offrono spunti sicuramente futuristi nel tentativo di registrare insieme movimento e simbologia della danza “ideista”. La figurazione dei volumi del corpo tramite brevi tratti di punta fitti e sottili, usati poi in spirali e volute a rendere movimento ed energia, fa pensare ad alcuni momenti di Marchi e soprattutto a Spartaco di Ciolo: con la differenza, non banale, che qui l’artista inverte il segno negativo-positivo e usa i bianchi per i contorni, alla maniera delle “impressioni sulla lavagna”, come Bot amava chiamarle» (I futuristi e l’incisione, p. 93). Salaris, Pentagramma elettrico, pp. 122-124; Ead., Filippo Tommaso Marinetti (Firenze 1988), p. 121 nn. 154-161; I futuristi e l’incisione (2018), n. 118‎

‎Montanarella, Alessandro (xilografie di Amerigo Bargoli)‎

‎L’Hangar. Primo volume (1913-1918)‎

‎Rarissima prima edizione stampata su carta forte in 100 esemplari numerati a mano. CON DEDICA Esemplare nr. 79/100, con dedica autografa dell’autore. In ottime condizioni. Raccolta di poesie e prose pregiata da 16 straordinarie xilografie stampate in rosso a piena pagina di Amerigo Bartoli. L’opera rientra a buon diritto in una bibliografia estensiva di libri futuristi — oltre che per il titolo e le immagini di un Bartoli che dimostra di aver assimilato la lezione futurista — per il poemetto «La Macchina», dove l’automobile è celebrata come forza purificatrice: «Gli uomini sani sapranno scansarsi [...]. La tua opera è santa | se uccidi i malati | che han fatto del Mondo | uno Spedale». «Questa lirica fu pubblicata in un grande manifesto a muro, a Napoli, e prende le mosse da un’ordinanza prefettizia che imponeva alle automobili di procedere ridicolmente a passo d’uomo; ordinanza fatta in seguito all’investimento di un delegato di P.S., mentre fino ad allora, per altri casi, e forse più gravi, mai il Prefetto aveva pensato di provvedere, more solito» (dalla nota introduttiva dell’a.). Cammarota, Futurismo, 330.2 (con leggere differenze rispetto alla nostra copia); Jentsch, Libri d’artista, n. 38‎

‎Depero, Fortunato‎

‎So I Think. So I Paint. Ideologies of an italian self-made painter. Translated by Raffaella Lottieri‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare nella variante con illustrazione di copertina a colori (esiste anche con illustrazione di copertina in bianco e nero). Proveniente dalla collezione futurista di Giampiero Mughini. Testo inglese. Dedicatoria «My good-bye greeting to Mattioli of Milan and Bosso of Turin, and my arrival greeting to John B. Salterini of New-York». Dopo il «foreword» una striscia in carta colorata reca il messaggio «Hold On», invitando a scusare gli inevitabili “mistakes” e “misprints”. Imponente raccolta di scritti più o meno brevi, tra il teorico, tecnico e l’aneddotico, con ricca selezione iconografica. Giudizi sull’autore in fine. Cammarota, Futurismo, 169.17‎

‎Imperiali, Rodolfo‎

‎Il Triangolo della felicità‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Minimi difetti alla copertina, nel complesso ottimo esemplare pregiato da: bella dedica autografa dell’autore «Al vecchio amicone [...] per le sue parole irredentiste, offro come pegno amico il mio “[disegno di un triangolo]” || Rodolfo Imperiali XV»; “prière d’insérer” con recensione di Silvio Benco applicato alla prima carta bianca. Raccolta di racconti in stile umoristico-marinettiano (con il tema ‘affricano’ ne «La Venere nera»), ciascuno dei quali introdotto da una bella tavola a piena pagina in stile aeropittorico di Tristano Alberti. Imperiali, direttore del mensile «Italia Nova» e presidente dell’ONB triestina, era in stretto rapporto di collaborazione con l’animatore futurista Bruno G. Sanzin. Raro, solo tre copie censite in Iccu e assente dai repertori bibliografici.‎

‎Govoni, Corrado‎

‎Il flauto magico. Poesie‎

‎Prima edizione CON DEDICA Esemplare 217 di 500 numerati su carta vergé, in ottime condizioni, senza particolari difetti da segnalare. Dedica autografa dell’autore: «Al poeta Pasquale Ruocco con la più sincera stima[,] Corrado Govoni Roma, febbraio 1933». Conserva una cedola libraria.‎

‎Govoni, Corrado‎

‎Saluto a Mussolini di Corrado Govoni‎

‎Edizione originale. Esemplare 75 di 497 numerati, in più che buone condizioni (sfrangiature marginali alla brossura, piccola mancanza non deturpante alla testa del piatto anteriore, dorso leggermente abraso; piccole tracce di sporco all’ultima carta, altrimenti interno ottimo, privo di particolari difetti da segnalare) Rara placchetta tirata in complessivi 500 esemplari numerati a macchina, di cui i primi tre su carta diversa. Prima pubblicazione encomiastica di Govoni indirizzata al capo del fascismo, la suite del «Saluto a Mussolini» era apparsa in anteprima sul «Corriere padano» del 25 settembre 1931. Pochi mesi dopo, il poeta ne prepara due edizioni quasi contemporanee: una placchetta in formato grande legata a filo esterno, stampata dalla tipografia «Sapientia» di Roma, e questo libretto in poche copie numerate presso l’insegna «Al Tempo della Fortuna», un sodalizio editoriale «di alcune personalità» (p. [21]) animato principalmente da Girolamo Comi, che pubblica tra 1929 e 1935 diversi libri di poesia di autori quali Onofri e Moscardelli. Prima di riapparire in apertura del «Poema di Mussolini», stampato in soli cinquanta esemplari nel 1937, il «Saluto» fece tempo a essere ricompreso nella raccolta «Il Flauto magico», stampata sempre nel 1932 «Al Tempo della Fortuna», ma in novembre. Cammarota, Futurismo, 249.21; Iannaccone, Suppliche al Duce: documentazione inedita sui rapporti tra il poeta Corrado Govoni e Mussolini (Milano 2002)‎

‎Vann’Antò [Giovanni Antonio Di Giacomo]‎

‎Il fante alto da terra‎

‎Edizione originale. CON DEDICA Ottimo esemplare pregiato da bella dedica autografa dell’autore «A Fidia Gambetti - Viva la poesia! - (grazie per la sua poesia) | Milano 9-12-1950 | Vann’Antò (G.A. Di Giacomo)». Proveniente dalla collezione futurista di Giampiero Mughini. Molto raro. Raccolta di poesie composte nel 1915-18. Fu riproposto in edizione moderna da Vanni Scheiwiller nel 1975, per le cure di Edda Serra. Cammarota, Futurismo, 479.1‎

‎Bragaglia, Anton Giulio. [Brecht, Bertold. Weill, Kurt]. [Paladini (cop.)].‎

‎Bragaglia presenta. La veglia dei lestofanti. Commedia Jazz [Opera da tre soldi; Die Dreigroschenoper]‎

‎Edizione originale. Esemplare in ottime condizioni. Proveniente dalla collezione Giampiero Mughini. Rarissimo opuscolo promozionale dello spettacolo «La veglia dei lestofanti», interamente curato nel layout da Paladini, e impreziosito da otto notevolissimi disegni delle scene dell’architetto Antonio Valente. Prima messinscena italiana dell’«Opera da tre soldi [Die Dreigroschenoper]» di Brecht e Weill, nella traduzione di Alberto Spaini e Corrado Alvaro, musica di Adolfo Del Vecchio, scene di Valente, costumi di Anita Pittoni e naturalmente regia di Bragaglia. Bella fotografia del Bragaglia a piena pagina, foto e approfondimenti sulla prima donna Emilia Vidali, foto degli altri attori (Arturo Falconi, Camillo Pilotto, Lidia Simoneschi, Sara Guarnieri, Juliane Begagli, Hisa Harl e Adele Carlucci) e anche del maestro Del Vecchio. Una sola copia in Iccu (Padova), assente dai repertori consultati.‎

‎Dessy, Mario‎

‎Uno‎

‎Edizione originale, prima emissione. Più che buon esemplare, internamente molto fresco e pulito, con difetti perimetrali alla copertina (piccole mancanze ai bordi, brunitura, particolarmente al dorso). Prima apparizione del libro di Dessy, molto rara. Pubblicato nella collana diretta da Maria Ginanni, a quest’altezza cronologica non più pubblicata a Firenze ma dall’editore Facchi di Milano, è uno dei titoli più difficili da trovare di queste edizioni. Fu ristampato con data 1920 su carta più povera. Cammarota, Futurismo, 174.1‎

‎Dessy, Mario (su Mario Carli)‎

‎Mario Carli, la poesia, l’Italia‎

‎Prima edizione. Ottimo esemplare a fogli chiusi, fresco e pulito (appena fiorito il taglio superiore; traccia di sporco al bordo di pp. 24-25, lontano dal testo). Commemorazione di Mario Carli a otto anni dalla scomparsa, discorso tenuto al Teatro delle Arti di Roma il 21 gennaio 1943-XXI per l’inaugurazione del XXIV anno di vita de “Le stanze del Libro”. Si tratta di un profilo bio-bibliografico intriso di spirito di regime. Cammarota. Futurismo, n. 174.9‎

‎Cangiullo, Francesco‎

‎La “maddalena” del “Caffè Fortunio”. Pittoriche e pittoresche avventure galanti parigine. Con prefazione dell’Autore. [In cop.): Amori Parigini. La “maddalena” del “Caffè Fortunio”].‎

‎Proveniente dalla collezione Giampiero Mughini. Prima edizione nella seconda emissione ottenuta tramite ricopertinatura. Molto rara. raccoglie quattro racconti d’ambientazione parigina e “Chi apre chiuda - scenetta da rez-de-schaussèe parigino”. Cfr. Cammarota. Futurismo, 76.12. Esemplare che conserva il solo piatto anteriore della copertina originale, applicato su brossura posticcia. Ottimo internamente.‎

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