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‎Folklore‎

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‎Oliverio Patrizia‎

‎Alla scoperta della Maremma misteriosa, esoterica e insolita‎

‎br. La Maremma è l'esperienza di uno straordinario viaggio nel tempo, dalle epoche più remote fino al Medioevo, per arrivare al periodo mediceo. Questo territorio, dalla straordinaria bellezza naturalistica, è intriso di esoterismo e alchimia, ma anche di leggende arcaiche come quella dell'Olivo della strega, l'albero più vecchio della Toscana e tra i più longevi d'Europa. Andremo alla scoperta di Fosdinovo, un antico borgo medioevale che ci stupisce apparendo improvviso tra strade di montagna, del solido e maestoso castello di Malaspina, di Arcidosso la cui storia esoterica è rivelata da simboli visibili in tutto il paese, comprese le mura del castello che evidenziano la presenza di una domus templare. Numerose anche le leggende sulle Alpi Apuane. Durante la creazione del mondo, il Signore stesso avrebbe affidato a due Arcangeli il compito di innalzare queste grandi catene montuose. Tra le leggende del posto, quella di Pia de Tolomei è senz'altro la più suggestiva e triste. La sua storia è racchiusa nei celeberrimi versi di Dante e nel Castel di Pietra, un castello che nell'antichità controllava i traffici di sale tra la zona di Massa Marittima e la pianura grossetana.‎

‎Rivola Francesco; Chiarini Veronica‎

‎Una terra fantastica. Tra natura e folletti nel Parco della Vena del Gesso Romagnola. Ediz. illustrata‎

‎ill., ril. Il libro - che nasce per volontà dell'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità-Romagna - già indica nel titolo e nel sottotitolo con quale stato d'animo l'autore celebri la Vena del Gesso romagnola: un mondo così coinvolgente nei suoi orizzonti da suscitare in Francesco Rivola - l'aedo che qui ne descrive i percorsi e le forme - un senso incantato di leggenda. Vi vengono evocati infatti favole e folletti, storie e dicerie, meraviglie e spaventi, e insieme la fauna e la flora di un paese indimenticabile per chi per la prima volta ne incontri erte e sentieri, acque e distese boschive e il popolo delle creature della terra, delle acque e dell'aria che vi fanno soggiorno: un mondo che Veronica Chiarini - geologa e speleologa, collaboratrice dell'Ente - ha rappresentato in immagini di complice bellezza, tra favola e realtà: insomma, una originalissima presentazione di una delle meraviglie delle province romagnole. Il lettore, così, si troverà a visitare il Parco vivendone insieme le forme reali e le storie incantate della cultura popolare.‎

‎Gallini Clara‎

‎Chiaroscuri. Storie di fantasmi, miracoli e gran dottori‎

‎br. "Chiaroscuri" è una raccolta di saggi scelti di Clara Gallini, figura cardine nel panorama degli studi antropologici in Italia e non solo, considerata tra le principali interpreti e custodi del pensiero di Ernesto de Martino. Seguendo la penna raffinata dell'autrice, il libro conduce il lettore per tutta Europa attraverso le storie di medici e sacerdoti, malati e miracolati, magnetizzatori e sonnambule, spiritisti e medium, "isteriche" e fantasmi, in un'affascinante avventura che fa tappa tra le case infestate della Torino di inizi Novecento, nella Napoli di fine Ottocento, presso la famosa Eusapia Paladino che attira pellegrini e scienziati, a Lourdes, teatro di miracoli e luogo della medicalizzazione del sacro. In appendice, i testi di Ernesto de Martino ed Emilio Servadio "dialogano" con quelli raccolti nel volume. In generale nel volume, potremmo ritrovarvi l'attualità di quelle domande su che cosa mai sia quel lato oscuro degli uomini e delle cose, che ancor oggi continua a intrigarci.‎

‎Dalla Vecchia Isabella; Succu Sergio‎

‎Segui il lato oscuro. Viaggio nel mondo dell'insolito e del mistero‎

‎brossura Ogni luogo ha il suo lato oscuro, che non è da intendere come parte negativa, ma come aspetto sconosciuto e misterioso. Le confraternite della morte, il mestiere del boia, l'evocazione degli spiriti, il potere nascosto delle piante: questo libro permette di intraprendere uno speciale itinerario nel mondo del mistero, alla scoperta di luoghi, oggetti, epoche affascinanti di cui non si finisce mai di imparare. Leggende, curiosità e tradizioni ti accompagneranno lungo una strada lastricata di piccole scoperte, alcune legate alla semplice quotidianità, i cui segreti ti sveleranno la parte nascosta del mondo. Le bambole hanno un'anima? Quanto sono dannosi i sette peccati capitali? Che potere hanno le chiese costruite dal diavolo? L'anima ha un peso? Cosa nascondono realmente le maschere? Come fanno gli animali a trovare sempre la strada di casa? Il sangue, è un conduttore di vita o di morte? Le donne guerriere erano davvero più temibili degli uomini? Queste sono solo alcune delle domande che ti farai lungo il cammino di lettura del libro, come tante piccole tappe verso una progressiva ricerca che potrà arricchire la tua sete di curiosità. Seguire il lato oscuro non comporta dunque decidere di cedere alle forze del male, ma di entrare in un mondo buio e quasi inospitale che ti permetterà di scorgere più facilmente la luce della consapevolezza e la conoscenza di ciò che ti circonda.‎

‎Mizuki Shigeru‎

‎Yokai. Mostri e spiriti del folclore giapponese‎

‎ill., ril. Gli yokai sono le creature del folclore giapponese che aleggiano fra il mondo della natura e quello degli spiriti, al crocevia fra le apparizioni spettrali e le manifestazioni benaugurali, un po' divinità, un po' demoni, in parte suggeriti dalle leggende della tradizione orale, in parte nati nel tentativo di spiegare eventi insoliti e misteriosi.‎

‎David Max; Nucci M. (cur.); Solinas S. (cur.)‎

‎Volapié‎

‎br. A più di mezzo secolo dalla sua uscita, Volapié, di Max David, resta non solo il miglior libro scritto in Italia sulla corrida e alla pari delle firme più famose sull'argomento, da Montherlant a Bergamín, da Hemingway a Jean Cau, ma anche il più fedele ritratto di una certa Spagna prima che la modernità ne stravolgesse i tratti senza però riuscire a estirparne quel nucleo duro, intangibile e immutabile, che nella plaza de toros ha appunto la sua celebrazione. Excursus storico, sociale e spirituale, Volapié è infatti un'analisi dell'ossessione taurina nell'arte, da Goya a Zuluaga, nella poesia, da Alarcón a Lorca, la messa in scena di un rito e di un sacrificio. Pochi come Max David hanno saputo raccontare quel senso di spettacolo funebre, di pompa e di rituale, la retorica che a esso si accompagna e che è resa sopportabile se al suo fondo c'è un mistero e un'esaltazione in grado di renderla insieme umana e divina, non uno sport, ma una tragedia. Al magistrale excursus di David, questa nuova edizione di Volapié, che contiene una illustrazione di Miquel Barceló, si avvale anche del contributo di un aficionado di eccezione, Matteo Nucci, tributo festoso a un classico senza tempo. Prefazione di Matteo Nucci.‎

‎Martini Maria Cristina‎

‎Diavoli a Roma e dintorni‎

‎ill., br. In questo terzo volume della collana "Roma misteriosa" sono protagoniste le figure demoniache, prese in esame da diverse angolazioni. Innanzitutto vengono analizzate le loro raffigurazioni nell'arte, le interpretazioni e il significato che hanno assunto lungo i secoli. Poi vengono narrate le storie della presenza di diavoli nelle leggende e nei racconti della tradizione legati a specifici siti romani. Infine viene osservato l'aspetto sociologico del fenomeno nell'epoca contemporanea. Le nuove tecnologie e i mass-media, negli ultimi due secoli, si sono rivelati un perfetto diffusore delle immagini diaboliche trovando terreno fertile, soprattutto in ambito giovanile, e rendendo tali presenze molto più familiari e meno temibili attraverso pubblicità, film, videogiochi e musica. Eppure, nonostante ciò, il satanismo e gli esorcismi sono fenomeni tutt'altro che superati.‎

‎Di Lustro Agostino‎

‎Storia, arte, pietà popolare in una parrocchia dell'isola d'Ischia S. Sebastiano di Forio‎

‎br.‎

‎Di Lustro Agostino‎

‎L'Isola d'Ischia e San Giuseppe. To Joseph celebrant agmina insulanorum‎

‎br.‎

‎Muscarà Marco; Coluzzi Annalisa‎

‎Non fidarti di Cappuccetto rosso. Quando a raccontare le storie sono i cattivi‎

‎ill., br. Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Cenerentola, Robin Hood. Ci hanno sempre raccontato le favole dal punto di vista dei buoni alle prese con un nemico da sconfiggere: un lupo cattivo, una strega malvagia, una perfida sorellastra, un sovrano usurpatore. Ma cosa si nasconde dietro le storie che crediamo di conoscere? Siamo sicuri che i cattivi delle fiabe siano veramente così cattivi? E, soprattutto: cosa accadrebbe se, per una volta, ascoltassimo la loro voce?‎

‎Bussagli Mario‎

‎Miti d'Oriente. Dalla Cina al Giappone all'India, tutti i racconti mitologici e le loro origini‎

‎br. Dalla Cina al Giappone, i miti orientali sono in grado di illustrare con tratti vividi le credenze più radicate dei popoli. Nati a partire dal substrato culturale e religioso, i racconti mitologici orientali affascinano per la pluralità di punti di vista e di spiegazioni possibili a fenomeni che noi, uomini moderni, siamo abituati a spiegare ricorrendo alla razionalità scientifica. Ci tuffiamo così in un mondo in cui l'uomo, grazie all'intervento divino, è in grado di influire radicalmente sulle vicende del mondo.‎

‎Fanelli Michele‎

‎Santi dei vicoli e delle corti. Le edicole religiose (L'annicchie de Bare vecchie)‎

‎ill., br. Un viaggio nella storia e nella devozione per le edicole religiose di Bari vecchia e per i Santi che animano le sue corti, i suoi vicoli e i suoi archi. Spazi nei quali risuonano e si riscoprono voci di fede, racconti e antiche usanze di popolo. Un museo a cielo aperto schiude dipinti, affreschi, statuette, bassorilievi, squarci inediti di arte e di religiosità. Ma allo stesso tempo gli itinerari accendono i riflettori su un patrimonio storico-culturale che versa in uno stato di degrado e abbandono. Per salvaguardare questi tesori non sono più sufficienti il presidio e la volontà popolari, ma occorrono rigorosi progetti di restauro e conservazione.‎

‎Giacobelli Chiara; Ciabochi C. (cur.)‎

‎Le Marche romantiche e misteriose‎

‎ill., br. Le Marche raccontate attraverso le storie e i luoghi di trenta personaggi affascinanti, tra amore e mistero, avventura e arte. Scrittrici, scenografi, poeti, attrici, dame e gentiluomini ci portano alla scoperta di mete inedite da visitare, per meglio apprezzare una regione meravigliosa dal passato importante. Per tutti coloro che amano viaggiare, conoscere, sognare.‎

‎Farchione Antonio‎

‎L'Abruzzo e la sua cultura popolare. Il passato contadino tra tradizioni, credenze e superstizioni‎

‎ril.‎

‎Desantis Giovanni‎

‎Puglia in fabula. Fiabe e novelle di Santeramo in Colle da una raccolta di Giovanni Desantis‎

‎br. Il presente volumetto raduna 39 racconti tradizionali rilevati a Santeramo in Colle (BA) nel lontano 1987 dalla voce di narratori parlanti nel dialetto locale. Le testimonianze furono sollecitate e acquisite da giovanissimi allievi di istituti scolastici che aderirono con entusiasmo alla proposta del loro insegnante di registrare con fedeltà le narrazioni orali del loro paese. A 35 anni di distanza, l'autore ha recuperato questo materiale, riproponendolo dopo averlo attentamente revisionato, mettendo a disposizione un repertorio consistente (l'unico che Santeramo, al momento, possa vantare) della narrativa tradizionale nonché un documento linguistico fedele della parlata dialettale del paese: forse ultimi residui di una civiltà del passato, quella contadina dell'alta Murgia barese, ormai definitivamente tramontata.‎

‎Càlzia Fabrizio‎

‎La Genova di Fabrizio De André. La vita e l'arte di Faber raccontate attraverso i luoghi della sua città‎

‎br. Una guida alla città di Genova e al suo territorio e, allo stesso tempo, alla vita e alla musica del grande Fabrizio De André, il cui nome è indissolubilmente legato a quello del capoluogo ligure. Attraverso il racconto dei luoghi più cari all'artista, il lettore verrà a conoscenza delle sue vicende personali e di particolari aspetti della sua personalità e della sua arte, generalmente sconosciuti al grande pubblico. Ulteriori approfondimenti sulla figura di Faber sono forniti dalle numerose interviste e testimonianze raccolte dall'autore, che concorrono a creare un affascinante ritratto di questo grande cantautore. Dalla casa natale di Pegli al ghetto ebraico, dal Liceo Colombo al "Baretto" della Foce, un viaggio nel tempo e nello spazio sulle tracce della vita genovese di De André. Un libro per tutti i cultori della musica italiana. Un libro per gli amanti del grande Faber. La poesia di De André rivissuta attraverso i luoghi chiave della città. Tra gli argomenti trattati: In spiaggia, al nuovo Lido; I primi palcoscenici; La chiesa delle nozze; La "gabbia dorata" di villa Paradiso; Sampierdarena, la casa dei primi dischi; I caruggi degli emarginati; Corso Italia 22, il mare alla finestra; Sant'Ilario, il paesino di "Bocca di rosa"; Il Geordie di piazza San Matteo; In TV dal Luna Park della Foce; 30 giugno 1960: la città in rivolta; Dal vivo in fabbrica a Sestri Ponente; L'essenza genovese: Creuza de mâ.‎

‎Polito Vittorio‎

‎BaresiDOC‎

‎ill., ril. Un omaggio alla città di Bari. Fa conoscere quanti illustri cittadini baresi con il loro contributo culturale e non solo hanno fatto sì che la loro città crescesse non solo in bellezza paesaggistica ma anche in tutto quello che è arte, musica, letteratura, storia, ecc.‎

‎Bonomi Ezio‎

‎Par modo de dir... in Lessinia‎

‎brossura‎

‎Castagneri Gianni‎

‎Tin-te drèta! Vocabolario del patois francoprovenzale di Balme (Valli di Lanzo)‎

‎br. Parlà a nòsta mòda, oppure parlà barménc: gli abitanti di Balme hanno sempre definito così la propria lingua, appartenente al ceppo francoprovenzale. Una parlata che è risuonata nel corso dei secoli, trasmessa oralmente senza mai comparire negli atti ufficiali, scritta solo pochissime volte su pezzi di carta, qualche volta incisa in brevissime frasi scolpite nella pietra. Un idioma da sempre utile a indicare il vivere quotidiano in un ambiente difficile, tra pareti rocciose ai limiti dell'insediamento umano. La ricerca offre alle generazioni che verranno il quadro completo dell'espressione viva dei propri avi, sollecitando al tempo stesso nuovi spunti di ricerca.‎

‎Furci Michele‎

‎Calabria. Insediamenti cristiani e origini delle feste. Filadelfia, la santa patrona e i patroni delle sue parrocchie‎

‎br. Per comprendere il perché vi è tanta devozione rivolta all'immagine dei Santi e in particolare il senso di appartenenza che ogni comunità parrocchiale e l'intera cittadinanza laica avvertono nella ricorrenza della festa del Santo Patrono, è importante rivisitare il profilo storico sin dall'origine del proprio paese natio. Bisogna riscoprire perciò la formazione di un sentire comune che, riguardo la fede e la spiritualità che appartiene ad ogni essere umano, si traduce in tutti gli atteggiamenti che passano sotto il termine di Pietà Popolare. Così, visti i contatti che questa Regione teneva con l'Oriente, si può affermare con certezza che il Cristianesimo in questo lembo di terra italica comparve nei primi tempi delle sue origini, giacché lo stesso San Paolo, nel suo itinerario che lo condusse a Roma, transitò proprio dalle terre calabresi per poi approdare sul suolo di Reggio Calabria. Con la ricostruzione della nascita e diffusione della fede Cristiana, si ricostruisce quindi la storia della Chiesa che giunge sino ai nostri giorni. La riforma definitiva, da cui seguirono ulteriori aggiustamenti e successivi sviluppi, si ebbe con il Concilio di Trento, aperto nel 1545 e chiuso nel 1563. Al Concilio di Trento seguì poi il Vaticano I, giugno 1868 - luglio 1868, e il Vaticano II, aperto da Giovanni XXIII nel 1962 e chiuso nel 1965 da Paolo VI. La vicenda di Filadelfia per il modo in cui si è concretata è significativa e di valenza regionale.‎

‎Baldi Federica‎

‎Abruzzo esoterico e occulto‎

‎br. L'Abruzzo è una terra in cui è possibile, contemporaneamente, sciare e nuotare in un giorno di primavera. È la regione dei parchi, dei borghi antichissimi, dei laghi. Esiste però anche una parte che esce dagli scenari naturalistici e dagli schemi conosciuti e tradizionali. È l'Abruzzo mistico, oscuro, occulto, esoterico, massonico, sconosciuto e misterioso. Comunità, leggende, rituali che si perdono nella memoria dei tempi. Storie di persone e personaggi, ricordiamo Gabriele D'Annunzio, che si intrecciano con i luoghi; luoghi che aprono la porta di energie ancestrali che per esaltarle vi sono stati edificati sopra, nei millenni, centri di culto religioso che ancora oggi conservano un'inestimabile patrimonio simbolico, ancora in parte sconosciuto. Sono pochi i luoghi al mondo così ricchi di simboli millenari, come lo è questa regione, terra di misteri senza tempo, abitata da Sacerdotesse e Santi, disseminando di tracce il loro passaggio.‎

‎Oliverio Patrizia‎

‎Alla scoperta della Versilia. Misteriosa, esoterica e insolita‎

‎br. La Versilia è da sempre rinomata in tutta Europa per il suo paesaggio unico. Un mix fantastico di mare, dolci colline, ridenti cittadine e stupendi monti biancheggianti di marmi, il tutto fuso in un'incomparabile armonia. In questo territorio è possibile trovare eremiti che vivono in solitudine nelle foreste, fate che si trasformano in farfalle colorate, acque miracolose, castelli diroccati che custodiscono favolosi tesori, sassi che si impregnano del sangue versato nelle furibonde lotte fra lucchesi, pisani e fiorentini. E poi ancora gallerie buie e profonde nel cuore della montagna, pietre che nascondono corpi, folletti e animali fantastici, diavoli e santi. Giosalpino, Linchetto, Buffardello, folletto panciuto e dispettoso, che turba il sonno dei bambini, Busdraga, l' Omonero. Questi sono solo alcuni dei nomi degli esseri spaventevoli e fiabeschi che hanno popolato per generazioni le fantasie dei versiliesi.‎

‎Renzoni Stefano‎

‎Detti pisani. Per gente ammodino‎

‎ill., br. Questo libretto è un modo per dichiarare l'amore per la propria lingua, e come essa sia davvero quella dei luoghi dove si vive, perché nulla ci fa sentire vicini come le parole vernacole che pronunciamo. L'autore, "essendo pisano senza vergognarsene troppo" ha selezionato alcuni detti, d'origine o d'adozione poco importa, che ben ci restituiscono la cifra e il temperamento sbarazzino del pisano "uso alle cose di mondo". Un piccolo omaggio, talvolta irriverente, talvolta perfino melanconico, al vernacolo pisano, senza la pretesa filologica di sviscerarne gli aspetti linguistici, ma col solo scopo d'ingannare la noia e di farci sorridere.‎

‎De Filippis Annalisa‎

‎Il napoletano dimagrisce ma non muore! Il napoletano se fa sicc ma nun more!‎

‎br. Napoli, città di colori e di folclore ma anche di case 'sgarrupate', di palazzi storici, di gente perbene e di lazzari, di profumi e di puzze. Città dove il buono e il cattivo, il bello e il brutto si fondono a creare una realtà unica e particolare. In una sorta di autobiografia, questo libro racconta Napoli e la natura dei suoi abitanti. Attraverso esperienze personali, leggende e cenni storici, emergono una città e un popolo singolare, e lo scopo dell'autrice è presentare il luogo in cui è nata e vissuta per diversi anni sotto una luce diversa, affinché chi nutre pregiudizi verso questa città la possa capire e soprattutto 'scoprire'.‎

‎Andreis Angelo‎

‎Religiosità popolare nell'Alta Valpantena‎

‎brossura‎

‎Mariu Gnoppolinu; 'Ndoniu i Vrugnu‎

‎Soprannomi e nomignoli santagatesi. Con appendice di detti popolari‎

‎br. Lo «studio dei nomi propri di persona o di luogo o dei processi di denominazioni» è il fine primo e ultimo di questo volume, che va ad aggiungere tradizione a storia, e viceversa, misurandosi in ognuna delle ottocento voci in esso contenute. In ordine rigorosamente alfabetico, gli autori, figli della stessa comune storia collettiva santagatese, sono riusciti in una cosa tanto notevole quanto originale: registrare la tradizione, onomastica appunto, soprattutto personale (e orale), di una Comunità e farla diventare memoria collettiva (e scritta). Il valore di ricordare, che è bisogno naturale per chi ama e ha a cuore la storia delle origini, passa principalmente da tutto ciò che andremo a leggere: ricostruire, ripercorrere e tramandare. La genesi, soprattutto. Che è battesimo etimologico di alcuni personaggi, attraverso i soprannomi e i nomignoli. Da quelli più legati alle abitudini o alle professioni a quelli più avvinti ai modi di essere, agli usi e ai costumi dei nostri avi.‎

‎Racconti giapponesi. Storie di mostri e di magia. Ediz. a colori‎

‎ill., ril. Un folletto senza corpo e un mostro senza volto. Un samurai dalle mille risorse e una figlia fedele. Uno spirito della luna e un re dei draghi. Tornate indietro nel tempo. Rivivete un'epoca perduta piena d'avventure e di incanti grazie a questa raccolta di antiche favole giapponesi, riportate alla luce con gusto contemporaneo e inserite in un'esclusiva edizione illustrata.‎

‎Baccarini Enrico‎

‎Toscana. Esoterica, misteriosa e occulta‎

‎br. La Toscana è patria di miti e leggende fin dal più remoto passato, epoche in cui queste antiche terre ospitarono un amalgama eterogenea di tradizioni cui ancora oggi molti siti e memorie popolari si legano senza interruzione e discontinuità. Gli echi di questo arcaico sapere furono tramandati principalmente per via orale e costituiscono un patrimonio sapienziale tanto affascinante quanto ancora da riscoprire, sedimentatosi nei millenni fino ad arrivare ai nostri giorni. Da San Galgano e la spada nella roccia, al Cristo dell'Amiata al secolo David Lazzaretti, dai Templari e al loro rapporto con Boccaccio, alle misteriose vie cave degli Etruschi, passando per l'enigmatica civiltà della Lunigiana fino all'Accademia neoplatonica senza dimenticare le curiose presenze che, da secoli, sembrano animare le sue campagne e i suoi poggi. La storia non è solo maestra di vita ma anche muta testimone di conoscenze e tradizioni che attendono unicamente di essere riscoperte.‎

‎Riemschneider Margarete‎

‎Dal castello del Graal. Mito antico e saga arturiana‎

‎br. In questo saggio l'autrice ci guida in un viaggio affascinante nelle radici storiche ed antropologiche della saga di Re Artù e della Tavola Rotonda, che affondano nel mito ben oltre il Medioevo, con simboli e significati tradizionali derivati dall'antichità greco-romana, medio-orientale e germanica. Ne emerge uno sguardo sempre innovativo e provocatorio, non solo del nostro Medioevo, da delle stesse radici dell'Europa contemporanea.‎

‎Briante Cesarina‎

‎La magia fra tradizione e territorio‎

‎ill., br. Il libro si suddivide in due parti: una pratica, che presenta un confronto con gli interrogativi della vita moderna, e una più arcaica in cui la cultura e il folklore svelano la quotidianità, i sentimenti e la "magia" dei nostri avi. Una magia che è tradizione, cura e storia tramandata. Ognuno potrà soffermarsi su quei punti che più sente in sintonia con la fase in cui si colloca, in quel momento, nel suo cammino. Alcuni tratti di questo Percorso sono scritti in modo diretto, altri sono poetici, sfumati, arricchiti di termini arcaici, fantasiosi e ancestrali, quasi a ripercorrere lo stile romantico tipico dell'800. Questo altalenare di stili ed espressioni ha un suo perché: se tanto è importante giungere al fulcro di un discorso in maniera pratica, in un libro che è il riassunto dell'esperienza, non possono e non devono mancare, stimoli atti a suscitare emozioni. La natura non è solamente concreta materia, ma è pura essenza e sono ancora salde, nella profondità dell'Anima, le antiche radici.‎

‎Avondo Gian Vittorio; Porta Carlo‎

‎Scapa travaj che mi i rivo. Detti e proverbi della civiltà contadina piemontese‎

‎ill., br. Da dove vengono espressioni antiche, ma ancora vive nelle parlate piemontesi, come Avèj n'aptit da sonador, Avèj él nodar al cussin, Busiard come un gavadent, lj preive a l'han set man pér pijé e un-a pér dé, Él mércant ch'a sà nen dì 'd busìe, ch'a sara botega, Plandron come co' l'aso ch'a sudava mach a védde bast? O ancora: qual è l'origine, quale il significato di perle di saggezza come A la prima, tut lòn ch'a buta fòra testa a va bin pér fé dé mnestra, S'a pieuv a l'Assension pro 'd paja e pòch id baron, Chi ch'ambotija 'd lun-a neuva, lòn ch'a treuva a treuva? Saggi, a volte malinconici, a volte ironici e spietati: i proverbi e i modi di dire provenienti dall'antico e in gran parte scomparso mondo del lavoro delle campagne piemontesi costituiscono un'inesauribile miniera di sapere tradizionale che ancora oggi popola e rende unica la nostra lingua. Questo libro ne raccoglie alcune centinaia, li traduce e ne svela significati e origini. Ne emerge un mondo fatto di sudore e di pelandroni, di furbi e di onesti, un formicaio di persone e situazioni che anche oggi sanno darci un quadro delle differenze delle società passate, presenti e future. Un libro straordinario, divertente ma serio, popolare ma colto. Uno strumento originale per andare alla scoperta della nostra identità popolare. E ricordate: A val é d pì na fètta 'd polenta mangia an tranquilità che un bon disné da anrabià...‎

‎Zanolli S. (cur.)‎

‎Il venerdì ultimo di Carnovale. Cenni storici su l'origine e celebrazione dell'annua festività ricorrente in Verona‎

‎ill., br. Il Carnevale Veronese è uno dei più antichi d'Italia: la tradizione orale riporta che, in seguito ad una carestia, nel 1530 ci fu un eccezionale aumento dei prezzi delle farine e i fornai o "pistori" si rifiutarono di vendere il pane. Ne conseguì una rivolta, iniziata nel quartiere di San Zeno, e il conseguente assalto ai panifici. Per sedare gli animi, un gruppo di facoltosi veronesi, tra cui il medico Tommaso da Vico, decise di provvedere alla distribuzione gratuita alla popolazione di burro, farina, formaggio e vino, proprio l'ultimo Venerdì di Carnevale. E così fu ogni anno a seguire, come da volontà testamentaria del nobile da Vico. All'inizio la manifestazione si chiamava Venerdì casolar, ossia giorno del burro e del formaggio: due alimenti considerati, nel passato, simbolo di abbondanza e di benessere. Più tardi, quando dalle Americhe giunsero in Europa nuovi prodotti, vennero aggiunte all'impasto degli gnocchi (i veronesi pronunciano "i gnocchi") anche le patate, che completarono la ricetta tramandata fino ai nostri giorni. Introduzioni di Silvana Zanolli e Mario Allegri.‎

‎Baldini Eraldo‎

‎Fantasmi e luoghi «stregati» di Romagna. Tra mito, leggenda e cronaca. Ediz. ampliata‎

‎ril. Questa seconda edizione conta ben 64 pagine in più della precedente, dense di nuove storie e notizie su un tema dei più affascinanti. Ma nel terzo millennio ha ancora senso parlare e scrivere di fantasmi? Certamente sì, perché gli enigmi su cosa ci sia dopo la morte, sull'esistenza di un mondo sfuggente e sul mistero di esistenze immateriali non hanno di certo, con la modernità, smesso di interessare l'uomo. Anzi, a giudicare dal numero di articoli, saggi, fiction e trasmissioni televisive che riguardano l'argomento si può dire che nel nostro mondo tecnologico e «razionale» questo resti attuale e si arricchisca continuamente di nuove storie e suggestioni, oltre che di nuovi strumenti tesi a indagare e a cercare risposte. Anche la Romagna ha ovviamente le sue storie di spettri e apparizioni, la sua geografia di luoghi «stregati» e «infestati», la sua galleria di personaggi noti o sconosciuti che dall'aldilà tornerebbero a manifestarsi e a inquietare i vivi. Eraldo Baldini in questo libro raccoglie e analizza testimonianze, leggende, dicerie, i frutti - vecchi o recenti - dell'immaginario o di livelli inusuali di esperienza. Un viaggio che spazia tra storia e leggenda, tra folklore e cronaca, tra antichità e attualità, tra mito millenario e fantasia recente, e che riguarda ogni angolo della Romagna: dalle città maggiori ai paesi più piccoli, dai ruderi dei castelli ai moderni edifici, dai boschi collinari alle campagne della pianura, dalla costa alle cime appenniniche. Una lunga, sorprendente e imperdibile carrellata sul «lato oscuro» di una terra che non è, dunque, sempre e solo «solatia».‎

‎Prati G. M. (cur.); Coscia A. (cur.)‎

‎Il racconto del Graal. Un mito universale fra storia, cultura e simboli‎

‎br. Dal Conte del Graal di Chrétien de Troyes al Parsifal di Wagner, fino ad arrivare al Pendolo di Foucault di Eco, il tema del Graal non ha mai smesso di ispirare poeti, scrittori e musicisti. Da sempre infatti il celebre calice ha affascinato l'uomo fino a diventare una vera e propria leggenda. Realizzare un libro con contributi di storici, esperti di letteratura, antropologi, filosofi, storici dell'arte e delle religioni, archeologi, da un punto di vista scientifico e rigoroso, è l'ambizione di questa raccolta di scritti multidisciplinari che fa del Graal il proprio fil rouge. Accurati nelle fonti e nella ricostruzione, i saggi si rivolgono non solo a un pubblico di studiosi specializzati, ma anche a curiosi e appassionati che vedono nella ricerca del Graal la ricerca perenne di Dio, dei suoi segreti misteriosi e impenetrabili e, chissà, forse anche un modo per conquistare la felicità in cielo e in terra...‎

‎Cappelli P. (cur.); Nuzzaco F. (cur.)‎

‎Fiabe e novelle di Cassano delle Murge da una raccolta di Piero Cappelli, Clelia e Francesco Nuzzaco. Con Contenuto digitale per download e accesso on line‎

‎br. Il volume raccoglie 124 racconti tradizionali rilevati a Cassano delle Murge (BA) negli anni Ottanta dalla voce di 29 narratori parlanti nel dialetto locale. Essi costituiscono una silloge da un più ampio repertorio rilevato sul campo a partire dal 1984 sino al 2002, il cosiddetto Fondo Cappelli-Nuzzaco, ora acquisito dal Museo del Territorio di Cassano e dalla Puglia Digital Library, e liberamente consultabile online. Scopo di questa antologia è far conoscere la varietà e la ricchezza di un patrimonio narrativo di tradizione orale davvero sorprendente, per quantità e qualità, considerando che le registrazioni sono state fatte in tempi relativamente recenti: segno di una persistenza e vitalità della cultura popolare anche in anni di profondi cambiamenti socio-economici e culturali. I racconti sono dati nella sola traduzione italiana, benché letterale e aderente alle modalità espressive originali, mentre la possibilità di accedere ai documenti sonori di ciascuna testimonianza è garantita dalla piattaforma Puglia Digital Library (al link: https://bit.ly/39srYyJ).‎

‎Pantaleoni Luciano‎

‎Arsan. Testi Quedri. Square Heads. I reggiani narrati attraverso i proverbi, i modi di dire, le storie, le canzoni e le filastrocche della cultura popolare‎

‎br. Perché i reggiani, intesi come abitanti della provincia di Reggio Emilia... sono chiamati "teste quadre"? In dialetto: "Testi quedri". Se lo chiede Luciano Pantaleoni in questo libro, Arsan, che indaga i reggiani attraverso i proverbi, modi di dire, storie, canzoni e filastrocche...‎

‎Giani Gian Luca‎

‎Dracula, vampiro sanguinario‎

‎br. Il mito del vampiro non è affatto una sciocchezza. È strettamente collegato al passaggio fondamentale dell'esistenza umana, quello tra la vita e la morte, che l'esperienza mostra essere inequivocabilmente a senso unico. Nella letteratura il vampiro è entrato quasi per caso, in un gioco per sfuggire alla noia di giovani aristocratici inglesi, in una villa sul lago di Ginevra di un'estate piovosa, all'inizio dell'Ottocento e, alla fine dello stesso secolo, ha trovato un'identità precisa nel personaggio storico del conte Vlad Dracula, vissuto in Valacchia e in Transilvania nel 1400. Per sopravvivere Dracula ha, però, dovuto reinventarsi in ruoli diversi: dall'orrore più nero all'umorismo più macabro e sgangherato, ma sempre con il fine sottinteso di esorcizzare la paura della morte, insita da sempre nell'animo umano. Ancora oggi la nostra cultura popolare è invasa dallo stereotipo di Dracula il vampiro, nei libri, nel cinema, nella televisione, nei cartoni animati e persino nei giochi dei bambini. Ma chi era davvero Dracula e quali radici ha il mito che tutti conosciamo?‎

‎Visconti Federica‎

‎Il Cucchiaio d'Argento. Galateo della tavola. Arte del ricevere, mise en place, menu‎

‎ill., ril. Un volume che affronta in modo contemporaneo l'arte del ricevere, delineando la nuova grammatica dell'ospitalità e dell'educazione che ruota intorno alla tavola. Le 10 mise en place, accompagnate da un ricco corredo di fotografie, seguono il ritmo delle stagioni e presentano infiniti dettagli a cui ispirarsi. Dalla scelta della tovaglia ai piatti della composizione del menu alla selezione dei vini e delle bevande, nulla è lasciato al caso: i tanti consigli di stile, le soluzioni decorative e le scelte cromatiche potranno fornire utili spunti per portare un po' di bellezza anche sulla tavola di tutti i giorni.‎

‎Motterle Elisa‎

‎Bon ton pop. Manuale di galateo contemporaneo per migliorare se stessi e vivere bene con gli altri‎

‎br. Definita "il volto del galateo del terzo millennio" dal Corriere della Sera, Elisa Motterle trasforma le regole tradizionali dell'etichetta in strumenti pratici, che servono ad acquisire maggiore fiducia in se stessi, a migliorare le relazioni e a promuovere un clima di rispetto. Dopo aver spopolato su Instagram (@elisa_ motterle) con le sue "pillole di galateo" e dopo aver organizzato workshop per privati e per aziende, Elisa ha raccolto in questo prezioso manuale ogni consiglio pratico adatto al lifestyle contemporaneo: dagli elementi chiave per un'ottima prima impressione (come la cura dell'aspetto, la postura, il tone of voice e il body language) al galateo dei gruppi WhatsApp che imperversano nelle nostre giornate; da come ci si comporta sui siti di dating online a come ci si rivolge a un client service per lamentarsi di qualcosa; dalla logica della mise en place adatta alle diverse occasioni a cosa regalare nei momenti importanti della vita di una persona, terminando con la business etiquette, che spazia dal colloquio di lavoro alla gestione delle video call ormai entrate di prepotenza nella vita lavorativa di tutti. Questi e tantissimi altri aspetti quotidiani vengono spiegati con grande competenza e una nota ironica dall'autrice di Bon Ton Pop. Perché, come ama dire Elisa Motterle, "le buone maniere salveranno il mondo".‎

‎Elia Flaminia‎

‎Il senso della natura nella religione tradizionale africana. Uno sguardo antropologico‎

‎br. «Per i popoli dell'Africa subsahariana, la natura è qualcosa di più di ciò che si offre alla vista. È la prima manifestazione simbolica di Dio, il suo riflesso. Il sole e le stelle, i fiumi, i boschi, le alte vette, un bufalo maestoso che percorre la savana o un piccolo camaleonte che si arrampica su un ramo, rappresentano legami con la realtà invisibile che ne decreta e ne determina anche la sacralità. Ciascuno di essi, al fianco di un'umanità intesa come il centro di un mondo creato a suo beneficio, è considerato parte di un insieme dinamico e solidale» (dall'Introduzione).‎

‎Càlzia Fabrizio‎

‎Genova che nessuno conosce. I luoghi, i personaggi e le storie più nascoste del capoluogo ligure‎

‎br. Tutti conoscono Genova e la sua storia: dai tempi del dominio sul Mediterraneo fino alle poesie in musica di Fabrizio De André, sono molti gli aspetti e le attrattive del capoluogo ligure noti ai più. Ma ciò che Genova può offrire ai curiosi non si limita certo a questo. Sapete che nelle case di via Veilino sono conficcate delle palle di cannone austriache? Avete mai sentito parlare di Tiler, l'artista on the road? E che dire della villa degli spiriti a Marassi, di Villa Gruber, del dipinto di Pellegro Piola in via degli Orefici, della storia di Megollo Lercari e della casa del boia? Fabrizio Càlzia, genovese DOC, ci conduce attraverso i vicoli di questa Genova misteriosa e segreta, a caccia dei piccoli tesori nascosti che un visitatore poco attento rischierebbe di tralasciare. Un compendio di curiosità storiche e artistiche, per tutti coloro che non si accontentano delle attrazioni più famose. La guida definitiva alle curiosità nascoste di Genova Tra le storie narrate: L'abbazia di San Nicolò del Boschetto, con le tombe nobili; Le case prese a cannonate in faccia; La casa degli spiriti a Marassi; L'antico borgo di Sant'Agata, con il ponte distrutto sul Bisagno; Nascita di un frigideiro; La scuola Diaz e "Fiume Sand Creek"; Un'abbazia in salita; Un oratorio con vista vino; Il destino tragico di piazza Santa Brigida; Il Santuario dei Marinai che guarda Genova dall'alto; Le mura della marina che non sono più sul mare; Un palazzo "navigante"; Le cariatidi senza orecchie né naso di via Garibaldi; Una creuza per il diavolo; Dino Campana fra realtà e poesia; Jean Gabin in manette a San Silvestro; L'antica farinata di Sottoripa.‎

‎Notte L. (cur.)‎

‎Bologna. Dicono di lei. La città nella letteratura. Nuova ediz.‎

‎ill., br. Le più belle citazioni (romanzi, diari, poesie, saggi) dedicate a Bologna. Dall'impero romano al web. Con disegni e mappe per ritrovare i luoghi letterari.‎

‎De Rose Aurelio‎

‎Li antichi ditti napoletani e campani‎

‎ill., br. La letteratura Napoletana sin dal Seicento è una fonte inesauribile di apprendimenti. In questo volume, rifacendosi a quella, l'autore ha voluto inserire e riportare gli "Antichi ditti Napoletani e Campani". Gli amanti della Lingua Napoletana e delle sue tradizioni, troveranno una serie di scritti in vernacolo anche di folclore popolaresco che, purtroppo, nel tempo vanno scomparendo. Sarà così che i lettori più attempati e quelli più giovani avranno modo, i primi di ritrovare e i secondi di conoscere, oltre ai più noti proverbi e locuzioni, tutta una serie di metafore, indovinelli, ninne nanne, giuochi, filastrocche, voci di venditori ambulanti d'un tempo ed infine, alcuni racconti che, un tempo, le nonne narravano ai nipoti.‎

‎Bernoni D. G. (cur.)‎

‎Proverbi che hanno riguardo all'alimentazione raccolte in varie parti d'Italia‎

‎br. Il ritrovamento di un piccolo volume del 1872 di Proverbi italiani delle varie regioni d'Italia inerenti al cibo e all'alimentazione. Un esempio: L'inverno pan, l'estate gabban. Gennaio e febbrajo, tienti al pollajo, marzo ed aprile, capretto gentile, maggio e giugno, erbette col grugno, luglio ed agosto, piccioni arrosto, novembre e dicembre, buon vetel sempre. Quando il Sole è in leone, buon pollastro col piccione, e buon vino col popone. Luglio dal gran caldo, bevi ben e batti saldo. Giugno, luglio e agosto, né acqua, né donna, né mosto. Anonimo‎

‎D'Ajello Roberto‎

‎L'ammore dint' 'a mille pruverbie. Con copiosi indici e glossario napoletano-italiano‎

‎ill., br. 1000 antichi detti napoletani dedicati all'amore. Con un corposo Glossario napoletano-italiano e Indici copiosi per facilitare la ricerca. Elegante volume con 10 antiche stampe popolari. Edizione su carta pregiata e astuccio rigido telato.‎

‎Lucchetti Marco‎

‎I grandi eroi tra storia e leggenda. Da Achille a re Artù, da Ulisse a Gilgamesh, da Orlando a san Giorgio‎

‎br. Da Achille a re Artù, da Ulisse a Gilgamesh, da Orlando a san Giorgio. Da sempre, i racconti mitici rappresentano il tentativo dell'umanità di dare una risposta a domande insolubili. Non esiste cultura, antica o moderna, arcaica o civilizzata, che non possieda i suoi miti. E molti si assomigliano, pur appartenendo a popoli vissuti in epoche diverse e in luoghi lontani tra loro. Non è difficile tracciare dei parallelismi tra le grandi figure che popolano la tradizione mitologica mondiale. Eroi le cui gesta vengono narrate ai poli opposti della Terra presentano spesso sorprendenti similitudini, rafforzando l'idea che i grandi temi alla base di questi racconti siano gli stessi per tutte le culture del pianeta. Marco Lucchetti ci conduce in uno straordinario viaggio alla scoperta dei personaggi eroici più importanti e famosi della storia mondiale, descrivendone la genesi e le somiglianze con figure simili. Un libro per chiunque sia affascinato dalle grandi narrazioni senza tempo. La vita e le gesta dei più grandi eroi: tra mito, leggenda e verità storica. Tra le figure trattate: Tomiride, Zarathustra, Davide e Saul, Salomone e la Regina di Saba, Ercole, Gli Argonauti, Medea, Achille ed Ettore, Le Amazzoni della Giungla, Ulisse, I Vichinghi: Ragnarr Sigurdsson e i suoi figli, Erik il Rosso, Napoleone Bonaparte, Re Artù.‎

‎Zazzera Sergio‎

‎Vommero sulitario. Ancora fatti, figure e luoghi della collina vomerese‎

‎brossura La possibilità di accesso a una ricca messe di documenti, quasi tutti inediti, ha consentito la ricostruzione di una serie di "storie", più che di una storia organica del Vomero, il famoso "Quartiere dei broccoli", che spaziano dal secolo XVI fino al XIX. A questi episodi se ne affiancano altri, documentati da scritti per lo più introvabili e da vecchi articoli di giornale, sconosciuti o dimenticati, che spostano la narrazione, sia all'indietro, che in avanti, dall'età romana, fin quasi al giorno d'oggi. Si tratta di vicende che hanno per protagonisti nobili, ecclesiastici, artisti, letterati, ma anche gente comune, e finanche criminali, e per teatro località, edifici, angoli della collina; vicende che, lette nel loro insieme, consentono di formarsi un'idea dei mutamenti subìti nel tempo dal quartiere e dalla sua popolazione e, nello stesso tempo, tentano di correggere inesattezze divenute, purtroppo, tralaticie.‎

‎Brotzu Renato‎

‎Sardegna. 20 fotografi di riti e feste‎

‎ill., ril.‎

‎Betti Marco‎

‎Firenze misteriosa e occulta. Il volto esoterico della culla del Rinascimento‎

‎ill., br. Firenze è una delle città più famose del mondo, ogni anno attrae milioni di turisti in virtù del celeberrimo patrimonio storico - artistico locale. Grazie ai musei, alle mostre, ai film e agli sceneggiati, i fatti, le opere e le persone che hanno segnato il destino del capoluogo toscano sono universalmente noti. C'è però un altro aspetto, sempre più indagato nel corso degli ultimi anni, che resta spesso occulto e che invece rappresenta una parte fondamentale del tessuto urbano: l'esoterismo. I riti misterici, i culti esotici, l'eredità del paganesimo dell'antica Roma, le pratiche iniziatiche e gli esperimenti alchemici: tutto questo costituisce il contenuto del presente saggio, un viaggio alla ricerca degli elementi nascosti fra i monumenti fiorentini. Basti pensare, per esempio, alla straordinaria ricchezza dei simboli presenti nella decorazione lapidea e pittorica della basilica di San Miniato al Monte, o alla numerologia e ai riferimenti astrologici nel Battistero, o ancora al grande impulso dato dalla famiglia Medici agli studi ermetici e cabalistici o, infine, alla nascita della Massoneria italiana, avvenuta proprio a Firenze intorno al 1731.‎

‎Del Tufo Vittorio; Siano Sergio‎

‎Napoli, Babilonia. Il magico viaggio de «L'Uovo di Virgilio»‎

‎ill., br. «Napoli è la più misteriosa città d'Europa, è la sola città del mondo antico che non sia perita come Ilio, come Ninive, come Babilonia. È la sola che non è affondata nell'immane naufragio della civiltà antica. Napoli è una Pompei che non è stata mai sepolta. Non è una città: è un mondo». Napoli città-mondo, così descritta da Curzio Malaparte, è un paesaggio dell'anima che non smette di riservare sorprese. Lo sanno bene Vittorio Del Tufo e Sergio Siano, i due popolarissimi giornalisti napoletani - autori della pagina domenicale "L'Uovo di Virgilio" sul Mattino - che da anni battono la città palmo a palmo a caccia del suo cuore esoterico e misterioso. Napoli Babilonia è il nuovo entusiasmante viaggio della coppia Del Tufo-Siano: dopo "L'Uovo di Virgilio" e Napoli pietra e lava, un nuovo straordinario documento giornalistico nel quale sono condensati anni di ricerche e di reportage in una delle città più antiche e stratificate del mondo. Un labirinto di volti, di voci, di storie, di memorie, di pietre e di ombre, nel quale i due autori si muovono da anni con l'acribia dei cacciatori di gemme, e di misteri. Napoli ha una storia ultramillenaria, ma è come se sotto questa storia si muovessero tanti percorsi e tunnel segreti, nei quali è conservato molto più di quanto non viene esposto: sicuramente è conservato molto più di quello che a un livello superiore è stato cancellato dalla storia, dal cemento o dal degrado. "Vogliamo portare i Napoletani in giro tra le proprie ombre, a spasso tra i ricordi e le visioni di vite passate", dicono Vittorio e Sergio. Ai lettori non resta che affidarsi a questa coppia di instancabili 'esploratori' urbani per viaggiare nello spazio e nel tempo, tra i misteri dell'archeologia, dell'esoterismo, della storia, dell'arte, dei culti perduti, della musica. Per superare le barriere del folklore e penetrare nel cuore incandescente della città-mondo.‎

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