Schiaffino Gualtiero
Olidin, olidin, olidena
ill., br.
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Staglieno Marcello
Dizionario dei proverbi genovesi
brossura
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Betti L. (cur.)
Proverbi toscani della nonna
brossura Una raccolta di proverbi, forme proverbiali e modi di dire che analizza esclusivamente le voci riportate da Adriano Politi nel suo "Dittionario Toscano" pubblicato in più edizioni nel Seicento. "I proverbi sono la scienza dei poveri". Così un anonimo toscano definisce questi detti brevi e arguti, espressione di un mondo arcaico e lontano dal nostro. Sono l'espressione della saggezza popolare e provengono dalla più antica tradizione locale: il "Dittionario Toscano" una testimonianza linguistica pubblicata agli inizi del Seicento. La maggior parte dei proverbi qui riportati sopravvive in Toscana, ma alcuni sono usati solo in contesti sempre più rari e destinati a scomparire. Resta comunque valido il fondo di verità che sta alla loro base e che li rende ancora attuali.
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Fantini brava gente. Disavventure giudiziarie dei fantini del passato
brossura Che Palio sarebbe se alla mossa andassero dieci bravi ragazzi, onesti, remissivi, ligi al dovere e rispettosi gli uni degli altri? La risposta è una sola: il Palio non sarebbe più il Palio. Enrico Giannelli e Maurizio Picciafuochi tornano in libreria con "Fantini brava gente" ideato e scritto con Orlando Papei e Alessandro Ferrini che, con un lavoro di ricerca di archivio durata anni, hanno raccolto una estesissima e interessante documentazione sulla vita e sulle avventure dei fantini del Palio di tutti i tempi.
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Dundes Alan; Falassi Alessandro
La terra in piazza. Un'interpretazione del Palio di Siena
ill. Per 2 volte, ogni estate, per circa 90 secondi, dieci cavalli percorrono correndo tre volte Piazza del Campo, la piazza centrale di Siena trasformata per l'occasione in una circuito. Cavalli montati a pelo da fantini che vestono i colori delle dieci contrade. Il cavallo che finisce prima i tre giri del Campo, vince per la sua contrada un drappello rettangolare, decorato con l'immagine della Madonna: il Palio appunto. Una manifestazione che si tiene a Siena fin dal tredicesimo secolo, diventata attività dominante e centrale per la vita dei Senesi. Ogni corsa dura molto di più di 90 secondi ed è solo il momento culminante di un'intensa attività preparatoria. Come si dice a Siena "Il Palio si corre tutto l'anno" e ogni volta che un senese è depresso, si può consolare pensando che presto sarà di nuovo tempo di Palio!
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Guida al Palio
ill., br. Il Palio di Siena ha quasi mille anni, e la sua storia si confonde e si intreccia con quella della città stessa. Una festa che racchiude in sé emozioni e tradizioni bellissime, forse spesso difficili da comprendere nel suo intero significato. Lo scopo di questa guida, interamente realizzata da senesi, è di servire da pratico strumento per il turista che giunge a Siena nei giorni "caldi" che precedono il 2 luglio o il 16 agosto. Una guida che ha la pretesa di offrire, oltre a utili notizie e belle immagini, una precisa chiave di lettura per assaporare completamente la festa di Siena.
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Cortesi Renato
Streghe, folletti e santi fra Romagna ed Europa. La cultura del fantastico in Romagna tra origini storiche e meccanismi antropologici
ill., br.
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Saintyves Pierre; Fincati V. (cur.)
La leggenda del dottor Faust. Secondo i documenti originali
br. Il Dottor Faust fu un umanista, di nobili natali, il cui vero nome sarebbe stato Georgius von Helmstatt, nato a Knittlingen nel 1466, che aveva latinizzato le sue generalità, secondo una moda molto in voga a quei tempi, in Georgius Sabellicus Faustus Junior. Nel far ciò aveva unito i soprannomi latini di due umanisti italiani dei quali sarebbe stato amico o discepolo: Publius "Faustus" Andrelinus (1462-1518) e Marcantonio Coccio "Sabellicus" (1436-1506). Questi due avrebbero fatto parte di una scelta confraternita di umanisti che segretamente coltivavano il paganesimo. I membri di tale confraternita, cui aderirono Pomponio Leto, Bartolomeo Platina e Lorenzo Valla, furono dispersi da Papa Paolo II. Leto e Platina vennero incarcerati e torturati in Castel Sant'Angelo mentre Marcantonio "Sabellicus" Coccio riuscì a sfuggire alle grinfie del papa, divenendo in seguito prefetto della Libreria di San Marco a Venezia. Del vero Faust fece menzione per primo il famoso abate Tritemio - anch'esso in odore di magia, anche se cristianeggiante - in una lettera, che ne disse peste e corna. A Tritemio si unirono molti altri detrattori, tra cui il principale discepolo di Lutero, Melantone. Risulta evidente che il motivo di tanto astio stava nella cultura classicheggiante dell'umanista Faust il quale girava la Germania ostentando le sue idee proprio nel momento in cui sorgeva l'astro di Martin Lutero, la cui Riforma si rivolgeva contro Roma corrotta e centralista.
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Milano A. (cur.)
L'immagine dei milanesi nella vita quotidiana (1790-1890). Ediz. illustrata
ill. Le stampe, le illustrazioni e le caricature ci hanno tramandato un'immagine poco nota dei milanesi lungo tutto il corso dei cento anni che vanno dal 1790 al 1890. Un secolo che vide un susseguirsi di vicende storiche ed economiche che portarono la città alla sua fisionomia di centro culturale, commerciale e industriale all'alba del XX secolo. Mode e costumi dei milanesi appartenenti alle diverse classi sociali vennero rappresentati spesso mettendone in risalto gli aspetti più umoristici. Tutte le tecniche di stampa vennero utilizzate, dalle incisioni in rame alla xilografia, alla litografia, per finire negli ultimi anni dell'Ottocento alle oleografie, che ebbero a Milano il più importante centro di produzione italiano e che costituirono esse stesse una particolare forma di gusto estetico. Dalle mode venute da Parigi subito dopo la Rivoluzione francese, passando sotto il regno di Napoleone e poi la Restaurazione austriaca, la libertà di esprimere le idee politiche era strettamente sottoposta a censure e trovava unico sfogo nella moderata critica sociale o nella rappresentazione della vita quotidiana. Il '48, per quanto di brevissima durata, costituì un momento culminante del secolo, dando vita a una produzione caricaturale di dimensioni sconosciute in Italia. La vita dei milanesi, con l'unificazione della nazione fu oggetto di una satira di costume sempre più legata ai modi di vivere delle classi borghesi ed espresse i suoi risultati migliori nei decenni tra il 1860 e il 1880.
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Russo Pippo
Siculospirina
br. Pippo Russo esamina e spiega alcune espressioni tipiche del dialetto siciliano, con molta ironia ma con altrettanta attenzione alla loro origine. Si va da "comprare un bambino" a tutte le sfumature di "duci" e "salìto", dall'uso del verbo "canziàrsi" al termine "facciòlu" che non ha corrispettivi in nessun'altra lingua, e così via. La selezione di sicilianismi che l'autore offre al lettore è gustosa e interessante, e talvolta lo spunto per la disamina è legato a vicende connesse all'attualità oppure a curiosità e variazioni nate dall'uso dei termini stessi.
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Romano Alfredo
Salento tra mito e realtà. Monologhi e canti in dialetto salentino. Testo originale a fronte
ill.
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Beauvoys de Chauvincourt Jean; Nicora L. (cur.)
Discorso sulla licantropia o della trasformazione degli uomini in lupi. Testo francese a fronte
br. Il "Discorso sulla licantropia" di Jean Beauvoys de Chauvincourt risale al 1599. L'opera, anche se oggi si crede che il "loup-garou" sia soltanto un'invenzione del cinema, resta un documento insostituibile per capire le credenze sul "lupo-umano" agli inizi dell'era moderna. Beauvoys de Chauvincourt ci restituisce quel che il suo tempo credeva del licantropo, rivelando ancestrali credenze ai suoi contemporanei, soggetti a una forma di ossessione collettiva. A noi, semplicemente, ricorda le trasformazioni a cui sono soggetti gli uomini: anche nell'era della tecnologia più avanzata esse avvengono e ogni giorno lo constatiamo. Il "loup-garou" modificava la propria natura, noi diventiamo altri lupi per i nostri simili. Un tempo si azzannava, oggi si colpisce per sopravvivere: è questa la regola che ci insegnano i tempi di crisi.
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Nicolai Giorgio M.
Il tesoretto russo. Proverbi e modi di dire della Russia
br.
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Roddolo Enrica
Invito a corte. Storie, ricevimenti e passioni nei palazzi d'Europa e d'America
ril. È un viaggio appassionante, fragrante e saporito quello nel mondo della convivialità di corte. Una scoperta di tradizioni e sapori, di ricette e abitudini alimentari, ma anche di riti e cerimoniali a cui è possibile ispirarsi, per sentirsi re o regine per un giorno. Questa avventura, che racconta ben più di gusti personali, passioni e idiosincrasie di reali e celebrità, è anche la storia di banchetti, visite ufficiali, ricevimenti e gran balli destinati a segnare il tempo e i rapporti fra i Paesi. È vera e propria dinner table diplomacy: trattative di fine politica e potere giocate con le carte del gusto e del palato. Guidati da Enrica Roddolo fra gli stucchi e l'opulenza dei saloni d'onore che accolgono principi e re, capi di Stato e celebrity, andiamo alla scoperta della fumante turtle soup amata da Giorgio IV, del coronation chicken che salutò l'investitura di Elisabetta Il - che festeggia il suo Diamond Jubilee nel 2012 -, dei sigari di Juan Carlos di Spagna e del tartufo bianco d'Alba per il quale ha un debole Alberto di Monaco. Accompagnandoci fra palazzi reali e palazzi presidenziali, l'autrice ci svela le regole della cerimonialità più esclusiva: dalle scelte della padrona di casa Elisabetta II a quelle di Michelle Obama, passando per le novità di stile introdotte alla Casa Bianca da Jacqueline Kennedy. Insomma, benvenuti a Corte. Buon appetito con Sua Altezza.
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Orfalian Sonya
La cucina d'Armenia. Viaggio nella cultura culinaria di un popolo
br. Si comincia chiedendo a una parente "quanto" di una certa cosa va in "quella" ricetta; si prosegue cercando una serie di ingredienti, confrontando versioni, ascoltando consigli spesso divergenti. E si finisce mettendo insieme il tutto con anni di ricerche storiche ed etnografiche e traduzioni di testi rari e pressoché introvabili. In questo modo Sonya Orfalian ha intrapreso e concluso un'opera monumentale in cui sono custodite, insieme alle oltre centotrenta preparazioni, le radici e le ramificazioni di una cultura millenaria tanto più meritevole di essere catalogata e raccontata in quanto offesa, misconosciuta e strappata dalla sua terra d'origine. Ecco allora, chiamati per nome e pronti per essere sperimentati e gustati, gli ingredienti e i piatti della tradizione, accompagnati dalla ricostruzione della vita quotidiana in terra d'Armenia - luoghi, usi, proverbi, leggende e ricorrenze religiose e civili, in un repertorio in cui il piglio rigoroso della studiosa si stempera nei ricordi, richiamando luoghi e figure di famigliari e amici, mescolandosi al peso dolce e amaro di un'eredità da onorare.
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Masi Antonio
A quei tempi nel podere. Memorie di un fattore «Spicciolo»
ill.
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Colombo Milena
Folletti e altre strane creature. Udine e il Friuli
ill., br. Una posizione geografica particolare, crocevia tra il Cadore, l'Austria, la pianura e la Slovenia. Una storia ricca, segnata dai popoli che hanno lasciato tracce indelebili. Dai Celti ai Romani, dal patriarcato di Aquileia all'intreccio di culture: tutto ha contribuito a creare e alimentare le tradizioni popolari che poggiano su una radicata vita contadina e che hanno subito le influenze del Nord Europa, ma anche dell'Est e del Mediterraneo, creando una ricchezza davvero unica.
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Mitford Algernon B.
Racconti dell'antico Giappone
brossura
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Kezich Giovanni
Carnevale re d'Europa. Viaggio antropologico nelle mascherate d'inverno
ill., ril. Nel colmo dell'inverno, quando la natura riposa nella morsa del gelo, le campagne europee vengono percorse da una miriade di compagnie mascherate, chiassose, beneauguranti e buffonesche, satelliti orbitanti di quel misterioso pianeta che è il carnevale. In tutto il continente, nonostante la sua grande varietà di lingue, nazionalità e religioni, queste mascherate rivelano sorprendenti somiglianze non solo nei personaggi, nei costumi e nella forma delle azioni rituali, ma anche nella struttura della messa in scena, che vede un susseguirsi ordinato di fasi distinte, dai diavoleri d'esordio di personaggi selvatici e paurosi, alla conduzione di riti augurali composti e calibrati, fino alle comiche finali: come se comunità lontanissime, sparpagliate ai quattro angoli del continente, continuassero da secoli ad attenersi a uno stesso copione, a una medesima antica liturgia. Nove anni di ricerca hanno permesso di lanciare su questi fatti uno sguardo nuovo, e di immaginare un'Europa che, nei fondamenti della sua antica religione agraria, si può pensare ancora unita.
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Bertone Enrico
Piemonte rurale. Tradizioni, segni materiali, religiosità, feste e riti nel mondo contadino
ill., br. Una civiltà materiale che si intrecciava con i concetti della fede, astratti e invisibili. Era il mondo contadino del passato, ricco di celebrazioni, di simbologie e di credenze che a volte sfioravano la superstizione. Le tradizioni popolari, i segni della fede sul territorio, i santi locali e i patroni, i voti e i miracoli, le processioni e i pellegrinaggi, le feste e le compagnie religiose, la Sacra Sindone, i sacrifici della Quaresima e il teatro sacro della Settimana Santa, le feste dei morti e il Natale, il culto e le tradizioni dei Valdesi... sono argomenti che caratterizzano questa ricerca. Un mondo per certi versi arcaico ma che sopravvive ancora nel sostrato della società contadina moderna, dove fede e spiritualità rappresentano valori importanti e la celebrazione del rito mantiene in parte la sua funzione di trait d'union tra il corpo e lo spirito.
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Douglas Gary M.; Heer Dain C.
I soldi non sono un problema, il problema sei tu!
br. Gary Douglas e Dain Heer hanno lavorato con moltissime persone che avevano ogni tipo di problema col denaro, da chi aveva solo dieci dollari in tasca a chi ne possedeva dieci milioni, scoprendo che le loro difficoltà non avevano nulla a che fare con i soldi. Il problema è piuttosto la non disponibilità a ricevere, e questo limita ciò che si può ottenere. "I soldi non sono un problema, il problema sei tu!" è stato scritto per tutte le persone che sono costantemente in difficoltà con il denaro, perché ne spendono troppo, non ne hanno abbastanza o ne hanno troppo. Gary Douglas e Dain Heer illustrano in maniera semplice e chiara i sistemi facili e sicuri da loro ideati per creare una nuova, diversa realtà, per abbandonare finalmente i preconcetti sui soldi e avere un rapporto sano con il denaro. Le tecniche descritte si basano in particolare su ACCESS, un sistema di trasformazione dell'energia, ora disponibile anche in Italia, ideato da Gary Douglas, che fornisce alle persone una serie di strumenti per eliminare le loro limitazioni e creare una serie di nuove e straordinarie opportunità in ogni campo della vita.
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Deida David
Manuale del sesso illuminato
br. David Deida si dedica da decenni all'arte del risveglio spirituale e sessuale. In questo manuale rivela che il segreto dell'illuminazione e del sesso sublime possono essere la stessa cosa ed espone le abilità indispensabili per aprirci ai doni fisici, emotivi e spirituali dell'intimità e dell'unione. Provocatorio e diretto, "Manuale del sesso illuminato" insegna a trasformare la semplice 'frizione epidermica' nella perfetta incarnazione dell'estasi, a sviluppare le abilità sessuali in quanto rapimento del cuore e resa del corpo, a raggiungere tutti i possibili orgasmi nelle loro svariate forme e molte.
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Gambetta E. (cur.)
Piccola grammatica del genovese
br. Il volume porta un po' di chiarezza nella grammatica genovese, come nel caso dei verbi irregolari, aggettivi e pronomi. La grafia usata, con piccole varianti, è quella del secolo scorso. L'assenza quindi di "modernismi" colloca questo volume, nel solco della piena tradizione. La "Piccola Grammatica del Genovese" proponendo il dialetto, come arricchimento, anche per la didattica nell'educazione linguistica, diventa uno strumento utile e di semplice consultazione.
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Moderno dizionario rapido genovese-italiano italiano-genovese
br.
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Mariangelo da Cerqueto
Proverbi, proverbi, proverbi
brossura
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Pieri Romano
Grên. Il grano e altri cereali nella cultura romagnola e cesenate (E')
ill.
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Coltro Dino
Santi e contadini. Lunario della tradizione orale veneta
ill., br. Frutto di una lunga e documentata ricerca, il volume è costruito in due parti. In una viene descritto quell'aspetto del patrimonio culturale del mondo contadino (usanze, costumi, credenze religiose) definito dall'avvicendarsi delle stagioni e dei lavori agricoli. Nell'altra viene riportata la storia del santo di ogni giorno dell'anno.
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Lorenzini Katiuscia
Verona città fatata. Itinerari attarverso colori forme simboli
ill., br. L'autrice di questo volume, laureata in filosofia, appassionata di tradizioni religiose e di simbologia, che combina con gli studi di psicologia della forma e del colore, più che una semplice guida di Verona ne propone in queste pagine un ventaglio di interpretazioni inedite e sorprendenti, sostenute da ampie letture. Suggerisce anche quattro possibili percorsi attraverso l'intero territorio scaligero associati ai quattro colori (rosso verde blu giallo) che nella tradizione filosofico-alchemica si legano agli elementi costitutivi del mondo e dell'uomo.
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Rodella Silvia
Leggende euganee
brossura Le "Leggende euganee", pubblicate per la prima volta nel 1941 con lo pseudonimo di Sellida Ilvaro, costituiscono l'opera più riuscita di Silvia Rodella, la cui genesi e "poetica" sono ben condensate nella Premessa: "Così gli Euganei mi presero tutta, il cipresso ha saputo dirmi tante cose e ogni angolo di questa terra mi ha narrato la sua storia, perché dell'essere amato si ama ogni cosa". Il vero protagonista dell'opera di Rodella è il paesaggio, che si estende nella fascia meridionale dei Colli tra Lozzo, Este, Arquà Petrarca. La ricchezza e la precisione dei particolari nelle descrizioni delle località in cui sono ambientate le leggende sono evidentemente il frutto di una esperienza diretta, "sul campo", di luoghi, sentieri, corsi d'acqua, speroni rocciosi, che solo una camminatrice poteva acquisire. "Leggende euganee" è quindi un'opera che merita di essere riscoperta e riletta, anche perché testimonia una sensibilità pionieristica per la conoscenza del patrimonio paesaggistico dei Colli Euganei.
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Innocenti Carlo
La me tiere. Viaggio per immagini nella civiltà contadina del Friuli-Viaç par imagjinis te civiltât dal Friûl
ill., ril. Il volume di Carlo Innocenti entra nel vivo della cultura contadina friulana, rappresentata nei cinquant'anni di attività del fotografo (1965-2016). Le prime immagini ritraggono gli spazi della casa, il grande camino al centro della stanza principale, le camere, e poi quelli esterni, il pollaio, la fontana, i mulini, in un percorso che tocca ambienti di montagna e di pianura. In questi spazi interni ed esterni entrano a poco a poco anche figure umane, in particolare anziani, che vediamo all'opera nei campi e nei laboratori artigiani, o accanto alla stufa con il nipotino in braccio. Un'ampia sezione è dedicata ai luoghi e ai tempi della socialità e alla vita in comunità, fino ad arrivare alle feste religiose e alle sagre. È un intero mondo che viene documentato, perché non se ne perda il ricordo e, forse, la sapienza.
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Coltro Dino
Mondo contadino. Con CD-Audio
brossura
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Antichi mercati del varesotto
ill., ril.
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Centini Massimo
Memorie pagane. Folklore e religiosità in Italia del nord e Svizzera
ill., ril.
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Facchinetti Kerdudo William
Guida ai misteri del Lago Maggiore
brossura
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Corbella Roberto
Fantasmi e misteri della nostra terra. Lombardia, Piemonte, Svizzera
brossura Nella felice epoca della pre-televisione, per un adolescente quale passatempo era più sottilmente gioioso per le sere d'inverno che entrare nel lettuccio caldo con una manciata di caramelle da centellinare golosamente mentre alla fioca luce da comodino ci lasciavamo deliziosamente terrorizzare dai racconti di Edgard Allan Poe e da quelli di H.P.Lovercraft e Le Fanu. Storie di spettri e mostri tornati in vita per impaurirci e perseguitare le nostre menti. Forme letterarie adulte che in fondo avevano le loro radici in antiche leggende o erano derivate dalle fiabe che ci avevano piacevolmente spaventati nell'infanzia: L'Orco, il Lupo Cattivo e soprattutto quelle stregacce delle fiabe che vagamente somigliavano alla vecchia vicina di casa che, puntualmente ci bucava il pallone quando finiva nel suo cortile...
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Sgarzi Umberto
Il mondo è una gabbia di matti. Proverbi bolognesi
ill., br.
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Errico Antonio
Fiabe e leggende di Puglia
brossura
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Palmieri Giuliano
Le antiche voci dei Monti Pallidi. Mito e folklore nelle Dolomiti
ill., br.
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Nardo Cibele Angela; Ostermann Valentino
Gli animali nelle leggende e tradizioni popolari
ill., br.
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Simeoni Laura
Streghe e maranteghe dalle Alpi alla laguna
ill., br.
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Simeoni Laura; Rigo Michele
Antichi mestieri
ill.
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Simeoni Laura
99 luoghi e personaggi fantastici in Veneto e Friuli Venezia Giulia
ill., br.
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Marchi Enrico
Se comandasse Pulcinella. Storia e tradizione nei carnevali del veronese
ill., br. Uno studio su tutte le maschere carnevalesche della provincia di Verona. Dopo "Il Sire", che parla in forma autobiografica del Papà del Gnoco uscito nel 2013, e "Nobili, Benefattori e Artigiani" che racconta le maschere della città, pubblicato nel 2015, questo terzo lavoro di Enrico Marchi ci accompagna nella realtà carnevalesca della provincia. Frutto di una ricerca durata oltre due anni, l'autore racconta, per ciascuna maschera, come quando e perché è nata. Suddiviso in cinque capitoli, corrispondenti alle cinque zonedella provincia, le maschere sono proposte in un ordine che potrebbe essere un ideale percorso che porta a conoscere i vari comuni, di cui viene brevemente tratteggiata la storia. Prefazione di Antonio Pastorello.
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Wiesel Elie
Il golem. Storia di una leggenda
ill., br. Chi era il "Golem fatto d'argilla", questo strano essere che, secondo la tradizione popolare ebraica, fu creato dal misterioso Maharal, Rabbi Yehuda Loew, capo della comunità ebraica della Praga del sedicesimo secolo? Alcune versioni di questa leggenda dipingono il Golem come un simpatico e goffo individuo; altre come un mostro, un Frankenstein che si ribellò al suo creatore. In questo libro, Elie Wiesel ha raccolto molte delle storie che si tramandano su questa enigmatica figura e le ha raccontate di nuovo, viste attraverso gli occhi di un vecchio becchino che, da bambino, avrebbe assistito ai numerosi miracoli attribuiti dalla leggenda al Golem. "Io, Reuven, figlio di Yaakov, dichiaro sotto giuramento che "Yossel il muto", il "Golem fatto d'argilla", merita di essere ricordato dal nostro popolo, dal nostro popolo perseguitato e assassinato eppure immortale. E un nostro dovere nei suoi confronti evocare il suo destino con amore e gratitudine". Il Golem di Reuven non è né uno sciocco né un mostro, ma un essere pieno di intuito, di intelligenza e di compassione, creato per proteggere gli ebrei dai loro innumerevoli nemici. Un essere che, un giorno, potremmo anche incontrare...
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Strano Luca
Meglio un morto in casa che un pisano all'uscio. Parole e modi di dire dei nonni
brossura
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Sigurdardottiz G. S. (cur.)
Laxdaela saga. La saga della gente della valle del fiume del salmone
brossura
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Bernardi Ulderico
Il tesoro dei padri. I proverbi delle Venezie
br.
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Galli Letizia; Tiravelli Eleonora
Colori in corsa. Il vestiario dei fantini del Palio di Siena nel XIX secolo
ill.
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Bacher Angela
Bärulussä. Il prato più bello dell'orso. Suoni, nomi e luoghi nella parlata walser di Formazza
brossura
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Coria Giuseppe
Usi nuziali e mangiar di nozze in Sicilia
ill. Usi, costumi, tradizioni, abitudini e superstizioni del matrimonio nella cultura siciliana. Un rituale esaminato in tutte le sue fasi e negli elementi caratterizzanti: "l'età matrimoniale", il "nguaggiu", la "vagghiata", ma anche nell'aspetto fondamentale del cosiddetto "Mangiar di Nozze". Chiude il libro un elenco di ricette, selezionate fra le massime espressioni della tradizione locale.
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