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‎Tadolini Federico‎

‎Il cinema horror italiano 1970-1990‎

‎brossura Questo saggio, oltre a documentare il ventennio indimenticabile del cinema horror italiano partendo dal 1970 e arrivando al 1990 (con una breve incursione negli anni '50 e '60), vuole anche far assaporare, a chi non l'ha vissuto, la maniacale passione che ha caratterizzato quel periodo. L'avvenimento di andare al cinema, per esempio: sale cinematografiche che ormai sono un lontano ricordo, situate in piccole vie buie, dove l'unica luce proveniva dall'insegna; un piccolo bar in dotazione; e al momento del biglietto la scelta tra platea e gradinata. Anni in cui si andava in edicola e si era sommersi da riviste dedicate al cinema horror come Nosferatu, di fumetti ricchi di citazioni cinematografiche come Dylan Dog, Splatter, Mostri, Bloob, Gore Scanners. Per non parlare della nascita delle videoteche, ormai quasi del tutto scomparse. Il genere horror italiano fece scuola, in quegli anni. Autori come Dario Argento, Mario Bava, Lucio Fulci, Antonio Margheriti, Aristide Massaccesi sono studiati nelle scuole di cinema americane. Registi di fama mondiale come Quentin Tarantino e Tim Burton elencano sempre registi italiani alla base della loro formazione.‎

‎Miyamoto Musashi; Panatero M. (cur.); Pecunia T. (cur.)‎

‎Il libro dei cinque anelli. Gorin no sho‎

‎br. Noto anche con il titolo "Il Libro dei Cinque elementi", poiché i cinque capitoli che lo formano recano il nome dei cinque elementi costitutivi del mondo - Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Vuoto -, questo volume è la sintesi di tutta l'esperienza del maestro di spada Miyamoto Musashi. Ciascuno dei cinque elementi incarna una forma di strategia e chi li padroneggia alla perfezione è pertanto un samurai invincibile. Secondo Musashi il guerriero deve affrontare qualsiasi situazione della vita con la stessa impostazione mentale con cui scende in battaglia: la sua prima raccomandazione è di conoscere a fondo il proprio nemico, per preparare il terreno e prevenirne l'iniziativa. Inoltre, un'importanza cruciale assumono le tecniche psicologiche, per vincere l'avversario piegandone la mente. Non a caso, quest'opera viene frequentemente accostata a "L'arte della guerra" di Sun Tzu: come il classico di strategia militare cinese, ha la capacità di parlare a tutti coloro che perseguono un obiettivo o devono superare delle difficoltà, nella vita come nel lavoro. La presente edizione è tradotta dal giapponese ed è corredata da un'appendice contenente il Dokkodo, ovvero La Via da seguire da soli, il brevissimo manoscritto terminato pochi giorni prima di morire, in cui Musashi condensava in ventun precetti la propria eredità spirituale.‎

‎Marangoni Eleonora‎

‎E siccome lei‎

‎brossura Nostalgiche, ironiche, gelose, testarde, eccentriche o sfuggenti: le donne di questi racconti hanno il volto e la voce di Monica Vitti, e si susseguono una dopo l'altra in un irresistibile ritratto corale. Sono tutte diverse, come diversa da tutte è stata lei: la Vitti è un'icona italiana, ma della fissità delle icone ha poco e niente. La sua personalità è unica proprio perché ne contiene molte: è la ragazza con la pistola e la regina dell'alienazione, la bionda fatale e l'amica con la battuta pronta. Ogni capitolo è dedicato a un personaggio che Monica Vitti ha interpretato al cinema, ed è il racconto di un carattere, un destino, un modo di stare al mondo. Claudia de L'avventura, Teresa la ladra, Modesty Blaise, Assunta Patanè e le altre sono riunite insieme in queste pagine; si riprendono la loro storia, reclamano un altro po' di spazio, si regalano un incontro imprevisto o perfino un finale diverso. Eleonora Marangoni ritrae le donne di oltre trentacinque anni di carriera, dagli esordi nella commedia anni Cinquanta al cinema di Antonioni fino ai film degli anni Ottanta con Roberto Russo, passando per Risi, Monicelli, Sordi, Brass, Scola e Buñuel. Le filtra una a una attraverso il suo sguardo e le inchioda a un dettaglio, le evoca a partire da una frase o da un gesto, le fissa in un sorriso ingenuo o in un ricordo lontano, e in ogni ritratto coglie fragilità e tenacia, un segno della grazia e dei misteri del vivere. Ritratti e destini dipinti con tenerezza e umorismo, attraverso i quali ci viene restituita l'essenza di una donna dai molti volti, un pezzo di storia del cinema e di ognuno di noi.‎

‎Rossi Paolo‎

‎Meglio dal vivo che dal morto‎

‎br. Paolo Rossi si confessa. Ma rende la sua confessione a una divinità molto particolare: il dio dei ladri, il Bardo William Shakespeare. Tutti gli attori, i commedianti, i contastorie sono infatti ladri: di aneddoti e di idee, di verità e anche di menzogne. Per questo, la «versione di Paolo» è una storia rigorosamente apocrifa e anarchica, disseminata di occasioni e tentazioni, botte date e prese, donne amate e lasciate, poco venerati maestri e pessime compagnie di giro, ideologie e avventure di una sera o di una vita annaffiate da sobrie acque toniche corrette gin. Perché è vero che Gesù alle lusinghe del peccato resistette quaranta giorni, «però lui stava nel deserto, William, nel deserto non c'è un cazzo! Io stavo nei night...». Dal ricordo tragicomico delle serate alle Feste dell'Unità al dialogo in sogno con Berlinguer, dalla paternità spiegata a san Giuseppe alla difficoltà di ritrovarsi proprietario di un cane lupo antidroga, dagli incidenti di scena recitando Beckett con Gaber e Jannacci all'ineffabile pranzo con il poeta comunista cubano, ogni capitolo mescola l'alto e il basso, il cabaret del Derby e il Riccardo III, in un monologo mozzafiato che ha il tono della commedia dell'arte e la velocità delle montagne russe. E che conclude, tra sorriso e nostalgia: «Per mettere ordine nella mia vita ci vorrebbe un governo tecnico».‎

‎Rowson Jonathan‎

‎La mossa giusta. Il senso degli scacchi per la vita‎

‎ril. Perfezionati lungo millecinquecento anni di storia, gli scacchi sono stati a lungo la palestra ideale di tattica e strategia militare. Ma questo gioco è molto più di una guerra in miniatura: da una partita all'altra può trasformarsi in un imprevedibile enigma da risolvere, una storia da inventare, o una sfida che richiede attenzione e creatività. In pagine caleidoscopiche e appassionanti, il filosofo e Grande maestro Jonathan Rowson va oltre l'idea che a vincere serva solo la logica, e rivela la saggezza profonda e senza tempo degli scacchi, dimostrando come in quelle sessantaquattro caselle bianche e nere sia in realtà racchiusa tutta la nostra esistenza: dall'importanza di imparare ad amare - e sfruttare al meglio - i nostri errori ai misteri dell'essere genitori, dal fascino nascosto nei piccoli dettagli fino allo scacco matto della morte. Gli scacchi emergono così come una metafora potente e immediata delle mosse giuste e delle battute d'arresto, delle rese e delle vittorie che riempiono la nostra vita quotidiana di senso e di bellezza.‎

‎Bückler Johannes‎

‎Non esistono piccoli campioni‎

‎br. Il successo di Johannes Bückler ha superato la "bolla" di Twitter per entrare nelle case degli italiani con le sue prime due antologie di vite altrui per People, uscite a gennaio e novembre 2020 e intitolate "Non esistono piccole storie" e "Non esistono piccole donne". "Non esistono piccoli campioni" è una sorta di Spoon River, una raccolta di ritratti originali, in cui a prevalere sono ancora una volta le emozioni e i sentimenti. Storie dedicate allo sport, alle sue figure (più o meno note) e alle loro imprese, narrate come sempre in prima persona, in un gioco letterario in cui lettrici e lettori avranno l'occasione di affezionarsi ai protagonisti tramite la loro stessa voce. Eroi celebrati, ma soprattutto campioni dimenticati, che grazie a Bückler hanno potuto ritrovare, in queste pagine e nella memoria di chi le leggerà, lo spazio che meritano.‎

‎Mòllica Fabio‎

‎Alle origini della danza di società. Il ballo in Occidente dalla Rivoluzione Francese al Congresso di Vienna‎

‎br. Nei vent'anni che passano tra il 1789 e il 1815 - dalla Rivoluzione Francese, che sconvolge l'assetto politico e sociale dell'Europa, al Congresso di Vienna, che restaura il vecchio ordine politico dopo la sconfitta di Napoleone - si assiste a una trasformazione della danza di società in Occidente. Si macera fino a scomparire la danza settecentesca - la cosiddetta "danse noble" - e, con le guerre napoleoniche, iniziano a viaggiare per l'Europa le musiche e le danze nazionali. Quell'insieme di danze di gruppo e di coppia che dagli anni '20 formeranno il sistema ottocentesco di danze di società: quadriglie francesi, country dance britanniche e valzer tedeschi. Questo libro offre un'analisi approfondita dei cambiamenti che hanno coinvolto la danza a cavallo tra Settecento e Ottocento, mettendone a fuoco i rapporti con il processo educativo, l'etichetta, la morale, la religione, l'amore, la cultura romantica; particolare attenzione viene prestata inoltre ai luoghi dello studio della danza: i collegi, gli istituti femminili, le scuole dei maestri di ballo. Il repertorio è analizzato in dettaglio seguendone lo sviluppo nei diversi Stati: Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Stati Uniti, Danimarca e Russia. Il libro si conclude con un excursus sulla musica e i musicisti e sugli abiti indossati da dame e cavalieri durante il periodo preso in esame. È inoltre corredato da una bibliografia aggiornata e completa.‎

‎Renda Riccardo‎

‎Dalla carta alla pellicola. Storia dei cinecomic internazionali‎

‎ill., br. Accomunate dalla narrazione tramite immagini in sequenza, cinema e fumetti sono le arti visive che hanno maggiormente caratterizzato la cultura popolare moderna. "Dalla carta alla pellicola. Storia dei cinecomic internazionali" è il racconto della loro relazione osservata attraverso le trasposizioni di fumetti realizzate con attori dal vero. Una cronaca che ripercorre l'evoluzione del fenomeno dalle origini sino all'odierna fruizione in streaming, evocando personaggi, titoli e curiosità che hanno reso il cinecomic un genere talmente unico da segnare la storia del cinema e il nostro immaginario. Prefazione di Alfredo Castelli.‎

‎Poretti Giacomo‎

‎Turno di notte. Storia tragicomica di un infermiere che avrebbe voluto fare altro‎

‎br. Com'è che, dopo un'infanzia passata a sognare di diventare calciatore, astronauta o magari avvocato o filosofo, uno si ritrova a fare l'infermiere nella corsia di un ospedale? Sandrino - detto Saetta perché nessuno è veloce come lui ad accorrere al letto dei ricoverati - se lo chiede ancora oggi, dopo tanti anni trascorsi a galoppare su e giù per i corridoi dei vari reparti, richiamato dal suono insistente dei campanelli con cui i pazienti esigono le sue attenzioni, giorno e notte. Già, la notte... le ore che tutti attendono per abbandonarsi al riposo sono per l'infermiere, esattamente come per il navigatore solitario, il momento più difficile: quello in cui si percepisce tutta la solitudine e la responsabilità di non poter lasciare la barca ingovernata. Ma per Sandrino sono anche l'occasione per far spazio ai ricordi più esilaranti, drammatici o commoventi che hanno costellato la sua carriera, iniziata come ausiliario delle pulizie - parola d'ordine: «Saetta, vada a cambiare il 23!!» - e coronata dal diploma di infermiere, il vero passaporto per entrare nel mondo della medicina. Nel divertente racconto di Sandrino - che ha una inspiegabile quanto fortissima somiglianza con Giacomo Poretti - sfilano personaggi d'ogni tipo, dal medico di turno restio a farsi svegliare nel cuore della notte, e quindi soprannominato «Brandina», al paziente che si attacca al campanello perché gli si è informicolata una gamba oppure perché si sente solo e vorrebbe fare una partita a briscola. Ma in queste pagine c'è posto anche per la tenerezza verso chi soffre e spesso ha paura, e soprattutto per la riflessione sulla condizione umana che ci espone alla malattia e al dolore, riflessione che induce Sandrino a incalzare l'Amministratore Delegato dell'Universo (o chi per lui) con mille domande e dubbi su tanta ingiustizia. "Turno di notte" è un romanzo fatto di mille personaggi meravigliosi - suore, infermieri, pazienti, dottori - alle prese con tutte quelle piccole cose e quelle questioni enormi che sono il sale delle nostre giornate. Con la leggerezza profonda che lo contraddistingue, Giacomo non solo ci racconta una storia, fatta di tante storie che ci fanno ridere e piangere, ma riesce, senza dare troppo nell'occhio, a farci pensare. Alla malattia, alla cura, alla paura e alla speranza: insomma, a quella cosa esaltante, spaventosa e inesplicabile che chiamiamo vita.‎

‎Méjean J. (cur.)‎

‎Roman Polanski‎

‎ill., br. Per celebrare uno dei più talentuosi registi viventi, è stato necessario fare appello a un insieme di 27 ricercatori e ricercatrici: una polifonia di spiriti liberi, psicanalisti, storici, scrittori e, naturalmente, critici cinematografici. Concepito per far rivivere il piacere di tutta la sua opera, questo libro propone un'analisi, allo stesso tempo tematica e film per film, di 23 lungometraggi e di circa una quindicina di corti. E possibile così viaggiare, grazie a prospettive diverse, attraverso lo stile e gli universi di Roman Polanski, che gli assicurano un posto d'onore nella storia del cinema mondiale. Un vasto e originale inserto fotografico, curato da Enrico Giacovelli, include disegni e immagini inedite tratte dai suoi storyboard, oltre a fotogrammi da tutti i suoi film. Alcuni dei quali come L'inquilino del terzo piano, Chinatown, Tess ma soprattutto Rosemary's Baby sono diventati letteralmente degli archetipi. Come afferma Malgosia Abramowska, sua assistente personale da Il pianista in poi, intervistata per questo volume da Alexandre Vuillaume-Tylski «Roman Polanski è un direttore d'orchestra che sa suonare tutti gli strumenti». Emerge allora il ritratto di un perfezionista, con un gran senso dell'umorismo e pieno di attenzioni, lontano milioni di chilometri dall'immagine sulfurea che i media e qualche critico hanno tratteggiato per decenni. Per Roman Polanski, come scrive qui Michel Ciment, «il principe di Danimarca è sicuramente Amleto. Ha indubbiamente trovato nella cultura britannica quel dialogo tra tradizione e innovazione che gli è caro».‎

‎Garavaglia Alessandro‎

‎Tognazzi '60‎

‎br. 3° volume della collana "Cinema del '900". A cura di Massimo Moscati. Una nuova collana che, attraverso il ritratto di dieci attori/registi, rievoca 100 anni di cinema italiano, tracciandone le coordinate stilistiche e tematiche. Un'arbitraria, quanto rigorosa istantanea, di una grande e lunga stagione del nostro cinema, dagli albori fino alla fine del secolo scorso. Nel centesimo anniversario della nascita, il libro ripercorre il periodo cruciale che ha lanciato Ugo Tognazzi nel firmamento cinematografico italiano. Interprete polivalente, la sua intelligenza del mestiere e l'istinto formidabile lo rendono apprezzato protagonista di alcuni tra i più prestigiosi registi italiani. Il lettore potrà rivivere il fermento creativo dell'epoca attraverso il racconto di grandi successi che sono entrati di diritto nella storia del costume, riscoprire classici della nostra commedia o film talvolta ingiustamente dimenticati. Un vademecum e anche un punto di partenza per la riscoperta di un attore a cui va reso il giusto tributo per aver saputo più di tutti incarnare l'uomo medio, con il coraggio di riprodurne a volte i tratti anche ripugnanti. Completano il libro un capitolo sulla vita e la carriera prima dei Sessanta, un approfondimento sul cinema italiano della decade e una conclusione sugli anni 1970-1990 che tratteggiano il ritratto di un artista che è riuscito nel cinema "con grande disinvoltura, a portare un personaggio che si chiama Tognazzi".‎

‎Sieni Virgilio; Stella D. (cur.)‎

‎Danza Cieca‎

‎ill., br. "Danza Cieca" è una raccolta di riflessioni sull'esperienza fisica, estetica ed emozionale vissuta nella messa in opera dell'omonimo duetto danzato dal coreografo Virgilio Sieni e dal danzatore non vedente Giuseppe Comuniello. Pensato come un taccuino per favorire il rinnovamento della danza in quanto pratica epifanica di conoscenza e consapevolezza, il libro eredita anni di ricerca sull'origine e sul senso del gesto. La tattilità, l'attenzione alle "cose più piccole", il sentirsi compresi e mossi dallo spazio, le forme di immaginazione e di memoria scaturite da una danza che si dedica all'altro sono i punti focali di un'esperienza che prende corpo dal corpo, di un linguaggio multisensoriale che tenta di spingersi oltre ogni atto simbolico e produttivo.‎

‎Fabbreschi Mirko; Bartoli Fabio‎

‎Cartoon heroes. Quarant'anni di sigle TV. Nuova ediz.‎

‎ill., br. Che differenza c'è tra Questo piccolo grande amore di Claudio Baglioni e L'Ape Maia di Katia Svizzero? Nessuna. Sono entrambi brani che fanno parte della nostra cultura popolare. Con le loro sigle, artisti come Superobots, Rocking Horse, Cavalieri del Re, Mele Verdi, Nico Fidenco, Cristina D'Avena, Giorgio Vanni o Raggi Fotonici hanno scritto pagine importanti della musica italiana. Quella delle sigle è una storia ormai parte di ognuno di noi, che va raccontata e celebrata. Attraverso questo libro scoprirai così cos'è una sigla, quali sono le sue caratteristiche e le sue modalità di composizione, esecuzione e trasmissione, come sono nate e si sono evolute in Italia, e soprattutto chi sono gli eroi della cartoon music, gli autori e interpreti fondamentali che hanno dato lustro a questo genere così unico. Con i contributi di: Vince Tempera (compositore), Andrea Delogu (conduttrice e attrice), Enrico Deregibus (critico musicale), Annalisa Vasselli (Rai Due), Olimpio Petrossi (RCA), Maurizio Merluzzo (doppiatore e YouTuber) e Radioanimati.‎

‎Delli Colli Laura‎

‎Monica. Vita di una donna irripetibile‎

‎brossura Monica non è un libro per cinefili. È, invece, una storia appassionata scritta da una grande esperta di cinema, ma soprattutto da una persona che è stata per lungo tempo vicina alla grande attrice appena scomparsa, prima che cominciasse l'ultima parte - quella ritirata, in ombra - della sua vita. Il racconto di Laura Delli Colli, critica cinematografica, proveniente da storica famiglia di direttori della fotografia, intreccia con delicatezza le vicende personali della Vitti con quelle della sua carriera cinematografica, per un ritratto inedito, intimo ed emotivo quanto ricco di aneddoti e vicissitudini, di una delle più grandi attrici del cinema nostrano e internazionale, una donna dalla personalità complessa e originale, che ha vissuto la sua vita irripetibile negli anni del grande fermento artistico e della rivoluzione culturale.‎

‎Escola Marc‎

‎Le cinéma des Lumières. Diderot, Deleuze, Eisenstein‎

‎br.‎

‎Longo Francesco‎

‎Il cuore dentro alle scarpe. Sport e storie a Roma‎

‎br. Tra gli infiniti modi in cui si può perlustrare e vivere Roma, prendere l'avvio dalle sessanta statue intorno allo stadio dei Marmi, al Foro Italico, è uno dei più inaspettati e felici. L'incontro con ogni statua - il Tennista, il Pugilatore, il Maratoneta, il Calciatore, il Lanciatore di disco - spinge a indagare un luogo della città, un quartiere, un'impresa rimasta nella storia, un'emozione fissata nell'immaginario. E oggi? Dove giocare a rugby o a padel? Dove imparare l'arte dei tuffi? Dove assistere a una partita di cricket o di polo? Ex campioni di squadre leggendarie, allenatori, medaglie d'oro alle ultime Olimpiadi, atleti novantenni sono le voci che raccontano la vitalità e la molteplicità dello sport a Roma. "Il cuore dentro alle scarpe" è un viaggio sognante e sorprendente, passa da circoli storici di canottaggio sul Tevere a palestre mitiche, attraverso stadi fantasma, accademie di scherma, piscine, in una città in cui tutto - strade, ponti e parchi compresi - rivela un passato profondo, la memoria di come gli sport sono approdati a Roma e ne hanno scolpito la forma. Non sono proprio gli impianti sportivi l'eredità che gli architetti lasciano oggi alle future generazioni, al posto di cattedrali e ville principesche? Alla fine del giro, le statue mostrano come si è trasformato lo sport dagli anni Trenta a oggi: multietnico, praticato da uomini e donne, giovani e anziani, sempre più inclusivo e lontano dalla perfezione dei corpi statuari. Perché lo sport è di tutti.‎

‎Paganoni Cristian‎

‎Allungati e respira. Per un respiro libero e consapevole. Ediz. ampliata‎

‎br. Esistono persone che hanno deciso di non farsi schiacciare sotto il peso di tensioni e stress. Sono quelle persone che non accettano di barattare il proprio benessere mentale e fisico con nulla e continuano a cercare una soluzione per vivere in equilibrio. Questo libro è per loro! E, se queste sono le cose che stai cercando, questo libro è anche per te. "Allungati e Respira": ti spiega come uscire dalla centrifuga dello stress e dal vortice della distrazione mentre migliori la tua salute fisica e mentale - diventando più consapevole; lavora per trasformare lo stress in alleato, sciogliere tensioni e rigidità e per ripristinare il naturale funzionamento dell'organismo. In parole povere: assenza di dolori, mente serena, consapevolezza e capacità di muoversi con scioltezza. è saper prendere la vita con semplicità e leggerezza, ma è anche saper andare in profondità, oltre le apparenze, fino al seme più intimo della comprensione. Puoi utilizzare questo libro come una guida pratica composta da esercizi, oppure puoi fare tuoi i suoi principi come se si trattasse di una disciplina o, ancora, puoi percorrere le pagine del libro come si fa quando si segue un percorso di trasformazione. In ogni caso, sarà il risultato finale a definire la tua soddisfazione e queste pagine sono state scritte per generare in te la massima soddisfazione.‎

‎Garinei Enzo‎

‎1926 Io c'ero‎

‎br. L'autobiografia di un grande interprete del cinema, del teatro, della televisione italiani, dai lontani anni Trenta a oggi, quando è ancora sulla breccia, vicino al traguardo dei 100 anni. La precoce vocazione del teatro, le vicende parallele del Teatro Sistina, le collaborazioni con tanti eccellenti interpreti del nostro spettacolo, a cominciare da Totò. E sullo sfondo, le trasformazioni dell'Italia: dal bianco e nero del ventennio fascista e della guerra agli anni del Covid, passando per l'entusiasmo della ricostruzione post-bellica, la leggerezza degli anni del boom, la contestazione giovanile, le tensioni sociali e politiche.‎

‎Agostinelli Eva‎

‎Tempra amore passione‎

‎br. Spesso si dice che la vita è fatta di scelte. Di quelle che altri prendono per noi, di quelle che vengono prese senza pensarci su, di quelle che le circostanze ci costringono a prendere. Ma quelle più importanti sono quelle che non prendiamo, le scelte che non vengono scelte, le scelte che ci sembra di aver scelto liberamente ma che in realtà sono imposte. Questa è una storia di scelte compiute alla faccia delle aspettative, di scelte decisive e rischiose, di scelte coraggiose. È la storia di una scommessa su sé stessi, e una messa alla prova dei propri sogni e della propria tempra. Una storia d'insegnamento, di viaggi in sé e altrove ma sempre con i piedi per terra. Una storia, soprattutto, di passi di danza, di tap dance, di ritmo, di musica e di passione.‎

‎Jacurti Stefano‎

‎Il cinema western e non di «Bloody» Sam Peckinpah‎

‎br. Stefano Jacurti, attore e scrittore con esperienze registiche nel cinema indie e nel teatro, si cimenta in un libro dedicato a un grande regista di western memorabili come Il mucchio selvaggio: Sam Peckinpah. Il libro è un percorso fra le debolezze di un uomo e la forza di un regista di film indimenticabili come Pat Garrett e Billy the Kid con la partecipazione di Bob Dylan a cui si uniscono il disturbante Cane di paglia, il cupo Voglio la testa di Garcia, il road movie di una coppia fantastica in Getaway, il fallimentare Sierra Charriba che divenne leggenda e altre pellicole che furono spesso contro corrente. Jacurti trascina i lettori nella parabola di un regista scomodo e nella sua lotta contro le Major di Hollywood, un precursore che aprì la strada all'idea di un cinema indipendente. Sequenze indimenticabili e attori entrati nell'immaginario collettivo, compreso quello che poteva essere e non è stato con Fellini, Leone e Peckinpah seduti allo stesso tavolo, fanno del libro un viaggio vulcanico che vide "bloody" Sam girare capolavori assoluti nonostante gli eccessi di una vita alla Steve McQueen. Prefazione di Orietta Cicchinelli, giornalista, scrittrice, cofondatrice del quotidiano «Metro Italia».‎

‎Caldiron Orio; Hochkofler Matilde‎

‎Buona la prima, il cinema di Carlo Ludovico Bragaglia‎

‎ill., br. La prima monografia completa su Carlo Ludovico Bragaglia. Nonostante una carriera eccezionale, oggi pochi ricordano Carlo Ludovico Bragaglia, il più versatile artigiano del cinema italiano di ieri. Coinvolto sin dall'inizio nella trascinante esperienza futurista, con il fratello Anton Giulio diede vita al Teatro Sperimentale degli Indipendenti e alla Casa d'Arte Bragaglia. Il suo esordio nel cinema avvenne nel 1932 con O la borsa o la vita, con Sergio e Rosetta Tofano, uno dei film più originali del primo sonoro, dove si avvertono gli echi delle avanguardie. Nei suoi oltre sessanta film - in cui frequentò tutti i generi, commedia e comico, film-canzone e avventuroso, melodramma e peplum - fece da burattinaio a una strepitosa serie di intramontabili attori.‎

‎Benelli Manuela‎

‎Fuori dal corpo. La voglia e la forza di essere unici‎

‎br. Manù Benelli, tra le più grandi e vincenti giocatrici di volley italiane, racconta per la prima volta i momenti più importanti della sua splendida carriera: i successi e le difficoltà di atleta e di campionessa celebrata, i momenti di solitudine e il rapporto burrascoso (forte e controverso) con il suo allenatore, il peso di dover essere sempre la numero uno, gli insegnamenti diventati preziosi strumenti nel secondo tempo della sua vita sportiva, quella da allenatrice. Un racconto intenso e di grande umanità sul filo dei ricordi e delle emozioni, per poter dire alle giocatrici di oggi e di domani, a ognuno che pratica sport: "Credici sempre, io quei momenti difficili li ho affrontati e so dirti esattamente cosa significa e cosa stai provando!" Prefazione di Michele Marchiaro.‎

‎Piscopo Pierluigi‎

‎La siciliana. Istruzioni per l'uso. Come giocare tutte le varianti della siciliana aperta‎

‎br. Il Maestro Internazionale Pierluigi Piscopo è riuscito nell'impresa di coniugare una trattazione analitica con un'esposizione chiara e strutturata delle motivazioni strategiche delle rispettive scelte del Bianco e del Nero. Con un tono colloquiale e rassicurante, il lettore viene guidato alla comprensione profonda degli schemi siciliani, con intermezzi sulla storia delle varianti trattate ("Un po' di storia") che servono a porre le basi e richiami schematici volti ad una più facile memorizzazione delle chiavi strategiche e tattiche tematiche (nei box "Dice il saggio", "Occhio al tatticismo"). La difesa siciliana dalla A alla Z comprende tutte le varianti della Siciliana Aperta: una guida che mancava nella comprensione di tutte le linee sia del Nero sia del Bianco, della Siciliana Aperta. Oltre 480 pagine. Per il Nero: come giocare e bene Najdorf, Scheveningen, Classica, Dragone, Dragone accelerato, Sveshnikov, Kalashnikov, Paulsen, Kan. Per il Bianco: come affrontare tutte le varianti principali e minori della Siciliana. Prefazione del Grande Maestro Daniele Vocaturo.‎

‎Rabbito Andrea‎

‎Il cinema è un sogno. Le nuove immagini e i principi della modernità‎

‎ill., br. La nascita e la diffusione delle nuove immagini - fotografia, cinema, televisione-e video - hanno realizzato un'importante rivoluzione epistemologica: hanno orientato l'uomo contemporaneo ad assumere un atteggiamento fiducioso non solo nei riguardi dell'immagine ma anche nei riguardi del reale. Il sapere moderno che fece deflagrare le certezze dell'uomo in centinaia di verità relative è stato rimosso; il perfetto doppio del reale offerto dai nuovi media ha silenziosamente cancellato il dubbio verso la fedele restituzione della realtà in immagine, e, di riflesso, verso le manifestazioni del mondo esterno; è subentrato così un atteggiamento disponibile ad accogliere la supposta verità delle apparenze, offerta sia attraverso le immagini sia attraverso i fenomeni del reale. Questo atteggiamento fa sì che le potenzialità delle nuove immagini conducano lo spettatore a vivere un inganno estatico, che si realizza non solo nell'ambito della comunicazione, ma anche nell'ambito artistico. Per contrastare questa credulità, questa degradazione mentale, così definita da Joseph Conrad, diffusasi nella società contemporanea, necessiterà recuperare i principi e le tematiche del pensiero moderno nato nel Seicento. Un recupero, questo, che servirà non solo ad opporsi alle illusioni e agli inganni, ma anche per comprendere meglio la natura delle nuove immagini, le quali si dimostrano figlie delle modernità.‎

‎Pugliese Roberto‎

‎Wes Craven. L'artigianato della paura‎

‎ill., br. Nell'ultimo mezzo secolo Wes Craven è il regista che ha scavato più a fondo dentro il genere horror, portando alla luce le pulsioni nascoste della società americana. Tralasciando la ricca ma sterile aneddotica esistente sulle traversie produttive e censorie di molti film di Wes Craven, il saggio di Pugliese si addentra invece nel labirinto creativo dei suoi film e della sua produzione televisiva, caratterizzati da un delicato equilibrio fra un linguaggio volutamente triviale, una sofisticata ironia e il gusto sottile della citazione colta e dello sberleffo grottesco. Cineasta tardivo e classico "tuttofare" hollywoodiano, Wes Craven è autore di un cinema disturbato e disturbante, nel quale sono messe a nudo le contraddizioni della società americana, in particolare quelle prodotte dallo scontro mortale fra l'idea borghese della famiglia e i tanti individui "reietti" che sono forse il segno più autentico e vitale della cultura a stelle e strisce. Craven ha frequentato tutti i tópoi dell'horror - da Frankenstein al licantropo, dalle streghe all'Uomo Nero - realizzando capolavori come le serie di Nightmare e Scream. Il libro è arricchito da apparati puntuali e aggiornati, tra cui filmografia, videografia, discografia delle soundtracks e bibliografia.‎

‎Casiraghi Ugo; Pellizzari L. (cur.)‎

‎Vivement Truffaut! Cinema, libri, donne, amici, bambini‎

‎ill., br. Nato in occasione della pubblicazione in videocassetta, a metà degli anni '90, dell'opera omnia del regista francese, questo libro è un atto d'amore. Attraverso l'analisi dei ventitre film che Francois Truffaut ci ha lasciato (contrappuntata dalle recensioni d'epoca dello stesso Casiraghi), e ripercorrendo l'intreccio tra cinema e vita, nasce un ritratto "morale" tracciato con estrema sensibilità, unico per approccio nella pur sterminata bibliografia truffautiana, con una forte capacità di affabulazione che rasenta il romanzo, e un'intensa partecipazione ai problemi dell'infanzia, dell'adolescenza, del contratto amoroso. Non sono più o non sono soltanto i film a dettare l'impresa, bensì il percorso artistico e soprattutto umano del loro autore che la morte ha elevato a una dimensione superiore, lontana da ogni querelle. In questo che si configura come un vero e proprio testo base, rivolto a un pubblico non solo di cinefili. Prefazione di Walter Veltroni.‎

‎Console Nicola‎

‎Piccolo manuale dello spazio scenico. Vol. 2: L' architettura teatrale e la scenografia dal Rinascimento alla fine del '900‎

‎br. Questa è una storia dello spazio scenico teatrale a uso soprattutto degli studenti. Ed è illustrata con circa 180 disegni realizzati a mano libera dallo stesso autore. Attraverso un percorso di riflessione per immagini, si affrontano le tappe architettoniche che hanno permesso la codificazione di regole costruttive inizialmente tramandate per via orale. Oggetto privilegiato del metodo di studio offerto da questo manuale è l'atto conoscitivo del disegnare, che viene accompagnato da spiegazioni precise ed essenziali. "Piccolo manuale dello spazio scenico" è destinato in primis ai professori che insegnano scenografia nei licei artistici, dove, in seguito alla riforma della didattica, è ora prevista la scelta dell'indirizzo nel triennio. Tuttavia, coinvolgendo le capacità pratiche e riflessive dei lettori, il testo è adatto anche a chi studia scenografia nelle accademie di belle arti. Inoltre, grazie alla sinteticità e alla presenza delle nozioni fondamentali delle diverse concezioni sceniche, può essere un utile prontuario per chiunque si interessi di teatro. Il secondo volume tratta la storia dell'architettura teatrale e della scenografia dal Rinascimento alla fine del '900, con descrizioni puntuali dei principali teatri stabili e riflessioni sullo scopo del teatro. Il testo è adottabile al secondo e al terzo anno di scenografia del liceo artistico (quarta e quinta superiore).‎

‎Paternò Claudio Massimo‎

‎Biomeccanica teatrale di Mejerchol'd. Idee, principi, allenamento‎

‎ill. La Biomeccanica Teatrale è un sistema d'educazione dell'attore messo a punto da Vsevolod E. Mejerchol'd dopo oltre trent'anni di ricerche nei primi decenni del Novecento in Unione Sovietica. Ancora oggi, erroneamente, è associata alla fOrma delle prime messinscene del proprio ideatore. La Biomeccanica Teatrale, tuttavia, non è uno stile: è un percorso educativo tecnico e rigoroso, che offre all'allievo-attore gli strumenti per creare un proprio metodo di approccio alle arti performative, dalle più classiche a quelle contemporanee; un corpus di idee che ha influenzato e influenza i più grandi artisti teatrali. In questo libro sono presentate tutte le idee e i principi base della Biomeccanica Teatrale e un programma organico di esercizi pratici, per introdurre il lettore alla complessità del sistema e stimolarlo all'approfondimento seguendo le lezioni di un maestro. Ogni esercizio è affiancato da immagini illustrative, e sarà possibile visualizzarne l'esecuzione completa accedendo ai materiali on line disponibili sul sito della casa editrice. Completano il volume una presentazione del professor Fausto Malcovati e un'appendice storica, di Giovanni Gorla, che contiene testi per la prima volta pubblicati in lingua italiana dello stesso Mejerchol'd e di insegnanti, attori, registi e allievi che raccontano la propria esperienza. Tra le testimonianze raccolte figurano voci di grande spessore come quelle di Bogdanov ed Ejzenstejn.‎

‎Ferraiolo Marco‎

‎Trekking, passeggiate e ferrate a Cortina e dintorni. 175 itinerari tra le montagne di Cortina, Misurina, Auronzo, Alta Pusteria e dintorni‎

‎ill., br. Questo è un libro adatto a tutti. Il volume raccoglie percorsi semplici per un'escursione della domenica con la famiglia e itinerari più complessi per escursionisti che già conoscono le Dolomiti che circondano Cortina d'Ampezzo, Auronzo, Misurina e dintorni. Anche il visitatore meno pratico di queste vallate vi troverà numerosi spunti per assaporare i sentieri di altura, i rifugi dell'Ampezzano o le ferrate che si snodano fra queste montagne. Ben 175 percorsi, raccolti accuratamente con indici di difficoltà, giudizio e dislivello: un compendio di queste vallate.‎

‎Chiaramonte Giuseppe; Cassani Diego‎

‎Il montaggio digitale. Conoscere e utilizzare i software di non-linear editing‎

‎ill., br. L'editing video, da quando può essere realizzato con l'uso di un normale computer e di comunissimi software, è una pratica abituale e necessaria non solo per i professionisti del cinema e della televisione, ma anche per tutti coloro che utilizzano l'audiovisivo all'interno dei più vari ambiti di comunicazione: dalla pubblicità alla formazione, dalla videoarte a Internet. Nello stesso tempo, la rivoluzione digitale ha cambiato il lavoro del montatore, sia da un punto di vista prettamente operativo che dal punto di vista delle sue competenze. Per tutti, imparare a usare un software di montaggio significa apprendere l'uso di un'interfaccia grafica e delle tante funzioni attivabili col mouse o la tastiera, ma non solo: si tratta soprattutto di acquisire una logica procedurale, una solida competenza nell'uso dei differenti formati, un metodo nell'ordinamento e nella selezione delle infinite inquadrature che, inserite nelle diverse sequenze, daranno vita al film. Scopo di questo libro è mostrare come utilizzare al meglio gli strumenti offerti dai due principali software di editing video oggi disponibili (Avid e Premiere) per sviluppare una procedura di lavoro sicura ed efficace, che porti il montatore a ottenere il miglior risultato senza errori e senza inutili perdite di tempo.‎

‎De Core Francesco‎

‎Mondiali 1982. La rivincita. Dalla polvere alla gloria: il trionfo dell'Italia‎

‎br. Un allenatore contestato, solo contro giornali, tv e opinione pubblica. Il re del gol appena uscito dal gorgo del calcioscommesse. Un capitano di quarant'anni tra i pali. Enzo Bearzot, Paolo Rossi, Dino Zoff: dalla polvere alla gloria, il Mundial di Spagna del 1982 segna la loro rivincita. La rivalsa dell'Italia. Il riscatto di un gruppo che, isolatosi dal mondo esterno, porta a termine un'impresa sportiva memorabile, ribaltando ogni pronostico. Un cammino cominciato male, tra i veleni, nel girone di qualificazione di Vigo: tre pareggi, nessuna vittoria. Poi il silenzio stampa e il trasferimento a Barcellona: la cavalcata contro Argentina, Brasile e Polonia, quindi il trionfo nella notte magica di Madrid. Un successo straordinario che simbolicamente è racchiuso nell'urlo di Marco Tardelli al gol del 2-0 sulla Germania: rabbia e gioia insieme all'ennesima potenza. Liberate nell'estate più dolce della nostra vita.‎

‎Mangiapelo Camilla‎

‎Più di ieri, meno di domani‎

‎ill., br. I social mostrano solo una parte di noi. Lo sa bene Camilla Mangiapelo, 23 anni e oltre un milione di follower. Quello che tutti i giorni condivide con i suoi fan non è una bugia, è solo una parte della verità. Le serate glam, i red carpet e gli outfit favolosi: Camilla è questo, ma è anche molto di più. È una ragazza che ha sofferto, che è passata attraverso il burrascoso divorzio dei genitori e troppo spesso è stata sballottata tra una casa e l'altra, tra una città e l'altra. Come un pacco. Si è sentita sbagliata, inadeguata, a disagio persino nel suo stesso corpo. Ma mai si è considerata una vittima. Ogni volta che è caduta, ha saputo rialzarsi e ricominciare. Molto più forte di prima. Una confessione intima, che svela un lato inedito di Camilla: senza filtro e senza trucco. Perché dietro ogni make-up si nascondono infinite, piccole imperfezioni. Quelle che ci rendono perfette così come siamo.‎

‎Mancini Leonardo‎

‎Carmelo Bene: fonti della poetica‎

‎br. All'apice della sua multiforme carriera, estesa dal teatro alla letteratura, dalla radio al cinema e alla televisione, Carmelo Bene propose sulle scene italiane un genere ibrido che era stato senz'altro minore nella storia del teatro europeo, ma sempre presente e gravido di conseguenze per gli sviluppi delle arti della scena e della musica. La stagione dei melologhi fu, da un lato, frutto di intuizioni e di sensibilità condivise con alcuni protagonisti della scena musicale di quegli anni; dall'altro, fu l'esito di percorsi storici e di eredità culturali, oggetto di scavo in questo studio, che consentono di rintracciare alcune fonti inattese nella poetica dell'attore salentino. Il libro si conclude con una sezione dedicata alla rielaborazione da parte di Bene del Manfred di Byron-Schumann, esaminata attraverso l'ampio ventaglio degli strumenti dispiegati dall'attore per esaltare la presenza vocale e la forza espressiva del poema drammatico con musica.‎

‎Fontana Matteo‎

‎Continuavano a chiamarlo Hellas. Gli anni del Verona Football Club‎

‎br. Dopo il fallimento societario del 1991 l'Hellas assume una nuova denominazione: è il Verona Football Club. Sono stagioni di illusioni, di poche vittorie e troppe sconfitte, di sogni impossibili e speranze improvvise. C'è una maglia insolita. C'è Pippo Inzaghi che diventa "Superpippo". Ci sono Claudio Lunini e Giovanni Cefis, idoli di un popolo che insegue una grandezza fuggiasca, che si arrabbia e gioisce, che rincorre i dribbling di Alessandro Manetti e le galoppate di Vincenzo Esposito, che si innamora di Attilio Gregori e di Diego Caverzan. Ci sono gli allenamenti all'antistadio, le lunghe trasferte in pullman, i ritiri a oltranza, mentre arriva la pay-tv. Storie di calcio, di uomini. Di un Verona teneramente passionale, raccontato attraverso le parole dei protagonisti. Con la prefazione di Damiano Tommasi‎

‎Navarro Perello Carmen‎

‎Anatomia & pilates. Più di 50 esercizi per approfondire la conoscenza dell'anatomia umana praticando il Metodo Pilates‎

‎ill., br. La prima parte del volume spiega l'origine del metodo, i principi di base e i benefici che si ottengono praticandolo con costanza. La seconda parte propone gli esercizi organizzati secondo il livello di difficoltà (base, intermedio, avanzato). Per ogni esercizio vengono spiegati i muscoli coinvolti, sia visivamente mediante una illustrazione anatomica, sia con una breve descrizione di ciascuno. Inoltre, vengono indicate tutte le precauzioni da prendere e le attenzioni da avere. I primi esercizi sono un'introduzione al metodo per imparare ad allineare il corpo, a stabilizzare la cintura scapolo-omerale, la zona lombare e pelvica, a coordinare il movimento con la respirazione. Il volume prosegue poi con esercizi semplici di livello base, per poi passare a esercizi più impegnativi di livello medio e avanzato. Completano il volume dei video tutorial che mostrano l'esecuzione dell'esercizio in modo dettagliato.‎

‎D'Amico Masolino‎

‎La commedia all'italiana. Il cinema comico in Italia dal 1945 al 1975‎

‎ril. Una storia del cinema comico nel nostro paese nel suo periodo più luminoso, dal dopoguerra alla metà degli anni Settanta, sette capitoli che ripercorrono le tappe più importanti di un'arte solo apparentemente d'evasione, che, dopo la censura e le limitazioni del periodo fascista, si fa specchio dell'Italia e diventa uno strumento per raccontare in chiave umoristica la società. Autobiografia di un popolo, la commedia all'italiana descrive passioni, sogni, necessità, vizi e virtù di una intera nazione. Nel racconto di Masolino d'Amico accanto ai mostri sacri - attori come Totò, Sordi, Gassman, Mastroianni, Tognazzi, Manfredi, diretti dai maestri Monicelli, Risi, Germi, Comencini, Scola - trovano spazio storie e personaggi, vissuti in prima persona dall'autore e spesso trascurati dalla critica ufficiale, che hanno contribuito a fare grande il cinema italiano, trasformando lo sguardo sul presente in un genere cinematografico, per strappare un sorriso sulle piccole grandi miserie e fortune italiche.‎

‎Bordi Kévin; Robin Samy; Cesetti C. (cur.)‎

‎Vincere a scacchi. Mossa dopo mossa (corso avanzato per principianti)‎

‎ill., br. Kevin Bordi e Samy Robin vi danno il benvenuto nell'appassionato universo degli scacchisti, invitandovi alla scoperta di questo gioco meraviglioso. L'approccio singolare dei due autori fa cadere ogni mistificazione sugli scacchi per orientarvi sulla via della vittoria. Gli oltre 450 diagrammi commentati vi aiuteranno a destreggiarvi fra le tattiche di gioco, ad affinare le vostre strategie e a scoprire finalmente cosa succede nella testa di un campione. Grazie a questo manuale didattico completo, che va dalle aperture ai finali di partita, non vi sentirete più disarmati di fronte a una scacchiera e troverete tutte le risposte necessarie per progredire superando i vostri limiti... Curatore dell'edizione italiana è Claudio Cesetti, grande maestro internazionale dell'ICCF e campione d'Europa 2019.‎

‎D'Ippolito Francesca‎

‎Produrre teatro in Italia oggi. Pratiche, poetiche, politiche‎

‎br. Come si produce uno spettacolo teatrale? In che modo si coniugano il desiderio artistico e la necessità di fare impresa? Attraverso l'analisi sia dei modi tradizionali (consolidati ed efficaci) di produrre teatro sia di quelli più recenti, caratterizzati dall'innovazione dei processi creativi, questo libro offre tutti gli strumenti necessari per produrre e organizzare uno spettacolo. Una vera e propria guida che, tenuto conto delle caratteristiche che distinguono le imprese culturali da tutte le altre, analizza i passi necessari per un approccio consapevole al project management dello spettacolo dal vivo, in costante riferimento alle politiche culturali italiane attuali, tra strategia, pianificazione, festival, residenze e altre esperienze concrete. Perché, come scrive Alessandro Toppi nella postfazione, «anche l'opera più integra rischia la sparizione prematura, e dunque la non incidenza civile e culturale, se non è accompagnata da una gestione che ne sostenga la qualità, ne nutra la permanenza e ne favorisca l'incontro col pubblico, di replica in replica».‎

‎Magrelli E. (cur.)‎

‎Bianco e nero. Rivista quadrimestrale del centro sperimentale di cinematografia (2022). Vol. 603: Marco Bellocchio. Francesca Calvelli. L'ora di cinema‎

‎ill., ril. Un numero di «Bianco e Nero» dedicato a una coppia. Coppia nel lavoro e coppia nella vita, da quasi trent'anni. L'idea nasce dalla volontà di celebrare due eccellenze del Centro Sperimentale di Cinematografia. L'intento è anche quello di valorizzare chi lavora dietro le quinte del cinema, in un ruolo - quello di montatrice - che è cruciale nella costruzione di un film e spesso ne determina profondamente il valore artistico. È un numero diviso al cinquanta per cento, con una lunga intervista ai due protagonisti che conserva le loro contraddizioni e le loro discussioni: ad esempio, i ricordi non sempre uguali su certi film, come non sono uguali i ricordi dei familiari di Bellocchio in Marx può aspettare, perché la memoria è selettiva e a volte fantasiosa, trasforma in realtà indiscutibili cose che magari ci si è soltanto augurati. È un numero che gioca sul rapporto tra "realtà" e "verità": e tutto il cinema di Bellocchio, in fondo, lavora su questi due sinonimi che sinonimi non sono.‎

‎Moggia Valerio‎

‎La coppa del morto. Storia di un Mondiale che non dovrebbe esistere‎

‎br. Come tutti sanno, la ventiduesima edizione del Campionato mondiale di calcio è ospitata dal Qatar, un piccolo ma ricchissimo stato retto da una monarchia assoluta accusata di diverse violazioni dei diritti umani. Sono i primi Mondiali che si svolgono nel mondo arabo e tra i più controversi e discussi di sempre. Dal momento dell'assegnazione, ormai più di dieci anni fa, molte denunce sono state scagliate contro l'organizzazione del torneo e molte forme di protesta e boicottaggio sono state messe in campo. Ma nonostante tutto il Mondiale in Qatar si gioca, a testimonianza del potere e dell'influenza raggiunti a livello globale dal regime degli Al Thani. Per questo occorre essere informati su cosa è successo davvero intorno ai luoghi che ospiteranno le partite, a partire dalle morti di migliaia lavoratori immigrati nei cantieri di Doha, per decidere se e come seguire una competizione che si candida a essere la più ambiziosa operazione di sportwashing mai attuata. "La coppa del morto" racconta come si è arrivati a questo punto, non solo analizzando la cronaca più strettamente legata al Mondiale ma anche indagando le origini del sistema di potere del Qatar e della dipendenza del calcio dai soldi dei regimi del Golfo. Una guida critica al più grande evento del 2022 che mette i lettori nelle condizioni di sapere nei dettagli cosa è successo prima del fischio d'inizio.‎

‎Gregori Claudio; Pastonesi Marco; Cervi G. (cur.)‎

‎Il grande Guerra‎

‎br. Passista, inseguitore, cronoman, Learco Guerra negli anni Trenta è stato il corridore italiano più amato dai tifosi: su di lui riversarono l'affetto e la passione popolare che non seppero destinare al suo grande rivale, Alfredo Binda, lucido, freddo e scientifico. Un Mondiale (1931, a cronometro), un Giro d'Italia (1934), una Milano-Sanremo (1933), un Giro di Lombardia (1934) e, ancora, due volte secondo al Tour de France (1930, 1933), e due volte secondo al Mondiale (1930 e 1934), più un'ottantina di corse vinte sempre come se andasse all'assalto del traguardo: d'impeto, di potenza, di prepotenza. Nasce così il mito de La Locomotiva umana: «Quello lì va come un treno». Gran complimento andare come un treno quando invece si hanno due ruote sottili a trazione umana. Rapportone, ventre a terra, e giù a mulinare, a spadellare, a pistonare. Poi, ritiratosi dalle corse, a partire dal 1945, come direttore sportivo Guerra apre la strada alle numerose vittorie di campioni stranieri come Hugo Koblet, Charly Gaul, Federico Bahamontes e Rik Van Looy. A centovent'anni dalla nascita (15 ottobre 1902), Claudio Gregori e Marco Pastonesi, due firme eccellenti del giornalismo sportivo italiano, raccontano l'appassionante vicenda biografica de Il grande Guerra.‎

‎Brembilla Paola; Guidoni Giovanna‎

‎Desperate housewives. Creato da Marc Cherry. Analisi della struttura drammaturgica della serie (1ª stagione)‎

‎br. «Mamma, perché una persona si uccide?». «Be', a volte le persone sono talmente infelici che risolvono così i loro problemi!». È il 2004. Il settimo minuto della prima messa in onda di Desperate Housewives sul canale ABC statunitense. Lo scambio di battute tra il personaggio di Susan e la figlia Julie sintetizza l'interrogativo drammaturgico principale di quella che è stata la serie al femminile più vista di sempre. Ma qual è il suo "segreto"? Il mistero che ha irretito di puntata in puntata il pubblico di Desperate Housewives - I segreti di Wisteria Lane, decretandone il successo? In questo saggio viene decostruito e poi ricostruito il contesto produttivo della serie e quindi esplorato in modo dettagliato l'impianto strutturale della sua prima stagione: due aspetti complementari in un prodotto capofila di quella che verrà nominata come nuova serialità. Addentrandosi in tutti i meccanismi e gli espedienti messi in atto dalla sceneggiatura, viene mostrato come ogni elemento drammaturgico sia solidale all'altro in vista di un senso unitario che li trascende. Il libro percorre così un viaggio pieno di colpi di scena e di imprevisti, e porta il lettore alla consapevolezza che al fondo di Desperate Housewives c'è una visione della materia narrativa capace di integrarsi perfettamente con la sua forma. Un'opera che, nella capacità di giocare con i generi per piegarli a significati inediti, ha rivoluzionato i principi stessi della televisione di qualità.‎

‎Crivelli Riccardo‎

‎Rafael Nadal. Una questione di talento‎

‎br. Con ben novantuno titoli vinti nel corso della carriera, Rafael Nadal è sicuramente una delle figure più rilevanti del tennis di ogni epoca., perché ha dimostrato di poter vincere ovunque e contro chiunque. La famiglia e l'ambiente in cui è cresciuto sono stati determinanti nel formare l'uomo e l'atleta che è diventato. Tutto cominciò all'età di 8 anni quando, dopo una vittoria in un torneo regionale di tennis, lo zio Toni, che lo allenava, si accorse una volta per tutte dell'innato talento di Rafael, gli consigliò di lasciare il calcio, l'altra sua grande passione, e decise di intensificare gli allenamenti. I primi risultati non tardarono ad arrivare, tanto che, nel 2003, a soli 17 anni, era già tra i top 50 della classifica ATP. L'anno successivo, a Miami, giocò per la prima volta contro Roger Federer, conquistando la vittoria e dando vita a una rivalità mitica che ha travalicato i confini del tennis per trasformarsi in un fenomeno pop. Anni di successi e di vittorie, puntellati anche da un numero sterminato di infortuni, dopo i qualiperò Rafa ha sempre dimostrato di saper tornare più forte di prima. Con la sua penna irriverente e arguta Riccardo Crivelli ci racconta, capitolo dopo capitolo, non solo la vita, ma anche lo stile di gioco, le scelte sportive, le partite più belle e le curiosità personali di uno dei tennisti iconici di tutti i tempi.‎

‎Pasqualetti Johnson Chiara‎

‎Audrey. Una vita, uno stile. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Impareggiabile per grazia e femminilità, Audrey Hepburn è tra le dive più amate della storia del cinema, e il suo stile unico e inimitabile l'ha resa un'icona senza tempo, capace di creare una nuova idea di bellezza e lasciare un traccia indelebile nella pop culture e nella storia della moda fino ai giorni nostri. Questo volume ripercorre, con un ricco apparato fotografico, la biografia e la carriera della protagonista di Colazione da Tiffany, dai suoi esordi come studentessa di balletto a Londra fino agli anni d'oro da star di Hollywood, con un'attenzione speciale al suo operato umanitario come ambasciatrice dell'Unicef.‎

‎Maradona Diego Armando; Arcucci Daniel‎

‎La mano di Dio. Messico '86. Storia della mia vittoria più grande‎

‎ill., br. Il 29 giugno 1986 Diego Armando Maradona, capitano e giocatore simbolo dell'Argentina, alzava al cielo di Città del Messico la Coppa del Mondo, toccando il punto più alto della sua luminosissima carriera. E vi arrivava dopo aver scritto, in quel Mondiale, alcune delle pagine più belle della storia del calcio, tra cui l'indimenticabile "partita delle partite", il quarto di finale con l'Inghilterra, i 90 minuti in cui è condensato tutto Maradona. Dall'irriverenza del gol di mano, mai rinnegato e anzi giustificato da un intervento soprannaturale, la "mano de Dios", alla sapienza calcistica elevata alla massima potenza in quello che è unanimemente considerato il gol più bello di sempre, uno slalom a saltare giocatori come birilli, che qui viene descritto mirabilmente dal grande giornalista e scrittore Víctor Hugo Morales. Ma anche l'orgoglio patriottico del combattente che, sconfiggendo sul campo gli avversari inglesi, vendica un popolo ferito dalla sanguinosa guerra delle Malvine, il cui ricordo era ancora troppo fresco per pensare che quella fra Argentina e Inghilterra potesse essere solo una partita di calcio. Nel trentennale della fortunata spedizione messicana Diego ci racconta molto più di ciò che si vide allora sul terreno di gioco: ci porta in ritiro, sui campi d'allenamento e nelle camere d'albergo, nelle riunioni improvvisate tra i giocatori, negli spogliatoi, sui pullman e sugli aerei dove è nato e si è cementato quel gruppo da lui capitanato e condotto verso la gloria.‎

‎Iarussi Oscar‎

‎Andare per i luoghi del cinema‎

‎ill., br. Paese del neorealismo con i suoi attori «presi dalla strada» è anche un set favolistico per le produzioni hollywoodiane, da Guerra e Pace girato in Piemonte alla Passione di Cristo in Basilicata, all'Inferno nella Firenze dei nostri giorni. Trame, luoghi, volti e avventure produttive con cui il nostro cinema ha continuato a ispirare generazioni di cineasti. L'Italia oggi ha ripreso a vincere premi e a far parlare nel mondo della sua Grande Bellezza. Una bellezza sfaccettata e contraddittoria, mai convenzionale, che vibra nel racconto di dieci «città del cinema»: Torino col suo Museo, Milano borghesissima e proletaria sullo schermo, Venezia decadente e festivaliera, Bologna e la sua Cineteca, Firenze con vista sulla storia, Roma eterno caos calmo, Napoli da Totò a Gomorra, Palermo gattopardesca e «paradisiaca», Bari capitale di Lamerica e Matera della cultura europea nel 2019.‎

‎Ancelotti Carlo; Brady Chris; Forde Mike‎

‎Il leader calmo. Come conquistare menti, cuori e vittorie‎

‎br. Carlo Ancelotti è uno degli allenatori più vincenti della storia del calcio. La sua bacheca parla di uno Scudetto, due Champions League, un Mondiale per Club, due Supercoppe Uefa, una Supercoppa Italiana e una Coppa Italia con il Milan; di una Premier League con il Chelsea, una Ligue 1 con il Paris Saint-Germain, di una Liga e soprattutto della sospiratissima Décima Champions League vinta con il Real Madrid. Eppure il suo stile è sempre stato improntato all'autoironia, alla signorilità e al fair play, lontano dagli eccessi teatrali, isterici o guerreschi di molti colleghi. Ancelotti è un leader calmo e in questo libro apre le porte del suo spogliatoio per rivelarci i suoi segreti: cosa significa che il gruppo di lavoro e il club devono essere concepiti come una famiglia? Quali sono i primi passi da fare in una nuova realtà all'estero? Come si sceglie il capitano della squadra, come si gestiscono i leader carismatici e i fuoriclasse, le pressioni della dirigenza e quelle dei tifosi, i trionfi e le sconfitte? "Un leader non dovrebbe mai aver bisogno di usare il pugno di ferro. L'autorità dovrebbe essere il risultato della stima e della fiducia" sostiene Ancelotti. E di certo, con i suoi metodi, ha conquistato quella di una star globale come Cristiano Ronaldo, di un guerriero come Zlatan Ibrahimovic, di campioni come Paolo Maldini e Alessandro Nesta, di avversari come Sir Alex Ferguson e di un capo come Adriano Galliani, che intervengono nel libro per raccontare il loro Carlo.‎

‎Fox Edward; Bowers Richard; Foss Merle‎

‎Allenare allenarsi‎

‎br.‎

‎D'Arrigo Angelo‎

‎In volo sopra il mondo‎

‎ill., br. Angelo d'Arrigo rimane uno degli uomini più incredibili degli ultimi decenni. Con il suo deltaplano, dopo aver sfidato l'impossibile, ha deciso di realizzare lo straordinario: insegnare a volare agli uccelli. Su richiesta dell'Università sovietica, ha guidato un branco di gru siberiane che avevano perso la rotta della migrazione, dal Circolo polare artico al Mar Caspio. Il tutto dopo aver svolto un lavoro di imprinting sulle orme di Lorenz. E poi avventure analoghe con un'aquila attraverso il Sahara o nel passaggio estremo e spettacolare sopra l'Everest. Campione di deltaplano, ha stupito il mondo con le sue imprese al limite del possibile. In questo libro, scritto in prima persona attingendo ai propri diari, racconta le sue vicende magiche e avvincenti. Sono pagine piene di senso del limite e della sfida, di rapporto con gli animali e con se stessi, di scoperte geografiche, umane e interiori. Tutte le emozioni della migrazione, del vento, del volo, l'eterno sogno che l'uomo ha di farsi uccello, narrate col fascino magnetico delle grandi avventure.‎

‎Musi Giuliano‎

‎Romano Fogli. Classe e lealtà mondiali‎

‎br. Romano Fogli è stato tra i giocatori più amati dai tifosi di Torino, Bologna, Milan e Catania grazie alle sue grandissime qualità tecniche ma soprattutto ad una educazione personale difficilmente riscontrabile in grandi campioni come lui. Il libro ripercorre le tappe della sua vita iniziando da Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa, dove è nato anagraficamente e calcisticamente passando poi al debutto in A con il Torino, allo scudetto ed al debutto in Nazionale A col Bologna, ai trionfi mondiali col Milan ed all'ultimo periodo vissuto in A e B col Catania. Un palmares che pochi possono vantare in cui figurano scudetto, Coppa Italia, Mitropa Cup, varie coppe europee, La Coppa Campioni e la Coppa Intercontinentale. Numerose anche le sue presenze da giocatore in tutte le Nazionali iniziando da quella Juniores fino alla Nazionale A. Insieme alla sezione statistica con i tabellini di tutte le partite disputate, figura la ricchissima dotazione fotografica con immagini di vita familiare e sportiva. Interventi di Rivera, Trapattoni, Boniperti, Gentile.‎

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