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‎Costa Dario; D'Angelo Biagio‎

‎Il tunnel perfetto. Un uomo, un aeroplano e l'impresa più estrema nella storia del motorsport‎

‎ril.‎

‎Faccioli A. (cur.); Mosconi E. (cur.)‎

‎Divine. Nuove prospettive sul cinema muto italiano‎

‎br. Quest'opera raccoglie i contributi dei più attivi studiosi italiani che da anni si dedicano all'analisi del fenomeno del divismo (anche) al femminile. Tra questi figurano Monica Dall'Asta, Cristina Jandelli, Luca Mazzei, Denis Lotti, nonché i curatori Elena Mosconi e Alessandro Faccioli. Divine si presenta come un volume prêt-à-porter dedicato alle dive del cinema muto italiano con l'intenzione e l'esigenza di essere divulgativo: per questo fine è corredato di un apparato di immagini inedite che lo rendono unico.‎

‎Zaytsev Ivan; Pastonesi Marco‎

‎Mia. Come sono diventato lo zar fra pallavolo e beach volley, amore e guerre‎

‎br. Un campione è una miscela di forza fisica, agilità, intelligenza tattica, determinazione e, soprattutto, passione. Ed è questa passione che ha permesso a Ivan Zaytsev di diventare uno dei giocatori di pallavolo più forti del mondo. Nelle pagine scritte con la penna coinvolgente di Marco Pastonesi, Ivan ci parla delle sue avventure sportive, delle vittorie e delle sconfitte, della sua famiglia d'origine, della sua bellissima storia d'amore con la moglie Ashling e tutta la tenerezza per Sasha, il loro primo figlio. Una storia di determinazione e successo, di sacrifici e colpi di testa, di battaglie dentro al campo e di grandi amicizie fuori. La storia dello Zar.‎

‎Bernardi Sandro‎

‎L'avventura del cinematografo. Storia di un'arte e di un linguaggio. Ediz. illustrata‎

‎ill., br. "Contese, sfide, battaglie, dichiarazioni, amori e tempeste", direbbe Cervantes. La storia del cinema non ha forse realizzato tutto quello che sognava Don Chisciotte, il grande paladino dell'immaginario? Il linguaggio delle ombre, nuovo e nello stesso tempo antichissimo, non è ancora oggi, anzi più che mai, capace di trasformare in giganti tutti i mulini a vento del mondo? Ma quali leggi regolano i suoi moderni incantamenti? Quali strumenti di magia si è costruito da solo o con la nostra partecipazione nel tempo? Dalle prime attrazioni di fiera, alle grandi architetture narrative del cinema classico, ai fascinosi labirinti digitali contemporanei, quanta strada, quante idee, quante avventure e quanti cambiamenti.‎

‎Farrell Joseph‎

‎Dario e Franca. La biografia della coppia Fo-Rame attraverso la storia italiana‎

‎ill., br. Dario e Franca hanno fatto troppo, scritto troppo, parlato troppo, rilasciato troppe interviste, fatto troppi programmi televisivi, tenuto troppi laboratori, sono stati coinvolti in troppe polemiche, sono apparsi sul palco troppo spesso, hanno recitato in troppi Paesi, troppi dei loro spettacoli sono stati tradotti in troppe lingue e hanno viaggiato troppo perché un libro qualsiasi possa fornire una documentazione completa delle loro vite e opere.‎

‎Franzelli Marco‎

‎Zátopek. La locomotiva umana‎

‎ill., br. Marco Franzelli racconta a tutti gli appassionati di corsa la storia di Emil Zátopek, la locomotiva umana che per vent'anni non fece altro che correre, macinare chilometri, vincere titoli e infrangere record. Età di lettura: da 12 anni.‎

‎Olmo Marco; Ligabue Andrea‎

‎Il miglior tempo. Esercizio, alimentazione e stile di vita per essere sani e attivi a tutte le età‎

‎br. Marco Olmo è già entrato nell'Olimpo dello sport mondiale per aver vinto molte ultramaratone, le competizioni che superano i 100 chilometri di corsa continuativa nei deserti o sui crinali delle montagne. Ma ciò che lo fa brillare di una luce unica è che ha vinto l'Ultra Rail del Monte Bianco nel 2006 e nel 2007, quando aveva già compiuto 58 anni. E ha continuato a farlo anche in seguito, collezionando successi in quella fase dell'esistenza in cui tutti rallentano, se non addirittura si ritirano. È questo il dettaglio che trasforma le sue imprese sportive in una testimonianza motivazionale per tutte le persone che affrontano la terza età. Olmo è l'esempio eclatante che si può attraversare "di corsa" anche la terza stagione della propria vita. Chi ci arriva in buona salute può tornare protagonista della propria esistenza, individuando nuove tappe da conquistare e togliendosi tante soddisfazioni. Il suo messaggio è un semplice ma energico incoraggiamento a inventarsi una vita dinamica, alternando attività fisica e attività mentale, seguendo un'alimentazione sana ed equilibrate e ritmi saggi ma capaci di condurre lontano. Perché non si è mai troppo vecchi per vivere ogni giorno.‎

‎Fabbri Fabrizio; Caianiello Edoardo‎

‎Kobe Bryant. Il morso del Mamba. Dall'Italia alla NBA, la storia di un predestinato. Nuova ediz.‎

‎brossura Nessuno può mettere in dubbio che la data del 23 agosto 1978, quando il piccolo Kobe venne ad allargare la famiglia di Joe "Jellybean" Bryant e di Pamela Fox, abbia segnato l'apparizione nel firmamento del basket NBA di uno dei più fulgidi e vincenti talenti di sempre. E tutti ora sanno che la tragedia che ha privato il mondo dello sport mondiale di uno dei suoi più importanti protagonisti non potrà offuscare la luce che per anni il Mamba ha regalato agli occhi di milioni di appassionati. Una storia unica, che ci tocca particolarmente da vicino, perché la sua prima parte di vita Kobe l'ha trascorsa in Italia, dove giocava papà Joe. Un percorso di formazione umano e sportivo fa tappa a Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia prima del ritorno negli USA, dove Kobe inizia, fin dalla Lower Merion High School, a mietere record. Poi la scelta rischiosa di saltare il college, il draft del 1996, il gran rifiuto degli Charlotte Hornets e l'approdo ai Los Angeles Lakers. Da lì in avanti, una carriera che ha superato i confini del mito, fino allo storico ritiro. Poi la fondazione della Mamba Academy e il ruolo di testimonial della NBA che sembrava proiettare Kobe in un nuovo futuro. Per celebrare questa incredibile storia arriva ora l'edizione aggiornata, e purtroppo definitiva, di "Il morso del Mamba", su uno dei più grandi atleti del nostro tempo. Prefazione di Flavio Tranquillo.‎

‎Marucci Franco‎

‎L'occhio del diavolo. Agoni, smarrimenti, riscatti nel cinema di Ingmar Bergman‎

‎ill., br. "L'occhio del diavolo" è un film bergmaniano che è una raffinata variazione ricamata originalmente sulle trame dei due principali e più rivisitati miti occidentali, quelli di Faust e di Don Giovanni. Ma il titolo di questo libro riassume in un esergo fantasioso un filo conduttore che percorre tutta la filmografia del regista. Dalle sue radici luterane Bergman indaga infatti l'agone tra divino e diabolico nella vita umana lasciando all'uomo, sempre preda delle sue allucinazioni e dei suoi smarrimenti, poche possibilità di riscatto. Sennonché il "diavolo" è in fondo Bergman stesso, che con il suo occhio scruta questi agoni "come in uno specchio", uno specchio nebuloso, offuscato, distorto.‎

‎Hotakainen Kari; Turrini L. (cur.)‎

‎Lo sconosciuto Kimi Räikkönen‎

‎ill., ril. "Lo sconosciuto Kimi Räikkönen" è la storia di un ragazzo partito da condizioni molto ordinarie per arrivare ai vertici di una professione niente affatto ordinaria. In questo ritratto autorizzato, il giornalista Kari Hotakainen rivela aspetti dell'uomo che pochi, al di là degli amici e dei familiari, conoscono. Enigmatico e riservato, l'ex pilota Ferrari campione del mondo - oggi prima guida Alfa Romeo - racconta di sé e del suo modo di pensare, delle competizioni, della famiglia, degli amici, della fiducia in se stessi e dei momenti più difficili in modo divertente e commovente, rivelando uno spaccato suggestivo di un mondo strabiliante che saprà stupire anche chi non è appassionato di automobilismo. L'edizione italiana, ampliata e completata dal giornalista Leo Turrini, porta il racconto ai giorni nostri, con i risultati degli ultimi Gran Premi e il percorso dalla scuderia Ferrari fino a quella Alfa Romeo. Il lettore entra nel vivo della competizione con il team dei meccanici, vive le gare dal paddock condividendo strategie, tattiche e sacrifici. Completano il volume fotografie inedite dalla collezione privata del pilota ed emozionanti scatti delle gare più importanti.‎

‎Boero Davide‎

‎La poesia, il gesto, il suono. Invito alla riscoperta di Jacques Tati‎

‎br. La figura e l'opera di Jacques Tati (1907-1982) costituiscono un caso a parte nella storia del cinema: i pochi film del mimo-regista francese sono un campionario coerente di feroci annotazioni sul mondo moderno "declinate" all'insegna di un poetico abbandono ai valori essenziali dell'esistenza. Questi contenuti vengono tradotti in celluloide attraverso soluzioni estetiche particolarmente originali e audaci, pensate per lasciare allo spettatore la libertà di orientare lo sguardo anche nelle zone marginali dell'inquadratura, costruendo un proprio percorso visivo; ogni elemento dell'immagine concorre infatti alla costruzione della narrazione, saturando lo spazio e realizzando un effetto immersivo raro anche nei contemporanei blockbuster tecnologici. Oggi, intontiti dall'inesauribile offerta dello streaming, le pellicole di Tati potrebbero scomparire dall'orizzonte o apparire come curiosi oggetti di modernariato. Il presente volume si presenta quindi come strumento interpretativo per decifrarne la complessità: lavori come Giorno di festa o Playtime hanno ancora molto da dire e possono lanciare una sfida alla luccicante omologazione contemporanea.‎

‎Bianchi A. (cur.); Cascetta A. (cur.)‎

‎Napoleonic Milan. Laboratory of modernity and strategie‎

‎br.‎

‎Pratesi Riccardo‎

‎NBA confidential. Fatti e misfatti dei fenomeni del basket americano‎

‎br. I capibranco. Storie e intrecci, gelosie e alleanze di spogliatoio, fatti e misfatti degli uomini franchigia NBA. I campioni del basket americano oltre la figurina, smitizzati e raccontati per quelli che sono dietro le quinte. Un identikit tratteggiato da chi li ha frequentati da cronista sul campo, oltre le esigenze di marketing dei media americani, tra cronaca e narrativa. Trionfi e cadute senza filtri, dettagliati per conoscenza diretta e con testimonianze mirate. Segreti, manie, bizze e virtù di stelle planetarie con radici diverse e destini incrociati. Dieci giganti sul parquet, dieci storie in cui i canestri sono solo incantevoli accessori, dieci ritratti di campioni di oggi e di ieri. Qui scoprirete i loro veri volti. Poi un salto nel futuro: quali saranno i prossimi?‎

‎Crescenti M. (cur.)‎

‎Luc Merenda. La mia vita a briglie sciolte‎

‎ill., ril. Luc Merenda è stato uno dei commissari più amati del cinema poliziesco italiano degli anni '70. A differenza di altri "commissari di ferro", però, non è rimasto intrappolato nel personaggio e ha continuato la sua carriera nel cinema fino alla fine degli anni '80 frequentando con disinvoltura qualsiasi personaggio in qualsiasi genere gli venisse proposto, dal western alla commedia, dal dramma erotico al giallo. Ex modello, con una fisicità adeguata e una simpatia naturale, Luc non ha mai avuto nessun problema con nessun ruolo. L'ultima sua comparsata è nel film di Eli Roth «Hostel 2» (2007), in compagnia dei vecchi amici Edwige Fenech e Ruggero Deodato.‎

‎Giori Mauro‎

‎Poetica e prassi della trasgressione in Luchino Visconti 1935-1962‎

‎ill. Fin dai suoi esordi, l'attività artistica di Luchino Visconti, sia al cinema che a teatro, si svolge all'insegna dello scandalo, tra polemiche, censure e sequestri. È la conseguenza di un quadro sociale reazionario, ma anche di una precisa intenzione trasgressiva che trova nella rappresentazione della sessualità il suo strumento privilegiato di espressione. Affiancando analisi filmica, ricerca d'archivio su un'ampia documentazione inedita e ricezione, questo libro mette a fuoco tre momenti cruciali del percorso di Visconti: gli esordi, dal lungo apprendistato a Ossessione (1943) e ai primi allestimenti di prosa del dopoguerra; gli anni delle collaborazioni con Tennessee Williams, particolarmente per Senso (1954); la complicità con Giovanni Testori da cui derivano Rocco e i suoi fratelli (1960) e L'Arialda (1961).‎

‎Rich Jason R.‎

‎GoPro. Guida completa‎

‎ill., br. Un manuale dedicato per chi vuole ottenere il massimo dalla sua videocamera GoPro, per lavoro o hobby. Il testo insegna come realizzare video e fotografie in movimento, con particolare riferimento alle attività sportive. Sono considerati i principali modelli di GoPro: HERO, HERO3, HERO3+ e HERO4, insieme ai migliori accessori per il perfetto utilizzo in qualsiasi tipo di situazione. Il libro è ricco di istruzioni passo passo e consigli su come risolvere problemi relativi a specifiche situazioni di ripresa, con molta attenzione a immagini, video ma anche audio, per ottenere sempre il risultato di più alta qualità possibile. Non mancano capitoli dedicati all'uso in sinergia con smartphone e tablet e alla post produzione con GoPro Studio, il software di editing dedicato.‎

‎Arnaldi Valeria‎

‎Il mio vicino Totoro. Il film icona di Hayao Miyazaki‎

‎brossura Totoro è il simbolo dello Studio Ghibli. La sua icona. Perché rappresenta l'immaginario, poetico e senza regole, che contraddistingue l'universo di Hayao Miyazaki. Perché unisce fantastico, memoria e infanzia, temi chiave della ricerca del regista. Perché non trascura alcune oscurità. Uscito nelle sale giapponesi il 16 aprile 1988, "Il mio vicino Totoro" ha cambiato il modo di fare e intendere l'animazione. E non solo. Totoro è diventato un soggetto di arte e moda, un'immagine simbolo, che affascina milioni di persone in tutto il mondo. In Giappone, rappresenta per i bambini quello che Winnie Pooh è in America. Ma il suo "mito" è arrivato perfino nello spazio: un asteroide scoperto tra Marte e Giove è stato ribattezzato 10160 Totoro, in onore del personaggio animato. Ed è un trionfo di omaggi e tributi. Totoro è uno dei giocattoli presenti nel film Disney Pixar Toy Story 3 e compare in episodi di South Park, il Gattobus figura nella serie I Simpson e sarebbe uno degli spunti che ha ispirato a J.K. Rowling il "Nottetempo" della saga di Harry Potter. Il film è citato in manga e serie televisive, l'immagine ricorre su abbigliamento e moda. E conquista artisti in tutto il mondo, tra tele e sculture. Una vera e propria immersione nel fantastico mondo di Totoro e nei suoi tanti misteri, dai segreti del film alla consacrazione del personaggio a icona.‎

‎Olmo Marco; De Pascale Gaia‎

‎Il corridore. Storia di una vita riscattata dallo sport‎

‎br. All'inizio di questo racconto c'è un uomo che si guarda allo specchio e si chiede: "Sono davvero io quel vecchio lì?" Il suo corpo non nasconde affatto il peso dei suoi sessantatré anni. Nessuno direbbe mai che ha la stoffa del campione. E non in uno sport qualunque, ma nell'ultra trail, una disciplina estrema che significa decine, centinaia di chilometri di corsa sui terreni e nei climi più impervi, sulle Alpi o nei deserti. Marco Olmo è stato boscaiolo e camionista, infine operaio per ventun anni in una grande cementeria della provincia piemontese. Poi, all'improvviso, è iniziata la sua straordinaria avventura di corridore. Apparentemente un po' tardi per la sua età. Ma Olmo viene dal "mondo dei vinti", dal mondo delle montagne sconfitto dalla civiltà industriale. La sua traiettoria è ben di più di un eccezionale exploit sportivo, è un'occasione unica di riscatto, una vittoria profondamente umana. È da lì che il corridore distilla, misura lentamente la sua forza. Marco Olmo si guarda allo specchio, si conta le rughe. "Quel vecchio lì", magro e capace di sopportare fatiche immani, non ha intenzione di fermarsi, e già immagina la prossima gara. "Conosco il mio corpo, e so dove mi può portare. Lontano".‎

‎Coppola Massimiliano‎

‎Manuale dell'arbitro amatoriale. Calcio a 11, calcio a 7, calcio a 5. Aspetto tecnico e psicologico dell'arbitro. Regolamenti, casistica, guida pratica‎

‎ill., br.‎

‎Vesper Julie‎

‎Eros e burlesque. La storia, i segreti e le immagini di un'arte che seduce gli uomini e affascina, sempre di più, anche le donne‎

‎ill., br. Questo volume propone un viaggio nel mondo dell'eros attraverso la storia del burlesque, l'arte performativa che mette la donna davvero al centro della scena. Il burlesque è seduzione, è spettacolo, è strip-tease, ma è anche (come suggerisce il nome) ironia, scherzo, sberleffo senza freni. Nato nell'Ottocento come parodia del teatro "serio", si è evoluto nel secolo successivo come provocazione e gioco erotico, definendosi via via in una serie di stilemi, icone e feticci imprescindibili: i trionfi di piume, l'incanto assassino delle guèpières e dei tacchi a spillo, le ciglia finte e le nuvole di cipria, il vedo-non-vedo dei locali fumosi e l'estetica provocante delle pin-up. Ecco dunque un racconto fatto di immagini ma anche di parole magiche poco note ai profani (bumps and grinds, teasing, tassel twirling); una passerella di miti senza tempo e dive ineffabili, dall'età dell'oro degli anni Quaranta e Cinquanta al gusto estremo del new burlesque, dai ventagli maliziosi di Sally Rand alla golosa coppa di champagne di Dita Von Teese, fino all'irresistibile sguaiataggine della taglia forte Dirty Martini. E tra uno strip e l'altro, incontreremo il circo, l'avanspettacolo, il cinema, l'arte contemporanea: tracce di un linguaggio sempre uguale a se stesso eppure in continua trasformazione, capace di incantare gli uomini e insieme di affascinare le donne, di mescolarsi e intrecciarsi sorprendentemente con l'attualità, la satira del potere, gli umori e le contraddizioni della vita.‎

‎Hugard Jean; Braué Frederick‎

‎La strada maestra alla cartomagia‎

‎ill., br. Il lettore viene introdotto ai misteri della cartomagia progressivamente. Ogni capitolo descrive con chiarezza una mossa cartomagica differente seguita da una selezione di giochi basati sul principio spiegato in quel capitolo... Il libro contiene 76 giochi di carte completi, ognuno dei quali è stato selezionato con cura, e viene dimostrato come il dilettante esegua semplicemente un gioco "scialbo", mentre coloro che viaggiano lungo la strada maestra alla cartomagia risultino alla fine abbastanza competenti per presentare un brillante "tour de force".‎

‎Haneke Michael; Cieutat M. (cur.); Rouyer P. (cur.)‎

‎Non ho niente da nascondere. Interviste sul cinema e sulla vita‎

‎ill., br. Due strade parallele, dritte e morbide come la serenità solare che le avvolge. Una macchina avanza piano con una barchetta a rimorchio, mentre in sottofondo si innalzano le voci di Jussi Björling e Renata Tebaldi che intonano "Tu qui santuzza". Vediamo mani che scelgono cd, sentiamo risate: una coppia sta giocando a chi indovina la canzone; il figlio, sul sedile dietro, è chiamato a fare da garante. Torniamo a vedere la macchina dall'alto; poi la telecamera ci mostra i volti della famiglia felice, in procinto di raggiungere la casa delle vacanze. Ma il canto di Beniamino Gigli si strappa, diventando l'angosciante Bonehead dei Naked City, che mitraglia lo spettatore accompagnando l'arrivo di titoli di testa rossi come il bagno di sangue verso il quale gli inconsapevoli, sorridenti passeggeri sono diretti. Un presagio crudele, rivelato solo a chi è in sala, impotente. Poche sequenze come l'inizio di "Funny Games" sanno raccontare in modo emblematico l'arte di Michael Haneke, uno dei registi e sceneggiatori più originali degli ultimi trent'anni. "Non ho niente da nascondere" è il suo più fedele e intimo autoritratto: solitamente laconico fino all'estremo, Haneke sceglie per la prima volta di raccontarsi in una lunga intervista che ripercorre tutta la sua esistenza e la sua carriera, dall'adolescenza nella periferica Wiener Neustadt alla tormentata vocazione religiosa, dai complessi rapporti con attrici e attori alla maniacale cura del sonoro, dai primi lavori per la televisione austriaca a "Happy End", passando per i premi a Cannes e per l'Oscar ricevuto con "Amour". Haneke racconta la sua vita con una franchezza violenta, svelando i segreti di una consapevole e ostinata ricerca di verità sugli uomini attraverso l'artificio di immagini e suoni. "Non ho niente da nascondere" è un'immersione in un microcosmo di forze brutali e sotterranee, in grado di frantumare la gelida superficie della vita quotidiana e lasciare lo spettatore faccia a faccia con la propria nuda miseria.‎

‎Stoppiello Giuseppe; Ventrice Carmen‎

‎Le variazioni del repertorio ballettistico. Analisi stilistica, strutturale e musicale‎

‎ill., br. Questo testo nasce dal desiderio e dall'esigenza didattica di avere un punto di riferimento per l'insegnamento-apprendimento della disciplina Laboratorio coreografico. Fornire quindi un valido supporto teorico a quei danzatori e studenti di danza che si apprestano ad intraprendere lo studio delle Variazioni estratte dai Balletti di repertorio. L'interpretazione di tali momenti danzati non può limitarsi alla sola esecuzione dei passi tecnici tramandati dalla tradizione ballettistica, ma al contrario deve essere supportata da uno studio delle peculiarità stilistiche e caratteriali del personaggio scenico legate alla Variazione e ad una conoscenza musicale adeguata di ciò che si andrà a danzare.‎

‎Moretti Claudio‎

‎Juventus. Capitani e bandiere. Il racconto dei grandi campioni che hanno fatto la storia della Vecchia Signora‎

‎br. Come si raccontano i grandi campioni bianconeri? Scegliendo non i più forti, non necessariamente i più decisivi in campo. Ma selezionando i cinquanta uomini che più di chiunque altro hanno rappresentato la Juventus. Giocatori che hanno avuto i gradi di capitano intorno al braccio, ma anche coloro che sono diventati vere e proprie bandiere dei tifosi. Le bandiere bianconere sono quei giocatori che hanno creato un legame stretto con una sola squadra, mantenendo sempre fedeltà al club e alla maglia. Hanno suscitato nel corso degli anni sentimenti di identificazione nei tifosi, il cui affetto nei loro confronti sconfina a volte nel culto della personalità. La gloriosa storia bianconera ha prodotto inevitabilmente un gran numero di capitani e bandiere. Fuoriclasse come Boniperti e Del Piero, ma anche difensori come Scirea e Parola, centrocampisti come Marchisio e Del Sol, jolly come Cuccureddu e Di Livio. E tanti altri. Raccontare la loro storia significa raccontare l'epopea bianconera da un punto di vista privilegiato: sulle spalle dei condottieri. Campioni, idoli, eroi bianconeri: un excursus sulla grande storia della Juventus, tratteggiata attraverso i ritratti dei più grandi giocatori di sempre Tra i protagonisti della storia bianconera: José Altafini, Roberto Baggio, Roberto Bettega, Giampiero Boniperti, Gianluigi Buffon, Antonio Cabrini, Renato Cesarini, John Charles, Giorgio Chiellini, Edgar Davids, Alessandro Del Piero, Didier Deschamps, Angelo Di Livio, Giuseppe Furino, Claudio Marchisio, Paolo Montero Iglesias, Pavel Nedved, Andrea Pirlo, Michel Platini, Paolo Rossi, Gaetano Scirea, Lucidio Sentimenti (Sentimenti IV), Omar Sivori, Marco Tardelli, David Trezeguet, Gianluca Vialli, Dino Zoff.‎

‎Cavallini Alessandro‎

‎Le orme sull'acqua. Nella pallanuoto e nella vita si può vincere anche con «un uomo in meno»‎

‎br. Un ragazzo cresciuto tra Recco Sori e Camogli sogna la gloria sportiva. Da queste parti lo sport è la pallanuoto, perché fin da piccolo incontri campioni olimpici al bar, in spiaggia, in piscina. Quel ragazzo si allena come un matto e diventa un buon giocatore, ma non il campione che avrebbe voluto essere. Poi diventa un ottimo allenatore, ma non l'allenatore che sognava di portare l'Italia alle Olimpiadi. E allora rivoluziona la sua vita. Si rimette a studiare, diventa insegnante di educazione fisica e poi osteopata. Si mette alla prova come educatore anche con le sue figlie. Ma tant'è, non si accontenta ancora, non può allontanarsi dalla piscina e così a 44 anni diventa arbitro di pallanuoto. Tutto questo Alessandro Cavallini lo scrive, di getto, come una cascata, nei duri mesi in cui il Covid19 lo costringe a fermarsi: rivede i propri errori, le speranze, i lutti, gli amici, le liti, la sua intera vita e ce la restituisce con rara onestà.‎

‎Hancock H. Irving‎

‎Allenamento fisico giapponese. Il sistema di esercizio, la dieta e il modo generale di vivere che ha reso il popolo del mikado gli uomini e le donne più sani, più forti e più felici del mondo‎

‎br. Il sistema giapponese di allenamento fisico è così antico che la sua origine risale a prima dell'inizio della storia autentica di questo popolo. Tuttavia, mentre i giapponesi hanno adattato dalla civiltà occidentale tutto ciò che considerano necessario al loro sviluppo nazionale, hanno mantenuto il jiu-jitsu e tutti i suoi principi di base come il mezzo con cui la nazione deve lavorare per il suo benessere fisico. Hanno fatto di più, perché, mentre un tempo il jiu-jitsu veniva insegnato solo alle classi aristocratiche, ora viene insegnato a tutto il popolo di Dai Nippon che desidera acquisirlo. Il valore del jiu-jitsu è dimostrato dal fatto che i giapponesi, pur essendo una razza minuta, possiedono la più grande resistenza di qualsiasi altro popolo sulla terra.‎

‎Zazzini Davide Maria‎

‎Il cinema per me era tutto il mondo. Italo Calvino spettatore‎

‎br. "L'attività dello sguardo cinegrafico di Italo Calvino è stata oggetto, nel corso degli anni, d'una serie di considerazioni, spesso illuminanti, a partire dal lavoro collettivo coordinato da Lorenzo Pellizzari, fino a più recenti contributi o monografie (ad es. Santoro o Zinato). In questo campo denso d'indagine, per nulla ovvio peraltro (data la scarsità dell'apporto diretto, da parte dello scrittore, al lavoro filmico), lo studio di Zazzini, studioso giovane e valentissimo, s'inserisce del tutto autorevolmente: tramite una ricognizione originale, e davvero a tutto campo, nelle più riposte pieghe della pratica calviniana. Seguendo la traccia segnata nella celebre Autobiografia di uno spettatore, lo studio rileva i modi in cui fin dalla giovanile formazione cinéphile (dettagliatamente documentata, anche con reperimenti di materiali finora ritenuti dispersi, risalenti a prima e dopo la Guerra) lo schermo abbia determinato parti significative dell'immaginario di Calvino, finanche nel trasmettersi d'un mito del femminino, già vagheggiato nell'incipiente star-system anni '30 ma riemergente in filigrana in zone significative della sua produzione narrativa. E questo, concentrando l'analisi sui vari "ritorni" in sala, dagli anni '50 ai '70 - dall'ufficialità veneziana della Mostra, alle proiezioni d'essai nel periodo parigino - in uno spettro di implicazioni (tra osservazione e auto-osservazione) che lo studio rileva con attenzione e acutezza; e che oggettiva anche tramite l'assai ampio ed esaustivo repertorio qui posto a coronamento. Nell'ampiezza di ricognizione e rigore d'analisi, il lavoro di Zazzini costituisce un nuovo e del tutto rimarchevole strumento d'accesso a un paesaggio labirintico quanto (apparentemente) battuto come quello di Calvino, dalla presa stessa in movimento del suo sguardo; un "percorso parallelo" tra quei sentieri, del quale sarà difficile fare a meno." (Tommaso Pomilio)‎

‎Rossi Osvaldo Duilio; Falciani F. (cur.)‎

‎Parsifal. A game of tarots‎

‎ill., br.‎

‎Conte Nico‎

‎Inter: passione (mia) & tormento (loro)‎

‎ill., br. Metti un bambino, un pallone e un colpo di fulmine! È ancora piccolo, Nico, quando scopre il gioco del calcio e, parallelamente, una delle più grandi squadre italiane, l'Inter. Il blu e il nero diventano il vessillo sotto cui Nico vive una storia d'amore personalissima, fatta di batticuori davanti ad un rigore, di strette allo stomaco in coda per entrare allo stadio, di innumerevoli magliette lanciate per aria dopo un goal provvidenziale, ma anche di improbabili scuse riferite ai genitori, alla fidanzata, agli amici, che proprio non comprendono come si possa essere così esageratamente tifosi! Un libro vero, spassoso, che ogni non-tifoso dovrebbe leggere per comprendere, e chissà, condividere, la passione per l'Inter.‎

‎Simone Matteo‎

‎Il piacere di correre oltre‎

‎brossura‎

‎Lucchi Barbara‎

‎Io in ballo. Tra danza e rebus‎

‎ill., ril. Il libro racconta del mondo che ruota intorno alla passione dell'Autrice per i balli popolari: danze, musiche, persone, momenti, accadimenti di un gioco fatto di allegria, impegno, cultura: mondi ed emozioni sperimentati in primo luogo nei corsi di Auser Cesena, e non solo...L'originale e inedito impianto di questa storia sta nell'utilizzo di scenette che accompagnano il testo incuriosendo per le loro linee delicate, un po' naÏf. Sono rebus a tema ballo che l'Autrice ha ideato e disegnato e che chiedono di essere risolti: una sfida che solletica la logica, una possibilità per tutti di avventurarsi in questo antico gioco enigmistico. La loro soluzione non pregiudica la narrazione, di per sé piacevole ed esaustiva, ma offre l'opportunità di navigare tra i repertori di danza popolare cui si ispirano. Tra testo e rebus si apre un mondo sorprendente che merita di essere esplorato: una nicchia di balli nella quale il piacere del movimento si coniuga con memoria, nuovi orizzonti e inclusione.Un libro da leggere con la matita in mano, perché la sfida del rebus può catturare.Pronte anche le scarpette da ballo, perché... non si sa mai.‎

‎Gelsi Salvatore‎

‎Mantova. Una città davanti allo schermo‎

‎brossura‎

‎Moltmann Jürgen‎

‎Le olimpiadi come religione moderna. La dimensione universale della competizione sportiva‎

‎br. Sin dall'inizio l'idea olimpica fu un'idea politica in grado di coniugare l'enorme capacità dello sport di agire come «parafulmine sociale» - quindi come elemento di distensione e di identificazione collettiva - e di misurare la stima di una nazione e della sua economia nel contesto internazionale.Coubertin mutuò dall'antica religione olimpica soltanto il rituale che gli serviva, e non le divinità: il luogo dei giochi doveva diventare un territorio sacro; l'entrata degli atleti una processione; il comitato olimpico un collegio di sacerdoti; il giuramento un rito di purificazione; le onoranze ai vincitori un omaggio delle nazioni. Una moderna religione in cui l'uomo celebra, invoca, sacrifica e premia se stesso. In tanti discorsi solenni - osserva Moltmann in questo breve saggio scritto dopo le Olimpiadi di Seul, alla fine degli anni Ottanta - si coglie facilmente la regia dei giochi «e si ha quasi l'ironica impressione che l'autore fantasma sia stato Ludwig Feuerbach e che il copione lo abbia scritto Karl Marx, perché è vero che questa moderna religione olimpica è un'immagine del desiderio, una fabbrica di sogni e oppio per il popolo».‎

‎Bignardi Roberta‎

‎Carosello napoletano. Il cinema, la danza e il teatro nell'opera di Ettore Giannini‎

‎ill., br. Questo libro propone un'ulteriore lettura di "Carosello napoletano" che dalla Palma d'oro al Festival di Cannes del 1954 scivola nelle silenziate pagine della cinematografia italiana: un film che, grazie al recente restauro, ci offre lo scenario di una creatività che anima l'immediato dopoguerra italiano. L'autrice focalizza il suo sguardo su Ettore Giannini e Léonide Massine, sul rapporto danza e cinema all'alba del musical in un'analisi che, partendo dal valore assoluto del corpo, dal suo movimento nello spazio, arriva alla metamorfosi in immagine riflessa sullo schermo grazie al cinema, per completarsi con lo studio della genesi e della ricostruzione del film, attraverso immagini e documenti in gran parte inediti.‎

‎Chitarrella‎

‎Le regole dello scopone e del tressette‎

‎ill., br. Il manuale dei più popolari "giochi intelligenti" di carte, opera di Chitarrella, in una nuova edizione (con la versione napoletana di Luigi Chiaruzzi, del 1846, e la traduzione italiana di Edgardo Pellegrini a fronte), arricchita dalle diverse varianti dei giochi e dalle illustrazioni di Davide Danti.‎

‎Bertozzi Marco‎

‎Documentario come arte. Riuso, performance, autobiografia nell'esperienza del cinema contemporaneo‎

‎ill., br. Il documentario si presenta oggi come un'esperienza filmica in cui prosperano laboratorialità e sperimentazione. Una palestra estetica in cui il rapporto con le arti visive si è sviluppato enormemente, sino a rendere precarie distinzioni e terminologie in uso sino a pochi anni fa. Da tempo se ne è accorta l'arte contemporanea, sempre più interessata al film autobiografico e alla dimensione performativa dell'autore. O a pratiche, come il reenactement e il found footage, capaci di rivedere i cardini della rappresentazione realistica e i suoi immaginari cinematografici. Ma allora cosa intendiamo oggi con la parola «documentario»? Quale aspetti del "reale" ci racconta? E perché, staccandosi dall'idea di semplice specchio del mondo, è diventato la forma d'arte più incisiva della contemporaneità?‎

‎Catena Stelvio‎

‎Il neorealismo. Dizionario del cinema italiano‎

‎ill., br.‎

‎De Rosa F. (cur.); Lori R. (cur.)‎

‎On stage. Scenografi e costumisti a Napoli 1980-1990‎

‎ill., br. Ancora una tessera del grande mosaico anni '80, per ribadire il contributo essenziale dell'Accademia di Belle Arti di Napoli a un decennio di fermenti artistici e mutazioni culturali profonde. Il percorso espositivo 'On stage', dedicato alla scenografia e ai costumisti napoletani, propone nuovi spunti di riflessione, a proseguire e arricchire ulteriormente il quadro d'insieme delineato da "Shake up in accademia. 1980-1990", la rassegna inquieta sulle arti visive appena avviata. "C'è un'etica della vita nel fare teatro, un ethos della speranza, l'idea che in ogni caso la vita continui, che la nottata debba necessariamente passare, un'allegria di naufragi, popolata di superstiti pronti a riprendere il viaggio. Lo spettacolo deve continuare, perché in ogni caso lo spettacolo è la vita, la vita quotidiana messa in scena e rappresentata." (Giuseppe Gaeta)‎

‎Centouno Inter! Le grandi emozioni nerazzurre dal centenario al 17° scudetto. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Dalla magica serata di San Siro per i festeggiamenti per il Centenario, alla partita al cardiopalma sotto il diluvio di Parma che aggiudica il 16° scudetto. L'arrivo di Mourinho e il trionfo in Supercoppa grazie alla realizzazione dell'unico rigore tirato in carriera in partite ufficiali da Zanetti, Capitano dei Record, fino all'entusiasmante galoppata che si chiude con la conquista del quarto scudetto consecutivo, il 17° della storia.‎

‎Mereghetti Paolo‎

‎Il Mereghetti. 100 capolavori del western‎

‎br. Quali sono i western da vedere assolutamente? Quelli con John Wayne o con Clint Eastwood, quelli che raccontano la lotta contro i banditi o quelli con gli Apache e i Sioux? Genere magmatico per definizione, capace di sfuggire a ogni definizione o catalogazione, il western fonda il suo fascino proprio in questa dimensione universale: in fondo basta un cappello o un cavallo o l'immagine di un canyon per farci entrare nelle sue atmosfere e farci catturare dal suo fascino. Per parlarci di storia e di mitologia, di cultura e di folclore, di avventura e di politica. Non per niente è stato definito "il genere cinematografico per eccellenza americano". E questi sono i capolavori che non si possono non aver visto...‎

‎Fontanelli Carlo; Gualersi Giovanni‎

‎Il Chi è della serie A. 1929-30 - 2011-12 anagrafe e cifre di 8.068 calciatori‎

‎ill., ril.‎

‎Fontanelli Carlo; Negri Paolo‎

‎Il calcio a Ferrara. 1896-2017. A... come SPAL. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril.‎

‎Lupi Gordiano‎

‎Storia del cinema horror italiano. Da Mario Bava a Stefano Simone. Vol. 3: Joe D'Amato, Pupi Avati, Ruggero Deodato, Umberto Lenzi e il cannibal movie‎

‎br. Il terzo volume della "Storia del cinema horror italiano" ripercorre la carriera di un grande artigiano come Aristide Massaccesi (in arte Joe D'Amato) che ha saputo contaminare tutti i generi, soprattutto horror, erotico e porno, dando vita a creazioni bizzarre ma indimenticabili come "Antropophagus" e "Porno Holocaust". Il libro affronta anche il cinema horror di Pupi Avati, un gotico rurale padano che ha prodotto una limitata factory e pellicole indimenticabili come "La casa dalle finestre che ridono" e "Zeder". L'ultima parte del volume riguarda uno studio accurato del cannibal movie, un cinema horror tipicamente italiano che contamina avventura e orrore, tra eccessi macabri e violenze sugli animali spesso ritenute gratuite. Ruggero Dedodato e Umberto Lenzi sono gli autori simbolo di un sottogenere che hanno praticamente inventato, anche se nella loro carriera hanno realizzato altre pellicole importanti come "La casa sperduta nel parco" e "La casa 3". "Cannibal holocaust" e "Il paese del sesso selvaggio" restano due pellicole simbolo del nostro cinema di genere.‎

‎Gastaldi Ernesto‎

‎Come entrare nel cinema e restarci fino alla fine‎

‎br. Cosa può spingere un ragazzo di provincia, con un lavoro sicuro da bancario nella sua Biella, a salire su una vecchia e scassata Balilla e trasferirsi a Roma? Semplice. Un amore smisurato per il cinema. Quell'amore che gli impedirà di andarsene dalla capitale nonostante anni difficili, affitti da pagare senza un soldo in tasca, tante idee in testa e la pancia spesso vuota. La sua costanza lo premierà, il sogno impossibile non sarà più sogno e il ragazzo di provincia diventerà uno sceneggiatore fra i più importanti e richiesti. Incontrerà i più grandi della settima arte, scriverà mille meravigliose storie e troverà anche l'amore, quello che conta più di ogni altra cosa: la donna della vita. Questa di Gastaldi non è soltanto autobiografia appassionata e coinvolgente, ironica e spesso divertente e commovente, ma una vera e propria storia del nostro cinema. Quello grande che fu.‎

‎Magri Mirko‎

‎Nuovi fantastici giochi di gruppo. Divertirsi alla grande per crescere insieme. Nuova ediz.‎

‎br. All'interno di questo libro si trova la descrizione dettagliata di oltre centotrenta giochi di gruppo, comprensiva di suggerimenti, riflessioni e strategie per affrontare al meglio le problematiche più frequenti. Alcuni giochi, semplici ed immediati, si prestano ottimamente per ogni tipo di animazione; altri, più strutturati ed ambiziosi, sono perfetti per essere impiegati in un percorso di tipo educativo e psicologico. Un ampio spazio viene inoltre dedicato alle modalità con cui approntare un adeguato contesto di gioco ed alla condivisione di alcuni indispensabili principi della comunicazione verbale e non verbale, contemplando una preziosa raccolta di aneddoti psicologici e relazionali, mutuati sia dagli studi che dal lavoro sul campo dell'autore. Il libro è corredato di fotografie, indicazioni rispetto all'utilizzo di svariati brani musicali e link video per visionare su internet i filmati relativi a molti dei giochi descritti.‎

‎Betti Giorgio‎

‎Il pensiero e la dinamite. Riflessioni su alcuni film di Marco Bellocchio‎

‎ill., br. Accanto al Bellocchio conosciuto e omaggiato da più di quarant'anni in qua, sembra esisterne un altro, ancora da scoprire, che finora è stato facilmente dissimulato sotto etichette facili e propagabili a piacimento. Ma davvero l'enfant prodige de "I pugni in tasca" è, come è stato detto e ripetuto, il grande referente della contestazione, dell'anticlericalismo, del cinema inteso soprattutto come militanza? Forse, ma di certo con questo libro proponiamo un'analisi alternativa, da parte di un autore cattolico che prova a rimettere in discussione tante classificazioni per troppo tempo date per scontate, passando al vaglio alcuni film, dal grande valore sintomatico, specificamente sul rapporto tutt'altro che pacifico tra questo cineasta e il concetto di rivoluzione.‎

‎Di Cesare Vittorio‎

‎Accetto la sfida! Un anno di giochi matematici del centro PRISTEM dell'Università Bocconi di Milano‎

‎br.‎

‎Ercole Guido‎

‎Toro, la furia-derby. Le sfide che hanno fatto piangere i bianconeri‎

‎ill.‎

‎Maresci Roberta‎

‎Wanda Osiris. Prima soubrette e donna (con) turbante‎

‎br. Wanda Osiris non fu ballerina, né cantante, ma eccelleva nel "birignao". Voleva fare teatro, studiò violino ma le bastò camminare per incantar tutti. Figlia del palafreniere battistrada di Umberto I, tale fu la sua fama che per lei coniarono un superlativo assoluto, fino ad allora riservato agli aggettivi, e divenne "la Wandissima". Memorabile il grande sodalizio con Macario e Dapporto. Religiosa e superstiziosa, non sopportava il colore viola e gli uccelli, neppure di stoffa. "Donna da spolvero" nel 1937, cantava d'amore e fece ridere accanto a Totò, Bramieri e Vianello. Si ossigenò i capelli e inaugurò la moda del turbante: fu la prima soubrette della storia. Ma perché Anna Menzio all'apice del successo, uscì di scena e scese un'ultima volta la copia della scala del Vittoriale e Notre Dame, per tornare a vivere una vita normale con il suo vero nome?‎

‎Felicioni Andrea; Bucci Marco B.; Ferrari Andrea; Mayo D'Aversa F. (cur.)‎

‎Memento mori‎

‎ill., ril. «Memento Mori» è un gioco di ruolo incentrato sulla narrazione che ha l'obiettivo di raccontare le vicende di un gruppo di Erranti, ovvero di uomini malati di peste alla continua ricerca del loro Sogno. Un'antica maledizione ha aperto loro le porte di un nuovo mondo oscuro colmo di potere, di sofferenza ed orrore, ma non privo d'impensabili opportunità.‎

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