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‎Toffa Nadia‎

‎Non fate i bravi. La testimonianza che ci ha lasciato‎

‎br. Il nostro tempo ha bisogno di consumare sempre nuovi eroi. Nadia Toffa lo è diventata, suo malgrado. Giornalista, protagonista di inchieste coraggiose per la trasmissione Le Iene, grazie alla bravura professionale, alla immediata simpatia e autenticità, si è imposta all'attenzione di milioni di persone, giovani e meno giovani. La malattia che l'ha colpita, e che Nadia non ha mai nascosto, l'ha avvicinata alla sofferenza di tanti malati che hanno potuto rispecchiarsi in lei e sentirsi meno soli, e più capiti. Questo libro rivela i suoi pensieri degli ultimi mesi, tra il gennaio e il giugno del 2019, quando, dopo i molti attacchi subiti sulla rete in seguito alla decisione di rendere nota la sua condizione, Nadia ha scelto di rimanere in silenzio, mettendo fine alle polemiche. Il suo desiderio, espresso alla mamma Margherita, era che i testi da lei scritti fossero pubblicati, per non nascondere nulla e continuare a essere sé stessa fino alla fine. Per l'umanità, la carica vitale e l'esempio che Nadia ci ha lasciato, come ha scritto don Patriciello, abbiamo verso di lei un forte debito di riconoscenza.‎

‎Mecca Giorgia‎

‎Serena e Venus Williams, nel nome del padre‎

‎br. Due sorelle, due destini, due campionesse. E dietro di loro un padre. Questa storia americana di famiglia e successo comincia in un giorno di giugno del 1978, con la romena Virginia Ruzici che vince la finale del Roland Garros e guadagna in una settimana quarantamila dollari. Richard Williams guarda per caso la partita, considera il tennis una noia mortale, ma rimane impressionato dal montepremi. «Dobbiamo fare due figli» dice alla moglie Oracene. «E pregare che siano femmine». È un uomo fortunato, Richard Williams. Il 17 giugno 1980 viene al mondo Venus Ebony Starr, quindici mesi dopo, il 26 settembre 1981, Serena Jameka. Giorgia Mecca racconta la fenomenale carriera delle due tenniste, da figlie obbedienti e sorelle devote a numero uno e due della classifica mondiale e stelle della cultura pop. Dai campi comunali di Compton, periferia della periferia di Los Angeles, al Centrale di Wimbledon, la cattedrale dei gesti bianchi, costretta dal loro arrivo a vestirsi di nero. Le sorelle Williams hanno conquistato complessivamente 30 titoli del Grande Slam, 44 se si considerano anche le vittorie in doppio. Per riuscirci hanno dovuto combattere avversarie, razzismi, ingiustizie arbitrali, pregiudizi. E hanno dovuto piegare il proprio corpo. Soprattutto hanno dovuto smettere di sentirsi sorelle e diventare nemiche. Fino a ritrovarsi il 28 gennaio 2017, vent'anni dopo il loro primo faccia a faccia, sotto rete a scambiarsi il definitivo segno di pace. Sempre e comunque nel nome del padre.‎

‎Hendel Lorenzo‎

‎Il documentario narrativo. Come inventare una storia vera‎

‎br. Si può inventare una storia vera? È questa la sfida del documentario narrativo, quel film che documenta la realtà coinvolgendo lo spettatore in un racconto. Per vincere la sfida il film focalizza l'attenzione sulla vicenda vissuta da uno o più personaggi, e segue l'evoluzione della loro storia. Ma basta questo per mettere la vita in forma di racconto? È sufficiente accumulare ore e ore di girato per restituire la verità umana di una persona? E come fare a rendere queste esperienze emozionanti non solo per chi le vive ma anche per chi vorrà guardarle? Come "far uscire" le storie dalla vita? Il documentario narrativo risponde a queste e alle altre domande che si pone chi vuole fare cinema della realtà. E lo fa per mezzo di un percorso metodologico e didattico, attraversando casi diversi, sondando come i principi della drammaturgia di finzione possano essere applicati al documentario. Una cassetta degli attrezzi obbligatoria per chi vuole praticare l'arte del documentario oggi, indispensabile per gli studenti di cinema, dedicata a tutti quelli che vogliono imparare a gestire il delicato rapporto tra mimesi e mondo reale.‎

‎Speranza Paolo; Giacovelli E. (cur.)‎

‎Dante e il cinema. I film ispirati alla vita e alle opere dell'autore della «Divina Commedia»‎

‎ill., br. Sommo poeta, ma anche straordinario sceneggiatore ante litteram, Dante Alighieri ha intrigato e ispirato il cinema fin dalle origini, con l'obiettivo - o forse dovremmo dire il sogno - di dare vita anche attraverso le immagini in movimento alle sue potenti visioni, ai drammi di cui è intessuta la Divina Commedia (in special modo l'Inferno), all'intensità psicologica ed emotiva dei tanti personaggi che ha reso immortali. Un'impresa affascinante e al tempo stesso titanica, che è riuscita solo in parte: ancora oggi la realizzazione di un film sull'universo poetico dantesco rappresenta una delle sfide più aperte ed emozionanti per produttori, registi e attori di tutto il mondo. In questa monografia l'autore, docente di letteratura e storico del cinema, ripercorre la parabola del filone dantesco nel cinema mondiale lungo le coordinate temporali (dal muto al sonoro) e geografiche, dal cinema americano delle origini a quello italiano, dalla Francia alla Germania, fino a Hollywood, contestualizzando i singoli film (molti dei quali perduti) secondo la ricezione culturale dell'opera di Dante e l'evoluzione artistica e tecnica del cinema, organizzando i documenti finora disponibili e offrendo ai lettori informazioni inedite e preziose. Particolare rilievo viene dato alle riduzioni cinematografiche dell'Inferno e ai numerosi titoli ispirati alle straordinarie figure femminili che Dante ha eletto a protagoniste di ciascuna delle tre cantiche della Divina Commedia. Un viaggio emozionante e ancora in progress, che incrocia anche i tanti film sognati, da Pasolini e da Fellini ma non soltanto, così come i tentativi di imitazione, le parodie, i progetti continuamente annunciati e mancati ancora oggi, nel settecentesimo anniversario della scomparsa di Dante.‎

‎Marzocchi Gian Marco; Fredella Andrea‎

‎A scuola di calcio. Il calcio come esperienza educativa: una guida per allenatori e genitori‎

‎br. Le recenti scoperte nel campo delle neuroscienze dimostrano come l'esperienza sportiva consenta di apprendere competenze trasversali, di grande importanza anche in altri contesti, come la scuola o la famiglia, una significativa occasione di crescita ed esperienza, poiché stimola lo sviluppo motorio generale, il quale favorisce lo sviluppo psico-logico globale: la coordinazione senso-motoria, l'attenzione, la memoria, le competenze visuo-spaziali, l'intelligenza emotiva, l'autonomia e il senso di autoefficacia. Il calcio, in particolare, è un gioco accessibile a tutti, ovvero inclusivo per vocazione: per praticarlo, bastano un pallone, un cortile e la voglia di sfidarsi. Il volume fornisce maggiori conoscenze in merito alle implicazioni neurobiologiche/ psicologiche di un certo stile relazionale in ambito educativo. Pone l'accento su come il know how sul cervello possa guidare il nostro lavoro pratico in campo, e spiega come relazionarsi ai giovani allievi in modo da sollecitare sia il loro mondo emotivo che la loro motivazione. Suggerisce, inoltre, come applicare le conoscenze sui neuroni a specchio nella pratica calcistica per un migliore, e consapevole, processo di apprendimento. Il testo si rivolge ad allenatori, insegnanti di scienze motorie, genitori che siano interessati ad approfondire, oltre ai risvolti tecnici e agonistici, anche gli aspetti educativi dello sport più popolare al mondo.‎

‎Bagattini Fausto‎

‎Portieri. Figli di puttana‎

‎ill., br. Fra un eroe di sventura e un figlio di puttana il passo è spesso breve, così come labile è il confine che separa il bene dal male, la gaffe involontaria dall'errore voluto, la goleada subita dalla partita venduta. Fausto Bagattini, in questa seconda puntata della sua indagine sul ruolo più poetico fra tutti quelli che rendono poetico il gioco del calcio, ci racconta storie di campo e aneddoti di vita al limite dell'incredibile. Da quelli più divertenti Jean-Marie Pfaff che scappa dal ritiro della Nazionale su un'ambulanza vestito da infermiere - a quelli più orrendi - il brasiliano Bruno Fernandes che uccide l'amante pornostar per una gravidanza indesiderata - ce n'è per tutti i gusti. In questo percorso nel tempo tra follie, scandali e partite truccate, non mancano nemmeno gli intrighi internazionali e i complotti veri o presunti, come quello che coinvolse Quiroga, il portiere argentino del Perù nel Mondiale del 1978, o le storie controverse come l'amicizia tra René Higuita e Pablo Escobar o il falso mito di Ronnie Hellstrüm e delle sue dichiarazioni sulle madri di Plaza de Mayo. E per chi ancora sostiene che il calcio non è uno sport per signorine, ecco servito il ritratto della bellissima Hope Solo, portiera italo-americana due volte medaglia d'oro olimpica, sempre al centro dei riflettori tra scandali sexy, foto intime rubate, alcol, risse e tribunali. E poi ancora spacconi, narcotrafficanti, mercenari, avanzi di galera, violenti, attaccabrighe, egocentrici, donnaioli e guasconi...‎

‎Aime Elena‎

‎Storia del cinema indiano‎

‎br. Con una produzione di circa 800 film all'anno, quella indiana è una delle cinematografie più prolifiche del mondo. Al centro del sistema sta un pubblico di 13 milioni di spettatori al giorno, per il quale il cinema rappresenta uno dei pochi mezzi d'intrattenimento e, insieme alle festività religiose, uno dei principali momenti di aggregazione sociale. Negli ultimi anni le pellicole indiane hanno cominciato a farsi apprezzare anche in Occidente, riscuotendo un notevole successo grazie a registe quali Deepa Mehta e Mira Nair e alla riscoperta di autori come Satyajit Ray e Mrinal Sen. In questo libro Elena Aime traccia un profilo di questo fenomeno affascinante e complesso. L'edizione è aggiornata al 2007.‎

‎Mazzoleni Arcangelo‎

‎L'ABC del linguaggio cinematografico. Strutture, analisi e figure nella narrazione per immagini‎

‎brossura "L'ABC del linguaggio cinematografico" è un manuale sulla tecnica della narrazione audiovisiva che, illustrato da centinaia di fotogrammi tratti dai maggiori film del Novecento, analizza voce per voce i fondamentali della grammatica filmica, del montaggio e della costruzione del racconto per immagini. Inoltre il libro fornisce un metodo d'analisi delle sequenze cinematografiche utile non solo a chi vuole imparare a narrare visivamente, ma soprattutto a quegli studenti, insegnanti, giornalisti e in generale appassionati di cinema che hanno bisogno di strumenti per approfondire la propria capacità di analizzare il film in modo tecnico e non impressionistico.‎

‎Bisaccia Antonio‎

‎Punctum fluens. Comunicazione estetica e movimento tra cinema e arte nelle avanguardie storiche‎

‎ill., br. La sperimentazione cinematografica come ri-scrittura del movimento: partendo da questo punto di vista Antonio Bisaccia ricerca le molteplici connessioni tra il cinema e le arti, riflettendo sulla complessità del rapporto tra parola scritta e luce dell'immagine. Incontra lungo il suo cammino le seduzioni del film assoluto e astratto, del dadaismo, del surrealismo e di tutte le avanguardie storiche. Un viaggio che parte con Leopold Survage e i futuristi, proseguendo con Louis Delluc, Jean Epstein, Marcel L'Herbier, Abel Gance, Germaine Dulac, Fernand Léger, Apollinare, Man Ray, René Clair, Marcel Duchamp, Salvador Dalì, Luis Bunuel. L'apparente ossimoro del titolo, Punctum fluens, descrive il paradosso della luce in movimento sullo schermo. Bisognerà intendere il punctum non come segno grafico che conclude un periodo o come luogo determinato e circoscritto - accezione, questa, che si oppone all'idea dello scorrere - ma piuttosto come momento ad interim e istante di un flusso - a volte imprendibile - di dati visivi in movimento. Come "qualcosa che ci punge", appunto, e che attira la nostra attenzione. E in questa dinamica dello sguardo, in quest'area del particolare, in questa antieconomia dell'illusione che l'autore c'invita a entrare, scegliendo di mettere da parte preoccupazioni sterilmente filologiche e proponendoci del cinema d'avanguardia proprio ciò "che ci ha punto". Premessa di Patrick Rumble, postfazione di R. Bruce Elder.‎

‎Baldi Massimo‎

‎Correndo... tra i miei pensieri. Nuova ediz.‎

‎br. La corsa analizzata con ottiche diverse, di chi vi si dedica con passione, senza pretendere dallo sport più di quanto sia disposto a concedergli, e del dottor Massimo Baldi, cardiologo, che avverte i lettori dei benefici e delle insidie che nella corsa si preparano per chiunque voglia praticarla seriamente. Ogni corsa è preceduta dalla descrizione dei tempi e dei modi di preparazione, della fatica psichica e fisica che precedono il momento in cui chi corre calca il primo passo oltre la partenza. Divagazioni di un "runner a tempo perso". Divagazioni filosofiche scaturite da corse lunghe e brevi, sotto casa, per arrivare alle ultramaratone, in un processo di trasformazione fisica e mentale, in cui vengono superati gli ostacoli fisici momentanei e mentali. I pensieri costituiscono una parte importante del libro, il loro nascere per ragioni spesso insondabili, il loro riassorbirsi nel corpo sottoposto a uno sforzo che ne libera energie sopite. È un libro sull'unione tra mente e corpo. Quasi una filosofia, ispirata da maestri del pensiero e della scrittura come Mark Rowlands e Murakami Haruki.‎

‎Carlson Marvin; Titomanlio C. (cur.)‎

‎Luoghi per lo spettacolo. Semiotica dell'architettura teatrale‎

‎ill., ril. Finora Marvin Carlson è largamente noto in Italia per Theories of the Theatre (Teorie del teatro) un testo di riferimento per molte generazioni di studenti. Con la medesima lucidità e chiarezza divulgativa questo Places of Performance (Luoghi per lo spettacolo) mette in relazione questioni estetiche e contesti socio culturali, facendo dialogare discipline differenti: architettura, urbanistica, arti figurative, storia economica, psicologia. Marvin Carlson è stato tra i primi studiosi ad applicare strategie derivate dalla semiotica all'osservazione dei luoghi per lo spettacolo, considerati come complessi meccanismi di significazione. L'attualità del testo e la sua validità dal punto di vista didattico risiedono soprattutto nella grande attenzione per gli spettatori, tema cruciale del dibattito teatrologico contemporaneo. Lungo le tappe di un viaggio appassionante tra gli ambienti e gli edifici che le comunità occidentali hanno progettato per allestire eventi spettacolari, la domanda cui Carlson cerca di rispondere non è solo Come si esprimono i teatri? ma anche A chi si rivolgono? Originale nella sua struttura, ben documentato e riccamente illustrato, il saggio insegue attraverso le epoche la complessità dell'esperienza di fruizione, fornendoci le chiavi per decodificare i messaggi provenienti dagli spazi teatrali.‎

‎Cumani Claudio‎

‎Cresciuti a pane e teatro. Bologna in scena dal 1968 ai giorni nostri‎

‎ill., br. Cinquant'anni di teatro a Bologna. Cinquant'anni di spettacoli, attori, storie, luoghi, visioni. Un periodo che inizia nel 1968, l'anno della rivolta sociale ed estetica che ribalta i codici tradizionali della messa in scena, e che arriva agli ultimi tribolati mesi del 2021, il periodo della solitudine e della lontananza dai palcoscenici, causa pandemia. In mezzo una sterminata quantità di volti, voci, emozioni, aneddoti. Claudio Cumani, giornalista culturale al «Resto del Carlino» da oltre 40 anni, che a pane e teatro è cresciuto, racconta questo mezzo secolo mescolando riferimenti documentari, citazioni, testimonianze dei protagonisti, appunti ma soprattutto ricordi. Ne esce una narrazione articolata, appassionata e puntuale che, per la prima volta, restituisce una lunga pagina culturale di una città che è anche specchio di quanto accaduto nell'intero Paese. I primi gruppi di ricerca (Teatro Evento, Nuova Edizione, Gruppo Libero), l'arrivo dei maestri (il Living, l'Odin, Grotowski), il Dams e i suoi figli. Poi i comici di "Bologna Sogna", la fabbrica sperimentale del Link, i lustrini del Cassero. E ancora, i teatri ufficiali e le loro vicissitudini (Arena, Duse, Dehon), la lezione di Leo de Berardinis, la poesia declamata dalla torre degli Asinelli da Carmelo Bene. Cinquant'anni passati a capire che forse il teatro è solo il sogno di una vita migliore.‎

‎Antonini Alberto‎

‎Màicol. Schumacher in Ferrari: le storie non dette‎

‎ill., br. Arrivò in Ferrari con la fama di 'antipatico' e preceduto dalle voci di un contratto da 40 miliardi di lire all'anno scritto su un foglio protocollo. Provò la sua prima monoposto rossa a fine '95 e chiese subito ai tecnici come avessero fatto a perdere il mondiale. Michael Schumacher era questo, all'inizio della sua avventura italiana: molto più di un pilota già bi-campione del mondo. Era un macigno diretto a rompere gli schemi. Eppure, con la squadra prima, con la nazione poi, nacque un rapporto particolare, che portò alla conquista di cinque titoli mondiali. Ma che successe davvero a Jerez nel 1997, prima della famigerata ruotata a Villeneuve? E perché, due anni dopo, Schumacher si rifiutò all'improvviso di sostituire Massa? Come lavorava, come interagiva con la squadra ai box e nel tempo libero? Questo libro lo racconta al netto dei luoghi comuni che accompagnano, sempre, i grandi protagonisti. Una storia che nasce dalla base, da chi con "Màicol" ci ha lavorato e lo ha adottato nel cuore. Per sempre.‎

‎Martino Giorgio‎

‎Gianni Lonzi e Antonella Ragno. Un oro per la vita‎

‎ill., br. Antonella Ragno (oro nel fioretto a Monaco '72) e Gianni Lonzi (oro nella pallanuoto a Roma '60) formano l'unica coppia di vincitori di titoli olimpici: una vita all'insegna dell'oro, non solo olimpico. Un legame scandito dai quadrienni delle Olimpiadi a partire dal primo incontro al Villaggio Olimpico di Roma, proseguito a Tokyo, a Città del Messico e coronato dal matrimonio che nel 2019 ha festeggiato le nozze d'oro. Il lungo percorso sportivo di Gianni, fiorentino, nato sull'Arno (dove fu protagonista di eroici salvataggi nell'alluvione del '66) come giocatore, plurivittorioso allenatore e prestigioso dirigente; e la caparbia volontà di Antonella, figlia d'arte predestinata dal padre Saverio, oro nella spada a squadre a Berlino '36, di conquistare (e vincere) il titolo individuale.‎

‎Solero Antonio‎

‎Alpinista, velista, sommozzatore‎

‎ill., br. Questo libro parla di vette alpine, del mondo subacqueo, di spazi oceanici. Descrive le mie scalate, racconta i trenta giorni passati in una capsula ancorata sul fondo del lago di Cavazzo, ripercorre la traversata dell'Atlantico da ovest a est in autunno su una barca da me costruita, commenta alcune mie regate: la vittoria della Transat des Alizés e il podio della Brooklyn Cup Portofino-New York. Ma soprattutto parla di me, di ciò che mi ha spinto ad affrontare queste sfide, alcune a lungo inseguite, altre non previste. Avventure vissute in ambienti ostili, in una natura severa in cui sono stato costretto a lottare per la sopravvivenza, a superare i miei limiti. Non sono state imprese eroiche, ma importanti esperienze di vita spesso condivise con amici che hanno creduto in me e mi hanno aiutato e incoraggiato. La loro presenza rende questo libro vivo.‎

‎D'Amico Masolino‎

‎Persone speciali‎

‎br. I ritratti dei grandi protagonisti della società dello spettacolo italiano nel dopoguerra. Masolino d'Amico, l'autore, ha avuto il privilegio (lui figlio e nipote di altri protagonisti del teatro della musica e del cinema) di guardare i giganti, per così dire, negli occhi: Anna Magnani e le sue "lune" (rarissima, forse unica amica con cui non aveva mai litigato era proprio la madre di Masolino, Suso Cecchi d'Amico); l'esprit de l'escalier che frenava Ennio Flaiano nel parlare, pur essendo maestro di giochi linguistici; il carisma di Visconti perfino nel potare le aiuole; lo stile davvero principesco di Burt Lancaster; l'identità tra Sordi e il suo personaggio dello schermo; l'angelica astrazione di Nino Rota; Panelli sulla spiaggia di Castiglioncello improvvisatore di sketch migliori che in televisione; Rina Morelli attrice naturale e il suo opposto Paolo Stoppa studiato anche nel guardaroba; e così per tanti altri con cui la familiarità si univa però sempre alla consuetudine creativa e al più serio fervore artistico. Senza fanatismo, senza timidezza, senza curiosità morbose, ma anche senza la frivolezza della mondanità. Per cui sono ritratti segnati da una naturalezza e venati di una umanità immediate: che Andrea Camilleri, con sintesi calzante, nella sua introduzione definisce "gioia".‎

‎Cremonini Maurizio; Bortolussi Lucio; Regis Roberta‎

‎Insegnare il minibasket. Dall'emozione al gioco, dalle prime conoscenze alla competenze. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. II modello di minibasket proposto nel testo è rivolto a istruttori che vogliono condividere un diverso orizzonte a cui tendere. È un minibasket che si offre per far crescere bambini autonomi, responsabili e collaborativi, nello sport e nella vita. II manuale si suddivide in una parte teorica (Cap. 1-8), in cui sono definiti i diversi ambiti della proposta didattica, con mappe concettuali di riepilogo e una sezione di verifica per l'istruttore, e una parte pratica (Cap. 9-12), all'interno della quale vengono proposti numerosi giochi ed esercitazioni pratiche in cui sono specificati: fascia d'età dei bambini, caratteristiche del gioco/esercitazione, obiettivi per ciascun ambito di riferimento, varianti esecutive, attenzioni didattiche per l'istruttore. Ogni esercizio è corredato da uno schema grafico che ne rende agevole la comprensione e, per alcuni di essi, è previsto il rimando a video esemplificativi della sequenza allenante proposta, "Insegnare il minibasket" è, dunque, un modo nuovo di comunicare e rendere efficaci i principi che stanno alla base dell'insegnamento di questo gioco sportivo, permettendo all'istruttore di avvicinarlo, mettendosi nella condizione di interpretare al meglio il suo delicato compito.‎

‎Blazevich Anthony‎

‎Biomeccanica dello sport. Le basi. Come ottimizzare la prestazione‎

‎ill., br. L'essere umano è il "tuttofare" della natura... e anche se appare evidente che non è la creatura più veloce, più grande o più forte del mondo animale, può raggiungere prestazioni fisiche straordinarie. In nessun caso questa abilità è più evidente che in quello della prestazione sportiva, che rappresenta il campo di ricerca ideale per studiare la meccanica del corpo umano: la biomeccanica. Troppo spesso, però, lo studio della biomeccanica dello sport risulta complicato a causa di calcoli matematici, tabelle e grafici che sono, per molti, difficili da trasferire nella pratica sportiva. Ciascun capitolo di questo libro è dedicato ad un singolo aspetto della biomeccanica ed illustra in dettaglio le basi scientifiche della prestazione sportiva. Questa nuova edizione comprende una inedita sezione sulla locomozione umana (cammino e corsa) e dati aggiornati sui più recenti argomenti di biomeccanica dello sport.‎

‎Cohen G. (cur.)‎

‎Pitagora dà i numeri. 60 giochi matematici‎

‎ill., br. Un labirintico viaggio alla scoperta del lato ludico e divertente della matematica: tra rebus, rompicapo e giochi numerici, il lettore è guidato ad affrontare una serie di intriganti problemi logici risolvibili grazie all'intuito e all'immaginazione, senza che sia richiesta la conoscenza di formule e teoremi. "Pitagora dà i numeri", con un linguaggio vivace, immediato e comprensibile, offre la possibilità di misurarsi con la matematica come se fosse un gioco, per allenare la mente e divertirsi al tempo stesso.‎

‎Harari G. (cur.)‎

‎Bestemmia. Pier Paolo Pasolini. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Il racconto visivo completo di uno dei più grandi intellettuali italiani. Con oltre 1000 illustrazioni tra manoscritti, foto, disegni, testi e documenti inediti.‎

‎Guillaume Delalande‎

‎Assassin's creed graphics. L'universo descritto in infografica‎

‎ill., ril. Sapete quale Assassino ha eseguito più Salti della Fede? Conoscete la genealogia completa di Desmond Miles? Conoscete i principali modelli di Lame Celate? Siete ferrati sui rammenti dell'Eden? Tutte le risposte in un solo colpo d'occhio grazie allo sviluppo infografico di tutte le informazioni.‎

‎Chion Michel‎

‎L'audiovisione. Suono e immagine nel cinema‎

‎ill., br. «I film, la televisione e i media audiovisivi in generale non si rivolgono soltanto all'occhio. Essi suscitano nel loro spettatore - nel loro "audio-spettatore" - una specifica disposizione percettiva, disposizione che, nel presente lavoro, proponiamo di chiamare audiovisione. Un'attività, questa, che non è mai stata considerata nella sua novità: si continua a parlare di "vedere" un film o una trasmissione, trascurando la modificazione introdotta dalla colonna audio. Oppure ci si accontenta di uno schema aggiuntivo. Assistere a uno spettacolo audiovisivo consisterebbe insomma nel vedere delle immagini più sentire dei suoni, e ciascuna delle due percezioni resterebbe saggiamente circoscritta al proprio ambito. Scopo di questo libro è mostrare come in realtà, nella combinazione audiovisiva, una percezione influenzi l'altra e la trasformi: non si "vede" la stessa cosa quando si sente; non si "sente" la stessa cosa quando si vede. (...) La presente opera è al tempo stesso teorica e pratica, in quanto, descrivendo e formulando il rapporto audiovisivo come contratto (vale a dire come il contrario di un rapporto naturale che rimandi a un'armonia preesistente tra le percezioni), essa delinea un metodo di osservazione e di analisi suscettibile di essere applicato ai film, alle trasmissioni televisive, ai video.» (Michel Chion)‎

‎Altamura Marcello‎

‎Le quattro vite di Mike‎

‎br. È stato un grande campione, ma anche un tossicodipendente. Una star piena di dollari e un uomo di mezza età senza un centesimo. Ma soprattutto, Mike Mitchell è stato una persona vera, capace di misurarsi con debolezze e difetti senza mai mollare. Ad Atlanta, dove nasce, è una star all'High School e al College. Negli anni Settanta inizia la scalata nella Nba dove diventa una stella con i San Antonio Spurs. È la prima vita di Mike, non sarà la sola.La droga gli fa perdere tutto, costringendolo a lasciare gli States. In Italia assapora la terza vita. Gioca con Reggio Emilia un campionato da protagonista, è capocannoniere del torneo e a 41 anni va in campo per la semifinale scudetto. Si riscatta anche come uomo, mette a disposizione dei giovani la sua esperienza, impegnandosi al fianco dei ragazzi tossicodipendenti. La quarta vita si chiude tragicamente. Il cancro ai polmoni, le difficoltà per curarlo, l'aiuto dei vecchi amici. E poi la morte, a 55 anni.‎

‎Smith Carolyn‎

‎Ho ballato con uno sconosciuto‎

‎ril. «Ogni mattina mi alzo e la prima cosa che faccio è indossare il sorriso». Un gesto semplice ma molto efficace che Carolyn Smith ha imparato da sua madre fin da piccola. Perché per lei sorridere è il modo migliore per affrontare tutti gli "intrusi" della vita, dal decidere se abbandonare la carriera da ballerina - il ballo è la sua più grande passione - per venire a vivere in Italia alla perdita dei suoi cari, per arrivare fino all'ultimo ospite indesiderato, un tumore al seno. Da lì inizia un periodo molto difficile: una cura lampo per non mollare il lavoro, un'operazione con delle complicazioni, una mobilità compromessa... Ma Carolyn non si lascia abbattere e affronta ogni momento con grinta, forza ed energia. Perché per lei anche le cose brutte che possono capitarci alla fine si rivelano delle lezioni di vita importanti grazie alla quale abbiamo l'opportunità di imparare a conoscerci meglio.‎

‎Salvi Delia; Fiandra G. (cur.)‎

‎Recitare tra amichevoli nemici. Tutto quello che registi e attori devono sapere per lavorare bene assieme‎

‎br. Il libro affronta uno dei nodi centrali di tutti i campi dello spettacolo (teatrale, cinematografico, televisivo): il rapporto fra attore e regista. Gi sono moltissimi libri sulla tecnica teatrale, sulla regia, sulla scrittura, sulla recitazione e così via, ma quasi nessuno si occupa solamente di come sul palco o sul set si debba lavorare con gli attori, gli strumenti umani di ogni tipo di rappresentazione. Ogni regista affina nel tempo il proprio stile visivo e narrativo, ma deve sempre ricordare che è attraverso gli attori che la storia verrà raccontata. Sono gli attori il punto di riferimento per il pubblico. E allora è essenziale per i registi, ma anche per gli scrittori di cinema e di teatro, comprendere la complessa entità e allo stesso tempo la natura dell'attore e del suo personaggio. È solo sapendo lavorare in modo efficace con gli attori che il regista potrà utilizzare al meglio il materiale narrativo, raccontare bene la storia. L'obiettivo di Delia Salvi è far comprendere ai lettori il processo alla base della recitazione, offrendo fra l'altro strumenti pratici da utilizzare dalle prove fino alla messa in scena sul palcoscenico o sul set. L'autrice vuole anche stimolare la creatività e l'istinto al servizio della risoluzione dei problemi, perché, solo quando comprenderà come lo strumento-attore lavora e saprà applicare i principi alla base di questo libro, il regista vedrà che ogni cosa andrà al proprio posto.‎

‎Viers Ric; Iacolenna E. (cur.)‎

‎Registrare il suono per cinema e tv. Vol. 1: La bibbia del suono in presa diretta‎

‎ill., br. Il sonoro è un universo affascinante e sempre ricco di nuovi stimoli. Eppure spesso viene dato per scontato e ci si accorge della sua esistenza solo quando si sente qualcosa che non va. Non si apprezzano mai i singoli suoni capaci di raccontare tanto quanto ciò che si vede, né ci si sofferma sull'abilità alla base della registrazione e della riproduzione di qualcosa di talmente "naturale" da diventare "impercettibile". Ecco perché il manuale di Ric Viers - diviso in due volumi nell'edizione italiana, curata e prefata dal fonico/microfonista cinematografico Edgar Iacolenna - è utile: sviscera il tema della registrazione sonora nel cinema e in tv, mostrando che si tratta di un compito arduo che coinvolge tecnica, gusto, esperienza e fortuna. È uno strumento prezioso perché raramente i testi dedicati alla registrazione del suono sono esaustivi senza abusare di tecnicismi e analizzano chiaramente le difficoltà che si possono incontrare sul campo. Rivolgendosi sia ai neofiti sia ai professionisti che vogliono consolidare o ampliare le proprie conoscenze, l'autore dedica il libro alla parte "live" della registrazione del suono, focalizzandosi su set cinematografici e televisivi, su troupe ENG e su tutto quanto richiede una registrazione sonora in presa diretta. Il primo volume fornisce le nozioni di base del settore e analizza il modo in cui il suono è catturato e trasportato fino a un mixer o a un registratore (ovvero microfoni, radiomicrofoni e così via).‎

‎Testa Alberto‎

‎I grandi balletti. Repertorio di cinque secoli del teatro di danza. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. In un'epoca in cui la danza, in tutte le sue più varie espressioni, ha conquistato un posto di assoluta preminenza tra le forme d'arte del nostro tempo, questo libro - proposto in una nuova edizione aggiornata nei testi e nel corredo fotografico - continua a rappresentare un autentico reference book per ballettofili e bibliofili, studiosi e danzatori. Amplissima guida al repertorio ballettistico dal Cinquecento ad oggi, il volume si avvale della pluridecennale esperienza dell'autore e presenta una vasta scelta di titoli, fornendo per ognuno dati storici e tecnici, un riassunto della trama e referenze bibliografiche selezionate. L'itinerario attraverso il quale ci guida Alberto Testa è forzatamente più sommario per quanto riguarda le coreografie dei secoli XVI, XVII e XVIII - la danza per lungo tempo è stata legata esclusivamente a memorie visive - e trova invece la sua massima espansione nell'esame dei grandi balletti dell'Ottocento e della variegata produzione novecentesca e degli inizi del XXI secolo, costantemente in progress. Ricchissimo di dati e curiosità, comprensivo di titoli ignoti ai più e recuperati da un oblio talvolta plurisecolare, il volume è inoltre impreziosito da immagini d'epoca e foto di scena di molti dei balletti trattati. Ne scaturisce un repertorio affascinante, di grande interesse e utilità per tutti gli appassionati e per i professionisti del settore.‎

‎D'Acunto Salvatore; Nuzzo Valeria‎

‎Fotogrammi dal dominio della lotta. L'occhio del cinema sulla società neoliberista‎

‎br.‎

‎Quilici Folco; Bregola Davide‎

‎Il mio mondo. Una vita di avventure ai quattro angoli del pianeta‎

‎br. Le avventure, le scoperte, le esplorazioni di uno dei viaggiatori più conosciuti al mondo assieme a Jacques-Cousteau e Bruce Chatwin. Pioniere del documentario naturalistico, Folco Quilici, in oltre cinquant'anni di carriera, ha portato sul piccolo e sul grande schermo la magia dell'avventura, l'incanto di mete esotiche e misteriose. Il mondo di Quilici è un universo fatto di terre da esplorare e mari da scoprire. La Polinesia incontaminata degli anni sessanta, l'Italia del dopoguerra vista dal cielo, il Mediterraneo raccontato attraverso l'archeologia subacquea, ma anche la storia dell'uomo, la sua evoluzione e il suo rapporto con la natura e l'ambiente che lo circonda. Con i suoi documentari Quilici racconta le abitudini, i successi e i drammi degli abitanti e dei luoghi del pianeta Terra, in un intreccio unico di testi e immagini. Le sue storie parlano di natura e uomini, vicini e lontani da noi, con la sensibilità del grande scrittore e la maestria del regista cinematografico. In questo libro il grande documentarista racconta il suo mondo e la sua vita attraverso i ricordi di un'esistenza guidata dalla curiosità e interamente dedicata alla scoperta.‎

‎Orioli Walter‎

‎Teatroterapia. Far teatro per capirsi‎

‎brossura Questo libro, nato da un'esperienza trentennale di lavoro teatrale, coglie in profondità la funzione educativa del teatro per l'animo umano. L'interdisciplinarietà dell'approccio, lo stile mai pedissequo e le vivide testimonianze riportate delineano al contempo un metodo e una guida, mai oggettivi ma soggettivi, e la voglia dell'autore di far entrare altri nel proprio mondo, di contagiarli con il proprio entusiasmo, al fine di allargare il numero di persone che si trovano sullo stesso cammino.‎

‎Montanaro Carlo‎

‎Dall'argento al pixel. Storia della tecnica del cinema. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. È finita un'era. Dopo centoventicinque anni, nelle sale cinematografiche è avvenuto il cambiamento. Non si distinguono più, per trasparenza sulla pellicola, le migliaia di figurine formate dall'argento e dai pigmenti colorati, tutto è diventato digitale, compresso, virtuale e costruito nell'alternanza velocissima di milioni (si spera, per ragioni di qualità) di punti, ovvero di pixel all'interno di una ordinatissima e minutissima griglia. Ma quello della proiezione è solo l'ultimo anello di una catena che sta trasformando il linguaggio più diretto tra quelli inventati nei secoli dall'uomo. Gli altri anelli - ripresa, montaggio, effetti speciali, rielaborazione e riproduzione del suono - hanno ormai subito radicali trasformazioni che spesso hanno significato progresso. Forse, allora, vale proprio le pena, accettata definitivamente questa trasformazione-rivoluzione, capire da dove si è partiti, come è nato il linguaggio cinematografico e come la sua grammatica prima e la sua sintassi poi, si sono evolute anche grazie allo sviluppo tecnologico.‎

‎Schianchi Andrea‎

‎Clamoroso a Wembley. Inghilterra-Ungheria 3-6. Il giorno in cui Puskas fece crollare l'impero. Storia di Jimmy Hogan, traditore e maestro...‎

‎br. Inghilterra contro Ungheria, 25 novembre 1953. La Partita del Secolo, come venne definita all'epoca. L'Inghilterra non aveva mai perso in casa contro una squadra del Vecchio Continente. L'Ungheria era considerata la nazionale più forte del momento, vincitrice dell'Olimpiade del '52. Una sfida giocata anche in ambito politico ed economico. Un confronto, secondo la retorica in uso allora, tra l'Imperialismo o il Capitalismo, di cui l'Inghilterra era portabandiera, e il Comunismo dell'Est. C'erano più di centomila spettatori a Wembley. Tra questi, uno più interessato degli altri: Jimmy Hogan, al tempo settantunenne, allenatore dalle idee rivoluzionarie che aveva insegnato il calcio ai ragazzi ungheresi durante la Prima Guerra Mondiale, inimicandosi così l'establishment inglese. Attraverso i suoi occhi e le sue emozioni, la Partita del Secolo prende vita e diventa qualcosa che va oltre il campo di gioco. Ci sono Puskas e Stanley Matthews che si battono sul prato di Wembley e c'è la memoria di Jimmy Hogan che ripesca antiche storie e vecchi amici. Fino alla gioia più grande, quando il presidente della Federcalcio ungherese, sconfitta l'Inghilterra con un clamoroso 6-3, attribuisce il merito della vittoria agli insegnamenti di Jimmy Hogan. A fare da contrappeso c'è la figura di Winston Churchill, primo ministro inglese stanco e malato, costretto a seguire la partita dallo studio di Downing Street e a dannarsi l'anima perché gli inglesi non riescono a mostrare il loro carattere battagliero. Alla fine non gli resta che prendere atto del crollo di un impero che lui stesso ha contribuito prima a rinforzare e poi a difendere. È tutto finito. Il nuovo avanza e spazza via, nel calcio e non solo, il vecchio che resiste.‎

‎Barison Nicolò‎

‎Gaspar Noè. Il tempo distrugge tutto‎

‎br. Un visionario. Un innovatore. Un provocatore. Un genio. Questo (e molto altro) è il regista franco-argentino Gaspar Noé, uno dei registi più interessanti del panorama cinematografico contemporaneo. Doti tecniche non comuni, sublime maestria nell'uso tremolante ed impazzito della macchina da presa, Noé, nel corso della sua carriera da regista, iniziata negli anni novanta, ha dato vita con le sue opere ad un vero e proprio marchio di fabbrica, spaziando dal trip lisergico ed onirico all'introspettiva analisi dell'essere umano nei suoi aspetti più abietti, schiavo di istinti che non riesce a sopprimere e stordito dalle droghe, ma capace, in fondo al suo animo, di provare ancora il più grande ed autentico sentimento che ci sia: l'amore.‎

‎Gagna Carlotta‎

‎Traininpink. Fitness per tutte (sì, anche per te!)‎

‎br. «Ho deciso di scrivere questo libro per offrirti un manuale utile e pratico che ti arricchisca di conoscenze e ti aiuti a non cadere nelle false credenze sul mondo dell'allenamento e dell'alimentazione, che sono purtroppo profondamente radicate nella nostra cultura. Nella prima parte ti racconterò la mia esperienza passata con i disturbi alimentari, ti spiegherò cosa intendo per 'body positivity' e come questa filosofia può (e deve) conciliarsi con l'allenamento. Ti darò anche alcuni consigli pratici per migliorare il rapporto con il tuo corpo. Nella seconda parte vedremo insieme cosa fare (e cosa non fare!) per avere un corpo tonico, atletico, forte e in salute. Ti spiegherò nel dettaglio quali sono gli esercizi migliori per allenarti e come eseguirli per aumentarne l'efficacia ed evitare infortuni. Sfateremo inoltre i principali miti sul mondo dell'allenamento per evitarti in futuro di cadere nel solito "prodotto miracoloso" di turno (che di miracoloso ha solo il potere di alleggerirti il portafogli!). Nella terza parte impareremo insieme come mangiare per raggiungere i propri obiettivi (senza rinunciare alla pizza!). Analizzeremo inoltre le mode del momento in tema di dieta e alimentazione per capire se possono davvero fare al caso nostro. Quella che hai tra le mani è una guida pratica per rendere l'allenamento e l'alimentazione equilibrata parte integrante della tua vita, senza inutili rinunce. E (finalmente!) imparare a volerti bene ed essere felice.»‎

‎Losito Filippo‎

‎Scrivere una serie. La narrazione seriale‎

‎br. «I am the one who knocks», dice Walter White in Breaking Bad. Come può una battuta di dialogo racchiudere il senso di un'intera serie? Scrivere una serie invita a cambiare il punto di vista e a pensare che alla base di una fiction non c'è semplicemente una storia, ma un dispositivo in grado di generare storie infinite. Questo libro è un viaggio alla scoperta delle regole che stanno alla base della serialità contemporanea, una mappa per orientarsi tra i modelli e i generi, una lente per dissezionare, analizzare e meglio comprendere la struttura alla base della narrazione a puntate, ma soprattutto è il primo manuale di scrittura seriale in Italia, sintesi di centinaia di ore di lezione tenute dall'autore. Il testo aiuterà a scoprire come rinnovare i dilemmi dei personaggi, costruire dialoghi brillanti, esplorare le regole delle arene: dal salotto della psicanalista di Tony Soprano al divano di Friends, dai Sette Regni del Trono di Spade ai caveau de La Casa di Carta, dalle lande desolate della Louisiana di True Detective alla Scampia di Gomorra, dalla New York della Fantastica signora Maisel alla Londra di Fleabag e oltre.‎

‎Grimaldi Mauro‎

‎Storia d'Italia, del calcio e della Nazionale. Uomini, fatti, aneddoti (1850-2021). Ediz. speciale‎

‎br. Il ventennio fascista è alle spalle, è nata la Repubblica, ma non tutte le questioni sono risolte e il Paese è tutto da ricostruire. Anche il calcio torna a essere protagonista: a differenza degli altri Paesi dell'Asse, l'Italia viene riaccreditata nel consesso della FIFA e partecipa senza grande fortuna ai Mondiali del 1950, i primi senza Vittorio Pozzo. Gli anni Sessanta iniziano male, con la disfatta in Cile e la vergognosa sconfitta nei Mondiali del '66 contro la Corea del Nord. A eccezione della Nazionale, si assiste a una crescita importante del calcio italiano: a dominare l'Europa e il mondo sono il Milan di Nereo Rocco e l'Inter di Helenio Herrera, che conquistano Coppe dei Campioni e Coppe intercontinentali. Con l'arrivo di Ferruccio Valcareggi alla guida della Nazionale gli Azzurri conquistano nel 1968 il Titolo Europeo. Gli anni Ottanta si aprono con la conquista del terzo Titolo mondiale di Spagna nel 1982. È il Mondiale di Enzo Bearzot, Paolo Rossi, Marco Tardelli, e altri grandi campioni.‎

‎Ferrone Siro‎

‎Attori, mercanti, corsari. La commedia dell'arte in Europa tra Cinque e Seicento‎

‎ill., br. Oggetto di questo libro è il teatro della Commedia dell'Arte. Ma qui le maschere sono sullo sfondo; in primo piano stanno le vite degli attori che le impersonarono: l'egotico Arlecchino Tristano Martinelli, l'audace Pier Maria Cecchini, il capocomico Flaminio Scala, il primattore e drammaturgo Giovan Battista Andreini (e i grandi suoi genitori, Francesco Capitano Spavento e la divina Isabella), la primadonna Virginia Ramponi, e tanti altri minori errabondi. Ne emerge un intreccio di biografie e avventure artistiche che percorrono i luoghi della storia sociale e civile. Nella cornice dei porti di Napoli e Genova, delle corti di Mantova e Parigi, dei quartieri di Baldracca a Firenze e di Rialto a Venezia, i teatri vengono analizzati come aree di libero mercato e di controllo sociale. Le strade, le stazioni di posta, le dogane, le cancellerie, i monti di pietà sono documentati come ostacoli e insieme stimoli all'invenzione artistica. E dalla storia materiale il libro si innalza verso il mito che gli attori costruiscono di sé, disseminando immagini e metafore in carteggi, commedie, incisioni, pitture dei contemporanei. L'analisi di questi materiali diventa cosi il riscontro della doppia natura, immaginaria e materiale, di una forma di teatro che ha segnato la storia moderna d'Europa.‎

‎Miccichè Lino; Tinazzi G. (cur.); Torri B. (cur.)‎

‎Patrie visioni. Saggi sul cinema italiano 1930-1980‎

‎br. I saggi di Lino Micciché qui raccolti riguardano tutti lo stesso argomento, il cinema italiano, e nascono tutti da circostanze identiche, in quanto sono tratti da libri collettanei, molti dei quali curati dallo stesso Micciché, dove venivano pubblicate le relazioni tenute in convegni organizzati, come iniziative collaterali, dalla Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, allora da lui diretta, per analizzare, discutere, revisionare criticamente periodi o episodi particolari della storia della nostra cinematografia. Questi saggi sono dunque frutto, principalmente, del critico, ma pure, e insieme, dell'operatore culturale: in essi vi è ripetutamente traccia delle sue competenze ed esperienze nei diversi ambiti cinematografici, quelli riguardanti, oltre il linguaggio e l'arte filmica, l'economia, la politica, le istituzioni del cinema. E naturalmente vi è anche tutta una serie di rimandi ai diversi contesti (culturale, sociale, storico) che in qualche misura hanno condizionato l'ispirazione e la realizzazione delle opere filmiche esaminate, e che in queste hanno trovato espressione e giudizio.‎

‎Mazzai Francesco‎

‎Verona. Amor‎

‎brossura Eros, il dio dell'amore, è stato cacciato dall'Olimpo e ha scelto Verona come sua nuova patria. Nel suo esilio, ha portato con sé i suoi due magici strumenti, l'arco e le frecce, capaci di far scoccare la scintilla d'amore. È forse per questo che la più celebre tragedia d'amore della storia si svolse qui? C'è un legame tra la storia di Romeo e Giulietta e la presenza del dio alato? Perché l'ultimo discendente della famiglia Capuleti ha bisogno del tuo aiuto? Trentacinque racconti per trentacinque luoghi nelle città degli innamorati. Questa guida svela i retroscena del dramma d'amore di Romeo e Giulietta e le vicende di Alboino e Rosmunda, racconta i segreti del più bello tra i teatri romani o la divertente storia del pellegrino Bertoldo. Per le vie e le piazze più suggestive di Verona si nasconde il segreto di Amor.‎

‎Susanetti Davide‎

‎Il teatro dei greci. Feste e spettacoli, eroi e buffoni‎

‎br. Re e regine, eroi e buffoni, vicende di morte e fantastiche evasioni nel mondo della fantasia e del desiderio, storie tradizionali e intrecci d'invenzione, mondi alla rovescia e spazi del verosimile. Nel segno di Dioniso, dio del vino e della maschera, il teatro dell'Atene classica rielabora, con potente suggestione, le coordinate dell'immaginario mitico e della tradizione poetica, articolando i contenuti emotivi della soggettività e le categorie della politica nel duplice ma correlato spazio dello spettacolo tragico e dell'intrattenimento comico. Con uno sforzo di sintesi e di chiarezza, il volume ripercorre le forme, le strutture e i temi di questa straordinaria produzione.‎

‎Milano Lorenzo‎

‎Ju jitsu. Vol. 1: Fondamenti‎

‎brossura‎

‎Beaudonnat Eric‎

‎Kitesurf. La guida di riferimento. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. Completamente illustrata a colori (80 disegni di grafica 3D e 150 immagini) quest'opera, scritta con la supervisione della IKO (International Kiteboarding Organization), vera autorità del settore, affronta tutti i temi di rilievo di questo sport in maniera chiara e accurata.‎

‎Santini Fabio‎

‎Sergio Leone. Perché la vita è cinema‎

‎br. Ritratto di un uomo che ha cambiato la storia del cinema con la forza delle sue idee. Del suo mito. Per ricostruire il profilo di Sergio Leone, Fabio Santini ripercorre le tappe principali della carriera del regista, da un'angolazione inedita: il suo privato. Gli incontri di una vita, i rapporti con i produttori e gli attori, gli aneddoti del dietro le quinte dei film, i colpi di scena, le genialità, gli slanci, i pregi e le debolezze di un grande italiano, raccontati con passione e cura del dettaglio. In queste pagine prendono forma i ricordi della moglie Carla, dei figli Raffaella, Francesca e Andrea, dei tecnici, degli attori, di Ennio Morricone. Ne esce un ritratto quotidiano incalzante e divertente, una cronaca minuziosa di una vita vissuta per il cinema, come in un film.‎

‎Bertoli Franco; Boschini Maurizio‎

‎Panchine pensanti‎

‎br. "Panchine pensanti" è un progetto formativo, educativo e divulgativo, che vuole raccontare lo sport partendo dai protagonisti che lo vivono, vale a dire gli atleti, e da chi sta loro accanto: in particolare allenatori, dirigenti e genitori. "Panchine pensanti" è uno spettacolo teatrale, un momento in cui, grazie al palcoscenico, le dinamiche della vita quotidiana dello sport si animano nella splendida cornice di un teatro. "Panchine pensanti" è anche un testo che narra le esperienze, in particolare di Franco Bertoli, non come campione plurititolato, ma piuttosto come padre, oggi formatore, mental coach e dirigente, che riflette sul ruolo e l'importanza dello sport nella vita di tutte le persone, tutti i giorni. Uno sport quotidiano fortemente ancorato, in termini di cultura e valori, allo spirito olimpico autentico. Un triangolo di relazioni complesse le cui dinamiche tra atleti, allenatori e genitori sono qui analizzate dagli autori con l'obiettivo di offrire un supporto a chi è alla ricerca di una performance sportiva, sempre con l'intento di migliorare se stesso prima di tutto come essere umano.‎

‎Miglionico Marco‎

‎Educazione alla teatralità. La prassi‎

‎ril. L'educazione alla teatralità vuole dare a ognuno la possibilità di esprimere la propria specificità mediante il corpo e la voce. Vuole accompagnare verso una maggiore consapevolezza delle proprie relazioni interpersonali. Accanto al "fare" non trascura la riflessione, che permette di acquisire coscienza di sé.‎

‎Turcato Enrico‎

‎1996. La Juventus sul tetto del mondo‎

‎ill., br. Champions League e Coppa Intercontinentale nello stesso, memorabile anno: il 1996 iscrive la Juventus di Marcello Lippi nell'albo delle squadre leggendarie. Un'annata magica all'interno di un ciclo vincente, preparato e costruito nel tempo. Quell'armata bianconera ha fondamenta solide, un condottiero in panchina, dei leader silenziosi e una giovane stella che illumina le serate di Champions: il suo nome è Alessandro Del Piero. Una cavalcata entusiasmante, da Torino a Roma e poi fino a Tokyo, narrata dalla voce dei protagonisti, che svelano in esclusiva aneddoti ancora sconosciuti e ci fanno rivivere non solo le partite chiave, ma anche lo straordinario contesto umano di quell'impresa. Le parole di Lippi e dei suoi giocatori, la dedica ad Andrea Fortunato, il ricordo dell'Avvocato Agnelli, il racconto di un sogno travolgente a tinte bianconere. Prefazione di Moreno Torricelli.‎

‎Memorie del calcio fiorentino. Le origini del calcio moderno‎

‎br.‎

‎Marzorati Gerald‎

‎Serena Williams. La regina del tennis‎

‎br. Celebrità sportiva indiscussa a livello globale, una delle atlete più pagate al mondo, dodicesima nella classifica dei 100 atleti più popolari del 2018 per ESPN (nonché unica donna presente nella Top 20), la quasi quarantenne Serena Williams è il volto del tennis femminile degli ultimi due de- cenni. Nel 2018, dopo aver avuto una figlia, è tornata sui campi da tennis per conquistare il suo ventiquattresimo titolo in singolare in un Grande Slam - un'impresa storica, mai compiuta prima da nessuna tennista, e soprattutto mai dopo una gravidanza. È in questo momento epocale, vissuto con grande attesa da milioni di tifosi nel mondo, che Gerald Marzorati si mette metaforicamente sulle trac- ce di Serena e la segue a bordo campo per tutta la stagione: da Melbourne e gli Australian Open, al Roland Garros e Wimbledon, fino agli US Open. Attraverso i suoi occhi e il suo racconto, Serena ci appare forse diversa. Alla agguerrita ed eccellente campionessa che siamo abituati a conoscere, si affianca una donna molto più complessa, e per questo motivo ancora più vera: Serena tennista nera alle prese con pregiudizi e razzismo nello sport più "bianco" di sempre; Serena con la sua personalità forte e a volte quasi arrogante; Serena appassionata di moda e di social media, creatrice di un suo brand e imprenditrice di successo; Serena mamma lavoratrice, indaffarata e affettuosa come chiunque... Un ritratto, questo firmato da Gerald Marzorati, raffinato giornalista sportivo, che non solo consacra Williams, se mai ce ne fosse stato bisogno, come la più grande tennista di tutti i tempi, ma approfondisce anche un tema, quello della femminilità e della maternità, che difficilmente trova spazio nella narrazione classica della vita e delle gesta delle atlete: Serena Williams diventa davvero, in queste pagine, un'icona sportiva e un modello di vita per generazioni di atlete e di giovani imprenditrici.‎

‎Ronzulli Dario‎

‎Vittorio Pozzo. Il padre del calcio italiano‎

‎ill., br. Figura poliedrica capace di passare con disinvoltura dal campo alla scrivania e viceversa, Vittorio Pozzo entra nella Storia per aver guidato da commissario tecnico il periodo d'oro della Nazionale italiana di calcio che, negli anni Trenta, vince tutto dominando l'Europa e il mondo. Alla base di quei successi c'è una passione smodata per il football, coltivata sin da ragazzo. Ma c'è anche, se non soprattutto, dell'altro: una profonda conoscenza degli uomini, la capacità di creare un inossidabile spirito di gruppo e di unire personalità diverse, da Meazza a Ferraris IV, da Monti a Orsi. Pozzo è un motivatore eccezionale, crea dei legami quasi di sangue con i giocatori che lo seguono senza batter ciglio. Quell'Italia, per quanto il regime fascista si sforzi con tutto se stesso, non diventa mai davvero la Nazionale di Mussolini, ma resta sempre di Pozzo e dei suoi ragazzi. Il rigore morale e l'educazione spartana derivate dalla sua esperienza nella Prima guerra mondiale accompagnano Pozzo per tutta la vita. Il calcio italiano gli deve tantissimo, eppure dopo il 1948 di fatto lo emargina. All'ex Ct non resta che occuparsi di calcio scrivendo per "La Stampa" con un modo che affascina e gli dà autorità: in una discussione tra tifosi citare Pozzo significa porre fine alla disputa. Dopo la sua morte sono pochissimi i riconoscimenti ufficiali: un oblio che l'uomo Vittorio Pozzo non merita.‎

‎Liguori Gaetano‎

‎Non sparate sul pianista. Viaggio nel cinema western‎

‎br.‎

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