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‎Masciullo Pietro‎

‎Road to nowhere. Il cinema contemporaneo come laboratorio autoriflessivo‎

‎ill., br.‎

‎Lipani Domenico Giuseppe‎

‎Devota magnificenza. Lo spettacolo sacro a Ferrara nel XV secolo (1428-1505)‎

‎ill., br.‎

‎Facchini Monica‎

‎Spettacolo della morte e «tecniche del cordoglio» nel cinema degli anni Sessanta. Con un saggio su «La grande bellezza» di Paolo Sorrentino‎

‎br. Nel 1949 Bazin affermava senza esitazione che rappresentare la morte sullo schermo costituiva un'oscenità metafisica, una profanazione del "solo nostro bene temporalmente inalienabile". Tuttavia tale rappresentazione "del momento unico per eccellenza" della vita umana si fa oscenità indispensabile in certo cinema italiano, per diventare il veicolo di un messaggio di denuncia verso una società in cui insieme alla sacralità della morte è stata strappata via anche la sacralità della vita. Attraverso l'analisi del cinema di Pasolini, Rosi, Pontecorvo e Sorrentino il presente volume intende mostrare come lo "spettacolo" della morte diventi di volta in volta lo strumento privilegiato attraverso cui "spectare" le realtà sociali e umane ai margini della società del progresso, indagare le relazioni di potere tra i gruppi sociali e rimuovere la maschera di finte certezze e ostentata felicità in una società fatta di luci e frastuono.‎

‎Ugenti Elio‎

‎Abbas Kiarostami. Le forme dell'immagine‎

‎br. Una volta Jean-Luc Godard disse che il cinema comincia con Griffith e finisce con Kiarostami. Questo libro, dedicato all'opera del regista iraniano, si propone di fornire alcuni percorsi d'analisi dei suoi film e delle sue videoinstallazioni, evidenziando anche alcuni tratti essenziali della sua produzione fotografica. L'intento principale è quello di far risaltare la portata intermediale dell'opera di questo autore e la complessità del discorso sulla visualità che a essa soggiace.Le traiettorie proposte all'interno del libro strutturano un'indagine di tipo non lineare (sul piano cronologico) e individuano alcuni snodi fondamentali nel percorso artistico di Kiarostami, selezionando alcune delle sue opere e tornando più volte su di esse per interrogarle alla luce di prospettive d'analisi differenti. Questo metodo consente di far emergere la forte coerenza interna che caratterizza la produzione del regista - che si dipana lungo un arco di oltre quarant'anni - e, contemporaneamente, di portare alla luce l'esigenza di una continua reinvenzione formale che investe tanto lo stile quanto le modalità d'esposizione delle opere.Dai film per la sala, alle videoinstallazioni, alle fotografie, fino a una non convenzionale forma di interazione tra video e teatro: le forme dell'immagine kiarostamiana si modificano e interferiscono tra loro per dar vita a un percorso autoriale eterogeneo ma straordinariamente coerente.‎

‎Petruzziello Mauro‎

‎«Perché di te farò un canto». Pratiche ed estetiche della vocalità nel teatro di Jerzy Grotowski, Living Theatre e Peter Brook‎

‎br.‎

‎Hurrà Juventus. Un anno in biancoenero. Annuario ufficiale 2016‎

‎ill., ril.‎

‎Ciriello Marco‎

‎Il catenaccio mi sta antipatico‎

‎ill., br. "Il catenaccio mi sta antipatico" è una storia unica che collega il calcio del continente sudamericano - e i suoi protagonisti - a quello europeo, dai campi della Ligue 1 alla spiaggia di Cesenatico. Il risultato è un libro molteplice: un romanzo epistolare, che racconta anche le parti salienti della vita di Marcelo Bielsa; un saggio sul suo pensiero; un chiaro omaggio ai giochi letterari di Julio Cortázar e alla rubrica che Luciano Bianciardi teneva sul Guerin Sportivo. Si parla di calcio, e non solo: infatti, in un'immaginaria rubrica che Bielsa tiene su L'Équipe, riceve lettere da politici, attori, scrittori, artisti e anche calciatori.‎

‎I 400 calci. Manuale di cinema da combattimento‎

‎ill., br. "Il meglio - più inediti - de "I 400 Calci", la nota rivista online dedicata al cinema da combattimento che ha cambiato il linguaggio della critica restituendo importanza a generi di film considerati marginali come l'action e l'horror (e non solo), unendo una preparazione ineccepibile a un umorismo e un'autoironia inediti per il settore e creando finalmente un posto in cui Arnold Schwarzenegger è più importante di Marlon Brando per la storia del cinema. Il Manuale del Cinema da Combattimento contiene una selezione dei migliori articoli tratti dal sito i400calci.com, che spaziano da Rambo a Mad Max: Fury Road passando per Omicidio a luci rosse e Quella casa nel bosco, più alcune recensioni inedite di classici richiestissimi come L'esorcista o Grosso guaio a Chinatown. Il tutto è corredato da una copertina di Marcello Crescenzi, illustrazioni di David Genchi, una prefazione scritta da Roy Menarini e una disegnata da Leo Ortolani."‎

‎Hurrà Juventus. Un anno in bianconero. Annuario ufficiale 2017‎

‎ill., ril. Una pubblicazione che racconta, con approfondimenti e interviste realizzate da firme d'eccezione, lo storico anno solare del sesto scudetto consecutivo. Un libro di 156 pagine che ferma in una pubblicazione i momenti, le opinioni e i traguardi più importanti di quest'ultimo, memorabile anno. Un viaggio tra i momenti più significativi del 2017, con le partite più belle e i traguardi più importanti, interviste ai calciatori e al team, ma anche numeri ed insight esclusivi, traguardi e obiettivi della società, dentro e fuori dal campo.‎

‎Grueso Natalio‎

‎Woody Allen. L'ultimo genio‎

‎br. 'Il cervello è il mio secondo organo preferito': così afferma Woody Allen in uno dei suoi celebri aforismi. Del resto, la parola più usata dalle decine di persone intervistate per la stesura di questo libro, alle quali è stato chiesto di definire uno tra i più amati cineasti del mondo, è stata 'genio'. Gente che ha lavorato con lui o ha avuto l'opportunità di conoscerlo molto da vicino, persone che parlano con cognizione di causa, anche se ovviamente Allen non è d'accordo: 'lo un genio? Allora cosa sono Shakespeare, Mozart o Einstein? No, no, sono solo un comico di Brooklyn che nella vita ha avuto molta fortuna'. Natalio Grueso racconta della gentilezza e grande umiltà del maestro, che, superati gli ottant'anni, non smette di dedicarsi a ciò che più ama - il cinema, la scrittura e il jazz - e rifugge i red carpet, considerando i premi oggetti fatti per 'prendere polvere'. Un grande genio comico che ha debuttato come ghostwriter e come cabarettista prima di diventare il riferimento della cinematografia del ventesimo e ventunesimo secolo, senza dimenticare le sue origini e i grandi maestri che lo hanno forgiato quando si infilava nei vecchi cinema della sua giovinezza per ammirare i capolavori di Bergman e del neorealismo. Ne nasce un ritratto assolutamente inedito, intimo, sulla sua carriera, le sue fobie, i suoi hobby - tra cui una poco conosciuta passione per la magia - e sul suo modo di lavorare e concepire la vita.‎

‎Novielli M. R. (cur.); De Angelis E. (cur.)‎

‎J-Movie. Il cinema giapponese dal 2005 al 2015‎

‎ill., br. "J-Movie. Il cinema giapponese dal 2005 al 2015" è un progetto innovativo e trasversale. Innovativo perché la proposta di dedicare un volume al più recente cinema nipponico ha trovato gradualmente consenso attraverso un rapido passaparola tramite un social network, riunendo così 24 autori a cui è stata affidata anche la scelta dei rispettivi titoli nel progetto complessivo. Trasversale perché presenta in tal modo differenti approcci, in particolare di quanti con il cinema dell'arcipelago ci lavorano, lo studiano o semplicemente vi si avvicinano per passione. Il risultato è un volume vario per temi e "visioni", uno strumento utile per chiunque desideri recuperare le nuove tendenze o le pellicole di maggior interesse del più recente panorama produttivo giapponese, attraverso analisi dettagliate e preziosi rimandi a generi e autori, in una rosa di titoli qui presentati cronologicamente. Infine, questo libro unisce quattro fondamentali macro aree filmiche, ovvero fiction, animazione, documentario e video-arte, offrendo così una panoramica tout court di quella che si rivela nella sua storia una della cinematografie più ricche della scena internazionale.‎

‎Cuzzola Paolo Fortunato‎

‎Giustizia sportiva nazionale ed internazionale‎

‎br. L'opera offre una descrizione analitica sulla in materia di arbitrato e conciliazione nello sport, fornendo all'operatore del diritto e ai cultori della materia, una disamina completa degli istituti.‎

‎Scianna Ferdinando; Tornatore Giuseppe‎

‎Baaria Bagheria. Dialogo sulla memoria, il cinema, la fotografia‎

‎ill., br. "Giuseppe Tornatore è di Bagheria, io pure. Adesso ha fatto il film Baaria, io ho fatto un libro qualche anno fa, "Quelli di Bagheria" di fotografie e testi, una specie di romanzo della memoria. Voglio scrivere qualcosa su questa faccenda, mi sono detto. Un testo che abbia a che fare con il doppio problema che credo incroci il suo e il mio essere quel che siamo, quel che facciamo: il problema della memoria, dei linguaggi coi quali abbiamo a che fare nell'affrontare e narrare la nostra memoria. Da tutto questo nasce questo libro di due baarioti." Ferdinando Scianna‎

‎Ferilli Sabrina; Mammì Alessandra‎

‎Io e Roma. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Se per Italo Calvino "le città, come i sogni, sono costruite di desideri e paure", Sabrina Ferilli ci regala il racconto dei suoi desideri e delle sue paure. Ma soprattutto, apre le porte di quello strano sogno che è vivere in un luogo come Roma. Molto più che una città: un'appartenenza.‎

‎Lucignano Lello‎

‎Permette? Decio Cavallo. Alla scoperta degli attori «senza nome» che hanno fatto grande Totò‎

‎br. Questo volume vuole essere un omaggio a quegli attori, poco più che comparse, che hanno -anche- con una sola battuta lasciato una icona indelebile nel panorama del pianeta Totò. Che fine ha fatto Cuncettella di: "Un turco napoletano" o piuttosto Peppinello di: "Miseria e nobiltà"? Ed il vigile milanese di: "Totò, Peppino e la Malafemmina" sarà ancora vivo? Queste ed altre curiosità, oltre foto, didascalie e battute estrapolate dell'immenso repertorio del Principe De Curtis potrete trovare in questo volume.‎

‎Worth Yvonne‎

‎Pilates‎

‎ill., br. La tecnica Pilates è una forma di esercizio fisico che combina il fitness con lo yoga. È un metodo basato su esercizio, posizioni, respirazione, allo scopo di rafforzare i muscoli, sciogliere le articolazioni, migliorare gli allineamenti ossei e l'equilibrio generale del corpo. Il volume si divide in varie sezioni: principi del metodo Pilates; preparazione; riscaldamento; esercizi in piedi; esercizi distesi; esercizi sulle ginocchia; programmi di allenamento e informazioni generali.‎

‎Goodyear Simon; Hitchens Marcus‎

‎Centravanti Europeo. La storia di Gerry Hitchens‎

‎ill., br.‎

‎Fontanelli Carlo; Colombo Diego‎

‎Pro Sesto. 100 anni insieme. Con Breda, Falck e Marelli, storie di calcio aziendale‎

‎ill., ril.‎

‎Fontanelli Carlo; Bottazzini Giovanni‎

‎Il calcio a Pavia. 1911-2011 un secolo di emozioni‎

‎ill., ril.‎

‎Fontanelli Carlo; Bonavita Girolamo‎

‎Regine di provincia (1967-2016). Le 50 edizioni della Coppa Italia dilettanti‎

‎ill., ril.‎

‎Grilli Michele‎

‎90 anni da Leoncelli. 1927-2017 il calcio a Jesi‎

‎ill.‎

‎Wutscher Rudolf‎

‎Vie normali delle Dolomiti. Tra Brenta, Dolomiti di Sesto, Fanes e Schiara‎

‎brossura La guida descrive 30 tra le più belle Vie Normali delle Dolomiti. Ogni itinerario è corredato di dati tecnici, di una fotografia aerea con il percorso tracciato sulla stessa e di una tabella riassuntiva, con indicazioni relative alle caratteristiche della via, ai dislivelli e ai gradi di difficoltà da superare. In questo libro viene inoltre descritta la grande varietà della regione dolomitica, in cui lussureggianti prati alpini in dolce pendenza arrivano a lambire brulli ghiaioni e pareti verticali, sopra molte delle quali ancora s'estende il regno delle nevi perenni. Le ascensioni proposte vanno dai facili sentieri percorribili a piedi fino a una difficoltà di III grado. Il libro è integrato da importanti tratti delle Alte Vie delle Dolomiti, con spiegazione descrizione e illustrazione delle singole tappe. I gruppi descritti dall'autore sono: Catinaccio-Sella-Sassolungo, Marmolada-Pale di San Martino, Puez-Odle, Dolomiti di Sesto e Bellunesi, Fanes-Tofane-Schiara, Brenta. Molto originale e utile appare l'offerta, in coda al libro, di buoni sconto per 400 euro da fruire nelle zone descritte e comprendono sconti in rifugi, alberghi e impianti a fune.‎

‎Ciaspolando in Alto Adige. 59 itinerari‎

‎brossura‎

‎Marchel Maurizio‎

‎Cime solitarie in Alto Adige. Vol. 1: 60 itinerari insoliti dalla Val Venosta all'Alta Val d'Isarco‎

‎ill., br. Questa guida presenta ed illustra 60 ascensioni in vetta nello spettacolare ambiente alpino dell'Alto Adige occidentale. Particolarità di quest'obera sono le "cime solitarie", ovvero la ricerca di percorsi e montagne poco frewquentate, lontane il piú possibile dall'escursionismo di massa. Tutti gli itinerari sono corredati di un'accurata descrizione del percorso. Tutte le salite qui descritte, considerati inotevoli dislivelli, gli ambienti impervi attraversati, la frequente mancanza di sentieri e l'isolamento spesso accentuato, pur non essendo mai troppo difficoltose sono comunque consigliate solo agli escursionisti piú esperti!‎

‎Martinelli Angela; Martinelli Maddalena‎

‎A spasso col bebè nel Trentino. Escursioni con il passeggino per tutta la famiglia‎

‎brossura‎

‎Colovini Leo‎

‎I giochi nel cassetto. Guida teorica per aspiranti autori di giochi‎

‎brossura‎

‎Bergman Ingmar; Rosen Maria von‎

‎Tre diari‎

‎br. Ultimo libro scritto da Ingmar Bergman, è un diario sulla malattia dell'amatissima prima moglie Ingrid von Rosen, in cui alla sua voce si alternano quelle di quest'ultima e della figlia Maria. Un inedito testamento spirituale del regista che permette di esplorare una parte nuova della sua vita, che accosta alla passione sempre presente nei confronti del teatro il lato più compassionevole dell'amore e degli affetti. I diari non sono separati: sotto la data si trovano gli appunti di Ingrid, di Bergman e della figlia. A parte rare eccezioni, ogni giorno tutti e tre hanno scritto qualcosa sul diario (gli ultimi appunti di Ingrid risalgono al 6 maggio 1995). Il libro si apre con due brevi premesse di Ingmar e Maria. Ingmar riassume in poche righe la storia della sua relazione con Ingrid, dal primo incontro (1957) al matrimonio (11 novembre 1970). Maria narra della sua infanzia, della scuola e del momento chiave in cui, all'età di 22 anni, le è stato rivelato di essere figlia di Ingmar (è nata nel 1959, quando entrambi i genitori erano sposati con altri). Si precisa che i diari non sono stati corretti o alterati, e che sono stati scritti per non essere letti da altri, se non da chi li ha tenuti.‎

‎Bergman Ingmar‎

‎Il settimo sigillo‎

‎br. Sulle rive di un inquieto mare incolore, il Cavaliere gioca a scacchi con la Morte. L'ha incontrata al ritorno dalla Crociata in Terra Santa, dove aveva creduto di poter trovare uno scopo alla sua vita nell'azione eroica al servizio di Dio. È tornato amaro e disilluso, con il cuore vuoto, tormentato dalle stesse domande con cui era partito. Per questo ha chiesto una dilazione, sfidando la Morte a una partita che sa di perdere, ma che gli lascerà forse ancora un'occasione per compiere almeno un'unica azione che abbia un senso. I vari personaggi, il Cavaliere, il quasi falstaffiano scudiero Jons, Fattore Skatt, il fabbro Plog e la moglie Lisa, il farabutto Rayal, la Strega-bambina condannata al rogo, vanno incontro al loro destino sullo sfondo dell'eterno scontro tra luce e tenebre, bene e male. Soli superstiti Mia e Jof, la felice coppia di giocolieri che incarna quell'amore, quella semplicità delle piccole cose, quel frammento di serenità che il Cavaliere riesce a sottrarre alla Morte. Scrivendo una sceneggiatura, dice Bergman, si vorrebbe avere a che fare, invece che con le parole, con qualcosa che somigli a una partitura musicale e conservi il ritmo, il tono, ogni minima sfumatura di quelle visioni che sono la vera sostanza da cui nascono i film. Ed è proprio la resistenza delle parole a tradursi in immagini che rende la sceneggiatura del "Settimo Sigillo" indipendente dalla realizzazione scenica, restituendoci quella parte delle visioni che il cinema non può dare: i profumi, gli odori, i sapori, o la malinconia del sole "che rotola sul mare nebbioso come un pesce gonfio d'acqua".‎

‎Lombardo Cesare‎

‎Sulle alte vie del Tor des Géants. Viaggio al confine tra sogno e realtà‎

‎ill., br. Il fascino del Tor des Géants consiste nella consapevolezza di non avere la forza per ripeterlo. Il ricordo del Tor traccia, da un lato, i limiti delle proprie debolezze, rimarca, dall'altro, l'eccezionalità di quanto compiuto. Il Tor des Géants (Giro dei Giganti in lingua patois) è la gara di corsa in montagna più dura del mondo: 330 chilometri lungo le due Alte Vie della Valle d'Aosta, con un dislivello positivo di 24.000 metri, da percorrersi nel tempo limite di 150 ore. Giganti sono le montagne, ma forse anche coloro che decidono di lanciarsi in una sfida tanto affascinante, quanto temeraria. Ma qual è la vera sfida? Vincere il Tor giungendo al traguardo di Courmayeur, o realizzare il proprio sogno di avventura, vissuto da persona assolutamente normale? "Il diario di viaggio scritto da Cesare Lombardo - dice in prefazione Filippo Grimaldi - è una storia dove lo sport è indissolubilmente figlio dell'empatia fra le persone e della loro condivisione di valori autentici". Questo libro vuole celebrare non un'impresa sportiva, ma un'irripetibile esperienza anche interiore, vissuta tra il silenzio delle montagne e la rassicurante voce dell'amicizia.‎

‎Borin F. (cur.)‎

‎The Kubrick after. Influssi e contaminazioni sul cinema contemporaneo‎

‎ill.‎

‎Trezzini L. (cur.)‎

‎Il patrimonio teatrale come bene culturale. Convegno di studi di Parma, 24-25 aprile 1990‎

‎brossura‎

‎Magny Joël‎

‎Il punto di vista. Dalla visione del regista allo sguardo dello spettatore‎

‎ill., br. Nel momento in cui un regista, o un semplice "operatore", decide di collocare la sua cinepresa in un punto preciso, adotta necessariamente un 'punto di vista' rispetto a ciò che osserva. Chiamiamo questo il 'punto di vista qualsiasi', o il 'punto di visione'. Se però si interroga su ciò che vuole mostrare, e soprattutto su come vuole mostrarlo, è condotto a compiere delle scelte che concretizzano una 'visione' nel pieno significato della parola, un modo di osservare il mondo. Ciò risulta evidente in numerosi classici del cinema, da Quarto potere (1941) di Orson Welles a Ohayò (1959) di Yasijiro Ozu, di cui il punto vista rappresenta proprio il soggetto.‎

‎Breschand Jean‎

‎Il documentario. L'altra faccia del cinema‎

‎ill., br. Finzione e documentario sono due direttrici di una stessa arte, i cui confini si fanno sempre più sottili e permeabili. La frontiera tra il cinema documentario e il reportage, invece, tende a definirsi in modo via via più netto. La cattura delle immagini, la "diretta", così come le attua la televisione, si allontanano sempre più dall'arte della regia, la sola in grado di restituire la ricchezza e la complessità del reale. Jean Breschand poggia la propria analisi su film e cineasti: dai pionieri, i Lumière, attraverso Flaherty, Vertov, Vigo, a Jean Rouch e Joris lvens, per continuare con Abbas Kiarostami, Alain Cavalier, Chantal Akerman; da film-chiave all'opera fondamentale di Chris Marker e di cineasti contemporanei.‎

‎Giacovelli Enrico‎

‎Breve storia del cinema comico in Italia‎

‎br. Il libro è una ricostruzione di un genere di grande fortuna nel nostro Paese, dagli ultimi anni dell'Ottocento alla grande stagione della commedia all'italiana, fino al "Caimano" di Nanni Moretti. Ogni capitolo è chiuso da un box che riepiloga, anno per anno, i principali avvenimenti della politica, della cultura, della società. Attraverso la storia del cinema comico è infatti possibile ripercorrere 100 anni di storia italiana.‎

‎Ballo Francesco‎

‎John Ford. Sfida infernale‎

‎ill., br. Attraverso la fantasia cinematografica di John Ford rivive l'epica sfida all'OK Corral. Come in un diario leggendario si dipanano gli incontri tra personaggi quotidiani e miti ormai divenuti patrimonio comune. Il ritmo da sinfonia costruito dal regista in "Sfida infernale" rende sublime una vita da ultima frontiera, ancora disperata e violenta. Il testo di Francesco Ballo indaga i modi e i metodi della messa in scena fordiana, il suo montaggio classico, la direzione degli attori: elementi che rendono "Sfida infernale" un capitolo unico nella filmografia di Ford e in quella del cinema in generale.‎

‎Morsiani Alberto‎

‎John Ford. Sentieri selvaggi. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Attraverso il personaggio di Ethan Edwards - un soldato sudista che rientra a casa dopo la dolorosa esperienza della Guerra Civile - John Ford narra la storia dell'"eroe americano", coraggioso, solitario e intransigente. Ford realizza un western complesso, a suo modo misterioso, in un ambiente che ricorda la tragedia antica e in cui risuonano i mille significati del mito del West e insieme gli archetipi culturali americani: il rapporto tra le legge e l'etica, la necessità della violenza, la libertà dell'individuo sacrificata alle esigenze della collettività, il confronto tra l'adolescenza e l'età adulta, il viaggio e la scoperta dell'altro, il rapporto con una natura aperta e selvaggia.‎

‎Kracauer Siegfried; Quaresima L. (cur.)‎

‎Da Caligari a Hitler. Una storia psicologica del cinema tedesco. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Uno dei "classici" della storiografia cinematografica, un fondamentale testo di riferimento per la conoscenza dell'evoluzione del cinema tedesco tra le due guerre, uno dei modelli più avanzati sul piano internazionale, in competizione (ma anche in una posizione di continuo interscambio) con quello hollywoodiano. Al contempo è un magistrale contributo teorico, la cui ricchezza metodologica non è stata ancora compiutamente colta e sviluppata. È un saggio di sociologia del cinema, impostato sulla stretta connessione tra film weimariano e situazione del ceto medio tedesco, che finirà col diventare determinante base sociale del regime hitleriano. Propone un'applicazione al cinema della teoria psicanalitica. Ma è anche una lettura del film in chiave fenomenologica, ispirata al pensiero di Simmel. Ed è un saggio di iconografia, ancorato ai più originali fondamenti del metodo di Panofsky. Il libro, pubblicato in Italia nel 1954, viene riproposto in un'edizione interamente rivista, arricchita di un'antologia di recensioni (dedicate ad alcune delle opere più celebri del cinema tedesco) pubblicate dall'autore negli anni '20 e '30.‎

‎Duncan Paul‎

‎Tutti i film di Alfred Hitchcock‎

‎br. Una scheda analitica - e molto cinefila nel suo spirito classificatorio - per ogni film di Alfred Hitchcock, da "The Pleasure Graden" (1925) a "Complotto di famiglia" (1976), con tutte le voci più importanti, dal cast al plot, dai dati filmografici completi ai temi ricorrenti, dalle soluzioni visive e sonore più geniali alle "invisibili" apparizioni del regista, fino al tradizionale "MacGuffin", senza dimenticare tantissime curiosità e divertenti aneddoti.‎

‎Tomasi Dario‎

‎Il cerchio e la spada. Lettura de «I sette samurai» di Kurosawa Akira. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Nel Giappone del '500 sconvolto dalle guerre civili, Kurosawa ambienta una storia di solidarietà tra uomini, al di là delle barriere sociali: un inno intenso alla solidarietà e all'amicizia. Le riprese del film si protrassero molto più del previsto e il budget crebbe a dismisura. I produttori fecero buon viso a cattivo gioco, ma prepararono la vendetta. La versione integrae del film è distributia nel 1954 solo nelle maggiori città giapponesi, mentre nelle seconde e terze visioni passa una copia ridotta e una versione di 160 minuti viene preparata per l'esportazione. Le copie che circolano in quegli anni non danno così che una pallida idea di quello che era il film nella sua versione originale. In Occidente dovremo aspettare gli anni '80 perché l'edizione integrale si possa finalmente vedere. Eppure non vi sono dubbi che quest'opera sia una delle testimonianze più affascinanti della storia dei rapporti fra l'arte occidentale e quella orientale nel corso del XX secolo, oltre che, naturalmente, un film di eccezionale complessità e bellezza.‎

‎Bisoni Claudio‎

‎Elio Petri. Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto‎

‎ill., br. Accolto da un grande successo al momento della sua uscita nelle sale, "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto" (Grand Prix Speciale della Giuria al 23° Festival di Cannes e premio Oscar come miglior film straniero nel 1971) è considerato uno dei capisaldi del cinema politico. Il linguaggio cinematografico classico, l'eccellenza tecnica della realizzazione e il robusto piglio narrativo sono al servizio di una storia che racconta l'impunibilità del Potere. Un Potere che ha il volto di Gian Maria Volonté, in una delle sue più celebri interpretazioni. In questo libro Claudio Bisoni analizza le tecniche di messa in scena, le scelte di montaggio, l'uso particolare del décor, la costruzione della maschera di Volonté e si sofferma sui rapporti che il film intrattiene con la commedia all'italiana e con la produzione hollywoodiana. Il profilo che emerge è quello di un'opera che riflette sul ruolo perverso dell'autorità nella nostra società, e che, interrogandosi sul nesso eros/politica, contribuisce a tracciare alcune delle coordinate lungo le quali continueranno a muoversi, nell'arco di un decennio, il cinema italiano e la cultura cinematografica.‎

‎Dalla Gassa Marco‎

‎Kurosawa Akira. Rashomon‎

‎ill., br. "È stato il primo film giapponese distribuito in Occidente, il primo a vincere il Leone d'Oro, il primo a...": inizia spesso così il discorso su Rashomon. un'opera da tutti riconosciuta come un capolavoro della cinematografia giapponese, idealizzata dal pubblico, in molti casi equivocata dalla critica, citata e copiata da altri film e poi da fumetti, videogiochi, serial TV e pièce teatrali. Questo volume "spoglia" la pellicola da ogni forma di esegesi troppo influenzata dalla sua "aura" e dipendente dal dovere dell'interpretazione giusta, ridando valore al quadro congiunturale e agli interventi dei soggetti che hanno concorso alla sua genesi. Inoltre, giacché la pellicola di Kurosawa parla pur sempre di un delitto irrisolto, Dalla Gassa esplora a fondo l'ambiguità all'origine dell'enigma, esaminando quegli espedienti formali e narrativi che slegano l'attività percettiva dello spettatore dalla sua attitudine ermeneutica e fanno di Rashomon un testo aperto a una pluralità quasi infinita di interpretazioni. Conducendo sul testo filmico un'analisi puntuale, filologicamente minuziosa e fondata sullo studio delle sue origini letterarie e delle circostanze economico-sociali in cui è nato, questo saggio fornisce al lettore una guida suggestiva al mistero rashomoniano.‎

‎Scialpinismo e ciaspole sulle Alpi occidentali‎

‎ill., br. "Meridiani Montagne", la rivista monografica bimestrale di montagna e di cultura alpina, accompagna i lettori nell'esplorazione delle cime più importanti dell'arco alpino con passione e senza tralasciarne il percorso storico e antropologico. "Meridiani Montagne" presenta la meta affrontandone tutti gli aspetti: l'alpinismo, l'escursionismo, la storia, il cinema, la cucina, i libri... Ogni monografia è corredata da una cartina inedita con tutti i percorsi, i rifugi e le informazioni utili all'escursionista.‎

‎Marinai Eva‎

‎Il comico nel teatro delle origini‎

‎ill., br.‎

‎Bosisio Paolo; Soresi Giovanni‎

‎Giorgio Strehler. Autobiografia per immagini‎

‎ill., br. Fotografie che "fermano attimi" e didascalie dalla grande forza evocatrice per ripercorrere l'arte e la vita di Giorgio Strehler, regista di inarrivabile genio, cui molto deve la storia del nostro teatro.‎

‎Arcuri F. (cur.); Godino I. (cur.)‎

‎Prospettiva. Materiali intorno alla rappresentazione della realtà in età contemporanea‎

‎br.‎

‎Gobbi L. (cur.); Zanetti F. (cur.)‎

‎Teatri «re-esistenti». Confronti su teatro e cittadinanze‎

‎br. Il volume affronta l'affascinante tema delle connessioni tra teatro e cittadinanza, valorizzandone la dimensione educativa. La riflessione che ne scaturisce è quanto mai necessaria oggi ai mondi dell'educazione chiamati ad elaborare e costruire nuovi saperi e competenze all'altezza di una complessità politica, sociale, culturale e umana che presenta sempre forti ambivalenze e non solo opportunità. Il teatro diventa necessario all'educazione proprio per la sua capacità di realizzare una sintesi dei saperi, superando frammentazioni, oltrepassando i confini delle discipline in modo da ricomporre in modo dialogico, problematizzante, attraverso un linguaggio che ricongiunge mente e corpo, l'aspetto cognitivo con quello emotivo. La connessione tra teatro e cittadinanza si rinforza anche nel riconoscimento della dimensione della memoria e della denuncia, del disvelamento di realtà scomode e dimenticate: si apre la possibilità di guardare il mondo con occhi diversi, di immaginare e costruire nuove cittadinanze, di comunicare le nostre rispettive narrazioni di mondi alternativi possibili. Il volume accoglie contributi di registi, attori e docenti universitari.‎

‎Cassanelli Fabrizio; Castiglia Guido‎

‎Il teatro del fare. Il teatro come welfare edicativo. Una plausibile didattica della comicità. Appunti e idee per la formazione teatrale nella scuola‎

‎br. Il nostro lavoro a diretto contatto con l'infanzia e l'adolescenza ci ha persuaso a raccontare "la comicità" sotto un profilo più immediato, ritenendo necessario spiegare ai ragazzi il "perché ridono", allo scopo di fornire un ulteriore strumento alla capacità di scelta e di critica.‎

‎Bottiroli Silvia; Gandolfi Roberta‎

‎Un teatro attraversato dal mondo. Il Théâtre du Soleil oggi‎

‎br. Ariane Mnouchkine e il Théâtre du Soleil stanno traghettando nel nuovo secolo l'arte, la cultura, la pedagogia e le prassi creative dei teatri d'ensemble del secondo Novecento, e con le loro tournée, cui assistono centinaia di migliaia di spettatori in tutto il mondo, realizzano su vasta scala il sogno di lunga durata di un teatro d'arte e popolare. Nelle loro creazioni sceniche e nelle loro modalità di lavoro e di vita si lasciano attraversare e abitare dalle questioni scottanti della contemporaneità: l'epopea degli esodi e delle migrazioni transnazionali, la vulnerabilità delle nostre esistenze nell'Europa di oggi, la riproposta del pensiero utopico come risorsa collettiva per il nostro presente. Questo libro presenta e discute, anche con un ricco apparato di immagini, gli straordinari spettacoli creati nell'ultimo decennio ("Le Dernier Caravansérail", "Les Éphémères", "Les Naufragés du Fol Espoir"), e indaga i peculiari processi creativi, l'etica, l'estetica e la politica espressi dalla compagnia.‎

‎Cipolla A. (cur.)‎

‎Le note dei sogni. I compositori del Teatro dei Piccoli di Vittorio Podrecca‎

‎ril. Il Teatro dei Piccoli di Vittorio Podrecca è il più eclettico teatro d'arte del Novecento tra musica e marionette, e rappresenta l'impresa teatrale italiana più longeva e conosciuta all'estero, dato che in cinquant'anni circa di attività realizzerà oltre trentacinquemila repliche nei maggiori teatri di Europa e delle Americhe. Fondato da Podrecca nel 1914, il Teatro dei Piccoli può essere considerato, dal punto di vista della ricerca estetica, il corrispettivo italiano dei Balletti Russi di Diaghilew, e rappresenta un'autentica rivoluzione per quanto concerne l'allestimento scenico, dato che vi collaborarono scenografi come Prampolini, Pompei, Angoletta, Cambellotti. Fine musicologo, Podrecca poté contare su collaborazioni eccellenti, allestendo non solo i celebri "Balli Plastici" di Fortunato Depero (musiche di Casella, Bartok, Malipiero), ma anche "La bella dormiente" di Ottorino Respighi, e opere di Cui, Ferrari Trecate, Lualdi, Luizzi, Carabella, Massarani. Inoltre Podrecca fu il primo a recuperare certo repertorio lirico dimenticato del Settecento e dell'Ottocento, a misurarsi con le "Visioni sinfoniche" (Debussy, Ravel, De Falla, Satie) e a mettere in scena il Jazz.‎

‎Gualdoni Chiara; Bionda Nicola‎

‎La semplice grandezza. Guilia Lazzarini tra televisione, cinema e teatro‎

‎ril. Attraverso i testi, le parole e le testimonianze di chi ha condiviso con lei il lavoro e la vita, viene tracciato il ritratto di Giulia Lazzarini, una delle interpreti più significative del teatro, del cinema e della televisione in Italia. Le parole chiave della sua carriera e i suoi ruoli più famosi, spunto per una riflessione sulle stagioni più importanti del teatro italiano e sul periodo d'oro della televisione, ci danno l'opportunità di conoscere da vicino un'attrice smisuratamente generosa, intensa, coinvolgente e capace di generare immagini destinate a rimanere scolpite nell'immaginario collettivo. Completano il volume scritti e testimonianze di Luca Ronconi, Paolo e Vittorio Taviani, Valentina Cortese, Maurizio Nichetti, Moni Ovadia, Renato Sarti e altri; una teatrografia e un apparato completo sulla filmografia cinematografica e televisiva.‎

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